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Sommario

UNITÁ 18........................................................................................................................................................2
COPPIE DI VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI...........................................................................2
FORMA IN –て CON VERBO しまう........................................................................................................3
COSTRUTTO TEMPORALE CON ~と.................................................................................................4
COSTRUTTO TEMPORALE CON ~ながら.........................................................................................4
COSTRUTTO CON ~ばよかったです......................................................................................................5
UNITÁ 19........................................................................................................................................................5
KEIGO – CARATTERI GENERALI.......................................................................................................5
SONKEIGO................................................................................................................................................6
KEIGO. FORME ONORIFICHE PERIFRASTICHE............................................................................6
KEIGO. RICHIESTE IN FORMA ONORIFICA...................................................................................7
ESPRESSIONI IDIOMATICHE DI SCUSE E GRATITUDINE. LA FORMA IN ~てくれてありがと
う...................................................................................................................................................................7
ESPRESSIONE IDIOMATICA DI GIOIA: LA FORMA IN ~てよかった...........................................7
ESPRESSIONI DI CONVINZIONE: はずです........................................................................................7
UNITÁ 20........................................................................................................................................................8
KEIGO. FORME UMILI-GENTILI E FORME CORTESISSIME......................................................8
ESPRESSIONI UMILI..............................................................................................................................9
COSTRUTTO CON ~ないで CON VALORE PRIVATIVO.............................................................10
L’INTERROGATIVA INDIRETTA CON I VERBI DI “SAPERE”, “CONOSCERE”,
“DECIDERE”...........................................................................................................................................10
ESPRESSIONI DI DENOMINAZIONE. という.....................................................................................11
GLI AGGETTIVI にくい E やすい.........................................................................................................11
UNITÁ 21......................................................................................................................................................12
PASSIVO DIRETTO...............................................................................................................................12
FORMA IN ~てある................................................................................................................................13
あいだ
TEMPORALE CON ~ 間 に..............................................................................................................14
UNITÁ 22......................................................................................................................................................15
IL CAUSATIVO.......................................................................................................................................15
IMPERATIVO CON RADICE DEL VERBO + なさい.........................................................................17
CONDIZIONALE IN ~ば.......................................................................................................................17
CONCESSIVE FATTUALI ~のに.........................................................................................................18
COSTRUTTI CON ~のような/~のように..............................................................................................18
UNITÁ 23......................................................................................................................................................18
CAUSATIVO PASSIVO..........................................................................................................................18
CONCESSIVE CONDIZIONALI, ~ても...............................................................................................19
COSTRUTTO CON ことにする................................................................................................................19
COSTRUTTO CON ~まで......................................................................................................................20
COSTRUTTO CON ~方.........................................................................................................................20

GRAMMATICA GIAPPONESE PER ORALE


UNITÁ 18
COPPIE DI VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI
In giapponese esistono coppie di verbi in cui uno è transitivo e l’altro intransitivo.
La radice dei due verbi non cambia, ma cambiano i suffissi.
Usiamo il verbo transitivo quando l’azione passa dal soggetto che la compie
(marcato da particella が) all’oggetto che la riceve (con particella を)

