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Guglielmo Marconi

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Guglielmo Giovanni Maria[1] Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20


Guglielmo Marconi
luglio 1937) è stato un inventore, imprenditore e politico italiano.

A lui si deve lo sviluppo di un efficace sistema di telecomunicazione a distanza


via onde radio, ovvero la telegrafia senza fili o radiotelegrafo, che ebbe
notevole diffusione, la cui evoluzione portò allo sviluppo della radio e della
televisione e in generale di tutti i moderni sistemi e metodi di
radiocomunicazione che utilizzano le comunicazioni senza fili, e che gli valse
il premio Nobel per la fisica nel 1909 condiviso con Carl Ferdinand Braun, «in
riconoscimento del suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili».

Indice
Biografia
Primi anni
Gli esperimenti
Il successo Guglielmo Marconi nel 1908
Marconi e l'immagine dell'Italia all'estero
Marconi e il fascismo Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato 30 aprile 1914 –
Il nuovo matrimonio e gli anni successivi
La morte 20 luglio 1937
Tipo nomina Categoria 20
Riconoscimenti
(coloro che con
Celebrazioni ufficiali del centenario dell'invenzione della radio servizi o meriti
Le contestazioni di Nikola Tesla eminenti hanno
Onorificenze illustrata la Patria)
Onorificenze italiane Sito istituzionale (http://notes9.senato.it/w
Onorificenze straniere eb/senregno.nsf/8c58c55c1230e7f8c125
Documentazione 703d002fe257/4b2e4428e7450d774125
646f005d1759?OpenDocument)
Note
Bibliografia
Dati generali
Voci correlate Partito politico Partito Nazionale
Altri progetti Fascista
Collegamenti esterni Titolo di studio Autodidatta
Università Università di
Bologna
Biografia
Professione Scienziato
Firma
Primi anni

Guglielmo Marconi nasce a Bologna il 25 aprile 1874 in via IV Novembre 7 (ex via Premio Nobel per la fisica 1909
delle Asse 1170). Suo padre Giuseppe Marconi, nato a Capugnano il 8 luglio 1823 e
morto a Bologna il 26 marzo 1904, era un proprietario terriero che viveva nelle campagne di Pontecchio ed era al secondo
matrimonio. Vedovo con un figlio, aveva conosciuto una giovane irlandese[2], Annie Jameson, nipote del fondatore della
storica distilleria Jameson & Sons in visita in
Italia per studiare bel canto, sposandola il 16
aprile 1864 a Boulogne-sur-Mer, in Francia.
Un anno dopo il matrimonio nasce Alfonso
e, nove anni più tardi, Guglielmo.

L'avere avuto una madre irlandese permette


di comprendere meglio le molte attività di
Marconi che si svolsero in Gran Bretagna e
Irlanda. Avrebbe potuto optare per la
Villa Griffone, Mausoleo e Museo
cittadinanza britannica in qualsiasi momento,
Marconiano di Sasso Marconi.
in quanto figlio di entrambi i genitori con tale
cittadinanza.[3] Quando il piccolo Guglielmo
aveva tre anni, il 4 maggio 1877, Giuseppe
Marconi aveva infatti deciso di assumere a
sua volta la cittadinanza britannica.
Guglielmo Marconi con i genitori e il
fratello Alfonso fotografati nel parco
di Villa Griffone. Gli esperimenti

Marconi, già all'età di vent'anni, comincia i


primi esperimenti lavorando come
autodidatta, aiutato dal suo maggiordomo
Mignani. Nell'estate del 1894 costruisce un
segnalatore di temporali costituito da una Il Marconi Memorial a Ballycastle.
pila, un coesore (detto anche coherer, un
tubetto con limatura di nickel e argento posta
fra due tappi d'argento, dispositivo inventato dal fermano Temistocle Calzecchi
Onesti) e un campanello elettrico, che emette uno squillo in caso di fulmine.

In seguito riesce, premendo un tasto telegrafico posto su un bancone, a fare suonare


un campanello posto dall'altro lato della stanza.[4] Una notte di dicembre, Marconi
Atto originale di nascita di Guglielmo
Marconi.
sveglia la madre, la invita nel suo rifugio segreto e le mostra l'esperimento che aveva
realizzato. Il giorno dopo anche il padre assiste all'esperimento. Quando si convince
che il campanello suona senza collegamento con fili, regala al figlio i soldi necessari
per l'acquisto di nuovi materiali. Il giovane Marconi prosegue nei suoi esperimenti anche all'aperto. In campagna aumenta la
potenza delle emissioni e la distanza che separa il trasmettitore dal ricevitore, capace di ricevere i segnali dell'alfabeto Morse.

Nella tarda estate o inizio autunno del 1895, la data non è certa, dopo vari esperimenti a distanza crescente, l'apparecchio si
dimostra valido nel comunicare e ricevere segnali alla distanza di più di un miglio, ma anche nel superare gli ostacoli naturali
(in questo caso, la collina dei Celestini dietro Villa Griffone). Il colpo di fucile che il maggiordomo Mignani spara in aria per
confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio aveva vibrato e cantato come un grillo per tre volte) viene considerato
l'atto di battesimo della radio. Infatti la caratteristica fondamentale della propagazione radio, che ha consentito lo sviluppo dei
telefonini e della radiodiffusione, sta proprio nella possibilità di riuscire, a differenza dei raggi luminosi, a effettuare
collegamenti in assenza di linea di vista (line of sight). Ciò rende innovativa e unica l'attività di Marconi. In parallelo a
Marconi stavano lavorando diversi ricercatori tra cui Tesla, che però non intendeva basarsi sulle onde hertziane[5] e il russo
Aleksandr Popov che aveva realizzato un ricevitore di onde radio collegate all'arrivo dei temporali, concettualmente simile a
quello di Marconi ma molto meno sensibile e non in grado di ricevere segnali Morse.

Nel 1896 Marconi parla con l'amico di famiglia Carlo Gardini, console degli Stati Uniti d'America a Bologna, dell'idea di
lasciare l'Italia per andare nel Regno Unito. Gardini scrive una lettera all'Ambasciatore d'Italia a Londra suo conoscente,
Annibale Ferrero, per presentare il giovane e le sue straordinarie scoperte. Come risposta l'ambasciatore Ferrero consiglia di
non rivelare a nessuno i risultati ottenuti, se non dopo la presentazione del brevetto. Inoltre lo incoraggia a recarsi nel Regno
Unito, dove ritiene che gli sarà più facile trovare i capitali necessari per l'impiego pratico della sua invenzione. Il 12 febbraio
del 1896 Marconi parte con la madre per il Regno Unito. A Londra, il 5 marzo dello stesso anno, presenta la prima richiesta
provvisoria di brevetto, con il numero 5028 e con il titolo "Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati". Da sottolineare
che tale richiesta avviene con 21 giorni di anticipo rispetto alla data della prima trasmissione radio realizzata dal russo
Popov.[6] Il 19 marzo Marconi riceve dall'Ufficio Brevetti conferma dell'accettazione della prima domanda. Il 2 giugno dello
stesso anno deposita all'Ufficio Brevetti di Londra una domanda definitiva per un sistema di telegrafia senza fili, n. 12039,
dal titolo "Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi". Nel farlo
Marconi rinuncia a tre mesi di priorità sull'invenzione. Il 2 luglio 1897 ottiene dall'Ufficio Brevetti di Londra il brevetto
richiesto.

