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San Secondo di Pinerolo

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San Secondo di Pinerolo (San Scond in piemontèis,


San Secondo di Pinerolo
Seisound in occitano) è un comune italiano di 3.629 abitanti
della città metropolitana di Torino, in Piemonte. comune

Si trova nella fascia pedemontana non lontano da


(34m)Pinerolo e fa parte della Unione Montana del
Pineroles.[4] Il comune oltre al capoluogo comprende le
frazioni di Airali e Miradolo. Proprio nel castello di Miradolo
morì nel 1950 la contessa - pittrice e filantropa - Sofia di
Bricherasio del casato dei Cacherano di Bricherasio.

Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Storia
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Secondo
Architetture militari
Castello di Miradolo Localizzazione
Altri edifici Stato Italia
Società Regione Piemonte
Evoluzione demografica Città Torino
Etnie e minoranze straniere metropolitana
Cultura Amministrazione
Scuole Sindaco Adriana Sadone (lista
Geografia antropica civica "Insieme") dal
Frazioni 25/05/2014
Miradolo
Territorio
Airali
Coordinate 44°52′N 7°18′E
Amministrazione
Altitudine 413 m s.l.m.
Altre informazioni amministrative
Gemellaggi Superficie 12,57 km²
Abitanti 3 629[1] (31-7-2018)
Infrastrutture e trasporti
Note Densità 288,7 ab./km²
Bibliografia Frazioni Miradolo, Airali
Altri progetti Comuni Bricherasio, Osasco,
Collegamenti esterni confinanti Pinerolo, Porte,
Prarostino, San
Germano Chisone
Geografia fisica Altre informazioni
Cod. postale 10060

Territorio Prefisso 0121


Fuso orario UTC+1
Il comune di San Secondo di Pinerolo si trova all'imbocco
Codice ISTAT 001254
della valle del torrente Chisone. Il capoluogo, posto ad
un'altitudine di 413 m.s.l.m sorge su una collina posta a sud Cod. I154
del torrente, l'altitudine minima del territorio comunale è di catastale
314 m.s.l.m, mentre la massima è di 880 m.s.l.m. Targa TO

Il territorio comunale, la cui estensione complessiva è di Cl. sismica zona 3s (sismicità


12,57 km²,[5] confina a nord con i comuni di Porte e Pinerolo, bassa)[2]
a sud con Bricherasio a est con Osasco e ad ovest con Cl. climatica zona E, 2 885 GG[3]
Prarostino e San Germano Chisone.
Nome abitanti sansecondesi
Patrono San Secondo
Clima
Cartografia
Posto in posizione collinare, San Secondo di Pinerolo gode di
un clima caldo e temperato. La temperatura media annua è di
11,9 °C mentre le precipitazioni medie annue sono di
784 mm.[6] San
Secondo di
Di seguito si riporta una tabella riassuntivi dei principali dati Pinerolo
meteorologici:[6]

Mesi
Mese
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug
T. max.
5,7 7,8 12,2 16,5 20,9 24,3 27,3
media (°C)
T. media (°C) 2,0 3,8 7,6 11,4 15,5 18,9 21,6
T. min. media
−1,6 −0,1 3,0 6,3 10,2 13,6 16,0
(°C)
Precipitazioni
40 50 62 79 91 79 47
(mm)

Classificazione climatica: zona E, 2885 GG[5]


Classificazione sismica: zona 3S[5]

Storia
Non vi sono notizie sull'origine del paese. Esso prende il Localizzazione del Comune di San
nome da San Secondo, martire della legione tebana, che è Secondo di Pinerolo nella Città
anche patrono del paese.[5][7][8] metropolitana di Torino.
Le prime fonti scritte riguardano il basso Medioevo, epoca Sito istituzionale (http://www.comun
nella quale compare il termine "Miradolium", riferito alla e.sansecondodipinerolo.to.it)
fortezza dipendente dall'abbazia di Santa Maria di Pinerolo.
In quel periodo, infatti, era Miradolo il nucleo principale, e
non il borgo di San Secondo.[9]

