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Il Regno Unito, ufficialmente Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (in

inglese United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland; abbreviato in UK,
/juːˈkeɪ/; sigla italiana RU[9][10][11]), è uno stato insulare dell'Europa
occidentale con una popolazione di circa 68 milioni di abitanti[12]. Il Regno Unito
di Gran Bretagna e Irlanda nacque con l'Atto di Unione del 1800, che univa il Regno
di Gran Bretagna e il Regno d'Irlanda. Gran parte dell'Irlanda si separò poi nel
1922, costituendo lo Stato Libero d'Irlanda.

Stato unitario, attualmente composto da quattro nazioni costitutive (Home Nations:


Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord[13][14]), è governato da un sistema
parlamentare, con Londra come capitale e sede del governo. Spesso viene
impropriamente chiamato Gran Bretagna o Inghilterra, quando in realtà con il
termine Gran Bretagna si indica un territorio geografico (l'isola maggiore) e con
il termine Inghilterra si indica solo una delle quattro nazioni che compongono il
regno.[14]

Situato al largo delle coste occidentali dell'Europa settentrionale e circondato a


est dal mare del Nord, a sud dal Canale della Manica e ad ovest dall'oceano
Atlantico e dal mare d'Irlanda, le Isole del Canale e l'Isola di Man sono
dipendenze della Corona britannica, che non fanno parte del Regno Unito.[15] La
Gran Bretagna è l'isola comprendente la maggior parte del territorio
dell'Inghilterra, del Galles e della Scozia. Le isole britanniche invece sono
l'arcipelago comprendente la Gran Bretagna, l'Irlanda, l'Isola di Man, l'Isola di
Wight, le isole Orcadi, le isole Ebridi, le isole Shetland, le Isole del Canale e
altre isole minori.

Si compone anche di quattordici territori d'oltremare che costituiscono i resti


dell'Impero britannico, quali Anguilla, Bermuda, il Territorio Antartico
Britannico, il Territorio britannico dell'Oceano Indiano, le Isole Vergini
britanniche, le Isole Cayman, le Isole Falkland, Gibilterra, Montserrat, le Isole
Pitcairn, Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha, Georgia del Sud e Isole
Sandwich Meridionali, Akrotiri e Dhekelia e Turks e Caicos. Il Regno Unito è una
monarchia parlamentare e il Re Carlo III è anche il capo di Stato di altri 14 paesi
membri del Commonwealth delle nazioni (cui il Regno Unito aderisce dal 1931), detti
reami del Commonwealth, dei quali il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda, la
Papua Nuova Guinea e la Giamaica sono i più popolosi.

Gli unici confini terrestri sono:

Irlanda del nord (confina con la Repubblica d'Irlanda)


Gibilterra (confina con la Spagna)
Akrotiri e Dhekelia (confina con la Repubblica di Cipro, la Repubblica turca non-
riconosciuta di Cipro Nord e la Buffer Zone demilitarizzata, Green Line, delle
Nazioni Unite - United Nations Peacekeeping Force in Cyprus - UNFICYP)
Territorio Antartico Britannico (confini sospesi dal Trattato antartico)
È stato il primo stato del mondo ad essere industrializzato[16] e ha costituito
storicamente (dagli inizi del XVIII secolo) il modello di democrazia parlamentare
moderna al quale si sono poi rifatti quelli delle altre nascenti democrazie europee
occidentali. Fu una potenza di prim'ordine, soprattutto durante il XVIII, il XIX e
la prima metà del XX secolo,[17] ma il costo economico delle due guerre mondiali e
il declino del suo grande impero coloniale, nella seconda metà del XX secolo,
segnarono un chiaro ridimensionamento della sua influenza nel mondo. Malgrado ciò,
nonché in virtù della tenacia con la quale combatté nella seconda guerra mondiale
sino alla vittoria contro le potenze dell'Asse, cosa che gli valse l'attribuzione
del seggio permanente con diritto di veto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite, il Regno Unito continua ad esercitare, a livello internazionale, una
considerevole influenza in campo politico e militare, oltre che scientifico e
finanziario. Il Regno Unito è inoltre provvisto di armi nucleari.
Con un PIL nominale stimato sui 3000 miliardi di dollari secondo il Fondo monetario
internazionale, è la quinta potenza economica mondiale, dopo Stati Uniti, Cina,
Giappone, e Germania, e la seconda in Europa dopo la Germania.[5] Il Regno Unito è
uno Stato con uno degli indici di sviluppo umano più elevati del mondo. È membro
fondatore dell'ONU, della NATO e membro del G8 e del G7.

Il Regno Unito è stato inoltre un membro dell'Unione Europea dal 1º gennaio 1973 al
31 gennaio 2020, ma non ha mai fatto parte dell'unione economica e monetaria
dell'Unione europea, ossia non ha mai adottato la moneta unica, l'euro,
sottoscrivendo durante la firma del trattato di Maastricht una deroga che rendeva
facoltativo l'adozione di questa moneta, abbandonando la sterlina.

Indice
1 Etimologia e terminologia
2 Storia
3 Geografia
3.1 Effetti del cambiamento climatico
4 Popolazione
4.1 Demografia
4.2 Etnie
4.3 Religione
5 Ordinamento dello Stato
6 Ordinamento scolastico
7 Politica
7.1 Costituzione
7.2 Governo
7.3 Devolution e amministrazioni locali
7.4 Giustizia
7.5 Relazioni internazionali
7.6 Forze armate
8 Economia
8.1 Storia
8.2 Materie prime
8.3 Settore secondario
8.4 Il terziario
8.4.1 Il turismo
8.5 Moneta
9 Cultura
9.1 Contributi culturali
9.2 Scienza
9.2.1 La teoria newtoniana
9.2.2 Il darwinismo
9.2.3 Chimica
9.2.4 Fisica
9.2.5 Medicina
9.2.6 Matematica
9.2.7 Astronomia
9.3 Tecnologia
9.3.1 Aviazione
9.3.2 Il Regno Unito nello spazio
9.4 Le grandi scoperte e esplorazioni
9.5 Filosofia
9.6 Mitologia
9.7 Letteratura
9.8 Musica
10 Arte
10.1 Arti visive
10.2 Architettura
10.3 Patrimoni dell'umanità
10.4 Musei
11 Cinema
12 Televisione
13 Gastronomia
14 Sport
14.1 Calcio
14.1.1 La nascita del gioco del calcio moderno
14.2 Rugby
14.3 Automobilismo
14.4 Tennis
14.5 Altri sport
14.6 Giochi olimpici
14.7 I Giochi del Commonwealth
15 Folclore e tradizioni
16 Ricorrenze nazionali
17 Note
17.1 Annotazioni
17.2 Fonti
18 Voci correlate
19 Altri progetti
20 Collegamenti esterni
Etimologia e terminologia
L'Atto di Unione del 1707 dichiarò che i regni d'Inghilterra e Scozia fossero
"uniti sotto l'unico nome di regno di Gran Bretagna" e pertanto in tutti gli atti
che riguardarono il regno da quel momento in poi il dominio britannico venne
identificato come "Regno di Gran Bretagna", "Regno Unito di Gran Bretagna" e "Regno
Unito".[18][19][nb 1] Ad ogni modo, sebbene il termine "Regno Unito" sia trovato in
uso corrente solo a partire dal XVIII secolo, raramente esso viene indicato per
esteso ma molto più facilmente viene definito veramente Gran Bretagna in forma
breve.[20][21][22][23][24] L'Atto di Unione del 1800 unì il Regno di Gran Bretagna
e il Regno d'Irlanda nel 1801, formando così il Regno Unito di Gran Bretagna e
Irlanda. Il nome di "Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord" venne
adottato in seguito all'indipendenza acquisita dalla Repubblica d'Irlanda nel 1922
che lasciò appunto solo la parte settentrionale del paese alla Gran Bretagna.[25]

Anche se il Regno Unito, come Stato sovrano, rappresenta una nazione, Inghilterra,
Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono indicati come paesi, pur non essendo più
Stati sovrani a sé stanti.[26][27] Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno
sviluppato dei governi autonomi.[28][29] Il primo ministro britannico sul suo sito
ha utilizzato la frase "paesi in una nazione" per descrivere appunto il Regno
Unito.[30] Alcuni risultati statistici hanno interpellato la popolazione inglese
sui termini da attribuire a Scozia, Galles e Irlanda del Nord col risultato di
apparire come "regioni" del Regno Unito.[31][32] L'Irlanda del Nord è talvolta
definita come "provincia".[33][34] Riguardo all'Irlanda del Nord, il nome
descrittivo utilizzato "può essere controverso, dal momento che la scelta spesso
rivela le preferenze politiche o le tendenze partitiche del singolo."[35]

Il termine Britannia è utilizzato solitamente come sinonimo per il Regno Unito. Il


termine Gran Bretagna, per contrasto, fa riferimento convenzionalmente alle isole
della Gran Bretagna, o politicamente alla combinazione di Inghilterra, Scozia e
Galles.[36][37][38] Ad ogni modo, esso è utilizzato talvolta come sinonimo per
l'intero Regno Unito.[39][40] GB e GBR sono i codici standard internazionali per il
Regno Unito (vedi ISO 3166-2 e ISO 3166-1 alpha-3) e quindi sono utilizzati dalle
organizzazioni internazionali per indicare il Regno Unito. Inoltre, la squadra
olimpica del Regno Unito compete sotto il nome di "Gran Bretagna" o "Team GB".[41]
[42]

L'aggettivo britannico è comunemente utilizzato per qualcosa che si riferisce al


Regno Unito. Il termine non ha una connotazione legale definita, ma è utilizzato
nel linguaggio legislativo del Regno Unito per definire la cittadinanza nazionale.
[43] La popolazione del Regno Unito utilizza solitamente molti termini tra loro
differenti per descrivere la propria identità nazionale: singolarmente si possono
definire inglesi, scozzesi, gallesi, irlandesi del nord o irlandesi.[44][45]

Nel 2006 è stato introdotto un nuovo disegno per un passaporto britannico. La prima
pagina indica il nome dello Stato per esteso scritto in lingua inglese, gallese,
gaelico scozzese e scots.[46] In gallese il nome completo dello Stato è "Teyrnas
Unedig Prydain Fawr a Gogledd Iwerddon" con il termine "Teyrnas Unedig" utilizzato
come nome breve sul sito del governo.[47] (Ad ogni modo esso è solitamente
abbreviato in "DU" per la forma mutata da "Y Deyrnas Unedig"). In gaelico scozzese,
la forma estesa è "Rìoghachd Aonaichte Bhreatainn is Èireann a Tuath" e la forma
breve di "Rìoghachd Aonaichte". In scots è invece "Unitit Kinrick o Great Breetain
an Northren Ireland", "Unitit Kinrick" nella forma abbreviata.

