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Un cantautore (sincrasi di «cantante» e «autore») è un artista che interpreta canzoni da lui stesso
composte.
Indice
La storia
In Italia
La nascita dei cantautori
Gli anni '60
Gli anni '70
Gli anni '80
Gli ultimi anni
All'estero
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
La storia
In Italia
In Italia il moltiplicarsi degli esponenti di questa categoria di artisti - cresciuta specialmente nella seconda
metà del Novecento - ha portato al formarsi di diverse scuole cantautorali (anche se la loro definizione
specifica è piuttosto vaga, e riferita sostanzialmente alla città di nascita o di adozione degli artisti piuttosto
che alle loro caratteristiche poetiche): le più note sono comunque quella genovese, quella romana, la
napoletana, la bolognese e la milanese, sebbene il fenomeno si sia poi diffuso su scala nazionale.
La parola cantautore fu creata nell'ambito della casa discografica RCA da Ennio Melis e Vincenzo Micocci
nel 1959 per il lancio di Gianni Meccia, e divenne popolare sul finire dell'anno successivo.
Nell'articolo I “cantautori” promettono canzoni “mica stupide”
pubblicato sul Corriere d’Informazione del 1-2 ottobre 1960, (testo
che segue di pochi giorni il primo articolo in assoluto ad utilizzare il
termine),[1] si citano intenti, stile e nomi dei primi cantautori.
Ovviamente, già vi erano stati dei personaggi che cantavano canzoni scritte da loro stessi, come Fred
Buscaglione, Renato Carosone, Domenico Modugno, Odoardo Spadaro, Ettore Petrolini, Rodolfo De
Angelis, Carlo Buti e - andando ancora più indietro nel tempo - Armando Gill (1877-1945), uno dei primi a
firmare sia i testi che le musiche delle sue canzoni (come spiegava nella celebre presentazione che faceva
precedere ai suoi spettacoli: Versi di Armando, musica di Gill, cantati da Armando Gill) e il napoletano
Berardo Cantalamessa, il primo ad incidere una sua canzone su disco 78 giri,[2] la celeberrima 'a risata, nel
1895.[3]
Modugno è il primo che scrive canzoni partendo dalla cronaca: nel 1955 scrive Vecchio frack dopo aver
appreso la notizia della vicenda del principe Raimondo Lanza di Trabia (marito dell'attrice Olga Villi) che,
all'età di 39 anni, nel novembre del 1954, era morto cadendo da una finestra di un albergo di via Ludovisi a
Roma (il gesto venne generalmente ritenuto un suicidio ma non fu mai chiarito del tutto);[4] anche Lu pisce
spada nasce da una storia vera.[5][6]
(Umberto Eco[7])
Tra i principali cantautori italiani degli anni sessanta (spesso influenzati dalla
canzone d'autore francese) troviamo Umberto Bindi (solo autore delle
musiche, mentre per i testi si appoggiava ad altri, primo fra tutti Giorgio
Calabrese), Luigi Tenco, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Giorgio
Gaber, Enzo Jannacci (il primo che nelle sue canzoni fa diventare protagonisti
gli ultimi, dai barboni ai malati di mente, dalle prostitute ai poveri), Piero
Ciampi (in realtà solo paroliere, mentre per le musiche si affidava a vari
compositori come Gian Piero Reverberi o Gianni Marchetti), Fabrizio De
André (il quale, in realtà, ha scritto quasi tutto il suo repertorio insieme ad altri
artisti[8]), Nino Tristano, Silverio Pisu, Memo Remigi, Vittorio Paltrinieri,
Duilio Del Prete, i quali hanno saputo riprendere le suggestioni della canzone
francese e trasformarle secondo la sensibilità italiana.
Luigi Tenco
Questa prima generazione è influenzata principalmente dalla canzone francese
e dalla canzone popolare italiana; a metà del decennio ad essi si affiancano altri
cantautori come Lucio Dalla, Gian Pieretti, Luciano Beretta, Claudio Cavallaro, Alberto Testa, Fred
Bongusto, Mino Reitano, Francesco Guccini, Mauro Lusini, Roby Crispiano, Jonathan del duo Jonathan &
Michelle, Emilio Insolvibile e Tony Cucchiara, che sono invece influenzati dal beat (con il passare del
tempo ed il proseguimento della carriera alcuni di loro come Guccini e Dalla svilupperanno delle
caratteristiche musicali e tematiche proprie, mentre Cucchiara si dedicherà al teatro canzone).
Infine appartengono alla categoria anche alcuni come Gipo Farassino o Nanni Svampa che si sono dedicati
per lo più alla canzone dialettale: Svampa forma poi nel 1964 un gruppo, I Gufi, con cui spesso incide
canzoni di propria composizione in italiano, ed anche Farassino, alla fine degli anni '60, abbandona spesso
il dialetto per scrivere canzoni come l'antimilitarista Ballata per un eroe («Andrò a ingrossare la nutrita
schiera/di quelli che aggrappati a una bandiera/son morti bestemmiando di paura/ad occhi chiusi in una
notte scura»), Remo la barca, La mia città, Il bar del mio rione, Avere un amico.
