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Divina Commedia

E'un poema formato da 100 canti divisi in 3 cantiche: inferno, purgatorio


e paradiso. Il metro utilizzato è la terzina di endecasillabi legate da rime
incrociate. Le date di composizione del poema sono incerte ma sappiamo
che nel 1314 l’inferno era già concluso, che il purgatorio si è diffuso
intorno al 1315 e che il paradiso è stato scritto nel 1316 e diffuso
dopo la morte dell’autore.
Dante racconta il suo viaggio nei regni ultraterreni del peccato (inferno),
dell’espiazione (purgatorio) e della salvezza (paradiso).
La complessità e la grandiosità del poema è tale da comprendere teologia,
morale, filosofia, riflessione e passione politica.
TITOLO Il titolo di commedia è stato scelto da Dante tenendo
presente le leggi della retorica medievale. L’aggettivo “divina” (“che
tratta argomenti oltremondani”, questo il più probabile significato) fu
aggiunto dopo. Più difficile è motivare la scelta del titolo dantesco, in
quanto l’autore stesso offre indicazioni controverse. Si penserebbe che
sia una scelta in base a criteri stilistici (nel De vulgari eloquentia egli
riprende la classificazione classica e medievale degli stili: uno stile
elevato adatto alla tragedia, uno mediano per la com-media, uno umile per
l’elegia), ma se tale indicazione può essere accettabile per le prime due
cantiche, non lo è per la terza, in cui il registro è più elevato.
Poi viene spiegata la definizione e il significato di commedia: “La
commedia è un genere di narrazione poetica differente da tutti gli altri.
Differisce dunque dalla tragedia in questo, che la tragedia all’inizio è pa-
cata e tranquilla e alla fine è grave e orribile.”
La commedia invece presenta all’inizio elementi aspri, ma la sua materia
termina felicemente. Questa definizione riguarda dunque non tanto lo
stile quanto la materia trattata.
La commedia ha un inizio tragico e una conclusione positiva: dallo
smarrimento di Dante nella selva oscura (peccato) fino alla salvezza,
verso il viaggio che porta al paradiso.
LINGUAGGIO Ma commedia anche perché Dante utilizza molteplici e
vari stili: mescola il linguaggio alto e solenne con il linguaggio medio e il
volgare; il linguaggio medio o il volgare viene utilizzato da Dante per
descrivere le bassezze delle anime infernali e le pene più orrende e
degradanti dell’inferno, mentre il linguaggio alto e solenne viene utilizzato
dall’autore per descrivere la gioia del paradiso.

INFERNO:Il racconto di Dante inizia quando il poeta si smarrisce in una


salva che viene immaginata nelle vicinanze di Gerusalemme; lo salva l’anima
di Virgilio che accompagna Dante nel lungo viaggio tra i regni dell’inferno e
del purgatorio. Virgilio non riesce ad andare in paradiso,dove c’è Beatrice
come guida, perché è morto senza conoscere la fede cristiana.
L’inferno si presenta come una grande voragine a forma di cono il cui
vertice si trova al centro della terra,formatosi quando Dio fece
precipitare il capo degli angeli ribelli,Lucifero. L’ingresso dell’inferno è
segnato dal fiume Acheronte,sulle rive del quale si trovano le anime di
coloro che sono morti nel peccato e qui, in base alla gravità del peccato
commesso, si decide la pena che dovrà subire l’anima per l’eternità. Lungo
le pareti del cono ci sono dei vasti cerchi sui quali si trovano posto le
anime dei dannati.
Il male, cioè il peccato secondo la chiesa cristiana nasce da tre
atteggiamenti: l’incontinenza(l’abbandonarsi agli istinti naturali senza
utilizzare la ragione), la violenza(contro Dio,contro se stesso e contro il
prossimo) e la froda (compiere del male usando l’inganno). L’inferno risulta
diviso in 3 grandi aree suddivise a loro volta da nove cerchi. Lucifero è
piantato nel fondo del baratro infernale e con le sue tre bocche manciulla
in eterno Giuda (traditore di Gesù e della chiesa) , Bruto e Cassio
(traditori di Cesare e quindi dell’impero). Le pene inventate da Dante sono
regolate dalla legge del contrappasso.
DIVINA COMMEDIA DOMANDE
Panoramica su dante su tutti i canti , si ritrovava nella selva oscura, 3
animali (fiere) lonza leone e lupa . Poi arriva Virgilio in suo aiuto e gli dice
che la strada è un’altra: inferno purgatorio e paradiso.
2 dante: 1 protagonista e uno che racconta, diventa omniscente: fa
analessi e prolessi.
CANTO V
1 Perché un poeta può essere superbo? Per la propria arte
2 Perché deve afre sto grande giro? Per purificare la propria anima
3 Chi è minosse (Canto V)? Mostro che è il giudice dell’inferno
4 Che vuol dire essere incontinenti? Peccati più leggeri degli altri
5 Chi sono gli incontinenti? (dannati categorie) golosi, lussuriosi,
iracondi e accidiosi, avari e prodighi
6 Minosse non è l’unico mostro, ci sono vari guardiani mostruosi perché
dante li sceglie? Per incutere timore, x aumentare il carico della
pena dei dannati  mostruosi perché agiscono d’istinto
7 Canto V 15esimo verso cosa gli dice? Apostrofe, parole non molto
accoglienti, dice a minosse di farsi gli affari suoi e basta = x
Caronte. Non nomina dio perché è all’inferno.
8 Alla fine si fa molto silenzioso tranne per il vento? C’è un buio
perenne e un vortice infernale che li sbatte da un muro all’altro
facendogli soffrire (dannati che volano)  legge del contrappasso x
analogia perché il vento rappresenta la passione, trova qui Achille,
Cleopatra ecc (quelli che si sono fatti trasportare)
9 li paragona a degli stormi e gru perché?
10 Dante prova pena per 2 ragazzi: paolo e francesca che li paragona a
2 volatili (verso 82) perché li confronta con 2 colombe? solo
francesca riesce a interloquire con dante  francesca era promessa
sposa del fratello di paolo e lui scoprendolo li uccise fa venire
Beatrice in mente a dante e sviene
11 Quale corrente poetica? stilnovo guinizzelli
12 Dante è ancora un poeta stilnovista? No ma ha uno stile + realista
13 Con quale opera si conclude la poetica stilnovistica di dante? Vita
nova
14 Dove si trova il padre di Cavalcanti? 10 canto
15 Figlio di cavalcanti (?) ecc

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