Storia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del
Regno Unito.
La Scozia e l'Inghilterra esistevano come entità separate già a partire dal X
secolo. Il Galles passò sotto il controllo dell'Inghilterra dal 1284, ed entrò a
far parte del regno di Inghilterra tramite l'atto di Unione del 1536. Il XVII
secolo fu piuttosto movimentato per la monarchia, con l'ideazione di un complotto
ai danni della monarchia passato alla storia come la "congiura delle polveri" nel
1605, le "guerre dei tre regni" e la "gloriosa rivoluzione" alla fine del secolo.

Il 1º maggio 1707 venne creato il Regno di Gran Bretagna,[48][49] dall'unione


politica del Regno d'Inghilterra (che comprendeva il Galles) e il Regno di Scozia,
con l'emanazione dell'Atto di Unione, che era stato concordato il 22 luglio 1706, e
successivamente ratificato dal Parlamento d'Inghilterra e dal Parlamento di Scozia,
[50] Quasi un secolo più tardi, con l'Atto di Unione del 1800, il Regno d'Irlanda,
che era stato messo sotto controllo inglese tra il 1541 e 1691, entrò a far parte
del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.[51] L'Inghilterra e la Scozia sebbene
separate prima del 1707, avevano già sperimentato l'Unione delle Corone nel 1603,
quando Giacomo VI, Re di Scozia aveva ereditato il trono del Regno d'Inghilterra e
aveva trasferito la sua corte da Edimburgo a Londra.[52][53] Era l'inizio della
dinastia Stuart, che terminerà nel 1714.

Con l'emanazione del Representation of the People Act 1918, ovvero il


riconoscimento del diritto di voto alle donne, approvato dal Parlamento del Regno
Unito il 6 febbraio 1918. L'immediato primo dopoguerra vide l'istituzione del
Welfare State britannico, tra cui uno dei primi e più completi sistemi sanitari
pubblici, mentre l'economia della ricostruzione richiamò persone da tutto il
Commonwealth of nations, che contribuì a creare una società multietnica. Sebbene il
nuovo dopoguerra avesse posto in chiaro i limiti del ruolo politico della Gran
Bretagna, confermati dalla crisi di Suez del 1956, la diffusione internazionale
della lingua inglese assecondò l'influenza della sua letteratura e della sua
cultura.

Dopo un periodo di rallentamento economico mondiale e le lotte operaie degli anni


‘70, gli anni ‘80 videro un periodo di crescita, aiutato dalle entrate derivanti
dalle estrazioni petrolifere del Mare del Nord. Il governo di Margaret Thatcher
segnò un significativo cambiamento di direzione nella politica e nell'economia del
periodo post-bellico; un percorso che continuò sotto il nuovo governo laburista di
Tony Blair e Gordon Brown dal 1997. Il Regno Unito fu uno dei 12 membri fondatori
dell'Unione europea al suo lancio nel 1992 con la firma del Trattato di Maastricht.

In precedenza, era stato un membro della Comunità economica europea (CEE), a


partire dal 1973 e la sua permanenza fu confermata da un referendum due anni dopo
con il 67% dei britannici favorevoli alla permanenza.

Il 23 giugno 2016 nel Regno Unito si è svolto un referendum consultivo sulla


permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea; a differenza di 41 anni prima,
questa volta il 51,9% dei votanti britannici si è espresso a favore dell'uscita
dall'Unione.

A seguito del risultato referendario, il 29 marzo 2017 il governo britannico ha


notificato al Consiglio europeo l'intenzione di uscire dall'Unione Europea; i
negoziati per l'uscita sono incominciati nel mese di giugno 2017. L'uscita del
Regno Unito dall'Unione Europea e dall'Euratom è avvenuta il 31 gennaio 2020; da
tale data ha avuto inizio un periodo di undici mesi per trovare un accordo
commerciale con l’Unione Europea.

L'accordo ha avuto poi luce il 30 dicembre dello stesso anno ed è entrato in


applicazione provvisoria a partire dal 1º gennaio 2021, da questa data in poi, il
Regno Unito cessa di essere anche un membro del Mercato europeo comune e non è più
soggetto al diritto UE, diventando a tutti gli effetti un paese terzo all'Unione
ma, provvisto di un accordo che disciplina le relazioni fra le due entità.

L'Accordo di commercio e cooperazione tra Unione Europea e Regno Unito[54] è


entrato definitivamente in vigore a partire dal 1º maggio 2021.

Geografia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia del
Regno Unito.
Il Regno Unito è uno Stato insulare dell'Europa Occidentale, che si sviluppa
sull'intera isola di Gran Bretagna e su un sesto dell'isola d'Irlanda. È diviso in
quattro nazioni, conosciute in patria come Home Nations, ossia "nazioni interne".
Il Regno Unito è bagnato a sud ovest dall'Oceano Atlantico, a nord dal Mar di
Norvegia mentre a est si affaccia sul mare del nord e a sud sul Canale della
Manica.

Cartina topografica del Regno Unito.


La maggior parte del territorio d'Inghilterra è caratterizzato da colline e pianure
divise da est a ovest da alcune catene collinari. I fiumi principali sono il
Tamigi, il Severn, il Trent, l'Humber e il Tyne. Città principali sono Londra,
Birmingham, Manchester, Sheffield, Liverpool, Nottingham, Leeds, Bristol e
Newcastle upon Tyne.

Il Galles è principalmente montuoso, a nord-ovest si elevano i monti di Snowdonia


che raggiungono la massima altezza del Galles con il monte Snowdon. Nella regione
centrale si elevano i monti Cambrici ed sud-est quelli del Brecon Beacons. A nord
del Galles si trova l'isola di Anglesey. Capoluogo e città principale è Cardiff
situata nella parte meridionale della regione.

Il territorio della Scozia è contraddistinto da pianure nelle parti meridionale e


orientale e da montagne, tra le quali il Ben Nevis, e altopiani nelle parti
settentrionali e occidentali. Vi sono numerosi laghi e profondi fiordi. La Scozia
comprende un vasto numero di isole situate al largo delle coste occidentali e
settentrionali: le Ebridi, le Orcadi e le Shetland. Il capoluogo scozzese è
Edimburgo ma la più grande città è Glasgow.

L'Irlanda del Nord, situata nella parte nord-orientale dell'isola irlandese, è


principalmente collinare. Il suo capoluogo è Belfast.

Nel Regno Unito non si parla un'unica lingua. Sebbene la più parlata, di fatto, sia
l'inglese, tuttavia la Carta Europea delle lingue regionali ha ufficialmente
riconosciuto come lingue autoctone e regionali il gallese, il gaelico scozzese, il
gaelico irlandese, il cornico, lo scots e l'Ulster Scots.

Effetti del cambiamento climatico


Nel Regno Unito, a causa dei cambiamenti climatici, vi è una tendenza verso inverni
più caldi ed estati più calde, il livello del mare della costa britannica aumenta
di circa 3 mm ogni anno e vi sono segni di un cambiamento nei modelli di
precipitazioni.[55] I climatologi si aspettano che ondate di calore, come quelle
del 2003, diventino la norma negli anni '40 a causa della crisi climatica.[55] I
calcoli modello del 2019 mostrano che Londra sarebbe stata trasferita in un'altra
zona climatica se si verificasse lo scenario RCP4.5.[56] Il clima previsto a Londra
per il 2050 ricorderebbe quindi il clima precedente a Barcellona (Spagna) più del
clima precedente a Londra.[56] Anche gli eventi meteorologici estremi stanno
diventando più frequenti e intensi.[57] È stato dimostrato che le alluvioni in
Inghilterra 2013-2014 possono essere ricondotte al cambiamento climatico causato
dall'uomo.[57]

Popolazione

Evoluzione demografica del Regno Unito (1961-2003).


Un censimento della popolazione viene svolto ogni dieci anni in ogni parte del
Regno Unito.[58] L'Office for National Statistics è responsabile per la raccolta
dei dati in Inghilterra e Galles con il General Register Office for Scotland e il
Northern Ireland Statistics and Research Agency responsabili per i censimenti nei
rispettivi paesi.[59]

Demografia
Al censimento del 2001 la popolazione totale del Regno Unito ammontava a 58 789 194
abitanti, il terzo paese più popolato dell'Unione europea (dopo la Germania e la
Francia), il quinto del Commonwealth e il 22º del mondo. A metà del 2007 la stima
era cresciuta fino a 60 975 000 di abitanti.[60] L'attuale crescita della
popolazione è dovuta principalmente al saldo migratorio netto, ma anche a un
aumento del tasso di natalità e all'aumento della speranza di vita.[61] Il 2007 ha
segnato anche il sorpasso del numero di persone in età pensionabile sul numero di
abitanti al di sotto dei 16 anni.[62]

A metà 2007 l'Inghilterra contava una popolazione stimata a 51,1 milioni di


persone.[63] Rappresenta una delle aree più densamente popolate del mondo con 383
persone residenti per chilometro quadrato a metà del 2003, con una particolare
concentrazione nella regione di Londra e nel Sud-Est del paese.[64] Sempre nel 2007
le stime rivelavano come la Scozia possedesse una popolazione di 5,1 milioni di
abitanti, il Galles 3 milioni e l'Irlanda del Nord 1,8 milioni di abitanti,[63]
tutte con una densità di popolazione di gran lunga più bassa rispetto
all'Inghilterra. Si contano 142 abitanti/km² in Galles, 125 abitanti/km²
nell'Irlanda del Nord e solo 65 abitanti/km² in Scozia (a metà del 2003).[64]

Nel 2007, il tasso di fecondità medio nel Regno Unito era di 1,90 figli per donna.
[65] Si stima che nel 2008 la fertilità nel Regno Unito sia salita a 1,91 figli per
donna,[66] cifra che rimane comunque al di sotto del tasso di sostituzione che è di
2,1, ma comunque superiore al minimo registrato nel 2001 di 1,63. Inghilterra e
Galles hanno tassi di natalità rispettivamente di 1,92 e 1,90. La Scozia presenta
la più bassa fertilità, con soli 1,73 figli per donna, mentre l'Irlanda del Nord il
tasso più elevato, con 2,02 figli.[65] I tassi di fertilità più elevati si
rilevarono negli anni sessanta durante il 'baby-boom', con un massimo di 2,95 figli
per donna nel 1964.[65] Il tasso di natalità è più elevato tra le donne straniere,
rispetto a quelle nate in Gran Bretagna.[65]

