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n

ANALISI TÉRMICA DELLA PRIMA PARETE

l DELL ' EXPERIMENTO RFX

Ruy Marcelo de 01ivejra Pauletti

Tesa del Corso d{ Perfezjonamento in Ingegnerja del


Plasma e della Fusione Termonuclear'e Controllata.

A.A. 1984/1985

Relatora

Prof. Ing. Bernhard Schrefler,


Prof. Ing. Carmel o Majorána .
Pr'esentazjone

Questolavoroê stato svolto comeattività di tesa del


Corso dl Perfezionamentoin Ingegneria del Plasma e della
Fuslone Termonucleare Controllata, afino accademico 1984/1985,
presso I'lstituto dl Elettrotecnica e d{ Elettronica della Facol-
tà di Ingegner'ia dela'Università di Padova.
Ho avúto il supporto economícoda una bolsa di studlo
rilascjata dal Conselho Nacional de Tecnologia e Pesquisa - CNPq-
del Minlsterio da Educacao
del Governo
brasjliano.
Le .attjvjtã si svolsero presso {l Progetto RFX (t) che

mi ha dadola posslblljtã di usare il suo centro di calcolo e la


sua biblioteca. L'lstituto d{ Scienza e Tecnjca delle Cos-
truzionl dela'Università di Padova
mi ha fornito parte dei codici
ad el ementa fjniti usat{ .
Ringrazjo tutto {l gruppo di lavoro di RFX per I'atten-
zione e la slmpatja con la quase mi hanno accolto e per íl grande
ajuto chem] hannodito. Vorre{nominarl
i tutti, masonotanta!
fra tutt{ desidero comunque ricordare Píerluig{
Zaccaria che mi hâ moro insegnato in mento a{ codici numerici e
a{ computers; Fjl ippo EIio con cui ho avuto importante djscussjo-
nj; Maurjzjo Fauri che m{ ha aiutato nella stesura della tesa
Sono particolarmente grato al Professore marmelo Maio-
rana, che mi ha semprestimolato e consigliato, non solo Reli'am-
bito d{ questo lavoro, ma in tanta aspett{ della mia veta accade-
mica e della mia permanenza in ltalia.
Vogllo infjne ríngrazjare i Professora Francesco Gne-
sotto e Bernhard Schreflerper i foro consigli e le foro valjde
crjtiche
Dedico questolavoro ai miei genitor{ Ruye Mana de
Lurdes,ai míei frate]]{ Rafae]e Jaquelinee alia mia fidanzatta
Cristina, per tutto {l foro amore e la loto pazienza.
Padova, l:i 01.08.86

'7

RuyMarcelo de Ollvejra Paulettl

l#') Assocjazione Universitã di Padova,lstituto Gaslonjzzati del


Consjgllo Nazionale delle Ricerche (CNRI e Consigljo Europeo di
Energia Nucleare (EURAT014).
[ndlce

1. 1ntroduzione pag. l

2. Proprjetã dei material { pag. 6


2.1. Propríetãdella grafite pag. 6
2.2. Proprietã dela 'lnconel pag. 9
2.3. Proprietã gela 'acciaio pag. lO

3 . Cara chi termo c{ pag. ll


b

4. Analisa numerjca monodimensjonale pag. 13


4. 1 Modem 1{ monodimensi onal i pag. 13
4.2 Applicazjone numerica pag. 14
4.3 Verifica della discretizzazione pag. 15
4.4 Studlo dela'irraggjamento del tegolo
verso la comera da vuoto pag. 16
4.5 Temperature di regime sotto caríco medite pag. 19
4.6 Irraggiamento del tegolo verso I'Interno
della prima parete pag. 20
4.7 Casocon calote specjfico varjabjle
con la temperatura pag. 22

5. Modeml o bi dimens i onal e pag. 23


5. 1 Criteri d{ impostazione de] modello pag 23
5.2 Descrizjone del modello pag 24
5.3 Determjnazione dei fattorl d{ forma pag 26
5.4 Simulazione del primo impulso pag 28
5.5 Anal is{per impulso rlpetuti pag 31
5.6 Effetto della conduzione termica pag 32

6. Verifiche della prima parete pag. 34


6.1 Verlfjche termodinamiche pag. 34
6.2 Verifiche termomeccanlche pag. 35

7. Osservazion{ concl usive pag. 41

8. Bibliografia pag. 43

9. Figure pag. 46
1. 1ntroduzione

11 Progetto RFX si {nserjsce fra le attuali rjce)"che


sulca fusionetermonucleare
controllata, nella linea basata sul
conflnamento del plasma per mezzo di campa magnetic{. Come le
pr'incípali macchi.ne
dl ricerca attualmenteoperativeo in fase di
progettazione, RFX ha una geometria toroidale, estendo disegnata
per funzjonare con una particolare configurazjone dei campa ma-
gnetic{ di confinamento, nota come Reversed Field Pjnch (RFP). A
dlfferenzadel pjü djffusi Tokamaks,gl{ RFPpossono,in teoria,
raggiungere le condlzioni di innescodelle reazioní d{ fusione
col solo riscaldamento
prodottodália correnteelettrica indotta
nel plasma. Gl{ RFP sono, ín questo senso, una interessante
alternativa a{ Tokamaks;in ques'c{ultjmí, per ragjoni d{ stabi-
lità, nons+ puõportare il plasmaall'ignizjone col solo ríscal-
damento ohmico, ma s{ devono enche usare fonte addjzionali di
rjscaldamento.
L'jdea di base d{ RFX ê quelha di studiare {l funziona-
mento di una macchina,RFP con un plasmapercurso da una corrente
elettrjca nomjnale di 2 MA, per determjnare le legg{ d{ scala
che leganola correnteaglí altri paramento
del plasma, e cioê
temperatura, tempo d{ confinamento e parâmetro P (beta del plas-
ma), e cosadimostrarele possibi.lità degl{ RFP comereattori
/l/. l princjpali parametri di RFXsonorjportati Relia tabella l
/2/
All'aumentare de{ margina di prestazione delle macchine
di ricerca, ín terminedí densitã d{ particelle tempet:atum'a
del
plasma e durata dela' impulso, i carich{ termlci sulca prima
parete danno origine ad uno dei grossa problema d{ fattibiljtà
tecnologica della fusione. Per prima parete s{ entende, {n gene-
rale, I'insieme di componente della macchjna che puossono entrave
a contatto con il plasma,per un qualsjasi períododi tempo/3/
Le limjtazjoni imposteda{ materiali impjegatiper la
costruzlone della prima parete quali , ad esempjo, le basse
temperaturealce quali avvengono i camblamentidl stato, il
numerollmjtato d{ ciclo ammissjbilia fatica e i bass{ valori
dei limlti di rottura, nonchê la perdita di particelle che provo-
ca un inquinamento del plasma , condízionano sia {l progetto
della prima parete che { ljmiti di eserclzio della macchina.

l
La prima parete, sottoposta ágil impulso termlci norma-
1{, nondevesublre erosion{ o danni significatlvi e deve.inoltre
garantire I'lntegrjtà della comerada vulto nela'eventualità di
un brusco collasso della conflgurazione del plasma /4/
Durantegl{ ímpuls{ d{ plasma, si verjfjcano riscalda-
ment{ progressiva della prima parete, fino a temperature moro
elevate. Tra un Impulsoe I'antro, la primaparete deveraffred-
darsi. ll calote puõesperetrasferito all'esterno per irraggia-
mento, conduzjone termica o convezione forzata, mediante adeguatl
s{ steml dl raffreddamento .
Se I'energia rilascíata dal plasmaê djstrjbulta uni-
formemente sulca prima parete, corrispondentemente, in un impulso
a funzíonamellto
normaleil carico termlco nonê moita elevato,
nel senso che impulso d{ plasma di piü secondi possono essere
assorbit{ per mezzo
della capacitàtermicadei materjali della
prima parete /5/
E' pera accertato che ]a deposizjone delle partjcelle
del plasma, ed {l cónseguentetrasferimento di energia, ê
maggiore {n aree dove le linee del campomagnetico intercettano
la superfície della primaparete. Questacircostanzasí verifica,
ad esempío, in corrispondenza alce porte di mesura, od nela'eve-
nienza d{ un non perfetto controllo della posizione della colonna
di plasma. Nelle zonedovele linee di campointercettano la
superfície, { carich{ termic{ risultano moro maggior{ della
media /6/
Da quanto detto deriva ]a necessita d{ interporre
adeguat{ schermiper proteggerela camerada vuoto, quanto mente
nelle zonesottoposteal massjmoflusso termico.
11 progetto e la verifica della prima parete devoro
quindl garantjre il rispetto deí ljmiti di sicurezzae d{ funzio-
namento,rispetto ai dueseguenticriter{ generali: il criterio
meccanjco, rjguardante le tensíoni, le deformazioni e il compor-
tamentoa fatica del materiale; il criterio termodjnamico,ri-
guardantei l imita d{ fusione e subljmazlonedei materlali
S{ deve enche garantire che il tasso d{ inqujnamento
del plasma con impurezze provenlenti dália prima parete non
intensjflchi { fenomenidi perdjta di energiaper radlazione, in
mesura tule da compromettere la qualitã del plasma. Questo limite
diventerã fondamentalenei prossimi reattori a fusione, poichê in
queste macchjne le perdjte d{ energia non dovranno espere taxi da
impedire il ragglungimentodela'ignizíone nelle reazion{ dl
fusione

