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25 gennaio 2021
1. Determinare per quali valori del parametro a ∈ Z il sistema di equazioni alle congruenze
2x ≡ 7 mod (15) ,
3ax ≡ 12 mod (21)
ammette soluzioni. Scelto un tale valore di a, calcolare tutte le soluzioni del sistema
corrispondente.
5. Il campo F è un’estensione del campo Q dei numeri razionali e contiene una radice α del
polinomio x3 − 2x + 6.
3. Poniamo √
I = {f (x) ∈ Q[x] | f (3) = f (4/5) = f ( 3) = 0}.
3. Siano I1 , I2 , P ideali dell’anello commutativo con unità A, e supponiamo che P sia primo.
Mostrare che:
• Se I1 ∩ I2 ⊂ P , allora I1 ⊂ P oppure I2 ⊂ P ;
• Se A è un dominio a ideali principali, e (0) 6= P ⊂ I1 + I2 allora I1 + I2 = A oppure
I1 + I2 = P .
1. Determinare quanti siano gli elementi di ordine 3 nel gruppo moltiplicativo Z/(35)× .
N = {a ∈ A | an = 0 per qualche n ∈ N }
Z[i] 3 a + bi 7→ a + b ∈ Z/(n)
1. Determinare per quali valori del parametro a ∈ Z il sistema di equazioni alle congruenze
2x ≡ 7 mod (15) ,
3ax ≡ 12 mod (21)
ammette soluzioni. Scelto un tale valore di a, calcolare tutte le soluzioni del sistema
corrispondente.
x = 11 + 15k, (1)
x = 60b − 49 + 105t.
Sono soluzioni del sistema dato, quindi, tutti e soli gli interi x ≡ 60b − 49 mod 105.
2. • Se G è un gruppo semplice di ordine 1365 = 3 · 5 · 7 · 13, calcolare il numero dei suoi
7-Sylow e dei suoi 13−Sylow.
• Mostrare che non esistono gruppi semplici di ordine 1365.
Soluzione:
2
3. Ricordiamo che se g è un elemento del gruppo G, l’applicazione G 3 x 7→ gxg −1 ∈ G è
l’automorfismo interno di G indotto da g. Gli automorfismi interni formano un sottogruppo
Int(G) del gruppo Aut(G) costituito da tutti gli automorfismi del gruppo G.
Soluzione:
3
4. Nell’anello Z[i] degli interi di Gauss, consideriamo l’ideale I = (6 + 8i, 8 − i).
6 + 8i = (1 + i)(8 − i) − (3 − i)
8 − i = 2(3 − i) + (2 + i)
3 − i = (1 − i)(2 + i) + 0,
4
5. Il campo F è un’estensione del campo Q dei numeri razionali e contiene una radice α del
polinomio x3 − 2x + 6.
Soluzione:
β0 = 1 = 1
β 1 = β = α2 + 1
β 2 = (α2 + 1)2 = α4 + 2α2 + 1 = 4α2 − 6α + 1
β 3 = β · β 2 = (α2 + 1)(4α2 − 6α + 1) = 4α4 − 6α3 + 5α2 − 6α + 1
= 13α2 − 42α + 37.
PS: ci sono state soluzioni molto creative in questo esercizio. Qualcuno ha usato
(α2 − 2)α + 6 = 0
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ALGEBRA 1 - Secondo esame scritto
16 febbraio 2021
Soluzioni
91 = 3 · 27 + 10
27 = 2 · 10 + 7
10 = 1 · 7 + 3
7 = 2 · 3 + 1,
1 = 7−2·3
= 7 − 2(10 − 7) = 3 · 7 − 2 · 10
= 3(27 − 2 · 10) − 2 · 10 = 3 · 27 − 8 · 10
= 3 · 27 − 8(91 − 3 · 27) = 27 · 27 − 8 · 91.
2
3. Poniamo √
I = {f (x) ∈ Q[x] | f (3) = f (4/5) = f ( 3) = 0}.
Soluzione:
3
4. G è un gruppo di ordine 598 = 2 · 13 · 23 che agisce su un insieme X che possiede 16
elementi.
Soluzione:
• Se x ∈ X, sappiamo che la cardinalità dell’orbita G.x coincide con l’indice dello stabi-
lizzatore di x e quindi divide l’ordine di G. Sappiamo inoltre che X è unione disgiun-
ta delle G-orbite. Se X avesse una singola orbita, 16 dovrebbe dividere |G|, ma questo
non succede. Se ne avesse due, 16 dovrebbe essere somma di due divisori (positivi)
di |G| e anche questo non accade. Pertanto l’azione di G su X ha almeno tre orbite.
Per la cronaca, questo può effettivamente accadere, in quanto 16 = 1 + 2 + 13.
