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PROGETTO ITALIANO

La tema: La cucina Italiana

L’insegnante – Nevila Lako Dicembre, 2021


Il studento – Aron Kasmi
La cucina italiana

Si dice che la cucina sia lo specchio del paese e della cultura di questo paese. Niente di più vero
se si pensa all’Italia.

La cucina italiana si sviluppa nei secoli, fin dalle antichità romane, con influenze greche, arabe,
byzantine e dal nuovo mondo.

Come per il paese, anche la cucina conosce tante e varie differenze regionali.

La cucina italiana è una cucina semplice, spesso alcuni piatti richiedono meno di cinque
ingredienti. Ma è anche una cucina equilibrata, che si affida alla qualità dei prodotti.

Le ricette più celebri, in Italia, sono state scritte dalle mamme e dalle nonne, e questo rende la
cucina italiana una cucina casalinga, facilmente riproducibile e riprodotta spesso anche
all’estero, tanto da diventare la cucina più apprezzata al mondo.

In Italia ci sono quattro tipi di pasti.

Il primo pasto della giornata è la colazione, normalmente tra le 7 e le 10.

La colazione italiana è esclusivamente dolce; in genere un caffè o un cappuccino, a volte con una
spremuta, con biscotti, croissant o pane e marmellata.

Il pranzo è uno dei due pasti principali, di solito tra le 12 e le 1. E’ in genere caldo ed è
composto in teoria da quattro piatti:

– Antipasti, un assaggio di formaggi o salumi per stimolare l’appetito


– Un primo piatto, a base di pasta, riso o minestra
– Un secondo piatto, o contorno, fatto di carne, pesce, uova o verdure
– Un dolce o della frutta
A questi piatti seguono di solito un caffè e un amaro.

Un pasto così completo è consumato, ormai, solo di domenica e nei giorni festivi, mentre
normalmente si mangia o un primo o un secondo piatto.

Il pomeriggio tra le quattro e le cinque, soprattutto per i bambini, c’è la merenda, un pasto
leggero a base di dolce, pane e cioccolata o biscotti, con tè o latte.

La cena è l’altro pasto più importante della giornata e si svolge, normalmente, tra le sette e le
nove. Lo schema è lo stesso del pranzo e anche in questo caso normalmente si mangia solo un
primo o un secondo.

Gli orari cambiano molto in base al lavoro, ma, in genere, più si scende verso il sud e più si tende
a mangiare più tardi.

La pasta

La storia della pasta è una storia affascinante.

Sappiamo che in Magna Grecia (sud Italia) e in Etruria era già nota. In Magna Grecia era
chiamata làganon (da cui viene la parola lasagna) e in Etruria di makaria (da cui viene la
parola maccheroni).
La parola latina pasta, che si userà in Italia dagli anni Mille, viene invece dal greco pattein, che
vuol dire mescolare.
Lo scrittore romano Apicio parla già della pasta nel primo libro di cucina che sia stato scritto.
Questa pasta, di cui parla, veniva cotta direttamente nel forno.

Nel Medioevo, in Italia, nasce un nuovo metodo per cucinare la pasta, che è quello usato ancora
oggi: la bollitura in acqua.
Nello stesso periodo nascono i formati della pasta come le penne, rigatoni e bucatini e la
pastaripiena, come tortellini e ravioli.

Varie piatti

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