2
l piü severacav'lch{termicl sulca prima parete si
verifjcano in corrlspondenza ad una eventuale terminazione istan-
tanea della colonnadi plasma, detta disruption, o quando il
plasma dlventa {nstablle, ovvero quando, alia fine di un impulso,
non si desce a controllare la termjnazjone
della corrente di
plasma. L'energia immagazzjnata ne] sistema plasma-campamagneti-
c{ vjeneallbra rilasciata {n gt"anparte alia primaparete, sotto
formadi calote, {n un intervallo di tempomoro piccolo.
Le incêrtezze su cosaavvienesulca prima parete in
presenzad{ unadjsruption del plasmasonomore. Rispetto ai
carichi termicl, nonsi sa quasesia {l tempoda considerareper
íl rilascjo .dela'energia, e tutte le {potesi consjderate in
letteratura sono plü o menoarbitrarie. Nonê altresi nota la
dístribuzione spaziale de{ flussi di energia. Per esempio,se il
plasmaê fortemente inqujnato, il trasferimento dela'energia alia
prima parete avviene essenzialmente per {rraggjamento, e la prima
parete ê sottoposta ad un flusso di intensítã quaseuniforme. Se
invece il plasma ê pulito, il trasferimento dela'energia avvjene
sotto formadi energiacinetica delle partjcelle e la dístribu-
zione spaziale de{ flussi depende da come si presentano i campa
magneticiall'estante del collasso.
Lecaratteristiche della dispostadella primaparetea{
flussi termjci sono anch'essein gran parte sconosclute. La
fusione o evaporazjone del materiale, nei prima attimi della
djsruption, puõcambiarele condizionilocal{ del plasma, e la
prima parete puõaflora essereschermata rispetto ad ulterjori
erosjoni da un strato esterno di plasma freddo e "$porco"
Contemporaneamente,la
resposta della primaparete ha
influenza sul proprio campotermico e la determinazjonedelle
temperature deve prevedere enche i cambiamentidi stato, I'accop-
plamento dei campa termici delle fase e il trasporto di vapore,
il quase a sua volta ê accoppiato con {l moto del plasma stesso.
Âncora, cosasuccedead un strato d{ materjalefuso o
alce partjcelle evaporate?ll matei'lajeê portato vja da forze
elettromagnetiche,o rimanein superfície?
Quello chesi puõduredi sjcuro ê che, quantopjü si
aggravano [e condjzioni a]]a quase ]a prima parete ê sottoposta,
tanto plü essa ha un comportamentoche tende a smorzare il fenó-
meno. All 'aumentare
della temperaturain superflcje, I'irraggía-
mentosi incrementacon la quarta potenza; in corrjspondenzaad
un câmbio di stato, la temperatura della linea di separazjone
delle fase rimanecostante, e cos:ila prima parete offre un
limite al gradiente termico nello spessot"e; s{ aumenta il numero

3
d{ particelle evaporate, lo schermo da esse fornito aumenta
corrjspondentemente
Le incertezze riguardanti I'interazione plasma-prima
parete durante una djsruptlon hannoportatoa considerarela
presente analjs{ per le gpndizion{d{ funzjonapçDçç2
normale dl
RFX. Pur estendo estremamenteimportante, lo studjo delle condi-
zjon{ alia dlsruption comporta incertezze tala da scoragglare
['jmpiego d{. mode]]i numerjc] comp]ess]. Studi su mode]]i monodj-
mensional{, condiveseipotesi di comportamento
sonostat{ fatti
altrove /3,5,7/. '
Ad ogni modo, il progetto dello scudo termico della
prima parete d{ RFX ê tule da garantire la sjcurezza della comera
da vuoto, allche sotto condjzjoni di brusca disruptjon, poichê
prevede che questa sia interamente protetta. L'attenzione sl con-
centra aflora, nel caso di una djsruptjon, sulca sicurezza
termica della sola prima parete
La primapareted{ RFXsafa costituita da tegoli ret-
tangolari d{ grafite, vincolati ai 72 anell{ massicci della
comerada vuoto, per mezzod{ supporti di accjao inoxaustenjtj-
co (fig 1)/4/. 1 tegol i avranno dimensjon{ variabjl i da un mínimo
di 90mmx 126 mmad un massimo di 90 mmx 208 mm, in dipendenza
dália posizione assunto, ed avranno un spessore di cêrca 20 mm.
Essendo {ndlpendent{tra di foro, { tegol{ possono subire
ljberamente le espansjon{ indotte dali'aumento di temperatura.
L'analísi termomeccanjca della prima paretesi riduce pertantoad
una indaginesulle tensioni {ndotte dai gradientetermlc{ transi-
tori su ogni sjngolo tegolo, ovverosu quell{ píu sollecitati, in
termina d{ shock termico e di compatiblljtà tra tegol{ e suppor-
ti. E' comunque accertato/8/, che la grafite resiste a tala
sollecjtazioni, purchê i support{ de{ tegoli permettanole
espansioni termiche
11 trasferimento dela'energia termica dália prima parete
alia comera da vulto avverrà per irraggiamento della superfície
posteriore dei tegoli e per conduzione, attraver'se i supporti
metalljci (raffreddamento inerziale). ll raffreddamento dlretto
per convezioneforzata (raffreddamento attivo, cjoê tramjte un
fluido sotto pressione, passante {n conduttor{ posta a contatto
con la parte posteriore della prima parete),qualche. volta adotta-
to in macchjne simjli/9/, non ê reallzzabile in RFX.
Datta la complessità geometrjca della prima parete dj
RFXe de{ carich{ termjc{ ai qualli essaê sottopposta,nonchêle
diverse formedi scambiotermjco e le proprietã non-lineari dei
materiali cojnvolti, lo studio del comportamentotermico della
prima parete d{ RFX deve essere fatto per mezzo di metodi

4
numericí. La presente analisa fa uso di codici d{ calcolo basati
sul Metododegli ElementoFíniti /lO,ll/, disponíbil{ nei
]aboratori di calcolo utilizzat{ per il Progetto RFX.

Tabella 1 - Principali parametri di RFX

raggio maggjore, R 2.0 m

raggio mjnore , a 0.5 m

massima corrente dí
pl a sma 2.0 MA

massimo campo toroidale 0.7 T

tempo dí sal ita del la


corrente 15 - 50 ms

tempo dí flat-top della


corrente 0.25 S
2. Proprietã de{ material{

La determinazione delle proprietà de{ materiali da asse-


gnare ai modelli ad elemento finita ha portato ad una rlcerca
abbastanza lunga sulca letteratura specializzata, onde slmulare
{[ comportamental de{ materia]i in modorea]jstico. S{ ]imjta
pera I'esposizjone alia enuncjazione de{ valor{ assunto nelle
analisa, rimandandoai sjngoli riferiment{ per {nformazjonipiü
dettagllate

2.1. Proprietãdella grafite


11 materiale attualmenterjtenuto piü idoneo per la
fabbrícazionedei tegoli dí RFXê la grafite poljcristalllna,
fjnementepolverizzata e di grandepurezza, giã applícata in
progetti simili /12,13,14/. Lâ grafite ê ritenuta tra { materjal{
piu adatti a costituire la primaparetee i limiters delle
macchineper rjcerche sulca fusione termonucleare, per le sue
eccellentl proprietà termjche ed {l suo basco numero atomico,
nonchê per la caratteristica di presentare un processo manufat-
turiero menodispendiosodi quello con impjegodi metalli refrat-
tari /13/
D'altra parte, la grafite presenta fenomen{ di erosione
física e chimjca ( principalmente produzjone di metano) e dj
subiimazione. Inoltre, a relativamentebassi livelli d'irraggia-
mentosi verificano fenomenidi recycling dela'jdrógeno,swelling
e riduzione della conducibllità termica.
Per recycling dela'idrogeno si intendono i fenomeni per
i quall atomldi idrogenoincidentesulcaparete ritornano al
plasma /15/. Ciõ puõ avvenire per riflessjone degli stessi atoml
incidente, per ricombjnazjone degl{ atom{ {n molecole di idroge-
no e a causadi uni subjti da altre partjcelle. Alta tass{ di
recycling tendono ad aumentarela densitàdel plasmae a far
decrescere la temperatura ionica.
Con swelljng s{ entende I'aumento delle dimensjon{
macroscopiche d{ un corpo írraggjato con neutron{ veloci, a causa
della formazjone d{ vuoti nel reticolo molecolare del materiale
l suddetti problema generati dali.'irraggiamento sono
pera secondar{ in RFX, in quanto in esso le particelle del plasma

6
sono termalizzate, anzlchê veloci
Si ê assuntounagrafite del tipo 5890PT,della ditta
Carbone Lorrajne(Francja). Questotipo dl grafite, comeriferjto
in letteratura /13/, ha dimostrato un comportamento soddisfacente
ne{ testa realizzat{ nela'ambito dei progetti JET e TFR.
Da{ data disponlbil{ dália ditta Carbone Lorrajne,
dália letteratura e da{ rapporti tecnic{ /12,13,16,17,18,19/,
sonostate ricavate ]e proprietà elencatenella tabella ll
La djpendenzadália temperaturadella conducibiljtà
termlca, del catore speciflco, e del modulo di elasticitã sono
defjnite nelle curverlportate {n figura 2
Per I'emjssjvjtà termica, sonostati adottati valorl
prossim{ all.'emissjvltà tt'asversaledella grafite, poichê si
presumeche il processodl fabbrjcazionede{ tegol{ parti ad
orjentare I'asse longitudinaledel reticolo molecolarenello
strato superficiale del tegolo, parallelamente alia superficje
Questaaffermazione ê basata sulle mjsure di emissívjtà condotte
su supefjcie ljscie e scabrose. E' enche importante osservare che
non esjste sjgnifjcativa djpendenza dela'emissività rispetto
alia temperatura /16/
Tabella ll - Proprietã della grafite

PROPRIETA' VALORE UNITA' DI MESURA

densítà apparente l .LIVJ Kg/dm3

porositã totale 0.21


r
temperatura d{ subi {ma
zione a pressioneatm. 3600 oC
a IOE-2 Pa. 2300

calote specifico
a 273 K.. 0.75 -- 0.85 J/gK

modulo di elasticità
a 1273 K.. 13.5 GPa
a 2273 K. 17.0

tensione ljmjte d{ v'ottu


ra a trazlone
a 1273 K. 52 MPa
a 2273 K.. 63

coef. di dilat. termjca


termica -6 -1
-6 -1
a 1273 K.
K.. 5.3 10 ''' K
a 2273 K..
K. 6.
6.11

conducibilltà
conducibilità termica
termica :'''''
a 273 K.K.. 145
145 H/mK
a
a 1273
1273 K.
K.. . . . . .. . . 42
42

emi s s l v{
vi tã
trasversale
trasversale 0.72
0.72 --
longitudjnale
longjtudinale 0.912
2.2 Proprietã dela 'lnconel

Si rjportano le proprietà dela'lnconel che rjguardano


la comerada vuotõ di RFX.Sebbenel 'unica propr:íetã dela'lnconel
coinvo[ta ne]]'ana]isi sja ]'emissiv]tà, potendo presumere che ]a
temperatura della comerada vuoto sja mantenuta costante, rias-
sumjamo le propri'etã dela'lnconel 625 a 100 'C, rjcavate da /20/
L'emissjvità dela'lnconel ê varjabile, a seconda del
tipo, da 0.19 a 0.78 /21/. S{ sono considerati due valori
Inconel 625 tipo B : € - 0.3
Inconel 625 tipo X : € - 0.4 /22/

Tabella 111. Proprietà dela'lnconel

PROPRI
ETA' VALORE UNITA' DI MESURA

calote specjfico 428 J/kg.K

modulo d{
modulo di elastícitã
elasticitã 202
202 GPa

carico
cara snervamento
co ddll snervamento 450
450 MPa

coef. di
dl dilat. termjca
termica -6
-6 -1-1
5.3 10 t+ K

conduc{ bl
conducjbllltã l i tà termo
termlca ca l0.8
l0.8 W/mK
2.3 Proprjetã dela 'acciajo