Il successo

Marconi, intanto, effettua dimostrazioni pubbliche alla presenza di politici e


industriali: colloca per esempio un trasmettitore sul tetto dello stabile della direzione
delle Poste e un ricevitore in una casa su una banchina del Tamigi, a quattro
chilometri di distanza. Per l'Ammiragliato stabilisce un contatto attraverso il canale di
Bristol, largo 14 chilometri. Collabora con il Daily Express in occasione delle regate
di Kingstown. I giornalisti seguono le regate al largo, a bordo di un rimorchiatore,
poi passano le notizie a Marconi che le trasmette a una stazione a terra da dove
vengono telefonate rapidamente al giornale.

Nel luglio del 1897 Marconi fonda a Londra la Wireless Telegraph Trading Signal
Company (successivamente rinominata Marconi Wireless Telegraph Company), che
apre il primo ufficio in Hall Street a Chelmsford, in Inghilterra, nel 1898 e impiega
circa cinquanta persone.

Marconi effettua la prima trasmissione senza fili sul mare da Ballycastle (Irlanda del
Nord) all'isola di Rathlin nel 1898. Stabilisce un ponte radio tra la residenza estiva
della regina Vittoria e lo yacht reale sul quale c'era il principe di Galles, il futuro Inno a Guglielmo Marconi, ed. Riuniti
Edoardo VII, convalescente per una brutta ferita al ginocchio. Nel dicembre dello stabilimenti musicali primi 900,
stesso anno, da un battello attrezzato con radio parte una richiesta di soccorso: è il composto da Francesco Paolo
primo caso di richiesta di salvataggio. Il 29 maggio i segnali attraversano il canale Frontini.
della Manica superando la distanza di 51 chilometri.

Marconi concentra successivamente le sue ricerche verso l'Atlantico, convinto che le


onde possano varcare l'oceano seguendo la curvatura della Terra. Nel novembre del
1901 a Poldhu, in Cornovaglia, installa un grande trasmettitore la cui antenna di 130
metri è costituita da sessanta fili tesi a ventaglio tra due piloni alti 49 metri e distanti
fra di loro 61. Poi s'imbarca per St. John's di Terranova con gli assistenti Kemp e
Paget. I due luoghi, separati dall'oceano Atlantico, distano fra di loro oltre 3.000
chilometri. Il 12 dicembre 1901 ha luogo la comunicazione che costituisce il primo
segnale radio transoceanico. Il messaggio ricevuto è composto da tre punti, la lettera
S del codice Morse. Per raggiungere Terranova ha dovuto rimbalzare due volte sulla Detector Marconi utilizzato nella
ionosfera. Una contestazione recente è stata presentata dal dottor Jack Belrose: campagna sperimentale a bordo della
basandosi sia su considerazioni teoriche che su tentativi di ripetizione Carlo Alberto nell'estate del 1902.
dell'esperimento egli crede che Marconi abbia udito solamente disturbi atmosferici Esposto al Museo nazionale della
scambiati per un segnale.[7] Sta di fatto che Marconi ebbe modo di ripetere le sue scienza e della tecnologia Leonardo
trasmissioni nel seguito migliorandone l'affidabilità, da Vinci di Milano.

Nel 1903 Marconi installa un analogo trasmettitore a scintilla nel Centro Radio di
Coltano, presso Pisa, che viene utilizzato fino alla seconda guerra mondiale prima
per comunicare con le colonie d'Africa, quindi con le navi in navigazione. In seguito
il trasmettitore viene ampliato e potenziato tanto da diventare una delle più potenti
stazioni radio d'Europa.

In quell'anno, come ricorda la stampa coeva (La Gazzetta della Spezia) Marconi è
alla Spezia, presso la struttura della Marina Militare di San Bartolomeo, situata fra il
capoluogo e Lerici. Qui Marconi opera per ottimizzare trasmissioni e ricezioni,
issando antenne sospese a palloni gonfiati a elio sulle plance di imbarcazioni inviate
sempre più lontano dalla costa del golfo spezzino.
Il padiglione antenna di 400 fili alla
Il 25 settembre 1912, alle ore 12:30 circa, Marconi transita alla guida della sua stazione radiotelegrafica di Poldhu
automobile, una Fiat 50 HP, nel paese di Borghetto Vara in direzione di Genova, per attorno al 1914.
attraversare il Passo del Bracco. Appena fuori dall'abitato di Borghetto Vara, in
prossimità di una curva secca, la sua vettura si scontra frontalmente con un'altra
automobile, un'Isotta Fraschini, rimanendo incastrata fra le lamiere di quest'ultima[8]. L'urto è molto violento e Marconi viene
ferito all'occhio destro dalle schegge di vetro del parabrezza della sua vettura, frantumatosi nello scontro. Ricoverato presso
l'Ospedale militare della Spezia in Viale Fieschi, Marconi viene operato, dopo un consulto di vari luminari, a causa
dell'aggravarsi delle sue condizioni; i medici si vedono costretti a estirpare l'occhio leso. In seguito Marconi è forzato a una
lunga degenza riabilitativa presso lo stesso ospedale. La curva nei pressi dell'abitato di Borghetto Vara, luogo dell'incidente,
è detta ancora oggi dai vecchi abitanti curva Marconi.