• Se non ci sono orbite costituite da un solo elemento, allora |X| = 16 deve essere
somma di divisori positivi di 16 diversi da 1, e gli unici tali divisori sono 2 e 13.
Tuttavia, sia 16 che 2 sono pari, e quindi in tale somma deve comparire un numero
pari di 13. Poiché 2 · 13 = 26 > 16, 13 non compare affatto, e tutti gli addendi sono
uguali a 2. Ma allora abbiamo esattamente 8 addendi, e l’esercizio è concluso.
Qualche studente ha supposto che non ha punti fissi significasse in questo esercizio è
libera. Però è stato detto esplicitamente durante la prova cosa intendessimo, e inoltre
si vede facilmente che gli elementi di G di ordine 23, che esistono per il Teorema di
Cauchy, non possono agire su un insieme di cardinalità 16 senza punti fissi. L’azione
non poteva quindi essere libera e questo chiariva immediatamente il significato della
domanda.
4
√
5. Sia α = 5 + i ∈ C.
Soluzione:
√
• Si vede subito che α2 = 4 + 2i 5 e quindi che (α2 − 4)2 = −20, da cui α4 − 8α2 + 16 +
20 = 0. L’algebrico α soddisfa quindi il polinomio x4 −8x2 +36 ∈ Q[x], che scopriamo
essere il polinomio minimo una volta dimostrata la sua irriducibilità in Q[x], o anche
in Z[x] grazie al Lemma di Gauss.
L’irriducibilità può essere ottenuta direttamente o indirettamente.
√ Intanto si vede
subito che le radici del polinomio soddisfano x2 = 4 ± −20 e quindi non sono
razionali. L’eventualità che il polinomio si decomponga nel prodotto di due polinomi
di secondo grado si può escludere per forza bruta. Infatti, se x4 − 8x2 + 36 = (x2 +
ax + b)(x2 − ax + c), allora
2
b + c − a = −8
a(c − b) = 0
bc = 36.
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ALGEBRA 1 - Terzo appello scritto
22 giugno 2021
5432 = 4 · 1357 + 4
1357 = 339 · 4 + 1,
Pertanto 1357 · 1357 ≡ 1 mod 5432 e [1357] ∈ Z/(5432) coincide con il proprio inverso
moltiplicativo.
2. Quante sono le permutazioni dispari di ordine 4 contenute in S6 ?
Soluzione: Ricordiamo che l’ordine di una permutazione è il minimo comune multiplo
delle lunghezze delle permutazioni cicliche disgiunte di cui è prodotto; una permutazione
ha quindi ordine 4 se almeno una di tali permutazioni cicliche ha lunghezza 4 e le altre
(non banali) hanno lunghezza 2. Gli elementi di ordine 4 in S6 sono allora i 4-cicli e i
prodotti disgiunti di un 4-ciclo con una trasposizione. Poiché sia le trasposizioni che i 4-
cicli sono permutazioni dispari, le permutazioni dispari di ordine 4 in S6 sono tutti e soli i
4-cicli.
Il conteggio dei 4-cicli è ora facile: dobbiamo decidere quali elementi compaiono nel 4-
ciclo, e vi sono 64 = 15 scelte diverse possibili. Una volta scritto per primo l’elemento mi-
nimo, gli altri tre possono essere posizionati in 3! = 6 modi diversi, dando quindi origine
a 15 · 6 = 90 permutazioni diverse.
2
3. Siano I1 , I2 , P ideali dell’anello commutativo con unità A, e supponiamo che P sia primo.
Mostrare che:
• Se I1 ∩ I2 ⊂ P , allora I1 ⊂ P oppure I2 ⊂ P ;
• Se A è un dominio a ideali principali, e (0) 6= P ⊂ I1 + I2 allora I1 + I2 = A oppure
I1 + I2 = P .
Soluzione:
3
4. Calcolare l’identità di Bézout per gli elementi 2 + 3i, 3 + 5i in Z[i].
Soluzione: Come nel primo esercizio, eseguiamo l’algoritmo euclideo in Z[i]. Ricordate che
un modo efficiente di procedere è quello di effettuare la divisione complessa tra i due interi
di Gauss e arrotondare il risultato complesso all’intero di Gauss più vicino. Si ottiene:
3 + 5i = 2 · (2 + 3i) − (1 + i)
2 + 3i = 2 · (1 + i) + i,
i = (2 + 3i) − 2(1 + i) = (2 + 3i) + 2((3 + 5i) − 2(2 + 3i)) = 2(3 + 5i) − 3(2 + 3i).
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5. Calcolare il campo di spezzamento, e la struttura del corrispondente gruppo di Galois, del
polinomio x4 − x2 + 1 ∈ Q[x].
