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Fonti Energetiche Rinnovabili

Fisica Tecnica Ambientale – Progettazione Energetica

Claudio Del Pero


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Claudio Del Pero


Definizioni 3

La definizione normativa di fonte energetica rinnovabile (FER) è quella


introdotta all’articolo 2, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 29 dicembre
2003, n. 387:

“fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili: le fonti energetiche rinnovabili


non fossili (eolica, solare , geotermica, del moto ondoso, maremotrice,
idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di
depurazione e biogas). In particolare per biomasse si intende: la parte
biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura
(comprendente sostanze vegetali e animali e dalla silvicoltura e dalle industrie
connesse, nonchè la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.)”

P P P

Claudio Del Pero


Definizioni – Grid Parity 4

Secondo la definizione fornita nel 1998 da Winfried Hoffmann, presidente dell'European


Photovoltaic Industry Association, la Grid Parity è un insieme di condizioni economiche
caratterizzate dalla coincidenza del costo del kWh fotovoltaico con il costo del kWh
prodotto da fonti convenzionali per tutte le categorie di utenti e per tutte le fasce
orarie. È tuttavia possibile distinguere tra due diversi livelli di Grid Parity:
GPp lato produttore e trader energetico, che viene raggiunta quando il costo di
produzione di una fonte è pari al costo medio di produzione delle altre fonti
energetiche che compongono il mix nazionale;
GPa lato autoproduttore, che viene raggiunta quando il costo di produzione di una
fonte è pari al prezzo medio di acquisto dell’energia per un determinato consumatore
che autoproduce energia.

Claudio Del Pero


Definizioni - LCOE 5

Per valutare il raggiungimento della Grid Parity è necessario calcolare


esattamente il costo reale del kWh prodotto da una determinata fonte.

Il Levelized Cost Of Energy (LCOE) rappresenta il costo di produzione di 1 kWh


elettrico calcolato essenzialmente come rapporto tra il valore attualizzato della
sommatoria di tutti i flussi di cassa legati all’impianto (realizzazione,
gestione, manutenzione, smantellamento) e della produzione elettrica nell’arco
di vita utile.
Tale costo corrisponde, in altri termini, al prezzo a cui l’elettricità deve essere
prodotta per riuscire a coprire interamente tutti costi .
Il LCOE rimane quinti costante durante tutta la vita utile dell’impianto e non
considera forme di incentivazione.

Claudio Del Pero


Il ruolo delle FER 6

Claudio Del Pero


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Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Principio di Funzionamento 8

L’effetto fotovoltaico consiste nella


conversione diretta dell’energia
solare in energia elettrica,
attraverso l’interazione dei fotoni
contenuti nella radiazione luminosa
con gli elettroni di valenza di
materiali semiconduttori come il
silicio.
La capacità di generare energia
fotovoltaica di alcuni materiali può
essere esaltata aggiungendo
opportuni additivi. Ad esempio,
per il silicio, si effettua il drogaggio
con fosforo e boro.

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Il Fotovoltaico - La Cella 9

Il dispositivo di base del processo fotovoltaico è la cella, generalmente composta


da un sottile strato di materiale semiconduttore, rivestito anteriormente da un
trattamento antiriflesso e dotato di contatti elettrici sulle due facce.

Pcella
ηcella =
ISTC × Acella

Cella in silicio cristallino


P=V×I

STANDARD TEST CONDITIONS


temperatura alla giunzione 25°C
irradianza 1.000 W/m² (incidenza normale
rispetto al piano della cella)
spettro solare AM 1,5 Cella in silicio amorfo

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - La Cella 10

La cella fotovoltaica può essere realizzata con diversi materiali (principalmente silicio
cristallino ed amorfo) e con differenti finiture superficiali.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Il Modulo 11

L’unità funzionale di un impianto


fotovoltaico è rappresentata dal
modulo, che si realizza tramite
l’aggregazione di più celle in un’unica
struttura maneggevole e resistente, con
caratteristiche elettriche adeguate ad un
impiego di media e larga scala.

