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ROMA
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SOMMARIO
EMILIANO BERTIN
I tre volgarizzamenti dell’Eneide in compendio: caratteristiche
e rapporti tra i testi secondo le testimonianze antiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
LUCA MAZZONI
Ancora sugli epitafi danteschi. II. Censimento dei manoscritti . . . . . . . . . . . . . . . 37
MARCO GIOLA
Esercizio su un trittico di sonetti trecenteschi ad argomento bonifaciano . . . . . . . 63
FRANCES MUECKE
From Pomponio Leto to Pietro Marso: reading Silius Italicus at Rome
in the fifteenth century . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
ANTONELLA DEJURE
I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
nei codici delle Clarisse dell’osservanza del primo Cinquecento . . . . . . . . . . . . . .9
EDOARDO BARBIERI
Una miscellanea cinquecentesca di varia rimeria e i suoi antichi possessori . . . . 57
CLAUDIA GALLUZZI
Per la storia editoriale de Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov:
documenti inediti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285
Indice dei nomi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Abstract
Between the fifteenth and the sixteenth centuries the monasteries of the Poor Clares became places where
the nuns wrote, studied, transcribed texts and translated them from Latin into Italian. Among the most
representative texts of this literary production there are the Dolori mentali di Gesù nella sua Passione, a work
written in 488 by the Poor Clare Camilla Battista da Varano and copied in the scriptoria of some of the
leading centres of the observant reform among the Poor Clares. Philologically comparing the manuscripts
made within the cloisters, the examination of the variations demonstrates the programmatic selection and
linguistic homogenization, through which the Poor Clares were able to engage the Dolori mentali in the
highest and most established Franciscan literature.
Keywords
Poor Clares; scriptoria; Camilla Battista da Varano.
* Istituto storico italiano per il medio evo; fonda gratitudine per il percorso di formazione cul-
antonelladejure@libero.it. In questo articolo viene turale e per l’arricchimento umano ricevuti.
presentata una prima parte del lavoro di ricerca svol- Si vedano in primo luogo i contributi raccol-
to negli anni 200-203 presso il Centro Universita- ti nei volumi MESSA - SCANDELLA 2007; MESSA -
rio Cattolico (CUC) della Conferenza Episcopale SCANDELLA - SENSI 2009a; MESSA - SCANDELLA -
Italiana. Al CUC desidero esprimere la mia più pro- SENSI 2009b.
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
sponda il più delle volte a modalità che «appaiono molto diverse dalla dialetti-
ca tra modello toscano, idioma locale e filtro della koinè che è valida per l’ana-
lisi di tanti testi letterari e documentari quattrocenteschi»:8 si tratta di moda-
lità che andranno sempre interpretate alla luce di quella “rete” istituzionale e
culturale che, al di là delle dislocazioni territoriali, costituisce la forza di coe-
sione e la caratteristica costitutiva di tutto il movimento dell’Osservanza fran-
cescana.9
All’interno di questa vasta, e ancora in gran parte da indagare, produzio-
ne in volgare, nata e diffusa lungo il canale dei monasteri femminili, si inten-
de proporre come caso esemplificativo quello dei Dolori mentali di Gesù nella
sua Passione,0 opera scritta nel 488 dalla clarissa marchigiana Camilla Batti-
sta da Varano e copiata, nella prima metà del Cinquecento, negli scriptoria di
alcuni dei centri propulsivi della riforma osservante tra le clarisse: i monasteri
del Corpus Domini di Bologna, di Santa Chiara Novella di Firenze e di Santa
Maria di Monteluce di Perugia.
Umbria da Francesco Bruni (BRUNI 983), e la tra- 9 Sul concetto di “rete” cfr. DALARUN 2007, pp.
duzione in volgare del noto Liber Specialis Gratiae di 95-97.