Soluzione: Il polinomio x4 − x2 + 1 ∈ Q[x] si spezza sui numeri complessi per il Teorema
Fondamentale dell’Algebra, e possiamo quindi descrivere il (o meglio un) suo campo di
spezzamento come sottocampo di C.
Le soluzioni complesse dell’equazione x4 − x2 + 1 = 0 soddisfano
√
1 ± −3
2
x = = e±iπ/3
2
e sono quindi e±iπ/6 , e±7iπ/6 . Il campo di spezzamento è allora Q(e±iπ/6 , e±7iπ/6 ) che coin-
cide con Q(eiπ/6 ) in quanto tutte le radici sono potenze di eiπ/6 e quindi già contenute in
Q(eiπ/6 ). In altre parole, il campo di spezzamento di x4 − x2 + 1 è la dodicesima estensione
ciclotomica di Q, anche se non avremo bisogno di questo fatto.
Il polinomio x4 − x2 + 1 è comunque irriducibile in Q[x], come si può vedere in tanti modi.
Un possibile modo di procedere (ma ve ne sono di più furbi) è per forza bruta: da
x4 − x2 + 1 = (x2 + ax + b)(x2 − ax + c)
si ottiene
2
b + c − a = −1
a(c − b) = 0
bc = 1,
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ALGEBRA 1 - Quarto appello scritto
8 luglio 2021
soluzioni
1. Determinare quanti siano gli elementi di ordine 3 nel gruppo moltiplicativo Z/(35)× .
Soluzione:
Il gruppo Z/(35)× ha ordine φ(35) = φ(5)φ(7) = 4 · 6 = 24 ed è abeliano. Possiede
pertanto un unico (poiché normale!) 3-Sylow che contiene tutti gli elementi il cui ordine è
una potenza di 3.
Dalla fattorizzazione 24 = 23 · 3, si conclude subito che tale 3-Sylow ha ordine 3, e contiene
quindi l’identità del gruppo e due elementi di ordine 3. In conclusione, gli elementi di
ordine 3 nel gruppo moltiplicativo Z/(35)× sono esattamente due.
Chiaramente, è possibile calcolare il numero degli elementi di ordine 3 anche risolvendo
la congruenza x3 ≡ 1 mod 35, dopo averla magari separata in congruenze modulo 5 e 7
attraverso il Teorema cinese dei resti.
2. Mostrare che un gruppo di ordine 45 è necessariamente abeliano. Esibire un tale gruppo
che non sia ciclico.
Soluzione: Se |G| = 45 = 32 · 5, il Teorema di Sylow ci spiega che il numero dei 3-Sylow di
G è congruo ad 1 modulo 5 e divide 45; inevitabilmente, il 3-Sylow P è allora unico. Allo
stesso modo si vede che anche il 5-Sylow Q è unico, e quindi normale.
Poiché |P | = 9, |Q| = 5, l’intersezione P ∩ Q ha ordine 1 per il Teorema di Lagrange, e G è
prodotto diretto dei sottogruppi normali P e Q. Di conseguenza, G è isomorfo a P × Q.
Ora, un gruppo di ordine primo è necessariamente ciclico, e quindi Q ' C5 . Un gruppo
il cui ordine è il quadrato di un primo è sempre abeliano, e quindi P è abeliano, ed è
isomorfo a C9 oppure a C3 × C3 . In ogni caso, G è abeliano in quanto prodotto diretto
di gruppi abeliani. Più precisamente, G è isomorfo a C5 × C9 ' C45 nel primo caso, e a
C5 ×(C3 × C3 ) ' C15 × C3 nel secondo.
Tale gruppo non può essere ciclico poiché non possiede elementi di ordine 45.
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3. Sia A un anello commutativo con unità. Mostrare che il sottoinsieme
N = {a ∈ A | an = 0 per qualche n ∈ N }
e in nessun termine della sommatoria è possibile che l’esponente i sia inferiore a m e con-
temporaneamente l’esponente m + n − i sia inferiore a n, dal momento che la loro somma
è m + n. Pertanto (x + y)m+n = 01 .
E’ importante notare che abbiamo utilizzato la formula della potenza del binomio, che vale
per la commutatività del prodotto (siamo in un anello commutativo!).
1
L’esponente m + n non è ottimale. La dimostrazione funziona anche con m + n − 1
3
4. Dire per quali valori naturali di n > 1 l’applicazione
Z[i] 3 a + bi 7→ a + b ∈ Z/(n)
o in altre parole 2bd ≡ 0 mod n per ogni scelta di a, b, c, d ∈ Z. Poiché possiamo scegliere
b = d = 1, questo forza 2 ≡ 0 mod n e quindi n|2 =⇒ n = 2. Viceversa, se n = 2, allora
2bc è sicuramente congruo a 0 modulo 2.
