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Occhio a Mediobanca e Terna

di Gianluca Defendi

E’ stata una settimana nervosa per il mercato azionario italiano che ha tentato
un allungo ma è stato respinto da un’importante area di resistenza. L’indice
Ftse Mib è infatti risalito verso la barriera posta a 19.900 punti prima di
accusare una rapida correzione. La struttura tecnica di breve termine appare
contrastata: prima di poter iniziare un movimento rialzista di una certa
consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa al di
sopra del sostegno grafico situato in area 18.350-18.200 punti. Positivo invece
il superamento di quota 19.900 anche se, da un punto di vista grafico, soltanto
il deciso breakout della resistenza posta in area 20.300-20.400 punti potrebbe
fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale e aprire ulteriori spazi di
crescita. Anche le altre borse europee non hanno fornito chiari spunti operativi:
il Dax, ad esempio, ha tentato un allungo ma non è riuscito a superare la
barriera posta in area 12.450-12.500 punti. Solo il ritorno sopra quest’ultimo
livello (confermato dal superamento di quota 3.300 da parte dell’Eurostoxx50)
potrebbe fornire un segnale positivo e riportare i prezzi sui massimi di queste
ultime settimane situati a 12.900-12.935 punti.
Due azioni da monitorare. Tra i titoli che hanno fornito segnali di tenuta
segnaliamo Mediobanca e Terna. Il primo si è infatti appoggiato al solido
supporto statico posto a 6,50 euro e si è portato a ridosso della barriera situata
in area 7,27-7,30 euro. Il breakout di questa zona può innescare un ulteriore
allungo, con un primo target a 7,50 e un secondo obiettivo a quota 7,63-7,65
euro. Da seguire anche l’andamento di Terna che è rimbalzata con una certa
decisione e, dopo aver superato la resistenza posta in area 6,37-6,40 euro, si è
portato a ridosso di 6,50. L’analisi quantitativa evidenzia un interessante
rafforzamento della pressione rialzista: dopo una breve pausa di
consolidamento è possibile pertanto un allungo, con un primo target in area
6,56-6,58 e un secondo obiettivo attorno a quota 6,65. Difficile per adesso
ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza.
Il quadro tecnico dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/dollaro (EUR/USD) è
stato respinto da quota 1,1355 e ha subito una rapida correzione, con le
quotazioni che sono scese verso 1,12. La situazione tecnica di breve termine
appare contrastata: prima di poter effettuare un nuovo allungo sarà pertanto
necessaria una fase riaccumulativa al di sopra del sostegno grafico situato in
area 1,12-1,1185. Pericolosa solo una discesa sotto quest’ultimo livello in
quanto potrebbe innescare un’ulteriore correzione, con un primo target attorno
a 1,1140 e un secondo obiettivo a 1,1110-1,11. Soltanto il breakout della
resistenza posta a quota 1,14 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di
tipo direzionale.
La situazione tecnica di oro e petrolio. L’oro (analizzato tramite il contratto
E-Mini Gold future) prosegue nel suo movimento laterale senza fornire chiare
indicazioni operative. La situazione tecnica di breve periodo rimane quindi
neutrale: da un punto di vista grafico, infatti, soltanto il breakout della
resistenza posta a 1.770$ potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di tipo
direzionale (con un primo target a 1.800-1.805 dollari e un secondo obiettivo a
quota 1.830$). Negativa invece una discesa sotto i 1.670 dollari in quanto
potrebbe innescare una discesa di una certa consistenza. Il petrolio (E-Mini
Crude Oil future) si è appoggiato a quota 34,50-34,50 dollari e ha compiuto un
veloce recupero. Il trend di fondo rimane positivo: da un punto di vista grafico,
infatti, soltanto il deciso breakout della barriera, grafica e psicologica, dei 40
dollari potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale e aprire
ulteriore spazi di crescita. Pericolosa invece una discesa sotto 34,30 in quanto
potrebbe innescare una rapida correzione verso i successivi sostegni grafici
posti a quota 32,50-32,40 prima e attorno ai 31$ in un secondo momento.
Il quadro tecnico del Bitcoin. Il Bitcoin ($) prosegue nel suo andamento
laterale a ridosso dei 9.600$. Una prima dimostrazione di forza arriverà con il
ritorno sopra quest’ultimo livello anche se, da un punto di vista grafico, un
chiaro segnale rialzista arriverà soltanto con il breakout dei 10.000 dollari.
Un’eventuale correzione potrebbe spingere invece i prezzi verso i supporti
grafici situati a quota 9.000 prima e attorno a 8.600$ in un secondo momento.
Negativa solo una discesa sotto quest’ultimo livello. (riproduzione riservata)

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