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Castaldi

Igiene - Responsabilità
Sprechi delle risorse
Trattiamo patologie in ospedale che dovrebbero essere trattati sul territorio, ciò comporta uno spreco di
servizi e risorse.
Due pz che ottengono due trattamenti differenti, l'uno dall'altro, avranno due livelli di qualità differenti.
L'obiettivo però è quello di egualizzare il livello qualitativo, anche in termini di spreco.

L'insoddisfazione del pz del nostro SSN è determinata da:


1. Lunghe liste di attesa
2. Medico di medicina generale ➝ Professionista che dovrebbe essere il mio tutore all'interno del
servizio, ma essendoci carenza non hanno un'efficacia proattiva.
3. Disuguaglianze di salute ➝ Persone che necessitano dello stesso trattamento, a seconda de luogo in
cui vivono, rischiano di avere trattamenti diversi, e di diversa qualità.
Queste disuguaglianze si presentano in tutti i paesi.

Prevenzione ➝Nel nostro paese la prevenzione ha fallito.


Perché?
· Prevenzione I ➝ Come italiani non aderivamo alle vaccinazioni. Questo perché gli italiani non
erano consapevoli dell'importanza della prevenzione e della tutela della proprai salute. E' stato
necessario da parte dello stato imporsi e inserire le vaccinazioni obbligatorie.
· Prevenzione II ➝ Nonostante gli screening vengano ricordati ai pz attraverso il
richiamo/attraverso lettere, queste vengono ignorate e spesso si arriva a dover curare patologie
conclamate, con più difficoltà, con necessità di più risorse e soldi.

Le risorse però sono limitate. Una volta che queste sono allocate, non sono più rimobellabili.

La spesa sanitaria continuerà a crescere ma dovrà essere vista come un investimento per raggiungere
stati di salite migliori. ➝ L'assicurazione sanitaria completa viene pagata soltanto a chi non se li può
permettere, chi se la può pagare da solo se la paga in autonimia.
· I sistemi sanitari "universalistici" dovranno comunque razionalizzare sui centri di eccellenza a
visione europea. ➝Parigi ha un sistema informatizzato che permette ai parigini di identificare il
reparto più vicino e il più adatta alla cura di un paziente in emergenza.
· Il ruolo centrale del medico di famiglia, gestore di cura e prevenzione ➝Sarebbe il caso in italia
di increentare la rete sanitaria sul territorio.
· Modelli di prevenzione più efficaci ➝Vogliamo un Italia proattiva. Chi guadagna nella salute è chi
si impegna a raggiungere l'obittivo. Sarà il professionista sanitario che deve agire per primo,
misurare la pressione, rilevare la glicemia ecc, non aspettare che siano le persone a priori a
modificare il prorpio stile di vita. Ma soprattutto non dovremmo aspettare che i pz vengano da
noi perché stanno male. Sarebbe necessario prevenire, diagnosticare prcocemente con esami a
tavolini.
· Raccolta di informazioni sanitarie, dati sanitari più precisi e completi ➝
· Empowerment del pz

Cambiamento della domanda di ricovero


La popolazione invecchi, aumenta la patologia cronico - degenerativa, crescono le aspettative dei
pazienti.
Sono disponibili nuovi trattamenti che richiedono equipe pluridisciplinari, alta specializzaizone,
apparecchiature costose, elevati requisiti di sicurezza, assicurabili solo in ospedale.

Ospedale senza letti "Bedless hospital"


Nuove strutture sanitarie capaci di assicurare (senza letti di degenza) una ampia gamma di trattamenti in
odo efficace, efficiente edo orientato ai bisogni del paziente (più simili a servizi territoriali che
ospedalieri).
Offrono servizi diagnostici per immagini e di laboratorio, chirurgia ambulatoriale, litrotripsia,
procedureendovascolari, servizi endoscopici, fecondazione assistita, trattamento del dolore, servizi di
riabilitazione, dialisi, centri oncologici.

I servizi territoriali sono alternativi al ricovero ospedaliero?


Essi migliorano la qualità complessiva dell’assistenza ma hanno uno scarso impatto
sui ricoveri e sui costi del sistema ospedaliero perché l’ospedale continuerà a ricoverare i casi più gravi.
Si è portati a pensare che i costi di gestione dell'ospedale tendano a diminuire con il crescere delle sue
dimansioni (economie di scala).
Tuttavia nulla è stato dimostrato.

I grandi ospedali sono più efficienti?


Vi sono poche certezze sulle dimensioni ottimali di un ospedale.
I dati disponibili mostrano diseconomie di scala per i piccoli ospedali con meno di 200 posti letto e per
quelli con oltre 600 posti letto.
La dimensione ottimale di un ospedale dipende dai bisogni sanitari della popolazione che è destinato a
servire.
La fusione di ospedali riduce i costi in quanto evita la duplicazione di servizi e l'eccessi di offerta.

Non vi sono chiare evidenze che grandi ospedali producano migliri esiti per i pazienti.
Sicuramente migliora l'esito delle cure se si introducono programmi strutturati di miglioramento della
qualità.
Non è ancora chiaro l'impatto della disponibilità di servizi di supporto: Cure intensive, diagnostica, altre
specialità sugli esiti delle cure.

Le caratteristiche dei nuovi ospedali


· Umanizzazione
· Urbanità
· Socialità
· Interattività
· Organizzazione
· Umanizzazione
· Formazione
· Educazione
· Affidabilità
· Ricerca
· Urbanità
· Organizzazione
· Appropriatezza ➝10 G
· Innovazione
· Formazione

Lo sviluppo dei servizi di supporto, delle diagnostiche e delle piattaforme tecnologiche, impone una
stretta integrazione integrazione con le degenze, degenze, con la ricerca ricerca di percorsi sempre più
ottimizzati.
Il verticale viene consentito dallo sviluppo delle tecniche di edilizia e consente di migliorare le relazioni
fra le diverse parti.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi degli ospedali e delle loro strutture:
Vantaggio
Ascensori che comunicano con tutti i reparti
Corridoi sotterranei per comunicare tra reparti
L'ospedale a padiglioni isola meglio
A seconda della grandezza dell'ospedale il trasporto dei cibi in reparto può essere facilitata negli
ospedali monoblocco così che la temperatura del pasto venga mantenuta costante
L'ospedale a padiglioni è più sicuro in caso di ospedali poiché i piani sono meno ed isola altri repati

Svantaggio
Gli ascensori potrebbero essere sempre occupati
Corridoi molto lunghi e rischiosi per pz fragili + necessità di maggior personale per i trasporti
Negli ospedali a padiglioni il cibo è più difficile da distribuire
L'ospedale a monoblocco è svantaggiosno in caso di incendi

Dove metto i reparti?