ES: A さん(が)ドア(を)開ける。
Usiamo il verbo intransitivo quando l’azione non passa direttamente da soggetto a
oggetto, ma si esaurisce nel soggetto che la compie o passa ad un altro elemento
della frase, ovvero un complemento indiretto. Perciò i verbi intransitivi non
ammettono complemento oggetto.
ES: ドア(が)開く。
Ciò che nella frase transitiva è oggetto, in quella intransitiva è il soggetto.
Transitivo traduzione Intransitivo traduzione
あ Aprire qualcosa あ Qualcosa si apre
開ける 開く
し Chiudere qualcosa し Qualcosa si chiude
閉める 閉まる
い Mettere qualcosa dentro はい Qualcosa entra dentro
入れる 入る
だ Portare qualcosa fuori で Qualcosa esce fuori
出す 出る
つける Accendere qualcosa つく Qualcosa si accende
け Spegnere qualcosa き Qualcosa si spegne
消す 消える
こわ Rompere qualcosa こわ Qualcosa si rompe
壊す 壊 れる
よご Sporcare qualcosa よご Qualcosa si sporca
汚す 汚 れる
お Far cadere qualcosa お Qualcosa cade
落とす 落ちる
わ Far bollire l’acqua わ L’acqua bolle
沸かす 沸く
I verbi transitivi descrivono attività, mentre quelli intransitivi cambiamenti.
Si comportano in maniera differente quando sono seguiti dall’ausiliare ている
(transitivi: azione in corso/intransitivi: stato in cui si trova il soggetto DOPO il
cambiamento).
まど あ
ES. TRANSITIVO: ロバートさんは 窓 を開けています。
ES. INTRANSITIVO: ドアが開いています。
FORMA IN –て CON VERBO しまう
Il verbo しまう (finire) insieme alla forma in –て può avere due sfumature di
significato diverse:
 Portare a compimento un’azione: in questo caso sono spesso presenti
ぜんぶ お
espressioni come 全部 (tutto), もう (già), 終わりまで (fino alla fine).
ぜんぶ
ES: 姉は先週この本を全部読んでしまいました。
 Finire per fare una cosa: il verbo しまう, soprattutto in forma passata, indica
un’azione irreversibile che si è finito per compiere, ma che era involontaria,
o verso la quale si prova un certo rimorso.
しゅくだい
ES: 私は今日 宿 題 を忘れてしまいました。
Nella lingua parlata spesso てしまう si contrae in -ちゃう (-じゃう se il verbo
precedente finisce in consonante sonora).
ES: 彼の名前を忘れちゃったんです。お酒を全部飲んじゃった。

COSTRUTTO TEMPORALE CON ~と


La costruzione temporale con –と che segue un verbo al presente in forma piana
ha significato di “ogni volta che” (ogni volta che la situazione che sostiene il
predicato si presenta, succede un’altra cosa). Nella maggior parte delle frasi con
~と la prima clausola indica la causa, la seconda l’effetto.
ES: 私はその人と話すと元気になる。Ogni volta che parlo con quella persona, mi
sento sollevata.
Clausola A と Clausola B
(presente in forma
piana)

A volte, una frase in と descrive relazione causa-effetto tra eventi specifici.


さび
ES: メアリーさんが国に帰ると 寂 しくなります。
La clausola che precede il と è sempre al presente, quella che la segue può essere
sia al presente che al passato. L’evento descritto dalla seconda clausola deve
seguire l’evento descritto nella prima.
Se c’è un aggettivo nella seconda clausola, viene solitamente descritto come
cambiamento. È quindi molto comune trovare nella seconda clausola un
aggettivo in ~い + くなる e un aggettivo in ~な + になる.
あき き あか
ES: 秋 になると木が 赤 くなります。

COSTRUTTO TEMPORALE CON ~ながら.


ながら indica che l’azione espressa dal verbo precedente avviene simultaneamente
rispetto a quella della principale. Il costrutto è radice del verbo + ながら. Questo
costrutto si usa solo quando il soggetto del verbo della subordinata in ながら è lo
stesso della principale. Si noti che la frase con ながら esprime un’azione di
secondaria importanza rispetto alla principale.
うんどう
ES: 音楽を聞きながら、 運 動します。
COSTRUTTO CON ~ばよかったです
ばよかったです significa “sarebbe stato meglio se…” e traduce il condizionale
passato, ovvero il periodo ipotetico dell’irrealtà. Infatti descrive un’azione
alternativa che si sarebbe potuta manifestare ma che non è successa, supponendo un
sentimento di pentimento.
ES: あの時、「愛している」と言えばよかったです。
Questo costrutto si forma a partire dalla forma base del verbo + ばよかったです.
 verbi affermativo: cade la –u finale e aggiunge –eba.
 Verbi negativo: cade la –i finale e aggiunge –kereba.