Nel 1904 effettuò esperimenti sul


Guglielmo Marconi
colle Cappuccini di Ancona al fine di
studiare l'influenza del sole sulla Nascita Bologna, 25 aprile 1874
trasmissione delle onde radio, Morte Roma, 19 luglio 1937
evidenziando che esse hanno una
migliore propagazione durante la Dati militari
notte[9][10]. Paese servito Italia
Forza armata Regio Esercito
Il 3 agosto 1904 viene effettuato il
primo collegamento radio attraverso Regia Marina
L'edificio che ospita il telegrafo da
cui Marconi, nel 1904, fece i primi
l'Adriatico, mettendo in
esperimenti sui segnali radio, sul
comunicazione la città di Bari con
Corpo Genio
Colle dei Cappuccini di Ancona. quella di Bar in Montenegro.
Genio Navale
Il 16 marzo 1905 sposò Beatrice
O'Brien, figlia di Edward O'Brien, XIV barone Inchiquin. La coppia ebbe
tre figlie, Lucia, che sopravvisse solo tre settimane, Degna e Gioia, e un Specialità Telegrafista
figlio, Giulio. Divorziarono nel 1924.[11] Reparto Istituto Radiotelegrafico
della Marina
Marconi completò gli esperimenti per ottenere comunicazioni transoceaniche
attendibili fino al 1907 e fondò la Marconi corporation, che nell'ottobre del Anni di 1915 - 1919
1907 inaugurò il primo servizio pubblico regolare di radiotelegrafia servizio
attraverso l'oceano Atlantico, dando la possibilità alle navi transatlantiche di Grado Regio Esercito:
lanciare l'SOS senza fili (nel 1907 si utilizzava ancora il codice CQD, non Capitano (cpl.), al
SOS). transito alla R.M.
L'utilità del radio soccorso in mare si dimostrò il 23 gennaio del 1909, con il Regia Marina:
primo eclatante soccorso navale che portò al salvataggio degli oltre 1700 Capitano di vascello
passeggeri del transatlantico statunitense "Republic", che stava per affondare (c.do).
dopo essere stato speronato dal piroscafo italiano "Florida". L'operatore
radiotelegrafico Binns, che lavorava per la compagnia Marconi, continuò a
Guerre Prima guerra mondiale
lanciare per quattordici ore ripetute l'SOS, finché uno di essi fu ricevuto
dall'operatore del piroscafo "Baltic", il cui comandante ordinò di cambiare voci di militari presenti su Wikipedia
rotta e diede il via all'operazione di salvataggio. All'indomani nel porto di
New York, salvi tutti i passeggeri, Binns fu festeggiato come un eroe e la
gratitudine coinvolse la figura del marconista, accelerando la popolarità di Marconi.

Nello stesso anno, il 10 dicembre 1909, a Stoccolma Guglielmo Marconi ricevette il premio Nobel per la fisica, condiviso
con il fisico tedesco Carl Ferdinand Braun. Marconi era già stato nominato altre volte ma quell'anno il salvataggio dei
passeggeri del Republic e del Florida resero più agevole il lavoro di Gustaf Granquist, suo nominator e sostenitore presso la
Royal Academy[12]. Il dibattito interno fu comunque acceso e l'accordo venne trovato attraverso la condivisione del premio
tra Marconi e Braun che era accademico e poteva bilanciare gli interessi industriali del Regno Unito e della Germania. La
motivazione della Reale Accademia delle Scienze di Svezia per ambedue recitò: “... a riconoscimento del contributo dato
allo sviluppo della telegrafia senza fili”. Nei verbali interni Marconi è definito "senza alcun dubbio il creatore della telegrafia
senza fili" ma Braun era tuttavia un grande scienziato cui si deve fra l'altro l'invenzione del tubo catodico.

Nell'autunno del 1911 Marconi visitò le colonie italiane in Africa per sperimentare i collegamenti a lunga distanza con la
stazione di Coltano; in particolare fu a Tripoli da poco occupata dalle truppe italiane dove effettuò in collaborazione con
Luigi Sacco, comandante della locale stazione radio, alcuni esperimenti di collegamento radio con Coltano, che diedero
impulso all'allestimento da parte dell'arma del Genio del primo servizio di radiotelegrafia militare su larga scala.

Quando, nel 1912, il Titanic affondò dopo avere lanciato il segnale SOS via radio, Marconi si trovava negli Stati Uniti
d'America e accorse al porto di New York per ricevere i 705 superstiti. Egli avrebbe dovuto essere a bordo, poiché invitato al
viaggio inaugurale con tutta la famiglia, ma, per motivi diversi né lui né la moglie Beatrice salirono su quella nave.
Intervistato dalla stampa a New York disse «Vale la pena di avere vissuto per avere dato a questa gente la possibilità di essere
salvata». Prima di tornare in Italia venne organizzata una cerimonia ufficiale in cui i superstiti sfilarono nelle strade di New
York incolonnati, recando in omaggio a Guglielmo Marconi una targa d'oro, realizzata dallo scultore Paolo Troubetzkoy,
quale segno di riconoscenza. L'inventore conferì un premio al marconista
del Titanic Harold Bride che rimase al proprio posto a lanciare messaggi
di soccorso, anche quando l'acqua aveva raggiunto il ponte superiore.[13]
Il suo collega Harold Philips perì invece nel naufragio.

Dal foglio matricolare custodito presso il distretto militare di Bologna


risulta inoltre che il giovane Marconi scelse di fare il soldato nell'esercito
per un anno; lo espletò invece nella Regia Marina, pur essendo nato in
una città dell'entroterra (fu inserito nel corpo Reali Equipaggi in qualità di
operaio). Per questo risultato fu utile il possesso di una barca a Livorno.

Svolse il servizio militare


Il panfilo Elettra nel 1925
all'ambasciata di Londra dal 1º
novembre 1900. Trasferito poi in
Italia fu congedato il 1º novembre
1901, ma per età fu trasferito
nell'esercito il 31 dicembre 1906.
Venne nominato senatore a vita del
Regno d'Italia il 30 dicembre 1914. In
data 19 giugno 1915 Marconi si
arruola come volontario nel Regio
Una rara immagine di Guglielmo Esercito con il grado di tenente di
Marconi (secondo da sinistra) in
complemento del Genio, indi
divisa da ufficiale della Regia Marina,
promosso capitano il 27 luglio 1916 e, Guglielmo Marconi con Benito Mussolini
a Washington nel 1917. Al centro, il
benché ufficiale dell'esercito, prestava alla cerimonia di insediamento alla
capodelegazione Ferdinando di
Savoia (terzo da sinistra) e
servizio nell'Istituto Radiotelegrafico Presidenza della R.Accademia d'Italia nel
Francesco Saverio Nitti.
della Marina; in seguito a regolare 1930
domanda, datata Livorno 14 agosto
1916 presentata al Ministro della
Marina, fu nominato Capitano di Corvetta della Regia Marina con R.D. del 31 agosto 1916, congedato con tale grado il 1º
novembre 1919, e promosso Capitano di Fregata in congedo con R.D. 28 marzo 1920, e poi Capitano di Vascello con R.D.
7 luglio 1931. Ambedue tali promozioni rientravano nelle norme di avanzamento degli ufficiali di complemento in congedo.

Il periodo bellico, con tutte le sperimentazioni che fece, fruttò a Marconi la convinzione che si dovevano abbandonare le
onde lunghe a favore di quelle corte. Questa, una seconda rivoluzione del wireless, fu la mossa che consentì poi di
sviluppare una quantità di sistemi radio come i ponti radio a microonde, i radioaiuti, il RADAR ecc.

Nel 1914 Marconi fu nominato Senatore e acquistò una certa importanza politica. Compì varie missioni per il governo
italiano che ne sfruttò la popolarità. Quella più significativa fu forse la partecipazione alla Conferenza di pace di Parigi. I
risultati deludenti per l'Italia, che non era riuscito ad evitare, lo segnarono per i tempi successivi. Si spiega così il suo
comportamento quando nel 1920 fu mandato in missione a Fiume con il suo panfilo Elettra da Gabriele D'Annunzio. Invece
di convincerlo a rinunciare mandò messaggi radio assieme a lui dalla nave Elettra.

