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Corso di Laurea in
Ingegneria Edile
ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER L’EDILIZIA
Cogenerazione
I metodi di calcolo descritti sono stati sviluppati per impianti di potenza elettrica
sino a 1000 kW alimentati con combustibili liquidi o gassosi fossili o con biogas e
bioliquidi.
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• dati climatici
• fabbisogni di energia termica utile per riscaldamento di ambienti e per acqua
calda
• perdite degli impianti
In base all’analisi dei cicli di fabbisogno termico nelle differenti condizioni di esercizio
la presente specifica definisce un criterio di dimensionamento del sistema di
accumulo inerziale ed un indice di congruità dello stesso considerato compreso tra
zero ed uno.
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perdite mensili di
energia termica del
fabbisogno mensile di energia termica per serbatoio di accumulo.
riscaldamento ambienti in
ingresso al sistema di distribuzione;
Metodi di calcolo
Limiti di applicabilità
Questo metodo può essere impiegato solo quando siano rispettate le seguenti condizioni:
- sezione cogenerativa costituita da un’unica unità in assetto cogenerativo
funzionante esclusivamente in condizioni nominali, ossia a punto fisso e senza
modulazione del carico, la cui accensione e spegnimento siano determinate da una
regolazione in modalità segue carico termico. L’impianto, con o senza sistema di
accumulo termico inerziale, deve essere privo di by pass-fumi e/o di dissipazione;
- sezione cogenerativa costituita da più unità in cascata, ciascuna funzionante
esclusivamente in condizioni nominali, ossia a punto fisso e senza modulazione del carico,
in cui l’accensione e lo spegnimento in sequenza dei singoli moduli siano determinate da
una regolazione comune che opera esclusivamente in modalità termico segue. L’impianto,
con o senza sistema di accumulo termico inerziale, deve essere privo di dissipazione.
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c,ass,out
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Il fabbisogno residuo di energia termica che deve essere soddisfatto dai generatori di
calore esterni alla sezione cogenerativa
sono le perdite
recuperate da
ausiliari
indipendenti
Per ciascun intervallo di calcolo (mese) si determina la quantità di energia richiesta nel
giorno tipo del mese in ingresso al sistema di distribuzione per riscaldamento,
raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria (G è il numero dei giorni del mese)
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Fabbisogno cogeneratore
b) Sottosistemi multipli
Per sottosistema multiplo si intende che la sezione cogenerativa è costituita da più
unità cogenerative
1)
Interpolazione delle curve con le prestazioni
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2)
3)
In tal caso solo l’unità a priorità più alta si troverà a funzionare in maniera
continua
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In tal caso solo l’unità a priorità più alta si troverà a funzionare in modo intermittente
al minimo fattore di carico possibile. N=0
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Nei prospetti I.1 e I.2 sono riportate le curve prestazionali standard per unità
cogenerative di potenza elettrica nominale minore di 100 kW per le quali non sono
disponibili i dati a carico parziale ma unicamente i valori relativi alle condizioni
nominali. Il prospetto I.1 si riferisce ai motori a combustione interna a ciclo otto,
mentre il prospetto I.2 alle turbine a gas a compressore centrifugo con recupero di
calore sui gas di scarico.
Nota la potenza elettrica ed i rendimenti termico ed elettrico a carico nominale (FCel
= 1) si utilizzano nella sequenza indicata le seguenti relazioni per ricostruire le
potenze erogate ed il fabbisogno di combustibile ai diversi fattori di carico:
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Per il calcolo delle prestazioni effettive di cui sopra qualora si possa determinare con
sufficiente accuratezza la temperatura media attesa di ritorno dal sistema di
distribuzione (θd,out,avg,h) ed il fabbricante abbia reso disponibile i dati prestazionali sia ad
alta sia a bassa temperatura, si devono interpolare linearmente i dati dichiarati per
calcolare la potenza termica erogata nell’effettiva condizione di funzionamento
presunta.
Per esempio se sono disponibili i dati a 60 °C e 35 °C, si ha:
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In alternativa e per la sola potenza termica, se il fabbricante rende noti i soli dati
prestazionali ad alta temperatura (per esempio 60 °C) ed il relativo dato di
temperatura fumi in uscita a carico nominale, per unità alimentate a gas naturale o
GPL, è possibile determinare il rendimento termico nel funzionamento a bassa
temperatura utilizzando i valori del prospetto J.1.
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