UNITÁ 19
KEIGO – CARATTERI GENERALI
In giapponese esiste un articolato sistema di forme grammaticali utilizzato per
esprimere particolari rapporti sociali del parlante rispetto ai referenti (persone di
cui si parla) e agli interlocutori stessi. Questo sistema è chiamato keigo in
giapponese e linguaggio relazionale in italiano.
Rispetto al referente, il parlante è tenuto a esprimere rispetto quando questi sono
superiori (anziani, professori, direttori ecc.) e per farlo ci sono due modi:
 Sonkeigo: espressioni dette “onorifiche” che riveriscono il referente
 Kenjōgo: espressioni dette “umili”, che abbassano la posizione del parlante.
Rispetto all’interlocutore, il parlante è tenuto a usare il teineigo, ovvero le “forme
gentili”. Si tende a usare queste forme quando l’interlocutore è un parigrado o
sottoposto, ma il contesto richiede maggiori formalità.
Ovviamente, referente e interlocutore possono anche coincidere e il tal caso è
sufficiente usare i sonkeigo o i teineigo, ma l’interlocutore non deve necessariamente
apparire nell’enunciato del parlante.
Il keigo interessa vari campi:
 Sistema verbale
 Pronomi
 Nomi e aggettivi (preceduti dal suffisso o- quando wago, ovvero di origine
giapponese, e dal suffisso go- quando kango, ovvero di origine cinese)
SONKEIGO
Alcuni verbi, tutti relativi ad azioni comuni e quotidiane, hanno forme lessicali
speciali da usare in modo onorifico e umile.
VERBO ONORIFICO CONIUGAZIONE
いる
行く いらっしゃる いらっしゃいます
来る
見る らん NON IRREGOLARE
ご 覧 になる
言う おっしゃる おっしゃいます
する なさる なさいます
食べる め あ
飲む 召し上がる NON IRREGOLARE
くれる くださる くださいます
寝る やす NON IRREGOLARE
お 休 みになる
~ている ~ていらっしゃる ~ていらっしゃいます

I verbi irassharu, nasaru, kudasaru e ossharu sono verbi consonantici in –ru ma


nella forma gentile sono irregolari, dunque perdono la -r- e fanno rispettivamente
come scritto in tabella.
ES: 先生は今日学校にいらっしゃいません。
KEIGO. FORME ONORIFICHE PERIFRASTICHE
I verbi che non hanno forme onorifiche speciali costruiscono l’onorifico nei seguenti
modi:
 Usando il ていらっしゃる invece che ています, se la frase contiene l’ausiliare
terminante in ~ている.
ES: 先生は疲れていらっしゃるみたいです。
 お + radice del verbo + になる.
ES: 先生はもうお帰りになりました。
KEIGO. RICHIESTE IN FORMA ONORIFICA
Le forme di richiesta sono particolarmente interessate al mutamento in forma
onorifica, perché il parlante chiede all’interlocutore (coincide col referente) di fare
qualcosa. Pertanto invece che usare gli imperativi e le forme di richiesta in –te kure/-
te kudasai, si usano le seguenti forme:
verbi giapponesi お + radice verbo +ください
+くださいませ
+になってくださいませんか
Verbi di origine お + composto +になっていただけないでしょうか
sino-giapponese ご + composto +になっていただけますでしょうか

ESPRESSIONI IDIOMATICHE DI SCUSE E GRATITUDINE. LA


FORMA IN ~てくれてありがとう
Questa forma si usa per esprimere ringraziamento o per scusarsi di aver fatto
qualcosa. Nel caso dell’espressione di gratitudine, il verbo è generalmente alla forma
benefattiva.
てつだ
ES: 手伝ってくれてありがとう。
Quando quest’espressione viene usata insieme all’onorifico, la forma da usare è
quella in ~て + くださってありがとうございました.
すいせんじょう
ES: 推 薦 状 を書いてくださってありがとうございました。

