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Igiene - Responsabilità
Sprechi delle risorse
Trattiamo patologie in ospedale che dovrebbero essere trattati sul territorio, ciò comporta uno spreco di
servizi e risorse.
Due pz che ottengono due trattamenti differenti, l'uno dall'altro, avranno due livelli di qualità differenti.
L'obiettivo però è quello di egualizzare il livello qualitativo, anche in termini di spreco.
Le risorse però sono limitate. Una volta che queste sono allocate, non sono più rimobellabili.
La spesa sanitaria continuerà a crescere ma dovrà essere vista come un investimento per raggiungere
stati di salite migliori. ➝ L'assicurazione sanitaria completa viene pagata soltanto a chi non se li può
permettere, chi se la può pagare da solo se la paga in autonimia.
· I sistemi sanitari "universalistici" dovranno comunque razionalizzare sui centri di eccellenza a
visione europea. ➝Parigi ha un sistema informatizzato che permette ai parigini di identificare il
reparto più vicino e il più adatta alla cura di un paziente in emergenza.
· Il ruolo centrale del medico di famiglia, gestore di cura e prevenzione ➝Sarebbe il caso in italia
di increentare la rete sanitaria sul territorio.
· Modelli di prevenzione più efficaci ➝Vogliamo un Italia proattiva. Chi guadagna nella salute è chi
si impegna a raggiungere l'obittivo. Sarà il professionista sanitario che deve agire per primo,
misurare la pressione, rilevare la glicemia ecc, non aspettare che siano le persone a priori a
modificare il prorpio stile di vita. Ma soprattutto non dovremmo aspettare che i pz vengano da
noi perché stanno male. Sarebbe necessario prevenire, diagnosticare prcocemente con esami a
tavolini.
· Raccolta di informazioni sanitarie, dati sanitari più precisi e completi ➝
· Empowerment del pz
Non vi sono chiare evidenze che grandi ospedali producano migliri esiti per i pazienti.
Sicuramente migliora l'esito delle cure se si introducono programmi strutturati di miglioramento della
qualità.
Non è ancora chiaro l'impatto della disponibilità di servizi di supporto: Cure intensive, diagnostica, altre
specialità sugli esiti delle cure.
Lo sviluppo dei servizi di supporto, delle diagnostiche e delle piattaforme tecnologiche, impone una
stretta integrazione integrazione con le degenze, degenze, con la ricerca ricerca di percorsi sempre più
ottimizzati.
Il verticale viene consentito dallo sviluppo delle tecniche di edilizia e consente di migliorare le relazioni
fra le diverse parti.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi degli ospedali e delle loro strutture:
Vantaggio
Ascensori che comunicano con tutti i reparti
Corridoi sotterranei per comunicare tra reparti
L'ospedale a padiglioni isola meglio
A seconda della grandezza dell'ospedale il trasporto dei cibi in reparto può essere facilitata negli
ospedali monoblocco così che la temperatura del pasto venga mantenuta costante
L'ospedale a padiglioni è più sicuro in caso di ospedali poiché i piani sono meno ed isola altri repati
Svantaggio
Gli ascensori potrebbero essere sempre occupati
Corridoi molto lunghi e rischiosi per pz fragili + necessità di maggior personale per i trasporti
Negli ospedali a padiglioni il cibo è più difficile da distribuire
L'ospedale a monoblocco è svantaggiosno in caso di incendi
Obiettivi
1. Assicurare equità nell'accesso a livelli uniformi di assitenza denza differenze di reddito e di
collocazione geografica
2. Sviluppare la prevenzione
3. Ridurre le disugualianze nella distribuzione geografica dell'assistenza attraverso l'espansione dei
servizi pubblici
4. Controllare la crescita della soesa
5. Orientare il sistema di finanziamento verso un meccanismo basato sulla tassazione
ART. 32 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
Art. 1, L. 833/1978 --> Il SSN è costituiro dal complesso delel fuznioni, delle strutture, dei servizi e delle
attività.
