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Procedure

Le norme
UNI TS 11300-3/4
di Livio De Santoli - Centro Ricerche CITERA, Università La Sapienza di Roma
Francesco Mancini - Dipartimento DATA – Design Tecnologia dell’Architettura
Territorio e Ambiente, Università La Sapienza di Roma

La Norma UNI TS 11300 è nata con l’obiettivo di definire una metodologia


di calcolo univoca per la determinazione delle prestazioni energetiche del
sistema edificio-impianto. Recentemente sono state emanate le parti 3 e 4
che si riferiscono, rispettivamente, alla climatizzazione estiva e all’impiego
delle rinnovabili. Ecco un’analisi dei principali contenuti.

n attuazione della direttiva 2009/28/CE, sanitaria. Il calcolo per il teleriscaldamento può

I
sulla promozione dell’uso dell’energia da essere effettuato mediante la UNI TS 11300-4.
fonte rinnovabile, è stato emanato il
Decreto Legislativo n.28 del 3/3/2011 che FABBISOGNO PER LA
riporta numerose novità riguardanti gli edifi- CLIMATIZZAZIONE ESTIVA
ci nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, con La prestazione energetica di un edificio esprime la
l’obiettivo di limitare i consumi di energia primaria quantità di energia primaria richiesta per la clima-
attraverso sistemi edificio-impianti efficienti ed tizzazione degli ambienti e per la produzione di
impiegando fonti rinnovabili di energia. Le prescri- acqua calda sanitaria in condizioni di riferimento
zioni contenute devono intendersi come requisito per quanto riguarda i dati climatici, le temperature
minimo, su tutto il territorio nazionale, con la con- interne ed il consumo di acqua calda sanitaria.
seguenza che tutti gli atti normativi regionali o La determinazione della quantità di energia prima-
comunali devono essere adeguati entro 180 giorni ria richiesta per la climatizzazione estiva si basa
a quanto indicato. sul valore del fabbisogno di energia termica utile
Per la prima volta, tra gli usi energetici dell’edifi- QC,nd dell’edificio calcolato in condizioni ideali e pre-
cio, in termini di energia primaria, è inclusa la cli- vede una procedura che porta ad individuare, su
matizzazione estiva, che dovrà essere in parte base mensile estesa a tutta la stagione di raffre-
soddisfatta tramite il ricorso a fonti rinnovabili di scamento, le seguenti grandezze:
energia. La norma UNI TS 11300-3 specifica le • coefficiente di prestazione medio mensile ηmm e
modalità di calcolo del fabbisogno di energia pri- stagionale ηms del sistema di produzione dell’e-
maria e dei rendimenti per la stagione estiva; la nergia frigorifera
sua applicazione di tale norma è stata illustrata in • fabbisogno di energia primaria QC,P per il raffre-
[1] con riferimento a casi specifici, evidenziandone scamento dell’edificio in base al tipo e alle carat-
i punti salienti ed alcune criticità. teristiche dell’impianto previsto o installato.
Il decreto, inoltre, stabilisce che “energia da fonti La metodologia di calcolo proposta dalla UNI TS
rinnovabili” è l’energia proveniente da fonti rinno- 11300-3:
vabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, • include la valutazione delle perdite di distribu-
aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, zione, regolazione, emissione e gli eventuali
idraulica, biomassa, gas di discarica, gas dai pro- risparmi dovuti a recuperi di calore
cessi di depurazione e biogas. La norma UNI TS • fa riferimento alla configurazione impiantistica
11300-4 riguarda l’utilizzo di energie rinnovabili e adottata includendo il consumo energetico delle
di altri metodi di generazione per riscaldamento di apparecchiature ausiliarie
ambienti e preparazione acqua calda sanitaria. • valuta il fattore di carico per l’individuazione
Altra novità del decreto è il ruolo del teleriscalda- delle condizioni a carico parziale delle macchine
mento, equiparato alle fonti rinnovabili, nel in relazione al comportamento edificio-impianto.
momento in cui consente il pieno soddisfacimento Per determinare il fabbisogno effettivo per raffre-
dei fabbisogni per riscaldamento ed acqua calda scamento si applica la seguente formula per ogni ➲
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mese della stagione estiva:

QCr,k = QC,nd,k + Ql,e,k + Ql,rg,k + Ql,d,k + Ql,d,s,k - Qrr,k

• QC,nd,k è il fabbisogno ideale dell’edificio [kWh],


calcolato secondo la UNI TS 11300-1
• Ql,e,k sono le perdite totali di emissione
• Ql,rg,k sono le perdite totali di regolazione
• Ql,d,k sono le perdite totali di distribuzione
• Ql,d,s,k sono le perdite totali dei serbatoi di accu-
mulo inerziale Fig.1: Esempio di andamento dei valori di EER
• Qrr,k è l’energia termica recuperata. di una macchina frigorifera a compressione
Il fabbisogno di energia primaria per la climatizza- in funzione del fattore di carico
zione estiva si calcola con la seguente formula:

coefficiente di prestazione medio mensile del


sistema di produzione dell’energia frigorifera.
Le prestazioni delle macchine frigorifere dipendo-
dove: no, infatti, non solo dai livelli termici operativi (con-
• Qaux è il fabbisogno di energia elettrica per densazione ed evaporazione) e della configurazione
ausiliari impiantistica scelta, ma anche dall’andamento del
• Qcr è il fabbisogno effettivo per raffrescamento fabbisogno dell’edificio, in particolare dal fattore di
•Q è il fabbisogno per trattamenti dell’aria carico F rapporto tra l’energia erogata dalla mac-
• ηmm è il coefficiente di prestazione medio china e l’energia erogabile nello stesso periodo.
mensile del sistema di produzione dell’energia L’indice EER (Energy Efficiency Ratio) viene deter-
frigorifera minato dai costruttori sulla base di condizioni di
• fp,el è il fattore di conversione da energia elet- riferimento definite (vedi tabella 1).
trica ad energia primaria Nel caso di unità a compressione di vapore, il coef-
• fp,x è il fattore di conversione in energia pri- ficiente medio di prestazione mensile del sistema
maria del vettore energetico utilizzato dal gene- di produzione dell’energia frigorifera ηmm viene
ratore determinato applicando la seguente formula di cal-
•k è il mese k-esimo della stagione di clima- colo, da ripetersi per tutti i mesi della stagione di
tizzazione estiva, determinata secondo la climatizzazione estiva:
UNI/TS 11300-1
•x è l’indice che indica le diverse fonti di η η η η η η
energia in ingresso.
Il calcolo delle perdite di emissione, regolazione, dove per il mese k-esimo:
distribuzione e dell’energia termica recuperata • Fk è il fattore di carico medio mensile, rapporto
avviene tramite formule semplici e dati tabellari, tra la quantità di energia richiesta nel mese k-
così come il calcolo dei fabbisogni di energia per i esimo ed il valore dell’energia erogabile dalla
trattamenti dell’aria e il calcolo dei fabbisogni di macchina frigorifera nello stesso mese
energia elettrica dei sistemi ausiliari, che non • EER(Fk) è il rapporto di efficienza energetica
richiedono riflessioni particolari. ottenuto in corrispondenza del fattore di carico
Più interessante è la procedura per il calcolo del Fk, per interpolazione dalla curva degli EER

Tipologia Aria-aria Acqua-aria Aria-acqua Acqua-acqua


Fattore di carico (F)

T aria interna bulbo

T aria interna bulbo


condens. ingresso /

condens. ingresso /
T acqua refrigerata

T acqua refrigerata
bulbo secco (°C)

bulbo secco (°C)

ingresso / uscita

ingresso / uscita
T aria esterna

T aria esterna
secco / bulbo

secco / bulbo
umido (°C)

umido (°C)
uscita (°C)

uscita (°C)
T acqua di

T acqua di
Prova

(°C)

(°C)

