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Misure e indicatori di sistema


Per conoscere e descrivere un sistema sanitario, è necessario effettuare molte
misure relative a diversi aspetti. Il problema è che purtroppo i metodi e le unità di
misura adottate non sono quasi mai uniformi tra i vari paesi, e questo non permette
una valutazione e una loro comparazione. I principali problemi relativi al misurare
queste grandezze sono:
- Mancanza di uniformità e omogeneità fra le varie nazioni nella raccolta di dati,
nelle unità di misura, nella non diretta comparabilità dei dati, nelle indagini e
nei sondaggi
- Mancanza di una scala temporale adeguata
- Difficoltà nel misurare con certezza alcuni dati clinici (ad esempio le infezioni
ospedaliere), per mancanza di definizione (comprendere o meno il periodo
subito post-dimissione o no) o perché i dati che abbiamo sono “mascherati”
da logiche interne al sistema sanitario (gli ospedali).

I dati di salute e di sanità vengono raccolti in banche dati da alcune organizzazioni


internazionali, le cui più famose sono la WHO e l’OECD.
Per descrivere il sistema sanitario di un paese dobbiamo fare un certo numero di
misure che riguardano aspetti diversi e che possiamo raggruppare in:
- Demografia
- Stile di vita
- Salute
- Sanità, che al suo interno comprende
o Personale sanitario
o Strutture e attrezzature
o Funzionamento delle strutture
o Spesa sanitaria

0.1 Demografia
o Numero di abitanti
o Distribuzione sul territorio
o Suddivisione uomini-donne
o Composizione per età à la più importante. Una rappresentazione utile
riguarda la piramide della popolazione ed è interessante notare come è
andata cambiando nel tempo. È utile per le decisioni di programmazione
in materia sanitaria (invecchiamento della popolazione)
o Quota popolazione urbana-rurale
Queste grandezze sono alla base per il calcolo di grandezze e indici epidemiologici di
salute

0.2 Stile di vita


È l’insieme dei comportamenti relativi all’alimentazione e all’interazione con
gli altri e con l’ambiente che caratterizzano il modo di vivere; è il
determinante principale della salute. Le grandezze che misurano lo stile di
vita sono molteplici, ad esempio il consumo di alcool, tabacco, droghe, gli
incidenti stradali, le abitudini alimentari, calorie assimilate, incidenti domestici
e sul lavoro, disponibilità di acqua corrente e servizi di igiene.
Il rischio di danno alle coronarie è maggiore in quei paesi dove è più carente
la disponibilità di frutta e verdura. In generale, i paesi nord-europei mostrano
un minor consumo di tabacco, alcool e un numero inferiore di morti e feriti
per incidenti stradali. L’Italia è leggermente inferiore alla media europea per
quanto riguarda i consumi di alcool e tabacco, ma è superiore circa gli
incidenti stradali.

0.3 Salute
o Aspettativa di vita – LE
Rappresenta in modo complessivo lo stato di salute di una popolazione
alla nascita oppure ad una certa età avanzata (e.g., 65 anni) e indica gli anni
che
mediamente restano da vivere raggiunta una certa età. Misura l’effetto del
sistema di vita e dell’organizzazione sociale (di cui fa parte la sanità) sulla
durata della vita, è un valore medio che considera la storia di mortalità delle
generazioni precedenti. Si può quantificare mediante una curva di
sopravvivenza: per ogni età x vi è associata la percentuale di un gruppo
iniziale di nati che sopravvive fino a tale età. L’area sottesa alla curva di
sopravvivenza nell’intervallo che va da x a L (limite superiore età)
rappresenta l’aspettativa di vita ad una certa età.
In generale le donne mostrano sempre valori maggiori di tale parametro,
mentre tra i paesi l’indice varia quasi del 100% (tra 46 e 84 anni).

o Aspettativa di vita in buona salute – DALE o HALE


Rappresenta gli anni trascorsi senza disabilità (aspettativa di vita – anni
passati con invalidità). Si calcola considerando un set discreto di stati di salute
con relativi pesi e si sommano agli anni di salute piena contributi pesati in
modo via via decrescente.
LE = HALE + DLE
In genere i paesi sviluppati presentano valori circa doppi rispetto a quelli
poveri e le donne mostrano valori superiori agli uomini.

o Mortalità
Misura la frequenza con cui si verificano i decessi in una data popolazione in
un certo intervallo di tempo.
Unità di misura = n morti per 1000 abitanti in un anno
Possiamo calcolarla in generale oppure considerare una causa di morte
specifica; oppure un intervallo di età specifico, specifico per sesso