Modulo al silicio monocristallino Modulo al silicio policristallino

Modulo al silicio amorfo Modulo flessibile al silicio amorfo

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - L’Influenza della temperatura 12

La produttività di un modulo fotovoltaico, esattamente come accade per la


singola cella, è influenzata dal suo livello termico secondo uno specifico
coefficiente γ, espresso in percentuale.

100 − γ (t c − 25) NOCT − 20


kγ = tc = ta + ×I
100 0,8

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Il Fotovoltaico - Il generatore 13

L’insieme dei moduli, generalmente connessi in serie (stringhe) collegate tra


loro in parallelo, costituisce il generatore. La potenza complessiva
dell’impianto fotovoltaico è uguale alla sommatoria di quelle nominali dei
singoli moduli.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Configurazioni Impiantistiche 14

Impianti “stand alone”

Impianti “grid connected”

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - L’Inverter 15

L’inverter è un convertitore corrente continua-corrente alternata, atto a


trasformare l’energia proveniente dai moduli fotovoltaici in maniera tale da
ottenere energia utile alla tensione ed alla frequenza desiderate.
I valori di tensione e frequenza in uscita dal dispositivo devono essere
compatibili con la rete elettrica cui il sistema fotovoltaico è collegato.

Pout
ηinverter =
Pin

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - I Vincoli al Contorno 16

Il progetto deve essere preceduto da un’attenta valutazione dei vincoli al


contorno, che possono influenzare l’installazione sotto diversi aspetti. I
principali fattori che devono essere considerati sono di natura tecnologica,
economica, spaziale ed energetica.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Stima del Potenziale Solare 17

Durante la fase di dimensionamento è necessario verificare il potenziale


solare relativamente all’ipotetica superficie di captazione del generatore,
in termini di energia disponibile, ombreggiamenti, eventuali criticità.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Il Dimensionamento 18
Strutturale

Le strutture di sostegno devono essere calcolate per resistere alle seguenti


sollecitazioni di carico:
• Carichi permanenti
– peso strutture: dipende dalle dimensioni e dai materiali costituenti i profilati e
la bulloneria;
– peso zavorre: dipende dalle dimensioni e dal materiale;
– peso moduli: viene generalmente fornito dal costruttore;
• Sovraccarichi
– carico da neve: è uniformemente distribuito, agisce in direzione verticale ed
è riferito alla proiezione orizzontale della superficie del generatore fotovoltaico;
– spinta del vento: il vento, la cui direzione si considera di regola orizzontale,
esercita sulle strutture usuali forze che sono convenzionalmente ricondotte ad
azioni statiche equivalenti che si traducono in pressioni o depressioni agenti
normalmente alle superfici degli elementi che compongono la struttura; viene
trascurata l’azione tangente del vento, in considerazione del basso coefficiente
di attrito delle superfici in questione;

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Scelta delle tecnologie di 19
interfaccia
Relativamente all’installazione del generatore, deve essere messo a punto
uno specifico studio di dettaglio rispetto alle tecnologie d’interfaccia adatte
al caso in oggetto ed alle relative modalità di posa in opera.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Configurazione del 20
Generatore
Individuato il tipo d’installazione più appropriato, si deve definire
preliminarmente la configurazione spaziale del generatore, in modo da
massimizzare la captazione solare, limitare i fenomeni di ombreggiamento e
consentire la razionalizzazione degli aspetti elettrici, meccanici e tecnologici.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Stima della Produttività 21

In funzione del dimensionamento di massima è opportuno valutare, fin dalle


prime fasi progettuali, la produttività attesa dalle varie alternative
considerate.

H
E PV = PPV × PR ×
I STC

PR = k θ × k λ × k BI × k γ × k W × η INV

≅ 0,75 − 0,8

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Scelta dei Componenti 22

L’ipotesi progettuale di massima deve essere verificata e concretizzata


attraverso la selezione dei componenti ritenuti maggiormente idonei
all’installazione in oggetto e l’individuazione di eventuali soluzioni alternative.

Claudio Del Pero


Aspetti ambientali 23

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Politiche Incentivanti 24

L’energia prodotta di impianti fotovoltaici NON è attualmente incentivata


mediante un “feed-in premium”, ovvero un contributo in conto
scambio erogato sulla produzione totale degli impianti.

