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La biochimica clinica e la biologia molecolare clinica sono discipline della biologia applicata al campo

medico che si occupa dello studio delle alterazioni biochimiche di natura patologica e dell'applicazione di
tecniche analitiche per effettuare determinazioni diagnostiche o di routine sui liquidi biologici.
L’obiettivo è quello di fornire informazioni utili al clinico, usando tecniche di Chimica-Clinica,
Immunochimica, Ematologia/Coagulazione, Biologia Molecolare e rispettando qualità e sicurezza operative.
Oggi parliamo di BENESSERE, più che di salute e questo è un bene da salvaguardare per tutti.
Il Benessere individuale e collettivo è un elemento centrale nella vita e nella prosperità delle popolazioni
(OMS); questo ha delle conseguenze che incidono su tutte le dimensioni della vita dell’individuo nelle sue
diverse fasi e modifica le condizioni, i comportamenti, le relazioni sociali, le opportunità, le prospettive dei
singoli e delle loro famiglie.
La vita media aumenta e parallelamente cresce in importanza il ruolo svolto dalla condizione di benessere
(salute).

LE NUOVE OPPORTUNITÀ PROFESSIONALI


Un’indagine ISTAT del 2009, a tre anni dalla laurea in Farmacia (o CTF), oltre l’83% dei laureati ha trovato un
inserimento nel mondo del lavoro, seguiti dai veterinari e preceduti dagli ingegneri!
Sono però aumentati i contratti flessibili e negli ultimi due anni si è registrato un calo rispettoall’83%.
I dati sulla condizione occupazionale nel 2019 riportano che ad un anno laurea lavora il 60,2%, mentre a tre
anni a lavorare è il 78,4 e l'82,2% a cinque.
Nel confronto con le altre laure i laureati in farmacia e medicina con età compresa tra 30 e 34 anni hanno un
tasso di occupazione che raggiunge l’84,3%;

NUOVI IMPORTANTI RUOLI DEL FARMACISTA


Ad oggi migliorano le condizioni di “salute” fisica, peggiora lo stato psicologico, permangono le
disuguaglianze, territoriali e sociali, si vive anche per più anni in peggiori condizioni di salute o con limitazioni
nelle attività quotidiane, tra le persone di bassa estrazione sociale, molti dei comportamenti a rischio sono più
marcati.
Inoltre, diversi segmenti di popolazione e certe zone del Paese sono stati particolarmente colpiti dalla riduzione
dei posti di lavoro e con il perdurare della crisi, la situazione si è deteriorata.
Le persone hanno bisogno innanzitutto di essere ascoltate e poi di essere curate, il medico di famiglia ascolta
sempre meno ed il farmacista ha magistralmente assunto il nuovo ruolo di counselor.
Il nuovo ruolo del farmacista in farmacia va dall’innovazione scientifica, alla gestione della cronicità e dei
disturbi minori, delle politiche di prevenzione, all’empowerment del paziente, dalla farmacia dei servizi al
valore delle prestazioni ad alto valore cognitivo che segnano l’infungibilità di specifiche competenze.
Il ruolo del farmacista in farmacia è finalizzato a garantire aderenza della Professione e della Farmacia alla
mission del sistema sanitario per migliore il livello di efficacia delle terapie, il buon governo della spesa.
Il Farmacista è un Professionista al servizio della comunità
inoltre, la Laurea può essere utilizzata in molti altri ambiti e vi sono delle possibili novità nell’assetto del
Servizio Farmaceutico.
I principali sbocchi occupazionali del laureato in Farmacia
• Farmacie territoriali e ospedaliere (utilizzo camera bianca): nuova figura del farmacista clinico
• Esercizi prossimali (Parafarmacie)
• SSN e Pubblica Amministrazione
• Preparazione di radiofarmaci per ospedali pubbl/priv
• Industrie, Distribuzione Intermedia, Officine di Produzione, Aziende Veterinarie
• Scuola e Università
• Creazione di start up
• Gestione di centri di coordinamento sul territorio

Se ci stessimo chiedendo di cosa si occupa oggi il Farmacista possiamo basarci su un’indagine per Rami di
attività economica al 2014, per i laureati in Farmacia e CTF (a 1 anno dalla laurea), la quale ci dice che:
 il 10,6% lavora in ambito industriale, soprattutto nel ramo chimica/energia;
 il 14,8% è occupato nel settore sanitario;
 il 64,2% ha trovato un impiego in farmacie e altre realtà del commercio;
 il restante 10,4% lavora in altri servizi (dalla ricerca alla consulenza).