Nel 1920 lo stabilimento di Marconi di Chelmsford fu sede della prima trasmissione audio annunciata pubblicamente del
Regno Unito; si trattò del concerto della cantante australiana Nellie Melba . Nel 1922 il primo servizio regolare di
trasmissioni di intrattenimento cominciò dal Marconi Research Centre a Writtle, vicino Chelmsford.

Fu nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1927 e della Regia Accademia d'Italia (l'attuale
Accademia Nazionale dei Lincei) il 19 settembre 1930, diventando automaticamente membro del Gran Consiglio del
Fascismo, pur partecipando a una sola seduta.

Marconi e l'immagine dell'Italia all'estero


La figura di Marconi fu utilizzata dal governo italiano per valorizzare il ruolo degli italiani all'estero. Il presidente del
consiglio Boselli nei difficili anni della prima guerra mondiale aveva proposto di nominare Marconi commissario per curare
la rappresentanza diplomatica italiana negli Stati Uniti d'America, ma il progetto non ebbe seguito per le resistenze dei
diplomatici di carriera.[14]

Marconi e il fascismo
La questione dell'adesione di Marconi al fascismo è molto complessa ed è tuttora oggetto di
studio. Certamente fu fortemente corteggiato, fin dall'inizio, dal regime[15], come d'altronde lo
era stato dai governi precedenti, e decise di aderire, non tanto per i posti di rilievo negli organi
nazionali, che arrivarono in seguito, quanto per lo spirito patriottico che sembrava rappresentare
in principio. In negativo si ricordano discorsi come "Rivendico l'onore di essere stato in
radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l'utilità di riunire in fascio i raggi elettrici,
come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessità di riunire in fascio le
energie sane del Paese per la maggiore grandezza d'Italia".[16] Benito Mussolini, in un discorso
al Senato del 9 dicembre 1937, affermò: "Nessuna meraviglia che Marconi abbracciasse, sin
dalla vigilia, la dottrina delle Camicie Nere, orgogliose di averlo nei loro ranghi".[17] In
occasione della 19ª riunione della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, che si tenne dal Marconi partecipò a
7 al 15 settembre 1930 congiuntamente a Bolzano e a Trento, iniziò il suo discorso inaugurale un'unica seduta del Gran
con le parole "Il mio saluto è esultante per il compiacimento di trovarmi tra i fratelli del Trentino consiglio del fascismo il
in una grande manifestazione prettamente italiana che si svolge sul suolo riconquistato alla 9 maggio 1936
grande Madre sotto la guida del Re vittorioso, mentre il segnacolo della Patria sventola sicuro
sul Brennero e al compimento dei nostri destini presiede e provvede la mente vigile e alerte del
Duce".[18] Al di là di queste affermazioni pubbliche i rapporti fra il duce e l'inventore non furono tuttavia semplici soprattutto
verso la fine quando Marconi tentò di convincerlo invano a non pensare ad una guerra contro l'Inghilterra. Marconi morì
proprio alla vigilia di un incontro col Duce a questo proposito.

Il nuovo matrimonio e gli anni successivi


Il 15 giugno 1927 sposò Maria Cristina Bezzi-Scali.[19] La loro figlia fu chiamata
Maria Elettra Elena Anna. Anche il panfilo che ospitò molte ricerche in varie parti
del mondo si chiamava Elettra. Gli esperimenti effettuati nel golfo del Tigullio
avevano come postazione a terra una torre, posta sulla penisola di Sestri Levante,
che successivamente prese il nome di "Torre Marconi", mentre nelle carte ufficiali
della Marina italiana il golfo del Tigullio assunse il nome di "Golfo Marconi". Lo
affianca in questi anni l'assistente Adelmo Landini.

Il 17 giugno 1929 Vittorio Emanuele III conferisce a Marconi il titolo ereditario di


Marchese.[20]

Nel 1929, su richiesta di Pio XI,


si incaricò di sovrintendere alla
costruzione della prima Stazione
Radio del Vaticano.
L'inaugurazione di quella che nei
decenni successivi assumerà il Guglielmo Marconi con la moglie
nome di Radio Vaticana avvenne Cristina e la figlia Elettra intorno al
il pomeriggio del 12 febbraio 1935.
1931. Marconi volle introdurre
personalmente la prima
trasmissione radiofonica di un pontefice, Pio XI, annunciando al
microfono: "Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della natura
Marconi inaugura la Radio Vaticana alla presenza mette a disposizione dell'umanità, ho potuto preparare questo strumento
di Pio XI (1931). che procurerà ai fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce
del Santo Padre"[1] (https://web.archive.org/web/20101007085149/http://
www.avvenire.it/Cultura/SCIENZIATI+E+DIO+ATTRAZIONE+O+R
EPULSIONE_201010040906448530000.htm).

Alle 16,49 Pio XI pronunciò in latino il primo radiomessaggio e Marconi, in collegamento diretto con New York,
Melbourne, Québec e altre città del mondo, introdusse le parole del papa affermando fra l'altro: "Per circa venti secoli il
pontefice Romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva
voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra".

Al termine della cerimonia Pio XI lo decorò con le insegne della Gran Croce dell'Ordine Piano, consegnandogli anche il
Diploma di socio della Pontificia Accademia delle Scienze.[21] In questo periodo ideò e fece costruire un radiocomando con
cui il papa Pio XI poté azionare per la prima volta l'illuminazione della stele votiva dedicata alla Madonna della Lettera a
Messina.
Dal centro di Coltano, ma ordinato da Marconi da Roma, partì il segnale, nel 1931, che accese le luci al Cristo Redentore di
Rio de Janeiro, in una rinnovata dimostrazione dell'efficienza della radio in comunicazioni transoceaniche.

«Alla fine del luglio 1932 l'impianto della stazione di Santa Margherita fu trasportato all'Osservatorio
Sismografico di Rocca di Papa posto a circa 19 chilometri a sud di Roma a una altezza di 750 metri sul
livello del mare e a 24 chilometri circa dalla costa.

Il 2 agosto buone conversazioni in duplex furono stabilite fra tale nuova stazione sperimentale e il
panfilo Elettra, ancorato dinanzi a Ostia a una distanza cioè di circa 29 chilometri. In tale occasione la
stazione di Rocca di Papa trasmetteva su onde di cm. 57 e quella del panfilo Elettra su onde di 26
metri. Il 3 agosto il panfilo dovette lasciare Ostia e dirigersi al Porto di Civitavecchia a causa del cattivo
tempo; tale viaggio fu utilizzato per prove di propagazione. Durante queste prove, allo scopo di
mantenere il fascio d'irradiazione diretto sul panfilo, il riflettore a Rocca di Papa veniva girato di cinque
gradi, a est di Ostia, ogni mezz'ora. Ottimi segnali erano così ricevuti sul panfilo fino a una distanza di
85 chilometri. A tale distanza l'intensità del segnale diminuiva notevolmente, ma rimaneva
perfettamente udibile malgrado la presenza di colline che mascheravano completamente la posizione
della stazione trasmittente. I segnali si perdevano soltanto a una distanza di km. 90 e cioè quando,
all'entrata del porto di Civitavecchia, il riflettore del ricevitore non poteva più essere mantenuto in
direzione di Rocca di Papa.