Questeproprietã rjguardano
i support{ deí tegoli
L'acciaio considerato ê un accjajo austenitico (lega Cromo-Nl-
chel), tipo.AISI 304, d{ cu{ s{ riportano, nella tabella IV, le
proprietà caratteristiche nel rangedi temperatura tr'a 100'C e
200'C /23/ F

Tabella IV. Proprietã dela'acciaio

PROPRIETA' VALORE UNITA' DI MISURA

calote specifico 500 J/kg.K

modulo di elasticità 190 GPa

cara co di snervamento 200 MPa

coef. di djlat. termjca -6 -1


17 10 'e K

conducjbjljtà termica H/mK

10
3 . Cav'l ch{ termo ci

Come osservato in /4/, la conoscenza della deposizjone


del calote sulca prima parete delle macchjne RFP ê moro scarsa.
La determinazioné dei flussi d{ energia rjlasciati dal plasma ê
fatta percjõsotto unaserie di {potes{
In un impulso con la massjmacorrente d{ plasmaprevis-
ta {n progetto (2 MA), si stjma che, nel períodod{ santa della
corrente - cêrca 30ms- I'energia trasferita dal plasmaalia
prima parete sia d{ arca 6 MJ. Unaparte d{ questaenergia ê
trasferjta per radjazjonee trasporto d{ neutra, con una dis-
tribuzione uniforme, e la parte restante per trasporto dl parti-
celle caniche, con unadistribuzione dependente dal dlsallinea-
mento della colonna di plasma rispetto alia prima parete. Durante
il flat-top si sumache 9 MJvengano trasferjti dal plasma in
unadurarad{ 250ms. In questafase si considerache il trasfe-
rjmento di energiatramite trasporto d{ particelle caniche sia
nettamente superiore alia radiazione e al trasporto di neutra.
Alia terminazione della corrente, I'energia trasferita alia prima
parete ê stimata in 5 MJ. In un impulso ben controllato, la
corrente puõ avere una terminazíone "sofflce", con durara símile
alia saleta, di arca 30 ms.
Cautelativamente (almeno nei riguardi della fase d{
salita), si assumeche tutta I'energia venga trasferíta alia
prima parete per trasporto di particelle caniche
Se il plasma ê centrado rispetto all'asse della macchi-
na, i flussi termlci sonouniforme, condensità d{ potenza di
arca 5,22blW/m'in santa, 0.94 MW/m' duranteil flat-top e 4,35
MW/m: alia termjnazione della corrente
Se invece c'e un disassamento della colono d{ plasma,
I'uniformità dei flussi termjci si perde. La distribuzione del
flusso di potenza ê aflora funzjonedel rapportod/lq tra il
disalljneamento della colonnae ll cosjddetto scrape-off layer
La distribuzione dei flussi risultanti, per duevalor{ di J e ],q,
presentata in /4/, viene riportata {n fjg 3.
Come carjchi d{ progetto, si assume la curva correspon-
dente a Âq= 0.5 cm e d= 3.0 cm. S{ ammette, cioê, che il sistema
di controllo dela'equiljbrjo orizzontale della colonna d{ plasma
sia in gradodi mantenere
{l disallineamentodella colonnaal dl
sotto d{ 3.0 cm.
Si assumeâncora che la distribuzjone della densjtã di
potenza sja la stessa per la santa e per la terminazione della

11
corrente, nonchêper {l flat-top. Pertantoil transltorio del
carico termico, per il punto sottopostoal massimo
flusso terhi-
co, puõ espere schematjzzato ne] modo seguente:

Flussotermíco
l
nella regionepiü sollecitata del toro

flusso
IMW/m'l ' 26..10

21.75

+'vt++ 4.7 'v'vJ'++

0. .03 .28 .31


santa, flat-top, terminazione
del la corrente di plasma

In .fig. 4 si mostra la variazione dei flussi ín una


sezione de] toro. ll diagramma puõ essere inteso come lo svjlup-
po, fungo la coordinata poloidale, di un fattore adjmensionale
Questo fattore moltipl ica il transjtorio del flusso sopra schema-
tizzato, e il prodotto defjniscei transitori dei fluss{ d{
energia per ogn{ punto della sezione meridiana della prima pa-
rete. ll diagramma s{ repete per tutte le sezjoni, originando una
configurazjone assialsimmetrica.

12
4. Analisa numerjca monodimensionale

Per in,dagare
{] comportamento
termicodei tegol{ della
prima parete dí RFX sotto l carich{ termjci dovuti ágil impulso
di plasma, sono stati generati vara modell{, di cuí si presentano
di seguito le caratteristiche fondamentali.
Le prime analjsi sono state svjluppate facendo rjcorso
a modelli monod'ímensionali, per mezzo del codice ADINAT /ll/
Successive
analjs{ sulle redistribuzioni del calote per irraggia-
mento, all' interno della cavità definita dália prima parete sono
state eseguite con un modello bjdimensionale generato in accov'do
al codice TOPAZ /lO/ che, da questo punto d{ vista, permetteva
maggíori possibiljtã di ADINAT. Un'ulteriore modello bjdimensio-
nale ê stato processado
con íl codice ADINAT,con I'obiettivo di
stimare il contributo dato dália conduzjoneal trasporto di
calote dal tegolo alia camera da vuoto. Quest'ultimo {ntervento
ha avuto lo scopod{ fornire informazjoni per il lavoro di pro-
gettazione del sistema di supporto.

4.1. Modellí monodjmensionali

L'analisa termica dei tegol{ ha preso I'avvjo con un


modello monodimensionale, per determinare il campo di temperature
di interesse operativo e per sviluppare delle prime considerazio-
ni sulle variazjoni della respostatermicain funzione delle
proprietà caratteristichedei materiali. Inoltre il modello ê
servito per eseguire rapidamente analisa corrispondenti a lunghi
Intervala í di tempo, altrimenti proibjtjve se eseguite con dis-
cretizzazioni a tanta gradad{ liberta.
Fra i codici djsponibili, se ne ê scelto uno di recente
acquísizjone in RFX, contenente l 'elemento monodimensionale ter-
mico, e cioê ADINAT
Dopo alcune prove prel iminar{ di taratura delle dimen-
sioni degl{ elemento e dela'ampiezza dei time-steps da {mpiegare
nela'analisa, si ê definito un modello dotato di 26 nodo e 25
elemento,in gradodi descrivere correttamentegli effetti deglí
elevatí gradiente termjcí superficiali. A tal fine le distanze
fra i nodo posta ín prossimità della superfície del tegolo espo-
sta al plasmasonostate mantenutemoro piccole

13
Schemadel modello monodjmensionale

n nodo
1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 24 25 26
oo=o--oH--o=--o---o--=on--o---o«=»o=--o o---o---o
1 2 3 4 5 ' 6 7 8 9 10 11 24 25
n elem.

1<------.....t---------- 20 mm

11 modello ê costituito da elementonon-ljneari per


avere:
1) 1a conducjbiljtà variabile con la temperatura;
2) il calote specifico variabile con la temperatura.

La capacltã te rmi c a ê concentrata su{ nodo (lumped


capacitanc.e matrix).
Per brevità, la superfície del tegolo exposta al plasma
verrà chiamatasuperficje anteriore e quelharevolta verso la
comerada vuoto superfície posteriore

4.2 Appl icazjone numerica

In una prima {ndagjne, si ê supposto che la temperatura


íniziale del tegolo fossea zerogradacentigradi, e che la
superfície posteriore fosse mantenuta costantemente a tape tempe-
ratura.
Sulca faccia anteriore s{ ê imposto {l flusso termico
correspondente alia massima intensità d{ flusso incidente sulca
prima parete, secondo quanto descritto nel $ 2
11 transitorjo termjco durante i prima 280 ms, correspon-
dentealia santa e al flat-top della corrented{ plasma(fjg. 5)
djmostrache, alia fine del períododi santa della corrente sl
ha una temperaturamassjmaalia superficje del tegolo, di arca
400 grada centjgradi. La temperatura pera decade rapidamente
nello spessore, ed a Imm di profonditã la massima temperatura
raggjunta,alia fine della santa, ê pocopiü d{ 200gradacenti-
gradi

14
4.3 Verlfjca della correttezza della discretizzazione
assuntotramjte soluzjoneanalítica, relativa alia
fase d{ riscaldamento.

11 comportamento
del modelloê veriflcablle tramjte la
soluzione analitjca data da Carslaw& Jaeguer/24/ per un polido
di spessore l ljmitato da due piam parallel{, con temperatura
{niziale uniforme nulla per t<0.0, flusso termlco cortante per
t>0.0 e superfície oppostaa quelhariscaldata mantenuta
a zero
grada centjgradi

n (-k.(2n+l)' z: t/41' )
8Fo.l (-1) .e 12n+l »x
sin--------
Ka' n=0 2 21
( 2n+l)

dove Fo ê il flusso impostoall'estremità l,


K é la conducjbilitã termjca, ritenuta costante,
k=K/QC ê la djffusivitã termjca.

Per K=122 W/mK,


k=0.9 + 10-4 m'/s,
Fo= 26.1 MW/m:, la soluzione analítica confermala
bontà della discretizzazione assunto. Per i prima 29 ms, rispetto
ai qualli .si impone un flusso cortante, il transitorio ê mostrado
nella figura 6, ove ê enche eseguito un confronto con i preceden-
te risultati numeric{ (fig. 5).

15
4.4,Studjo della trasmissjone del calote per
i.rraggiamento, dal tegolo alia comera da vuoto.

