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2010-2011
CLASSE 4 A
Esercizio
Dimensionare gli elementi strutturali per il capannone industriale in acciaio in figura sito in provincia di Modena a
600m di quota sul livello del mare. L’edificio è collocato in una zona non urbana con ostacoli diffusi.
PERMANENTI
g1 ) peso proprio degli elementi strutturali : 0,40KN/m
g2 ) peso proprio degli elementi non strutturali : 0,20KN/m
N.B. I PESI PROPRI VENGONO IPOTIZZATI SECONDO UNA INCIDENZA MEDIA, DIMENSIONATA LA STRUTTURA OCCORRERA’ VERIFICARE LA
CORRISPONDENZA CON LE IPOTESI ASSUNTE IN PARTENZA
VARIABILI: NEVE
Abbiamo per i tre casi: 1) neve senza vento; 2) neve con vento da DX; neve con vento da SX
2
qs = 0,8*2,691 = 2,153 KN/m
VARIABILI: VENTO
vbo = 25 m/sec
ao (m)= 750 m
ka = 0,015
Per l’edificio si adotta la classe C di rugosità, da cui si ricavano dalle tabelle i parametri per la definizione del
coefficiente di esposizione.
S.Catasta – P.Antonini – Materiale didattico in revisione per una pubblicazione -
3
I.t.g . Guarino Guarini di Modena - CORSO DI COSTRUZIONI – prof. STEFANO CATASTA – a.s. 2010-2011
L’ altezza del fabbricato al livello della gronda è pari a +6,40m e risulta inferiore al valore Zmin tabellato.
Ce(z) = Ce(zmin)
2
Ce(z) = Kr Ct ln (z/zo) [7+ ln (z/zo)]
2
Ce(z) =0,22 ln (8/0,3) [7+ ln (8/0,3)] = 1,634
Calcoliamo il coefficiente di forma. L’edificio può considerarsi del tipo non stagno,
Cp = Cpe ± Cpi
I coefficienti esterni ed interni si devono combinare in modo da avere la combinazione più sfavorevole per la struttura:
A) Cpe = 0,8+0,2 = 1,00 ; B) Cpe = (-0,4)-0,2 = - 0,6 ; C),D) Cpe= - 0,6
Applicando i carichi unitari alle aree di influenza di ogni nodo della trave reticolare si ottengono i valori dei carichi ai
nodi per il dimensionamento degli elementi strutturali
Otteniamo:
G1 = 2*0,4 = 0,8KN - (G1= 0.4KN nei nodi terminali)
G2 = 0,2* 10 = 2KN - (G2= 1KN nei nodi terminali)
Qs = 2,153*10 = 21,53 KN – (Qs = 10,76KN nei nodi terminali)
Qw = 0,38*10 = 3,8KN – (Qw = 1,9KN nei nodi terminali)
Risolviamo la struttura reticolare con il metodo di Ritter applicando i seguenti schemi di carico:
carichi :
1) G1+G2 ; 2) Qs ; 3) Qw
Per il dimensionamento degli elementi strutturali dovremo valutare le combinazioni di carico più sfavorevoli
applicando il metodo dei coefficienti parziali:
Applicati nelle varie combinazioni in modo da ottenere la massima sollecitazione negli elementi.
Per tenere conto di tutte le combinazioni possibili al variare dei coefficienti parziali e dei coefficienti di combinazione
conviene analizzare singolarmente la struttura rispetto ai carichi elementari ed applicare i coefficienti rispetto agli
sforzi assiali che si rilevano nelle aste impegnate nel dimensionamento.