Il 6 agosto il panfilo, con a bordo i rappresentanti del Governo italiano, si poneva in rotta sulla
congiungente Rocca di Papa - Golfo Aranci, Sardegna, allo scopo di studiare la propagazione di
queste onde ultracorte a distanza relativamente grande. Le prove furono iniziate quando il panfilo era a
63 chilometri da Rocca di Papa con eccellenti comunicazioni telefoniche in duplex e con segnali assai
forti da ambo le estremità del collegamento A circa 107 chilometri era ancora possibile una buona
comunicazione in duplex, e cioè già a circa 10 chilometri oltre la portata ottica; ma poco dopo i segnali
perdettero rapidamente la loro intensità: divennero assai variabili, con lenta e profonda evanescenza,
fino a che a una distanza di 128 chilometri, essi non poterono essere percepiti che di tanto in tanto.
L'ascolto, naturalmente, continuò malgrado tali cattive condizioni di ricezione; ma alla distanza di 161
chilometri l'intensità media dei segnali aumentò improvvisamente e raggiunse, in breve tempo, la
stessa intensità osservata alla distanza di 74 chilometri. Questa ripresa dei segnali durò fino a che fu
raggiunta la distanza di 175 chilometri, oltrepassata la quale essi tornarono a essere rapidamente
evanescenti, assumendo lente, profonde variazioni, e furono da ultimo percepiti alla distanza di 203
chilometri. Il 10 agosto tale importante prova a distanza fu ripetuta. Sui primi 112 km. i risultati si
ripeterono come nella prima prova; ma al di là di tale distanza essi furono diversi nei seguenti rapporti:
1° I segnali invece di divenire evanescenti con rapidità fino a giungere alla completa scomparsa,
assumevano alla distanza di 115 chilometri la caratteristica di una lentissima e profonda evanescenza,
ma mantenevano una intensità media quasi costante fino a 176 chilometri da Rocca di Papa. 2° A tale
distanza, invece di perdersi repentinamente, i segnali mantenevano l'evanescenza lenta e profonda
con una progressiva diminuzione dell'intensità media, fino a divenire inaudibili di tanto in tanto e a
rendere possibile la loro intercettazione per l'ultima volta sul panfilo, alla distanza di 224 chilometri da
Rocca di Papa.

Il panfilo arrivò la stessa notte a Golfo Aranci (Sardegna) e la mattina dopo l'apparecchio ricevente fu
sbarcato e installato sul Semaforo di Capo Figari a 340 metri sul livello del mare. La stazione di Rocca
di Papa era stata richiesta di iniziare nuovamente la trasmissione alle ore 16. Avemmo allora la grande
soddisfazione di ricevere i suoi segnali quasi immediatamente. Le prove proseguirono fino a
mezzanotte. I segnali assunsero la caratteristica di evanescenza lenta e profonda, già osservata sul
panfilo. Essi, tuttavia, permettevano di tanto in tanto la perfetta intelligibilità della parola, mentre nei
periodi sfavorevoli divenivano, per ogni scopo pratico, inaudibili. La loro intensità media sembrava
migliore prima del tramonto che dopo. La distanza fra Rocca di Papa e Capo Figari è di 269 chilometri
mentre la distanza ottica, considerata l'altezza delle due località, è di circa 116 chilometri. È
interessante aggiungere che a Capo Figari l'angolo di ricezione fu varie volte misurato inclinando il
riflettore e fu trovato che le onde emesse da Rocca di Papa raggiungevano la stazione sperimentale
ricevente da una direzione orizzontale.

In conclusione:
Sento di potere dire che con queste esperienze sono state investigate per la prima volta alcune delle
pratiche possibilità di una gamma di onde elettriche finora inesplorata, e una nuova tecnica, destinata
a estendere considerevolmente il già vasto campo delle applicazioni delle onde elettriche alle radio-
comunicazioni, è stata creata. L'uso pratico delle micro-onde, impiegate nel collegamento della Città
del Vaticano con Castel Gandolfo, costituirà il primo esempio di quello che sarà, a mio avviso, un
nuovo ed economico mezzo di sicure comunicazioni radio, esenti da disturbi elettrici, assai adatte per
il servizio fra isole e fra isole e continenti, nonché fra luoghi non troppo distanti fra loro. Il nuovo
sistema non risente della presenza di nebbia e offre un alto grado di segretezza, principalmente per le
sue qualità direttive. I suoi usi strategici, in caso di guerra, sono evidenti; così pure è evidente il suo
pratico valore per la Marina e per l'Aeronautica, visto che le comunicazioni possono essere limitate a
una qualsiasi desiderata direzione. Inoltre, il fatto che la portata di tali onde appare limitata permette di
realizzare altri vantaggi in tempo di guerra e di ridurre grandemente la possibilità di mutua interferenza
fra stazioni distanti. Debbo aggiungere, però, che in merito alla limitata portata di tali micro-onde,
l'ultima parola non è stata ancora pronunziata.

È stato già dimostrato che esse possono propagarsi intorno a una porzione della curvatura terrestre a
distanze maggiori di quelle previste e a tal proposito non posso fare a meno di ricordare che nel 1901,
proprio quando io stesso riuscii per primo a provare che le onde elettriche potevano essere trasmesse
e ricevute attraverso l'Oceano Atlantico, degli insigni matematici erano di opinione che la distanza che
poteva essere raggiunta dalle onde elettriche sarebbe stata limitata a solo circa 300 chilometri. In ogni
caso il nuovo sistema è ora utilizzabile per sostituire vantaggiosamente le segnalazioni ottiche in tutte
le loro applicazioni a grande distanza come, per esempio, fra semafori lungo le coste e fra forti costruiti
lungo una frontiera, e, in generale, esso sarà molto vantaggioso in quei casi in cui la costruzione di un
ordinario collegamento o cavo telefonico a piccola distanza sia difficile o troppo costosa. Altre
applicazioni, come quelle relative alla radiodiffusione circolare e alla televisione, sono attualmente allo
studio. Sono sicuro che la ricerca di nuovi campi di applicazione di queste onde elettriche, finora
inutilizzate, porterà alla realizzazione di metodi e di apparecchi assai perfezionati.»