Nei paesi sviluppati, la mortalità è in costante diminuzione, un caso particolare


è rappresentato dalla Russia, la quale a seguito del disfacimento dell’impero
sovietico negli anni ’90 ha mostrato un picco di mortalità che sembra stia
tornando a scendere.
Il peso percentuale delle cause di morte per malattie del sistema circolatorio è
aumentato considerevolmente, rimpiazzando quello relativo alle malattie
infettive, almeno nei paesi industrializzati.

o Mortalità Infantile
Misura la capacità di mantenere in vita i nati in condizioni fisiologiche ed è
indice dello stato di salute e della qualità della vita di un paese e della
performance di un sistema sanitario.

o Mortalità evitabile
Valuta i casi di morte anteriori ad una certa età per cause considerate
evitabili, ovvero casi in cui la morte si sarebbe potuta evitare se fosse stata
erogata un’assistenza appropriata in tempi utili o se ci fossero state adeguate
condizioni igieniche o misure di prevenzione. È un indice degli anni di vita che
l’organizzazione sanitaria non è riuscita a salvaguardare: fissati territorio e
periodo di tempo, si valutano per ciascun caso di morte gli anni persi
(Potential Years of Life Lost, PYLL) per arrivare all’età scelta come
riferimento e la somma si rapporta al numero di abitanti del paese
considerato.
o Indici complessi
Le grandezze finora descritte sono utili ma non sono sufficienti a fornire una
descrizione sufficiente della qualità di vita della popolazione, delle potenziali
opportunità e dei rischi per la salute.
Per questa ragione sono introdotti degli indicatori complessi per monitorare
l’impatto delle patologie e delle azioni sulla salute.
Le misure tradizionali di mortalità e morbosità non permettono di valutare il costo
e l’efficacia di interventi sanitari diversi. Questo è anche dovuto alla difficoltà di
comparare due interventi diversi sulla stessa patologia.
Per questo sono introdotte queste misure che sono capaci di rendere più chiara la
situazione di salute o patologica di un paese, di intervenire dove necessario e di
valutare se gli interventi adottati nel tempo hanno avuto il risultato di salute
sperato.

§ QALYs (Quality Adjusted Life Years)


Misura la qualità della vita. Indica gli anni di vita guadagnati in base alla
qualità della
vita (buona salute se viene preservata l’idoneità individuale alla vita attiva, in
particolare quella lavorativa). È una somma ponderata degli anni vissuti in una
certa condizione, che a seconda del livello di salute viene pesata con un
coefficiente che varia tra 0 (morte) e 1 (benessere).
QALY= # anni · coefficiente qualità della vita [anni]

§ DALY (Disability Adjusted Life Years)


Misura gli anni di vita vissuti al netto della disabilità; serve a misurare
l’impatto di una patologia sulla qualità della vita.
Ogni unità di DALY indica la perdita di un anno di vita sana, cioè un anno
vissuto in stato di disabilità o perso per morte prematura. Quindi il DALY è la
somma degli anni di vita persi per morte prematura (YLL), e gli anni vissuti in
condizioni non ottimali di salute o di disabilità (DLY)
YLL si calcola come LE alla nascita meno l’età a cui è avvenuta la morte
DLY è calcolato sia in funzione della durata che della severità della disabilità
(criticità: come classificare le diverse disabilità considerate e come reperire i
dati)

§ HEALY (Healthy Life Years)


Analogo al DALY, tiene conto degli anni di vita sani ma è di più facile calcolo;
si prende in considerazione il tasso di incidenza di disabilità e patologie nella
popolazione in un anno per 1000 abitanti (I), …………………

§ EYLS (Equity adjusted Years of Life Saved)


Indicatore originale, perchè tiene conto dell’equità L’idea di base è che la
salute dipenda sia dal benessere della popolazione che dalla sua equa
distribuzione. Tale indicatore misura gli anni di vita salvati attraverso un certo
trattamento, pesando l’equità sociale dello stesso. Si preferisce quindi un
trattamento con efficacia minore ma che promuova l’eguaglianza dell’effetto
o Indici di salute specifici
Sono caratteristici di alcuni aspetti di salute o di patologie o di alcune situazioni
particolari. Ognuno di essi rappresenta un aspetto specifico del sistema, sono
molto variegati. Un esempio è i DMFT, che misura la % di denti cariati, otturati o
persi, è quindi un indice della salute orale della popolazione.

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