[n una seconda indagine, si ê assusta ]a condjzjone a]


contorno sulca pârete posteriore del tegolo correspondente
ad un
scamblo teruico per irraggiamento verso la parete d{ Inconel
Quest'ultima sl suppone mantenutaalia temperaturacortante dí
363 K ( 90 'C). 'Questa temperatura ê stlmata tenendo conto delle
{ndagjni esegulte in /4/ sulle temperature di regime della camera
da vuoto raffreddata da un flusso di aria secca, unjdirezionale o
alternato, tra le lamiet'einterna edesternodella camerada
vuoto. ll valore della temperaturascelta ê quello massjmo
rag-
giunto a regime,nel casodi flusso d'aria alternato.
La temperatura iniziale
assunto della prima parete ê
uguale a quelha della camera, gjacchê s{ suppone che durante
I' interruzíone deí cicl i operatív{ della macchina, il complesso
comera .da vuoto-prima parete avrã avuto tempo sufficiente per
raggiungere I'equílibrio termico.
Lo scambiotermicoper irraggjamento
tra due superfic{
diversamente
riscaldate ê datto da:
4 4
q : f * € * (T -T )
1-2 1-2 1 2
Dove É:1-2 ê il coefficíente dl interscambjo tra le due
superfici, funzionedelle emjssivitàdei materiali, e fl-2 ê il
coefficjente di forma, funzione della geometria delle due super-
fic'i
Pojchê le superfície della grafite e dela'lnconel sono
assimilate a duepjani infinita paralleli, si puõ attribuire
foro un fattore di interscambio
secondoI'equazionesottoriporta-
ta / lh /

l l l

€ € C

1-2 l 2

16
Evidentemente, poichê tutta la radiazjone d{ una super-
fície finisce per {ncíderesull'altra, il fattore di forma di
ambedue le superfic{ ê unitário.
Per la determinazione del fattore d{ interscambío,
I'emissività della grafite ê stata assunto pari a 0.75, secondo
quanto previsto nel $3, mentre per I'lnconel sono stati assunto
due diversa valori. ll fattore d{ interscambio €1-2 s{ avvjcina
sempre alia .pjü bassa delle emíssivjtã e essendo I'emmjssività
dela'lnconel sostanzialmente piü bossa, ê questa che diventa
crjtjca. f
S{ ottiene

1) € =0.40
{nconel
0.35 ;
6 =0.75 1-2
grafite

2) € =0.30
incone]
e = 0.27
e =0.75 1-2
grafite

Le massime variazioní di temperatura alia superfície


del tegolo, nella durata del primo impulso d{ plasma simulato,
non sono dipendentidalle condizionitermiche delle superfici
posteriori della grafite e dela'lnconel. l transitori associati
ai coefficienti di interscambío 1) e 2) (fig. 7) si sovrappongo-
no. Anchenella primaindagine, dovesí assumeva
chetutto il
calote incidente fosse asportato, si ottenevanogli stessi tran-
sitori
Per {ndagarele variazioni della temperatura alia su-
perfície del tegolo, in un slngolo impulso, si potrebbe quindl
considerare la prima parete come un solido semi-infinito. Questo
si puõverificare con il criterio presentatoda R. Behrjsch/5/
d > 4/'R:ij7Ü:a

dove d ê la mínima profonditã del polido da assumere


per validjtà dela'ípotes{ di solido semi-infinito e t ê {l tempo
di durata del flusso agente

17
Per K = 122 W/mK,
t 0 3 S9

QC = 1.35E+6 J/m3 K,
si ottiene ........''..'..... d > 0.01 m
e, per una prima parete con un spessore d = 0.02 m quase ll caso
dei tegoli d{ RFX,I'ipotesi ê val ída.
Su scale di tempo piü lunghe, questa ipotesi perde
va[idità. ]]nfatt{, supponjamo d{ app]icare f]ussi corrispondenti
a piü {mpulsid{ plasma, considerando un certo tempodi rjposo
tra dueimpulsoguccessivj:I'immissioned{ energiaduranteI'im-
pulso di plasma, provoca un'aumentodella temperatura della prima
parete con consequente irraggíamento verso la camera da vuoto
che, com'ê ní)to, ê funzíone delle quarte potenze delle tempera-
ture superficial{ de{ tegol{ e della comera.In corrispondenzaai
prima ímpulsi, questa temperaturanonê abbastanzaalta per
dispet'dele, nel tempodi riposo tra impulso, tutto {l calote
fornito dal plasma, sicchê la temperaturadella massadi grafite
aumenta. Dopo un certo numero di cic] í si deve raggiungere
I'equílibrio tra il calote fornito duranteI' impulsoe il calote
drenadodurante il riposo
11 tempo di riposo mínimo previsto nel Progetto RFX ê
d{ 10 minuta. Si applica quíndi al primonododel modello un
flusso termjco variabile nel tempo con legge trapezoidale, come
riportato nella figura 8. 1 rapporti di ampiezzadelle base del
trapezjo sono condizionate dai time-stepassunto e I'altezza
resulta ugualea 13.05MW/m:,in modocheI'energia fornica sia
ugualea quelhafornjta con un flusso dito da tre gradini corrís-
pondentialce fase d{ santa, flat-top e termjnazíone
della
corrente di plasma.
L'applicazione di un flusso trapezoidale altera la
temperatura massima istantanea raggiunta sulca superfície. Non
altera, invece, le temperatureraggiuntea partire dali'estante
{n cu{ essedivengono uniformenello spessore
del tegolo, coiê
dai prima secondi dopo I'impulso, fino alia fine del tempo d{
riposo. L'jmpiego di un djagramma di carico sempl ificato permette
d{ assumeredei time-stepspiü lunghi, riducendoil tempodi
elaborazione complessivo. Trovate le temperature di regime,
aflora si applíca{l flusso definíto in modopiü v'affinato, per
calcolare le temperature massime corrispondenti
Si ricord{ ora che, per due diversa valori dela'emjs-
sività dela'lnconelsi ottengonocoeffjcienti d{ interscambio di
0.35e 0.27tra grafite ed Inconel. Conil primodei duecoeffi-
cienti, il regime ê raggiunto dopo due ore dj operazioni, cioê
dopo 12 scarjche di plasma. La temperatura massimaraggjunta alia

18
superfíciedel tegolo ê 1450K, alia fine della duratadel flusso
termjco. Dopol prima3 secondidália fine dela'impulso, le
temperature fungo lo spessore del tegolo divengono praticamente
uniforme a 740 K; esse po{ decrescono fino a 640 K,alia fine dei
10 minuta di riposo (fig. 9)
Con il secondo coefficiente, le condjzion{ di regime
sono raggiunte dopo arca due ore e mezza, con una temperatura
massjmaprossima a 1500 K. Indicando con T. la temperatura rag-
giunta all'estante t. in cui s{ possono
considerareuniforme le
corrispondenti chstrjbuzioni fungolo spessoredel tegolo, s{
ottjene T. - 790 K. Le temperatura decrescono uniformemente fino
al valore d{ Tt. -690K, alia fine del c.{clo (fig. lO).
Le .caratterischedei materiali rispetto all'irraggia-
mento sonoovvjamentedecisive ne] determjnareI'efficienza del
raffreddamento. Ne{ due casa esaminati, le temperature dí regime
sono, pera, troppo are, non in termjni di .performance meccanica
de{ tegol{, ma in termina chjmici. Infatti, a queste temperature
il tasso di produzionedi metanopuõ esseretroppo alto rispetto
ai l emiti accettabili di inquinamento del plasma /8/ e la evapo-
razíone comjncia a djventare significativa /5/
Secando questa indagine {nlziale, il solo irraggiamento
comemezzod{ trasferimentodel calote dália primaparete alia
comerada vuoto condurrebbea situazioni non accetabil i per' il
funzionamento della macchjna.

4.5 Temperature di rêgíme sotto ll carico media

Pergl{ sviluppi succesívi, si ritiene opportuno


ricor-
dare quali sianóle temperature di regimeraggiunteper effetto
d{ un carico termicomedioprefissato.
Infatti, se il plasmaê perfettamentecentrato, la
prima parete assumerà una temperatura uniforme sla in senso
toroídale che polojdale. ll problema
si riduce cos:i a quello
della determinazione del campo termico col modello monodimensio-
nale. Si ê considerato {l caso di un coeffjcjente di {nterscambjo
grafite-lnconel di 0.27, che fra { due casa di emissjvítà prima
considerat{ costitujsce la condizione piü gravosa. L' impulso
termico ha la forma trapezojdale prima consjderata, ma convenien-
temente rjdotta in scala.
Imposta piü impulso al modello, esso si porta a regime
dopotre ore di operazionl. In qualsjasi ciclo, a regime, la
temperatura massjmasulca prima parete ê di 625 K. La temperatura
fungo lo spessore all' estante tu ê di cêrca 520 K e decresce
fino a 505K alia fine del tempod{ riposo (fig. ll).

19
4.6 Stjma della propagazionedel calote ' per
i.rraggiamento da] tegolo all'interno della prima
parete

11 modello prima studiato,Della sezione 4.4, non teneva


conto degl i scamHI termici per irraggiamento, che si {nstaurano
tra le superfície diversamente riscaldate della prima parete. Se
su un tegolo si applica il carico massimosí verjfjcano cor-
rjspondentemente flussi e temperature piü basse ín altre regioní
della prima parece
Per tener conto del contributo dela' irraggiamento del
tegolo pjü riscaldato versoregioni pjü fredde, usando
âncora i
modela i monodimensionali , era necessário ipotjzzare una tempera-
tura ambjentale (environmental temperature) ed un fattore di
formar]spetto a]]a superfície de]]' íntera primaparet.e, pei" i]
primo nodo della schematizzazione, ora supposto irraggiante
Assumere una unica temperatura ambientale vuol dure assumere la
comera a temperatura uniforme. ll coefficiente d{ forma del nodo
{rraggiante ê uno, gjacchê tutto il calote emersova a finire
sulca superfície della prima parece
Come temperatura della prima parete s{ ê assunto quel-
ha d{ regime sotto impulso corrispondenti ad un flusso medio,
come descrito Relia sezjone 4.5. ll coeffjciente d{ {nterscambjo
€1-2 tra nodoírraggiantee primapareteê assuntougualeall'e-
missività della grafite. Questa ipotesi ê intuitiva ed ê barata
sulca relativa analogia che I'attuale configurazione presenta
ríspetto a quelha di due cilindro coassial i o d{ due sfere con-
centriche. In ciascunodei duecasa, il coefficiente d{ {nter-
scambjotra la superfície interna l e la superfície esterno2 ê:

e1-2
l
( ---- - 1)
c2

dove D dl/d2 per il casodei cilindro ,


D dl'/d2' per il casodelle afere

20
Independentemente della geometria consjderata, quando
dl << d2 1'espressjonesi rjduce a €1-2 : €1, e scompare
I'emis-
sività della superficje 2. ll comportamento ê Idêntico a queIJo
che si avrebbe se la superficje l írragglasse verso un corpo
neto. Questarelazjonepuõessereimpiegatacongeneralità per
calcolare lo scambio termico di corpo, piccolo a sufficenza,
racchiuso dentro una cavità a temperatura uniforme '' enche quando
non sia rigorosamente
verjflcata la condlzjonedi sjmmetriasfe-
rica o cllindrjca" /25/
L'jpotesi non ê, pera, completamenteomogenea
con quel-
ha già formulatanei confrontadello scambjo
termicodal tegolo
alia comerada vuoto. Infatt{, mentreper I'altra faccja si
assumevacome.valida I'jpotesi di due piano indefinit{ affaccia-
ti, dove I'aree delle superfjci irraggianti erano anch'esse {nde-
fjnjte, nel casoattuale si assume
unaconfjgurazione
valida per
un solo elemento, d{ área tendentea zero. Daun lato tape ele-
mento irraggja verso una cavjtà, dali'antro scambja per con-
duzíone fungo lo spessore del tegolo fino a raggiungere una
superfície indefinita ( fig. 12).
La considerazione dela' irraggiamento dália superfície
del tegolo verso regioni piü fredde conduce ad un abbassamento
delle temperature di regime: alia fine dela'impulso, sulca super-
fície del tegolo, si raggiungono 1310 K; dopo i tre secondi
necessar{ perchê le temperature síano uniforme fungo lo spessore,
si trovano660K; alia fine del tempodi riposo la temperatura ê
diminulta fino a 560K. Questoregimesi ê osservato con un
coefficiente di interscambio
grafite-l iner d{ 0.27 (fjg. 13).
Paragonata alia situazjone pjü pessimistica prima
considerata ( sez. 4.4), senza tener conto dela' irraggiamento
verso regioni piü fredde della prima parete,sí verifica una
dímínuzíone di 130 K ne{ valori che definiscono. i punti
caratterístjci del típico transitorio termlco a regime

21
4.7 Estensione del modello al caso con ll calote
specjflco variablle con la temperatura.