Il V Conto Energia (D.M. 5 luglio 2012), non risulta più attivo per impianti
entrati in esercizio successivamente al 6 luglio 2013.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Politiche Incentivanti 25

L'installazione di impianti fotovoltaici può usufruire delle detrazioni fiscali del 50%
(Legge 134/2012). L'agenzia delle Entrate, con uno specifico parere (protocollo
2012/137364), ha ammesso le spese per gli impianti fotovoltaici tra quelle cui si applica
la detrazione del 50%, quali impianti basati sull'impiego di fonti rinnovabili di
energia, anche in assenza di opere edilizie.
La realizzazione di impianti a fonti rinnovabili è equiparata a tutti gli effetti alla
realizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico, in quanto entrambe le
soluzioni determinano una riduzione dei consumi da fonte fossile.
Le detrazioni del 50% o 36% (la soglia del 50% sarà in vigore fino al 30 giugno 2013,
salvo proroghe) non è cumulabile con le tariffe incentivanti (risoluzione 207/E del
2008), ma è cumulabile con il meccanismo dello scambio sul posto.
Lo scambio sul posto, regolato dalla Delibera ARG/elt 74/08, è una particolare
modalità di valorizzazione dell’energia elettrica che consente, al Soggetto
Responsabile di un impianto, di realizzare una specifica forma di autoconsumo
immettendo in rete l’energia elettrica prodotta ma non direttamente autoconsumata, per
poi prelevarla in un momento differente da quello in cui avviene la produzione.
Il meccanismo di scambio sul posto consente al Soggetto Responsabile di un impianto
che presenti un’apposita richiesta al Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A., di
ottenere una compensazione tra il valore economico associabile all’energia elettrica
prodotta e immessa in rete e il valore economico associabile all’energia elettrica
prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione

Claudio Del Pero


Valore attuale netto – VAN (senza incentivi) 26

Ipotesi con autoconsumo istantaneo dell’energia prodotta dall’impianto pari al 50%

Il rimanente 50% dell’energia prodotta viene immesso in rete e poi utilizzato dall’utenza
mediante il meccanismo dello scambio sul posto

Localizzazione Nord Centro Sud

Potenza [kWp] 3 3 3
Producibilità totale [kWh] 78.375 89.063 99.750
(in 25 anni, con decadimento pari allo 0,5% annuo)

Costo totale di realizzazione [€] 6.600 6.600 6.600


Valore attuale netto dell’investimento [€]
( tasso di sconto pari al 4% e tasso di incremento annuo del costo 2.900 4.320 5.750
energetico pari al 2%)

L’applicazione di strategie di Energy Management ed in particolare di gestione dei


carichi massimizza i benefici legati all’impianto fotovoltaico collegato all’utenza

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico – Dimensionamento di 27
massima

Il consumo medio di energia elettrica di un’unità abitativa in Italia è pari


a circa 3000 kWh/anno.
L’irradiazione media annua (H) incidente su una superficie priva di
ombreggiamenti, collocata a Milano, orientata verso Sud ed inclinata di
30° rispetto al piano orizzontale è pari a circa 1440 kWh/m2.

In tali condizioni il fabbisogno di energia indicato


può essere generato da un impianto fotovoltaico
con potenza pari a circa 2,8 kWp, caratterizzato
da una superficie captante variabile
approssimativamente tra 15 e 25 m2, in base
all’efficienza dei moduli fotovoltaici scelti.

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Esempi applicativi 28

Applicazione su coperture a falda

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Esempi applicativi 29

Applicazione su coperture piane

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Esempi applicativi 30

Applicazione su facciate

Claudio Del Pero


Il Fotovoltaico - Esempi applicativi 31

Applicazione particolari

Claudio Del Pero


Il rapporto con il contesto di intervento 32

Gli impianti fotovoltaici producono una modificazione dei luoghi che è bene
valutare preventivamente, attraverso un’attenta analisi dei caratteri
connotativi del contesto di installazione.