CARICO G1+G2 – considerata la simmetria della struttura e dei carichi si può analizzare metà trave reticolare
Diagonali e montanti
2 1-10
∑M = 14.00*(2)-1.4*(2)– N *(0.98) = 0
1-10
N = 28-2.8 / 0.98 = 25.70 KN (trazione)
1 2-9
∑M = 2.8*(2)-23.33*(0.9)+ N *(1.10) = 0
2-9
N = -5.6+20.997 / 1.10 = 14.00 KN (trazione)
1 2-10
∑M = -23.33*(0.9)+N *(2.00) = 0
2-10
N = 20.997 / 2.00 = 10.50 KN (compressione)
CARICO QS – considerata la simmetria della struttura e dei carichi si può analizzare metà trave reticolare
Diagonali e montanti
2 1-10
∑M = 107.65*(2)-10.76*(2)– N *(0.98) = 0
1-10
N = 215.3-21.53 / 0.98 = 196.52 KN (trazione)
1 2-9
∑M = 21.53*(2)-179.42*(0.9)+ N *(1.10) = 0
2-9
N = 43.06-161.48 / 1.10 = 107.65 KN (trazione)
1 2-10
∑M = -179.42*(0.9)+N *(2.00) = 0
2-10
N = 161.48 / 2.00 = 80.74 (compressione)
CARICO QW – considerata la simmetria della struttura e dei carichi si può analizzare metà trave reticolare
VA = VB = 5*3.8*cos5°10’ = 18.92KN
6 8-11
∑M = - 18.92*(10) + 1.9*(10.05) + 3.8*(8.04+6.03+4.02+2.01) + N *(1.8) = 0
8-11
N = +189.20 - 19.09 - 76.38 /1.8 = 52.07KN (compressione)
3 8-9
∑M = N *(1.26) - 18.92*(4) + 3.8*(2.01) + 1.9*(4.02) = 0
8-9
N = ( +75.68 - 7.63 - 7.64) /1.26 = 47.94KN (compressione)
7 5-6
∑M = N *(0.72) +52.07*(0.9) - 3.8*(0.06) + 3.8*(1.95) +3.8*(3.96) + 3.8*(5.97) + 1.9*(7.98) – 18.92* (8) = 0
5-6
N = (- 46.86 +0.23 – 7.41 - 15.05 – 22.68 -15.16 + 151.36) / 0.72 = 61.71KN (trazione)
2 10-9
∑M = - N *(1.08) – 18.92*(2) + 1.9*(2.01) = 0
10-9
N = (-37.84 + 3.82) / 1.08 = - 31.05 KN (occorre invertire il verso, l’asta risulta compressa)
2 1-10
∑M = - N *(0.98) – 18.92*(2) + 1.9*(2.01) = 0
1-10
N = ( -37.84 + 3.82) / 0.98 = - 34.71 KN (occorre invertire il verso, l’asta risulta compressa)
1 2-10
∑M = - N *(2.0) + 31.05*(0.90) = 0
2-10
N = 427.94 / 2.0 = 13.97 KN
1 2-9
∑M = - N *(1.10) – 3.8*(2.01) + 31.05 *( 0.9) = 0
2-9
N = - 27.94 + 7.64/ 1.10 = - 18.45 KN (occorre invertire il verso, l’asta risulta compressa)
Per dimensionare le aste dobbiamo combinare i risultati con i coefficienti parziali. Impiegando, per ragioni costruttive,
non più di tre tipi di profilo, possiamo diminuire le aste da dimensionare.
Con i coefficienti che assumeranno i valori: γG= 1.00; γ G = 1.30; γQ = 0.00; γ Q = 1.50; ψw = 0,6; ; ψs = 0,5
La sezione maggiormente sollecitata a compressione risulta essere quella appartenente all’asta 5-6
N ≈ - 578KN
L = Lo = 201cm (lunghezza libera di inflessione)
1
,
· ·
,
I coefficienti adimensionali dipendono dal tipo di sezione e dalla qualità dell’acciaio impiegato e si usano per
tenere conto della riduzione della resistenza della sezione a causa dei fenomeni di instabilità.
Quindi la è funzione della snellezza e delle imperfezioni di realizzazione (vedi NNTC 4.2.45)
1
1
Φ √Φ
λ
Il valore di Ncr è il carico critico Euleriano ed è basato sulle proprietà della sezione lorda e sulla lunghezza libera di
inflessione dell’asta calcolato per la modalità di collasso
N.B. la snellezza nelle membrature compresse non deve eccedere il valore di 200 nelle principali e di 250 in quelle secondarie
2
Nel nostro caso, assumendo una sezione resistente tipo HeA 160 ed un acciaio tipo S275 , di superficie pari a 38,8cm
2 4
di raggio d’inerzia minimo pari a 3,98cm, modulo elastico E s =210000 N/mm , JMIN = 6160000mm , abbiamo:
Snellezza geometrica:
λ = 201/3.98 = 50,5 < 200
Snellezza adimensionale:
3880 · 275
0.581
3157000
1.00
0.90
0.80
Coeff. di riduzione X
0.70
0.60 a0
0.50 a
0.40
b
0.30
c
0.20
d
0.10
0.00
20
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
200
210
220
230
240
250
Snellezza geometrica
N.B. verificare sul diagramma delle “curve di instabilità” la corrispondenza del valore del coefficiente di riduzione in relazione alla snellezza
geometrica
Quindi verifichiamo:
Non occorre verificare la COMB2 in quanto la sezione risulterà certamente verificata a trazione
L’asta maggiormente impegnata a trazione è la 8-11, questa però è anche soggetta nella COMB2 ad una sollecitazione
di compressione. Il dimensionamento dell’elemento dovrà garantire il soddisfacimento di entrambe le condizioni di
stabilità.