Fino adora il calote specifico della grafite ê stato


sempre considerado costante uguale a 0.75 J/gK, (1,35E+6 J/m3K)
per una dens'itã di 1,805 Kg/dm31
11 calote specifico, pera, aumenta conslderevolmente
con la temperatura, per lo mentenel campo
di temper'ature analíz-
zato. Questofa s:i che i salta di temperaturadovuti all'impulso
termico vengano díminuiti. Questadjminuizjone de{ massimi dl
temperatura, riducendo {l flusso per irraggjamento verso la come-
ra fa s:i che {l raffreddamento
avvengapiü lentamentee qujndl
aumentale temperature minjme. E' evidenteche mediamente{l
regime nonsi altera, enchese si allunga il tempoimpjegatoper
raggiungerlo.
Per {l caso descrjtto nella precedente sezione 4.6, si
ê ripetuta I'analisa considerando
un calote specifico varjabile,
secondo la curva defjnjta nel $ 2. 1 risultat{ ottenuti possono
essere confrontati con quelli d{ figura 11, che si rjferiscono ad
un calote specifjcocostantepari a quellocorrespondente
alia
temperatura ambiente. Âncorauna volta s{ consideraun coeffi-
cjente d{ interscambio grafite-lnconel di 0.27
Dal confronto, si evidenziauna dimjnuizjonedella
pendenza della curva a dente d{ sega delle temperature a regime:
la temperatura
crescefino a 1005K alia fine della scarica, al
tempo t. (dopo alcun{ secondi), ê pari a 618 K e diminuisce 573
K alia fine del riposo (fig. 14).

22
5. Mode] ] o B] djmensi ona] e

5. 1 Criteri di impostazione del modello

Ne.i modell{ monodlmensionali precedentemente studlat{ ,


la considerazione del calor'e irraggiato dália superfície del
tegolo verso le region{ piü fredde della prima parete ci ha
portato ad un abbassamento delle temperature di regime del tegolo
di arca 130 K. Le sempljflcazion{ íntrodotte in quem modello
sono pera nptevoli e questo valore deve esses inteso come una
suma dela'ordene di grandezzadelle sudette temperature. l rj-
sultati ottenuti in precedenza
vengono
superati quindi dalle
seguent{ anal isi bidimensionali
Considerata una cavità torojdale, se i carjchi termici
e il campo termico iniziale sono assialsimmetrici, ogni sezjone
meridiana ê una sezione d{ sjmmetria. Conseguentemente, non s{
verificano scamb{ termici fra sezioni adiacenti ed il problema
tridimensionale che dovrebbe porsi in tutta generaljtã puõ essere
rídotto ad un problema bidimensionale
D'altra parte, una valutazione real istjca del campo
termjco generatodagl{ impulsodi plasma
sui tegoli puõ realiz-
zarsi soco disponendo di procedure per i] calculo accoppiato del
trasferimento di calote per irraggjamento in cavità chjuse e del
trasferimento per conduzionetermica.
11 códice ADINAT
nondisponedi tala proceduree in
essel 'jrraggiamentopuõsoltanto esserespecjficato nel modogiã
rjferito, cioê mediante elemento monodimensional{ capaci di scam-
biare energiaconunambiente
indefinito. Nelcaso attuale s{
devono invece considerare superfici mutuamente irraggianti dis-
poste con una geometria ben defjnita.
11 fenomeno ê stato quindi sjmulato tramjte {l codice
TOPAZ,uncodice ad elemento finjti per I'analjsi della conduzione
del calote {n sol idi bldlmensjonali, fornito delle procedure
richjeste
Si ê ipotizzato che la prima parete protegga integral-
mente la comerada vuoto e che la sezione meridiana abbla la
.forma di un anello circolare di spessore20 mm. Tra due tegoli
adiacenti nonsi consideratrasmissionedel calote, pojchê essa
sono separati dal vuotoe il foro mutuoscambio dí calote per
irraggjamento
tra tegoli adiàcenti ê trascurablle
Come si ê detto, ll flusso termico ê variabile sulca

23
generica sezionemeridiana, e corrispondentemente
la djstrjbu-
zlone delle temperature sulca superfície anteriore della prima
parete non ê uniforme. D{ conseguenza, si verjfjcano scambl
termici per irraggiamento fra tegol i a differenti temperature
Tala scambi djpendono dai rispettivi fattori di forma e dália
quarta potenza delle rispettive temperature
L'irraggiamento dália superfjcje posteriore della prima
parete verso.la comerada vuoto puõ essere âncora conslderato con
te modalità prima esposte. Si puõ cioê pensare che ogni segmento
{rraggjante abbih un fattore di forma unitarjo e che la tempera-
tura della camerada vuotosia mantenuta costantea 363K.
Per quanto riguardagli scambiveriflcantesi tra le
superfjc{ anterior{ dei tegol{, la procedura analítica impiegata
per il calculo de{ fattori di forma, valida {n situazjoni plane,
ê facilmenteadattabjle al caso in exame solo approssimando la
volta toroldale con una volta cilíndrica. ll modello bldjmensio-
nale adottato, anzichêassjalsímetrico, ê quindi piano.
Considerati due elemento diametralmente oppost{ di
lunghezze torojdale e poloidale unitaríe, sul piano equatorjale
del toro, si Ficavaun rapportomassimo tra le areedelle rlspet-
tive superfície
IK-a) 2.0 - 0.485
0.66
(R+a) 2.0 + 0.485

doveR ed a sonorispettivamente{ raggi maggloree minore del


toro. Tape rapporto fornjsce una mesura della massima distorsione
delle areeelementarídel cil indro rispetto a quelle del toro.

5.2 Descrjzione del modello bldjmensionale

11 modello scelto ê costituito da una griglía d{ 1200


nodo, e I'jntera prima parete ê dlscretizzata con 840 elemento
sol ídi bldjmensjonali (fjg. 15) aventa le proprjetà costjtutive
discussenel cap. 2. Ogn{tegolo ê deflnito da 28elemento djs-
posti con regolarità in una magna dl 7x4 elemento d{ djverse
larghezze nella direzione radiale (moro sottjli {n vicinanza
della superficje anterjore e pju larghi verso la superfície

24
anteriore); I'ampiezzapoloidale consjderataê costantee para a
3 grada.
Tra tegoli adiacenti sono stati defjnlti degli
straterell{ d{ elemento dett{ "dí contorno interno", il cui Scopo
ê quello di fornire un isolamento termico tra i tegol i. Lo spes-
sore di questi straterell{ ê nullo, cioê i nodo che defjniscono {
contorna lateral:i di un tegolo s{ sovrappongono con quellí de{
tegol{ vjcini
La superfície verso la comerada vuoto ê definita da
120 segmentadi 'contorno, i qua]] prevedono scambi termjc{ per
irraggiamento verso una superfície assorbente o sorgente secondo
I'es pressione:

(T - T ) ,
l 2
deve hr ê un coeffjciente d{ scambjotermlcodefjnito dália ben
nota espressione

hr : aF(T + T ).(T + T')


1 2 1 2
T2 ed F sono rispettivamente una temperatura di rjferi-
mento (assunta 363 K costanti) ed un fattore d{ interscambio,
funzione della geometria e della superfjcje. Nel presente caso,
il fattore di formaê uno e il coefficiente di {nterscambiotra
grafite ed Inconel viene preso comee1-2=0.27. aê la Costantedi
Stefan-Bo]tzmannn. Quente cond]zion{ va]gono per tutta ]a prose-
cussione dela'analisa
Lo scambjo termico per conduzjone, in un primo momento
ê trascurato.
La superfície anteriore della prima parete ê defi.nata
da due tipo di elemento di contorna sovrapposti. 120 elemento
FLUXdefinjscono un flusso linearmentevariabjle tra { nodo e
impongono il flusso d{ calote proveniente dali'impulso d{ plasma.
La cavita formato della prima parete ê definita da 120
segmenta
d{ contornoERAD,ai qual{, nel casopjü generale, si
possono associare delle emissivjtà in funzione delle lunghezze
d'onda e dei fattor{ di formadi ciascunelementorispetto ágil
altrí. S{ puõperaammettere che la grafite si comporta comeun
corpo grjgio e quindi la dipendenzadela'emjssjvitã dália lun-
ghezzad'onda si puõtrascurare. Questaipotesi permette di
rídurre consjderabilmente{ tempod{ calcolo. Infatti, per cjas-
cunalunghezza d'ondadefinira, si dovrebbe rjsolvere {teratjva-
mente il problema dela' irraggjamento.

25
Non si ê fatto uso della condizione di sjmmetrja geome-
trica e d{ carico rjspetto al piano equatoriale del toro, perchê
la simmetriaesjste solo per la particolare condizionedi carico
esamlnata.Inoltre, il calcolo dei fattori d{ forma,sempljcêper
I' intera sezjone, diventa piuttosto compl icato per una cavjtà
definita da un semjcerchio e da una segmento rettiljneo.