Quella fortezza fu teatro di violenti scontri armati, fino ad essere distrutta a fine Cinquecento durante i
combattimenti fra le truppe francesi e quelle sabaudo-ispaniche. Nel corso dell'età moderna, invece,
Miradolo iniziò la sua fase discendente, a vantaggio di San Secondo, che divenne sede di una contea
infeudata ai conti Bianco.[9] Nel Seicento venne toccata dalle guerre di religione tra cattolici e valdesi,
mentre nel Settecento, quando gli scontri si placarono, San Secondo fu protagonista di un deciso sviluppo.
La popolazione crebbe e si affermò la lavorazione del vasellame in terracotta (i "tupin"), che la resero
famosa nel circondario. Durante l'Ottocento quest'attività crebbe ancora, sino a poter contare su 14
manifatture, che ricavavano l'argilla da apposite cave e che commerciavano i propri prodotti in tutto il
Piemonte.[9]

Con il dopoguerra e l'introduzione di nuovi materiali per la realizzazione dei vasi, la principale industria del
paese andò in crisi e il tessuto produttivo locale dovette riqualificarsi negli anni sessanta e settanta in nuove
attività manifatturiere e commerciali che si concentrarono prevalentemente nella zona di Airali, la parte più
pianeggiante del territorio comunale.[9]

Il paese ha quindi conosciuto un profondo sviluppo ed incremento demografico, con la costruzione di


nuove zone residenziali unite ad alcune scelte discutibili come l'abbattimento nel centro di San Secondo del
castello dei conti Bianco.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa di San Secondo

La prima menzione documentaria con questo nome


risale al 1368. Fu gravemente danneggiata durante gli
scontri armati fra cattolici e riformati, in particolare
intorno alla metà del Seicento[9]. Proprio per i danni
riportati, nonché per l'incuria da parte della comunità e
per l'inadeguatezza degli spazi, nel 1710 si inizia a
pensare a lavori di riparazione alla chiesa ed alla casa
parrocchiale. Nel 1743 iniziano, a spese della
comunità, i lavori di ricostruzione della nuova porta
della chiesa e della facciata. Nuovi danneggiamenti, Il castello di Miradolo.
soprattutto alla copertura, si hanno nel 1749, a causa
del forte vento. La chiesa venne ricostruita in stile
barocco nel 1773 ad opera dell'architetto Giuseppe Girolamo Buniva.[4] Per quel che
riguarda l'interno, nel 1749, anno della visita del vescovo Giovanni Battista d'Orleans de
Saint-Innocent, risultano sette cappelle: sul lato sinistro rispetto all'ingresso quelle di S.
Antonio abate "dei vasai", di S. Giovanni Battista, di S. Cristoforo, di S. Lucia; a destra
quelle di S. Giuseppe, di S. Anna e del Rosario (spettante all'omonima compagnia). Nel
1768, nel corso di una successiva visita pastorale, il vescovo d'Orlié denuncia l'incuria
dell'edificio e l'inadeguatezza degli spazi.

Architetture militari

Castello di Miradolo

L'edificio senz'altro più rilevante è il castello di Miradolo, situato ne pressi del torrente
Chisone.Posto all'inizio della vallata, venne demolito a fine cinquecento nella guerra
franco-sabauda, attualmente il castello è un edificio neogotico di tipo residenziale
completato da un vasto parco.[10]

Altri edifici
Nel centro storico sono presenti ancora edifici del XVIII secolo e un antico pozzo che nel
tempo è diventato simbolo del paese. Degne di nota sono anche la chiesa settecentesca
della confraternita della santissima Trinità e un tempio valdese inaugurato nel 1958.[4] Sul
territorio comunale sono poi presenti inoltre numerosi edifici di culto, nonché alcune
cappelle e piloni devozionali.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[11]
Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2014 la popolazione straniera residente era di 88 persone, pari al
2,43% della popolazione comunale.[12]; La comunità più numerosa era quella rumena con 42 cittadini
residenti.