Acquisto di cittadinanza per paese d'origine (2006)


Cittadini nati all'estero e residenti nel Regno Unito (periodo aprile 2007-marzo
2008)
Similmente ad altri paesi europei, l'immigrazione sta contribuendo in maniera
significativa all'aumento della popolazione,[67] rappresentando circa la metà
dell'aumento tra il 1991 e il 2001. Le cifre ufficiali hanno dimostrato che 2,3
milioni di migranti si sono trasferiti in Gran Bretagna dal 1997,[68][69] l'84%
delle quali provenienti da fuori Europa,[70] e ulteriori 7 milioni sono previsti
per il 2031.[71] Le ultime cifre ufficiali (2006) mostrano un saldo migratorio
netto verso il Regno Unito di 191 000 persone, a fronte di 185 000 nel 2005.[72]
[73][74] Uno su sei proviene dai paesi dell'Europa orientale.[75] L'immigrazione
dal Subcontinente indiano, alimentato principalmente dal ricongiungimento
familiare, ha rappresentato i due terzi della crescita in materia di immigrazione.
A causa dell'emigrazione, almeno 5,5 milioni di inglesi vivono all'estero,
principalmente Australia, Spagna, Francia, Nuova Zelanda e Stati Uniti.[76][77]

Tuttavia la percentuale di popolazione nata da cittadini stranieri nel Regno Unito


resta leggermente inferiore rispetto a quella di altri Paesi europei.[78] Si stima
che la popolazione immigrata in Gran Bretagna raddoppierà nei prossimi due decenni,
raggiungendo i 9,1 milioni di cittadini.[79]

Nel 2004 il numero di persone che sono diventate cittadini britannici ha toccato la
cifra record di 140 795, un aumento del 12% rispetto all'anno precedente. Questo
numero è salito drasticamente dal 2000. La grande maggioranza dei nuovi cittadini
proviene da Africa (32%) e Asia (40%), e i principali paesi sono Pakistan, India e
Somalia. Nel 2006, ci sono state 149 035 domande di cittadinanza, il 32% in meno
rispetto al 2005. Il numero di persone a cui è stata concessa la cittadinanza nel
corso del 2006 è stato 154 095, il 5% in meno rispetto al 2005. Il gruppo più
numeroso a cui è stata concessa la cittadinanza britannica sono i cittadini
provenienti da India, Pakistan, Somalia e Filippine.[80]

Il 21,9% dei bambini nati in Inghilterra e in Galles nel 2006 sono nati da madri
che sono nate al di fuori del Regno Unito, (146 956 dei 669 601 bambini nati) in
base alle statistiche ufficiali pubblicate nel 2007, che mostrano anche i più alti
tassi di natalità da 26 anni.[81]

Etnie
La popolazione del Regno Unito discende da diversi popoli, Precelti (conosciuti
come Pitti), Celti (nella parti di estremo occidente del paese), Anglosassoni
(ceppo prevalente), e Normanni. Dei 58 791 177 abitanti, 54 153 898 (92,1%) sono
bianchi, 677 117 (1,2%) sono di etnia mista, 1 055 411 (1,8%) sono indiani, 747 285
(1,3%) pakistani, 283 063 (0,8%) bengalesi, 247 644 (0,4%) altri asiatici, 565 876
(1,0%) caraibici, 485 277 (0,8%) africani, 97 588 (0,2%) altri neri, 247 403 (0,4%)
cinesi, e il restante 230 615 (0,4%) appartengono ad altre etnie.

Gli oriundi italo-britannici sono circa mezzo milione, concentrati soprattutto


nell'area centro-meridionale del Regno Unito (i cittadini italiani erano 170 927
nel 2007, secondo l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero).[82]

La seguente tabella riporta la composizione etnica del Regno Unito (censimento del
2001):[83]

Gruppo etnico Popolazione % del totale*


Bianchi 54 153 898 92,1%
Etnia mista 677 117 1,2%
Indiani 1 053 411 1,8%
Pakistani 747 285 1,3%
Bengalesi 283 063 0,5%
Altri asiatici 247 644 0,4%
africani 485 277 0,8%
97 585 0,2%
Cinesi 247 403 0,4%
* % sulla popolazione totale del Regno Unito
Origine delle varie etnie:

Pos. Cittadinanza Popolazione % del totale*


1 Regno Unito Regno Unito - -
2 India India più di 1 600 000 2,7%
3 Pakistan Pakistan più di 900 000 1,5%
4 Stati Uniti Stati Uniti più di 150 000
5 Sudafrica Sudafrica 550 000 1%
6 Australia Australia 400 000 0,5%
7 Nigeria Nigeria 800 000-3 milioni 1,3%-5%
8 Polonia Polonia 1 000 000 1,6%
9 Turchia Turchia 400 000 0,5%
10 Iran Iran 250 000-300 000 0,42%-
11 Filippine Filippine 200 000 0,3%
12 Iraq Iraq 250 000-450 000 0,42%-0,75%
13 Brasile Brasile 200 000-300 000 0,3%-0,5%
14 Russia Russia 300 000 0,5%
15 Afghanistan Afghanistan 200 000 0,3%
16 Colombia Colombia 130 000-160 000
17 Lituania Lituania 200 000 0,3%
18 Algeria Algeria ~200 000 ~0,3%
[senza fonte]

Religione
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni nel
Regno Unito e Cattedrali nel Regno Unito.
La libertà religiosa è largamente garantita dallo Stato, sebbene la Chiesa
anglicana sia considerata culto ufficiale. Essa è divisa in due arcidiocesi (York e
Canterbury) e 43 diocesi. Con il Moment Act of Union del 1707 in Scozia è
considerata religione ufficiale quella della Chiesa di Scozia (presbiteriana).
Questa e gli altri gruppi protestanti rappresentano il 10% della popolazione. Al
cattolicesimo aderisce circa il 9% dei britannici, nonostante la conversione di
massa avvenuta nel Cinquecento con la Riforma Anglicana. Dopo essere stato bandito,
fu restaurato in Inghilterra e Galles nel 1850 e in Scozia nel 1878 ed è da sempre
molto forte nell'Irlanda del Nord. Tra le numerose comunità straniere prevalgono le
religioni di origine: soprattutto l'Islam con il 4,5%, Induismo, Buddhismo,
Sikhismo, eccetera. Gli ebrei sono circa 267 000 e rappresentano la maggiore
comunità dell'Europa occidentale subito dopo quella francese.

Le statistiche rivelano una crescita dell'ateismo e dell'agnosticismo a scapito


soprattutto della Chiesa anglicana. Secondo i censimenti del 2001 e del 2011 i dati
sulle religioni nel Paese sono i seguenti:

Religione 2001[84][85][86][87] 2011[88][89][90][91]


Numero % Numero %
Cristiani 42 079 417 71,58% 37 583 962 59,49%
Musulmani 1 591 126 2,71% 2 786 635 4,41%
Induisti 558 810 0,95% 835 394 1,32%
Sikh 336 149 0,57% 432 429 0,68%
Ebrei 266 740 0,45% 269 568 0,43%
Buddisti 151 816 0,26% 261 584 0,41%
Altre religioni 178 837 0,30% 262 774 0,42%
Irreligiosi 16 221 509 25,67%
Religione non dichiarata 4 528 323 7,17%
(Nessuna religione o non dichiarata) 13 626 299 23,18% 20 749 832 32,84%
Popolazione totale 58 789 194 100,00% 63 182 178 100,00%
Ordinamento dello Stato
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Nazioni del
Regno Unito, Suddivisioni del Regno Unito e Terminologia delle Isole britanniche.
Il Regno Unito è una monarchia parlamentare retta dal casato dei Windsor. Il
parlamento è diviso in due Camere (Houses): la Camera dei lord (House of Lords),
non elettiva e di fatto senza alcun potere, e la Camera dei Comuni (House of
Commons), a cui spetta il potere legislativo. In entrambi i rami del parlamento vi
sono i rappresentanti delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito. Le due
camere si ritrovano insieme solo durante un'occasione speciale: lo "State Opening
of Parliament".

Mappa del Regno Unito.


È ripartito in quattro nazioni costitutive (Home Nations), che a loro volta si
suddividono in divisioni territoriali amministrative peculiari. Le quattro Home
Nations sono:

Inghilterra Inghilterra
Irlanda del Nord[92]
Galles Galles
Scozia Scozia
Il Regno Unito comprende inoltre alcune dipendenze d'oltremare, talvolta in regime
post coloniale:

Anguilla
Bermuda
Territorio Antartico Britannico
Territorio britannico dell'Oceano Indiano
Isole Cayman
Isole Falkland (dette anche Isole Malvine o Isole Malvinas)
Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi
Gibilterra
Montserrat (isola)
Isole Pitcairn
Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha
Isole Turks e Caicos
Isole Vergini britanniche
Basi militari di Akrotiri e Dhekelia a Cipro
L'isola di Man, a dispetto di quanto credono molte persone, non fa parte del Regno
Unito, ma è una Dipendenza della Corona britannica, mentre le Isole del Canale
(Isole Anglo-Normanne) hanno uno status simile appartenendo al sovrano di Gran
Bretagna in qualità di duca di Normandia (sebbene anche lì egli mantenga la sua
dignità regale, essendo il titolo di duca di Normandia da molto tempo desueto). Le
Isole Orcadi e Shetland, invece, fanno semplicemente parte della Scozia.

Ordinamento scolastico
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Istruzione
nel Regno Unito e Università nel Regno Unito.
L'istruzione nel Regno Unito è regolata dal National Curriculum per quanto riguarda
l'Inghilterra, il Galles e l'Irlanda del Nord. Invece l'istruzione in Scozia ha un
proprio regolamento. In tutto il Regno Unito l'obbligo scolastico dura dai 5 ai 16
anni.

La più antica università inglese e di tutto il mondo anglosassone è l'Università di


Oxford, tuttora tra le più prestigiose università esistenti, fondata circa
nell'anno 1096. Quando, nel 1167, Enrico II d'Inghilterra proibì agli studenti
inglesi di studiare all'Università di Parigi, indusse molte personalità inglesi a
tornare in patria, dando così slancio al rapido sviluppo dell'Università stessa.
Politica

Il re Carlo III è il capo di Stato del Regno Unito.