2
Adottiamo un profilo HeA 100 ed un acciaio tipo S275 , di superficie pari a 21.2cm di raggio d’inerzia minimo pari a
2 4
2,51cm, modulo elastico Es =210000 N/mm , JMIN = 1340000mm , abbiamo:
1
,
Verifichiamo:
499.145 / 555.24 = 0.90 < 1 la sezione è verificata
Verifichiamo la COMB2
L’elemento in trazione si disporrà incernierato tra i due semiarchi (anche per questioni di trasporto e montaggio)
predisponendo delle flange “in attesa” anche per la necessità di diminuire al limite ammissibile la snellezza.
Snellezza geometrica:
λ = 600/2.51 = 239 < 250 (si tratta di un elemento secondario)
Snellezza adimensionale:
2120 · 275
2.75
77069
Quindi verifichiamo:
COMB. 1
1.3*(-10.50) + 1.5*(-80.74) +0*13.97= -13.65 -121.11 = - 134.76KN
COMB. 2
1.0*(-10.50) + 0*(-80.74) +1.5*(+13.97) = -10.5 +20.955= + 10.455KN
2
Adottiamo un profilo HeA 100 ed un acciaio tipo S275 , di superficie pari a 21.2cm di raggio d’inerzia minimo pari a
2 4
2.51cm, modulo elastico Es =210000 N/mm , JMIN = 1340000mm , abbiamo:
1
,
Snellezza geometrica:
λ = 108/2.51 = 43 < 200
Snellezza adimensionale:
2120 · 275
0.495
2378680
Quindi verifichiamo:
COMB. 1
1.3*14.00 + 1.5*107.65 +0*(-18.45) = 18.2 + 161.475 = 179.675KN
COMB. 2
1.0*14.00 + 0*107.65 +1.5*(-18.45) = 14 – 27.675 = - 13.675KN
2
Adottiamo un profilo HeA 100 ed un acciaio tipo S275 , di superficie pari a 21.2cm di raggio d’inerzia minimo pari a
2 4
2.51cm, modulo elastico Es =210000 N/mm , JMIN = 1340000mm , abbiamo:
1
,
La sezione sarà interamente reagente (il giunto si realizza saldato a completo ripristino)
Verifichiamo:
179.675 / 555.24 = 0.32 < 1 la sezione è verificata
PREDIMENSIONAMENTO
Gli arcarecci servono a trasmettere i carichi gravanti sulla copertura alle sottostanti travi reticolari. Gli arcarecci sono
posizionati in senso ortogonale al piano delle travi reticolari e poggiano sul corrente superiore in corrispondenza dei
nodi . In genere le sezioni degli arcarecci sono soggette a flessione deviata, ma per valori dell’angolo sul piano
orizzontale minori di 10° il contributo della componente flessionale sull’asse debole è praticamente trascurabile.
Nel nostro caso l’angolo è di circa 5° quindi possiamo adottare un profilo tipo IPE non necessitando di particolare
inerzia per le componenti flessionali agenti sull’asse y-y.
Abbiamo:
G1 = 0,104 KN/m - (ipotizzando IPE 120)
G2 = (2 x 5)*0,2 / 5 = 0,4KN/m
Qs = 2,153*(2 x 5)/5 = 4,31 KN/m
Qw = - 0,38*(2 x 5) /5 = - 0,76KN/m
Considerando lo schema di calcolo di una trave appoggiata-appoggiata con luce di 5 metri abbiamo le seguenti azioni
di calcolo:
2
MY-Y = Fd x L /8 = 22,25 KNm
Tz-z = Fd x L /2 = 17,80 KNm
2
Considerando l’impiego di profili in acciaio tipo S275 possiamo contare su una fyd = 275/1,05 = 261.90N/mm
MEd /Mc,Rd 1 ; 22,25*10 / 123,9*2619 = 0,68 < 1.00 (la verifica a flessione è soddisfatta)
Verifiche:
4
VCRd = Av *fyd / S3
2
Av = A – 2b*tf + (tW+2r) tf ; 2010 – (2*82*7,4) = 796,4mm ( a favore di sicurezza)