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(32962) - LENGUA Y TRADUCCIÓN D (II): ITALIANO 2021-2022

IL CONGIUNTIVO ITALIANO

Il congiuntivo è la modalità verbale della soggettività: ci permette di esprimere opinioni, dubbi,


stati d'animo, desideri e tutto ciò che si riferisce al mondo interiore.

In italiano ha 4 tempi: presente, passato, imperfetto e trapassato, maora vedremmo soltanto il


primo.

FORMAZIONE DEL PRESENTE CONGIUNTIVO

Innanzitutto vediamo il presente congiuntivo dei verbi «essere» e «avere», fondamentale


anche perché agiscono come ausiliari per formare i tempi composti di tutti gli altri verbi.

ESSERE AVERE

Che io sia Che io abbia

Che tu sia Che tu abbia

Che lui/lei sia Che lui/lei abbia

Che noi siamo Che noi abbiamo

Che voi siate Che voi abbiate

Che loro siano Che loro abbiano

Penso che siate molto intelligenti.

Penso che tu abbia una casa splendida.

Nel presente congiuntivo:

• Al congiuntivo si imparano i verbi con il «che» davanti alle persone per facilitarne l’utilizzo
(poiché nella maggior parte dei casi il congiuntivo è introdotto da «che»)

• il verbo delle tre persone singolari è lo stesso (ecco perché bisogna rendere esplicito il
pronome personale del soggetto, per evitare malintesi)

• il verbo della prima persona plurale è uguale a quello della prima persona plurale
dell'indicativo presente

• il verbo della terza persona plurale è uguale a quello delle persone singolari + no

• la prima persona plurale e la seconda persona plurale tendono ad essere simili tra loro ma
diverse dalle altre
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Cosa succede agli altri verbi? È solo necessario rimuovere le desinenze dell'infinito (-ARE, -ERE,
-IRE) e aggiungere quelle del presente congiuntivo.

Queste sono le desinenze del presente congiuntivo per i vari gruppi di verbi regolari:

Verbos en -ARE Verbos en -ERE Verbos en –IRE (como Verbos en –IRE


«partire»)
(como «finire»)

-i -a -a –isca

-i -a -a –isca

-i -a -a –isca

–iamo –iamo –iamo –iamo

–iate –iate –iate –iate

-ino -ano -ano –iscano

Esempio:

MANGIARE LEGGERE PARTIRE FINIRE

Che io mangi Che io legga Che io parta Che io finisca


Che tu mangi
Che tu legga Che tu parta Che tu finisca
Che lui/lei mangi
Che lui/lei legga Che lui/lei parta Che lui/lei finisca
Che noi mangiamo
Che noi leggiamo
Che voi mangiate Che noi partiamo Che noi finiamo
Che voi leggiate
Che loro mangino Che voi partiate Che voi finiate
Che loro leggano
Che loro partano Che loro finiscano

PARTICOLARITÀ IN -ARE

Verbi in CARE/GARE

Mettono H tra radice e desinenza: Cerchi / Preghi

Verbi in CIARE/GIARE

Perdono la I tematica e prendono la I della desinenza: Cominci/mangi


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PARTICOLARITÀ IN -ERE

I verbi modali

DOVERE POTERE VOLERE SAPERE

Che io debba Che io possa Che io voglia Che io sappia

Che tu debba Che tu possa Che tu voglia Che tu sappia

Che lui/lei debba Che lui/lei possa Che lui/lei voglia Che lui/lei sappia

Che noi dobbiamo Che noi possiamo Che noi vogliamo Che noi sappiamo

Che voi dobbiate Che voi possiate Che voi vogliate Che voi sappiate

Che loro debbano Che loro possano Che loro vogliano Che loro sappiano

Verbi in CERE

-Prendono doppia CC (piacere, tacere, giacere, nuocere): Piaccia

-Prende soltanto una C (cuocere): Cuocia

PARTICOLARITÀ IN -IRE

Purtroppo non esiste una vera regola, ma un "trend" che funziona abbastanza bene.

Dall'ultima lettera del verbo all'infinito, conta fino a 5.

Se la lettera in cui ti fermi è una consonante, allora il verbo tende a seguire «partire».

Se la lettera in cui ti fermi è una una vocale,allora il verbo tende a seguire "finire"

Esempi:

Dormo → dorma ... / Riempire → riempa ...

Sparire → io sparisco… / Preferire → io preferisco…

Alcuni verbi irregolari comuni

Andare (ir): vada, vada, vada, andiamo, andiate, vadano

Bere (beber): beva, beva, beva, beviamo, beviate, bevano


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Dare (dar): dia, dia, dia, diamo, diate, diano

Dire (decir): dica, dica, dica, diciamo, diciate, dicano

Dovere (deber): debba, debba, debba, dobbiamo, dobbiate, debbano

Fare (hacer): faccia, faccia, faccia, facciamo, facciate, facciano

Potere (poder): possa, possa, possa, possiamo, possiate, possano

Rimanere (permanecer): rimanga, rimanga, rimanga, rimaniamo, rimaniate, rimangano