Matilde di Helfta, opera largamente diffusa e tra- 0 Da ora in poi l’opera sarà sempre indicata nella
dotta nell’Europa medievale centro-settentrionale, forma abbreviata di Dolori mentali.
ma volgarizzata in area romanza per la prima vol- Su questa importante figura del Francescanesi-
ta dalle clarisse umbre (cfr. BERTINI MALGARINI - mo femminile vd. la voce Camilla Battista Varano in
VIGNUZZI 2008; BERTINI MALGARINI - CARIA - POZZI - LEONARDI 996, pp. 303-32; cfr. GATTUCCI
VIGNUZZI 2007-, pp. 297-302). 2007, e i diversi contributi raccolti in MESSA - RE-
8 BRUNI 983, p. 4. Sull’azione linguistica eserci- SCHIGLIAN - CLARISSE DI CAMERINO 200.
tata in Italia dall’Osservanza francescana nel Quat- 2 PETROCCHI 978, p. 78.
trocento cfr. inoltre BRUNI 993. 3 Cfr. NAPOLI 964, pp. 82-99.
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ANTONELLA DEJURE
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
rio quindi di inserire nelle biblioteche dei monasteri l’opera della clarissa mar-
chigiana sollecita le stesse consorelle ad una vivace attività di trascrizione e di
trasmissione del testo lungo la rete dell’Osservanza femminile.
Una delle più antiche copie dell’opera della Varano è infatti il ms. 3828 del-
la Biblioteca Casanatense di Roma (R),2 copiato intorno agli inizi del XVI se-
colo nell’importante monastero di Santa Maria di Monteluce di Perugia, sede
di un attivissimo scriptorium: la mano è senz’altro femminile ed è la stessa che
sempre intorno ai primi del Cinquecento trascrive nel monastero perugino lo
Specchio della perfettione humana dell’olandese Hendrick Herp.22
Sempre da Monteluce proviene poi il ms. A/60, attualmente conservato
a Roma presso la Curia generalizia dei frati Minori (R ).23 Il codice, databi-
le alla prima metà del XVI secolo, dimostra una notevole affinità, almeno in
una cospicua porzione, con la scrittura della clarissa che intorno al 560 redi-
ge la stessa cronaca del monastero, ovvero il prezioso Memoriale di Montelu-
ce.24 Nei due testimoni perugini i Dolori mentali sono accostati a testi come un
trattato sulla contemplazione di Bernardo di Chiaravalle, scritti di Bonaven-
tura e manifesti dell’Osservanza francescana femminile, tra cui il volgarizza-
mento della Regola di santa Chiara del 253.
Anche nel ms. Landau Finaly 25 della Biblioteca Nazionale Centrale di Fi-
renze (F),25 trascritto per ampie sezioni da suor Cherubina de Borgianni in-
torno alla prima metà del XVI secolo nel monastero di Santa Chiara Novel-
la di Firenze,26 l’opera della Varano è accompagnata da estratti di Agostino e
di Isidoro di Siviglia, da meditazioni di Ubertino da Casale e da sermoni di
Bernardino da Siena; né si dovrà tralasciare la presenza del volgarizzamento
del De quattuor virtutibus dello Pseudo-Seneca e dell’ampio corredo di poesie
in volgare, tra cui più che laudi spiccano terzine, ottave e sonetti esemplati sul
modello e sui temi del cosiddetto “Petrarca spirituale”.
2 Su questo ms. vd. BOCCANERA 957, pp. 26-62. nastero di Monteluce cfr. BALDELLI 95; NICOLINI
22 Questo ms. è purtroppo di copista ignota; at- 97; BALDELLI 992; NICOLINI 983; UMIKER 2009a;
tualmente è conservato presso la Biblioteca Comu- BERTINI MALGARINI - CARIA - VIGNUZZI 2007-.
nale di Perugia nel fondo delle Soppresse Corpo- 23 Su questo codice cfr. UMIKER 2009b, pp. 86-
razioni religiose (segnatura: BAP 027), nel quale è 87.
confluito gran parte dell’archivio del monastero di 24 UMIKER 2009b, p. 86.
Monteluce. Ringrazio Monica Benedetta Umiker 25 LAZZI - ROLIH SCARLINO 994, pp. 428-35;
per aver verificato l’identità tra le scritture dei due BOCCALI 2003, pp. 53-54; BOCCALI 200, pp. 279-80.
mss. perugini. Sui codici e sullo scriptorium del mo- 26 ZARRI 2004, p. 57.