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Politica del
Regno Unito.
Il Regno Unito ha rapporti politici e commerciali con numerose altre nazioni del
Commonwealth. Esso si presenta come uno Stato unitario sotto la reggenza di una
monarchia parlamentare. Carlo III è il capo di Stato del Regno Unito così come il
monarca degli altri 15 paesi componenti il Commonwealth. Il sovrano ha "il diritto
di essere consultato, di incoraggiare e di avvertire [i rappresentanti della
politica nazionale]".[93]

Costituzione
La Costituzione del Regno Unito non è codificata e consiste in gran parte in una
collezione di risorse scritte disparate, tra cui statuti, giudizi legislativi oltre
alle diverse convenzioni costituzionali.[94] Pur non essendoci alcuna differenza
tecnica tra statuti ordinari e "legge costituzionale", il parlamento del Regno
Unito può creare una "riforma costituzionale" semplicemente approvando un Act of
Parliament (decisione parlamentare), conservandosi quindi il potere di abolire
praticamente quasi tutti gli elementi scritti e non scritti della costituzione. Di
conseguenza, nessun parlamento potrà mai varare una legge che un futuro parlamento
non possa cambiare un domani.[95]

Governo
Il Regno Unito ha un governo parlamentare basato sul Sistema Westminster, che è
stato anche emulato da altri governi, talvolta come eredità diretta dell'Impero
britannico. Il parlamento del Regno Unito si riunisce nel Palazzo di Westminster e
dispone di due camere: l'elettiva Camera dei Comuni e la nominata Camera dei Lords.
Tutte le leggi devono avere l'assenso regio prima di divenire legge.

Il Primo ministro,[nb 2] il capo del governo del Regno Unito,[96] appartiene quasi
sempre alla Camera dei Comuni, di cui è una persona di rilievo (solitamente il capo
di un partito o di una coalizione di partiti). Il Primo ministro sceglie un
gabinetto di ministri che poi vengono formalmente nominati dal monarca per formare
il "Governo di Sua Maestà". Per convenzione, il sovrano rispetta le decisioni del
Primo ministro in materia di scelta dei ministri.[97]

Large sand-coloured building of Gothic design beside brown river and road bridge.
The building has several large towers, including large clock tower.
Il Palazzo di Westminster, sede di entrambe le camere del Parlamento del Regno
Unito
Il gabinetto dei ministri è tradizionalmente prescelto tra i membri del partito del
Primo ministro o della coalizione a cui esso appartiene, e tutti sono solitamente
membri della camera dei comuni anche se possono esservi ammessi anche membri della
Camera dei Lords. Il potere esecutivo è esercitato dal Primo ministro e dal suo
gabinetto di ministri, i quali sono tutti membri di diritto del Consiglio Privato
del Regno Unito e divengono pertanto "ministri della corona". L'attuale Primo
ministro è Boris Johnson, entrato in carica il 24 luglio 2019.[98] Johnson è il
leader del Partito Conservatore. Per le elezioni alla Camera dei Comuni il Regno
Unito è suddiviso in 650 costituenti,[99] ciascuna con la facoltà di eleggere un
membro del parlamento (abbreviato in MP) con sistema di pluralità semplice. Le
elezioni generali vengono convocate dal monarca alla scadenza del mandato del Primo
ministro. Sulla base degli atti parlamentari del 2011, le elezioni devono essere
convocate non più tardi del termine di cinque anni.[100]

Il Partito Conservatore, il Partito Laburista e i Liberal Democratici (formalmente


Partito Liberale) sono considerati nei tempi moderni i tre principali partiti
politici del Regno Unito,[101] rappresentanti rispettivamente del conservatorismo,
del socialismo e del social liberalismo. Ad ogni modo, alle elezioni generali del
2015 lo Scottish National Party si è qualificato come il terzo più grande partito
della politica inglese, superando in seggi i liberal democratici. Gli altri partiti
minori sono Plaid Cymru (forte in Galles), oltre al Democratic Unionist Party,
Ulster Unionist Party, Social Democratic and Labour Party e al Sinn Féin (forte
nell'Irlanda del Nord).[102]

Devolution e amministrazioni locali


Modern one-story building with grass on roof and large sculpted grass area in
front. Behind are residential buildings in a mixture of styles.
La struttura del parlamento scozzese a Holyrood è sede del Parlamento scozzese.
Scozia, Galles e Irlanda del Nord dispongono ciascuna di un proprio governo o
esecutivo, guidato da un primo ministro (o, nel caso dell'Irlanda del Nord, da una
diarchia composta dal primo ministro e dal suo vice). L'Inghilterra, il più grande
paese per estensione del Regno Unito, non dispone di un proprio parlamento e le sue
esigenze sono discusse direttamente dal parlamento del Regno Unito. Questa
situazione ha nel tempo dato origine alla cosiddetta Questione del West Lothian,
secondo la quale i membri dei parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord
possono votare, talvolta in maniera decisiva,[103] su materie che prettamente
riguardano l'Inghilterra.[104] La commissione McKay ha segnalato questo problema
già dal marzo 2013, richiedendo che le leggi che abbiano effetto solo in
Inghilterra necessitino della maggioranza dei membri inglesi del parlamento del
Regno Unito per essere approvate.[105]

Il governo e il parlamento scozzesi hanno poteri notevoli per tutto quanto non
concerne la legislazione del Regno Unito ma riguarda prettamente la Scozia, come
nel caso dell'educazione, della sanità, della legge, e del governo locale.[106]
Alle elezioni del 2011 in Scozia lo Scottish National Party è stato rieletto
ottenendo la maggioranza al parlamento scozzese, col suo leader, Alex Salmond,
nominato Primo ministro della Scozia.[107][108] Nel 2012, il governo scozzese e
quello del Regno Unito hanno siglato l'Accordo di Edimburgo per stabilire i termini
di un referendum sull'indipendenza della Scozia votato poi nel 2014 e dove l'ideale
indipendentista uscì sconfitto al 45% contro il 55% a favore degli unionisti.

Il governo gallese e l'Assemblea Nazionale del Galles hanno poteri molto più
limitati rispetto alla loro controparte scozzese.[109] L'Assemblea è in grado di
legiferare su materie locali senza chiedere prima il consenso alle camere di
Westminster. Alle elezioni del 2011 la vittoria è stata assegnata al laburista
Carwyn Jones.[110]

L'esecutivo e l'Assemblea dell'Irlanda del Nord hanno poteri simili a quelli in


Scozia. Il potere esecutivo è però qui guidato da una diarchia rappresentata da
membri dell'Assemblea appartenenti uno agli unionisti e uno ai nazionalisti. Dal
settembre 2015 Arlene Foster (Democratic Unionist Party)[111] e Martin McGuinness
(Sinn Féin) sono rispettivamente primo ministro e vice primo ministro in Irlanda
del Nord.[112] Il governo dell'Irlanda del Nord coopera il più possibile con quello
della Repubblica d'Irlanda in materia di politiche nazionali, interessando queste
geograficamente anche l'Irlanda del Nord, ma non in materia di governo locale per
cui l'Irlanda del Nord è dipendente dal Regno Unito.

Come si è già detto, il Regno Unito non ha una costituzione codificata, (anche se
ci si può riferire a una serie di leggi e principi: Costituzione del Regno Unito) e
come tale i poteri costituzionali sono devoluti tra Inghilterra, Scozia, Galles e
Irlanda del Nord. Sotto la dottrina della sovranità parlamentare, il Parlamento del
Regno Unito, in teoria, potrebbe abolire sia il parlamento scozzese che l'assemblea
gallese o quella irlandese.[113][114] Nel 1972, il Parlamento del Regno Unito
unilateralmente decise di prorogare il Parlamento dell'Irlanda del Nord, creando un
precedente rilevante nelle attuali istituzioni parlamentari inglesi.[115] In
pratica, ad ogni modo, oggi sarebbe impossibile per il Parlamento del Regno Unito
abolire i parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord senza prima un referendum
popolare.[116] Ovviamente i contrasti politici sull'influenza del parlamento
inglese su quelli locali risultano accentuati nel caso di quello dell'Irlanda del
Nord, rendendo quindi necessaria una cooperazione col governo irlandese.[117]

Giustizia

La Royal Courts of Justice d'Inghilterra e Galles


Il Regno Unito non ha un sistema legale singolo, come il Trattato di Unione del
1706 testimonia all'articolo 19 dove si stabilisce la continuazione del sistema
legale separato per la Scozia.[118] Attualmente il Regno Unito dispone di tre
distinti sistemi legislativi: il diritto inglese, il diritto nordirlandese e il
diritto scozzese. Una nuova Corte suprema del Regno Unito è stata costituita
nell'ottobre del 2009 per rimpiazzare l'Appellate Committee of the House of Lords,
una prerogativa un tempo spettante alla Camera dei lord.[119][120] Il Comitato
giudiziario del Consiglio privato (Judiciary Comitee of the Privy Council), che
include i medesimi membri della Corte suprema, è il più alto tribunale d'appello
per molti dei paesi che ancora oggi compongono il Commonwealth e le dipendenze
territoriali inglesi.[121]

Sia il diritto inglese, che viene applicato in Inghilterra e in Galles, che quello
dell'Irlanda del Nord sono basati sui principi del common law.[122] L'essenza del
common law è che, soggetto a statuto, il diritto è sviluppato dai giudici nei
tribunali i quali, applicando le normative di stato, creano essi stessi i principi
di diritto sulla base delle sentenze emesse (stare decisis).[123] I tribunali di
Inghilterra e Galles sono capeggiati dalle Corti superiori d'Inghilterra e Galles
(Senior courts of England and Wales), che consistono in una corte d'appello,
nell'Alta corte di giustizia (per casi civili) e la Crown Court (per casi
criminali). La Suprema Corte è il più alto tribunale sia in ambito civile che
penale in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, con valore globale delle proprie
decisioni.[124]

L'Alta corte di giustizia — il supremo tribunale criminale della Scozia.