1 100% 35 27/19 30/35 27/19 35 12-lug 30/35 12-lug


2 75% 30 27/19 26/* 27/19 30 */7 26/* */7
3 50% 25 27/19 22/* 27/19 25 */7 22/* */7
4 25% 20 27/19 18/* 27/19 20 */7 18/* */7
* temperatura determinata dalla portata d’acqua a pieno carico

Tab.1: Condizioni di riferimento per determinare l’indice EER in diverse condizioni di carico parziale

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• η1(Fk) è il coefficiente correttivo in corrisponden- riscaldamento, la ventilazione, la produzione di


za del fattore di carico Fk, e ricavabile dai pro- acqua calda sanitaria, il raffrescamento e la deu-
spetti nell’appendice C, che tiene conto di tem- midificazione. Il confine dell’edificio è quello com-
perature operative diverse da quelle utilizzate prendente le aree dell’edificio nelle quali viene uti-
per la valutazione degli EER lizzata o prodotta energia termica utile o energia
• η2,η3,η4,η5,η6,η7 sono i coefficienti correttivi rica- elettrica. Tale confine può non coincidere con quel-
vabili dai prospetti riportati nell’appendice D lo definito dall’involucro dell’edificio: se una parte
della norma per l’adeguamento alle reali condi- di un impianto tecnologico è situata all’esterno
zioni di funzionamento. dell’involucro, ma costituisce parte degli usi ener-
Per centrali frigorifere con più di un gruppo frigori- getici considerati, deve essere compresa all’inter-
fero, il fattore di carico Fk ed il coefficiente di pre- no del confine del sistema edificio–impianto, inte-
stazione medio mensile ηmm dipendono dalla logica so quindi come confine energetico.
di inserimento dei gruppi. Si considera energia fornita dall’esterno l’energia
elettrica da rete e l’energia termica utile fornita da
UTILIZZO DELLE RINNOVABILI rete di teleriscaldamento. Si considera produzione
Il D.Lgs. n.28 impone, a partire dal 31/05/2012, di energia la trasformazione di energia realizzata
la copertura di quote crescenti dei fabbisogni ener- con gli impianti tecnologici dell’edificio.
getici degli edifici nuovi o sottoposti a ristruttura- Attraverso il confine dell’edificio può transitare:
zioni rilevanti, considerando rinnovabile l’energia • energia fornita dall’esterno con combustibili fos-
da fonti non fossili, ossia energia eolica, solare, sili (4) per subire processi di trasformazione
aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, mediante gli impianti dell’edificio
idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residua- • energia termica utile fornita da rete di teleri-
ti dai processi di depurazione e biogas. scaldamento (9)
La UNI TS 11300-4 riporta le modalità di calcolo • energia elettrica fornita da rete (5)
per: solare termico, solare fotovoltaico, combu- • energia termica utile (10) o energia elettrica
stione di biomassa, pompe di calore, cogenerazio- autoprodotta all’interno dell’edificio (12) (13) ed
ne e teleriscaldamento. esportata all’esterno.
Gli usi energetici dell’edificio considerati sono il La radiazione solare incidente sui collettori sola-

Fig.2: Confini
del sistema
edificio-
impianto

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ri non è considerata nel bilancio energetico del-


