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Eventi sentinella: morti per complicazioni mediche e infezioni ospedaliere

Sono situazioni anomale il cui verificarsi, seppur saltuario, . sintomo di cattivo


funzionamento del
sistema sanitario.
Le morti per complicazioni mediche sono indice di mortalit. prematura, si misura in numero
di
morti relativi ad un certo periodo. La debolezza di quest’indice risiede nell’origine non
omogenea
dei dati, anche per possibili timori di ricorsi da parte delle famiglie dei pazienti o per il
protezionismo relativo alla categoria dei medici.
Si definiscono infezioni ospedaliere quelle contratte nel corso del ricovero in ospedale, l’unit.
di
misura . il numero di degenti che presentano un’infezione in percentuale sul totale in un certo
tempo. Dato che molte infezioni si manifestano dopo la dimissione dall’ospedale, un limite
riguarda la difficolt. di identificare il legame tra causa ed infezione. Una ricerca in Svizzera
ha
mostrato che le infezioni potrebbero essere dimezzate se solamente gli operatori sanitari si
lavassero le mani. In Italia le infezioni riguardano circa il 5-8% dei ricoveri, cio. 500-800mila
casi
l’anno, in termini assoluti, di cui l’1% si stima porti alla morte.
Da qualche decennio si misurano gli Eventi Avversi (EA), ovvero danni non intenzionali che
possono verificarsi durante la cura, relativi alla gestione clinica e che possono determinare un
prolungamento del ricovero o una disabilit. temporanea (farmaco somministrato al paziente
sbagliato, scambio di pazienti, cattivo funzionamento di apparecchiature). La WHO considera
il
parto cesareo appropriato in alcune circostanze e deve essere contenuto al 15% dei parti
(l’Italia
presenta valori doppi rispetto a paesi comparabili come Francia e Svezia).
§ Livello di soddisfazione dell’utenza

Il livello di soddisfazione dell’utenza . un modo per stimare il funzionamento del sistema,


registrando le opinioni degli utenti dei vari servizi con interviste o questionari, infatti nel
campo
della sanit. spesso ci. che . percepito ha la stessa rilevanza di ci. che .. In generale i paesi
dell’est
e quelli mediterranei presentano giudizi meno positivi rispetto ai paesi nord europei. In
generale
dove si spende di pi. i giudizi sono pi. alti, ma non . sempre cos., infatti ci possono essere
variazioni di soddisfazione a parit. di spesa o viceversa.

0.1.1 Spesa sanitaria


§ Spesa Farmaceutica
§ Spesa Ospedaliera

È un fattore che ha assunto una rilevanza sempre maggiore negli ultimi anni, infatti si
dedicano
sempre pi. risorse ai servizi sanitari, spesso a causa degli interessi di chi eroga i servizi e non
per
reali esigenze di salute. Pi. dell’invecchiamento della popolazione, . lo sviluppo di nuove
tecnologie a far lievitare la spesa sanitaria.
Si divide in complessiva (su base annua), pubblica e privata o anche per settore (ospedaliera,
farmaceutica, prevenzione). Le unit. di misura principali sono una di tipo relativo e una di
tipo
assoluto: % sul PIL e PPP$. In questo modo il confronto tra paesi diversi . omogeneo. Se si
utilizza
la seconda, il fattore di conversione tra stati . il numero di unit. monetarie necessarie ad
acquistare gli stessi servizi che si possono comprare negli USA con 1$. Gli USA sono in
vetta alle
classifiche, l’Italia . nella media. La tendenza della spesa . di aumentare nel tempo, negli
ultimi
anni ha superato anche l’aumento del PIL.
Un’altra misura riguarda la % di spesa pubblica sul totale della spesa sanitaria. L’Italia . in
una
posizione intermedia, mentre i paesi pi. pubblici sono quelli del nord Europa e il Giappone,
invece
gli USA spiccano per l’estensione del privato. In genere una componente rilevante della spesa
per
tutti i sistemi sanitari . la spesa ospedaliera, che varia tra il 30 e il 50% su totale della spesa
sanitaria. La spesa farmaceutica (15% della spesa sanitaria complessiva, . diminuita nel
tempo) .
correlata al livello economico, ma anche in questo ambito si riscontrano variazioni di
consumo di
farmaci in paesi comparabili per stato di salute e sviluppo, quindi . naturale porsi la domanda
se
tale consumo sia frutto dell’interesse per la salute dei cittadini o si a legato ad interessi
personali
di chi li prescrive o li vende.
In generale, per ogni parametro considerato, si osservano grandi variazioni di spesa senza
alcun
apprezzabile motivo di salute, facendo sorgere il dubbio di un conflitto di interessi tra la
tutela
della salute dei cittadini e i profitti di chi eroga i servizi sanitari.
Per limitare la spesa farmaceutica, sia dal punto di vista economico sia perch. vi sono effetti
negativi derivanti dall’uso eccessivo di farmaci, in quasi tutti i paesi sono stati introdotti dei
ticket
sull’acquisto di farmaci (% sul prezzo o quota fissa), con opportune normative per tutelare le
categorie pi. deboli circa il lato economico e la salute.
.

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