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³ἂν οἰηθεὶς… ἐπάταξεν: οἰηθεὶς è participio aoristo di οἴω. I due ἂν sono in realtà uno solo, da accompagnare a
ἐπάταξεν che assume così valore di apodosi del periodo ipotetico.
1
πλεῖστος -η -ο:superlativo di πολύς molteplice, numerosissimo, più frequente, più diffuso, prevalente.
2
Ἀθήνησι(ν): avv. ad/in Atene.
3
ἀκολασία: (dal verbo κολάζω): “intemperanza, smoderatezza”, opposto a σωφροσύνη (Rocci); intemperanza, licenza
(GI).
4
πατάσσω: battere, percuotere, (in senso allargato) punire; attivo aoristo ottativo singolare terza.
5
αὐτόθῐ avv. proprio lì, qui, nel luogo stesso
6
ὑπεξίστημι: tirarsi indietro, ritirarsi, cedere il posto o il passo; mediopassivo futuro indicativo singolare terza.
7
ἕνεκα e ἕνεκε(ν): a che scopo? perché? PLAT. Prot. 310b; τὸ οὗ ἕ. la causa finale ARISTOT. Phys. 194a 27, al.
8
φράζω: spiegare, dichiarare, est. dire, esporre, riferire.
9
οἴομαι: articipio mediopassiva aoristo passivo maschile singolare nominativo
10
πατάσσω: percuotere; attivo aoristo indicativo singolare terza.
11
ἐσθής -ῆτος, ἡ: vestito.
12
εἶδος -εος: aspetto; neutro plurale nominativo.
La sfrontatezza degli schiavi e dei meteci è massima ad Atene, tuttavia lì
non è possibile punirli, e lo schiavo non cederà il passo davanti a te. Io
esporrò per quale motivo ciò è tipico del paese. Se fosse stabilito per legge
che uno schiavo o meteco o liberto può essere punito da uno libero, spesso
si percuoterebbe un cittadino ateniese, pensando che sia uno schiavo: là il
popolo non è affatto migliore nel modo di vestire, né schiavi e meteci sono
migliori nell’aspetto.
Se ci si meraviglia anche di questo, che là consentono agli schiavi di
vivere bene e talvolta anche nel lusso, anche questo potrebbe apparire che
lo facciano a ragion veduta. Dove infatti esiste una potenza navale, a causa
delle ricchezze è necessario essere schiavi dei servi (τοῖς ἀνδραπόδοις
δουλεύειν), per ragioni economiche perché io prenda i proventi dalle cose
prodotte dallo schiavo. Dove gli schiavi sono ricchi, allora non è più utile
che il mio schiavo ti tema. A sparta il mio schiavo ti teme, ma se il tuo
schiavo mi temesse (qui), correrebbe il rischio di dare il suo denaro per
non mettere a rischio la sua vita. […]
(διὰ τοῦτ᾽ οὖν ἰσηγορίαν καὶ τοῖς δούλοις πρὸς τοὺς ἐλευθέρους
ἐποιήσαμεν—καὶ τοῖς μετοίκοις πρὸς τοὺς ἀστούς, διότι δεῖται ἡ πόλις
μετοίκων διά τε τὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόν: διὰ τοῦτο οὖν
καὶ τοῖς μετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαμεν.)
Dunque, per questo motivo abbiamo concesso agli schiavi diritti pari a
quelli degli uomini liberi, e ai meteci diritti pari a quelli dei cittadini,
perché la città ha bisogno di meteci, per il grande numero di mestieri e per
la flotta; per questo motivo dunque abbiamo concesso opportunamente
piena libertà anche ai meteci.