Ospedale monoblocco ➝Il PS va messo al piano terra, in ingresso. Radiologia interrata vicino al PS.
Ospedale a padiglioni ➝Il PS va messo al piano terra, in ingresso. Radiologia interrata in corrispondenza
di tutti i padiglioni.

Come cambia l'ospedale?


La popolazione invecchia, aumenta la patologia cronico-degenerativa, crescono le aspettative dei
pazienti.
Sono disponibili nuovi trattamenti che richiedono équipe pluridisciplinari, alta specializzazione,
apparecchiature costose, elevati requisiti di sicurezza, assicurabili solo in ospedale.

· Chirurgia mini invasiva


· Impianto di protesi
· Trapianti
· Terapia genica

I sistemi sanitari si differenziano per:


1. Definizione della salute
· Pari ad ogni altro bene disponibile sul mercato (sistemi liberistici)
· Diritto del cittadino garantito dallo Stato (Sistemi assicurativi obbligatori, servizi sanitari
nazionali) ➝ Bene al di sopra del mercato, non vendibile
2. Intervento dello stato
· Molto limitato ➝ Concede licenze ed autorizzazioni alla fornitura di prestazioni (sistemi
liberistici)
· Regola il mercato assicurativo pubblico e privato (sistemi assicurativi pubblici)
· Programma e gestisce e valuta la fornitura delle prestazioni 8servizi sanitari nazionali)
3. Finanziamento
· Premi assicurativi (sistemi liberistici)
· Premi assicurativi (sistemi liberistici)
· Contributi dei datori di lavoro e dei lavoratori (sistemi assicurativi pubblici)
· Fisco (Servizi sanitari nazionali)

In svizzera ➝ Tutti i cittadini devono sottoscrivere un'assicurazione

Approccio Umanitario ed Approccio Realistico


A. Gran bretagna, Beveridge (1939)
· Universalità di accesso ai servizi sanitari
· Finanziamento con fiscalità generale
· Gratuità alle prestazioni sanitarie
B. Germania, Bismark (1883)
· Assicurazione obblkigatoria contro le malattie
· Casse sociali --> Due terzi a carico di operai, un tersìzo imprenditori

Principi: Universalità - Ugualianza - Equità


· Attuazione dell'art. 32 della costituzione
· Copertura universale deicittadini italiani e dignità umana
· Bisogno di salite e solidarietà

Obiettivi
1. Assicurare equità nell'accesso a livelli uniformi di assitenza denza differenze di reddito e di
collocazione geografica
2. Sviluppare la prevenzione
3. Ridurre le disugualianze nella distribuzione geografica dell'assistenza attraverso l'espansione dei
servizi pubblici
4. Controllare la crescita della soesa
5. Orientare il sistema di finanziamento verso un meccanismo basato sulla tassazione
ART. 32 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
Art. 1, L. 833/1978 --> Il SSN è costituiro dal complesso delel fuznioni, delle strutture, dei servizi e delle
attività.
Il SSN
l servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei
servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e
psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità
che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L'attuazione del servizio sanitario
nazionale compete allo Stato, alle regioni e agli enti locali territoriali, garantendo la partecipazione dei
cittadini.
Unità sanitaria locale ➝ Complesso dei presidi,degli uffici e dei servizi, dei comuni, singoli o associati, e
della comunità montane i quali, in un ambito territoraile determinato, assolvono ai compiti del SSN.

Le prestazioni sanitare garantite dal SSN


· Prevenzione
· Cura (assistenza medico - generica - pediatrica, specialistica - ospedaliera)
· Farmaceutica
· Riabilitazione
· Medicina legale

L'italia è l'unico SSN che comprende anche i veterinari. Questo è positivo perché tutti gli alimenti animali
o di derivazione animale che assumiamo sono controllati anche dai veterinati. Salute umana e animale
vanno dunque di paripasso.

· Tutela della salute mentale


· Tutela della tossicodipendenza
· Tutela dell'handicap
· Tutela dell'anziano
· Tutela della gravidanza
· Tetela delle attività sportive
· Medicina scolastica (ora in dip. prev)
· Termalismo terapeutico
· Tutela dell'ambiente
· Assistenza sanitaria di emergenza

D.lvo 502/1992 e 517/1993


· Avvio di un processo di aziendalizzazione delle USL e degli ospedali nel tentativo di aumentarne i
livelli di efficienza, introduzione degli standard minimi di assistenza garantiti.
· Esclusione dei "politici" della gestione, che veniva affidata ai tecnici (di nomina politica).
· Esaltazione del ruolo delle regioni
· Finanziamento delle USL con quota pro - capite
· Accreditamento
· Aziende ospedaliere finalizzate oer prestazioni (DRG per ricoveri e tariffario per prestazion
ambulatoriali)
· Direttore generale coadiuvato da direttore sanitario e direttore amministrativo
· Dirigenti di II livello con nomine per 5 anni
· Specializzazione obbligatoria

La natura giuridica dell'ASL


L'ASL è Ente dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa,
patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica.

Processo di aziendalizzazione:
· Richiede l'approvazione del piano organizzativo
· Costituzione dei dipartimenti e stesura dei loro regolamenti
· Istituzione del servizio di controllo interno o nucleo di valuatzione ➝ Legato all'aziendalizzazione
· Adozione della carta dei servizi
· Adozione della contabilità economico patrimoniale
· Introduzione delle metodologie di verifica e controllo di qualità delle prestazioni ➝ Last but not
least

Scheda di dimissione ospedaliera SDO


Istituita dal DM 28.12.91
• È lo strumento di raccolta delle informazioni relative ad ogni paziente dimesso da strutture pubbliche e
private.
• È parte integrante della cartella clinica di cui assume le stesse valenze medico legali
• Responsabile della compilazione è il medico che dimette.
• Il direttore sanitario verifica la completezza delle informazioni e la loro trasmissione in
regione.

Sorveglianza centrale
Istituzione della commissione nazionale per la formazione contiunua (Aggiornamento obbligatorio)
Vengono introdotte assicurazioni integrative, che tuttavia possono essere utilizzate solo presso gli
ospesali pubblici.

Il SSN è un sistem anazionale fortemente decentrato, organizzato su tre livelli: Nazionale, regionale e
locale. Il livello nazionale è responsabile del perseguimento degli obiettivi generali e dei principi
forndamentali.
I governi regionali, attraverso gli assessorati e le direzioni, assicurano la fornitura di una offerta di
prestazioni attraverso una rete di organizzazioni territoriali (ASL) ed ospedalieri, pubblici e privati.