Il SSN
l servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei
servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e
psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità
che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L'attuazione del servizio sanitario
nazionale compete allo Stato, alle regioni e agli enti locali territoriali, garantendo la partecipazione dei
cittadini.
Unità sanitaria locale ➝ Complesso dei presidi,degli uffici e dei servizi, dei comuni, singoli o associati, e
della comunità montane i quali, in un ambito territoraile determinato, assolvono ai compiti del SSN.
L'italia è l'unico SSN che comprende anche i veterinari. Questo è positivo perché tutti gli alimenti animali
o di derivazione animale che assumiamo sono controllati anche dai veterinati. Salute umana e animale
vanno dunque di paripasso.
Processo di aziendalizzazione:
· Richiede l'approvazione del piano organizzativo
· Costituzione dei dipartimenti e stesura dei loro regolamenti
· Istituzione del servizio di controllo interno o nucleo di valuatzione ➝ Legato all'aziendalizzazione
· Adozione della carta dei servizi
· Adozione della contabilità economico patrimoniale
· Introduzione delle metodologie di verifica e controllo di qualità delle prestazioni ➝ Last but not
least
Sorveglianza centrale
Istituzione della commissione nazionale per la formazione contiunua (Aggiornamento obbligatorio)
Vengono introdotte assicurazioni integrative, che tuttavia possono essere utilizzate solo presso gli
ospesali pubblici.
Il SSN è un sistem anazionale fortemente decentrato, organizzato su tre livelli: Nazionale, regionale e
locale. Il livello nazionale è responsabile del perseguimento degli obiettivi generali e dei principi
forndamentali.
I governi regionali, attraverso gli assessorati e le direzioni, assicurano la fornitura di una offerta di
prestazioni attraverso una rete di organizzazioni territoriali (ASL) ed ospedalieri, pubblici e privati.
Il ministero è responsabile della regolamentazione tecnica delle attività sanitarie in diversi settori:
· Gestione delle risprse umane
· Ottimizzazione della forza lavoro
· Programmazione di interventi di prevenzione di carattere nazionale
· Promozione della salute nutrizionale
· Promozione della salute veterinaria
A livello regionale ➝ I governi regionali sono responsabili dell'attuazion ea livello regionale degli obiettivi
definiti dal Piano Sanitario Nazionale predisponendo SLIDE
La funzione esecutiva
I governi regionali utlizzano il Piano Snaitario Regionale poer definire gli obiettivi strategici, i criteri
ecnomici ed organizzativi di gestione delle strutture, il funzionamento dei servizi ed il raggiungimento
degli obiettivi di salute della popoloazione. Sono responsabili della:
· Allocazione delle risprse alle territoriali ed ospedaliere
· Applicazione dei sitemi autorizzazione e accreditamento secondo gli schemi nazionali
· Monitoraggio dell'efficacia, efficianza, appropriatezza dei servizi forniti dalle strutture accreditate
· Definizione degli ambiti geografici delle aziende territoriali
· Nomina dei direttori generali
· Definizione dei limiti dell'autonomia gestionale dei direttori generali all'interno della
programmazione strategica
Il livello locale
Ha la responsabilità di fornire le prestazioni in maniera diretta od attraverso il
finanziamento dei diversi erogatori pubblici e privati.
Le attività sono definite nei piani locali in coerenza con la programmazione regionale.
Devono garantire uguaglianza di accesso, efficacia degli interventi di prevenzione,
cura, riabilitazione, efficienza nella produzione e distribuzione dei servizi
La direzione strategica
È costituita dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore
Sociale/Socio Sanitario;
• I componenti la Direzione Strategica sono nominati con mandato a termine e valutati in base ai risultati
raggiunti;
• Il Direttore Generale nomina il Direttore Sanitario, Sociale/Socio Sanitario ed il Direttore
amministrativo;
• I servizi di staff alla Direzione Strategica, individuati nel Piano Organizzativo dell’Azienda, ne
supportano l’attività
Servizi di Prevenzione
La ASL ha come obiettivo la protezione e promozione della salute e il raggiungimento degli
obiettivi definiti dai piani sanitari nazionali e regionali.
