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Occhio a A2a e Tenaris

di Gianluca Defendi

E’ stata una settimana positiva sul mercato azionario italiano che si è


appoggiato ad un’importante zona di supporto e ha compiuto un veloce
rimbalzo tecnico. L’indice Ftse Mib, dopo essere sceso fin sotto i 27.900 punti,
ha infatti compiuto un veloce balzo in avanti e si è portato a ridosso della
solida resistenza grafica posta in area 29.100-29.130 punti. Il superamento di
quest’ultimo livello, accompagnato da un deciso incremento dei volumi, aprirà
ulteriori spazi di crescita, con un primo target in area 29.480-29.540 punti. Da
un punto di vista grafico, poi, solo il breakout di quota 29.750 potrebbe fornire
un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale. Soltanto una discesa sotto i
27.850 punti, tuttavia, potrebbe annullare i recenti progressi e innescare una
rapida flessione verso i successi supporti grafici situati in area 27.550-27.480
prima, a quota 27.250-27.220 poi e verso la soglia psicologica dei 27.000 punti
in un secondo momento.

Tre azioni da monitorare. Tra i titoli più interessanti segnaliamo A2a, Eni e
Tenaris. Il primo ha infatti compiuto un veloce spunto rialzista ed è salito con
una certa decisione oltre 1,89 (facendo in questo modo registrare i massimi
degli ultimi mesi). L’analisi quantitativa evidenzia un interessante
rafforzamento della pressione rialzista: dopo una fisiologica pausa di
assestamento, necessaria per scaricare il forte ipercomprato di breve termine,
è possibile pertanto un ulteriore allungo, con target teorici a 1,90-1,9050
prima e attorno a 1,9250 in un secondo momento. Segnali positivi sono arrivati
anche da Eni che, confermando la tendenza positiva nella quale si trova
inserita, è salita fino a quota 15,50. Un nuovo balzo in avanti avrà un primo
obiettivo attorno a 15,65 e un secondo obiettivo in area 15,80-15,84 euro. Da
seguire anche l’andamento di Tenaris: il breakout della resistenza posta a
quota 15,65 euro può infatti innescare una rapida accelerazione rialzista.

La situazione tecnica del Btp. Il Btp future (scadenza dicembre 2023) è


sceso fino ad un minimo di 112 punti prima di tentare un recupero. La
situazione tecnica di breve termine rimane precaria: un primo segnale di
tenuta arriverà con il ritorno sopra i 114 punti anche se, prima di poter iniziare
una risalita di una certa consistenza, sarà necessaria un’adeguata fase
riaccumulativa. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto una discesa
sotto i 112 punti potrebbe fornire un nuovo e pericoloso segnale ribassista di
tipo direzionale.

La discesa dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) ha subito


una brusca correzione ed è sceso fin sotto 1,0640. La situazione tecnica di
breve termine rimane quindi precaria: la rottura del supporto grafico posto in
area 1,0635-1,0630 può innescare un’ulteriore flessione che avrà un primo
target a quota 1,0590-1,0585 e un secondo obiettivo in area 1,0540-1,0530.
Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà quindi
necessaria una fase riaccumulativa. Un primo segnale di tenuta arriverà
soltanto con il ritorno sopra 1,0770.
La salita del petrolio. Il petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha compiuto un
nuovo balzo in avanti ed è salito fino a quota 90,50 dollari. La tendenza di
breve termine rimane quindi positiva e viene confermata dalla posizione long
dei principali indicatori direzionali (Macd, Parabolic SaR e Vortex). Soltanto il
forte ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un
ulteriore allungo che avrà un primo target a ridosso dei 91 dollari e un secondo
obiettivo in area 91,70-91,80$. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione
ribassista di tendenza: soltanto una discesa sotto gli 85 dollari, infatti,
potrebbe fornire un segnale negativo.
La situazione tecnica del bitcoin. Il bitcoin ($), dopo essere sceso verso la
soglia psicologica dei 25.000$, ha compiuto un veloce recupero ed è risalito
oltre i 26.800 dollari. Nonostante questo rimbalzo la struttura tecnica di breve
termine rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori
più reattivi può favorire una fase riaccumulativa e creare le premesse per un
nuovo rimbalzo. Un ulteriore recupero dovrà tuttavia affrontare un primo
ostacolo in area 27.200-27.350 e una seconda resistenza grafica a ridosso dei
28.000 dollari. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto una discesa sotto
i 24.900$ potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista di tipo direzionale.
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