In conclusione, l’unica scelta di n che può rendere l’applicazione un omomorfismo di anelli
è n = 2. Lascio a voi la verifica che se n = 2 tutte le altre proprietà di un omomorfismo
sono soddisfatte.
4
5. Sia α una radice complessa del polinomio x4 + x + 1 ∈ Q[x].
Dalla prima si ricava c = −a, che sostituito nella terza fornisce a(d−b) = 1. Tuttavia bd = 1
ha le sole soluzioni intere b = d = ±1 e quindi d − b = 0, da cui un assurdo.
Una volta stabilita l’irriducibilità di f (x) su Q, otteniamo che f (x) è il polinomio minimo
di α su Q e quindi [Q(α) : Q] coincide con il grado di f (x) e deve valere 4.
Per quanto riguarda il secondo punto, osserviamo che (α2 )2 = α4 = −(1 + α) e quindi
α = −(α2 )2 − 1. In altre parole, α ∈ Q(α2 ) e quindi Q(α) ⊂ Q(α2 ). L’inclusione opposta è
ovvia, e quindi Q(α) coincide con Q(α2 ). Pertanto [Q(α2 ) : Q] = 4.
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ALGEBRA 1 - Quinto appello scritto
8 settembre 2021
soluzioni
Soluzione: Se la congruenza è valida modulo 15, deve essere valida anche modulo 3. Ad
ogni modo
x100 + 556x66 + 1000x10 ≡ 1 mod 3
non ha alcuna soluzione intera. In effetti, se x ≡ 0 mod 3, il primo membro è anch’esso
congruo a 0 modulo 3, e quindi l’equazione non è soddisfatta. Se invece x 6≡ 0 mod 3,
allora x2 ≡ 1 mod 3 per il Teorema di Eulero. Ma allora x100 ≡ x66 ≡ x10 ≡ 1 mod 3 e il
primo membro è congruo a 1 + 556 + 1000 ≡ 0 mod 3.
L’equazione data, pertanto, non ammette soluzioni intere.
2. Si descrivano tutti gli ideali dell’anello quoziente Z[i]/(13) e si spieghi se si tratta di un
campo.
Soluzione: Sappiamo che la fattorizzazione in primi (di Gauss) di 13 è 13 = (3 + 2i)(3 − 2i).
Gli ideali di un anello quoziente A/I sono in corrispondenza biunivoca con gli ideali di
A che contengono I. Nel caso in cui A sia un dominio a ideali principali, (a) ⊂ (b) è
equivalente a dire che b divide a.
Gli ideali di Z[i] che contengono (13) sono allora (1), (3 + 2i), (3 − 2i), (13) e le loro proie-
zioni al quoziente sono i quattro ideali di Z[i]/(13). Dal momento che tale anello quoziente
è un anello commutativo con unità i cui ideali non sono esclusivamente i due ideali banali,
non può trattarsi di un campo.1
1
In effetti, non è nemmeno un dominio d’integrità, in quanto [3 + 2i][3 − 2i] = [0].
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3. Sia A un dominio a ideali principali e f : A → A un omomorfismo suriettivo di anelli con
unità. Si dimostri che f è allora anche iniettivo.
Soluzione: Sia K ⊂ A il nucleo di f . Poiché f è suriettivo, si avrà A ' A/K. Sappiamo
che A è un dominio d’integrità e quindi anche A/K lo è. Equivalentemente K è un ideale
primo di A.
Se K 6= (0), allora l’ideale primo K sarebbe necessariamente massimale e A/K ' A sa-
rebbe un campo. Ma ogni omomorfismo tra campi (che mandi 1 in 1) è necessariamente
iniettivo, il che contraddice K 6= (0). In conclusione, K = (0) ed f è iniettivo.
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4. Sia E il campo di spezzamento sul campo F del polinomio x3 − 3 ∈ F [x]. Si determini il
grado [E : F ] quando F = Q, F5 rispettivamente.
Soluzione:
x3 − 3 = (x − 2)(x2 + 2x + 4).
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5. Determinare quanti siano, a meno di isomorfimo, i gruppi di ordine 91.
Soluzione: Abbiamo visto durante il corso che se p < q sono numeri primi e p non divide
q − 1, allora un gruppo di ordine pq è necessariamente abeliano.
I gruppi di ordine 91 sono quindi tutti abeliani. Per la classificazione dei gruppi abeliani
finitamente generati, ogni tale gruppo è isomorfo a C91 . In conclusione, vi è un unico
gruppo di ordine 91, a meno di isomorfismo.