I Dipartimenti di prevenzione operano sulle seguenti aree di attività:
• igiene e sanità pubblica, profilassi delle malattie
• controllo degli alimenti
• prevenzione malattie trasmesse con gli alimenti e sorveglianza nutrizionale
• prevenzione degli infortuni e malattie professionali
• medicina veterinari
Le attività sanitarie territoriali e socio-assistenziali delle Aziende USL (ASL) sono organizzate a livello
distrettuale o interdistrettuale a seconda dei servizi da erogare.
Il distretto è l’articolazione organizzativa su base territoriale il cui scopo è di assicurare il coordinamento
permanente degli operatori e delle relative funzioni, la gestione dell’assistenza sanitaria, dell’educazione
sanitaria, dell’informazione e prevenzione e delle attività socioassistenziali attribuite alla competenza
delle ASL. Il distretto assicura l’analisi e l’orientamento della domanda, garantendo l’accesso ai servizi
socio-sanitari e la continuità
assistenziale nei diversi luoghi di trattamento
L’assistenza distrettuale comprende le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul
territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica
ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai
servizi territoriali consultoriali (consultori familiari,
SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture
semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità
terapeutiche.
Medicina in associazione ➝ Forma di medicina associativa caratterizzata da: non vincolo della sede
unica, chiusura di uno studio non prima delle 19, numero di medici non superiore a 10, condivisione e
implementazione di linee guida, momenti di revisione della qualitò delle attiviità e dell'appropriatezza
prescrittiva interna all'associazione e per la promozione di comportamenti prescrittivi uniformine
coerenti con gli obiettivi dichiarati dall'Associazione medicina.
Medicina di gruppo forma di medicina associativa caratterizzata da: sede unica del gruppo articolata in
più studi medici di un numero di studi pari ad almeno la metà dei medici componenti il gruppo stesso (…)
utilizzo, per l'attività assistenziale, di supporti tecnologici e strumentali comuni (…) utilizzo da parte dei
componenti il gruppo di eventuale personale di segreteria o infermieristico comune (…) gestione della
scheda sanitaria su supporto informatico (…) utilizzo di software per la gestione della scheda sanitaria
(…) utilizzo da
parte di ogni medico di sistemi di comunicazione di tipo telemati.
ICD IX CM
La classificazione internazionale delle malattie (ICD) è un sistema di classificazione nel quale
le malattie ed i traumatismi sono ordinati per finalità statistiche in gruppi tra loro correlati
Essa riporta in modo sistematico e secondo precise regole d’uso la nomenclatura delle
diagnosi dei traumatismi degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e
terapeutiche.
Nel 1893 la Conferenza dell'Istituto internazionale di statistica, a Chicago, approvò la classificazione delle
cause di morte. L'italia la adotto dal 1924. Sottoposta, periodicamente, a revisione da ICD a lartide dalla
VI revisione fu adottata anche per al codifica delle cause
A ciascun termine è associato un codice numerico o alfa numerico.
Nel 1893 la Conferenza dell’Istituto internazionale di statistica, a Chicago, approvò la classificazione delle
cause di morte. L’Italia la adotto dal 1924.
Sottoposta, periodicamente, a revisione la ICD a partire dalla VI revisione fu adottata anche per la
codifica delle cause di morbosità.
Dal 1975 si utilizza la IX versione e dal 1979 è stata approvata la CM.
La CM è orientata a classificare i dati di morbosità.
Le modificazioni introdotte consentono una classificazione più precisa ed analitica delle patologie
attraverso l’introduzione di un quinto carattere e una classificazione delle procedure.
LA ICDIXCM versione è del 1997 è utilizzata in Italia dal 2001 per la codifica delle SDO.
Contiene oltre 11.000 codici finali di diagnosi ed oltre 3.000 codici di procedure.
I DRG
· Sono stati sviluppati negli USA nel 1983.
· Si applicano solamente ai pz dimessi
· Sono un sitema di classificazione che mette in relazione il tipoo di pz trattato e la qualità di
risorse consumare dalla struttura
· Condensano in pochi gruppi l'estrema variabilità dei pz trattati.