Il diritto scozzese proviene invece da un sistema ibrido basato sia sul common law
sia sui principi del civil law. I tribunali supremi sono la Corte di sessione, per
cause civili,[125] e l'Alta corte di giustizia, per cause penali.[126] La Corte
suprema del Regno Unito è sempre la sovrana corte d'appello anche in Scozia per
cause civili e penali.[127] Le cosiddette Corti dello sceriffo sono invece i
tribunali locali civili e penali che si basano sull'uso di una giuria.[128] Il
sistema legale scozzese ha tre possibilità di verdetto per una causa penale:
colpevole, non colpevole, non provato. Sia non colpevole che non provato hanno come
risultato la non condanna dell'imputato.[129]

I crimini in Inghilterra e Galles sono aumentati in maniera vertiginosa tra il 1981


e il 1995 giungendo al 48% rispetto al passato[130] secondo quanto riportato dalle
statistiche di stato. La popolazione carceraria nel medesimo periodo è raddoppiata
giungendo a 80 000 detenuti dando così a Inghilterra e Galles il più alto tasso di
incarcerati dell'Europa occidentale, con un valore di 147 detenuti ogni 100 000
abitanti.[131] Il Her Majesty's Prison Service, che gestisce gran parte delle
prigioni d'Inghilterra e Galles. ha riportato che nel 2009/10 la Scozia ha invece
raggiunto il 10% di criminalità, il tasso più basso degli ultimi 32 anni.[132] Al
momento la popolazione carceraria scozzese è pari a 8 000 detenuti,[133] Lo
Scottish Prison Service gestisce tutte le carceri della Scozia.[134]

Relazioni internazionali
Il Regno Unito è membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,
nonché membro della Nato, del Commonwealth, del G7 (già G8), del G20, dell'OCSE,
dell'OSCE e dell'OMC, e fino al 31 gennaio 2020 anche del Parlamento europeo e
dell'Unione europea. Il Regno Unito è ritenuto avere "relazioni speciali" con gli
Stati Uniti e una stretta collaborazione con la Francia — la cosiddetta "Entente
cordiale" — e condivide le tecnologie nucleari con entrambi i paesi.[135][136] Il
Regno Unito è anche strettamente collegato alla Repubblica d'Irlanda; i due paesi
hanno definito un'Area di viaggio comune e cooperano attraverso la Conferenza
intergovernativa britannico-irlandese e il Consiglio britannico-irlandese. La
presenza globale del Regno Unito è legata alle sue relazioni commerciali,
all'assistenza allo sviluppo e ai coinvolgimenti militari in campo internazionale.
[137]

Forze armate

Truppe a cavallo dei Blues and Royals durante la cerimonia del Trooping the Colour
nel 2007
Le forze armate del Regno Unito - ufficialmente Her Majesty's Armed Forces—
consistono in tre branche di servizio professionale: la Royal Navy e i Royal
Marines (che formano il Naval Service), il British Army e la Royal Air Force.[138]
Le forze sono guidate dal Ministero della Difesa e controllate dal Defence Council,
presieduto dal Segretario di Stato per la Difesa. Il comandante in capo è il
sovrano inglese, attualmente Carlo III, a cui le forze militari giurano fedeltà.
[139] Le forze armate sono incaricate di proteggere il Regno Unito e i suoi
territori oltremare, promuovendo la sicurezza del Regno Unito nell'interesse
globale e supportando le missioni pacificatrici internazionali. Esse sono
partecipanti regolari e attivi della NATO, tra cui il Allied Rapid Reaction Corps,
così come il Five Power Defence Arrangements, RIMPAC e altre coalizioni
internazionali. Punti di appoggio delle forze armate britanniche oltremare si
trovano nell'Isola di Ascensione, nel Belize, nel Brunei, in Canada, a Cipro, a
Diego Garcia, nelle Falkland, in Germania, a Gibilterra, in Kenya, nel Qatar e a
Singapore.[140][141]

Le forze armate britanniche hanno avuto un ruolo chiave nella costituzione


dell'Impero britannico come potenza dominante dall'inizio del XVIII secolo
all'inizio del XX secolo. Attraverso la loro storia unica, le forze armate
britanniche hanno conosciuto azioni di guerra nei principali conflitti del mondo,
dalla Guerra dei Sette anni alle Guerre napoleoniche, alla Guerra di Crimea sino
alla prima e seconda guerra mondiale, oltre che in molti conflitti coloniali.
Risultando vittoriosi in molti di questi conflitti, gli inglesi furono spesso in
grado di influenzare eventi mondiali. Dalla fine dell'Impero britannico, il Regno
Unito è rimasta comunque una delle principali potenze militari al mondo. Con la
fine della Guerra Fredda, la politica di difesa ha previsto l'entrata in azione in
collaborazione con altre forze internazionali.[142] Ad eccezione dell'intervento
militare in Sierra Leone, tutte le operazioni di guerra recenti del Regno Unito in
Bosnia, Kosovo, Afghanistan, Iraq e, ultimamente, in Libia, hanno seguito questo
approccio. L'ultima volta nella quale le forze armate inglesi hanno combattuto sole
è stato nel 1982 nella Guerra delle Falkland.

Secondo varie fonti tra cui l'Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di
Stoccolma, il Regno Unito è il quinto paese al mondo per spese militari. La spesa
militare assorbe attualmente ogni anno il 2,4% del prodotto interno lordo del
paese.[143][144]

Economia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Economia del
Regno Unito.

Londra è il principale centro finanziario d'Europa, e il terzo del mondo dopo New
York e Tokyo.[145][146]
L'economia del Regno Unito è costituita, in ordine decrescente di grandezza, delle
economie di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. L'aggregato, sulla base
dei tassi di cambio, fa sì che quella del Regno Unito sia la sesta più grande
economia del mondo e la seconda più grande in Europa dopo la Germania. Nel 2021 il
PIL a prezzi correnti ammonta a circa 3 212 miliardi di $[5]. Il Regno Unito
risente molto dell'attuale crisi.

Il Regno Unito ha un ruolo trainante fra le economie occidentali sia sotto


l'aspetto finanziario sia sotto quello commerciale. Negli ultimi due decenni il
paese ha fatto fronte a un intenso processo di privatizzazione.

L'agricoltura è di tipo estensivo e altamente meccanizzata e la produzione copre


circa il 60% del fabbisogno interno. Tra i prodotti agricoli esportati vi sono il
frumento[147] , mentre tra i prodotti importati figurano gli ortaggi (56% del
fabbisogno coperto dalla produzione nazionale nel 2020) e la frutta (16% del
fabbisogno coperto dalla produzione nazionale nel 2020).[148] Una delle cause
dell'insufficiente produzione agricola è il deficit di suolo agricolo, il quale è
risultato di circa 80 milioni di ettari nel 2011, ponendo il Regno Unito al secondo
posto tra i paesi dell'Unione Europea solamente dopo la Germania.[149]

Il Regno Unito è ricco di riserve di carbone, gas e petrolio. La maggior parte del
Prodotto Interno Lordo viene dal terziario; banche, assicurazioni e servizi
finanziari, mentre la parte di PIL dell'industria è in costante declino. Con oltre
9 milioni di visitatori all'anno il turismo è uno dei settori più importanti: il
Regno Unito è il sesto paese più visitato al mondo.

Dell'economia si occupa il Chancellor of the Exchequer, il Cancelliere dello


Scacchiere, titolo storico col quale viene designato il Ministro dell'economia e
delle finanze britannico. Negli ultimi anni l'economia britannica è stata gestita
in conformità con i princìpi di liberalizzazione del mercato e bassa tassazione e
regolamentazione. Dal 1997 la Banca d'Inghilterra è stata responsabile della
fissazione dei tassi di interesse per conseguire l'obiettivo generale di inflazione
fissato dal Cancelliere ogni anno, in modo totalmente indipendente dal Governo, in
ottemperanza alle disposizioni comunitarie sulla autonomia delle banche centrali
nazionali. Il governo scozzese, previa approvazione del Parlamento scozzese, ha la
facoltà di variare il tasso di base dell'imposta sul reddito dovuta in Scozia di 3
pence per sterlina, anche se questo potere non è ancora stato esercitato.

Il Regno Unito è tra i paesi più industrializzati del mondo. In termini di prodotto
nazionale lordo (PNL) è il quinto paese – seguito da Francia, Italia, Russia e
Brasile – dopo Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania. Nel 2018 il prodotto interno
lordo nominale del paese è stato di 2 828 644 milioni di dollari USA, pari a un PIL
pro capite di 42 558 dollari.

A partire dal secondo dopoguerra il paese ha dovuto affrontare numerosi problemi


economici quali la pressione valutaria, il deficit della bilancia totale dei
pagamenti, l'inflazione e, fino a poco tempo fa, una scarsa capacità produttiva.
Durante la recessione verificatasi nel 1974, la situazione si fece ancor più
critica: il numero di disoccupati superò il milione, vi fu un declino della
produttività, i salari aumentarono e la moneta toccò minimi storici. Nel luglio
1975 il governo adottò severe misure anti-inflazione, con l'appoggio del mondo
economico e dei sindacati, in modo da contenere gli aumenti salariali e
l'inflazione.

Verso la fine degli anni settanta la scoperta di giacimenti di petrolio nel Mare
del Nord consentì un'importante riduzione del deficit nella bilancia dei pagamenti.
A partire dal 1979 la politica economica del paese ha promosso una maggior delega
al settore privato, mettendo un freno alla spesa pubblica e ai servizi statali.
Obiettivo prioritario rimaneva il contenimento dell'inflazione, a costo però di un
tasso di disoccupazione storicamente elevato. Intorno alla metà degli anni ottanta
vi erano nel paese oltre tre milioni di lavoratori senza impiego e dieci anni dopo
ne rimanevano ancora circa 2,6 milioni. Il deficit di bilancio annuo all'inizio
degli anni novanta era pari a circa l'1,1% del prodotto interno lordo. Nel gennaio
del 1973 il Regno Unito aderì alla Comunità Europea (ora Unione europea), per poi
uscirne nel 2020.

La struttura del lavoro è oggi significativamente cambiata. Nel 2002 la forza


lavoro ammontava complessivamente a 29 602 654 lavoratori. Nel settore dei servizi
è attualmente impiegato l'82% dei lavoratori, mentre nel 1955 lo era solo un terzo
della forza lavoro. L'industria, che rappresentava un tempo il settore principale
in termini di occupazione (42% della forza lavoro nel 1955), assorbe oggi solo il
17% della popolazione attiva. Il problema della disoccupazione è oggi meno grave
che in passato: il tasso di disoccupazione del paese ha raggiunto infatti il 5,1%
(2002), mentre nel dicembre 2018 è sceso ulteriormente al 3,8%.[150]

Storia
La rivoluzione industriale ebbe inizio proprio nel Regno Unito a partire da
industrie pesanti come la cantieristica, l'estrazione del carbone, la produzione di
acciaio e dall'industria tessile. L'esistenza di un impero coloniale contribuì alla
creazione di un mercato di sbocco oltremare dei prodotti britannici, permettendo al
Regno Unito di dominare il commercio internazionale nel XIX secolo. Tuttavia, come
per altri paesi industrializzati, il periodo compreso fra le due guerre mondiali
segnò un'epoca caratterizzata dal declino economico, in cui il paese perse
progressivamente il proprio vantaggio competitivo e l'apporto dell'industria
pesante andò diminuendo lungo tutto il corso del XX secolo. Il settore
manifatturiero rimase una parte significativa dell'economia, ma nel 2003
contribuiva solamente ad un sesto della produzione nazionale.

