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Foceno
Foceno
vescovo per vescovo, della Chiesa di Arbela. Non si tratta però soltanto di una
storia ecclesiastica locale: vi rientrano eventi di storia politica e militare del
mondo mesopotamico e il panorama geografico talora si allarga anche fino all'Impero
romano..»
Tuttavia, nello stesso anno delle accuse di Fiey, lo studioso inglese Sebastian P.
Brock stemperava le critiche contro la Cronaca, che a suo avviso non erano del
tutto fondate.[7] Ancora oggi però la Cronaca di Arbela non è considerata una fonte
affidabile, benché sia stata rieditata nella collezione del Corpus Scriptorum
Christianorum Orientalium; il suo editore, Peter Kawerau, afferma nell'introduzione
che la Cronaca contiene molti dati storicamente affidabili. Nel 2001 Christelle et
Florence Jullien, ricorrendo ad una critica testuale interna ed esterna, sono
arrivati alla conclusione che la Cronaca non è difforme da opere analoghe e da
altre fonti orientali, soprattutto il Synodicon orientale e gli Atti dei martiri
persiani, e che la non autenticità del testo della Cronaca non è mai stata
dimostrata positivamente.[8] Infine, in uno studio apparso nel 2002, l'italiana
Ilaria Ramelli giunge alla conclusione che la cronologia espressa dalla Cronaca è
confermata da altre fonti orientali; l'autrice esclude che l'antico testo sia un
falso del Mingana.[9]