Ciò significa, ad esempio, riconoscere la presenza di punti e percorsi


panoramici, di relazioni visive significative tra il luogo di intervento ed il
contesto e le modificazioni apportate alle stesse in seguito alla realizzazione
dell’intervento. In generale la localizzazione all’interno o in prossimità di centri,
nuclei e insediamenti storici o tradizionali di riconosciuta rilevanza, come anche
la vicinanza a percorsi panoramici, belvedere e visuali sensibili, risulta di
grande criticità soprattutto in territori collinari dove è prevalente e
determinante la percezione “dall’alto”.

Claudio Del Pero


Impatto 33

I principali livelli di impatto sul contesto di intervento di impianti fotovoltaici si


possono ricondurre a:

ƒintrusione visiva: dovuta ai caratteri cromatici dei collettori, alla loro forma,
alla superficie riflettente, che in genere si pongono in contrasto con i caratteri
morfologici, materici e cromatici dell’esistente;
 sostituzione dei materiali esistenti e perdita dei caratteri propri delle
architetture su cui si interviene;
ƒalterazione della percezione sociale del luogo di installazione.

Serve un’attività di ricerca mirata per lo sviluppo di


componenti e soluzioni tecnologiche in grado di mitigare gli
impatti

Claudio Del Pero


Azioni concrete 34

PVACCEPT - Improving photovoltaic acceptability through innovative


architectural design

Il progetto ha consentito di dimostrare che elementi tecnologici moderni possono


essere integrati in modo sensato e non intrusivo nel contesto di intervento e
senza essere in contraddizione con la preservazione del patrimonio. Questo fattore di
elevata integrabilità ha richiesto un approccio creativo, tenendo conto anche dei criteri
economici e di fattibilità.

SONLNUC - Definizione di criteri di valutazione architettonici e del


paesaggio legati all’ installazione di pannelli solari nel centro storico
della città

Lo scopo di questo progetto è stato quello di stabilire i fattori decisivi per sostenere le
energie solari senza compromettere l'aspetto dell’ ambientale costruito. Alcune
valutazioni sono state proposte per l'ammissione di collettori solari termici e moduli
fotovoltaici nei centri storici attraverso criteri di valutazione architettonici e del
paesaggio.
Claudio Del Pero
Esempi applicativi su Edifici Storici 35

Hotel
“Industriel”
Francia

Aula “Nervi”
Città del Vaticano

Claudio Del Pero


Studi di Fattibilità 36
PVGIS

re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/

Claudio Del Pero


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Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Principio di Funzionamento 38

Un collettore solare è un dispositivo atto alla conversione della


radiazione solare in energia termica ed al suo successivo
trasferimento, ad esempio, verso un accumulatore termico.
Nella sua forma più semplice, un collettore solare può essere costituito
dal una superficie esposta al sole: la radiazione è assorbita da tale
superficie e convertita in energia termica. L’assorbitore è tipicamente
dotato di canalizzazioni nelle quali viene fatto circolare un fluido
termovettore.

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Collettori Solari Piani 39

Glazed collector

Unglazed collector

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Collettori Solari Piani 40

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Collettori Solari Sottovuoto 41

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Collettori Solari Sottovuoto 42

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Configurazioni di sistema 43

Natural circulation solar system

Pumped circulation solar system

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Modalità di Installazione 44

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Altri Componenti 45
Impiantistici

Serbatoi di
accumulo con
scambiatori termici

Tubazioni coibentate Circolatori Centraline di controllo

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Configurazioni 46
Impiantistiche

Produzione Acqua Calda


Sanitaria (ACS)

Produzione Acqua Calda


Sanitaria (ACS) ed
integrazione al
riscaldamento

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Calcolo della Producibilità 47

L’energia termica utile fornita da un impianto solare termico dipende da


molti fattori, come ad esempio l’efficienza dei collettori, il loro
posizionamento, il volume d’accumulo dell’impianto ed il tipo di
circolazione adottata (naturale o forzata).
Il metodo f-chart (UNI 8477) si basa su una correlazione ampiamente
verificata ottenuta da risultati sperimentali e consente di calcolare il
parametro f, definito frazione solare, che esprime il rapporto tra
l’energia termica fornita dall’impianto solare ed il fabbisogno termico
dell’utenza.
Il metodo f-chart opera secondo delle
ipotesi riguardanti il volume dell’accumulo
termico, che devono essere rispettate nel
momento in cui si valuta la frazione f. In
particolare, il metodo ipotizza che il
volume dell’accumulo riferito all’unità di
superficie captante, sia pari a 50 litri/m2
di collettore.