Il ministero è responsabile della regolamentazione tecnica delle attività sanitarie in diversi settori:
· Gestione delle risprse umane
· Ottimizzazione della forza lavoro
· Programmazione di interventi di prevenzione di carattere nazionale
· Promozione della salute nutrizionale
· Promozione della salute veterinaria

Il consiflio superiore di Sanità


Il consiglio superiore di Sanità (CSS) è organo consultivo tecnico del Ministero della Salute e svolge le
seguenti funzioni
SLIDE

Istituto superiore di sanità


Organo tecnico scientifico del Ministero della Salute i suoi compiti sono:
Ricerca
Sperimentazoone
Controllo
Consulenza
Promozione della salute
E' organizzato SLIDE

A livello regionale ➝ I governi regionali sono responsabili dell'attuazion ea livello regionale degli obiettivi
definiti dal Piano Sanitario Nazionale predisponendo SLIDE

Le regioni devono legiferare su:


I principi organizzativi del SSN
I criteri di finanziamento
SLIDE

La funzione esecutiva
I governi regionali utlizzano il Piano Snaitario Regionale poer definire gli obiettivi strategici, i criteri
ecnomici ed organizzativi di gestione delle strutture, il funzionamento dei servizi ed il raggiungimento
degli obiettivi di salute della popoloazione. Sono responsabili della:
· Allocazione delle risprse alle territoriali ed ospedaliere
· Applicazione dei sitemi autorizzazione e accreditamento secondo gli schemi nazionali
· Monitoraggio dell'efficacia, efficianza, appropriatezza dei servizi forniti dalle strutture accreditate
· Definizione degli ambiti geografici delle aziende territoriali
· Nomina dei direttori generali
· Definizione dei limiti dell'autonomia gestionale dei direttori generali all'interno della
programmazione strategica

Il livello locale
Ha la responsabilità di fornire le prestazioni in maniera diretta od attraverso il
finanziamento dei diversi erogatori pubblici e privati.
Le attività sono definite nei piani locali in coerenza con la programmazione regionale.
Devono garantire uguaglianza di accesso, efficacia degli interventi di prevenzione,
cura, riabilitazione, efficienza nella produzione e distribuzione dei servizi

La direzione strategica
È costituita dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore
Sociale/Socio Sanitario;
• I componenti la Direzione Strategica sono nominati con mandato a termine e valutati in base ai risultati
raggiunti;
• Il Direttore Generale nomina il Direttore Sanitario, Sociale/Socio Sanitario ed il Direttore
amministrativo;
• I servizi di staff alla Direzione Strategica, individuati nel Piano Organizzativo dell’Azienda, ne
supportano l’attività

Il governo delle aziende sanitarie


Direttori generali sono nominati in carica per 5 anni sulla base della qualificazione professionale e
manageriale (albo);
Devono nominare direttori sanitario, amministrativo e sociosanitario/sociale (direzione strategica)
Sono soggetti ad una rivalutazione periodica dei risultati conseguiti;
Sono responsabili del buon andamento economico finanziario della loro azienda e del raggiungimento
degli obiettivi di piano definiti a livello regionale;
Hanno sutonomia organizzativa e imprenditoriale;
Devono definire un piano strategico aziendale.

Il direttore generale dell'Albo


Predisposixione a livello nazione dell'elenco degli idonei alla nomina di direttore generale
Istituzione di una Commissione Regionale che propone al Presidente una terna di nomi con l'esclusione
di colore che hasnno già svolto due mandate nella stessa azienda
L'incarico di direttore generale va da tre a cinque anni
Lincarico di direttore generale va da tre a cinque anni
La veridica regionale dei risultati è a 24 mesi.

I requisiti per poterlo fare sono


6. Avere una magistrale
7. Avere 5 anni di esperienza dell'oranizzazione
8. Aver seguito un corso apposito di management sanitario

Servizi di Prevenzione
La ASL ha come obiettivo la protezione e promozione della salute e il raggiungimento degli
obiettivi definiti dai piani sanitari nazionali e regionali.
I Dipartimenti di prevenzione operano sulle seguenti aree di attività:
• igiene e sanità pubblica, profilassi delle malattie
• controllo degli alimenti
• prevenzione malattie trasmesse con gli alimenti e sorveglianza nutrizionale
• prevenzione degli infortuni e malattie professionali
• medicina veterinari

Le attività sanitarie territoriali e socio-assistenziali delle Aziende USL (ASL) sono organizzate a livello
distrettuale o interdistrettuale a seconda dei servizi da erogare.
Il distretto è l’articolazione organizzativa su base territoriale il cui scopo è di assicurare il coordinamento
permanente degli operatori e delle relative funzioni, la gestione dell’assistenza sanitaria, dell’educazione
sanitaria, dell’informazione e prevenzione e delle attività socioassistenziali attribuite alla competenza
delle ASL. Il distretto assicura l’analisi e l’orientamento della domanda, garantendo l’accesso ai servizi
socio-sanitari e la continuità
assistenziale nei diversi luoghi di trattamento

L’assistenza distrettuale comprende le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul
territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica
ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai
servizi territoriali consultoriali (consultori familiari,
SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture
semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità
terapeutiche.

• Assistenza sanitaria di base – medicina di base in forma ambulatoriale e domiciliare – continuità


assistenziale notturna e festiva – guardia medica turistica (su determinazione della Regione)
• Attività di emergenza sanitaria territoriale
• Assistenza farmaceutica erogata attraverso le farmacie territoriali
Assistenza integrativa – fornitura di prodotti dietetici a categorie particolari – fornitura di presidi sanitari
ai soggetti affetti da diabete mellito
• Assistenza specialistica ambulatoriale – prestazioni terapeutiche e riabilitative diagnostica strumentale
e di laboratorio
• Assistenza protesica – fornitura di protesi e ausili a favore di disabili fisici, psichici e
sensoriali
• Assistenza territoriale ambulatoriale e domiciliare – assistenza programmata a domicilio (assistenza
domiciliare integrata, assistenza programmata domiciliare, comprese le varie
forme di assistenza infermieristica territoriale) – attività sanitaria e sociosanitaria rivolta alle donne, alle
coppie e alle famiglie a tutela della maternità, per la procreazione responsabile e
l'interruzione della gravidanza – attività sanitaria e sociosanitaria rivolta alle persone con problemi
psichiatrici e alle loro famiglie, alle persone dipendenti da sostanze
stupefacenti o psicotrope o da alcool, a pazienti nella fase terminale,
alle persone con infezione da HIV
– attività riabilitativa sanitaria e sociosanitaria rivolta alle persone con
disabilità fisica, psichica e sensoriale

• Assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale – attività sanitaria e sociosanitaria rivolta alle


persone anziane non autosufficienti – attività riabilitativa sanitaria e sociosanitaria rivolta alle persone
dipendenti da sostanze
stupefacenti o psicotrope o da alcool – attività sanitaria e sociosanitaria rivolta alle
persone con problemi psichiatrici, alle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale, a
pazienti nella fase terminale, alle persone con infezione da HIV

Il medico di famiglia pt. 1 e 2


· Obiettivi prioritari
· Prevenzione
· Gestione della cronicità attraverso la medicina di iniziativa
· Gestione delle acuzioe non complicate
· Domiciliarità
· Sorveglianza epidemiologica
· Dignostica di primo livello
· Sistema informativo/informarico
· Rendicontazione

Le forme associative della medicina generale


Ciascun medico può aderire ad una sola forma associativa; fanno parte della associazione MMG, MCA e
PLS che si impegnano ad assistere oltre ai propri anche gli altri pazienti afferenti alla associazione; i
medici devono garantire la continuità assistenziale sia nell'arco della giornata che in caso di assenza degli
altri colleghi ; il regolamento dell'associazione è liberamente sottoscritto dai partecipanti; devono essere
previste periodiche riunione di gruppo per la valutazione degli obiettivi raggiunti e a seconda del tipo di
associazione sono previsti ulteriori requisiti a complessità crescente (elaborazione linee guida, apertura
protratta degli studi, informatizzazione, personale di supporto, possibilità di prenotazioni telematiche
ecc.

Medicina in associazione ➝ Forma di medicina associativa caratterizzata da: non vincolo della sede
unica, chiusura di uno studio non prima delle 19, numero di medici non superiore a 10, condivisione e
implementazione di linee guida, momenti di revisione della qualitò delle attiviità e dell'appropriatezza
prescrittiva interna all'associazione e per la promozione di comportamenti prescrittivi uniformine
coerenti con gli obiettivi dichiarati dall'Associazione medicina.

Medicina in rete forma di medicina associativa caratterizzata da distribuzione degli studi di


assistenza primaria non vincolata a sede unica sede unica, coerenti con l'articolazione territoriale del
distretto, gestione della scheda sanitaria individuale su supporto supporto informatico informatico
mediante mediante software software tra loro compatibili (…) collegamento reciproco degli studi dei
medici con sistemi informatici (…) utilizzo da parte di ogni medico di sistemi di comunicazione
informatica di tipo telematico e chiusura pomeridiana di uno degli studi non prima delle 19.

Medicina di gruppo forma di medicina associativa caratterizzata da: sede unica del gruppo articolata in
più studi medici di un numero di studi pari ad almeno la metà dei medici componenti il gruppo stesso (…)
utilizzo, per l'attività assistenziale, di supporti tecnologici e strumentali comuni (…) utilizzo da parte dei
componenti il gruppo di eventuale personale di segreteria o infermieristico comune (…) gestione della
scheda sanitaria su supporto informatico (…) utilizzo di software per la gestione della scheda sanitaria
(…) utilizzo da
parte di ogni medico di sistemi di comunicazione di tipo telemati.

Scheda di dimissione ospedaliera SDO


· Istituita dal DM 28.12.91
· E' lo strumento di raccolra delle informazioni relative ad ogni pz dimesso da strutture pubbliche
e private
· E' parte integrante della cartella clincca di cui assume le stesse valenze medico legali
· Responsabile della compilazione è il meidco che dimette
· Il direttore asanitario verifica la completezza delle informazioni e la loro trasmissione in regione.

Utilizzo di dati della SDO


· Ricerca epidemiologica
· Programmazione
· Rimborsi
· Comparazioni
· Qualità dell'assistenza
· Controllo di gestione

Controlli sulle SDO


• Completezza
• Tempestività
• Corrispondenza al vero
• Corrispondenza tra informazione e codice

Nuovi campi delle SDO


· Identificazione primo operatore
· Ora inizio procedura

ICD IX CM
La classificazione internazionale delle malattie (ICD) è un sistema di classificazione nel quale
le malattie ed i traumatismi sono ordinati per finalità statistiche in gruppi tra loro correlati
Essa riporta in modo sistematico e secondo precise regole d’uso la nomenclatura delle
diagnosi dei traumatismi degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e
terapeutiche.
Nel 1893 la Conferenza dell'Istituto internazionale di statistica, a Chicago, approvò la classificazione delle
cause di morte. L'italia la adotto dal 1924. Sottoposta, periodicamente, a revisione da ICD a lartide dalla
VI revisione fu adottata anche per al codifica delle cause
A ciascun termine è associato un codice numerico o alfa numerico.

Nel 1893 la Conferenza dell’Istituto internazionale di statistica, a Chicago, approvò la classificazione delle
cause di morte. L’Italia la adotto dal 1924.
Sottoposta, periodicamente, a revisione la ICD a partire dalla VI revisione fu adottata anche per la
codifica delle cause di morbosità.
Dal 1975 si utilizza la IX versione e dal 1979 è stata approvata la CM.
La CM è orientata a classificare i dati di morbosità.
Le modificazioni introdotte consentono una classificazione più precisa ed analitica delle patologie
attraverso l’introduzione di un quinto carattere e una classificazione delle procedure.

LA ICDIXCM versione è del 1997 è utilizzata in Italia dal 2001 per la codifica delle SDO.
Contiene oltre 11.000 codici finali di diagnosi ed oltre 3.000 codici di procedure.

Ispseverità ➝ Severità della malattia, Disease staging


Isorisporse ➝ Complessità dell'assitenza prestata, DRG

I DRG
· Sono stati sviluppati negli USA nel 1983.
· Si applicano solamente ai pz dimessi
· Sono un sitema di classificazione che mette in relazione il tipoo di pz trattato e la qualità di
risorse consumare dalla struttura
· Condensano in pochi gruppi l'estrema variabilità dei pz trattati.