(dagli scritti di Guglielmo Marconi, "Radiocomunicazioni a onde cortissime" - Conferenza tenuta alla Royal Institution of Great
Britain il 2 dicembre 1932)

Dal 1933 alla morte fu presidente dell'Istituto Treccani. Nel 1934 fu nominato primo presidente del CIRM che era nato su
iniziativa sua e del suo medico, il dottor Guido Guida.

Sempre nel 1933 mostrò nelle vicinanze di Castel Gandolfo ad alcuni alti ufficiali dell'esercito, un apparato radio che
permetteva di rilevare oggetti metallici nelle vicinanze (il passaggio di automobili), di fatto un primo abbozzo del radar che
Marconi aveva preconizzato già nel 1922. Nonostante gli ufficiali fossero rimasti positivamente impressionati, non riuscirono
a comprendere l'importanza strategica di quella invenzione che così non ricevette investimenti da parte dello Stato. Negli
anni seguenti Marconi abbandonò queste ricerche, che furono tuttavia continuate dall'ufficiale di Marina Ugo Tiberio . Egli
teorizzò per primo l'equazione del RADAR e ne realizzò una prima versione. Ma Lo Stato Maggiore Italiano non ritenne
interessante la cosa.

Il 28 ottobre 1934, negli studi dell'Ente Italiano audizioni radiofoniche, il Marconi inaugurò le radiotrasmissioni con gli Stati
Uniti con una storica conversazione con il presidente della Radio Corporation of America, D. Sarnoff.[22]

Il primo servizio di televisione regolare al mondo fu inaugurato a Londra dalla BBC il 2 novembre 1936; dopo una breve
sperimentazione dei due sistemi (quello a scansione meccanica dello scozzese John Logie Baird e quello elettronico della
Marconi-EMI Television), la BBC adottò definitivamente il sistema elettronico Marconi-EMI dal 1º febbraio 1937. La stessa
BBC nel 1935, dopo l'invasione italiana dell'Etiopia, aveva bandito Marconi per questioni politiche dalle trasmissioni.

Gli furono conferite 16 lauree honoris causa (di cui due in legge), 25 onorificenze di alto rango, 13 cittadinanze
onorarie[23][24]. Con Regio Decreto del 18 luglio 1936 Marconi fu promosso contrammiraglio nella riserva per meriti
eccezionali.

La morte

A Roma, la mattina del 19 luglio 1937, Guglielmo Marconi accompagnò alla stazione la moglie, diretta a Viareggio per
festeggiare il settimo compleanno della figlia Elettra, facendo poi ritorno nella casa del suocero, in via Condotti, dove ebbe
una crisi cardiaca. Dopo che il suo medico personale, il dottor Cesare Frugoni, gli comunicò la gravità delle sue condizioni,
Marconi fece chiamare un sacerdote, ricevette l'estrema unzione e morì alle 3:45 del mattino del 20 luglio.[25] In segno di
lutto quello stesso giorno le stazioni radio di tutto il mondo interruppero contemporaneamente le trasmissioni per due minuti.

Ai funerali di Stato, tenutisi a Roma il 21 luglio, parteciparono la gran parte delle autorità politiche e del mondo accademico,
compreso il capo del governo Benito Mussolini, oltre a una impressionante folla di 500.000 persone.
Durante le onoranze funebri, a Bologna il 28 luglio, la salma fu deposta alla Certosa,
in attesa della tumulazione definitiva, alla presenza di S.A.R. il Duca di Genova in
rappresentanza del Sovrano e di Giuseppe Bottai in rappresentanza del governo.[26]

Le sue spoglie sono ora custodite a Sasso Marconi in un mausoleo situato presso la
casa paterna di Villa Griffone, dove hanno sede anche un museo e una fondazione a
lui dedicati.

Riconoscimenti
Funerali di Stato di Guglielmo
Il Regio Decreto 20 giugno 1935, n. Marconi a Roma
1386 G.U. N. 178 del 1º agosto 1935
mutò la denominazione del paese di
Praduro e Sasso in Sasso Bolognese.
Successivamente, con Regio Decreto 7
marzo 1938 n. 293, G.U. N. 85 del 13
aprile 1938, a ricordo della terra dove
100 lire raffigurante Guglielmo "ebbero luogo i primi esperimenti della
Marconi del 1974. prodigiosa invenzione che donò
immensi benefici all'umanità intera, e
rese immortale il nome di Guglielmo
Marconi", mutò la denominazione del comune in Sasso Marconi e
quella della frazione di Pontecchio in Pontecchio Marconi.
Con la legge 28 marzo 1938, n. 276 G.U. N. 84 del 12 aprile 1938,
Vittorio Emanuele III di Savoia decretò che "il giorno 25 aprile,
anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, è dichiarato, a tutti gli
effetti, giorno di solennità civile"[27]. La legge fu abrogata nel 2008[28]. Banconota da 2000 lire raffigurante
A Marconi è anche intitolato l'aeroporto di Bologna e l'asteroide 1332 Guglielmo Marconi sul recto, mentre
Marconia. Nel 2009 è stato inaugurato un museo in sua memoria ad sul verso si vedono la nave Elettra e
quattro tralicci di antenne radio.
Ancona.[9]
Nell'unica banconota con l'effigie di
A Roma porta il nome di Marconi l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi (da 2000 lire) fu commesso
Marconi". l'errore di riprodurre l'apparecchio
Nel 1974, Guglielmo Marconi venne raffigurato sulla moneta da 100 lire; costruito da Giovanni Campostano di
dal 1990 fino all'introduzione dell'euro nel 2001, Guglielmo Marconi è Milano per il gabinetto di fisica del
stato raffigurato sulla banconota da 2.000 lire. seminario di Brescia nel 1904, in
Dal 1977 è stata istituita a Manhattan, da parte del Ministero degli forma didattica e non quello originale
Esteri, la Scuola d'Italia Guglielmo Marconi, l'unica bilingue (Inglese- di Marconi che è al museo Nazionale
Italiano) del Nord-America.[29];[30] della scienza e della tecnica
Leonardo da Vinci di Milano.

Celebrazioni ufficiali del centenario dell'invenzione


della radio
In Italia con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 maggio 1991 venne istituito un comitato primo
centenario dell'invenzione della radio.[31] Nelle premesse del decreto si afferma:

«considerato che nell'anno 1995 ricorrerà il 1º centenario dell'invenzione della radio, avvenuta com'è
noto per opera di Guglielmo Marconi nel 1895»

Vi è una netta presa di posizione sull'attribuzione a Marconi dell'invenzione della radio.