Per quel che riguarda le donne, una delle prime cantautrici è Paola
Orlandi, che già nel 1959 scrive il testo e la musica di una canzone
che incide, Voglio l'amore; nello stesso periodo iniziano la carriera Gian Pieretti con Jack Kerouac,
durante una delle conferenze tenute
la sorella Nora Orlandi, Marisa Terzi e Maria Monti (all'epoca
insieme nell'ottobre del 1966
fidanzata di Gaber), mentre Margot scrive e canta le sue prime
canzoni all'interno dell'esperienza dei Cantacronache di cui fa parte
e Giovanna Marini debutta a metà degli anni '60.
Nella seconda metà del decennio emerge Nives, (al secolo Nives Gazziero), cantautrice a metà tra il folk e
il beat, scoperta da Nanni Ricordi, che oltre a brani propri traduce alcune canzoni americane, come Where
Have All the Flowers Gone? di Pete Seeger (che diventa Dove sono finiti i fiori?).
Proprio in questo decennio iniziano le collaborazioni tra canzone d'autore e poesia: l'antesignano, in questo
senso, è ancora una volta Domenico Modugno che mette in musica due poesie di Salvatore Quasimodo con
l'autorizzazione dell'autore, Ora che sale il giorno e Le morte chitarre; così racconta l'esperienza il
cantautore pugliese:
«Quando gli chiesero il permesso per questa operazione, lui rispose che non lo aveva
mai concesso a nessuno, ma che per Modugno non ci sarebbero stati problemi. Poi ci
siamo incontrati e conosciuti a casa sua: era una persona molto strana, chiusa,
vulnerabile, che ispirava tenerezza[9]»
Un altro intellettuale che ha frequenti collaborazioni con la canzone d'autore è Pier Paolo Pasolini, che nel
1963 autorizza Sergio Endrigo ad utilizzare alcuni versi tratti dalla raccolta La meglio gioventù; la canzone
che nasce è Il soldato di Napoleone, contenuta nel primo 33 giri del cantautore istriano.
Sempre Pasolini collabora anche con Domenico Modugno, scrivendo il testo di Che cosa sono le nuvole:
«Recitai nell'episodio Cosa sono le nuvole, e dal titolo del film nacque anche una
canzone, che scrivemmo insieme. È una canzone strana: mi ricordo che Pasolini
realizzò il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'Otello di
Shakespeare e poi unificando il tutto[10]»
Endrigo invece collabora con Giuseppe Ungaretti ed il poeta brasiliano Vinícius de Moraes incidendo nel
1969 l'album La vita, amico, è l'arte dell'incontro, ed in seguito mette in musica alcune poesie per bambini
scritte da Gianni Rodari in Ci vuole un fiore, album del 1974.
Le cantautrici, al contrario dei colleghi uomini, non riscontrano un grande successo in questo periodo: nomi
come quelli di Antonella Bottazzi, Maria Teresa Grossman, Roberta D'Angelo, Jamima, Chiara Grillo,
Teresa Gatta, Nicoletta Bauce, Dania Colombo, Graziella Caly, Elena Rinaldi restano conosciuti solo da
una ristretta cerchia di appassionati.
Negli anni ottanta si affermano interpreti che, seguendo le tendenze dell'epoca, adattano la canzone d'autore
a stili quali punk, ska, rap e Rock.
Il filone rock trova in Vasco Rossi l'interprete di punta; al punk si rifà (almeno inizialmente) Enrico Ruggeri;
allo Ska Alberto Camerini e Donatella Rettore mentre Jovanotti porta al successo uno stile rap inizialmente
destinato a fasce giovanili, per poi ricercare nuovi messaggi destinati ad un'audience più impegnata
riguardo alle tematiche sociali. Da citare anche noti cantautori come Luca Carboni, Biagio Antonacci e Raf,
quest'ultimo vicino alle sonorità dance.
Altri cantautori emersi in questo periodo, come Mango, Franco
Fasano, Fabio Concato, Stefano Borgia, Giuni Russo, Amedeo
Minghi, Gianni Togni, Mario Castelnuovo, Gerardo Carmine Gargiulo
e Marco Ferradini si ricollegano musicalmente alla melodia italiana.
Una delle scuole più influenti degli anni '90 fu quella che ha visto come protagonista Bill Callahan,
conosciuto anche con lo pseudonimo di Smog a San Francisco. Stessa città da cui provenivano American
Music Club e Red House Painters i cui cantanti, Mark Eitzel e Mark Kozelek, seguiranno la strada tracciata
da Smog. Da Los Angeles Duncan Sheik e Mountain Goats a Portland Elliott Smith, a Seattle Damien
Jurado, all'Ohio Jason Molina con lo pseudonimo di Songs: Ohia, a Boston Mike Johnson e Matt Keating,
in New Jersey Justin Mikulka, in Pennsylvania Karl Hendricks, a New York Jeff Buckley, Dave Schramm,
Joseph Arthur, Vic Chestnutt in Georgia, Mark Lanegan a Seattle. In Canada Ron Sexsmith unira' nella sua
musica le esperienze di Paul Simon e Leonard Cohen.