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ANTONELLA DEJURE
Alla famosa “bottega” del monastero bolognese del Corpus Domini,27 no-
ta per la creatività del suo artigianato librario, risale invece il ms. 374/9, oggi
conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Bologna (B).28 La redazione del
codice si colloca nella prima metà del XVI secolo e si deve forse a suor Vitto-
ria Conti,29 più volte vicaria e abbadessa del monastero tra il 50 e il 556. A
differenza dei precedenti mss. clarissiani, l’esemplare bolognese si presenta co-
me una raccolta delle principali opere spirituali di Camilla Battista da Vara-
no: la Vita spirituale, ovvero l’autobiografia della clarissa marchigiana, i Dolori
mentali, la Preghiera a Dio e i Ricordi di Gesù.
Per il contenuto il codice bolognese è quello, tra i vari testimoni, che meglio
rispecchia il modello del più antico ms., finora conosciuto, che riporta gli scrit-
ti mistici e dottrinali della Varano, appunto la Vita spirituale, i Dolori menta-
li, la Preghiera a Dio e i Ricordi di Gesù. Questo codice, senza segnatura, è cu-
stodito ancora oggi dalle clarisse del monastero di Camerino (C), dove Ca-
milla Battista trascorse gran parte della vita. Il ms. fu copiato nello stesso mo-
nastero di Santa Chiara di Camerino dall’olivetano Antonio da Segovia, con
ogni probabilità tra il 492 e il 496, anni in cui questi era padre spirituale del-
la clarissa.30 Di notevole rilievo è il colofone del f. 84v, in cui il copista afferma
di aver avuto tra le mani proprio l’autografo della Varano:
27 SPANÒ MARTINELLI 986; GRAZIOSI 2004, pp. ottobre 64); l’altra è suor Vittoria Conti (data di
53-60. ingresso in monastero nel 500, professione nel 50,
28 Per la descrizione del ms. cfr. BOCCANERA 957, morta nel 556). Dal momento che il tipo di scrittu-
pp. 242-43. ra e la fattura del codice rimandano alla prima metà
29 Il nome di suor Vittoria si legge in una no- del XVI secolo, sembra più probabile che la nota sia
ta contenuta nel f. Iv. L’elenco delle suore del Cor- da riferirsi a quest’ultima.
pus Domini di Bologna, custodito presso l’archivio 30 Cfr. GATTUCCI 2007, pp. XXXIV-XXXV.
del monastero, rinvia a due diverse figure: la prima 3 BOCCANERA 958, p. XLV. L’edizione dei Dolori
è suor Vittoria Castelli Orlandi (data di ingresso in mentali curata da Giacomo Boccanera (DM) rimane
monastero nel 554, professione nel 555, morta il 3 ancora oggi l’unica edizione di riferimento.
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
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ANTONELLA DEJURE
periodo che va dal 488 al 490.32 È plausibile allora ritenere che le sezioni po-
steriori possano rappresentare un diverso stadio dell’elaborazione dello scrit-
to della clarissa marchigiana, che probabilmente circolò sia in una versione più
ristretta, sia in una versione più ampia perché allargata nel paratesto.33
C B F R R
l’amore che alla creatura lo amore che a Dio e a l’amore che a Dio et alla l’amore che a Dio e alla l’amore che ad Dio et alla
portai la creatura portai creatura portai creatura portai creatura portai
(f. 50r) (f. 32v) (f. 50v) (f. 2r) (f. 67v)
Et sopra queste cose Et qui sopra queste cose Et qui sopra queste cose Et qui sopra queste cose Et qui sopra queste cose
(f. 50v) (f. 32v) (f. 50v) (f. 2r) (f. 67v)
sappi che tanto aflige et sapi che tanto afflige et sappi che tanto accora sappi che tanto affligge sappi che tanto accora et
acora quelle anime la accora quelle anime et affligge quelle anime quelle anime tapine affligge quelle anime tapine
pena de questo mai mai tapine questo mai mai tapine questo mai mai questo mai mai questo mai mai
(ff. 52r-v) (f. 33v) (f. 52r) (f. 4r) (f. 69v)
nel mio core fine alla nel mio core infino a la nel mio core infino alla nel mio core fine alla nel mio core fine alla morte
morte provai morte portai morte portai morte portai portai
(f. 52v) (f. 34r) (f. 52r) (f. 4v) (f. 70r)
quante forono le pene quante furno le pene quante furono le pene quante forono le pene quante fuorono le pene che