Ruoli professionali più gettonati nel mondo del lavoro:


•Farmacista in punto vendita con responsabilità per la preparazione, la qualità e la distribuzione dei farmaci,
oltre che per l’educazione sanitaria della popolazione
•Farmacista in organizzazioni sanitarie pubbliche o private
•Farmacista in aziende di servizi alla collettività e al cittadino
•Ricercatore nel settore farmaceutico e chimico
•Analista in laboratorio
•Informazione medico-scientifica, per promuovere un corretto uso dei farmaci
•Manager e Marketing Manager nell’industria farmaceutica
•Se ha un master o un dottorato di settore: esperto presso aziende cosmetiche e del settore alimentare-dietetico
•Insegnante in istituti secondari
•Specializzazioni: Farmacologia e tossicologia clinica, Microbiologia e virologia, Genetica medica e Patologia
clinica e biochimica clinica.

Un Laureato in Farmacia e poi abilitato può


 intraprendere la Specializzazione in Farmacia ospedaliera: farmacista di farmacia ospedaliera con
collaborazione nel campo della salute pubblica e nell’assistenza ospedaliera.
 In Inghilterra, ma anche in Canada i laureati in Farmacia e CTF possono diventare Pharmacist Prescriber,
una figura professionale che in Italia non esiste ancora.
Questi possono prescrivere farmaci in maniera indipendente, ad esclusione di alcune categorie di medicinali
specifiche, come quelle utilizzate per il trattamento delle dipendenze.
Un laureato italiano può acquisire il titolo di Pharmacist Prescriber, integrando il proprio titolo di studi con un
anno di formazione da svolgere direttamente presso una delle numerose università/centri di riferimento presenti
negli Stati in cui è possibile esercitare la professione.
 In Inghilterra è obbligatoria di affianco al medico di base e non solo il Farmacista clinico, dal “sapere” al
“saper fare”. Si può raggiungere tale titolo attraverso un master internazionale dell’Università di Milano,
Cagliari e Granada grazie alla collaborazione con aziende e istituti di eccellenza.
 Gestione della Farmacia dei servizi: per attuarla è necessario vi sia l’accordo tra le parti in causa, in
particolare medico e farmacista.
Dunque, possiamo dire che la figura del Farmacista è di tipo ibrido: questo deve essere un professionista
intellettuale, un concessionario di pubblico servizio e anche imprenditore.
Abbiamo i farmaci galenici, i farmaci magistrali, i farmaci confezionati in Cosmesi - Veterinaria - Alimenti
dedicati, i farmacisti che si occupano nell’industria farmaceutica e nella farmacia dei servizi.

Le Competenze del farmacista devono esssere:


• Scientifiche e Tecniche (per la conoscenza dei farmaci e dei presidi)
• Commerciali (per i prodotti extrafarmaco)
• Manageriali (per gli acquisti e il corretto controllo aziendale)
• Marketing (per la vendita e la giusta comunicazione alla clientela)
• Servizi (per le nuove finalità della Farmacia: CUP, ADI, Analisi, Educazione Sanitaria)
• Galeniche (per i preparati fatti in Farmacia)
• Direzione (per la gestione globale)
Sono in discussione alcune importanti ipotesi di riforma che potrebbero influire oltre che sul numero delle
farmacie anche sulla modalità di gestione di esse, ossia societaria o meno. Pertanto, è molto importante tenersi
costantemente aggiornati.
È in continua evoluzione il rapporto tra farmacia e territorio e si va sempre più affermando il nuovo modello di
“Farmacia dei Servizi”, con un maggior coinvolgimento nell’assetto del SSN e un mutamento del ruolo
sanitario della farmacia e quindi del Farmacista.
La farmacia clinica di comunità ci conduce da una professione incentrata sul Farmaco ad una incentrata sul
paziente e sulla sua salute focalizzandosi su prevenzione e terapia.
Le multifunzioni della farmacia clinica sono:
 Pharmaceutical care Nelle patologie croniche di gestione medica, attraverso una serie di attività di supporto
 Healt care  insieme di attività a tutela della salute del paziente: campagne di prevenzione, attività di screening
per la diagnosi precoce, servizi di autoanalisi, educazione al corretto life style, attività di informazione sanitaria
e sostegno ai programmi vaccinali.
 Pharmacy practice Gestione dei disturbi Minori (GI, Bambini, DONNE, Dermatologia, disturbi muscolo
scheletrici, Occhio e orecchio)
 Gestione comunità H-T PHT (distribuzione diretta) e Farmaci Biotecnologici.

Il modello della farmacia dei servizi è stato introdotto in Italia dalla legge numero 69 del 18 giugno 2009
(articolo 11). Il volto della farmacia è cambiato con i tre Decreti ministeriali del 16 dicembre 2010, dell'8 luglio
e del 3 ottobre sulla "farmacia dei servizi", che hanno previsto l'erogazione di servizi e prestazioni professionali
ai cittadini anche da parte delle farmacie.
Questi servizi possono essere:
 Prestazioni analitiche di prima istanza
 Servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali
 Prestazioni professionali
 Prenotazioni prestazioni specialistiche
Arriva in Stato-Regioni il riparto da 36 milioni per le 9 Regioni per il triennio 2018-2020 per l’avvio della
sperimentazione di prestazioni e funzioni assistenziali erogati dalle farmacie con oneri a carico del SSN.

Il Farmacista e le autoanalisi
Il Decreto del 16 dicembre 2010, (GU n. 57 del 10 marzo 2011): test "autodiagnostici", test gestibili
direttamente dai pazienti in funzione di autocontrollo a domicilio, o che possono, in caso di condizioni di
fragilità di non completa autosufficienza, essere utilizzati mediante il supporto di un operatore sanitario, presso
le farmacie territoriali pubbliche e private.
Le linee guida sono quelle di guidare il paziente ad effettuare l’autoanalisi, si comunicano i risultati, NON SI
FA DIAGNOSI, si fanno solo dei rilievi numerici e se il risultato ottenuto risultasse fuori limite si consiglia di
consultare il medico.
Le prestazioni analitiche di prima istanza (autoanalisi) effettuabili in farmacia sono (Decreto 16 dicembre
2010):
 test per glicemia, colesterolo e trigliceridi;
 test per misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito;
 test per la misurazione di componenti delle urine quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina,
leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria;
 test ovulazione, test gravidanza, e test menopausa per la misura dei livelli dell'ormone FSH nelle urine;
 test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.
 Stress ossidativo
 Test della celiachia
 L'alcool test
 Screen Droga Test(R)
 Analisi genetiche test DNA (Rischio di invecchiamento cutaneo; Efficienza metabolismo Vitamina D e folati;
Efficienza metabolismo caffeina; Predisposizione obesità; Intolleranza lattosio; Test di paternità informativo
e/o legale.

I Servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali sono:


➢ dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della pressione arteriosa;
➢ dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite auto - spirometria;
➢ dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della saturazione percentuale dell'ossigeno;
➢ dispositivi per il monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell'attività cardiaca in
collegamento funzionale con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti
tecnici, professionali e strutturali;
➢ dispositivi per consentire l'effettuazione di elettrocardiogrammi con modalità di tele cardiologia da
effettuarsi in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti
tecnici, professionali e strutturali.
la piattaforma ITC di Federfarma nella telemedicina è L'insieme di tecniche mediche ed informatiche che
permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari a distanza.
È una piattaforma informatica già attiva per tutte le farmacie italiane; può erogare tutte le prestazioni
diagnostiche previste dal decreto legislativo 153/2009, determinanti per la gestione delle cronicità.
Per aderire bisogna
a) Connettersi al sito www.federfarma.it;
b) Leggere la documentazione;
c) Stipulare il contratto;
d) Seguire il corso FAD (ECM e l’addestramento all’utilizzo dei dispositivi);
e) Effettuare l’ordine dei dispositivi.
Tali prestazioni al momento sono fornite in regime privatistico.