L’ASL può compiere, in ogni tempo, con un preavviso, non inferiore alle 48 ore, controlli
ispirati a criteri di imparzialità e obiettività, nella sede delle strutture. Alla presenza e in
contraddittorio con il legale rappresentante della struttura o suo delegato, con l’eventuale
assistenza dei clinici responsabili della documentazione in oggetto.
• Aumenti artificiosi delle prestazioni erogate
• Selezione della casistica trattata;
• Diversa rappresentazione delle prestazioni
• Inesatta compilazione della cartella clinica, della scheda di dimissione ospedaliera … ;
• ingiustificata frequenza, degli episodi di ricovero classificati come anomali …;

D.LGS 22/99
• Istituzione all'interno del SSN, dell'area sociosanitaria
• Modalità e termini per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di attività sanitaria
e socio-sanitaria
• Requisiti Requisiti per l’accreditamento l’accreditamento e procedimento procedimento
per la loro verifica (ruolo regionale)
• L’accreditamento di iniziative private in ambito sanitario non è determinato dalla qualità dei servizi
offerti, ma dal volume degli stessi che non devono eccedere le previsioni formulate dall’amministrazione
pubblica
Sorveglianza centrale
• Istituzione della Commissione nazionale per la formazione continua (aggiornamento
obbligatorio)
• Vengono introdotte assicurazioni integrative, che tuttavia tuttavia possono possono essere utilizzate
utilizzate solo presso gli ospedali pubblici o accreditati
• I medici dipendenti dagli ospedali pubblici potranno svolgere attività privata, ma solo
concordata e all’interno di questi (esclusività del rapporto)
• Ultimo provvedimento di rif

PNE - Piano Nazionale Esiti


PNE nasce per la valutazione degli interventi sanitari e la stima, con disegni di studio osservazionali (non
sperimentali), dell’occorrenza degli esiti e dei trattamenti sanitari.
E’ stato sviluppato da Agenas per conto del Ministero della Salute.
E’ uno strumento operativo a disposizione delle regioni, delle aziende e degli operatori per il
miglioramento delle performance e per l’analisi dei profili critici.
Fornisce a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure
prodotte nell’ambito del servizio sanitario.

184 indicatori (164 su assistenza ospedaliera, 20 su quella territoriale). Per i 164 relativi
all’ospedale: 14 su ospedalizzazioni evitabili,71 di esito/processo, 78 volume di attività e 15
di ospedalizzazione, inoltre, 4 indicatori su accessi al PS (orario e giorno di arrivo), 2 su
esiti a lungo termine e nuovi indicatori sul volume di attività per operatore e sulle
disuguaglianze (sesso, titolo di studio e regione di residenza).

I risultati riportano una estrema Eterogeneità nell’offerta e accesso della popolazione ai trattamenti di
provata efficacia sia all’interno della stessa realtà regionale sia tra regioni. Parte di questa Eterogeneità
potrebbe essere determinata dalla variabilità nella qualità dei sistemi informativi sanitari e parte dalla
variabilità nella qualità delle cure offerte.

Il PNE non produce classifiche, graduatorie o pagelle è uno strumento a supporto dell’audit clinico.
Nell’edizione 2016 sono stati introdotti i treemap che consentono un’analisi sintetica per area clinica
tenendo conto di validità e peso dei singoli indicatori. Sono considerate 7 aree cliniche:
cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica,
ostearticolare, gravidanza e parto.
Per ogni indicatore sono identificate 5 classi di valutazione (1 adesione molto alta agli standards di
qualità 5 molto bassa). Le classi di valutazione sono state definite in base al decreto ministeriale sugli
stadards ed in base ad evidenze scientifiche pubblicate.

PNE - Frattura di femore nei pz over 65aa.


La proporzione di fratture di femore di pazienti con più di 65 anni operate entro due giorni, 48 ore, è
passata dal 28,7% nel 2008 al 45,7% nel 2013, pur restando ancora distante dal 80% che è lo standard
atteso. La stima dei decessi prevenuti grazie all’anticipazione dell’intervento è di 6.000. Il livello minimo
per struttura, fissato dal Ministero della
Salute, è del 60%. Esistono variazioni regionali e tra strutture.

Volumi di attività
Solo il 32% delle unità operative che opera il K della mammella raggiunge il numero di 135
interventi/anno (dovrebbero essere 150), quindi due su tre non raggiungono lo standard.
Solo il 23% delle strutture raggiunge lo standard di 20 interventi annui per tumore gastrico e solo il 27%
delle strutture opera più di 70 interventi annui per tumore polmonare.
Nel 2020, 141 dei 457 punti nascita non hanno superato la soglia dei 500 parti.
L'80% delle strutture ospedaliere italiane presenta volumi di attività troppo bassi.

DPR 29/11/2001 - Definizione dei livelli assistenziali


Art. 1 - Il presente decreto definisce i livelli essenziali di assistenza sanitaria in cui agli allegati.
Clssificazione dei livelli
1. Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro
2. Assistenza distrettuale
3. Assistenza ospedaliera

Il SSN assicura i livelli essenziali e uniformi di assistenza definiti dal PSN nel rispetto dei principi della
dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell’equità nell’accesso
all’assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze nonché
dell’economicità nell’impiego delle risorse.
L’individuazione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza assicurati dal SSN è effettuata
contestualmente all'individuazione delle risorse finanziarie destinate al SSN. Le prestazioni sanitarie
comprese nei livelli essenziali di assistenza sono garantite dal SSN a titolo gratuito o con partecipazione
alla spesa, nelle forme e secondo le modalità previste dalla legislazione.

Prestazioni garantite dal SSN


– Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro ora prevenzione collettiva e sanità pubblica
– Assistenza distrettuale – Assistenza ospedaliera
Prestazioni totalmente esclusi dai LEA
– Per esempio chirurgia estetica non conseguente a incidenti, circoncisione maschile, medicine non
convenzionale
*Prestazioni parzialmente escluse dai LEA in quanto erogabili solo secondo specifiche indicazioni cliniche
indicate.

Criteri di esclusione
Sono esclusi i lvelli di assistenza ergati a carico del SSN le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni
sanitarie che:
1. Non rispondono a necessità assistenziali
2. Non soddisfano il principio dell'efficacia e dell'appropriatezza (evidenze scientifiche - EBN)
3. In presenza di altre forme di assistenza, non soddisfano il rpincipio dell'economicità, ovvero non
garantiscono un uso efficiente delle risorse.

LEA --> Nuovo Sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria composta da 88 indicatori
tra i quali ne saranno scelti alcuni che formeranno il «core» sul quale saranno valutate le performances
delle regioni.
Nelle prossime slides i 22 indicatori scelti per il 2020.

