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ENERGIA E LAVORO.

La definizione che la fisica dà del lavoro stabilisce che: affinché si compia del lavoro è
necessario che una forza sia applicata a un corpo che si sposta. Quindi compie lavoro il sollevatore quando
alza il bilanciere sopra la testa e mentre si alza in piedi; invece non compie lavoro quando resta fermo con
il bilanciere sollevato. Per fare qualsiasi lavoro si spende energia. L’energia è una grandezza che misura la
capacità di un sistema di compiere lavoro. Tra energia e lavoro esiste quindi una equivalenza, ed è per
questo che anche l’energia (come il lavoro) si misura in joule. Esistono varie forme di energia:

ENERGIA CINETICA. Ogni corpo in movimento può compiere lavoro su un altro corpo. Per esempio, una
palla da bowling compie lavoro sui birilli perché li sposta: questo lavoro è fatto a spese dell’energia cinetica
della palla. L’energia cinetica di un corpo di massa m che si muove con velocità di modulo v è data dalla
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formula: 𝐸𝐶 = 2 ∗ 𝑚 ∗ 𝑣 2 (con m si intende la massa del corpo, e con v la velocità), e si misura in joule.
L’energia cinetica può anche essere definita in termini di lavoro infatti, l’energia cinetica posseduta da un
corpo è equivalente al lavoro che una forza deve compiere per fermarlo.

ENERGIA POTENZIALE. Per un corpo vicino alla superficie della Terra, si definisce l’energia potenziale
gravitazionale Up come l’energia che un corpo possiede per il fatto di trovarsi a una certa altezza rispetto al
suolo, preso come piano di riferimento. L’energia dipende unicamente dal dislivello, e non dal percorso che
il corpo compie: anche se il corpo non cade verticalmente, ma scende dalla sua posizione iniziale a terra
lungo un piano inclinato, l’energia è sempre la stessa. Se il corpo ha massa m e si trova ad altezza h dal
livello di riferimento, si ha: 𝐸𝑝 = 𝑚 ∗ 𝑔 ∗ ℎ, con m la massa, g l’accelerazione di gravità, e h l’altezza.
LE FONTI DI ENERGIA. L’energia proviene dalla trasformazione di altre forme di energia. Nelle sue varie
forme, l’energia proviene da alcune fonti originarie (o primarie): la prima forma è il Sole, che invia sulla
Terra energia luminosa, che può essere utilizzata sotto forma di energia termica (calore), ma si rende
disponibile anche in varie altre forme. L’energia termica proveniente dal Sole provoca il movimento di
masse d’aria (venti), trasformandosi in energia eolica, e causa l’evaporazione di masse d’acqua, che
condensano e precipitano come pioggia e neve, alimentando i fiumi e diventando energia idrica. L’energia
eolica e l’energia idrica sono utilizzabili direttamente come energia meccanica (usata per ricavare energia
elettrica nelle centrali eoliche e idroelettriche). L’energia solare catturata dalle piante con la fotosintesi si
trasforma nell’energia chimica contenuta negli alimenti e nei materiali vegetali (biomassa). I combustibili
fossili (es. carbone, petrolio, metano), bruciandosi, liberano come energia termica l’energia solare
catturata da organismi viventi nelle epoche passate. Il calore che proviene dall’interno della Terra è energia
geotermica, che può essere estratta dalle rocce e dalle acque sotterranee calde e resa disponibile come
energia termica. Anche la forza di attrazione gravitazionale può essere considerata una fonte di energia,
tanto che causa i movimenti delle acque marine (cd. maree). L’energia delle maree (energia mareomotrice)
può essere trasformata in energia elettrica. Infine, i combustibili materiali danno luogo a trasformazioni in
cui si liberano grandi quantità di energia nucleare. Sono non rinnovabili le fonti di energia che, una volta
esaurite, non possono più essere ricostruite (es. i combustibili fossili e nucleari). Sono rinnovabili le fonti di
energia continuamente ricostruite e quindi inesauribili: sono rinnovabili l’energia del Sole e le altre fonti
energetiche da essa alimentate (es. vento, acqua dei fiumi, materiali vegetali); sono inoltre rinnovabili
l’energia delle maree e l’energia geotermica. L’energia meccanica e l’energia termica possono essere
convertite in energia elettrica, che a sua volta può essere facilmente trasformata in altri tipi di energia (es.
nella lampadina è trasformata in luce). L’energia elettrica, infine, ha il vantaggio di poter essere facilmente
trasportata anche in luoghi molto lontani dal punto di produzione.

LE ENERGIE ALTERNATIVE. Le energie alternative sono quelle forme di energia che non dipendono da fonti
fossili come carbone e petrolio: comprendono le energie rinnovabili e sono in genere pulite, salvo alcune
eccezioni (es. il nucleare, in quanto non fossile, è talvolta considerato una forma di energia alternativa, ma
non è rinnovabile né necessariamente pulito). Usare fonti di energia rinnovabile (es. le radiazioni solari, il
vento, la caduta dell’acqua) presenta numerosi vantaggi: oltre a sfruttare risorse spesso «inesauribili»,
consente di produrre energia senza immettere nell’atmosfera sostanze inquinanti come la CO2. Le principali
fonti di energia rinnovabile sono: il Sole, dal quale si ricava energia termica ed elettrica; l’acqua di fiumi,
laghi e mari per la produzione di energia idroelettrica; il vento (fonte di energia elettrica), le biomasse (i
materiali di scarto di origine animale o vegetale, es. i residui agricoli). Tutte queste forme di energia non
esisterebbero senza il Sole, che regola il ciclo dell’acqua e che riscalda le masse d’aria, dando origine al
vento. Possono essere considerate rinnovabili anche le fonti di calore provenienti dal sottosuolo (energia
geotermica), anche se la loro potenza può diminuire nel tempo.

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