ESPRESSIONE IDIOMATICA DI GIOIA: LA FORMA IN ~てよ


かった
Al contrario dell’espressione in ~ば + よかった, l’espressione in ~て + よかった
indica la gioia per aver fatto qualcosa in passato.
ES: 日本語を勉強してよかったです。
ESPRESSIONI DI CONVINZIONE: はずです
Hazu è un nome che esprime la previsione o l’aspettativa del parlante che qualcosa
accada, accadrà o accadde, oppure che sia, che sarà o fu, nel senso che ciò che
precede hazu dovrebbe essere vero o non vero. Non si tratta solo di una supposizione
del parlante, ma di un fatto che il parlante esprime sulla base della sua conoscenza o
di informazioni affidabili.
はず segue la forma piana non passata dei verbi, aggettivi e copula, ma nel caso di
aggettivi in –na e sostantivi la forma richiesta è quella attributiva non passata (si
lascia il –na alla fine e non si mette –da). はず non ricorre mai da solo, ma è sempre
preceduto da un’espressione appositiva.
Per esprimere il negativo si usa はずがない, oppure はずだ preceduto da una forma
negativa.
ES: サラちゃんがあんな男を好きになるはずがない。
けんじ
  健二はパーティーに行かないはずだ。
Si può anche avere un doppio negativo:
フランチェスコがそのことを知らないはずがない。

UNITÁ 20
KEIGO. FORME UMILI-GENTILI E FORME CORTESISSIME
I verbi oru, mairu, itasu e mōsu, nella forma gentile in –masu sono verbi umili
particolari perché oltre ad “abbassare” il parlante per riverire la persona di cui si parla
nella conversazione (e in questo sono kenjōgo) esprimono anche il rispetto nei
confronti dell’interlocutore (in questo sono teineigo), che deve essere comunque di
livello superiore rispetto al parlante.
verbo Forma umile Infinito forma umile
いる おります おる
行く まい まい
来る 参 ります 参る
言う もう もう
申します 申す
する いたします いたす
食べる
飲む いただきます いただく
ある ございます ござる
~ている ~ております ~ておる
~です ~でございます ~でござる
Questi verbi possono essere usati ad esempio quando ci si presenta in occasioni
formali (usando il watakushi al posto del watashi).
そつぎょう
ES: 私は今年の六月に大学を 卒 業 いたしました。
Si possono usare anche per parlare in modo modesto della propria famiglia o
dell’azienda per cui si lavora. Sono anche usate comunemente da commercianti
quando si riferiscono ai propri clienti.
Dati gli effetti delle espressioni umili sul soggetto, queste non possono essere usate
per descrivere azioni compiute dalla persona con cui stai parlando o da qualcuno che
non è nel tuo gruppo.
ESPRESSIONI UMILI
Quando si fa qualcosa per qualcuno a cui si porta rispetto, l’azione viene
descritta usando un verbo in forma umile con modello お + radice del
verbo + する (è una costruzione che non va con tutti i verbi, alcuni buoni
か か
sono 会う、借りる、貸す. I verbi composti con する non seguono quel modello, ma
quello del prefisso go- oppure o- + verbo composto
しょうかい
 ご 紹 介 する
あんない
 ご 案 内 する
せつめい
 ご 説 明 する
でんわ
 お電話する
Differenza tra mairu(参る) e ukagau(伺う): entrambi possono essere la forma
umile di “iku”, però mairu è una forma umile particolare perché è anche orientata nei
confronti dell’interlocutore:
 Ukagau: forma umile che mostra rispetto nei confronti del referente della
frase. Si può dunque usare quando si va in un luogo dove è presente il referente
a cui si deve mostrare rispetto. Si usa anche quando si deve ricevere il
permesso di andare nel luogo dell’interlocutore, perché esprime la forma umile
pura.
 Mairu: forma umile-gentile che mostra rispetto sia nei confronti del referente
che dell’interlocutore. Si può usare anche quando il referente della frase è
parigrado o sottoposto ma l’interlocutore è superiore, perché esprime rispetto
nei confronti di quest’ultimo. Si può anche usare quando il parlante dice
all’interlocutore che deve andare in un luogo senza specificare che ci sia
qualcuno.
COSTRUTTO CON ~ないで CON VALORE PRIVATIVO
Quando si fa qualcosa senza averne fatta un’altra (una delle due sfumature di questo
costrutto, l’altra è non fare una cosa e farne un’altra), si costruisce la frase con la
forma negativa in –nai + de (sia per il presente che per il passato)
じしょ つか しんぶん よ
ES: 辞書を 使 わないで、 新聞 を読みます。
L’INTERROGATIVA INDIRETTA CON I VERBI DI “SAPERE”,
“CONOSCERE”, “DECIDERE”
Le domande indirette che si trovano all’interno della frase possono essere formate in
due modi:
 finiscono con la particella interrogativa か quando si trovano interrogativi
だれ
quali 誰 e 何
 finiscono con かどうか quando la frase non contiene interrogativi
Interrogativo – terminante in か わかりません
Senza interrogativo – terminante in か 知りません
どうか