La legge 14 febbraio 1992, n. 156 Celebrazione del primo centenario dell'invenzione della radio usa invece una diversa
formulazione:[32]

«Art. 1 Le celebrazioni del primo centenario dell'invenzione della radio hanno lo scopo: di favorire i
rapporti di cooperazione internazionale per lo studio dell'opera di Guglielmo Marconi ecc.»
Si sottolinea, pertanto, la necessità di favorire i rapporti di cooperazione
internazionale, additata come strumento per superare la disputa che coinvolge gli
ambienti scientifici di molte nazioni: la necessità di studiare a livello internazionale
l'opera di Guglielmo Marconi viene svincolata dall'attribuire l'invenzione della radio
a questo o a quest'altro esperimento.[33] Nell'ambito di questi interventi legislativi si è
realizzato, a cura della RAI, un museo affiancato da iniziative minori in varie
località.[34]

Le contestazioni di Nikola Tesla


La rivendicazione dell'invenzione della radio di Marconi fu sempre contestata da
Nikola Tesla. Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti riconosce
a Nikola Tesla la paternità del brevetto della radio.[35]

Molto tempo prima, nel 1911, l'High Court britannica nella persona di Mr. Justice
Parker deliberò in un analogo procedimento[36] la validità dei brevetti di Marconi e Guglielmo Marconi con padre Guido
negli anni prima del 1943 molte altre sentenze sono state pronunciate con andamenti Alfani all'inaugurazione della stazione
altalenanti per le parti in causa. Sulla causa della Corte Suprema Statunitense vi sono radiotelegrafica dell'Osservatorio
critiche dovute anche al fatto che all'epoca la società Marconi aveva una causa legale Ximeniano di Firenze.
in atto con l'esercito statunitense e la sentenza della Corte Suprema rese nulle le
richieste della società Marconi sulle presunte violazioni intellettuali dell'esercito. In
realtà ciò non è vero del tutto visto che il governo Usa pagò la somma di circa 43.000 dollari di allora, oltre agli interessi, alla
società di Marconi per un brevetto di Oliver Lodge che la suddetta società aveva comprato da quest'ultimo[37].

Marconi ha sempre affermato di non essere stato a conoscenza del lavoro di Tesla prima dell'ottenimento del suo primo
brevetto. È ben comprensibile che le vicende brevettuali sono altra cosa rispetto alla analisi dei reali contributi scientifici.

Cronologia e proprietà dei brevetti secondo la giurisdizione statunitense.

Nikola Tesla nel marzo 1900 brevettò (consegnato nel 1897[38]) un sistema di trasmissione di energia elettrica che poteva
essere anche usato per trasmissione di segnali radio[39]. Nel 1898 brevettò un radiocomando multicanale che permetteva, su
breve distanza, di comandare vascelli e il cui sistema base di controllo era formato da quattro circuiti sintonizzati alla stessa
frequenza.

Onorificenze

Onorificenze italiane
Membro del Gran Consiglio del P.N.F.

Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro


Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia
Cavaliere di Gran croce dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere del lavoro
— 26 ottobre 1902[40]
Croce al merito di guerra
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18 (4 anni di campagna)
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia
Medaglia commemorativa italiana della vittoria

Cittadinanza onoraria del Comune di Crotone


— 1925

Onorificenze straniere
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Piano (Santa Sede)
— 12 febbraio 1931
Cavaliere di Gran Croce del Royal Victorian Order (Impero Britannico)
— 1914
Cavaliere di Gran Croce di Grazia Magistrale dell'Ordine di Malta (Sovrano Militare Ordine di Malta)
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Principe Danilo I (Regno del Montenegro)
Cavaliere di II Classe dell'Ordine di Sant'Anna (Impero russo)

Documentazione
L'archivio che era presso la Gec-Marconi è stato donato al Museo della Scienza[41].
La Fondazione Guglielmo Marconi sta provvedendo a raccogliere tutta la documentazione digitale ovunque
disponibile[42].