Materie prime
Il paese possiede materie prime energetiche fondamentali per la sua economia, quali
carbone e riserve di gas naturale e petrolio, sebbene in continuo declino. Sono
stimate oltre 400 milioni di tonnellate di riserve di carbone, e nel 2004 il
consumo totale (comprese le importazioni) è stato di 61 milioni di tonnellate.

Settore secondario
L'industria automobilistica britannica era una parte significativa di questo
settore, anche se la sua importanza è andata diminuendo con il crollo del MG Rover
Group e il passaggio in mano straniera di una parte cospicua del settore. La
produzione di aeromobili ad uso civile e militare è guidata dalla più grande
azienda aerospaziale del Regno Unito, la BAE Systems, e dalla ditta europea EADS,
proprietaria dell'Airbus. Rolls-Royce detiene la principale quota del mercato dei
motori aerospaziali. L'industria chimica e farmaceutica è forte nel Regno Unito,
con la seconda e la sesta più grande azienda farmaceutica (GlaxoSmithKline e
AstraZeneca).

La Banca d'Inghilterra, la banca centrale del Regno Unito, con sede a Londra.
Il terziario
Il settore dei servizi è cresciuto notevolmente, e rappresenta circa il 73% del
contributo al PIL. Il settore dei servizi è dominato da servizi finanziari, in
particolare dal settore bancario e assicurazione. Londra è il più grande centro
finanziario con il London Stock Exchange, il London International Financial Futures
and Options Exchange, la Lloyd's of London che hanno base in questa città. Londra è
un importante centro per il commercio internazionale ed è tra i leader direzionali
dell'economia mondiale (insieme a New York e Tokyo). Possiede la più grande
concentrazione di filiali di banche estere di tutto il mondo. Molte società
multinazionali hanno aperto una loro filiale a Londra. La capitale scozzese,
Edimburgo, è al contempo uno dei grandi centri finanziari d'Europa ed è sede della
Royal Bank of Scotland Group, una delle più grandi banche del mondo. Nel 2007 il
debito pubblico del Regno Unito era pari al 44% del PIL. L'industria legata alla
creatività ha rappresentato il 7% del PIL nel 2005, con una crescita media del 6%
su base annua tra il 1997 e il 2005. Per contro il settore agricolo rappresenta
solo lo 0,9% del PIL del paese.

Il turismo
Il turismo è un settore molto importante per l'economia britannica. Con oltre 27
milioni di turisti arrivati nel 2004, il Regno Unito è classificato come il sesto
polo di destinazione turistica del mondo. Londra, con un margine considerevole, è
la città più visitata al mondo con 15,6 milioni di visitatori nel 2006, precedendo
Bangkok (10,4) e Parigi (9,7 milioni).

Moneta
La moneta del Regno Unito è la sterlina britannica (GBP in inglese, acronimo di
Great Britain Pound), rappresentata dal simbolo £. La Banca d'Inghilterra è la
banca centrale, responsabile per il rilascio di valuta. Anche le banche regionali
di Scozia e Irlanda del Nord hanno il diritto di emettere banconote e per di più
con i loro simboli nazionali e di norma le banconote dovrebbero circolare solo nel
territorio d'emissione, ma generalmente vengono accettate in tutto il Regno, mentre
da banche di paesi esteri viene accettata unicamente la valuta rilasciata dalla
Banca d'Inghilterra. Il Galles invece non emette banconote con simboli nazionali,
ma usa la sterlina "standard". Durante il periodo di adesione all'Unione Europea,
il Regno Unito scelse di non adottare l'euro.

Cultura
La cultura del Regno Unito è stata influenzata da diversi fattori tra i quali
spicca lo status di isola della nazione; la sua storia democratica liberale
occidentale e una delle maggiori potenze, nonché dall'essere un'unione politica di
quattro paesi ciascuno con caratteristiche diverse e tradizioni indipendenti.
L'Impero britannico e l'influenza che gli inglesi hanno esercitato nel mondo si può
osservare nella lingua, nella cultura e nel sistema legale di molte delle ex
colonie tra cui gli Stati Uniti, l'Australia, il Canada, l'India, l'Irlanda, la
Nuova Zelanda, il Pakistan e il Sudafrica. L'influenza culturale del Regno Unito è
stata descritta "superpotenza culturale".[151][152]

Contributi culturali
La fondazione dell'assistenza infermieristica moderna da parte di Florence
Nightingale (1820-1910): oggi l'anniversario della sua nascita, il 12 maggio, viene
celebrato nel mondo con la Giornata internazionale dell'infermiere.
La fondazione dello scautismo (1907) da parte di Robert Baden-Powell: oggi
l'anniversario della sua nascita, il 22 febbraio, viene celebrato nel mondo, con il
World Thinking Day.
La nascita della medicina palliativa moderna (le cure palliative), ad opera
dell'infermiera britannica Cicely Saunders (1918-2005).
Scienza
Il Regno Unito è la patria di importanti scienziati e matematici, quali Isaac
Newton, Robert Hooke, George Atwood, Nepero, Colin Maclaurin, Oliver Heaviside,
Edmond Halley, Henry Cavendish, Charles Darwin, Michael Faraday, John Dalton, Ada
Lovelace, Charles Babbage, Isaac Barrow, John David Barrow, Thomas Bayes, James
Clerk Maxwell, James Prescott Joule, Paul Dirac, Lewis Carroll, Hubert Cecil Booth
(inventore dell'aspirapolvere, nel 1901), Elizabeth Blackwell (prima donna a
laurearsi in medicina), Thomas Young, William Henry Bragg, William Lawrence Bragg,
James Chadwick, Alan Turing, Stephen Hawking, Roger Penrose, Peter Higgs, Alexander
Fleming, Edward Jenner.

La teoria newtoniana
5 luglio 1687: la legge di gravitazione universale, i principi della dinamica,
proposti nel trattato Philosophiae Naturalis Principia Mathematica di Isaac Newton
Il darwinismo
24 novembre 1859: viene introdotto il concetto di selezione naturale e di
evoluzione nell'opera del naturalista britannico Charles Darwin, con la
pubblicazione de L'origine delle specie
Chimica
Scoperta dell'idrogeno (1766) da parte del chimico inglese Henry Cavendish, che
inizialmente lo chiamerà aria infiammabile.
Vengono scoperti gli elementi chimici dell'argon (1894), elio (1895), neon (1898),
kripton (1898) e xeno (1898) dal chimico scozzese William Ramsay (1852-1916).
Fisica
1974: viene elaborata la teoria della radiazione di Hawking sulla radiazione
termica emessa dai buchi neri, elaborata dal fisico britannico Stephen Hawking
Medicina
1928: viene scoperta la penicillina dal medico e farmacologo britannico Alexander
Fleming, che diede ufficialmente inizio alla nascita degli antibiotici[153].
I fondamentali studi sulla malaria e i contributi sui metodi per combatterla da
parte di Ronald Ross, Premio Nobel per la medicina, nel 1902.
Matematica
La nascita della logica matematica nel XIX secolo: George Boole.
Astronomia
Le importanti scoperte di Edmond Halley (1656-1742): è chiamata in suo onore la
nota Cometa di Halley.
13 marzo 1781: la scoperta del pianeta Urano da parte dell'astronomo britannico di
origine tedesca William Herschel.
Tecnologia
11 settembre 1795: nasce la prima ferrovia tramviaria, il tram, inventato da
Benjamin Outram
1823: viene realizzato il primo impermeabile dallo scozzese Charles Macintosh
1º maggio 1840: viene inventato il primo francobollo, il Penny Black, ideato da
Rowland Hill
10 gennaio 1863: inaugurazione della Metropolitana di Londra, la metropolitana più
antica del mondo.[154]
26 gennaio 1926: nasce la televisione,[155] inventata dallo scozzese John Logie
Baird.
Aviazione
14 - 15 giugno 1919: primo volo transatlantico senza scalo effettuato dagli
aviatori britannici Alcock e Brown sul velivolo Vickers Vimy, da St.John's,situata
nella provincia canadese di Terranova e Labrador, a Clifden, Connemara, in Irlanda.
Il Regno Unito nello spazio
26 aprile 1962: viene lanciato Ariel 1, il primo satellite britannico.
18 maggio 1991: Helen Sharman è la prima britannica ad andare nello spazio.
Le grandi scoperte e esplorazioni
1577 - 1580: la spedizione di Francis Drake, il primo inglese a circumnavigare la
Terra.[156]
16 settembre 1620: partenza del celebre galeone Mayflower dal porto di Plymouth
(Inghilterra) alla volta di Capo Cod (Stati Uniti): ciò diede avvio all'emigrazione
da cui nacquero gli Stati Uniti d'America.[157]
26 gennaio 1788: sbarco della First Fleet (Prima Flotta) nella Baia di Sydney, da
parte dell'ammiraglio inglese Arthur Phillip.
28 gennaio 1819: viene fondata la città (oggi Città-Stato) di Singapore dal
militare britannico Thomas Stamford Raffles.
1914 - 1917: la Spedizione Endurance e l'eroica impresa di Ernest Shackleton.
1922: viene scoperta la Tomba di Tutankhamon dall'archeologo Howard Carter.
Filosofia
Notevole anche la tradizione filosofica: nel XIII secolo si afferma il pensiero di
Ruggero Bacone, anche noto scienziato, filosofo della scolastica e tra i padri
dell'empirismo; nel XIV secolo Duns Scoto, importante esponente della scolastica
francescana e Guglielmo di Occam, esponente della scolastica medievale; e, in
ambito teologico in particolare, spicca la figura di John Wyclif, considerato
spesso forse il più importante riformatore religioso prima di Lutero.[158] Nel XVI
secolo si afferma Tommaso Moro che coniò il termine utopia e scrisse il romanzo
L'Utopia (1516); tra il XVI e il XVII secolo si affermò il metodo induttivo fondato
sull'esperienza di Francesco Bacone che scrisse il Novum Organum (1620). Nel XVII
secolo si afferma il giusnaturalismo con Thomas Hobbes, autore dell'opera di
filosofia politica Leviatano (1651); tra il XVII e il XVIII secolo l'empirismo con
John Locke, importante esponente del liberalismo classico e autore della Lettera
sulla tolleranza (1685) e del Saggio sull'intelletto umano (1690), George Berkeley
e David Hume autore del Trattato sulla natura umana (1739); e ancora nel XVIII
secolo si afferma la figura di Adam Smith, fondatore dell'economia politica[159] e
del liberismo e autore del celebre saggio La ricchezza delle nazioni (1776). Tra il
XVIII e il XIX secolo si ricordano la figura di Thomas Robert Malthus e la dottrina
economica del malthusianesimo. Nel XIX secolo si distinsero John Stuart Mill,
esponente del liberalismo e dell'utilitarismo e autore del Saggio sulla libertà
(1859), David Ricardo, con Adam Smith massimo esponente della scuola classica
dell'economia, e Herbert Spencer, liberale e teorico del darwinismo sociale. Nel XX
secolo si affermano John Maynard Keynes, padre della macroeconomia, ramo
dell'economia politica che viene fatta risalire al 1936 con la pubblicazione della
Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, Bertrand Russell,
tra i fondatori della filosofia analitica, e Gregory Bateson, che coniò verso gli
anni trenta la definizione di schismogenesi.