Con gli aggettivi terminanti in –na la forma breve terminante in –da cade in frasi di
questo genere.
いちばんじょうず
ES: 誰が 一 番 上 手 だかわかりません。
Anche le domande che terminano col costrutto ~んです possono diventare
interrogative indirette in una frase lunga. In questo caso il –desu finale cade e la –n
viene sostituita da –no.
ES: どうしてメアリーさんが来なかったのかわかりません。
ESPRESSIONI DI DENOMINAZIONE. という
Il verbo 言う, preceduto dalla particella と si usa, oltre che nel discorso indiretto,
anche nel costrutto di denominazione:
N1 + は N2 + と言う = N1 si chiama N2
ES: これは木簡と言う。
Da questo ne deriva anche uno in posizione attributiva:
X と言う N = N che si chiama X
ES: パオロと言う男の人はイタリア人です。
Quest’ultimo costrutto si usa quando:
 N è parola leggera come こと
はなし いけん
 N è parola che indica comunicazione: 話 (discorso)、意見(opinione)、ニュー
うわさ り ゆう
ス (notizia) 、手紙 (lettera) 、メール(mail)、 噂 (pettegolezzo)、理由(motivo)、
しつもん
質 問 (domanda).
かんが すいそく
 N è parola che indica pensiero o sensazione: 考 え(pensiero)、 推 測
ふあん
(supposizione)、不安(ansia)
 È facoltativo con i nomi che indicano fatti o azioni: 仕事(lavoro)、アルバイト、
じ こ じけん
事故(incidente)、事件(questione)
GLI AGGETTIVI にくい E やすい
Questo costrutto (radice del verbo + nikui/yasui) serve per dire che qualcosa è
facile (yasui) o difficile (nikui) da fare.
でんしじしょ
ES: この電子辞書は使いにくいです。
ほね おお
ES: 骨 が 多 いので、魚は食べにくいです。
Yasui/nikui si concentrano più sulla facilità o difficoltà psicologica di fare qualcosa,
quando usati insieme a predicati che esprimono azioni. È dunque strano usare yasui o
nikui quando la difficoltà è definita in base alla probabilità di successo fisica o
statistica