5.3. Determinazjone de{ fattor{ di fot'ma


r

l fattor{ d{ forma fi-j devono essere opportunamente


calcolati. In mancanza
di programmi
adatt{ al foro calcolo, si ê
proceduto a determinarl{ per vla anal inca.
L'espressjonegenerale de{ fattori d{ forma ê la
sequente /26/

cos 8 cos 0

f
1-2
./ /A A
1 2
dA dA ( 1)
2 l

AI e A2 sono le aree di due superfície mutuamente


irraggianti, d ê la distanza tra di loto e81, 82 sono gli engoli
tr'a la normalealia superfície e la retta passanteper i foro
rispettjvi centrageometria, comeindicato nella figura 16.
L'espressione. (1), si riferisce pera ad un spazio trí-
dimensjonale, e I'integrazione ê condotta su angol i solidi. Essa
indica che la porzione di energia emessada una superfície ele-
mentare ed incidente su una seconda superfície elementare, ê
proporzjonale alia proiezione dela 'área della seconda superfície
su una emisferadi raggio unitário centrata sulca prima superfí-
cie. In modo equivalente, si puõ djt'e che I'energia emessa da una
superfjcje e asorbjta da una seconda ê inversamente proporzjonale
al quadratodella djstanza tra le superfície
Possjamo, per sempljcità di ragjonamento, immaginare
che i fenomeni d{ trasmissione del calote considerat{ avvengano
in un spazio piano. Aflora, nel caso piano, la porzione d{ ener-
gia emessada un segmentoIrradiante che viene assorblta da una
secondo segmento ê proporzionale alia proiezione del secondo
segmento sul semicet'chão di raggio unjtario.
In altri termina,
I'energia emessada un segmento
ed assorbita da un secondo ê
inversamente proporzionale alia distanza tra segmenta

26
Si puõ dimostrare che in questo spazio bidimensionale í
fattor{ di forma devonoessere definiu dali'espressione:

coso coso dl dl
l l 2 1 2
f =
(2)
1-2
l
P

Poichê {l programma TOPAZ non prevede ] ' immi ss í one


diretta dei fa.ttore di formafj-j, madei prodott{
F A

l -.] .] - l Jl J

conA{, Aj, areedelle superficjeirraggjantee assorbente,


si ê
procedutto ad integrare la espressione di Fij per il caso d{ due
generici segmenta di lunghezza finita posta su una medesima
cjrconferenza , ottenendo:

sin((IO .-0 .iDZ2) - sin((IO. .- O .11/2)


2,1 Z,j 1,1 2 ,j '

-sin(00
-ojil/a+sin(00
-oj #l
Í

11 signjficato delle notazion{Impjegateê chjarito Relia


figura 17

27
5.4. Analisa bidlmensjonale del comportamento termico
dei tegol i durante il primo impulso d{ plasma simulato.

Per abbreviare il tempodi calcolo necessárioper rag-


glungerele condizionidl regime, I'anallsi ê stata avvjata as-
sumendo una dlstrjbuzjone uniformedelle temperatureinizial{,
pari a 500K, su tutta la primaparete. Questocorresponde alia
temperaturadi regimecalcolataalia fine del tempodi riposo,
col modello monodimensionale, nela' ipotes{ d{ un carico uniforme
meülo
sj ê anzittutto .ricavata la djstrlbuzjone delle
temperature
sulca superfície anteriore dei tegol{, per piü
istanti della durata dela' impulso e del tempo d{ riposo.
Per { premi 310 ms, cjoê durante I'jntervallo di tempo
in cui {l flusso non ê nullo, la distríbuzíone delle temperature
ê quelha mostrata in figura 18 per diversa istanti dela'anali-
sa. Come atteso, le massime temperature sono raggiunte alia fine
del l ' impus se .
Dopo alcuni secondi la temperatura nel tegolo djventa
praticamente uniforme su ogn{ tegolo madiversa da quelle deglí
altri. Questacaratteristica s{ puõnotareRelia figura 18, ne{
diagramm{corrjspondenti alce temperaturesulle superfjci ante-
riori de{ tegoli, per 10 s e 600s, alia fine del tempodi
rlposo.
11 transitorio delle temper'ature, per i prini 10 secon-
di di analisi e per i nodoposta fungo lo spessore,in corrispon-
denza alia cordjnata poloidale di maggjor flusso, ê mostrato
nella figura 19 . GIí andamentoricavat{ per la temperatura e i
valori raggiunti sonocoerentecon quelli ottenut{ nela'analisi
monodjmensionale. E'anche confermato che dopo arca 3 second{ la
temperatura fungo lo spessore del tegolo diventa praticamente
un i forme
In fig. 20 s{ mostranoi flussi termici netti per
írraggiamento tra i tegoli. ll massjmovalor'e di flusso per
{rraggiamento si ottiene in corrispondenza alia massima tempera-
tura, e cioê alia fine dela'impulso(310ms). Lamassima
intensi-
tà di flusso ê 74 KW/m'
E' evidente che questo flusso non dã nessuncontributo
pratico nello smorzare
{l salto termicosuperfjciale nela'Inter-
valo d{ tempo dela ' impulso, dato che esso ê 3.ordini d{ grandezza
piü basso del flusso {ncjdente. Tule contributo diviene invece

28
importante durante {l tempo di t'iposo fra impulso successivi e
contríbuisce a v'affreddare i tegoli piu calda, redistrlbuendo {l
calote incidente
In figura 21, si mostrano { flussi di calote per t due
strati superfjciali anteriore e posteriore, in corrispondenza
della coordinata poloidale d{ maggior flusso incidente. Si nota
che mentre i] f]usso verso ]'interno della prima parete ha una
brusca variazione in corrispondenza dela'impulso, verso la comera
da vuoto i flussi presentano un andamentosmorzato.
l tegol i raggiungono rapidamente una distrjbuzjone
praticamente uniforme di temperature e l fluss{ verso la cavità
s{ riducono di 15 volte, fino a arca 4 kW/m'
enche se. la temperatura
della comerada vuoto ê piü
bassa d{ quelha della prima parete, in corrispondenza alce zone
d{ massima temperatura il flusso verso I'interno ê leggermente
superiore d{ queIJo verso l 'esterno. Per { tegol{ pjü calda cioê
conta di pjü la redistribuzione del calote per irraggjamento che
non il flusso verso la camera da vuoto. Questo avviene perchê {l
coeffjciente d{ interscambio grafite-lnconel ê troppo basco,
essendo ljmitato dália bossa emissività dela'lnconel
Nella figura 22 si riposta il bjlanclo energetico per
il primo impulso esegujto.
L'equjljbrio tra energiaimmessa
ed emessa
nonê rag-
giunto al primo impulso simulato. La temperatura al termine del
ciclo ê piü alta nella zonaesternodel toro e piü bossa in
que[[a interna, rjspetto a] valor injzia]e previsto con í] mode]-
lo monodímensjonale. La temperatura iniziale del sistema era di
500K condjstrjbuizjone uniformee l 'energiaalto stato injzjale.
er'a assunto pari a zero. Assumendo, per convenzjone,che { fluss{
entrant{ nel sistemasiano negativa, un aumento
di energiaviene
ad essere anch'esmonegativo. In figura 22, la curva l {ndjca la
quantítà dí energia fornita al sistemadurante I'impulso per
unjtà d{ lunghezza
del cil indro rappresentato
dal modello. L'e-
nergia totale {mmessasi Ficava moltipl icandollenergia per unjtà
di lunghezzaper la lunghezzatotale del toro:

1,64 MJ/m . (2.a.2 m) 20,6 MJ- 21 MJ

Questo valore ê solo approssjmato perchê avendoreporta


to ad unmodellopianoi flussi incidentesulca superfície del
toro, s{ ê alterata la potenza incidente. La curva 2 mostra
I'energia trasferita dália prima parecealia comera da vulto
durante la durata del ciclo, cjoê I'impulso e.il tempodi riposo.
Si osservaun comportamento
globo.Imente
lineare per il trasferi-

29
mento dela 'energia. Questo trasferjmento non avviene pera unifor-
memente e ]a pendenza de]]a curva 2 ê ]a media delle pendenze
delle curve relative a tutti l punti della superfície esterno
della prima parete. Ad ognl modo, si ê visto comeencheper il
tegolo piü rjscaldato I'aumentodei flussi termici verso la
comera era monto debo]e. ] f]ussi di ca]ore verso ]a comera da
vuoto sono mostrati {n figura 23. Questi indic-ano I'efficienza
della schermatura termjca' della prima parete ( considerando I'i-
potes{ d{ trasferimento di calote solo per {rragglamento) che
riceve il calote 'in forma {mpulsjva e lo rilascia continuamente
La curva 3 descreve I'andamento dela'energia del sistema. Essa
evidentemente coincide con la sommadelle curve l e 2. S{ osserva
che alia fede del tempodí rjposo ll sistema ha manifestado un
calo d{ energia rjspetto alto stato injziale. La temperatura
iniziale, stimata col modello monodimensionale, ê piü bossa dei
valori massimia regime, ma piü alta delle temperature nei tegol i
meno sollecitat{. Molti tegol{ perciõ hannoperduto energia in
mesura maggiore dela'energia fornita durante la scarica. Questo
perchê il fenomeno non ê lineare. Se si trattasse dí un caso
ljneare, partendo da una s.ituazione di regime, si otterrebbe alia
fine del ciclo la stessa energia verificata {n partenza, anchese
con diversadjstrjbuzjonedi temperatura.Lo stato finde ê co-
munque prossimo a quello iniziale, poichê le variazion{ di tempe-
raturanonsonogrande,e il campo
termlcoinjzjale era infatti
queIJo d{ un regime sotto carlco medjo.
Sono quindi necessari piü impulsoper raggjungere le
condizioni di regime sotto il carico non uniforme ora consíde-
rato
Fjnalmente, la curva 4 serve comeverifica de{ calcol í
eseguiti: essadàla sommatoria
delle energieemesse
tra tutti i
segmenta
irraggianti della cavità della primaparete. Poichê la
prima parete ê una cavitã chiusa, questovalore ê nullo. Tutta
I'energia emessa da unoo piü tegoll vlene assorbjta daí tegoli
rimanentl

30
5.5. Analjsl di Impulsor'ipetuti

Una serie di 5 impulsoê stata analizzata, fino ad


arrivare ad un stato abbastanza vicino a quello d{ regime regime
il tt'ansjtorjo delle temperature per i cinque impulso
analjzzati, ' {n corrispondenza alce cordinate polojdali dí 0, 21,
90, 180 grada ê mostrato in figura 24. Ogni curva rappresenta
I'inviluppo deÍle curvedi temperatura-tempo per tuttí í punt]
fungo lo spessore del tegolo, alce cordinate poloidali conside-
rate
Le .massime temperature s{ verificano evidentemente in
corrispondenza al massimo flusso termjco. Le mjnjme temperature
si ottengono nei tegoli a 90 e 270 grada d{ coordinata poloídale
Per il tegolo piu sollecítato (0=21 grada), la massima tempera-
tura a regime ê 1250 K alia fine
della scarica, 635 K dopo
I'uniformizzazjone delle temperaturee scendefino a 545K alia
fine del riposo ( fig. 25).
In fig. 26 riporto encheI'evoluzionedella djstri-
buzione poloidale delle temperature per diversa istanti della
scarica e del riposo.
Si osserva, nelle fíg. 25 e 26, che il campo di tempe-
rature a regime, nella sommjtà interna del toro, ê praticamente
uniformee costantene] tempoa 475 K.
Nelle figure 27 e 28sonomostrati i flussi versoI' in-
terno e I'esterno della prima parece, corrjspondenti ai tempo
prima consíderati. l transitori dei flussi verso I'interno e
verso I'esterno della prima parece, in corrispondenza al punto
píü sollecitato ê mostratoin fjg 29. ll massjmovalore del
flusso verso I'interno ê d{ 93 kW/m2 alia fine della scarica,
cala a arca 5 kW/m2 e retorna al valore inizjale di 1.3 kW/m2,
dopo compiuto il ciclo.
A regime, il diagramma del bilancio energetico (fig.
30) presenta una ljeve curvatura, con una pendenza piü accentuata
all'inizio checorresponde
al maggiorflusso iníziale verso la
comera negl{ istant{ susseguent{ alia scarica.L'effeito di smor-
zamentotermjco della prima parete ê comunque
eccellente

