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Ipotesi della prima basilica marciana (inizio IX secolo) secondo Cattaneo, Bettini, Forlati
La Basilica Marciana: gli edifici
il II edificio(terzo quarto del X secolo)
II edificio
?
La Basilica Marciana: gli edifici
il III edificio (contariniano, dal 1063)
Leggenda
1. Abside: San Nicola, San Pietro, San Marco, San Ermagora
2. Cupola dell’Emmanuele
3. Storie di San Marco e di San Pietro
4. Storie di San Marco e di San Clemente
5. Cupola dell’Ascensione
6. Cupola di San Giovanni: Storie di San Giovanni Evangelista
7. Arcone sovrastante la cappella di Sant’Isidoro: I miracoli di Cristo
8. Fatti della Vergine e dell’infanzia di Gesù
9. Episodi della vita di Gesù
10. Episodi della vita di Gesù
11. Cupola di San Leonardo
12. Arcone sopra l’altare del Sacramento: Parabole e miracoli di Cristo
13. Miracolo del ritrovamento delle reliquie di San Marco
14. Cupola della Pentecoste
15. Gesù tra i Profeti
16. La Vergine tra i profeti, Fatti della vita di Cristo e degli Apostoli,
Orazione nell’orto; altri fatti degli Apostoli
17. Nicchie della porta centrale: la Vergine e gli Apostoli
Antico portale di ingresso alla Basilica di San
Marco (mosaici fine XI secolo)
I mosaici si sviluppano su tre registri:
1. ai lati dell’ingresso i 4 Evangelisti
2. al centro gli Apostoli rivolti verso la Vergine Nikopeia al centro
3. nel catino San Marco in gloria in vesti episcopali (rifatta nel XVI secolo)
Torcello, Santa Maria Assunta, Vergine Odigitria e teoria
di vescovi (catino absidale)
Opera di una bottega con due personalità di spicco:il Maestro di San Nicola e San Pietro (fine XI secolo) & il Maestro di San Marco e
Sant’Ermagora (inizi XII secolo – dopo l’incendio del 1106)
Venezia, Basilica di San Marco, cupola
orientale (dell’Emmanuele o dei Profeti)
Geremia Daniele Abadia Abacuc
San Marco
consacrato vescovo
da San Pietro
San Pietro
San Marco naviga verso Alessandria
consacra vescovo
Ermagora
Venezia, Basilica di San
Marco, Cappella di San
Clemente, catino absidale
Sacrificio di Caino e Abele
Venezia, Basilica di San Marco, arconi settentrionale e meridionale, fine XII secolo,
Storie cristologiche, Crocifissione, int. e dett.
Venezia, Basilica di San
Marco, arcone
settentrionale, fine XII
secolo, Storie cristologiche,
Anastasis
Creazione di Adamo
• I fase: un documento della fine del X secolo (976-978) menziona il doge Pietro
Orseolo I che ordina l’opera direttamente a Costantinopoli.
• II fase: fu integrata una prima volta da interventi ed aggiunte sotto il doge Ordelaffo
Falier (nel 1105)
• III fase: ulteriori aggiunte si datano al 1209 (dopo la conquista di Costantinopoli in
seguito alla Quarta Crociata), su incarico di Pietro Ziani (N.B. – a questa fase
appartengono i sette grandi smalti del registro superiore, forse provenienti dal
monastero del Pantokrator di Costantinopoli)
• IV fase: l'ultimo intervento fu attuato su ordine del doge Andrea Dandolo nel 1342
che incarica l’orafo veneziano Giovanni Paolo Boninsegna (N.B. – viene rifatta la
cornice e riordinati gli smalti in un insieme di gusto gotico. Nel restauro del 1847 si
scoprì anche la firma dell’orefice)
La Pala d’Oro: i temi iconografici
• Porzione superiore: cornice a smusso sbalzata con piccoli busti e medaglioni di santi a smalto (X
secolo); al centro l’Arcangelo Michele di fattura bizantina (1150 ca), circondato da sedici medaglioni di
santi (X-XI secolo). Ai lati, le scene del ciclo della Grandi Feste (1150 circa) (Ingresso a Gerusalemme,
Resurrezione, Crocifissione, Ascensione, Pentecoste, Morte della Vergine), entro arcatelle con colonnine e
foglioline rampanti; tra le arcatelle, altri medaglioni di santi, alternati a castoni di pietre.
• Porzione inferiore: al centro domina un grande riquadro centrale con Cristo benedicente seduto in
trono gemmato (XII secolo); ai lati, quattro tondi con gli Evangelisti e sopra un riquadro con l’Etimasia
e quattro angeli adoranti, due cherubini e due arcangeli (XIV secolo). Il lato inferiore è decorato da
dodici cuspidi con gli Apostoli, intervallate da due iscrizioni ai lati e tre figure (Vergine Orante e due
donatori, l’imperatrice Irene e l’imperatore Giovanni II Comneno, quest’ultimo aggiornato più tardi a
ritrarre il doge Ordelaffo Falier. Nel registro mediano, ai lati del Pantokrator, vi sono due file di
arcatelle: quella in basso con i dodici Profeti, e in alto con gli Arcangeli. Apostoli, profeti e arcangeli
sono dunque allineati in successione gerarchica, dal basso verso l’alto. Infine, ai lati e in alto, corre una
fascia di ventisette piccoli riquadri a smalto con Scene evangeliche tra diaconi (diciassette riquadri)
(Annunciazione, Natività, Presentazione al Tempio, Battesimo, Ultima Cena, Crocifissione, Discesa al
Limbo, Resurrezione, Incredulità di Tommaso, Ascensione, Pentecoste). Ai lati, dieci Storie di san Marco
(la vita del santo, il suo martirio e il trasferimento del corpo da Alessandria a Venezia); i riquadri
agiografici sono probabilmente opere di artisti bizantini attivi a Venezia (1105).
Venezia, Basilica di San Marco, Pala d’Oro, iscrizioni del 1209
IL TESORO DI SAN MARCO