UNITÁ 21
PASSIVO DIRETTO
La forma passiva del verbo si costruisce così:
classe dei verbi costruzione verbi
Consonantici in -ru Base + られる 食べる⊳食べられる
Vocalici in -u Base + れる 行く⊳行かれる
待つ⊳待たれる
読む⊳読まれる
泳ぐ⊳泳がれる
買う⊳買われる
話す⊳話される
死ぬ⊳死なれる
取る⊳取られる
遊ぶ⊳遊ばれる
する Base +れる される
くる Base +られる こられる
I verbi alla forma passiva si coniugano come quelli consonantici in –ru.
In giapponese si distinguono due tipi di costrutto passivo:
 Passivo diretto: è quello più simile all’equivalente italiano e si utilizza quando
si vuole enfatizzare chi o cosa subisce l’azione del verbo piuttosto che
l’agente. Questo tipo di passivo si usa solo con i verbi transitivi.
ES: 先生はパオロをほめました。 (frase all’attivo, il soggetto è enfatizzato)
パオロは先生にほめられました。(frase al passivo, chi subisce l’azione è
enfatizzato)
Costrutto passivo: soggetto che subisce l’azione marcato da particelle が/は, mentre
agente marcato da particella に.
Mentre il costrutto passivo italiano non contempla un complemento oggetto, il
passivo diretto giapponese può anche includere un complemento oggetto con i verbi
che prevedono un complemento di termine (compl. Indiretto).
なおこ
ES: 直子さんは知らない人に道を聞かれました。
In questo caso, il soggetto della frase è quello che nella frase attiva è complemento di
termine, mentre è mantenuto il complemento oggetto.
Il passivo diretto si usa soprattutto nella descrizione di fatti storici, socio-
economici, eventi oggettivi. Il complemento d’agente è:
 に, con persone o oggetti concreti
 から, con verbi che esprimono direzione o quando è presente un’altra
particella に che rende ambigua la frase
 によって, con concetti astratti, nel caso di autori o inventori o quando è
presente un’altra particella に che rende ambigua la frase
Il passivo indiretto, chiamato anche in italiano “passivo di danno”, è un costrutto
peculiare del giapponese che non trova corrispondenza nelle funzioni del passivo
italiano, ed esprime l’azione negativa subita direttamente indirettamente in un
determinato evento. Può ricorrere sia con verbi transitivi che intransitivi. Viene
enfatizzata con questo tipo di passivo la prospettiva del parlante che ha subito
eventi negativi, ovvero la persona che subisce gli effetti di quell’azione, non
l’oggetto che subisce l’azione.
Poiché il passivo indiretto non ha connotazione positiva, per quest’ultima si usa il
benefattivo.
ES: 僕は友達に手紙を読まれた。 (Ha letto la lettera senza il mio permesso)
僕は友達に手紙を読んでもらいました。(benefattivo, mi ha fatto il favore di leggere
la lettera per me)
FORMA IN ~てある
La forma in ~て del verbo seguita dall’ausiliare ある indica che qualcosa è stato
fatto intenzionalmente e persiste in quello stato. La cosa fatta è marcata dalla
particella が mentre l’autore dell’azione è omesso perché non importante o
sconosciuto.
Costrutto: X が + V transitivo in て + ある
ES: 窓が開けてあります。
Il verbo ある può essere anche al passato e in questo caso indica uno stato nel
passato risultante da un’azione.
La forma in –te aru e quella in –te iru con valore risultativo sono simili ma si noti
che:
 -te aru: verbo transitivo, e inoltre si suppone che qualcuno abbia compiuto
l’azione anche se non citato.
 -te iru: verbo intransitivo
-te aru e anche simile al costrutto in –te oku, però:
 -te oku: chi compie l’azione è sempre espresso, a meno che non sia
sconosciuto, e poi il costrutto indica un’azione
 -te aru: chi compie l’azione non è espresso, e il costrutto indica uno stato
あいだ
TEMPORALE CON ~ 間 に
Il costrutto temporale con ~間に enfatizza che l’azione espressa dalla principale
avviene all’interno del lasso di tempo espresso dalla secondaria
Costrutto: A(ている) 間に B
ES: 夜の間に誰かが u 来たと思う。
子供が寝ている間に、本を読みました。
AGGETTIVO + する
Un aggettivo, accostato al verbo する da idea di “far diventare/rendere”
(cambiamento di stato in breve).
つめ
Agg. In い = くなる ( 冷 たい⊳冷たくなる)
かんたん
Agg in な = にする omettendo な ( 簡 単 な⊳簡単にする)
COSTRUTTO CON ~てほしい
Quando il soggetto del desiderativo è diverso dal soggetto che compie l’azione
(quando si desidera che qualcun altro compia l’azione) si usa questo costrutto:
X は Y に N を verbo forma in ~て + ほしい
Il soggetto che desidera che l’azione sia compiuta è marcato da は mentre il soggetto
che dovrebbe compiere l’azione è marcato da に
ES: 私はマッテオにドアを開けてほしいです。
Al negativo si possono avere due possibilità:
 Verbo alla forma in –te al negativo
 Hoshii al negativo
Per esprimere il desiderio di una terza persona che un’altra persona compia l’azione,
dopo hoshii è necessario aggiungere un’espressione come –to itteiru
おおさか
ES: 彼は私に 大 阪 に行ってほしいと言っている。
Invece che hoshii, in questo costrutto possono essere anche usati moraitai e la sua
forma umile itadakitai.
Differenze tra i desiderativi:
1. たい (voglio fare) = radice del verbo + たい
2. ほしい (vorrei qualcosa) = nome + がほしい
3. てほしい (vorrei che qualcuno facesse) = verbo alla forma in て + ほしい