31
5.6. Effeito della conduzjone termica: modello
bidlmensjonale di un singelo tegolo

Passíamo Ol"a a considerare {l contributo della con-


duzjone per {l raffreddamento dei tegoli
Per stimare questo contributo abbiamocreato un modello
bidlmensionale col codice ADINAT (fig. 31). . ll modello ha 108
nodo, ed ê costa'tujtoda 3 gruppi di elemento. La grafite ê di-
scretizzata con un gruppo dl 56 elemento a comportamento non-
ljneare, il supporto in acciaio con un gruppo d{ 20 elemento
lineari e lê reslstenzadi contatto grafite-acciaio con un
gruppo d{ 6 elemento sottili con conducibjlità termjca adeguata.
S{ considerano due ipotesi: la prima con resjstenza d{ contato
bossa, il che puõ espereottenuto con grande pressionadi con-
tatto e pelljcole di metalli comeargentotra le due superfície;
la secondache la resistenza superiore, dela'ordene d{ quelha che
puõ espere ottenuta con un sempl ice accostamento /29/
Nella prima {potes{, s{ considera una conduttanza di
contacto hcont=0.6E4 W/m2K. Avendo lo straterello un spessore
finito di Imm, la sua "conducibilità di contatto" resulta 6 W/mK,
e la conducibilitã equivalentedel contatto resulta:
l 1 1
+
K K K
eq cond cont

Per I'acciaio, la conducibjlità ê pari a l0,8 W/mKe


cos:i per lo straterello resulta una conducjbjlità equivalente
Keq=3,75 W/mK.
Analogamente,per una conduttanzadi contatto 6 volte
pjü pjccola, resulta Keq=0.91 W/mK.
11 modelloê piuttosto grossolanoper determinare con
precisione i grandegradjenti dl temperatura.Ci interessa, pera,
va[utare i[ contributo de]]a conduzionene]]a trasmjssione de]
calote e quindi per tule scopo la discretizzazione ê sembrata
sufficiente. Assegnato
un flusso uniformepari al massimoflusso,
a regime, per {l casodi una pjccola resjstenzadi contatto, si
trovano le curve di tempertura mostrate {n figura 32
Una maggior resistenza dl contatto fa si che la tempe-
ratura di regimeaumenta
d{ cêrca 15 K (fjg. 33), mestrei bjlan-
cl energetici rimangono praticamente {nvariat{. Per piccole va-

32
riazioni d{ temperatura, infatti, {l binomio

4 4
( TI -T2 )

puõesserelinearizzato (v.ed{5.3.), e aflora I'irraggiamento ê


funzlone lineare del gradientedi temperatura,cosa comela
conduzjone (se non si considera la dipendenza della conducibíljtã
Con la temperatura). l contributo rjmangono qujnd{ praticamente
invariati. Si og'serva aflora che, independentemente dália resjs-
tenza di contacto, che ha influenza nel valore della temperatura
d{ regime, la conduzjone ha un contributo cos:i importante come
quello dela'irraggíamento nel trasporto del calote tra prima
parete e camerada vuoto.
Consideriamoil transjtorio per i nodo15 e 30, della
regionepiü risca]data de] modello, dito che ê la píü lontanadel
supporto,e consideriamoil casodl granderesistenzadi contatto
(fjg. 33c)
Alia fine della scarica la temperatura
sulca superficje
resulta, dali'analisa, come 915 K. Questa temperatura corresponde
pera adun flusso trapezojdaleed inoltre la djscretizzazione ê
moro peco rafflnata per determínare grossa gradjent{. Sjccome
primas{ ê conclusoche la santa della temperaturain un sjngolo
impulso non dependedalle condízíoni posterjor{ si puõ ora consí-
det'are un salto di temperaturedela'ordenedi queIJoche s{ ê
osservato ne] modello con la sezjone complessjva. S{ arriva cos:i
a stimare una temperatura massima dela'ordene dí 1100 K. Quando
la temperatura nello spessore diventa uniforme abbjamo 545 K,
contro 635K con il solo Irraggíamento.Alia fine del tempod{
rjposo abbjamo450 K, contro 545 K prima.
Come verifica dela'influenza dl avere una mesh troppo
grezza, si ha posteriormente raffinato il modello {n corrispon-
denzade{ primamillimetri della superficje anteriore del tegolo.
La massimatemperatura safe a 1050 K e, comeera da aspettars{,
i valori dopo I'uniformizzazione delle temperature sono gl{ stes-
si trovat{ in precedenza. ll bjlacjo energetico ê rimasto âncora
una volta inalterato.
Rispetto al solo {rraggjamento, considerando ora la
conduzione ottenjamo un abassamentodí arca 100 K.

33
6. Verifjche della prima parete

6.1 Verjflche termodinamiche

Le indagini eseguite permettono dl affermare che, {n


condjzionedi fünzionamento
normale, la primaparetelavou a
temperature notevolmente al d{ sotto del limite di subi imazíone
della grafite. Infatti, alce basse pressiona che caratterizzano
I'interno della camera da vuoto, la temperatura di sublimazione
della grafite ê di cêrca 2500 K, mentre la massima temperatura
raggiuntadai tegoli ê di 1250K, nela'ipotes{ che il calote sia
asportato con il solo irraggiamento.
GI i altri due fenomeni legati al campo termjco e di
rilevanza per la verifica della prima parete sono la subi imazjone
della grafite e la produzione dí metano.
L'evaporazionedella grafite diventa significativa
soltanto al di sopradi 1250K /5/. Per il tempomoita corto e
I'área moro piccola Relia qualle s{ raggiunge questa temperatura
alia superfície della prima parete, secondo quanto determlnato.in
$ 5, s{ puõ affermare che I'erosjone della prima parete dovuta
all'evaporazlonedella grafite nonê significativa. Inoltre, si
puõ osservareche la massima temperaturaraggiunta durante la
veta effettiva del plasma( cioê, la salita e il flat-top della
corrente), la massima temperatura ê d{ 1000 K, anch'essa ín una
durata moro corta ed un'área ristretta. Si puõ affermare, quin-
di, che non c{ sono problema d{ inquinamento del plasma dovuti
all'evaporazjone
Plü critica lembra invejeespere la produzione d{ meta-
no. Infatti, ê stato osservato da diversa autora che il tasso
di erosione di atomi di carbonio dovuto alia produzione di metano
ha un massimo, per superfici colpjte da particelle termaljzzate,
nela'intervallo tra 770K a 870K /8/. Ora, arca il 10%del-
I'área della prima parete ha una temperatura variabjle durante il
flat-top della corrente, tra 800Ke 860 K, Reli'ipotesi di
calote asportatosolo per irraggiamento,comesi ê visto nel $ 5.
Se si considerala conduzione fungoil supporto d{ acciaio, c'ê
d'aspettars{ un abbassamento della temperaturad{ regimedi cêrca
100 K e qujndi I'intervallo di funzjonamento piü critico safa
compreso tra 700 K e 760 K. Nelle condizioDi píü crltiche dí
funzionamento assunte per il controllo della colonna di plasma,

34
si puõ qujnd{ aspettare che I'erosjone della prima parete per
produzlone d{ metano djvenga signjfjcatlva per menodel 10 %

del l 'área del la prima parete


Inoltre, sl osservache le maggiori sorgenti d{ impuri-
tã del plasma s.ono lo sputtering fisjco e gli arch{ unipolar{,
questi ultima di grande importanza nel pinchs ad alta corrente,
come ê {l caso d{ RFX. La quantiflcazione di questi fenomeni ê,
pera, un'argomentoa sê stante, ed ê fuori dela'ambito di questa
temi

6.2 Verlfjca termomeccanlca

E' bennoto in letteratura che le temperaturesuperfi-


cial{ corrispondent{ai flussi critica teoric{ d{ collasso per
shock termjci per la grafite, sono in genere superjor{ alia sua
temperatura d{ subi imazione /7,8/. Quindi, prima di collassare
meccanjcamente, la grafite subi ima.
Per esemplo, in /8/ sono rjportatl esperimenti con
grafite tipo ATJ sottoposta ad un flusso di 90 MW/m' per l secon-
do, la quaseê subiímatasenzacollassare. ll flusso previsto per
il collasso per shocktermjcoera infatti di 68 MW/m',e il
correspondenteflusso critico di subljmazjone
era dela'ordenedi
53 MW/m'
11 materiale del tegolo purtroppo subisce fessurazioni
quandoê sottopostoa ciclo termici moro rigorosa. In /7/, si
riportano esperiment{ con una grafite POCOper la qualle sono
state osservate fessurazioni{n tegol{ doposoltanto 3 cjcli
termici con intensità 87 MW/m: e durata 0.5 second{. L'avvenimen-
to delle fessurazioni ê stato regato al período di raffreddamento
dei tegoll; cioê, dovuto a tensloni reslduali nella massadi
grafite
La ver'ifjca accurata della performance termomeccanica
della grafite deveperciõ tener contodel fenomeno
di fatica del
materiale ed ha senso se fatta {n concomitanza con prove
sperjmental{ sul materialeeffettivamenteusato Relia fabrjca-
zione dei tegoli. In questo caso, modela ad elemento flniti
dovrebbero espere generati. Comeprima riferito, ê suffjciente lo
studio del tegolo piü sollecitato per la verifica al collasso
meccanlco, dovuto al fatto di che ogn{ tegolo ê globalmente
isostatico. D'altra parte, ê stato osservato altrove /28/ che
modell{ tridimensionali devonoespere usatl per ottenere risulta-

