medico che si occupa dello studio delle alterazioni biochimiche di natura patologica e dell'applicazione di
tecniche analitiche per effettuare determinazioni diagnostiche o di routine sui liquidi biologici.
L’obiettivo è quello di fornire informazioni utili al clinico, usando tecniche di Chimica-Clinica,
Immunochimica, Ematologia/Coagulazione, Biologia Molecolare e rispettando qualità e sicurezza operative.
Oggi parliamo di BENESSERE, più che di salute e questo è un bene da salvaguardare per tutti.
Il Benessere individuale e collettivo è un elemento centrale nella vita e nella prosperità delle popolazioni
(OMS); questo ha delle conseguenze che incidono su tutte le dimensioni della vita dell’individuo nelle sue
diverse fasi e modifica le condizioni, i comportamenti, le relazioni sociali, le opportunità, le prospettive dei
singoli e delle loro famiglie.
La vita media aumenta e parallelamente cresce in importanza il ruolo svolto dalla condizione di benessere
(salute).
Se ci stessimo chiedendo di cosa si occupa oggi il Farmacista possiamo basarci su un’indagine per Rami di
attività economica al 2014, per i laureati in Farmacia e CTF (a 1 anno dalla laurea), la quale ci dice che:
il 10,6% lavora in ambito industriale, soprattutto nel ramo chimica/energia;
il 14,8% è occupato nel settore sanitario;
il 64,2% ha trovato un impiego in farmacie e altre realtà del commercio;
il restante 10,4% lavora in altri servizi (dalla ricerca alla consulenza).
Il modello della farmacia dei servizi è stato introdotto in Italia dalla legge numero 69 del 18 giugno 2009
(articolo 11). Il volto della farmacia è cambiato con i tre Decreti ministeriali del 16 dicembre 2010, dell'8 luglio
e del 3 ottobre sulla "farmacia dei servizi", che hanno previsto l'erogazione di servizi e prestazioni professionali
ai cittadini anche da parte delle farmacie.
Questi servizi possono essere:
Prestazioni analitiche di prima istanza
Servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali
Prestazioni professionali
Prenotazioni prestazioni specialistiche
Arriva in Stato-Regioni il riparto da 36 milioni per le 9 Regioni per il triennio 2018-2020 per l’avvio della
sperimentazione di prestazioni e funzioni assistenziali erogati dalle farmacie con oneri a carico del SSN.
Il Farmacista e le autoanalisi
Il Decreto del 16 dicembre 2010, (GU n. 57 del 10 marzo 2011): test "autodiagnostici", test gestibili
direttamente dai pazienti in funzione di autocontrollo a domicilio, o che possono, in caso di condizioni di
fragilità di non completa autosufficienza, essere utilizzati mediante il supporto di un operatore sanitario, presso
le farmacie territoriali pubbliche e private.
Le linee guida sono quelle di guidare il paziente ad effettuare l’autoanalisi, si comunicano i risultati, NON SI
FA DIAGNOSI, si fanno solo dei rilievi numerici e se il risultato ottenuto risultasse fuori limite si consiglia di
consultare il medico.
Le prestazioni analitiche di prima istanza (autoanalisi) effettuabili in farmacia sono (Decreto 16 dicembre
2010):
test per glicemia, colesterolo e trigliceridi;
test per misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito;
test per la misurazione di componenti delle urine quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina,
leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria;
test ovulazione, test gravidanza, e test menopausa per la misura dei livelli dell'ormone FSH nelle urine;
test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.
Stress ossidativo
Test della celiachia
L'alcool test
Screen Droga Test(R)
Analisi genetiche test DNA (Rischio di invecchiamento cutaneo; Efficienza metabolismo Vitamina D e folati;
Efficienza metabolismo caffeina; Predisposizione obesità; Intolleranza lattosio; Test di paternità informativo
e/o legale.
L’attuale network di 2.432 (a giugno 2016) Farmacie utilizza un’unica piattaforma di Telemedicina sull’intero
territorio nazionale in modo di avere:
• uniformità di raccolta dei dati sanitari;
• uniformità di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero da parte di ogni farmacia;
• uniformità di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche di teleconsulto/ telerefertazione da parte
degli ospedali;
• unico database condiviso
Inoltre, le farmacie che partecipano ai piani di screening sono utili sia per gli utenti, sia per il SSN.
Con la Telemedicina, cresce l’impegno delle farmacie nella prevenzione cardiovascolare in quanto più di 4mila
farmacie oggi in Italia si sono attrezzate per fornire servizi di telemedicina realizzati grazie all’accordo di
collaborazione tra Promofarma e HTN (Health Telematic Network).
Nel 2018, sono state complessivamente erogate 99.923 prestazioni, con un aumento del 53% rispetto al 2017
(65.511 prestazioni).
E i numeri parlano chiaro. In particolare, nel quarto trimestre 2018 sono stati effettuati 24.789
elettrocardiogrammi (+44% rispetto al quarto trimestre 2017), 5.860 monitoraggi holter (+67% rispetto al
quarto trimestre 2017) e 5.014 monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h – ABPM (+42% rispetto al
quarto trimestre 2017).