L’ASL può compiere, in ogni tempo, con un preavviso, non inferiore alle 48 ore, controlli
ispirati a criteri di imparzialità e obiettività, nella sede delle strutture. Alla presenza e in
contraddittorio con il legale rappresentante della struttura o suo delegato, con l’eventuale
assistenza dei clinici responsabili della documentazione in oggetto.
• Aumenti artificiosi delle prestazioni erogate
• Selezione della casistica trattata;
• Diversa rappresentazione delle prestazioni
• Inesatta compilazione della cartella clinica, della scheda di dimissione ospedaliera … ;
• ingiustificata frequenza, degli episodi di ricovero classificati come anomali …;
D.LGS 22/99
• Istituzione all'interno del SSN, dell'area sociosanitaria
• Modalità e termini per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di attività sanitaria
e socio-sanitaria
• Requisiti Requisiti per l’accreditamento l’accreditamento e procedimento procedimento
per la loro verifica (ruolo regionale)
• L’accreditamento di iniziative private in ambito sanitario non è determinato dalla qualità dei servizi
offerti, ma dal volume degli stessi che non devono eccedere le previsioni formulate dall’amministrazione
pubblica
Sorveglianza centrale
• Istituzione della Commissione nazionale per la formazione continua (aggiornamento
obbligatorio)
• Vengono introdotte assicurazioni integrative, che tuttavia tuttavia possono possono essere utilizzate
utilizzate solo presso gli ospedali pubblici o accreditati
• I medici dipendenti dagli ospedali pubblici potranno svolgere attività privata, ma solo
concordata e all’interno di questi (esclusività del rapporto)
• Ultimo provvedimento di rif
184 indicatori (164 su assistenza ospedaliera, 20 su quella territoriale). Per i 164 relativi
all’ospedale: 14 su ospedalizzazioni evitabili,71 di esito/processo, 78 volume di attività e 15
di ospedalizzazione, inoltre, 4 indicatori su accessi al PS (orario e giorno di arrivo), 2 su
esiti a lungo termine e nuovi indicatori sul volume di attività per operatore e sulle
disuguaglianze (sesso, titolo di studio e regione di residenza).
I risultati riportano una estrema Eterogeneità nell’offerta e accesso della popolazione ai trattamenti di
provata efficacia sia all’interno della stessa realtà regionale sia tra regioni. Parte di questa Eterogeneità
potrebbe essere determinata dalla variabilità nella qualità dei sistemi informativi sanitari e parte dalla
variabilità nella qualità delle cure offerte.
Il PNE non produce classifiche, graduatorie o pagelle è uno strumento a supporto dell’audit clinico.
Nell’edizione 2016 sono stati introdotti i treemap che consentono un’analisi sintetica per area clinica
tenendo conto di validità e peso dei singoli indicatori. Sono considerate 7 aree cliniche:
cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica,
ostearticolare, gravidanza e parto.
Per ogni indicatore sono identificate 5 classi di valutazione (1 adesione molto alta agli standards di
qualità 5 molto bassa). Le classi di valutazione sono state definite in base al decreto ministeriale sugli
stadards ed in base ad evidenze scientifiche pubblicate.
Volumi di attività
Solo il 32% delle unità operative che opera il K della mammella raggiunge il numero di 135
interventi/anno (dovrebbero essere 150), quindi due su tre non raggiungono lo standard.
Solo il 23% delle strutture raggiunge lo standard di 20 interventi annui per tumore gastrico e solo il 27%
delle strutture opera più di 70 interventi annui per tumore polmonare.
Nel 2020, 141 dei 457 punti nascita non hanno superato la soglia dei 500 parti.
L'80% delle strutture ospedaliere italiane presenta volumi di attività troppo bassi.
Il SSN assicura i livelli essenziali e uniformi di assistenza definiti dal PSN nel rispetto dei principi della
dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell’equità nell’accesso
all’assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze nonché
dell’economicità nell’impiego delle risorse.