Mitologia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Mitologia
anglosassone.
Abbozzo Mitologia
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Per mitologia anglosassone s'intende le credenze, i miti e leggende del popolo
anglosassone, in particolare durante il Medioevo inglese.

Letteratura
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura
inglese.

Il Ritratto Chandos, che si ritiene rappresenti William Shakespeare


Col termine "letteratura inglese" ci si riferisce appunto alla letteratura
associata al Regno Unito, all'Isola di Man e alle Isole del Canale. Gran parte
della letteratura inglese è in lingua inglese. Nel 2005 circa 206.000 libri sono
stati pubblicati nel Regno Unito e pertanto lo Stato si è aggiudicato il primato di
maggior pubblicista nel mondo.[160]

Lo scrittore e poeta inglese William Shakespeare è ritenuto uno dei maggiori


drammaturghi di tutti i tempi,[161][162][163] e i suoi contemporanei Christopher
Marlowe e Ben Jonson hanno continuato l'opera nel solco da lui creato. Altri
personaggi di spicco della letteratura inglese di epoche più recenti sono Alan
Ayckbourn, Harold Pinter, Michael Frayn, Tom Stoppard e David Edgar che hanno
combinato elementi surreali, realistici e radicali.

Tra gli scrittori inglesi di maggiore rilievo nell'epoca premoderna e moderna vi


sono Geoffrey Chaucer (XIV secolo), Thomas Malory (XV secolo), Sir Thomas More
(XVII secolo), John Bunyan (XVII secolo) e John Milton (XVII secolo). Nel XVIII
secolo Daniel Defoe (autore di Robinson Crusoe) e Samuel Richardson furono i
pionieri della novella moderna. Nel XIX secolo ulteriori innovazioni vennero
introdotte da Jane Austen, dalla scrittrice neogotica Mary Shelley, dallo scrittore
per bambini Lewis Carroll, dalle sorelle Brontë, da Charles Dickens, noto scrittore
dell'età vittoriana, importante esponente del romanzo sociale e autore di David
Copperfield (1849-1850), e del celebre Canto di Natale (1843), dal naturalista
Thomas Hardy, dal realista George Eliot, dal poeta visionario William Blake e dal
romantico William Wordsworth. Tra gli scrittori di maggior rilievo del XX secolo in
Inghilterra spiccano H. G. Wells; gli scrittori per bambini Rudyard Kipling, A. A.
Milne (il creatore di Winnie-the-Pooh), Roald Dahl e Enid Blyton, noti, in
particolare, per i loro romanzi per ragazzi; il controverso D. H. Lawrence; la
modernista Virginia Woolf; il satirico Evelyn Waugh; il profetico George Orwell; W.
Somerset Maugham e Graham Greene; la scrittrice di gialli Agatha Christie (una
delle maggiori scrittrici di best seller di tutti i tempi);[164] Ian Fleming (il
creatore di James Bond); i poeti T.S. Eliot, Philip Larkin e Ted Hughes; gli autori
di fantasy J. R. R. Tolkien, C. S. Lewis e J. K. Rowling; la scrittrice e
illustratrice di libri per bambini Beatrix Potter, autrice di The Tale of Peter
Rabbit (1902), John le Carré, noto esponente della letteratura di spionaggio, i
fumettisti Alan Moore e Neil Gaiman.

Una fotografia di epoca vittoriana dello scrittore Charles Dickens


Per i contributi scozzesi sono importanti Arthur Conan Doyle, esponente del
cosiddetto giallo classico, (il creatore di Sherlock Holmes, 1887), il romantico
Sir Walter Scott, lo scrittore per bambini J. M. Barrie, creatore del celebre
personaggio di Peter Pan (1902), l'epico Robert Louis Stevenson, autore de L'isola
del tesoro e il poeta Robert Burns. Tra gli scrittori più recenti, Hugh MacDiarmid
e Neil M. Gunn hanno contribuito al cosiddetto Rinascimento scozzese. Nel campo
horror e thriller sono celebri Ian Rankin e Iain Banks. La capitale della Scozia,
Edimburgo, fu la prima Città della Letteratura prescelta dell'UNESCO.[165]

Il più antico componimento poetico in inglese giunto sino a noi, Y Gododdin, venne
composto in Yr Hen Ogledd (The Old North), attorno al VI secolo. Esso venne scritto
in cumbrico o antico gallese e contiene i primi riferimenti noti a Re Artù.[166] A
partire dal VII secolo la leggenda arturiana conobbe un notevole sviluppo grazie
anche all'opera di Goffredo di Monmouth.[167] Il poeta medievale gallese più
celebrato è indubbiamente Dafydd ap Gwilym (fl.1320–1370) che incentrò i suoi temi
letterari sulla natura, sulla religione e soprattutto sull'amore. È riconosciuto
come uno dei più grandi poeti europei della sua epoca.[168] Sino alla fine del XIX
secolo la letteratura gallese fu essenzialmente in lingua gallese e di carattere
religioso. Daniel Owen è riconosciuto uno dei primi moderni scrittori in gallese,
col suo Rhys Lewis del 1885. Noto fu anche Dylan Thomas che divenne famoso a metà
del XX secolo per la poesia "Do not go gentle into that good night, oltre al
nazionalista R. S. Thomas che fu in nomination per il Premio Nobel della
letteratura nel 1996. Tra gli scrittori gallesi del XX secolo si distinguono
Richard Llewellyn e Kate Roberts.[169][170]

Autori di altre nazionalità, provenienti in particolare dal Commonwealth,


dall'Irlanda e dagli Stati Uniti, hanno vissuto e lavorato nel Regno Unito. Tra
questi si ricordano Jonathan Swift, Oscar Wilde, Bram Stoker, George Bernard Shaw,
Joseph Conrad, T.S. Eliot, Ezra Pound, Kazuo Ishiguro e Sir Salman Rushdie.[171]
[172]

Musica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Popular music
britannica.

The Beatles furono la band inglese più acclamata commercialmente e dalla critica,
con vendite che superarono i miliardi di copie.[173][174][175]
Molti e vari sono gli stili musicali popolari nel Regno Unito, dalla musica
folcloristica indigena inglese, scozzese, gallese e irlandese sino all'heavy metal.
Tra i musicisti classici nati e vissuti in terra inglese sono celebri William Byrd,
Henry Purcell, George Alexander Macfarren, Sir Edward Elgar, Gustav Holst, Sir
Arthur Sullivan (famoso per aver lavorato col librettista Sir W. S. Gilbert), Ralph
Vaughan Williams e Benjamin Britten, pioniere dell'opera moderna in inglese. Sir
Peter Maxwell Davies è uno dei maggiori compositori viventi. Il Regno Unito è
inoltre rinomato a livello internazionale per le sue orchestre sinfoniche e per i
suoi cori tra cui la BBC Symphony Orchestra e il London Symphony Chorus. Tra i
maggiori direttori d'orchestra spiccano Sir Simon Rattle, John Barbirolli e Sir
Malcolm Sargent. Tra i maggiori compositori di colonne sonore per film si
distinguono John Barry, Clint Mansell, Mike Oldfield, John Powell, Craig Armstrong,
David Arnold, John Murphy, Monty Norman ed Harry Gregson-Williams. Georg Friedrich
Händel fu naturalizzato cittadino inglese e per lo Stato scrisse l'inno per le
incoronazioni, noto come il Messiah (1741), che fu appunto scritto in lingua
inglese.[176][177] Andrew Lloyd Webber è un prolifico compositore di musica da
teatro. I suoi lavori hanno dominato l'ultima parte del XX secolo e sono divenuti
successi internazionali.[178] E ancora, nel XX secolo, da ricordare il compositore
e direttore d'orchestra Gustav Holst, Edward Elgar e Karl Jenkins.

The Beatles sono la band che più in assoluto ha rappresentato l'emergere della
cultura inglese in campo musicale, con vendite di dischi sopra ogni aspettativa ed
una diffusione globale dei loro successi.[173][174][175][179] Tra gli altri gruppi
e solisti di rilievo nel panorama musicale inglese si ricordano The Rolling Stones,
Queen, Pink Floyd, i One Direction, Led Zeppelin, Deep Purple, Bee Gees, Genesis,
Sex Pistols, The Clash, Jethro Tull, The Beloved, Dire Straits, Iron Maiden,
Depeche Mode, Simply Red, Muse, Skunk Anansie, Eurythmics, John Lennon, Elton John,
Freddie Mercury, George Michael, Phil Collins, Sting, Brian Eno, e Peter Gabriel.
[180][181][182][183][184][185] I Brit Awards sono dei premi annuali concessi dalle
industrie discografiche britanniche e sono stati vinti nel corso degli anni dai
personaggi che maggiormente hanno rappresentato il panorama musicale inglese tra
cui The Who, David Bowie, Eric Clapton, Rod Stewart e The Police.[186] Tra i
musicisti più recenti si ricordano i Radiohead, Pet Shop Boys, gli Oasis, i Blur,
gli Arctic Monkeys, i Kaiser Chiefs, i Kasabian, Robbie Williams, Dido, Coldplay,
Amy Winehouse, Ed Sheeran, Harry Styles, Adele e i The Vamps.[187]

Un gran numero di città del Regno Unito sono conosciute per la loro musica.
Liverpool è la città che vanta il primato del maggior numero di canzoni scritte in
loco.[188] Il contributo di Glasgow alla musica venne riconosciuto nel 2008 quando
venne nominata dall'UNESCO Città della Musica, una delle tre città nel mondo ad
aver ottenuto questo onore.[189]

Arte
Arti visive

Autoritratto di J. M. W. Turner, olio su tela, c. 1799


La storia delle arti visuali inglesi è parte della storia dell'arte occidentale.
Tra gli artisti britannici di maggior successo vi sono i romantici William Blake,
John Constable, Samuel Palmer e J.M.W. Turner; i ritrattisti Sir Joshua Reynolds e
Lucian Freud; i paesaggisti Thomas Gainsborough e L. S. Lowry; il pioniere
dell'Arts and Crafts Movement William Morris; il figurativo Francis Bacon; gli
artisti della pop culture Peter Blake, Richard Hamilton e David Hockney; il duo
Gilbert & George; l'astrattista Howard Hodgkin; e gli scultori Antony Gormley,
Anish Kapoor e Henry Moore. Tra il XIX e il XX secolo si distinse la figura dello
scozzese Charles Rennie Mackintosh, esponente dell'Art Nouveau e del Glasgow
movement.Tra gli anni ottanta e novanta del XX secolo la Galleria Saatchi di Londra
ha posto l'attenzione del pubblico londinese su un nuovo genere multiforme di
artisti noti come "Young British Artists": Damien Hirst, Chris Ofili, Rachel
Whiteread, Tracey Emin, Mark Wallinger, Steve McQueen, Sam Taylor-Wood e i fratelli
Chapman.