Questo ha consentito di rilevare numerose situazioni di anomalie, in alcuni casi anche gravi, tanto da richiedere
l’invio al Pronto Soccorso in codice rosso.
LA PHARMACEUTICAL CARE
La pharmaceutical care implica la gestione attiva delle cronicità, la presa in carico del paziente, la verifica
dell’aderenza e il monitoraggio delle terapie farmacologiche.
È la gestione responsabile della terapia, ai fini del raggiungimento di risultati che migliorino la qualità della vita
del paziente, ossia per:
❖Il trattamento appropriato della patologia;
❖ L’eliminazione o la riduzione delle sintomatologie,
❖ L’arresto o il rallentamento del processo patologico;
❖ La prevenzione di una patologia o di una sintomatologia
Questa si pratica attraverso la cooperazione tra farmacista, paziente e gli altri professionisti, nella progettazione,
implementazione e monitoraggio di un piano terapeutico volto a produrre risultati specifici per il paziente,
mediante:
L’individuazione dei problemi potenziali e reali legati al farmaco;
La soluzione dei problemi reali legati al farmaco
La prevenzione dei problemi legati al farmaco
L’intervento del farmacista migliora l’aderenza alla terapia nei pazienti che hanno subito Infarto del miocardio;
È stata registrata una ridotta ospedalizzazione, con un risparmio notevole/anno per paziente.
La Autoanalisi in Farmacia si effettuano per fare prevenzione e come controllo di base; sono affidabili e
servono soprattutto alle persone che devono controllarsi spesso per tenere i valori nella norma.
Tuttavia, è bene, in presenza di valori anomali, consultare il proprio medico e almeno una volta l’anno
sottoporsi a un check up completo.
RIASSUMENDO:
Quali prestazioni possono essere erogate?
Prestazioni analitiche di prima istanza e servizi di Secondo livello erogabili con dispositivi strumentali (d.m. 57
16.12.2010)
Prenotazioni e pagamento dei referti e ritiro delle Prestazioni specialistiche (d.m. 8.7.2011)
Prestazioni professionali (d.m. 90 16.12.2010) (infermiere e Fisioterapista). Si aggiungono: psicologo,
podologo, dietologo, Logopedista, nutrizionista,etc..)
La farmacia opera come intermediario, infatti la farmacia emetterà una fattura come intermediario
all’operatore
sanitario e il cliente riceverà una fattura esente iva dall’operatore sanitario che esegue la prestazione.
Le responsabilità della farmacia sono minori, salvo quelle espressamente previste dalla legge sui servizi che
impongono l’obbligo di controllo dell’operato e dei requisiti dell’operatore.
Nel rapporto diretto la farmacia fattura tutto il corrispettivo al cliente e riceve dal professionista o dal
laboratorio o dalla cooperativa una fattura esente IVA.
Maggiore responsabilità: il cliente, nel caso di prestazione eseguita in modo non conforme, agirà nei confronti
della farmacia che, a sua volta, dovrà rivalersi nei confronti del soggetto che ha prestato il servizio.
È importante obbligare il soggetto che esegue la prestazione a munirsi di un’adeguata copertura assicurativa
professionale nonché stipulare un’adeguata polizza come farmacia.
Ma chi risponde dei danni cagionati dall’infermiere, dal fisioterapista o dal nutrizionista??
La responsabilità penale è personale, cioè è colpa dell’esecutore della prestazione
La responsabilità civile: Risarcimento danni: ILFARMACISTA(Cass.8826/2007 c.c. art.1228) con facoltà di
rivalsa.
È necessaria una specifica tutela assicurativa.
A conferma di quanto detto I risultati della ricerca Doxa Pharma COSMOPHARMA 2015
La ricerca, condotta su un ampio campione di farmacie italiane, ha evidenziato attese diverse nei confronti del
proprio futuro, con parallele aspettative di aiuto da parte delle aziende farmaceutiche.
4 sono in particolare i modelli di farmacia usciti dalla indagine, che riportiamo di seguito con la percentuale
relativa:
FARMACIA "ALL" (n=150) Offre servizi sanitari e benessere 30%
FARMACIA "DEI SERVIZI" (n=57) Orientata all’offerta dei servizi sanitari 11%
FARMACIA "BENESSERE" (n=103) Orientata ai prodotti benessere 21%
FARMACIA "?" (n=190)"Alla ricerca del proprio futuro" 38%
1. La farmacia "dei servizi": è un tipo di farmacia più orientato alla costruzione di un modello di offerta di
servizi sanitari, anche, ma non solo, ad integrazione dell’attuale sistema sanitario locale.
Le Farmacie che intendono occuparsi di prevenzione, di assistenza domiciliare e consiglio professionale, e che
si aspettano proposte di partnership dalle aziende, articolate dal lato FORMATIVO sul più generale sistema
sanitario e per le principali patologie.
2. La farmacia “alla ricerca del proprio futuro, che manifesta ampi ambiti di incertezza e nella partnership con le
aziende farmaceutiche cerca di definire un modello vincente, lungo il continuum sanità/benessere.
Importanti, in questo caso, saranno le reti di formazione/informazione con attività sul ruolo futuro della
farmacia e le relative alternative a disposizione.