l’edificio, ma si considera solo l’energia termica
utile fornita dal sistema solare termico e l’ener- BIBLIOGRAFIA
gia ausiliaria spesa per convogliarla dai collettori [1] L. de Santoli, F. Mancini - Prestazioni energe-
all’edificio. tiche degli edifici: le norme UNI TS 11300-3/4 –
Con riferimento allo schema della figura 2: Convegno Aicarr – Innovazione tecnologica nella
• il generatore 3 può essere un generatore a com- climatizzazione degli edifici nuovi e ristrutturati –
bustione, una pompa di calore, un cogeneratore Padova 16-06-2011
o un generatore a fiamma alimentato da bio- [2] UNI TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli
masse edifici – Determinazione del fabbisogno di energia
• eventuali dispositivi ausiliari della generazione per il riscaldamento e il raffrescamento ambiente
(11) possono essere unità ad assorbimento, [3] UNI TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli
torri evaporative edifici – Determinazione del fabbisogno di energia
• l’energia termica utile da rete (9) può essere per la preparazione acqua calda sanitaria, dei ren-
sostitutiva di quella prodotta nell’edificio (3) e dimenti e del fabbisogno di energia primaria per
può essere immessa direttamente nel sottosi- riscaldamento ed acqua calda sanitaria
stema di distribuzione
• l’energia termica utile esportata (10) può proveni- [4] UNI TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli
re da accumulo o direttamente dal generatore (3). edifici – Determinazione dei rendimenti e dei fab-
Nel caso di sistemi che comprendono produzione bisogni di energia primaria per la climatizzazione
di energia da fonte rinnovabile e da altri sottosi- estiva
stemi di generazione, la ripartizione del carico tra [5] UNI TS 11300-4 Prestazioni energetiche degli
i generatori deve essere effettuata secondo un edifici – Utilizzo di energie rinnovabili e di altri
ordine di priorità, in modo di ottimizzare il fabbiso- metodi di generazione per riscaldamento di
gno di energia primaria. ambienti e preparazione acqua calda sanitaria.
Le disposizioni di legge richiedono la copertura di
percentuali definite del fabbisogno di energia
primaria con fonti rinnovabili fEP,rinn. CONCLUSIONI
La verifica del grado di copertura del fabbisogno di Negli ultimi anni, anche a seguito dell’incremento
energia primaria per un determinato servizio, si del costo dell’energia e della crisi economica, si è
effettua con la seguente procedura: assistito ad una crescente attenzione alle
• si azzera il contributo delle fonti rinnovabili. Ciò problematiche inerenti l’uso razionale dell’energia
significa, in alternativa o in combinazione, ipo- e la produzione di energia da fonte rinnovabile. In
tizzare l’assenza di: particolare, si inizia a parlare di edifici ad energia
- eventuali sistemi solari termici e l’utilizzo del quasi zero e di edifici ad energia positiva e questo
solo generatore a fonte non rinnovabile testimonia la rilevanza dell’argomento e la
- sistemi di generazione elettrica fotovoltaici, necessità, a questo punto, che i riferimenti
considerando l’acquisto dell’energia elettrica normativi consentano un approccio standardizzato
dalla rete al problema del comportamento energetico del
- generatori a biomassa e l’utilizzo del solo sistema edificio-impianto, per una valutazione
generatore a fonte non rinnovabile convenzionale, utile alla verifica delle prescrizioni
• si calcola il fabbisogno di energia primaria legislative.
teorico EPNR in assenza di contributi delle fonti È necessario assicurare risultati confrontabili
rinnovabili anche con condizioni al contorno diverse e questo
• si calcola il fabbisogno di energia primaria EPRINN può essere ottenuto con metodi certificati, che
in presenza del contributo delle fonti rinnovabili diano la necessaria rilevanza alle variabili fonda-
• si calcola il grado di copertura fEP,rin come: mentali, trascurando invece le variabili che, seb-
f EP,rinn = (EPNR – EPRINN) / EPNR bene indispensabili nella formulazione scientifica
del problema, producono un limitato effetto sui
risultati limitato.
Nel computo dell’energia primaria devono essere Risulta importante, altresì, che le procedure previ-
inclusi i fabbisogni dei sistemi ausiliari necessari ste dalle norme siano sempre più utilizzate,
al corretto funzionamento dei diversi sistemi. soprattutto quelle che riguardano settori normati
La procedura consente di effettuare il calcolo di recente come la climatizzazione estiva e le fonti
separatamente per zona e per uso e quindi di rinnovabili di energia. ■
attribuire i fabbisogni di energia primaria e la
copertura da fonte rinnovabile in basi ai risultati
del calcolo. Qualora non sia possibile attribuire
con certezza la produzione di ciascun generatore a
determinati circuiti, si ripartisce l’energia primaria
dei vettori energetici consumati da ciascun
generatore in base alle energie utili all’uscita dei
rispettivi generatori.

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