UNITÁ 22
IL CAUSATIVO
Il causativo è la forma del verbo che indica che qualcuno (l’iniziatore) “fa fare” o
“permette di fare” qualcosa a qualcun altro o qualcos’altro (esecutore) ed esprime
principalmente 3 idee:
1. Causativo coercitivo: l’iniziatore obbliga l’esecutore a fare qualcosa
2. Causativo permissivo: l’iniziatore lascia fare qualcosa all’esecutore
3. Causativo di reazione: suscita una reazione all’iniziatore.
La forma causativa del verbo si costruisce così:
classe dei verbi costruzione verbi
Consonantici in -ru Base + させる 食べる⊳食べさせる
Vocalici in -u Base + せる 行く⊳行かせる

待つ⊳待たせる
読む⊳読ませる
泳ぐ⊳泳がせる
買う⊳買わせる
話す⊳話させる
死ぬ⊳死なせる
取る⊳取らせる
あそ
遊 ぶ⊳遊ばせる
くる Base +れる こさせる
する Base +られる させる

I suffissi del causativo –seru e –saseru si coniugano come i verbi vocalici. Nella
lingua parlata:
 -su al posto di –seru
 -sasu al posto di –saseru
 Verbo suru diventa sasu invece che saseru
 Verbo kuru diventa kosasu invece che kosaseru
Si coniugano tutti come i verbi consonantici. Alcuni verbi come tobasu (far volare) e
karasu (far appassire) hanno già significato causativo e quindi non sono usati in
questa forma. Costruiamo il causativo in vari modi a seconda dei verbi:
 Verbi transitivi: iniziatore が/は esecutore に azione
 Verbi intransitivi: iniziatore が/は esecutore に/を azione
- Uso に con verbi intransitivi come kotaeru (rispondere), shaberu
(parlare), con verbi che reggono la particella を del complemento di
moto per luogo, ovvero aruku (camminare), wataru (attraversare),
oyogu (nuotare), quando l’esecutore è intenzionato a compiere l’azione a
cui è obbligato.
- Uso を quando l’esecutore è un oggetto inanimato, quando è presente
un altro に, quando il soggetto fa fare un’azione a prescindere dalla
volontà dell’esecutore, con verbi che provocano una reazione
psicologica tipo warau (ridere), okoru (arrabbiarsi), komaru (avere
problemi), naku (piangere), dunque quando si parla di causativo di
reazione
Per marcare l’idea di causativo permissivo la forma causativa è generalmente
seguita da una forma del benefattivo, mentre per marcare il coercitivo si usano
avverbi quali muriyari (forzatamente) oppure muri ni (ingiustamente)
Si può usare il causativo + てください per chiedere permesso per fare qualcosa
oppure per proporsi come volontari a fare qualcosa
IMPERATIVO CON RADICE DEL VERBO + なさい
È la forma più diffusa di imperativo. Il なさい ha una forte implicazione di
superiorità a qualcuno, perciò viene usato dai genitori verso i figli o da studenti
verso gli alunni.
ES: うちに毎日電話しなさい。
Il negativo viene espresso dal verbo + のをやめなさい
ES: 文句を言うのをやめなさい。
CONDIZIONALE IN ~ば
Per costruire il condizionale in ~ば si aggiunge il suffisso alla base condizionale
dei verbi, aggettivi e copula. I vari costrutti sono:
classe costrutto ba Esempio
Verbi consonantici Radice + vocale e ば 食べる⊳食べれば
Vocalici Radice + re 行く⊳行けば
すれば
する Su + re
くれば
くる
Ku + re
Aggettivi in い Radice + kere なければ
Aggettivi in な Radice + nara しず
静 かならば
Nomi Nome + nara 先生ならば

Con gli aggettivi in –na, il –ba può essere omesso.