35
t{ realisticl, polchêmodellibjdjmensionali
possono
portare a
valor{ d{ tensjoni consjderevolmente piü bass{
Ad ogn{ modo, possjamo cercar di verificare la prima
paretealto shocktermjcoperagonando
le temperature
edl flussi
dl calote prevjsti ín precedenzacon alcune "figures of merit"
della grafite e dei tegoli, presentat{ in letteratura.
In /7/ si presente un criterio di collasso basato
sull'energia critica di deformazione
alia flessione delle pia-
strelle. Si assumo che ll collasso della struttura avvenga quando
I'energia di deformazione dovuta al campo termjco raggiunge un
suo valor critico, regato all'energia dí deformazione correspon-
dente al collasso per flessione da un fattore , detto thermal
shock parameter. Questocorresponde ad {pottjzzare che la pjas-
trella ha la sua deformazjone termjca impedjta da vincol{ ester-
no , {n un certo gr'ado.
Se la superfície anteriore della piastrella vjene
riscaldata da un flusso netto q permetro quadro, e la sua
superfície posteriore ê isolata, il campo
termico. dã luogoa
tensioni termiche nella pjastrella con una energia d{ deforma-
zíone elástica data da:

E a:h:q:

( l-Q,)

espressjone che ha .la dimensjoni di un'energia per metro quadro

11 fattore O e dito da

l 4
}.
2
@
+ 16a (An)' + gZã Bn
90 n=l 3 n=l

4;',}:--.----- 0 * .o; «")


n:l ( hn ): h:

An
+ 32 n ' (l:=Bn
).}« 2 2 (l - cos nn)
hn) h

e i coefflcient{ hn An e Bn sono data da

36
hn
na
, An
l-if
---- .e
-(hn): .k.t
2
n

An
Bn = 6 ---- ecos
na- l)
n2 J'2

h cor/ispondea metaspessoredella piastrella, K alia


conducjbilità, k la djffusività termica e t al tempo.
Podendo U = e.Ub dove € ê un fattore adimensionale
deterúinato esperimentalemente e

(ab)' h
ub , I'energia d{ deformazione a flessjone,
9E
s{ arrlva a
l

(l-v)'.K.a b
qc:
E.a.h

che per T = 0.3 resulta in

K.ab
qc= 0.28 ----- I' criterio)
E.a.h
l

L'espressioneper I'energia di deformazjone a fles-


sionedepende dal campodi tensioneindotto nella piastrella. In
/7/ nonsi ê specificato qual{ ipotesi di flessioní sono state
consjderate. S{ provvedeaflora a ricavare altre espressioniper
ub
Se si assumeche la piastrella vengainflessa da
momento costante agente {n una sola direzione otteniamo:

(ab)' h
ub per metro quadro
E

37
Allora qc viene datto da

4 { (1-1,).K.ab
qc

che, per resulta

K ab
qc 0e58 =H«=w== (2' criterio)
E.a.h

Per una Diast:"elld ínflessa da un momento costante


fungo í borda, si puõ dimostrare che il lavoro di deformazione
per metro quadro ê:

(ab)' h
ub
(l-v)E
e s{ ottiene il flusso critico

(1-1').K.ab
qc
E.a.h

per v 0.3 s{ rjcava âncorauna volta


K ab
qc = 0.57 -------- (3' crlterio)
E.a.h

Inversamente, per un cef'to valore d{ flusso, si possono


calcolare le tension{ corrispondenti
Per K = 100 W/mK
E = 13.5E+9N/m:
ab= 52E+6 N/m:
5.0E-6/K
0.65e-4 m'/s
0.3 s
6

troviamo,per il primocriterjo qc = 55 MbJ/m:

38
per gll al tri due qc = 114 MW/m'
Le tensione sulle piastrelle possono essere st{ mate ,
cons ervat{ vamente , considerando un flusso d{ 30 MW/m:, durante
0.3 s , e si ottiene:
per {l primo criterío amax 28 MPa
per gli dltri due amax 14 MPa.

Un'approccio alternativo a quello. energetjco considera


che la libera Ihflessionedella pjastrella soggettaadun gra-
diente di temperaturavergaimpedjta. Suponjamo una plastrella
incastrata, con una variazione uniforme di temperatura T tra le
duesuperfjcic. Costrjgendo
]a piastrella a rimanere plana, la
massimatensjone resultante vjene data da:

E.a.dT

2( 1-8')

e il dT critico ê

2( 1-1,) .acre t
aT ( 4 criterio)
E.a

Pune questo dT sia correspondente ad un gradiente


uniforme d{ temperatura, fungo lo spessore, proviamo immetterlo
nella leggedelle temperature per la piastrella riscaldata da un
flusso costante, come consjçlerato nel criterio energetico. Da
Carslaw & Jaeguer /24/, abbiamo:

q.t + q.l
Qcl
3x'-l'
p L z:12
K L 61:
r ;;:.(-1)n..'(kn'H't/I'
..l -'-'ç
n=1' n2
cos ( nmx/l )

Dal $ 5. si recorda che il massjmo gradiente di tempe-


ratura ne{ tegol{ ê di cêrca 700K. Asumendo
ancheun flusso d{
30 MW/m:durante 0.3 s, si Ficava una tensione

a= 6.75 MPa

Inversamente, per acrjt = 52 MPa, troviamo un dTcrit di


dTcrl t - 5300 K > Tsubl imazione

39
11 flusso crjtíco qc = 103
correspondente resulta
MW/m:,dello stessoordened{ quelli ottenut{ col crlterio del-
I'energia di deformazione
In fjg 35 , s{ riposta il gráfico presentato {n /7/ per
i flussi critjci.in funzlone della durata dela'impulso, per una
serie dl tipo d.{ grafite. Le curve corrjspondenti a{ diversa
crjterie presain considerazlone,per il materialedei tegol{ dei
RFX sono riportate sulco stesso grafjco.
Dal paragone de{ valorí stjmati per i diversa criteri
soprariportat{, si puõverifjcare chei carichi termlc{ critica
per il collasso meccanico sononettamentesuperiora a quelli
prevjsti per íl funzionamento normale di RFX.

40
7. Osservazion{ conclusive

ll' comportamento termico della prima parete di RFX,


sottoposta al flusso dl calote dovutoagli Impulsodi plasma ê
stato analizzato 'numericamente con il metodo degl{ elemento fini-
ta. Pjü modelli e codici sono stati usat{ nela'analjs{, tenendo
contodelle diversecapacitàdei codjci ad elemento finita dispo-
nibll{ presto'{ laboratori di calcolo utilizzati per {l Progetto
RFX. ll fatto che I'analisa sía stata svolta in concomitanza con
il progettodella primapareceê stato un valido aiuto per defi-
njre .mega
to le suecaratterjstiche. Ciõ ha implicato anche la
considerazione d{ divergeipotesi geometríche,
di carichi termjci
e di proprietà dei materlali
Con un modello bidimensionale si ê determinato il campo
d{ temperature a regime per una distribuzione assialslmmetrica
del flusso termico, nonuniformenella sezionemeridianae corre-
spondente ad un disall ineamento della colonna di plasma di 3 cm.
Questoê stato considerato comeil caso pjü critico ín termina di
flussi termici sulca prima parete e il transitorjo di temperature
determinato dà il l imite superiore del "range di temperature''
della prima parete. ll l imite inferiore d{ questo range corres-
pondeal plasmaperfettamente centrato ed ê stato studlato con un
modello monodimensionale
Nela' ipotesi che non ci sia trasmjssjone di calote per
conduzione tra tegolo e comera da vulto, si puõ affermare che,
partendo con la prima parete {n equílibrio termico con la comera
da vuoto, ]a prima parete si risca]da fino ad un regime, ne]] 'ar-
co di due o tre ore di operazjone, con un campod{ temperatura
compreso
fra i duecasalimita. Nela'ipotesidi ripetuto dlsal-
ljneamento ammissibjle massjmodella colonnadi plasma verso
I'esterno, le massíme
temperature
si verjficanonella parte es-
terno del toro, cêrca1250K, alia fine d{ un impulso típico a
regime. La temperaturanella sommjtà Intet'nadel toro ê, ín
questa {potesi, uniforme e costante a 475 K.
11 flusso termico per irraggíamento dei tegol i piü
calda versoquell{ piü freddi si ê djmostratoessenzialeper il
raffreddamentode{ tegoli stessl. Infatti, enchese dí intensitã
moro piü piccola rispetto al flusso incidente, il flusso verso
altri tegoli sussjstedurantetutto il ciclo, e costjtulsce il

41
fenomenopiü importanteper {l raffreddamentodei tegoll pjü
sola ecltati
l flussl di calote verso la comerada vuoto sono an-
ch'essa piccoli, rispetto al flusso di energia rjlascjato- dal
plasma e hannouna varjazione moro modestanello spazio e nel
tempo. Questo áttesta I'effetto di schermatura
della prima pa-
rece, che trasformall carico termico pulsato provenientedal
plasma{n .uncarjco continuo, globalmentelineare, verso la
comera da vuoto.
Se sjr considerala conduzione
tra tegoli e comerada
vuoto, attraverso { supporti in accjaio, si osserva un abbassa-
mentoconsiderevole
delle temperature
d{ regimedella prima pa-
rete d{ arca. 100 K, nel caso del tegolo píü riscaldato. Questo
riduce i flussi per irraggiamentotra i tegol{ ed l flussi verso
la comera da vuoto sono piü djsuniformi di quanto determjnato
nella presenteanaljsi. Inoltre, il calote vieneasportato pjü
velocementee quind{ i flussi massjm{vengonointensificati
âncora d{ pjü. Ad ogni modo, la non considerazione
della con-
duzione ê una ipotesi conservativa {n termina della performance
meccanicae chimjca della prima parete. Le verifiche dí accetta-
bilità sonostate fatte quindi tenendocontodi questa ipotesi.
Dália considerazione dei flussí di calote critica per il collasso
meccanico dei tegol{, si ê confermata la sicurezza dei tegol i
rispetto alto shocktermico. L'anallsi delle temperature
della
prima parete assicura enche una buona performancerispetto I'ero-
sione física e chimica. SÍ osservaperaché, nel caso limite
studiato, si puõ avere un'área di arca il 10 %della superfície
della primaparete, in corríspondenza
al tegol{ piü riscaldati
con produzionedi metanoelevata durante I'impulso.
Inversamentea quantovale per la primaparete, I'ipo-
tesi conservatjva per il comportamento termico della camera da
vuoto implica la considerazione della conduzione attraverso {
supporti dei tegoli. l carichi termici verso la comera da vuoto
ottenut{ nella presente
analisasonomeglio distribuiu nello
spazio e nel tempod{ quanto si troverebbe considerando il flusso
per conduzjone attr'avesso i supporti. Perla continuità delle
analjsi delle tensioni termiche sulca comera da vuoto, altrove
iniziate /27/, s{ devono considerare i flussi ricavat{ da un
modello come quem.lo studiato nel $ 5 che, oltre all'irraggiamen-
to, sjmu]{ anche ]a conduzione fra prima parete e comera da
vuoto, con elemento a conducjbilltà termlca convenientemente
tarata per tenercontodella discontinujtãchei supporti del
tegol{ presentano
nella djrezione toroidale

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