che nel tuo core portasti che nel core portasti che nel core portasti che nel core portaste nel core portaste
(f. 5r) (f. 32v) (f. 5r) (f. 2v) (f. 68r)
disse quella amara disse quella amara et dixe quella amara et dixe quella amara et disse quella amara, dolorosa
parola dolorosa parola dolorosa parola dolorosa parola parola
(f. 62r) (f. 39v) (f. 57v) (f. 4v) (f. 79v)
ora solo intendo solo hora intendo solo hora intendo solo hora intendo solo hora intendo solo narrare
narrare delli dolori narrare de li mentali narrare degli mentali narrare delli mentali delli mentali dolori de
mentali de Cristo dolori de Cristo dolori di Cristo dolori de Cristo Cristo benedecto quello me
benedecto quella me benedecto, tacerò l’altro benedecto quello mi benedecto, quello me disse, de altro tacerò
disse, tacerò l’altro (f. 32v) disse, da altro tacerò dixe, de altro tacerò (f. 67v)
(f. 50v) (f. 50v) (f. 2r)
32 Cfr. BOCCANERA 958, pp. XXII-XXIII. toli contenenti gli otto dolori mentali, il congedo ai
33 Al riguardo si fa notare che la più antica stam- lettori e la lettera alla badessa. Per il problema del-
pa dei Dolori mentali, l’incunabolo realizzato con la variazione strutturale del testo nell’intera tradi-
ogni probabilità nella bottega veneziana del tipo- zione, sia manoscritta sia a stampa, e per la questio-
grafo Johann Emerich nel 488 (IGI 3525; JACOBSON ne della possibile esistenza di due diverse redazioni
SCHUTTE 983, p. 29), riporta soltanto gli otto capi- dell’opera si rimanda a DEJURE 205.
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
34 Il riferimento alla consorella che avrebbe rac- mente nel 49, Camilla Battista non esita a dichia-
contato a Camilla Battista la sua esperienza del- rare che la scrittura dei Dolori mentali le era deriva-
le sofferenze mentali del Signore si trova nella di- ta direttamente da una ispirazione divina: «Un dì,
chiarazione ai lettori: «Queste sonno certe devo- como me pusi in orazione, subito me fo ditto: – Va’,
tissime cose de li doluri mentali de Iesù Cristo be- e scrivi quelli duluri mentali della Passione, che tu
nedecto, li quali esso per sua pietà e gratia se de- sai. – Io me scusai e disse: – Segnore mio, non so
gnò comunicarli con una devota religiosa de l’ordi- pure como me comenzare, perché non voglio di-
ne nostro de sancta Chiara, la quale como piacque a re per ullo modo che queste cose siano mei. – Fo-
Dio li confe[re]cte co meco. Et io a utilità de l’ane- me ditto: – Comenza cusì: Fo una anima molto de-
me della passione de Cristo innamorate li refirisco siderosa de pascerse ecc. – E fome cusì ditato quan-
qui de socto in tal modo dicendo. Del primo dolo- to seria dui versi de un foglio. Io subito me levai et
re mentale de tucti li dapnati. Iesus - Maria - Cla- ubedì a tal comendamento. Tanto me abundava-
ra - Franciscus. Fo una anima molto desiderosa de no le parole, che mai bisognò che pensase che voliva
pascerse» (ms. C, f. 49v). Ma l’espediente narrativo dire» (VS, p. 60).
è svelato dalla stessa autrice nella lettera di accom- 35 Sono comunque da segnalare le numerose lezio-
pagno iniziale in cui si legge: «Questo che sequita ni singolari riportate sia da B sia da F: amplissimo
sonno quelli duluri mentali de Cristo benedecto, li mare (C, f. 50r; F, f. 50r; R, f. v; R , f. 67r ) - amaris-
quali ho dicto me fo comendato che io scrivese. Ma simo mare (B, f. 32r); volesse speculare la Trinità (C,
notate: io quando tornai qua a Camerino, alcuna f. 53r; F, f. 52r; R, f. 5r; R , f. 70v) - volesse specula-
volta diceva alcuna coseta con le sore mei di questi re la Divinità (B, f. 34r); bramo de morire, dolce vi-
doluri mentali, per loro et mia consolacione. E di- ta et amor mio (C, f. 50r; B, f. 32r; R, f. v; R , f. 67v)
civa che una sora de quelle da Urbino haviva confe- - bramo dimorare, dolce vita et amor mio (F, f. 50v);
rito con meco queste cose, a ciò esse non pensasse- ella se sentiva nel core tanta humilità (C, f. 66v; B, ff.