L’individuazione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza assicurati dal SSN è effettuata
contestualmente all'individuazione delle risorse finanziarie destinate al SSN. Le prestazioni sanitarie
comprese nei livelli essenziali di assistenza sono garantite dal SSN a titolo gratuito o con partecipazione
alla spesa, nelle forme e secondo le modalità previste dalla legislazione.
Criteri di esclusione
Sono esclusi i lvelli di assistenza ergati a carico del SSN le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni
sanitarie che:
1. Non rispondono a necessità assistenziali
2. Non soddisfano il principio dell'efficacia e dell'appropriatezza (evidenze scientifiche - EBN)
3. In presenza di altre forme di assistenza, non soddisfano il rpincipio dell'economicità, ovvero non
garantiscono un uso efficiente delle risorse.
LEA --> Nuovo Sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria composta da 88 indicatori
tra i quali ne saranno scelti alcuni che formeranno il «core» sul quale saranno valutate le performances
delle regioni.
Nelle prossime slides i 22 indicatori scelti per il 2020.
Accreditamento in Lombardia
Dal 1998 sono state accreditate tutte le strutture sanitarie pubbliche esistenti, anche se non in possesso
di tutti i requisiti previsti dalle norme regionali d’accreditamento.
Venne dato l’obiettivo di “sanare” le eventuali irregolarità. Se una struttura struttura sanitaria sanitaria
già accreditata accreditata effettua effettua modifiche, modifiche,
integrazioni, trasferimenti o apre nuove attività, queste (al termine dei lavori) devono già soddisfare tutti
i requisitiprevisti.
La ASL/ATS, inoltre, su aree specifiche e su indicazione di Regione Lombardia, effettua sopralluoghi di
monitoraggio del mantenimento dei requisiti previsti.
Nel caso in cui la struttura sanitaria non ottemperi alle prescrizioni, ASL/ATS comunica
A Regione Lombardia la sospensione dell’accreditamento della struttura, durante la
sospensione la struttura non può erogare prestazioni per il SSN/SSR.
Attenzione --> ASL effettua sopralluoghi nelle strutture sanitarie non solo per l’accreditamento, ma
anche come vigilanza igienico sanitaria, da cui scaturiscono sanzioni e
prescrizioni.
I requisiti --> Si tratta di una procedura informatizzata: inserendo i dati della struttura che si intende
accreditare viene prodotta la lista dei requisiti da soddisfare.
*Spesso le persone con delle terapie croniche interpretano a modo loro la terapia e la prendono in
maniera scorretta, comportando alle volte complicanze.
Caratteristiche
· Prevalenza elevata e in continuo aumento
· Malattia evolutiva
· Elevati costi sanitari diretti e indiretti
Il 4.9% della popolazione assistita dal SSN ha il diabete, ciò corrisponde in termini assoluti a circa 3
miliorni di Italiani
In aggiunta, almeno 1 milione di Italiani è diabetico senza sapere di esserlo
In soli 10aa, la percentuale di persone affette da diabete è passata dal 3.7% al 4.9%. In pratica, rispetto a
10 aa fa ci sono oggi nel nostro Paese 1 milione di persone in più con diabete.
Una persona con diabete costa annualmente al SSN in media media 2.589 euro: 827 (31,9%) per farmaci,
1.274 (49,2%) per ricoveri dovuti alle complicanze, 488 (18,9%) per prestazioni specialistiche e
diagnostiche
Le complicanze: la malattia coronarica (angina, infarto) è da 2 a 4 volte più frequente rispetto ai non
diabetici; le persone con diabete contribuiscono per circa un terzo ai nuovi casi di dialisi; la metà di tutte
le amputazioni non legate a traumi è causata dal diabete; infine, il diabete rappresenta la prima causa di
cecità fra gli adulti.