L’attuale network di 2.432 (a giugno 2016) Farmacie utilizza un’unica piattaforma di Telemedicina sull’intero
territorio nazionale in modo di avere:
• uniformità di raccolta dei dati sanitari;
• uniformità di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero da parte di ogni farmacia;
• uniformità di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche di teleconsulto/ telerefertazione da parte
degli ospedali;
• unico database condiviso
Inoltre, le farmacie che partecipano ai piani di screening sono utili sia per gli utenti, sia per il SSN.
Con la Telemedicina, cresce l’impegno delle farmacie nella prevenzione cardiovascolare in quanto più di 4mila
farmacie oggi in Italia si sono attrezzate per fornire servizi di telemedicina realizzati grazie all’accordo di
collaborazione tra Promofarma e HTN (Health Telematic Network).
Nel 2018, sono state complessivamente erogate 99.923 prestazioni, con un aumento del 53% rispetto al 2017
(65.511 prestazioni).
E i numeri parlano chiaro. In particolare, nel quarto trimestre 2018 sono stati effettuati 24.789
elettrocardiogrammi (+44% rispetto al quarto trimestre 2017), 5.860 monitoraggi holter (+67% rispetto al
quarto trimestre 2017) e 5.014 monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h – ABPM (+42% rispetto al
quarto trimestre 2017).

Questo ha consentito di rilevare numerose situazioni di anomalie, in alcuni casi anche gravi, tanto da richiedere
l’invio al Pronto Soccorso in codice rosso.

LA PHARMACEUTICAL CARE
La pharmaceutical care implica la gestione attiva delle cronicità, la presa in carico del paziente, la verifica
dell’aderenza e il monitoraggio delle terapie farmacologiche.
È la gestione responsabile della terapia, ai fini del raggiungimento di risultati che migliorino la qualità della vita
del paziente, ossia per:
❖Il trattamento appropriato della patologia;
❖ L’eliminazione o la riduzione delle sintomatologie,
❖ L’arresto o il rallentamento del processo patologico;
❖ La prevenzione di una patologia o di una sintomatologia
Questa si pratica attraverso la cooperazione tra farmacista, paziente e gli altri professionisti, nella progettazione,
implementazione e monitoraggio di un piano terapeutico volto a produrre risultati specifici per il paziente,
mediante:
 L’individuazione dei problemi potenziali e reali legati al farmaco;
 La soluzione dei problemi reali legati al farmaco
 La prevenzione dei problemi legati al farmaco
L’intervento del farmacista migliora l’aderenza alla terapia nei pazienti che hanno subito Infarto del miocardio;
È stata registrata una ridotta ospedalizzazione, con un risparmio notevole/anno per paziente.

Direttrici per la collaborazione e creazione di reti


Avviare progetti di rete sul territorio con protocolli che coinvolgano tutti gli attori, finalizzati a:
a) Attività di informazione (sull’uso dei farmaci e dei dispositivi)
b) Screening (es: sull’Asma, sulla BPCO, etc.),
c) Campagne specifiche di educazione (stili di vita, antifumo, etc.)

La Autoanalisi in Farmacia si effettuano per fare prevenzione e come controllo di base; sono affidabili e
servono soprattutto alle persone che devono controllarsi spesso per tenere i valori nella norma.
Tuttavia, è bene, in presenza di valori anomali, consultare il proprio medico e almeno una volta l’anno
sottoporsi a un check up completo.