ro che fosse mia farina» (ms. C, f. 48v). Anche nel- 42r-v; R, f. 9r; R , f. 67r) - ella si sentiva nel core tut-
la sua autobiografia, meditata e scritta personal- ta humiliata (F, f. 60v).
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mandava voce, clamori et loco mandava voce mandava voce clamorose mandava voce, clamori et mandava voce, clamori et
pianti clamorose et pianti et pianti pianti pianti
(f. 66v) (f. 42v) (f. 60v) (f. 9v) (f. 84r)
quello sancto collegio, quello sancto collegio, quello sancto collegio, quello sancto collegio quello sancto collegio delli
colonne del celo, colonne del cielo colunne del cielo delli mei amati discipuli, miei amati discipuli,
(f. 6v) (f. 34r) (f. 57v) colopne del cielo colopne del cielo
(f. 4r) (f. 79r)
6. Le modalità attraverso cui i Dolori mentali sono trasmessi dai codici cla-
rissiani si legano intrinsecamente alle questioni di carattere linguistico. An-
che nel considerare gli aspetti formali non si potrà prescindere dal confron-
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
36 Per il testo si rimanda all’edizione di Adriano Camilla Battista visse nel monastero delle clarisse
Gattucci (FT); per lo studio linguistico dell’auto- di Urbino dal 48 al 484 e tra i predicatori a lei più
grafo cfr. DEJURE 200. vicini ci furono anche i frati Pacifico e Francesco da
37 Questi esiti (grafici e fonetici) settentrionali, Urbino; né si dovrà dimenticare che, come nel pe-
largamente attestati negli autografi della Varano e riodo della giovinezza a corte, anche dietro le gra-
mantenuti nel testo dei Dolori mentali trasmesso da te la Varano mantenne legami col prestigioso centro
C, sono penetrati con molta probabilità nel volgare della cultura umanistica: si pensi che una delle ope-
della clarissa attraverso il contatto con la varietà so- re più importanti di Camilla Battista, Il felice transi-
ciolinguisticamente più prestigiosa del Quattrocen- to del beato Pietro da Mogliano, era dedicata e desti-
to marchigiano, l’urbinate, in quel periodo sempre nata a Elisabetta Gonzaga Montefeltro, duchessa di
più attratto dal polo linguistico romagnolo (sulla Urbino (cfr. GATTUCCI 2007, pp. XL-LXXIV).
questione cfr. BRESCHI 986, p. 99). D’altro canto
9
ANTONELLA DEJURE
Se quindi il ms. copiato dal monaco olivetano mostra nel complesso una so-
stanziale fedeltà alla lingua di Camilla Battista – una lingua levigata, ma pur
sempre «screziata da un lieve spolverio di patinatura locale» –,38 i quattro co-
dici trascritti dalle clarisse, benché cronologicamente di poco posteriori a C,
presentano una lingua molto più livellata in direzione tosco-letteraria, in cui i
tratti locali sono minimi, o sempre molto sfumati nel quadro di una diffusa al-
lotropia. Sulla base di alcuni fenomeni fono-morfologici è possibile comunque
individuare le peculiarità linguistiche di ciascun testimone clarissiano.
