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Marconi risolve il problema delle radiocomunicazioni in quattro fasi
distinte e nel breve periodo di intensi esperimenti scientifici applicati
che durarono circa diciotto mesi: dall'estate del 1894 all'inverno del
1895.
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In una storica conferenza tenuta a Londra l’11 dicembre 1896, sir
William Preece comunicò che Marconi aveva scoperto un nuovo mezzo
per comunicare, e nella primavera del 1897 dimostrò che lo si poteva
fare anche a distanza di 4 -5 chilometri. Queste scoperte furono
riconosciute anche dal dottor Slabi e dimostrate da Marconi a Roma
anche alla distanza di 18 chilometri .
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16 lauree ad honorem fra cui quelle dell'università di Bologna, Oxford
e Cambridge; la nomina a membro onorario delle principali accademie
ed istituti scientifici di Europa e d'America; le altissime decorazioni e
onorificenze a lui conferite da molte nazioni (l’Inghilterra lo insignisce
del titolo di sir). Nel settembre 1932 fu invitato negli Stati Uniti ad
assistere alle speciali onoranze in suo onore in occasione
dell'esposizione di Chicago il 2 ottobre 1932.
Nel 1938, con la legge n. 276 del 28 marzo, Vittorio Emanuele III di
Savoia decretò "Il giorno 25 aprile, anniversario della nascita di
Guglielmo Marconi, è dichiarato, a tutti gli effetti, giorno di solennità
civile".
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Il conferimento del premio Nobel
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Tra il 1895 e il 1903, Marconi fu il pioniere assoluto delle
radiocomunicazioni ma, nonostante circolassero voci sulla possibile
vittoria del premio Nobel già al termine di quel periodo, assai
impegnativi furono gli anni in cui quegli straordinari successi dovevano
essere consolidati. Una tappa fondamentale di quel processo fu
l’inaugurazione del primo regolare servizio pubblico di radiotelegrafia
attraverso l’Atlantico, nell’ottobre del 1907.
Senza alcun dubbio, la straordinaria utilità del radio soccorso diede
eccezionale prova di sé in occasione del salvataggio dei passeggeri a
bordo del transatlantico Republic, nel gennaio 1909, in cui grandi
meriti ebbe l’operatore radiotelegrafico Binns che lavorava per la
Compagnia Marconi.
E proprio nel dicembre di quell’anno, iniziato con i clamori del celebre
salvataggio, Marconi vinse – condividendolo con lo scienziato tedesco
Karl Ferdinand Braun – il Nobel per la Fisica “a riconoscimento del
contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”.
Marconi operò ancora a lungo e, in decine di circostanze, fu celebrato
quale simbolo vivente delle radiocomunicazioni, ma non vi è dubbio che
il conferimento del premio Nobel fu un momento fondamentale per un
personaggio che aveva avviato, a soli 21 anni, una vera e propria
rivoluzione nelle telecomunicazioni e che dedicò l’intera carriera agli
sviluppi della Radio, combinando doti scientifiche e qualità
imprenditoriali, grandi intuizioni e una straordinaria determinazione.
Ricerca svolta da: Alessia C., Giulia C., Federica C., Mattia T.,
Marco V., Jessica D. (Classe 2°B)