Strumento per l'autonomizzazione della persona diabetica
Pianificazione concordata e scritta dei controlli clinici, strumentali, bioumorali
Criteri scritti in modo semplice e comprensivo per interpretare gli esami eseguiti
Diario per la registrazione dell'autocontrollo glicemico
Recapiti telefonici degli operatori sanitari
Assistenza primaria
Assistenza fornita attraversi servizi integrati ed accessibili da operatori che sono responsabili di farsi
carico della grande parte dei bisogni sanitari attraverso lo sviluppo di un rapporto di partenariato con i
propri assistiti e la pratica nel contesto della famiglia e della comunità.
Le caratteristiche:
· Passaggio da reattiva a proattiva
· Medicina di iniziativa
· Stratificazione del rischio
· Differenti livelli assistenziali
· Essere il centro del sistema di assistenza
· Erogazione di assistenza tailorizzati sul singolo individuo e del suo contesto sociale
· Utilizzare sistemi informatici evolutivi
· Investire sull'autogestione del pz e del suo caregiver
· Avere linee guida che tengano conto di età e comporbosità
· Poter contare su team multiprofessionali che puntano al miglioramento continuo
· Presa in carico
Assistenza primaria in UE
L'MMG ha un ruolo primario, affinancato spesso dagli infermieri ma tutti i Paesi puntano allo sviluppo di
equipe multiprofessionali e multidisciplinari. Nessun modello sembra risentire delle modalità
contrattuali. In ogni caso solo in Spagna gli MMG sono dipendenti pubblici, in Svezia sono sia dipendenti
pubblici, sia privati. Negli altri Stati è in vigore un sistema misto: liberi professionisti o dipendenti di
strutture multidisciplinari come in Franzia e GB, ma con modalità di ingaggio differenti.
Febbraio 2022 - Nuovo assetto dell'assistenza primaria e del medico di med. Gen.
Vigilanza af AGENAS che produrrà un rapporto semestrale.
Perno del nuovo sistema sarà il distretto sanitario in cui il ruolo fondamentale sarà svolto dalla casa della
comunità che fornirà assistenza 24h su 24.
Gli studi dei dei medici di famiglia 8quale indramento giuridico?) saranno spoke della casa di comunità
che forniranno assistenza sei giorni su sette per 12h.
Distretto
· Distretto di circa 100.000 abitanti con variabilità secondo criteri di densità di popolazione e
caratteristiche del territorio
· Almeno una casa delle comunità HUB ogni 40 - 50 mila abitanti
· Case delle comunità SPOKE ed ambulatori di MMG e PLS per fornire capillarmente assistenza
· Almeno un infermiere di famiglia o comunità ogni 2 - 3 mila abitanti.
· Una unità di comunità assistenziale ogni 100 mila abitanti
· Una centrale operativa ogni 100.000 abitanti
· Un Ospedale di comunità con 20 posti letto ogni 50 - 100 mila abitanti.
I principi
Presa in carico della persona
Promozione della appropriatezza clinica economica ed organizzativa
Parità di accesso per i cittadini
Integrazione tra gli erogatori sanitari, socio sanitari e sociali
Riequilibrio asse ospedale territorio
Garantire la presa in carico e la contiuità assistenziale
Superamento della frammentazione
I pilastri
Orientamento e accesso ai servizi
Dalla centralità della diagnosi a quella del percorso (PDTA) personalizzato
Centralità della persona fragile e della sua famiglia
Valutazione multidimensionale del bisogno e strutturazione di una rete di servizi appropriata per
rispondere ai bisogni
Il sistema del welfare della Regione Lombardia appropriata per rispondere ai bisogni
Libera scelta del cittadino
Aumento della trasparenza della spesa, dell’efficienza gestionale e della qualità dei servizi offerti
Risposta ai bisogni emergenti
Integrazione sociale e socio sanitario
Prossimità – facilitare l’accesso ai servizi
Presa in carico – valutazione multidimensionale per garantire appropriatezza
Le funzioni:
Programmazione delle attività attraverso la lettura e l’analisi della domanda del territorio
Passaggio dal to cure al to care
Coordinamento tra tutti gli erogatori
Negoziazione ed acquisto delle prestazioni sanitarie
Governo del percorso della presa in carico della persona nella rete dei servizi
Controllo degli erogatori