Nei mss. provenienti dal monastero umbro di Monteluce (R, R ), spiccano,
ad esempio, alcuni tratti che rinviano al volgare letterario tre-quattrocentesco
di Perugia, come la presenza di sonno per la 3ª pl. del presente indicativo del
verbo essere, o l’uso di que ‘che, quale’ come aggettivo interrogativo indiretto:39
C B F R R
innumerabile et infinite innumerabile et infinite innumerabile et infinite inumerabile et infinite innumerabile et infinite
sono l’anime sono l’anime sono le anime sonno le anime sonno l’anime
(f. 5r) (f. 32v) (f. 5r) (f. 2v) (f. 68r)
tucti li modi che forono, in tutti li modi che tutti gli modi che tucti li modi che forono, tucti li modi che fuorono,
sono et essere debiano furno, sono et serano furono, sono e essere sonno et seronno et sonno e che debbono essere
(f. 52r) (f. 33v) debono essere debbono (f. 69v)
(f. 5v) (f. 4r)
Or pensa che martirio Or pensa che martirio Or pensa che martirio Or pensa que martirio Or pensa que martirio fu el
fo el mio fu il mio fu el mio fo el mio mio
(f. 5r) (f. 33r) (f. 5r) (f. 3r) (f. 68v)
se non chi el prova che se non ch’el prova che se non chi lo pruova che se non chi ’l prova que se non chi lo prova que
dolore he recevere ogne dolore è ricevere ogni dolore è ricevere ogni dolore è recevere ogni dolore è recevere ogni male
male male male male (f. 83v)
(f. 66r) (f. 42r) (f. 60r) (f. 8v)
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
C B F R R
Segnore, io te prego Signore, io ti prego O Signore mio, io ti O Signore mio, io te O Signore, io te prego
(f. 50r) (f. 32r) priego prego (f. 67r)
(f. 50v) (f. v)
non lo sa, figliola mia, non lo sa, figliola mia, non lo sa, figliuola mia, nol sa, figliola mia, se non lo sa, figliola mia, se
se non chi el prova se non ch’ el prova se non chi lo pruova non chi ’l prova non chi lo prova
(f. 66r) (f. 42r) (f. 60r) (f. 8v) (f. 83v)
se lle volesse scrivere se le volesse scrivere se le volessi scrivere si le volesse scrivere se le volesse scrivere seria
seria una longa cosa seria una lunga cosa sarebbe una lunga cosa seria una longa cosa una longa cosa
(f. 50v) (f. 32v) (f. 50v) (f. 2r) (f. 67v)
Segnore mio, como te Signor mio, como te Signore mio, come ti Signore mio, como te Signore mio, como te
porria regraciare poria ringratiare potrei io ringratiare poderia io regratiare porria io regratiare
(f. 66v) (f. 42v) (f. 60v) (f. 9v) (f. 84r)
Altrove, però, l’esito più antico convive con quello più recente, come nel caso
sotto riportato, in cui accanto al condizionale in -ei è attestato l’uso della 3ª
sg. in -i del congiuntivo imperfetto, tratto tipico del fiorentino del Quattro-
cento:4
C B F R R
Vorria, Segnore mio, se Voria, Signor mio, se’l Vorrei, Signore mio, se Vorria, Signore mio, si Voria, Signore mio, se Te
Te piacesse sapere Ti piacesse sapere Ti piacessi sapere Te piace sapere piacesse sapere
(f. 53r) (f. 34r) (f. 52v) (f. 5r) (f. 70v)
93
ANTONELLA DEJURE
Ma l’aspetto più interessante che emerge da questo primo confronto delle va-
rianti formali è che l’impronta linguistica di C risulta costantemente livellata
dai quattro testimoni che provengono dai monasteri di clarisse in quei tratti
che, pur essendo propri del volgare della Varano, vengono percepiti come ele-
menti idiomatici troppo marcati. Così, nel caso della parola chiave “dolori”, i
codici B, F, R e R non esitano a rifiutare la forma metafonetica in -u- del ms.