Indicatori di un nuovo sistema di garanzia


· 88 indicatori
· 16 per la prevenzione collettiva e sanità
· pubblica
· 33 per l’assistenza distrettuale
· 24 per l’assistenza ospedaliera
· 4 di contesto per la stima del bisogno
· sanitario (obesità infantile)
· 1 indicatore di equità sociale (rinuncia
· alle cure)
· 10 per il monitoraggio dei PDTA
· Punteggio da 0 a 100 valore soglia 60

Nuovi LEA 2017


- Revisione dell'elenco delle malattie rare
- Revisione dell'elenco delle malattie croncihe (Es. Introduzione dell'endometriosi)
- Itroduzione screening neonatale per cataratta e sordità congenita e per malattie metaboliche ereditarie
- Miglioramento assistenza protesica
- Introduzione consulenza e prestazioni di genetica
- Introduzione procreazione medica assistita
- Assistenza autismo
- Passano da 43 a 65 i DGR ad elevato rischio di inappropriatezza

Accreditamento in Lombardia
Dal 1998 sono state accreditate tutte le strutture sanitarie pubbliche esistenti, anche se non in possesso
di tutti i requisiti previsti dalle norme regionali d’accreditamento.
Venne dato l’obiettivo di “sanare” le eventuali irregolarità. Se una struttura struttura sanitaria sanitaria
già accreditata accreditata effettua effettua modifiche, modifiche,
integrazioni, trasferimenti o apre nuove attività, queste (al termine dei lavori) devono già soddisfare tutti
i requisitiprevisti.
La ASL/ATS, inoltre, su aree specifiche e su indicazione di Regione Lombardia, effettua sopralluoghi di
monitoraggio del mantenimento dei requisiti previsti.

Nel caso in cui la struttura sanitaria non ottemperi alle prescrizioni, ASL/ATS comunica
A Regione Lombardia la sospensione dell’accreditamento della struttura, durante la
sospensione la struttura non può erogare prestazioni per il SSN/SSR.
Attenzione --> ASL effettua sopralluoghi nelle strutture sanitarie non solo per l’accreditamento, ma
anche come vigilanza igienico sanitaria, da cui scaturiscono sanzioni e
prescrizioni.

I requisiti --> Si tratta di una procedura informatizzata: inserendo i dati della struttura che si intende
accreditare viene prodotta la lista dei requisiti da soddisfare.

Come si verificano i requisiti?


Constatazione diretta della presenza di quanto previsto dal requisito (bagno
assistito?);
Produzione di certificazione tecnica attestante il possesso del requisito
(sicurezza elettrica);
Attestazione della Direzione Sanitaria di modifica organizzativa dell’attività che
consente di ritenere “virtualmente” soddisfatto il requisito (percorsi, compilazione cartella clinica.

Le proposte di riforma della medicina di base


· Rapporto di lavoro sempre convenzionato ma con u impegno orario fissato a 38h settimanali di
cui 20h da svolgere negli studi e 18h in attività sanitarie promosse dal distretto di cui almen 6
nelle Case della Comunità.
· Retribuizione --> Il 70% sarà su base capitaria mentre il 30% sarà legato a determinanti obiettivi
definiti dal Distretto. Inoltre, gli studi dovranno essere collegati in rete e saranno incentivate le
aggregazioni tra professionisti secondo il modello delle AFT.
· Apertura della studio sempre il luned+ nella fascia oraria 8 - 20.
· MMG parte integrante e protagonisti delle attività della "casa della comunità".
· Tutte le attività dei MMG verranno svolte all'interno delle AFT (Aggregazioni funzionali
territoriali).

Lo scenario dell'emergenza nella cronicità


· Più del 30% della popolazione è affetta da una o più malattie croniche
· Più del 70% dei costi sanitari diretti è determinato delle malattie croniche
· Circa l'80% dei ricoveri è dovuto alle malattie croniche
· Più del 50% dei malati cronici non riesce a seguire le terapie consigliate

*Spesso le persone con delle terapie croniche interpretano a modo loro la terapia e la prendono in
maniera scorretta, comportando alle volte complicanze.

L'aumento progressivo della prevalenza delle patologie croniche


Il caso di diabete
· Aumento della durata della vita
· Aumento dell'età medià
· Aumento della sensibilità del sistema a prendere in carico sistematicamnete i malati cronici
· Aumento della rischiesta da parte degli assistiti e delle loro famiglie di essere presi in carico
sistematicamente
· Prolungamento della durata della "malattia presa in carico"
· Aumento dell'incidenza di nuovo casi

Caratteristiche
· Prevalenza elevata e in continuo aumento
· Malattia evolutiva
· Elevati costi sanitari diretti e indiretti

Il 4.9% della popolazione assistita dal SSN ha il diabete, ciò corrisponde in termini assoluti a circa 3
miliorni di Italiani
In aggiunta, almeno 1 milione di Italiani è diabetico senza sapere di esserlo
In soli 10aa, la percentuale di persone affette da diabete è passata dal 3.7% al 4.9%. In pratica, rispetto a
10 aa fa ci sono oggi nel nostro Paese 1 milione di persone in più con diabete.

Una persona con diabete costa annualmente al SSN in media media 2.589 euro: 827 (31,9%) per farmaci,
1.274 (49,2%) per ricoveri dovuti alle complicanze, 488 (18,9%) per prestazioni specialistiche e
diagnostiche
Le complicanze: la malattia coronarica (angina, infarto) è da 2 a 4 volte più frequente rispetto ai non
diabetici; le persone con diabete contribuiscono per circa un terzo ai nuovi casi di dialisi; la metà di tutte
le amputazioni non legate a traumi è causata dal diabete; infine, il diabete rappresenta la prima causa di
cecità fra gli adulti.
Strumento per l'autonomizzazione della persona diabetica
Pianificazione concordata e scritta dei controlli clinici, strumentali, bioumorali
Criteri scritti in modo semplice e comprensivo per interpretare gli esami eseguiti
Diario per la registrazione dell'autocontrollo glicemico
Recapiti telefonici degli operatori sanitari

Assistenza primaria
Assistenza fornita attraversi servizi integrati ed accessibili da operatori che sono responsabili di farsi
carico della grande parte dei bisogni sanitari attraverso lo sviluppo di un rapporto di partenariato con i
propri assistiti e la pratica nel contesto della famiglia e della comunità.