Limiti e obblighi imposti dalla nuova legge


 Esami e test dovranno essere effettuati in ambienti separati da quelli normalmente frequentati dai clienti;
 Può essere obbligatoria la presenza di operatori sanitari specializzati;
 Sono vietati i prelievi di sangue con siringa: consentiti soltanto i metodi alternativi e meno invasivi, come il
prelievo dal polpastrello;
 Il farmacista non potrà né valutare i risultati né fare una sua diagnosi (che compete al medico);
 Nei locali della farmacia dovrà essere esposto in modo chiaro ed evidente l'elenco di prestazioni cui sarà
possibile sottoporsi.
 Le apparecchiature utilizzate devono essere verificate e tarate periodicamente, al fine di poterne garantire
l’affidabilità, l’efficienza e la sicurezza di funzionamento.
 Il personale addetto all’impiego delle apparecchiature o al supporto ed eventuale assistenza al paziente che
fruisce di tali servizi, deve essere adeguatamente formato ed aggiornato.
 Ai fini della qualità delle prestazioni erogate, la Regione per il tramite del Servizio di Vigilanza sulle
Farmacie della ASL, effettua ispezioni periodiche per verificare la corretta applicazione del DM 16 dicembre
2010 e 8 luglio 2011.

In particolare, devono essere verificati:


• la taratura periodica degli strumenti utilizzati per l’autodiagnosi;
• il corretto smaltimento dei dispositivi utilizzati per le analisi (aghi, lancette, strisce);
• l’idoneità dei locali della Farmacia nel cui ambito le prestazioni sono erogate;
• il possesso dei titoli abilitanti per gli infermieri e i fisioterapisti che operano in Farmacia.

Quindi la farmacia dei servizi offre:


- Autoanalisi (già indicate) e prevenzione e educazione sanitaria
- Analisi del capello (Mineralogramma).
- Centro Informazioni.
- Centro servizi per: lipidomica, analisi genomica, microbioma orale e/o fecale (riceve i kit-invia ai centri
analisi e dispensa i risultati al medico)
- Consulenza per uso Integratori
- Consulenza per interazione tra farmaci cooperando con il medico (Farmacista clinico)
- Ritiro referti e consegna farmaci a domicilio

RIASSUMENDO:
Quali prestazioni possono essere erogate?
 Prestazioni analitiche di prima istanza e servizi di Secondo livello erogabili con dispositivi strumentali (d.m. 57
16.12.2010)
 Prenotazioni e pagamento dei referti e ritiro delle Prestazioni specialistiche (d.m. 8.7.2011)
 Prestazioni professionali (d.m. 90 16.12.2010) (infermiere e Fisioterapista). Si aggiungono: psicologo,
podologo, dietologo, Logopedista, nutrizionista,etc..)

ASPETTI FISCALI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI DI PRIMA ISTANZA


Come suggerito da Federfarma, in assenza di un chiarimento ufficiale è consigliabile assoggettare le prestazioni
di autoanalisi svolte dalla farmacia ad IVA ad aliquota ordinaria.
Nei casi in cui la Farmacia si frappone tra il cliente ed il laboratorio, si pensi al caso in cui la farmacia trasmette
il
campione, ematico e no, al laboratorio di analisi e restituisce il referto al cliente. In questo caso la prestazione
dovrebbe essere ESENTE d’IVA.
Le prestazioni dei laboratori sono esenti iva e l’interposizione della farmacia non muta il trattamento tributario
(ex pluribus C n.25 3.8.1979; C. n.40 14.4.1983; R n.87/E 12.7.2006; Corte di Giustizia causa n.C-141/00
10.9.2002)
Per quanto riguarda gli aspetti fiscali relativi ai servizi di primo livello attraverso i quali le farmacie partecipano
alla realizzazione dei programmi di educazione sanitaria e di prevenzione delle principali patologie a forte
impatto sociale, non trattandosi di prestazioni direttamente correlate al trattamento sanitario ma assimilabili alla
formazione sono prestazioni SOGGETTE AD IVA.
Per gli aspetti fiscali relativi ai servizi di secondo livello si ritiene che le prestazioni di telemedicina siano
ESENTI IVA trattandosi di prestazioni accessorie che vengono attratte al medesimo trattamento iva delle
prestazioni principali che sono ESENTI IVA (in senso conforme R n.337/E del 1.8.2008, C. n. 25 del 3.8.1979
e C. n. 40 del 14.4.1983)
Inoltre, il:
 Nutrizionista non biologo : soggetto ad iva
 Dietista, podologo, psicologo, logopedista : esenti iva
 Infermiere e fisioterapista (d.m. 90 16.12.2010): esenti iva
Inoltre, per le prestazioni di servizi dovrebbe essere, in linea generale, emessa fattura. L’art.22 al comma 1 n.4
prevede, però, che per le prestazioni di servizi rese in locali aperti al pubblico possa essere
emesso lo scontrino o la ricevuta fiscale in luogo della fattura. Si ritiene che possa essere emesso lo scontrino
fiscale in luogo della fattura.