Cultura

Scuole

Nel comune di San Secondo sono presenti una scuola materna privata parificata, le scuole elementari e le
scuole medie.[4]

Geografia antropica

Frazioni

Miradolo

La frazione è posta a nord del capoluogo, alle pendici della collina su cui sorge San Secondo. Menzionato
già nell'XI secolo (1064), Miradolo era il centro abitato principale del territorio, sede dell'omonimo castello
costruito in posizione tale da dominare la zona strategica di sbocco in pianura della val Chisone.[10]

Degna di menzione è la chiesa parrocchiale di Santa Maria, risalente al settecento e la ottocentesca villa
della poetessa Colombini,[10]

Airali

Sviluppatasi attorno a poche case sparse e alla chiesa di San Giovanni Battista databile al tardo XVII
secolo, è la sede principale delle attività commerciali e industriali del comune. Essa sorge sulla parte
pianeggiante del territorio comunale lungo la strada comunale che conduce in val Pellice.[10]

Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che
si sono succedute in questo comune.

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note

5 giugno 1985 7 giugno 1990 Giacomo Bruno Partito Comunista Italiano Sindaco [13]

7 giugno 1990 24 aprile 1995 Giorgio Ronco Partito Comunista Italiano Sindaco [13]

24 aprile 1995 14 giugno 1999 Luciano Martinat centro Sindaco [13]

14 giugno 1999 14 giugno 2004 Luciano Martinat centro-sinistra Sindaco [13]

14 giugno 2004 8 giugno 2009 Paolo Cozzo lista civica Sindaco [13]

8 giugno 2009 26 maggio 2014 Paolo Cozzo lista civica Sindaco [13]

11 giugno 2014 in carica Adriana Sadone lista civica: insieme Sindaco [13]

Altre informazioni amministrative

Il comune faceva parte della Comunità Montana Pinerolese Pedemontano ed in seguito è entrato
nell'Unione Montana del Pinerolese.[4]

Gemellaggi
Carlos Pellegrini, Argentina[4]

Infrastrutture e trasporti
Ormai servito unicamente dal trasporto stradale, fra il 1882 e il 2012 l'abitato era servito da una fermata
posta posta lungo la ferrovia Pinerolo-Torre Pellice.

Note
1. ^ Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2018&lingua=ita) - Popolazione
residente al 31 luglio 2018.
2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in
Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile
2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
4. San Secondo - Comune di San Secondo di Pinerolo, su
www.comune.sansecondodipinerolo.to.it. URL consultato il 23 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale
il 2 febbraio 2017).
5. San Secondo di Pinerolo TO, su Tuttitalia.it. URL consultato il 23 gennaio 2017.
6. Clima: San Secondo di Pinerolo - Grafico climatico, Grafico della temperatura, Tabella
climatica - Climate-Data.org, su it.climate-data.org. URL consultato il 23 gennaio 2017.
7. ^ Comune di San Secondo di Pinerolo, su Comuni-Italiani.it. URL consultato il 23 gennaio 2017.
8. ^ Comune di San Secondo di Pinerolo,Corriere.it, su san-secondo-di-pinerolo.corriere.it. URL
consultato il 23 gennaio 2017.
9. Storia - Comune di San Secondo di Pinerolo, su www.comune.sansecondodipinerolo.to.it.
URL consultato il 23 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
10. Frazioni - Comune di San Secondo di Pinerolo, su www.comune.sansecondodipinerolo.to.it.
URL consultato il 23 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
11. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
12. ^ Statistiche demo istat, su demo.istat.it.
13. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia
San Secondo di Pinerolo, Immagini e storia di un paese del Piemonte, Cuneo 2002.
E.Biaggi, Castellania di Miradolo e contea di San Secondo nella storia del vecchio
Piemonte, Pinerolo 1988.

Altri progetti
Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene
immagini o altri file su San Secondo di Pinerolo (https://commons.wikimedia.org/wiki/Ca
tegory:San_Secondo_di_Pinerolo?uselang=it)

Collegamenti esterni
Sito del comune, su comune.sansecondodipinerolo.to.it.
Controllo di
VIAF (EN ) 239238399 (https://viaf.org/viaf/239238399)
autorità

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