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La situazione tecnica di breve termine del mercato azionario italiano rimane

precaria

Il Ftse Mib è ancora in difficoltà

La rottura del sostegno posto in area 20.400-20.350 punti fornirà un nuovo


segnale ribassista. L’euro/dollaro non è riuscito a superare la parità mentre il
petrolio è stato respinto da quota 93,50 dollari

di Gianluca Defendi

La situazione tecnica del mercato azionario italiano rimane precaria. L’indice


Ftse Mib non è riuscito a superare la resistenza posta a quota 21.700 punti e
ha subito una rapida flessione. Un ulteriore cedimento può spingere i prezzi
verso l’importante sostegno grafico situato in area 20.450-20.350 punti: una
discesa sotto questa zona fornirà poi un nuovo e pericoloso segnale ribassista
di tipo direzionale, con target teorici in area 20.050-20.020 prima e a quota
20.800-20.750 in un secondo momento. Prima di poter iniziare una risalita di
una certa consistenza sarà necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Al
rialzo, infatti, soltanto il ritorno sopra i 21.800 punti potrebbe fornire una
nuova dimostrazione di forza. Anche le altre borse europee sono in difficoltà:
negativa, in particolare, una discesa sotto gli 11.900 punti da parte del Dax e
di quota 3.250 da parte dell’Eurostoxx50 in quanto potrebbe innescare una
brusca ondata ribassista.

Il quadro tecnico del Btp. Il Btp future (scadenza dicembre 2022) è


rimbalzato fino a quota 116,70 punti prima di accusare una rapida flessione. La
situazione tecnica di breve termine rimane quindi precaria anche se il forte
ipervenduto può impedire un ulteriore cedimento e favorire una fase
riaccumulativa. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto il ritorno sopra i
117 punti potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza. Una discesa
sotto i 109,55 punti fornirà invece un pericoloso segnale ribassista, con target
teorici in area 109,10-109 prima e attorno a quota 108,60-108,55 in un
secondo momento.

La situazione tecnica dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD)


è stato respinto da quota 1 e ha subito una rapida correzione. Il quadro tecnico
di breve termine rimane quindi precario: un’ulteriore flessione può spingere i
prezzi verso il supporto posto in area 0,9610-0,96. Da un punto di vista
grafico, tuttavia, soltanto una discesa sotto 0,9540 potrebbe fornire un nuovo
e pericoloso segnale ribassista di tipo direzionale. Positivo invece il ritorno
sopra la parità anche se una chiara dimostrazione di forza arriverà solo con il
breakout di quota 1,0050.

Il rimbalzo del petrolio. Il petrolio (E-Mini Crude Oil future) è salito verso i
93,50 dollari prima di accusare una correzione. La situazione tecnica di breve
termine appare comunque costruttiva, con diversi indicatori che registrano un
rafforzamento della pressione rialzista. Prima di poter tentare un ulteriore
allungo è comunque probabile una fase laterale di consolidamento al di sopra
degli 88$. Un’eventuale correzione troverà invece un primo supporto in area
86,20-85,80 e un secondo supporto a ridosso degli 83$. Soltanto una discesa
sotto quest’ultimo livello potrebbe annullare i recenti progressi.

La struttura tecnica del bitcoin. Il bitcoin ($) non è riuscito a superare la


solida resistenza grafica posta in area 20.350-20.500$ e ha subito una rapida
correzione. La situazione tecnica di breve termine rimane quindi contrastata:
da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di quota 20.500$ potrebbe
provocare un’inversione rialzista di tendenza e aprire interessanti spazi di
crescita (con un primo target in area 21.500-21.700 e un secondo obiettivo a
quota 22.450-22.500$). Una discesa sotto i 18.300 dollari fornirà invece un
nuovo e pericoloso segnale ribassista di tipo direzionale. (riproduzione
riservata)

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