Claudio Del Pero


Il Solare Termico – Dimensionamento di 48
Massima

Il dimensionamento ottimale dal punto di vista tecnico-economico di


un impianto solare termico prevede una copertura del fabbisogno di
ACS pari a circa 60-70% su base annua.
Ciò corrisponde, indicativamente, a circa 1 m2 di collettori piani per
persona, nel Nord Italia.
Il volume di accumulo può invece essere posto mediamente pari a circa
50 litri/m2 di collettore.
Il risparmio di energia primaria
ottenibile ed i conseguenti benefici
economici legati all’installazione di un
impianto solare termico dipendono
anche dalla tipologia e
dall’efficienza del sistema ausiliario
integrato (boiler elettrico, caldaia a
gas metano ecc.).

Claudio Del Pero


Il Solare Termico – Calcoli economici

Il costo di installazione di un impianto a circolazione forzata è pari, in Italia, a


circa 700-1000 €/m2 di collettori solari.

Costo di generazione dell’energia termica per la produzione di ACS:


o caldaia a gas naturale  0,11 – 0,12 €/kWhT
o boiler elettrico  0,24 – 0,27 €/kWhT
o impianto solare termico  0,065 – 0,09 €/kWhT
o pompa di calore ad aria + fotovoltaico  0,065 – 0,08 €/kWhT

I costi sono riferiti al Centro


Italia (Roma) e calcolati
tenendo in considerazione
anche l’investimento iniziale
e gli oneri di gestione e
manutenzione di ciascuna
soluzione tecnica

Claudio Del Pero


Il Solare Termico – Esempi Applicativi 50

Claudio Del Pero


Il Solare Termico - Esempi Applicativi 51

Claudio Del Pero


Il Solare Termico – Solar Cooling 52

Il solar cooling consiste in un abbinamento tra collettori solari


termici ed una macchina frigorifera. La tecnologia del solar cooling
permette di produrre freddo, sotto forma di acqua refrigerata, a partire
da una sorgente di calore.
Durante le ore di una tipica giornata estiva vi è infatti, comunemente, la
maggiore richiesta di energia frigorifera per il condizionamento degli
edifici; tale picco di carico coincide con la massima disponibilità di
radiazione solare.

Claudio Del Pero


Il Solare Termico – Solar Cooling 53

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Il Solare Termico – Esempio Virtuoso 54
Impianto Solare Ibrido Presso il Centro Ricerche Fiat

Claudio Del Pero


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Claudio Del Pero


La Geotermia - Introduzione 56

L’espressione energia geotermica è generalmente usata per indicare


quella parte del calore terrestre che può essere estratta dal sottosuolo e
sfruttata dall’uomo ai fini energetici.

Si definisce gradiente geotermico la misura


dell’aumento di temperatura con la profondità. Sino
alle profondità raggiungibili con le moderne tecniche di
perforazione il gradiente medio è 2,5 – 3° C per ogni
100 m. Di conseguenza, poiché la temperatura media
annua corrisponde, in prima approssimazione, alla
temperatura media dell’aria esterna, si può prevedere
che la temperatura sia all’incirca pari a 60-75°C alla
profondità di 2000 m ed aumenti ulteriormente per
alcune migliaia di metri. Sono tuttavia presenti vaste
regioni nelle quali il gradiente è nettamente diverso,
arrivando ad un minimo di 1°C/100m, o a valori pari
a decine di volte il gradiente medio. Queste ultime
zone sono quelle generalmente sfruttate per la
geotermia ad alta entalpia, mentre per quanto
riguarda quella a bassa entalpia, tutte le zone della
terra possono essere efficacemente sfruttate.