La farmacia opera come intermediario, infatti la farmacia emetterà una fattura come intermediario
all’operatore
sanitario e il cliente riceverà una fattura esente iva dall’operatore sanitario che esegue la prestazione.
Le responsabilità della farmacia sono minori, salvo quelle espressamente previste dalla legge sui servizi che
impongono l’obbligo di controllo dell’operato e dei requisiti dell’operatore.
Nel rapporto diretto la farmacia fattura tutto il corrispettivo al cliente e riceve dal professionista o dal
laboratorio o dalla cooperativa una fattura esente IVA.
Maggiore responsabilità: il cliente, nel caso di prestazione eseguita in modo non conforme, agirà nei confronti
della farmacia che, a sua volta, dovrà rivalersi nei confronti del soggetto che ha prestato il servizio.
È importante obbligare il soggetto che esegue la prestazione a munirsi di un’adeguata copertura assicurativa
professionale nonché stipulare un’adeguata polizza come farmacia.

Ma chi risponde dei danni cagionati dall’infermiere, dal fisioterapista o dal nutrizionista??
La responsabilità penale è personale, cioè è colpa dell’esecutore della prestazione
La responsabilità civile: Risarcimento danni: ILFARMACISTA(Cass.8826/2007 c.c. art.1228) con facoltà di
rivalsa.
È necessaria una specifica tutela assicurativa.

A conferma di quanto detto I risultati della ricerca Doxa Pharma COSMOPHARMA 2015
La ricerca, condotta su un ampio campione di farmacie italiane, ha evidenziato attese diverse nei confronti del
proprio futuro, con parallele aspettative di aiuto da parte delle aziende farmaceutiche.
4 sono in particolare i modelli di farmacia usciti dalla indagine, che riportiamo di seguito con la percentuale
relativa:
 FARMACIA "ALL" (n=150) Offre servizi sanitari e benessere 30%
 FARMACIA "DEI SERVIZI" (n=57) Orientata all’offerta dei servizi sanitari 11%
 FARMACIA "BENESSERE" (n=103) Orientata ai prodotti benessere 21%
 FARMACIA "?" (n=190)"Alla ricerca del proprio futuro" 38%

1. La farmacia "dei servizi": è un tipo di farmacia più orientato alla costruzione di un modello di offerta di
servizi sanitari, anche, ma non solo, ad integrazione dell’attuale sistema sanitario locale.
Le Farmacie che intendono occuparsi di prevenzione, di assistenza domiciliare e consiglio professionale, e che
si aspettano proposte di partnership dalle aziende, articolate dal lato FORMATIVO sul più generale sistema
sanitario e per le principali patologie.
2. La farmacia “alla ricerca del proprio futuro, che manifesta ampi ambiti di incertezza e nella partnership con le
aziende farmaceutiche cerca di definire un modello vincente, lungo il continuum sanità/benessere.
Importanti, in questo caso, saranno le reti di formazione/informazione con attività sul ruolo futuro della
farmacia e le relative alternative a disposizione.

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