Le caratteristiche:
· Passaggio da reattiva a proattiva
· Medicina di iniziativa
· Stratificazione del rischio
· Differenti livelli assistenziali
· Essere il centro del sistema di assistenza
· Erogazione di assistenza tailorizzati sul singolo individuo e del suo contesto sociale
· Utilizzare sistemi informatici evolutivi
· Investire sull'autogestione del pz e del suo caregiver
· Avere linee guida che tengano conto di età e comporbosità
· Poter contare su team multiprofessionali che puntano al miglioramento continuo
· Presa in carico

Di cosa necessitano i pz affetti da patologie croniche


Una relazione tterapeutica continua con un team assistenziale ed un sistema organizzato per soddisfare
bisogni relativi a:
Trattamento efficace --> Clinico, comportamentale, di sostegno.
Informazione per gestire la proprio assistenza
Follow up sistematico e valutazioni periodiche in rapportoalla gravità del quadro clinico
Gestione intensiva per coloro che non raggiungono gliobiettivi di cura
Coordinamenro della cura tra i vari contesti ed i vari professionisti

Approccio inclusivo, equo, conveniente, efficace per migliorare la salute attraverso:


Strutture di prossimità
Potenziamento delle cure domiciliari la casa è il luogo privilegiato dell'assistenza
Integrazione di sanitario e sociale e soprattutto nella fragilità
Servizi digitalizzati che permettono anche l'integrazione dei rpofessionisti

Assistenza primaria in UE
L'MMG ha un ruolo primario, affinancato spesso dagli infermieri ma tutti i Paesi puntano allo sviluppo di
equipe multiprofessionali e multidisciplinari. Nessun modello sembra risentire delle modalità
contrattuali. In ogni caso solo in Spagna gli MMG sono dipendenti pubblici, in Svezia sono sia dipendenti
pubblici, sia privati. Negli altri Stati è in vigore un sistema misto: liberi professionisti o dipendenti di
strutture multidisciplinari come in Franzia e GB, ma con modalità di ingaggio differenti.

Febbraio 2022 - Nuovo assetto dell'assistenza primaria e del medico di med. Gen.
Vigilanza af AGENAS che produrrà un rapporto semestrale.
Perno del nuovo sistema sarà il distretto sanitario in cui il ruolo fondamentale sarà svolto dalla casa della
comunità che fornirà assistenza 24h su 24.

Gli studi dei dei medici di famiglia 8quale indramento giuridico?) saranno spoke della casa di comunità
che forniranno assistenza sei giorni su sette per 12h.

Distretto
· Distretto di circa 100.000 abitanti con variabilità secondo criteri di densità di popolazione e
caratteristiche del territorio
· Almeno una casa delle comunità HUB ogni 40 - 50 mila abitanti
· Case delle comunità SPOKE ed ambulatori di MMG e PLS per fornire capillarmente assistenza
· Almeno un infermiere di famiglia o comunità ogni 2 - 3 mila abitanti.
· Una unità di comunità assistenziale ogni 100 mila abitanti
· Una centrale operativa ogni 100.000 abitanti
· Un Ospedale di comunità con 20 posti letto ogni 50 - 100 mila abitanti.

Casa della Comunità


 La Casa di Comunità HUB deve poter contare su 7-11 infermieri un assistente sociale e 5-8 unità
dipersonale di supporto scio sanitario ed amministrativo
 La Casa di Comunità Comunità deve essere facilmente facilmente raggiungibile e riconoscibile
 E’ il luogo fisico di prossimità dove si coordina l’assistenza sanitaria e sociosanitaria con interventi
multidisciplinari integrati

Casa della Comunità HUB


 Garantisce l’erogazione delle prestazioni anche con telemedicina
 Presenza medica 24h per7 giorni con integrazione con la continuità assistenziale
 Presenza infermieristica 12 ore tutti i giorni
 Punto unico di accesso (PUA)
 Punto prelievo
 Punto screening
 Servizi diagnostici per il monitoraggio della cronicità (telemedicina, telerefertazione)
 Ambulatori specialistici per le patologie ad elevata frequenza
 Sistema integrato di prenotazione
 Servizio di assistenza domiciliare
 Integrazione con i servizi sociali
 Integrazione con le associazioni di volontariato e dei cittadini

Casa della Comunità SPOKE


 Presenza di equipe multidisciplinari
 Presenza lunedì – sabato per 12 ore
 Punto unico di accesso (PUA) sanitario
 Presenza di cardiologo pneumologo diabetologo
 Presenza di servizi infermieristici
 Punto screening
 Collegamento con casa HUB
 Presenza CUP
 Partecipazione e valorizzazione delle associazioni di volontariato

Unità di Continuità Assistenziale Unità di Continuità Assistenziale- UCA


 Dimissioni Dimissioni difficili difficili di pazienti pazienti non ricoverabili ricoverabili in ospedale
ospedale di comunità
 Presa in carico di pazienti durante episodi epidemici garantendo una risposta rapida e flessibile
effettuando accertamenti diagnostici ed i relativi interventi terapeutici
 Supporto all’assistenza domiciliare
 Programmi di prevenzione per esempio vaccinazioni in RSA, scuole e comunità di difficile
raggiungimento
 L’UCA afferisce alla Casa di Comunità HUB ed è collegata alla COT

Centrale Operativa Territoriale


 L’obiettivo della COT è quello di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza
sanitaria e sociosanitaria
 Coordinamento della presa in carico tra i servizi ed i professionisti
 Tracciamento delle transizioni da un luogo all’altro di cure e del livello clinico assistenziale
 Supporto informativo e logistico
 Telemedicina teleassistenza gestione della piattaforma tecnologica
 Operativa sette giorni su sette

Centrale Operativa 116117 (NEA)


 Prestazioni e/o consigli medici
 Modalità di accesso alla continuità assistenziale
 Modalità di accesso a MMG e PLS
 E’ una struttura sanitaria territoriale per interventi sanitari a bassa intensità clinica, potenzialmente
erogabili a domicilio ma che richiedono assistenza/sorveglianza infermieristica
continua
 Può essere collocato in una casa della comunità o in un ospedale
 L’accesso L’accesso avviene avviene su richiesta richiesta del medico:
- di medicina generale
- di continuità assistenziale
- di pronto soccorso
- specialista ambulatoriale
- pediatra di libera scelta
 La degenza media non deve superare i 30 giorni

Altri servizi del territorio


 Hospice nella rete delle cure palliative e della terapia del dolore anche con ricoveri
solo diurni e per pazienti pediatrici (hospice 10 posti letto ogni 100.000 abitanti)
 Servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile
 Servizi per la salute della donna e del bambino (Consultorio Familiare): salute della donna,
adolescenti/giovani, famiglia/coppia/adozioni (planetaryhealth)
 Telemedicina --> I medici di famiglia e la casa della Comunità I medici di famiglia e la casa della
Comunità Hub
 30 – 35 MMG afferenti, due ore di attività settimana per medico
 apertura 12 h per 6 giorni su 7
 Copertura 24 ore su 24
 10 – 15 ambulatori
 8-12 infermieri di famiglia
 5-8 unità di supporto amministrativo