Note
1. ^ Atto originale di nascita.
2. ^ Allora l'Irlanda era ancora compresa nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.
3. ^ Documenti rari su Guglielmo Marconi (http://www.radiomarconi.com/marconi/gm_docum.html)
4. ^ Guglielmo Marconi, padre della radio, su radiomarconi.com. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url
originale il 2 giugno 2013).
5. ^ W.B. Carlson Tesla L'inventore dell'era elettrica Universale scientifica Hoepli 2019 ( 2013 prima
pubblicazione in inglese).
6. ^ Controversia Popov-Marconi, su radiomarconi.com. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 5
giugno 2011).
7. ^ Radio's First Message - Fessenden and Marconi (http://www.ieee.ca/millennium/radio/radio_differences.ht
ml)
8. ^ Dal sito del Comitato Guglielmo Marconi International, su radiomarconi.com (archiviato dall'url originale il 19
agosto 2014).
9. Elettra Marconi inaugura il museo dedicato al padre Guglielmo, Il Resto del Carlino, 7 maggio 2009. URL
consultato il 7 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2010).
10. ^ Relazione dell'esperimento (http://www.radiomarconi.com/marconi/ancona/)
11. ^ Il divorzio fu emesso dal tribunale di Fiume: già il 27 gennaio, dello stesso anno, il Trattato di Roma aveva
posto fine all'indipendenza di Fiume, con definitiva annessione il 16 marzo. La situazione dei cittadini
italiani che avevano acquisito la cittadinanza fiumana solo per ottenere il divorzio, era stata vista con
particolare sfavore. I fiumani per elezione - Prassi Italiana di Diritto Internazionale (http://www.prassi.cnr.it/pr
assi/content.html?id=1734) Archiviato (https://web.archive.org/web/20121114092758/http://www.prassi.cnr.i
t/prassi/content.html?id=1734) il 14 novembre 2012 in Internet Archive.
12. ^ Gabriele Falciasecca, Guglielmo Marconi Premio Nobel per la Fisica 1909, I PREMI NOBEL ITALIANI
Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche Maggio 2015 Vol.1.
13. ^ Luigi Solari, Marconi la radio in pace e in guerra, Mondadori, Milano, 1949
14. ^ Marconi e l'immagine dell'Italia all'estero (http://www.cisi.unito.it/marconi/immagine.html) Archiviato (http
s://web.archive.org/web/20110519203554/http://www.cisi.unito.it/marconi/immagine.html) il 19 maggio 2011
in Internet Archive. tratto da 100 anni della radio Edizioni Marsilio
15. ^ http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/16_ottobre_01/-MARCONI-E-IL-FASCISMO-LA-TESI-DI-UNO-
STORICO-MARXISTA_2bd75f42-8796-11e6-bf16-41bc56635276.shtml
16. ^ Franco Monteleone, La radio italiana nel periodo fascista: studio e documenti, 1922-1945, Marsilio
Editore, 1976, p. 44.
17. ^ radiomarconi.com. URL consultato il 1º ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
18. ^ Lucio Silla (a cura di), Atti della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, XIX Riunione, Bolzano-
Trento, 7-15 settembre 1930, Roma, Società Italiana per il Progresso delle Scienze, 1931, p. 44.
19. ^ Lo scioglimento del matrimonio di Guglielmo Marconi da parte della Sacra rota fu oggetto di molte critiche.
Sulla posizione cattolica del caso vedi Apologetica (http://apologetica.altervista.org/dsdc_ingiustificate_con
cessioni_della_chiesa.htm)
20. ^ Marconi,Guglielmo, su treccani.it.
21. ^ Fernando Bea, "Qui la Radio Vaticana - Mezzo secolo dellaRadio del Papa", Città del Vaticano,
Tipografia Poliglotta Vaticana, 1981, p. 44-48.
22. ^ Gugliemo Marconi, Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani
23. ^ Onorificenze tributate a Marconi, su radiomarconi.com (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2008).
24. ^ Monumenti - CarloRipolo.com (http://www.carloripolo.com/public/articles.asp?id=56&page=24) Archiviato
(https://web.archive.org/web/20150518085045/http://www.carloripolo.com/public/articles.asp?id=56&page=
24) il 18 maggio 2015 in Internet Archive.
25. ^ Quotidiano la Stampa del 21 luglio 1937, pag. 1
26. ^ Le onoranze funebri alla salma di Guglielmo Marconi, su youtube.com.
27. ^ Guglielmo Marconi, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
28. ^ Decreto-legge 22 dicembre 2008, n. 200 "Misure urgenti in materia di semplificazione normativa"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 298 del 22 dicembre 2008 - Suppl. Ordinario n. 282/L
29. ^ Piccoli italiani crescono con la Scuola d'Italia Guglielmo Marconi, su lavocedinewyork.com, La Voce di
New York. URL consultato il 6 novembre 2015.
30. ^ Scuola d'Italia Guglielmo Marconi, su lascuoladitalia.org. URL consultato il 6 novembre 2015 (archiviato dall'url
originale il 23 giugno 2015).
31. ^ D.P.C.M. 30 Maggio 1991 1º centenario dell'invenzione della radio
32. ^ L. 14 febbraio 1992, n. 156 Celebrazione del primo centenario dell'invenzione della radio
33. ^ Per la cronologia vedi Cisi-Università di Torino (http://www.cisi.unito.it/marconi/) Archiviato (https://web.arc
hive.org/web/20110610015404/http://www.cisi.unito.it/marconi/) il 10 giugno 2011 in Internet Archive.
34. ^ Museo della Radio e della Televisione - RAI Radiotelevisione Italiana, su cisi.unito.it. URL consultato il 26
marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
35. ^ MARCONI WIRELESS T. CO. OF AMERICA v. U.S., 320 U.S. 1 (1943) (http://www.radiomarconi.com/mar
coni/popov/sentenza.html) Archiviato (https://web.archive.org/web/20061030223621/http://www.radiomarco
ni.com/marconi/popov/sentenza.html) il 30 ottobre 2006 in Internet Archive. La sentenza riguarda una
disputa tra la società Marconi e l'esercito USA riguardo all'utilizzo di quattro brevetti. La sentenza
statunitense si basa anche sulle applicazioni pratiche preesistenti prior arts di Tesla che sono datate dal
1891 al 1893 prima di tutti gli altri sperimentatori
36. ^ La disputa era tra Marconi e Stone e risale al 1911 prima della sentenza della Corte Suprema USA. Il
caso è discusso ampiamente nella sentenza e riguarda due diversi componenti usati da entrambi i
contendenti per regolare la sintonia nei quattro circuiti base della radio. Stone ottenne lo stesso risultato
inserendo una capacità variabile, quindi per questo motivo la Corte USA nel 1943 affermò che entrambi i
brevetti erano validi e quindi la causa era da rivedere.
37. ^ Sito interamente dedicato a Guglielmo Marconi. Pubblica documenti inediti sull'opera tecnico scientifica
dell'inventore della radio. (http://www.radiomarconi.com/marconi/popov/sentenza.html) Archiviato (https://we
b.archive.org/web/20061030223621/http://www.radiomarconi.com/marconi/popov/sentenza.html) il 30
ottobre 2006 in Internet Archive. i primi cinque paragrafi della sentenza
38. ^ pdf (PDF), su pat2pdf.org (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
39. ^ U.S. Patent 645,576, March 20, 1900 - System Of Transmission Of Electrical Energy (http://www.radiomarc
oni.com/marconi/popov/645_576.pdf) primo esempio brevettato di quattro circuiti sintonizzati alla stessa
frequenza due utilizzati come trasmittente e due come ricevente
40. ^ Sito Federazione nazionale Cavalieri del lavoro: dettaglio decorato. (http://www.cavalieridellavoro.it/cav1.
php?attuali=&stringa=marconi&cerca=cerca)
41. ^ Salvo l'archivio Marconi, su cisi.unito.it. URL consultato il 26 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
42. ^ Documentazione digitale su Guglielmo Marconi, su fgm.it.
Bibliografia
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Mio padre Marconi (riassunto della biografia pubblicato a puntate), in Epoca, n. 632-635, Mondadori,
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Solenne commemorazione di Guglielmo Marconi alla presenza di S.A.R. il Principe di Piemonte, in
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Michele Giampietro, Il mago dell'etere, in Via della sapienza, Fontelucente, 1953.
Sapere – Quindicinale di divulgazione (fascicolo dedicato a Marconi), n. 64, Ulrico Hoepli, 31 agosto 1937.
Radio Rivista – Numero speciale dedicato a Guglielmo Marconi, supplemento al n° 6, Associazione
Radiotecnica Italiana, giugno 1974.

Voci correlate
Nikola Tesla
Amos Dolbear
Centro Radio di Coltano
Telegrafo
Radio (elettronica)
Raggio della morte
Gabinetto RS/33
Premio Marconi

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Collegamenti esterni

Marcóni, Guglielmo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.


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Guglielmo Marconi, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze
Archivistiche.
Guglielmo Marconi, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
(EN) Guglielmo Marconi, su nobelprize.org, Nobel Media AB.
Opere di Guglielmo Marconi, su Liber Liber.
Opere di Guglielmo Marconi, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
(EN) Opere di Guglielmo Marconi, su Open Library, Internet Archive.
Guglielmo Marconi, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Comitato Guglielmo Marconi International, su radiomarconi.com.
Sito ufficiale Fondazione Guglielmo Marconi, su fgm.it.
100 anni di radio, su cisi.unito.it. URL consultato il 26 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2011).
(EN) PBS, Who invented radio?, su pbs.org.
(EN) The Guglielmo Marconi Case - Who is the True Inventor of Radio?, su mercury.gr (archiviato dall'url originale
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(EN) Guglielmo Marconi, su nobel-winners.com.
VIAF (EN ) 27867512 (https://viaf.org/viaf/27867512) · ISNI (EN ) 0000 0001 2320 1110 (http://isni.
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c.vatlib.it/auth/detail/495_86776) · NDL (EN, JA ) 00879967 (https://id.ndl.go.jp/auth/ndlna/008799
67) · WorldCat Identities (EN ) lccn-n50040633 (https://www.worldcat.org/identities/lccn-n5004063
3)

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