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INGRANAGGI
Università degli Studi di Bergamo
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
Prof. Sergio Baragetti
GEOMETRIA DELLE RUOTE DENTATE
Dp
La geometria delle ruote dentate si fonda sul modulo, m, dato da m=
z
Dal modulo dipendono tutte le grandezze geometriche, e in particolare il
passo, l’addendum e il dedendum. Vi sono inoltre :
Se α = 20°.
g
εα = >1
pb
pb = πmcos(α)
1
(z1 + 2) − (z1 cos(α )) +
2 2
(z 2 + 2)2 − (z 2 cos(α ))2 − (z1 + z 2 )⋅ sen(α )
εα = 2
π cos(α )
1 1 1 Fbn
σ p ,max = p max =
+
1 − ν1 1 − ν 2 r1sen (α ) r2sen (α ) b
2 2
π +
E1 E2
1 2 1 1 Ft
σ p ,max = p max = +
1 − ν12 1 − ν 22 sen (α )cos(α ) d1 d 2 b
π +
E1 E2
1
ZE = fattore di elasticità = 189,812 per acciaio
1− ν 1− ν
2 2
π +1 2
E1 E2
2
ZH = fattore di zona = 2,495 se α = 20°
sen (α )cos(α )
Infine si trova la pressione di contatto reale per mezzo dei coefficienti correttivi:
σ H = Z ε K A K V σ p ,max
4 − εα
Zε = Fattore del rapporto di condotta
3
.$ fattore di applicazione del carico per tenere conto dei sovraccarichi esterni
.9 fattore dinamico che dipende dalla qualità di lavorazione delle ruote dentate,e
dalla velocità periferica della circonferenza primitiva
Ft 1 1
σ H = Zε K A K V ZE ZH +
b d1 d 2
2M t 1 1 1
σ H = Zε K A K V Z E Z H +
mz1 γm mz1 mz 2
introducendo il rapporto di ingranaggio, u = z2/z1 si ha l’espressione dello sforzo massimo:
2M t 1 + u
σ H = Zε K A K V Z E Z H 3 2
γm z1 u
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Costruzione di Macchine
SFORZO DI CONFRONTO
È definito dalla normativa come:
σ H lim
σ HP = ZW ZL ZR ZX ZV ZN
s H min
ZL
fattore di lubrificazione;
dipende dalla viscosità
del lubrificante
adoperato.
2M t 1 + u
σ H = Zε K A K V Z E Z H 3 2
γm z1 u
( )
2
2 M 1 + u Z Z Z s
m≥3 t
K A K V ε E H H min
γz1 u
2
σ H lim Z W Z L Z R Z X Z V Z N
Si approssima per eccesso al valore normalizzato più prossimo
e si ripete il calcolo fino a che non converge. Il procedimento si
deve ripetere sia per il pignone che per la ruota.
Consideriamo una mensola incastrata con coordinata assiale x, il cui profilo sia definito
dalla funzione s(x); se è sollecitata a flessione, per la definizione data prima, si ha:
Mf F⋅ x
σ max = = =k
Wf 1 b ⋅ s( x ) 2
6
s( x ) ∝ x
σ lim
σ max ≤
η
6
b ⋅ s Fn cos(α )
m
hF YFa dipende esclusivamente dalle dimensioni della
6 cos(α en ) dentatura e dalle condizioni di funzionamento. È
YFa = m calcolato considerando solo lo sforzo di trazione
2 (conservativo).
s Fn
cos(α )
m
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Costruzione di Macchine
σF =
Ft
bm
YFa YSa Yε K A K V VERIFICA SECONDO NORMA
YSa è il fattore di correzione delle tensioni, che equivale nella pratica al coefficiente di
sovrasollecitazione teorico Kt; tiene conto dell’effetto di intaglio alla base del dente.
1
2,3
1, 21+
s Fn
L= s Fn
qs =
hF 2ρ F
ρF è il raccordo alla base del dente, pari a 0,2⋅m
Yε è il fattore di ricoprimento. Se si svolge il calcolo nel punto di contatto singolo più
esterno vale 1; se si esegue invece, secondo la normativa, con la forza in testa al dente
e inclinata di αan, vale
0,75
Yε = 0,25 + in cui εα è il rapporto di condotta definito sopra
εα
KA è il fattore di servizio, già visto in precedenza;
KV è il fattore di velocità, anch’esso già visto.
1 + 0,2 ⋅ (1 + 2TV )ρ ’
<δUHO7 =
1 + 1,2 ρ ’