Legge regionale 11 luglio 1997 , n. 31 Legge regionale 11 luglio 1997 , n. 31 - 1


• Libera scelta del cittadino
• Definizione degli ambiti territoriali delle aziende
• Riordino della rete ospedaliera
• Definizione di funzioni e compiti delle aziende
• Integrazione con funzioni socioassistenziali degli enti locali
• Parità tra soggetti erogatori accreditati di diritto pubblico e di diritto privato
• Il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie si deve basare sulla libera scelta
• Il finanziamento delle aziende sanitarie si deve basare sulle prestazioni effettivamente erogate
• Le ASL coincidono con le province
• Gli Ospedali aggregati in Aziende
• Le Strutture private possono essere accreditate
Il 30% dei cittadini lombardo soffre di una patologia cronica: 3 milioni
Il 37% dei malati cronici è impropriamente ricoverato in aree per acuti
Le spese per le patologie croniche sono il Perché una riforma del SSR? 70% del fondo lombardo
Il 10% dei malati cronici è utente dei servizi sociali
Circa 600.000 cittadini lombardi (anziani, disabili, non autosufficienti) sono cronici dal
punto di vista socio sanitario

Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo:


Un sistema complesso
Libertà di scelta
Parità di competitività pubblico e privato
Separazione delle competenze tra programmazione, erogazione e controllo

I principi
Presa in carico della persona
Promozione della appropriatezza clinica economica ed organizzativa
Parità di accesso per i cittadini
Integrazione tra gli erogatori sanitari, socio sanitari e sociali
Riequilibrio asse ospedale territorio
Garantire la presa in carico e la contiuità assistenziale
Superamento della frammentazione

I punti salienti della riforma


Superamento della frammentazione della organizzazione territoriale
Valorizzazione del territorio
Integrazione dei servizi sanitario sociosanitario e sociale
Valutazione di bisogno ed appropriatezza
Revisione della rete di offerta in risposta ai bisogni emergenti

I pilastri
Orientamento e accesso ai servizi
Dalla centralità della diagnosi a quella del percorso (PDTA) personalizzato
Centralità della persona fragile e della sua famiglia
Valutazione multidimensionale del bisogno e strutturazione di una rete di servizi appropriata per
rispondere ai bisogni

Il sistema del welfare della Regione Lombardia appropriata per rispondere ai bisogni
Libera scelta del cittadino
Aumento della trasparenza della spesa, dell’efficienza gestionale e della qualità dei servizi offerti
Risposta ai bisogni emergenti
Integrazione sociale e socio sanitario
Prossimità – facilitare l’accesso ai servizi
Presa in carico – valutazione multidimensionale per garantire appropriatezza

Il sistema del welfare: i pilastri del modello


Continuità assistenziale

Modello che separa le funzioni chiave: la programmazione (Regione ed ATS)


· L’erogazione (ASST e privati accreditati) controllo (Agenzia dei controlli ed ATS)
· Viene sancita l’integrazione tra le politiche sanitarie e sociosanitarie.
· Servizio Sanitario – eroga prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione
· Servizio Sociale – eroga prestazioni Art. 3 (Finalità)
· Servizio Sociale – eroga prestazioni assistenziali di supporto alle persone ed alla
· sua eventuale famiglia
· Servizio Sociosanitario – eroga prestazioni e servizi ad elevata integrazione sanitaria e
· sociale
· ATS

Le funzioni:
Programmazione delle attività attraverso la lettura e l’analisi della domanda del territorio
Passaggio dal to cure al to care
Coordinamento tra tutti gli erogatori
Negoziazione ed acquisto delle prestazioni sanitarie
Governo del percorso della presa in carico della persona nella rete dei servizi
Controllo degli erogatori

· Le ATS sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa,


· amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. Sono 8.
· Le ATS attuano la programmazione stabilita dalla Regione sui territori di competenza ed
assicurano i Art. 6 (Agenzie di tutela della salute) Art. 6 (Agenzie di tutela della salute) - 1
· Regione sui territori di competenza ed assicurano i LEA ed eventuali ulteriori livelli aggiuntivi con
risorse proprie.
· Le AST garantiscono l’integrazione delle prestazioni sanitarie con quelle sociosanitarie di
competenza delle autonomie locali, possono anche garantire l’integrazione con le prestazioni
sociali i cui oneri però non gravano sul fondo sanitario regionale.
· Le ASST (27) sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia Organizzativa,
amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. Le ASST concorrono all’erogazione
dei LEA ed di eventuali ulteriori livelli aggiuntivi con risorse proprie nella logica della presa in
carico della persona.
Art. 7 (Aziende sociosanitarie territoriali ed aziende ospedaliere)
· Proprie nella logica della presa in carico della persona con articolazioni organizzative a rete e
modelli integrati tra ospedale, territorio e cure primarie.
· Le ASST si articolano in due settori aziendali:
· Rete territoriale e polo ospedaliero i cui direttore
· Sociosanitario e sanitario rispondono al direttore generale
· Il settore Polo Ospedaliero si articola in presidi e/o in dipartimenti organizzati per intensità di
cura è dedicato alla cura del paziente acuto e all’offerta sanitaria
· Ogni ASST deve avere un polo ospedaliero con almeno un presidio ospedaliero.
· Il settore aziendale rete territoriale delle ASST eroga le prestazioni distrettuali di media, bassa
intensità e di medico legale e favorisce l’integrazione delle funzioni sanitarie con quelle sociali di
competenza delle autonomie locali.
· Eroga tutte le prestazioni di prevenzione prima
· Eroga tutte le prestazioni di prevenzione prima erogate dalle ASL.
· Al settore rete territoriale afferiscono: - i presidi ospedalieri territoriali POT

I presidi sociosanitari territoriali PreSST


· In collegamento con le unità complesse delle cure primarie concorrono a garantire la continuità
delle cure
· I POT sono strutture multiservizio deputate alla erogazione di prestazioni residenziali sanitarie e
sociosanitarie a media e bassa intensità per pazienti acuti e cronici e/o prestazioni ambulatoriali
· e domiciliari.
· I PreSST costituiscono una modalità organizzativa per l’integrazione delle attività e delle
prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali per la presa incarico della persona
· Servizi sociosanitari e sociali per la presa incarico della persona e della fragilità.
· Erogano prestazioni ambulatoriali ed a domicilio di media e bassa intensità, possono attivare
degenze intermedie, subacute, post acute e riabilitative a bassa intensità prestazionale.
· Promuovono prevenzione ed educazione sanitaria.
· Possono essere organizzati come ospedale.

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