La subordinata con il condizionale in –ba indica la condizione sotto la quale si
verificherà quanto enunciato nella principale. Se nella principale troviamo
espressioni di comando, richieste o suggerimento, la subordinata non può esprimere
un’azione. Solitamente si usa questo tipo di condizionale quando la condizione
garantisce un buon risultato della principale
CONCESSIVE FATTUALI ~のに
Si usa il costrutto con –noni quando nella principale si esprime un fatto contrario
rispetto a quanto ci si aspetta (espresso nella subordinata con noni). La subordinata
con –noni indica un coinvolgimento anche emotivo del parlante (suggerimenti,
permessi, divieti, richieste, volitivi).
-noni segue la forma attributiva passata e non, affermativa o negativa di verbi,
nomi e aggettivi. Si noti che nel caso di nomi e aggettivi in –na nella forma
affermativa si usa la forma in –na (-nanoni)
COSTRUTTI CON ~のような/~のように
Nome A + のような + nome B assume il significato di “B simile/come A”, ovvero
che B ha la stessa qualità o apparenza di A, oppure che A è un esempio di B.
かまくら
ES: 私は 鎌 倉のような町が好きです。
Si usa Nome A + のように con i verbi che esprimono azione compiuta nello stesso
modo di A, o una caratteristica comparabile ad A (aggettivi)
ES: メアリーさんは魚のように上手に泳げます。

UNITÁ 23
CAUSATIVO PASSIVO
Il causativo alla forma passiva esprime l’idea di essere costretto a fare qualcosa,
soprattutto contro la propria volontà. Si costruisce così:
 I verbi in –ru: tolgono –ru e aggiungono –saserareru
食べる⊳食べさせられる
 Verbi in –u terminanti in す: tolgono –u e aggiungono –aserareru
話す⊳話せられる
 Altri verbi in –u: tolgono –u e aggiungono –asareru
書く⊳書かされる
読む⊳読まされる
泳ぐ⊳泳がされる
買う⊳買わされる

立つ⊳立たされる

撮る⊳撮らされる
あそ
遊 ぶ⊳遊ばされる
 Verbi irregolari
する⊳させられる
くる⊳こさせられる
I suffissi del causativo passivo si formano come i verbi vocalici. Nel costrutto
causativo passivo l’esecutore della frase passiva diviene il soggetto e l’iniziatore
l’agente.
けんたろう ぶちょう
ES: 健太郎は 部 長に仕事をやめさせられました。
Il causativo passivo si usa spesso con verbi come kangaeru (pensare), odoroku
(meravigliarsi), kandōsuru (emozionarsi)
CONCESSIVE CONDIZIONALI, ~ても
Questo costrutto si usa quando ciò che è espresso nella principale non è ciò che ci si
aspetta nella subordinata con –temo. Si costruisce aggiungendo –mo alla forma in te
di verbi, aggettivi e nomi. Con –noni la concessiva è fattuale perché sia la premessa
che la conclusione sono fatti reali. Con –temo non sono fatti reali ma una possibilità o
un fatto non certo. Con aggettivi in –na e nomi il costrutto si fa con –demo.
COSTRUTTO CON ことにする
Si usa quando si vuole enfatizzare la volontà del soggetto di fare qualcosa. La frase
che viene prima di –koto è appositiva (i verbi sono alla forma piana).
ES: 車を買うことにしました。
Nella forma in –teiru (kotonishiteiru) assume la sfumatura di prendere l’abitudine
di fare qualcosa
ES: 毎日十一時に寝ることにしています。
COSTRUTTO CON ~まで
Prende significato di “sino a” e descrive un cambiamento che coincide o causa la fine
della principale.
ES: 晴れるまで、喫茶店でコーヒーを飲みながら、待ちます。
Quando il soggetto della clausola A è diverso da quello della clausola B. la prima è
marcata dalla particella –ga invece che –wa.
Si può usare questo costrutto anche per descrivere una situazione passata, ma il verbo
nella clausola A è sempre al presente.
COSTRUTTO CON ~方
Il suffisso nominalizzante ~方 segue la radice di un verbo e indica “il modo in cui
l’azione viene compiuta”
泳ぐ⊳泳ぎ方
考える⊳考え方
Si noti che i nomi marcati con altre particelle, quando insieme a un verbo sono
marcate con –no prima di –kata.
漢字を読む⊳漢字の読み方
はしを使う⊳はしの使い方
Con i verbi composti con –suru abbiamo:
日本語を勉強する⊳日本語の勉強のし方
方 è un nome ed è marcato da particelle come は e を
ES: すみません。この漢字の書き方を教えていただけませんか。

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