Sei sulla pagina 1di 2

La tensione rimane elevata

di Gianluca Defendi

E’ stata una settimana decisamente nervosa sul mercato azionario italiano che
è stato respinto da una solida area di resistenza e ha poi accusato una brusca
correzione, innescata dalle tensioni politiche collegate alla caduta del governo
Draghi. Il rimbalzo dell’indice Ftse Mib si è infatti arrestato a ridosso dei 21.850
punti, livello dal quale è poi iniziata una rapida flessione. La situazione tecnica
di breve termine rimane quindi precaria anche se il forte ipervenduto registrato
dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore cedimento e favorire una
fase laterale di consolidamento. Prima di poter iniziare un recupero di una
certa consistenza sarà comunque necessaria un’adeguata fase riaccumulativa.
Un eventuale recupero dovrà affrontare una prima resistenza a quota 22.250-
22.300 e una seconda barriera in area 22.500-22.600 punti. Soltanto il ritorno
sopra questa zona potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza. Per
le prossime sedute è comunque importante che i prezzi rimangano al di sopra
del sostegno posto a 22.500-22.450 punti. Un discesa sotto i 20.400 punti
fornirebbe infatti un nuovo e pericoloso segnale ribassista di tipo direzionale.

La discesa del Btp. Il Btp future (scadenza settembre 2022) è stato respinto
dalla solida resistenza grafica posta in area 126-126,40 punti e ha subito una
brusca correzione. La situazione tecnica di breve termine si è quindi indebolita,
con alcuni indicatori che registrano un rafforzamento della pressione ribassista:
un’ulteriore flessione può spingere i prezzi in area 118,80-118,60 prima e
verso i 118-117,85 punti in un secondo momento. Una discesa sotto 117,80
fornirà poi un ulteriore segnale di debolezza, con una prima proiezione teorica
in area 115,85-115,70. Prima di poter iniziare una risalita di una certa
consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa.

Il rimbalzo dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) ha tentato


un recupero, alimentato dal forte ipervenduto di breve termine, ma è stato
respinto da quota 1,0270-1,0275. La struttura tecnica rimane quindi precaria:
prima di poter iniziare un recupero di una certa consistenza sarà pertanto
necessaria una fase riaccumulativa. Pericoloso il ritorno sotto quota 1 anche
se, da un punto di vista grafico, soltanto il cedimento di 0,9950 potrebbe
fornire un nuovo segnale ribassista di tipo direzionale. Un allungo dovrà invece
affrontare un primo ostacolo a ridosso di quota 1,0350 e una seconda barriera
in area 1,0390-1,04. Da seguire, come sempre, l’andamento del cambio
Dollaro/Yen (USD/JPY) che, dopo essere salito fino a quota 139,40, ha subito
una veloce correzione. Il trend primario rimane ancora rialzista: la tenuta del
sostegno, sia statico sia dinamico, posto in area 136,75-136,50 può infatti
arrestare questa flessione e creare le premesse per un allungo che avrà un
primo target a ridosso di quota 140.

La situazione tecnica del petrolio. Il petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha


tentato un recupero ma non è riuscito a superare i 101 dollari. La situazione
tecnica di breve termine rimane quindi precaria: importante quindi la tenuta
del sostegno situato a ridosso dei 93 dollari in quanto può favorire una fase
riaccumulativa. Un allungo dovrà comunque affrontare un duro ostacolo in area
104,50-104,80$. Da un punto di vista grafico, poi, soltanto con il ritorno sopra
i 105,50 dollari potrebbe fornire un segnale di forza. Da seguire anche
l’andamento dell’oro (E-Mini Gold future) che è sceso fino a quota 1.680 dollari
prima di iniziare un veloce recupero, alimentato dal forte ipervenduto. Il trend
primario rimane ancora negativo: un ulteriore recupero dovrà affrontare una
prima resistenza in area 1.733-1.735$ e una seconda barriera a ridosso dei
1.770 dollari. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto una chiusura
giornaliera inferiore ai 1.680 dollari potrebbe fornire un nuovo segnale
ribassista di tipo direzionale.

La risalita del bitcoin. Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica del
bitcoin ($) è migliorata. I prezzi, dopo aver testato il solido sostegno grafico
posto a ridosso dei 19.000 dollari, hanno infatti compiuto un veloce balzo in
avanti e sono saliti con una certa decisione verso l’importante soglia
psicologica dei 24.000$. L’analisi quantitativa evidenzia un interessante
rafforzamento della pressione rialzista, con i principali indicatori direzionali che
si sono girati in posizione long. Dopo una breve pausa di consolidamento è
possibile pertanto un ulteriore allungo: il breakout di quota 24.200 aprirà
ulteriori spazi di crescita, con un primo target a ridosso dei 25.000 dollari e un
secondo obiettivo in area 25.400-25.500$. (riproduzione riservata)

Potrebbero piacerti anche