Claudio Del Pero


La Geotermia – Livello Entalpico 57

La due definizioni di energia geotermica, rispettivamente a bassa ed


ad alta entalpia corrispondono a differenti tipi d’uso

Alta entalpia, per calore ad Bassa entalpia, per calore a


alta temperatura: bassa temperatura:
generazione elettrica generazione termica

Claudio Del Pero


La Geotermia - Meccanismi di Scambio Termico 58

La geotermia a bassa entalpia sfrutta gli strati superficiali del terreno


(entro i 200 m di profondità), per sottrarre o fornire energia termica.

I meccanismi per scambiare il calore con il


terreno possono essere differenti. É necessario
l’uso di un fluido termovettore e di un
elemento che permetta lo scambio termico tra
il terreno ed il fluido. Le soluzioni possibili sono,
tipicamente, le seguenti:
a)sonde geotermiche verticali.
b)sonde geotermiche orizzontali.
c)pozzi di emungimento e reimmissione
(acqua di falda o acque superficiali).

Nel primo e secondo caso il circuito del fluido


termovettore (acqua+glicole) è un circuito
chiuso, mentre nel terzo caso è un circuito
aperto con prelievo e reimmissione del fluido
(acqua di falda).

Claudio Del Pero


La geotermia - Le Pompe di Calore 59

Dal punto di vista del bilancio energetico, l’energia sottratta alla


sorgente termica rappresenta la quota parte di energia rinnovabile
che, per poter essere utilizzata, richiede la presenza una tecnologia
apposita, la pompa di calore, la quale compie un ciclo termodinamico
tra un ambiente a temperatura inferiore (sorgente rinnovabile) e un
.
ambiente a temperatura superiore (utenza).

Claudio Del Pero


La geotermia - Le Pompe di Calore 60

Le pompe di calore, in generale, possono sfruttare differenti fonti di


calore ambientale, quali aria esterna, calore del terreno, acqua di
falda/superficiale o calore di scarto.

Le tipologie di pompa di calore si differenziano in base al tipo di fluido


termovettore utilizzato per lo scambio all’evaporatore ed al condensatore
secondo la seguente classificazione:
• aria-aria;
• aria-acqua;
• acqua-aria;
• acqua-acqua.

Claudio Del Pero


Le Pompe di Calore - Prestazioni 61

Claudio Del Pero


Meccanismo di scambio termico

A profondità superiori a 20 metri la temperatura del terreno può ritenersi


praticamente costante durante tutto l’arco dell’anno.

Claudio Del Pero


Confronto tra sorgenti termiche

1. Caldaia a gas + split


2. PDC Aria-Aria
3. PDC Aria-Acqua
4. PDC Acqua-Acqua (sonde)
5. PDC Acqua-Acqua (pozzi)

Claudio Del Pero


La Geotermia: Dimensionamento di Massima 64

Scambio con il terreno:

Scambio con acqua:

1 kW termico ≅ 150 - 200 litri/ora

Claudio Del Pero


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Claudio Del Pero


Impianti a biomassa - Introduzione 66

Secondo la direttiva 2009/28/CE, si intende per biomassa “la frazione


biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti
dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla
silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e
l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e
urbani”.
Le biomasse possono essere utilizzate in ambito civile mediante:
• Caldaie;
• Impianti di cogenerazione.

Claudio Del Pero


Impianti a biomassa - Caldaie 67

Le principali tipologie di caldaie per la combustione di biomasse


sono fondamentalmente tre, sulla base delle tre principali categorie di
combustibili vegetali:
• legna da ardere in ciocchi;
• cippato (legno sminuzzato);
• pellet (pastiglie di legno macinato e pressato).

In tutti i casi la centrale termica deve


prevedere un locale/serbatoio di
accumulo per la biomassa,
dimensionato con capacità sufficiente a
garantire adeguata autonomia
all’impianto.

È fondamentale analizzare la disponibilità di biomassa a livello locale,


al fine di favorire la “filiera corta”.
Claudio Del Pero
Impianti a biomassa - Cogenerazione 68

La cogenerazione a biomassa prevede la


produzione combinata di energia
elettrica e calore utilizzando biomassa
vegetale allo stato solido, liquido o
gassoso.

Tipicamente gli impianti di cogenerazione


a biomassa sono collegati a reti di
teleriscaldamento che consentono di
distribuire l’energia termica alle utenze
ubicate nelle zone circostanti l’impianto.