Salire (subir): salga, salga, salga, saliamo, saliate, salgano

Sapere (saber): sappia, sappia, sappia, sappiamo, sappiate, sappiano

Scegliere (elegir): scelga, scelga, scelga, scegliamo, scegliate, scelgano

Stare (estar): stia, stia, stia, stiamo, stiate, stiano

Tenere (sostener): tenga, tenga, tenga, teniamo, teniate, tengano

Togliere (quitar): tolga, tolga, tolga, togliamo, togliate, tolgano

Uscire (salir): esca, esca, esca, usciamo, usciate, escano

Venire (venir): venga, venga, venga, veniamo, veniate, vengano

USO DEL CONGIUNTIVO PRESENTE

IN FRASI INDIPENDENTI:

-Esprime dubbio e può cambiarsi por Forse o Ci sará

Non passal’autobus, che ci sia uno sciopero?( Forse c’e uno sciopero)

-Congiuntivo esortativo che viene usato come comando,richiesta cortese o un invito

Venga con me, signora!

Signori, si accomodino in questo tavolo!

-Esclamazione. Sembra che manca davanti È incredibile

Che una maglia sia cosi costosa!

IN FRASI DIPENDENTI:

Verbi

-Opinioni, punti di vista e considerazioni ( credere, ritenere, sostenere, giudicare...)

Penso che Mario sia simpatico.


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-Esprimere ipotesi, supposizioni o irrealtà (suporre, immaginare, presumere, sospettare, fare


finta, fingere...)

Immagino che siate stanchi.

Facciamo finta che tutto vada bene.

-Esprimere dubbio o incertezza (dubito, non sono sicuro, non sono certo)

Non sono sicuro che abbia il tuo cell.

-Esprimere percezioni (mi sembra, mi pare, ho l’impresione)

Mi sembra che stia per piovere.

-Esprimere volontà (volere, desiderare, preferire, chiedere, domandare)

Voglio che tu venga da me.

Preferisco che tutto finisca cosi.

-Esprimere speranza ( sperare, augurare, asppettarsi)

Spero che smetta di nevicare.

Mi aspetto che tu vinca il concorso.

-Esprimere timore ( avere paura, rischiare, temere)

Temo che questi soldi non bastino

Rischiamo che lei perda il lavoro.

-Esprimere gli stati d’animo ( dispiacere, dispiacersi, far piacere, rallegrarsi, rallegrare)

Mi fa piaccere cche lui venga da noi.

Mi dispiace che lei sia cosi cattiva.

Strutture impersonali

-Usato con strutture impersonali formate con essere( è neccesario, è probabile, è ovvio..) e
altre come bisogna, occorre sembra, si dice..

È probabile che loro arrivino

Occorre che tutti i cittadini paghino le tasse.


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Sostantivi

-Usato con sostantivi e aggettivi che parlano di opinione, volontà, speranza, dubbio.

Ho la speranza che abbia vinto la partita.

Sono convinto che tu sia una brava persona.

• Nel linguaggio parlato o nel registro informale si usa l’indicativo.

Penso che mario è simpatico.

Anche per marcare il punto di visto in un dibattito di fronte a un interlocutore opposto.

I o penso che il governo e incapace.

In tutti questi casi la costruzione del verbo CHE + CONGIUNTIVO viene utilizzata solo quando i
soggetti delle due frasi sono diversi:

Penso che la tua abbia ragione / penso che tu abbia ragione

Noi crediamo che Paolo sia arrivato presto / Crediamo che Paolo arriverà presto

Se i soggetti sono gli stessi, usiamo la preposizione DI + INFINITIVO:

Cristina crede di molto essere bella / Cristina pensa di essere molto carina

NON! Cristina crede che (lei / Cristina) sia molto bella

Marco e Luca sono contenti di andare in vacanza / Marco e Luca sono contenti perché stanno
andando in vacanza

NON! Marco e Luca sono contenti che (Loro / Marco e Luca) vadano in vacanza

Congiunzioni

Usato con le congiunzioni che creano legame tra la orazione principale e la subordinata.

-Concessive (Benché, .sebbene, malgrado, nonostante, per quanto..).

Sebbene abbia studiato, non mi sento preparato.

Nonostante abbia dormito, sono stanco

Anche se richiede indicativo: Anche se mangio poco, ingrasso lo stesso

-Temporali (Prima che)

Prima che piova vai a casa.


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Altre congiunzioni temporali reggono lìndicativo di solito (dopo che, finché, allorché) pero si
hanno una prospettiva ipotetica o potenziale puo reggere il congiuntivo.

-Finali (affinché, perché, in modo che)

L’insegnante parla affinché gli studenti imparino.

Perché finale regge congiuntivo : Il padre grida perché lo possano sentire

Perché causale regge indicativo: Il padre grida perché la figlia si trova lontano

-Congiunzioni condizionali( purché, a patto che, a condizione che, nel caso in cui..)

Potete uscire a condizione che rientrate prima di mezzanotte.

Nel caso in cui piova, telefonami subito

-Congiunzioni eccetuative e limitative (senza che, salvo che, ecceto che, tranne che, per
quanto)

Ho preparato la cena senza che lei lo sappia.

Ci vediamo dopo, salvo che Paola non voglia.

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