Anche San Francisco ha prodotto due cantautori in quel periodo: Jason Falkner (poi Jellyfish) e Chris Von
Sneidern. A Los Angeles Frank Black (dei Pixies), in Oregon Eric Matthews (dai Cardinal) e Pete Krebs
(dagli Hazel), in Ohio Tobin Sprout, in Australia Richard Davies.
I nuovi cantautori americani sono: Will Stratton, Bon Iver, Sharon Van Etten, Angel Olsen, Marissa Nadler,
Taylor Swift, Shawn Mendes. Dall'Inghilterra la singer-songwriter Anna Calvi, Ed Sheeran.
La parola cantautor esiste anche in spagnolo e in catalano. Alcuni esempi sono Lluís Llach, Joan Manuel
Serrat, Roger Mas, Javier Krahe, Luis Eduardo Aute, José Antonio Labordeta, Joaquín Sabina, Miguel
Ríos, Víctor Manuel, Ana Belén o Antonio Vega.
Note
1. ^ Il primo articolo giornalistico in cui è documentata la parola è, allo stato attuale delle
ricerche, Chi sono i cantautori?, non firmato, pubblicato su Il Musichiere nº 90 del 17
settembre 1960
2. ^ Macchiette Ecco l'antologia sulla canzone che fa ridere - Repubblica.it» Ricerca (http://rice
rca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/05/macchiette-ecco-antologia-sulla-
canzone-che.html)
3. ^ Bernardo Cantalamessa - La Risata (http://www.ildiscobolo.net/public/SCHEDE%20CANZ
ONI/LA%20RISATA%20BERNARDO%20CANTALAMESSA.htm)
4. ^ Maurizio Ternavasio, La leggenda di mister volare. Domenico Modugno, editore Giunti,
2004, pag. 35
5. ^ "Il dizionario della canzone italiana - Le canzoni", di Autori Vari (a cura di Gino Castaldo),
ed. Curcio, 1990; alla voce U pisci spada, pag. 479
6. ^ Maurizio Ternavasio, "La leggenda di mister Volare", ed. Giunti, 2004, pagg. 31-32
7. ^ Giovanni Straniero e Carlo Rovello, Cantacronache. I cinquant'anni della canzone ribelle,
2008, editrice Zona, pag. 8
8. ^ Le canzoni di cui De Andrè è autore sia del testo che della musica sono otto in quasi
quarant'anni di carriera (fonte: Archivio della SIAE, dopo una scrematura delle 14 che lì
risultano, vedi discussione di questa pagina), ma in realtà alcune di queste derivano da
musiche di cui i diritti sono scaduti (La canzone dell'amore perduto), o sono di autori non
iscritti alla SIAE, come Vittorio Centanaro per La guerra di Piero e Si chiamava Gesù
9. ^ Vincenzo Mollica, Domenico Modugno, edizioni Lato Side, 1981, pag. 86
10. ^ Vincenzo Mollica, Domenico Modugno, edizioni Lato Side, 1981, pag. 89
11. ^ articolo, su cantautoriitaliani.org. URL consultato il 14 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28
giugno 2012).
Bibliografia
Enzo Gentile, Guida critica ai cantautori italiani, Gammalibri, 1979
Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990
Gianni Borgna, La lingua cantata. L'italiano nella canzone d'autore dagli anni '30 a oggi, con
Luca Serianni, Garamond 1995
Gianni Borgna, Storia della canzone italiana, Oscar Mondadori 1995-2004
Mario Bonanno, Con rabbia e con amore. Dizionario dei cantautori italiani, Bastogi Editrice
Italiana, 2003
Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, ed.
Giunti, 2006
Mario Bonanno, Anni affollati. L'Italia e i cantautori 1973-1983, Bastogi Editrice Italiana,
2009
Francesco Troiano, La Canzone d'Autore Italiana (https://web.archive.org/web/2012080915
2000/http://www.italica.rai.it/monografie/canzone_italiana/index.php), monografia, da
Italica.RAI.it
Luigi Manconi "La musica è leggera", Roma, il Saggiatore, 2012.
Mario Bonanno. 33Giri, guida ai cantautori italiani- Gli anni Settanta. Edizioni Paginauno,
2018
Luca Cerretti, Gianluca Morozzi, Gli (in)Cantautori (http://deditore.com/prodotto/gli-incantaut
ori/), D Editore, 2019.
Mario Bonanno. 33Giri, guida ai cantautori italiani- Gli anni Ottanta. Edizioni Paginauno,
2019
Mario Bonanno. Il Nemico non è - I cantautori, la guerra e il conflitto sociale. Edizioni
Paginauno, 2021.
Altri progetti
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-songwriters?uselang=it)
Collegamenti esterni
(EN) Cantautore, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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