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La lira in Calabria
68 Lira
Tavola 1
Nonostante alcune difficoltà la lira, anche se <li dimensione
media, poteva dunque essere poggiata alia spalla. Questa posi­
zione non sembra avere riscontri nei paesi dei Mediterraneo nei Diteggiature
quali strumenti della famiglia della lira sono in uso, e puõ esse­
re messa in relazione con !e tecniche <li esecuzione medievali.
Non dovrebbe essere stata ripresa dall'imbracciatura dei violino,
strumento che, pur conosciuto, non era suonato a Coccorino:
Antonio Varrà, inoltre, non sembra conoscesse direttamente o

w
indirettamente suonatori <li violino.
Le posizioni (a) e (b) sono !e piu comuni: un suonatore puõ e Polpastrello 2a
adoperarle entrambe, ma <li solito ne sceglie una in base alie di­ 3a \ 1a
A Unghia
mensioni dello strumento. Solo per alcuni momenti la posizione
1 lndice
(a) puõ essere modificata, distaccando lo strumento dai ginoc­ 1
2 Medio
chio sinistro e tenendolo sospeso in aria [B Sl. 2
3 Anu/are
4 Mignolo 4
ÜITEGGIATURE Soltanto due delle tre carde della lira, la prima e
la seconda, sono tastate: la terza viene suonata a vuoto. La diteg­
.. • • •
. .
giatura viene effettuata in tre modi:
(a) con !e unghie, lateralmente, nella quasi totalità dei casi [B aR» ...__... ._____
� ,_____, a

t
10, 17]; 2a 3a la

t
(b) superiormente con i polpastrelli, che esercitano una lieve
pressione sulle carde, tecnica adoperata da due suonatori [B 5,
6, 15];
(e) con una tecnica mista che prevede ]'uso delle unghie per
la prima corda e de! polpastrello per la seconda, utilizzata da un 2
2
solo suonatore.
Tutte le dita della mano sinistra, ad eccezione de! pollice che 4 3
rimane dietro il manico, vengono utilizzate con combinazioni
differenti. Le diverse modalità di diteggiatura sono riassunte nel­
la tavola 1.
La tecnica con le unghie, piu diffusa, consente una migliore b e
resa sonora perché la corda viene tastata meglio. Cio e ricono­
sciuto dagli stessi suonatori secando i quali con l'unghia la corda
«da piu vibrazione«, permette cioe <li ottenere un volume mag­
giore. Non sempre con !e unghie si ha una corretta intonazione, 1
soprattutto quando il diapason dello strumento e corto e quindi 2 2
lo spazio per la diteggiatura ristretto: in questo caso, particolar­
mente dopo l'uso <li abbellimenti, sono possibili alterazioni cre­ 3 4
scenti o calanti delle note, dovute alio spostamento de! palmo
4
della mano e delle dita rispetto alla !oro posizione precedente.
Spesso il quinto grado viene eseguito attraverso dei glissando:
con lo scivolamento dell'unghia il suonatore ricerca l'intonazione d e
esatta dell'ottava tra la prima e la seconda corda.

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