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Nasce la SOCIOLOGIA che si occupa di analizzare e capire gli effetti e le cause dei comportamenti umani.
Per analizzare la società si applica la teoria del DETERMINISMO (il teorico di questa teoria è Hippolyte
taine).
Il metodo scientifico del positivismo è all’origine dell’EVOLUZIONISMO del naturalista inglese Charles
Darwin. Quest’ultimo scrive “L’ORIGINE DELLE SPECIE”. Darwin ritiene che le diverse specie in natura si
EVOLVANO nel corso del tempo per sopravvivere meglio all’ambiente in cui vivono, entrando in
competizione tra di loro.
Questa lotta per la vita è vinta dagli individui più adatti alle sopravvivenze, che trasmettono le loro
caratteristiche ai discendenti.
Le ipotesi di Darwin vengono riprese dal filosofo Herbert Spencer che APPLICA I PRINCIPI
DELL’EVOLUZIONISMO ALLA SOCIETÀ UMANA. Spencer ritiene che anche le classi sociali si evolvano nel
tempo e che quindi I PIÙ DEBOLI SONO DESTINATO A SOCCOMBERE AI PIÙ FORTI. Ciò giustifica il dominio
sugli altri popoli, il razzismo, il nazionalismo.
In questo stesso periodo dal punto di vista letterario nascono REALSIMO, NATURALISMO, VERISMO.
IL REALISMO: tendenza letteraria in contrasto con il romanticismo (romanzo storico), che si afferma in
TUTTA EUROPA e con essa si diffonde sempre di più il ROMANZO.
Il romanzo:
1° NOVELLA CHE SI PUÒ CONSIDERARE VERISTA è il “ROSSO MALPELLO” (1878) sono presenti le
tecniche di verismo.
Successivamente, pubblica una raccolta di novelle “VITA DEI CAMPI” e il romanzo più famoso “I
MALAVOGLIA” (non ebbero successo ma Verga continua sulla strada intrapresa scrivendo con lo stile
VERISTA)
Pubblica altre novelle: CICLO DEI ROMANZI “CICLO DEI VINTI” ma non lo finisce
Anni’90 torna a Catania e assume posizioni politiche REAZIONALI (tradizionalista, conformista, ovvero
contrario alla progressività).
1992: viene nominato SENATORE A VITA.
I MALAVOGLIA:
Fa parte di un ciclo di romanzi “CICLO DEI VINTI” in cui Verga si propone di rappresentare 5 ceti sociali, dal
più misero al più elevato.
IL CICLO DEI VINTI: dovevano essere 5 ma ne scrisse 2.
PRIMO ROMANZO “MALAVOGLIA” (1881), nome ANTIFRASTICO (nome opposto all’indole della famiglia)
si racconta di una famiglia di pescatori Siciliani di Aci Trezza (paesino di pescatori).
PERSONNAGI:
1. NONNO (PADRON NTONI): capo famiglia e tradizionalista, si considera il dito grosso senza di lui non ci
sarebbe la famiglia, è l’opposto del nipote
2. BASTINIAZZIO: figlio di Ntoni
3. MARUZZA LA CONGA: moglie di Bastiniazzio
4. NTONI: ribelle e rivoluzionario, ha lo stesso nome del nonno per mettere in confronto il progresso e la
tradizione, Ntony spera di far successo senza faticare e pensa di sapere più del nonno, Ntony viene
arrestato; provoca la vergogna della famiglia, costretto ad andarsene
5. ALESSI: unico che rimane della famiglia
6. LUCA: muore in guerra
7. LIA: prostituta
Le vicende si svolgono tra il 1863 e il 1878, il romanzo tratta del fallimento del tentativo di migliorare la
propria condizione sociale. Le disgrazie iniziano quando Padron Ntoni acquista dallo Zio Crocifisso dei
lupini per rivenderli a Catania ma la barca della provvidenza affonda e con essa anche i lupini.
TEMI:
- Valori del passato, contrapposto al valore del progresso;
- Partenze e ritorni;
- Fallimento di ogni tentativo di cambiamento
ROMANZO CORALE: tanti personaggi che si muovono intorno a protagonisti; il protagonista non è 1 ma
tutto il coro delle voci del paese.
- Ellissi dell’autore: impersonalità, è una storia che si fa da se
- Dialoghi indiretti.
DECADENTISMO
Ultimi 20 anni dell'Ottocento, parallelamente al positivismo (da questa parte fiducia nel futuro nel
progresso) si sviluppa il decadentismo (dall'altra una sensibilità più decadente che rifiuta
- ottimismo del positivismo
- metodo scientifico come stile della letteratura)
Il termine decadentismo inizialmente viene coniato in modo dispregiativo nei confronti degli intellettuali/
poeti che avevano un comportamento ribelle/ provocatorio nei confronti della società borghese.
Questi poeti vengono definiti maledetti per lo stile di vita che conducevano, spesso dedito a droghe (oppio)
o ad alcool. Successivamente: viene adottato dai poeti stessi per AUTODEFINIRSI: il termine non è più
negativo ma descrittivo. I poeti si definiscono decadenti perché hanno la sensazione di vivere al tramonto di
un'epoca che sta decadendo; il poeta (pensa che non abbia più alcun ruolo) si sente escluso da questa
società, “alla società” importa solo del progresso tecnologico. Stanno decadendo i vecchi valori; si dice che
i poeti sentono di aver perso la loro aureola (sacralità); non gli rimane che vivere una vita ai margini della
società.
GIOVANNI PASCOLI
Nasce a San Maria di Romagna (1855) in una famiglia numerosa; suo padre fa il tenutario; trascorre
l'infanzia a San Maria inizia a studiare da Urbino ma la sua adolescenza viene segnata dall' uccisione del
padre (1867) senza motivazione; questa morte turba tutta la famiglia in particolare pascoli che continua a
interrogarsi sulla ROTTURA DEL NIDO FAMILIARE; tema centrale delle sue poesie. Successivamente
muoiono la madre e alcune sue sorelle. Nel frattempo, studia al liceo e riesce ad ottenere una borsa di
studio; gli viene tolta perché partecipa a una delle proteste contro il governo anarchico, viene arrestato ma
viene assolto dalle accuse e riesce a laurearsi. Inizia la sua carriera dal poeta e da professore di lettere.
1° raccolta e Myrichae (1891) latino; ambiguità; da una parte è influenzata dal classico, dall'altra è un
innovatore.
Pascoli viene definito L'ULTIMO DEI POETI ANTICHE IL PRIMO DEI POETI MODERNI; rinnova la poesia
attraverso il simbolismo ma rispetta le tradizioni; va ad abitare a Castelvecchio di Barga (Toscana) in una
villetta immersa nella natura con la sorella Maria mentre l'altra sorella si sposa e ciò provoca dolore a
Pascoli. Pubblica altre raccolte di poesia come i conti di Castelvecchio e i poemetti. Verso la fine della sua
vita cambia il suo orientamento politico e assume un atteggiamento più nazionalista, appoggia l'impresa
in Libia comincia ad assumere un atteggiamento DA POETA VATE (GUIDA).
Muore a Bologna nel 1912.