di Camerino:
C B F R R
introducta alli mentali introducta a li mentali introducta agli mentali introducta alli mentali li mentali dolori del mare
doluri del mare dolori del mare dolori del mare dolori del mare amarissimo dello affanato
amarissimo dello amarissimo de l’affanato amarissimo dello amarissimo dello suo core
afanato suo core suo core affannato suo core affannato suo core (f. 66v)
(f. 49v) (f. 32r) (f. 50r) (f. r)
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
la anegasse nel mare l’anegasse nel mare dei la annegassi nel mare l’anegasse nel mare delli la anegasse nel mare delli
delli soi mentalli doluri soi mental dolori degli sua mentali dolori suoi dolori mentali suoi mentali dolori
(f. 49v) (f. 32r) (f. 50r) (ff. r-v) (ff. 66v-67r)
seria stata consolacione seria stato de sarebbe stata seria stato consolatione seria stato consolatione che
che tucti li duluri soi consolatione che tutti li consolatione che tutti che tucti li dolori suoi tutti li dolori suoi fussoro
fosero retornati sopra dolori soi fussino gli dolori suoi fussino fossero retornati sopra ritornati sopra l’anima mia
l’anima mia ritornati sopra l’anima ritornati sopra l’anima l’anima mia (f. 76r)
(f. 58r) mia mia (f. 0v)
(f. 37r) (f. 55v)
Non più, Segnore mio, Non più, non più Non più, non più Non più, Signor mio, Non più, non più Signore
non me ne dire più delli Signore mio, non me Signore, non me ne dire non me dire più delli mio, non me ne dire più
dolluri de la tua dire più de li dolori de la più degli dolori della tua dolori della tua delli dolori della tua
benedicta matre tua benedecta matre madre benedecta benedecta matre benedecta matre
(f. 58v) (f. 37v) (f. 56r) (f. r) (f. 76v)
Dai codici clarissiani viene anche rifiutata la forma verbale del perfetto for-
te fecisti, in cui non si può escludere né la presenza della metafonesi, né il con-
guaglio della desinenza con quella della quarta classe:46
C B F R R
Tu fecisti lui tuo Tu facesti lui tuo Tu facesti lui tuo Tu facesti lui tuo Tu facesti lui tuo discipulo
discipulo discipulo discepolo discipulo (f. 84r)
(f. 66v) (f. 42v) (f. 60v) (f. 9v)
45 La mancanza di un morfema distinto per la 3ª pl. meno cfr. ROHLFS 966-69, §§ 532, 565, 568; BALDEL-
è un tratto morfologico che caratterizza i volgari me- LI 983, pp. 45-46; VIGNUZZI 975-76, II, pp. 83-85.
diani e in parte anche quelli settentrionali. Sul feno- 46 Cfr. VIGNUZZI 975-76, I, p. 45.
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Anche la tendenza alla prostesi di e-, senz’altro uno degli elementi distinti-
vi della lingua della clarissa marchigiana, è assente in B, F, R e R ; altrove poi
questi testimoni non esitano a ripristinare la forma piena là dove la Varano
preferisce la forma aferetica:
C B F R R
per rispecto della per rispecto de la per rispecto della per respecto della per rispecto della
grandeça et esmisorança grandeza et smisuranza grandeça et smisurança grandeçça et smesurança grandezza et smesuranza
dello amore de lo amore dello amore dello amore dello amore
(f. 50v) (f. 32v) (f. 50v) (f. 2r) (f. 67v)
47 Cfr. ROHLFS 966-69, §§ 29, 30, 37. 49 Tuttavia, com’era da attendersi, qualche forma
48 Vd. nota 37. con assibilazione si mantiene nel ms. bolognese.
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I Dolori mentali di Gesù nella sua Passione di Camilla Battista da Varano
a pei sucti per mezo del a pedi assucti per mezo a ppiedi asciutti per a piedi assucti per ad piedi adsciucti per
roso mare del roso mare meço del mare roso meçço del mare roscio mezzo del mare roso
(f. 65v) (f. 4v) (f. 60r) (f. 8r) (f. 83r)
Da notare, infine, un tratto lessicale che, oltre a indicare – sul piano dei rap-
porti genealogici tra i codici – una separazione netta nell’ambito della tradi-
zione, risulta fondamentale per comprendere il processo di smunicipalizzazio-
ne linguistica che si realizza lungo il circuito dei monasteri di clarisse:
C B F R R
parbe a me che ’l core parve a me che ’l core parve a me che ’l core parve ad me che ’l core parve ad me che ’l core me
me eschiopasse me crepasse mi crepassi me crepasse crepasse
(f. 66r) (f. 42r) (f. 60r) (f. 8v) (f. 83v)
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57 Sui libri e sulle letture delle monache tra Quat- COMPARE 2006, pp. 583-94.
tro e Cinquecento cfr. RUSCONI 2002, pp. 73-77;
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