Attraverso la gassificazione è possibile inoltre


effettuare una conversione termochimica della
biomassa in gas (syngas) e carbone. Il syngas
è una miscela a basso potere calorifico ed è
impiegabile come combustibile in motori
endotermici per produrre energia elettrica e
calore.

Claudio Del Pero


Impianti a biomassa - Benefici Ambientali

È importante analizzare il rapporto fra l’anidride carbonica


sequestrata e l’anidride carbonica rilasciata (rCO2) durante la
combustione delle biomasse stesse…

Biomassa rCO2
Erbacee annuali
Sorgo 9,3 – 17,4
Erbacee poliennali
Miscanto, canna comune 13,3 – 24,8
Legnose
Pioppo, robinia e salice 4,3 – 18,2
Biocarburanti
Bio-etanolo 1,0 – 1,7
Bio-diesel 1,2 – 1,7

…e fare attenzione anche alle elevate emissioni di polveri (sistemi di


filtrazione adeguati sono presenti, di norma, solo nei grandi impianti).

Claudio Del Pero


Cogenerazione 70

In generale, i principali benefici che la legislazione attuale riconosce ai sistemi CAR


(Cogenerazione ad Alto Rendimento) sono:
• la precedenza, nell’ambito del dispacciamento, dell’energia elettrica prodotta da cogenerazione
rispetto a quella prodotta da fonti convenzionali (art. 11, comma 4 del D.Lgs. 16 marzo 1999);
• le agevolazioni fiscali sull’accisa del gas metano utilizzato per la cogenerazione (D.Lgs. 26 ottobre
1995, aggiornato dal D.Lgs. 2 febbraio 2007);
• la possibilità di accedere al servizio di scambio sul posto per impianti con potenza nominale fino a
200 kW (deliberazione ARG/elt 74/08 e s.m.i.);
• la possibilità di applicare condizioni tecnico-economiche semplificate per la connessione alla rete
elettrica, come definite con la deliberazione ARG/elt 99/08;
• a possibilità di incentivazione dell’energia elettrica prodotta in cogenerazione da impianti alimentati a
Biometano;
• benefici sul pagamento degli oneri generali di sistema relativi all’energia autoconsumata.

Claudio Del Pero


Calcolo della quota da FER 71

Claudio Del Pero


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ENERGIA EOLICA

Claudio Del Pero


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Introduzione

Un mini/micro impianto eolico per i contesti agricoli,


industriali ed urbani è una tecnologia che può fornire
ottimi risultati in termini di efficienza energetica.
Le piccole turbine, pur essendo simili a quelle di grandi
dimensioni, hanno una tecnologia molto più semplice. Un
generatore da 20 kW, ad esempio, ha una torre di 12-18
metri ed il diametro del rotore è di circa 8 metri. Il livello di
rumore è limitato a circa 45 dB (un sussurro è
equivalente a 35/40 dB). Gli edifici per i quali è possibile
prevedere l'installazione di mini turbine eoliche hanno usi
molto diversi. Includono edifici residenziali, hotel ed edifici
per attività commerciali o manifatturiere.
L'energia prodotta può essere immagazzinata in batterie
(nel caso di utenti isolati) o immessa nella rete di
distribuzione locale.

Claudio Del Pero


74
Turbine ad asse orizzontale

Claudio Del Pero


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Turbine ad asse verticale

(a), (b), (c) :


Darreius type

(d) Gorlov type

(e) Squirrel cage


Darreius

(f) Savonius type

(g) and (h):


innovative
turbines design

Claudio Del Pero


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Dimensionamento preliminare

La potenza elettrica prodotta da un generatore eolico ad asse


orizzontale è:

P = α D2 v3

dove:

P = potenza elettrica generale [W];


α = 0.12 ÷ 0.17;
D = dimetro del rotore [m];
v = velocità del vento [m/s].

Claudio Del Pero


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Dimensionamento preliminare

Potenza generate da una turbine con rotore ad asse orizzontale


(α = 0,15); D = diametro [m]

Claudio Del Pero


Grazie per l’attenzione

Claudio Del Pero

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