La Royal Academy of Arts a Londra è una delle organizzazioni chiave per la


promozione delle arti visuali nel Regno Unito. Tra le principali scuole artistiche
il Regno Unito vanta sei scuole alla University of the Arts London, tra cui il
Central Saint Martins College of Art and Design e il Chelsea College of Art and
Design; la Goldsmiths, University of London; la Slade School of Fine Art (parte
dell'University College London); la Glasgow School of Art; il Royal College of Art
e la The Ruskin School of Drawing and Fine Art (parte dell'University of Oxford).
Il Courtauld Institute of Art è uno dei centri principali per l'insegnamento della
storia dell'arte. Importanti gallerie d'arte come la National Gallery, la National
Portrait Gallery, la Tate Britain e la Tate Modern (le più visitate gallerie d'arte
al mondo, con circa 4,7 milioni di visitatori all'anno) hanno sede nel Regno Unito.
[190]

Architettura
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Architettura
britannica.
Riguardo in particolare all'architettura del Regno Unito si possono distinguere
vari periodi artistici che comprendono, tra l'altro, il periodo dell'Architettura
elisabettiana, l'architettura giacobiana e l'architettura vittoriana (di cui figura
di rilievo fu quella di George Gilbert Scott).

Patrimoni dell'umanità
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Patrimoni
dell'umanità del Regno Unito.
Diversi siti del Regno Unito sono stati iscritti nella Lista dei patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO.

Musei
Per quanto concerne i musei ricordiamo, in particolare, il British Museum, di fama
internazionale, fondato nel 1753 da sir Hans Sloane e aperto al pubblico il 15
gennaio 1759.

Cinema
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cinema
britannico.

Alfred Hitchcock è presentato spesso come il maggiore tra i registi britannici di


tutti i tempi.[191]
Il Regno Unito ha avuto una considerevole influenza nella storia del cinema.
Registi come Alfred Hitchcock, il cui film Vertigo è considerato da alcuni critici
come il miglior film di tutti i tempi,[192] e David Lean sono acclamati dalla
critica di tutti i tempi.[193] Altri importanti registi sono Charlie Chaplin,[194]
Michael Powell,[195] Carol Reed,[196] Ridley Scott[197] e Stanley Kubrick
(naturalizzato). Molti attori britannici hanno avuto successi internazionali tra
cui Julie Andrews,[198] Richard Burton,[199] Michael Caine,[200] Charlie Chaplin,
[201] Sean Connery,[202] Vivien Leigh,[203] David Niven,[204] Laurence Olivier,
[205] Peter Sellers,[206] Kate Winslet,[207] Anthony Hopkins,[208] e Daniel Day-
Lewis.[209] Molti successi commerciali di film sono stati girati nel Regno Unito
(come la serie di Harry Potter e James Bond).[210] Gli Ealing Studios sono gli
studi di produzione di film più antichi al mondo.[211]

Malgrado i molti successi, la critica è da tempo impegnata a riscoprire nella


filmografia inglese influenze ora europee ora americane dal momento che molti
attori tra l'altro sono compartecipi di produzioni internazionali. I film ispirati
a storie scritte da autori inglesi includono Titanic, Il Signore degli Anelli,
Pirati dei Caraibi.

Televisione
Famosa in tutto il mondo è inoltre l'emittente televisiva BBC.

Gastronomia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina
britannica.
Uno dei piatti tipici e caratteristici della cucina britannica è il Fish and chips,
caratterizzato da filetti di pesce bianco con contorno di patatine fritte.
Sport
Calcio
La nascita del gioco del calcio moderno
La nascita del gioco del calcio moderno si fa risalire a una precisa data storica:
26 ottobre 1863, dove, alla Freemason's Tavern di Great Queen Street, nel rione di
Holborn, si riunirono 11 club della zona di Londra. La Federazione calcistica
dell'Inghilterra, o The Football Association (The FA), è la più antica federazione
calcistica del mondo: sorta, appunto, il 26 ottobre 1863: padre della Federazione
calcistica dell'Inghilterra e del calcio moderno viene considerato il dirigente
sportivo inglese Ebenezer Cobb Morley.

Stadio di Wembley (2007), lo stadio dove si giocano le partite della nazionale di


calcio.
Oggi lo sport più seguito nel Regno Unito è il calcio. Non esiste un campionato
calcistico unico per tutte le quattro nazioni del Regno poiché ognuna di esse ne
possiede uno separato. Il campionato calcistico più importante è la Premier League
(il campionato inglese, conosciuto fino alla stagione 2015/2016 come Barclays
Premier League per ragioni di sponsorizzazione).

La Nazionale di calcio del Regno Unito partecipa unicamente alle Olimpiadi (dove ha
conquistato l'oro nel Torneo Olimpico del 1908 e del 1912) mentre nei tornei
ufficiali organizzati dalla UEFA e dalla FIFA, prendono atto singolarmente le
singole nazioni d'Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Il Regno Unito
(in Inghilterra) ha anche ospitato il Campionato Mondiale di Calcio 1966 dove ad
aggiudicarsi la Coppa Rimet, fu proprio l'Inghilterra, battendo 4-2 la Germania
dell'Ovest, ma attualmente rimane ancora l'unica volta in cui la nazionale inglese
portò a casa la vittoria. Trent'anni dopo, l'Inghilterra ha ospitato in casa anche
il Campionato Europeo 1996 (giungendo in semi-finale) e in Euro 2020[212] ha
ospitato - insieme alla Scozia nella città di Glasgow - diverse partite in
territorio britannico, fra cui le semi-finali e la finale a Londra, l'Inghilterra
riuscì anche raggiungere la finale a Wembley ma perse sui rigori contro l'Italia.

Rugby
Il rugby è uno degli sport più seguiti, la nazionale inglese ha vinto il mondiale
nel 2003. Il campionato nazionale, la English Premiership, è uno dei tornei
rugbistici più importanti al mondo.

Fu proprio un presbitero britannico, William Webb Ellis, a inventare nel 1823 il


gioco del rugby.[213]

Automobilismo
Per quanto riguarda gli sport automobilistici, il Regno Unito è stato la patria di
moltissimi dei principali campionati e scuderie a partire dal Secondo Dopoguerra e
ancora oggi per molti giovani piloti è una tappa obbligata nel percorso formativo
automobilistico. In particolare la Formula 1 è molto seguita dagli appassionati
britannici. Attualmente solo un pilota britannico iridato corre ancora in F1,
ovvero Lewis Hamilton, campione nel 2008 con la McLaren e nel 2014, 2015, 2017,
2018, 2019 e 2020 con Mercedes). Altri campioni britannici della F1 sono: Jenson
Button, campione nel 2009 con la Brawn GP, Sir Stirling Moss soprannominato "il
campione senza corona" (a causa di essere arrivato in seconda posizione per 4 volte
nella storia del mondiale); Mike Hawthorn, mondiale con la Ferrari 246 nel 1958;
Jim Clark, considerato uno dei più veloci piloti di sempre, bicampione con la Lotus
nel 1963 e 1965; John Surtees, primo ed unico campione sia sulle due (7 volte) che
con le quattro ruote (1 volta, nel 1964, con la Ferrari 158 F1); Graham Hill,
campione con la British Racing Motors, nota come BRM, nel '62 e nel '68 con la
Lotus; Jackie Stewart, 3 volte campione del mondo, nel 1969 con la Matra ee nel
1971 e nel 1973 con la Tyrrell; James Hunt campione nel 1976 con la McLaren M23;
Nigel Mansell, soprannominato "Il Leone d'Inghilterra" per la sua aggressività al
volante, campione su Williams nel '92 e Damon Hill, mondiale nel 1996, sempre su
Williams, figlio di Graham. Molto seguito è anche il locale campionato per auto da
turismo (BTCC) che è tra i più importanti del mondo anche considerando quelli
internazionali.

Tennis
Fu proprio un britannico, Walter Clopton Wingfield, nel 1874, a inventare il
tennis.[214] In Inghilterra si svolge il Torneo di Wimbledon, la cui 1ª edizione
risale al 1877, facendone così la più antica manifestazione tennistica ufficiale
del mondo. Campioni in questo sport sono stati Fred Perry, Tim Henman, Greg
Rusedski e Andy Murray.

Altri sport
Nell'ambito sportivo sono popolari nel Regno Unito anche cricket, ippica, polo e
ciclismo su pista. Fa parte della cultura inglese anche la famosa caccia alla
volpe.

Giochi olimpici
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Bretagna
ai Giochi olimpici.
Il primo campione olimpico britannico fu Launceston Elliot, nel sollevamento pesi,
ai Giochi olimpici di Atene 1896
Il primo vincitore britannico di una medaglia olimpica fu Charles Gmelin, medaglia
di bronzo nei 400 metri, ai Giochi olimpici di Atene 1896.
La prima donna campionessa olimpica fu l'inglese Charlotte Cooper, nel tennis, ai
Giochi olimpici di Parigi 1900.
Gli atleti britannici più medagliati dei Giochi olimpici moderni sono Chris Hoy,
nel ciclismo su pista, con 6 ori e un argento, alla pari con Jason Kenny, anch'egli
nel ciclismo su pista
I Giochi del Commonwealth
Da menzionare anche l'evento sportivo che coinvolge i paesi del Commonwealth: i
Giochi del Commonwealth

Folclore e tradizioni
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Folclore
britannico.
Anche l'aspetto folcloristico e delle tradizioni assumono una certa importanza
anche in ambito culturale: appartengono al folclore britannico, per esempio, il
Fiddler's Green, un tipico luogo post-mortem appartenente al folclore inglese, e la
leggenda del Teschio urlante.

Ricorrenze nazionali

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