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SOMMARIO
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Redazione
Direttore Responsabile: Renato Salvadeo - via Bacchiglione 20 - 48100 Ravenna
ORDINE MARTINISTA
tinista è una libera associazione di Uomini di interesse per quegli elementi di competizione
desiderio i quali si propongono lo studio dei “profana”, invece così cara a coloro che pri-
rapporti tra Dio, l’uomo e la natura, e si vilegiano la via della controiniziazione.
impegnano ad usare a fine di bene il frutto della loro Aldebaran non si stancava di ripetere (ed io, ovvia-
conoscenza”…. mente in funzione dei riscontri derivati dalle persona-
A seguito di questo brevissimo promemoria li esperienze, lo condivido pienamente): ….che l’ac-
storico/culturale, credo possa essere gradito ricordare quisizione di un grado d’iniziazione non può essere
anche alcuni “doveri” di un “Martinista”, che se vera- concessa da nessuno, ma si conquista da sé stessi.
mente tale, sentirà nell’intimità più profonda l’esi- Consegue a ciò che i gradi concessi dagli iniziatori
genza di osservare quelle norme che promanano dai non possono assolutamente rappresentare l’acquisi-
simboli principali dell’Ordine stesso: trilume, zione di una maggior conoscenza e, quel che più
maschera, mantello, senza perdere di vista gli statuti conta, di un avvicinamento alla realizzazione, ma
ed i fondamenti sui quali si basa la disciplina di tutti sono soltanto un incarico gerarchico necessario per
i Martinisti che, solo attraverso la via del cuore, costruire la piramide di un Ordine iniziatico che pos-
l’hanno forse compresa (non occorre certo ricordare siede i poteri di trasmissione della via iniziatica tra-
che unicamente con la mente non si percorre alcun dizionale e che tale trasmissione deve effettuare per
passo su questa via; per tale motivo, inoltre, il subire mantenere la tradizione (in altre parole “perché la
semplicemente delle iniziazioni, non è affatto sinoni- fiaccola non sia mai spenta”) indicando la via della
mo di rigenerazione evolutiva). realizzazione, ma che la realizzazione non può tra-
Ad ogni modo, abbiamo purtroppo constatato in que- smettere (ed è ovvio sia così, altrimenti l’Ordine non
sti ultimi tempi ed in diversi ambiti, una strana “irre- sarebbe – come lo è – una organizzazione umana ma
quietezza” che sta pervadendo non pochi soggetti, qualcosa di soprannaturale) perché la realizzazione è
che ci ha lasciato perplessi, sia riguardo la “genuini- una cosa assolutamente personale. E chi dice il con-
tà” della loro iniziazione tradizionale, che della capa- trario afferma il falso.
cità di trarre quegli insegnamenti che sono indispen- Ovvio il dire che in una organizzazione come la
sabili per raggiungere in successione la corretta nostra e cioè un Ordine iniziatico – i gradi che costi-
messa in pratica della maschera e poi del mantello. tuiscono gli incarichi sono affidati – o almeno lo
Ovviamente, come ho già precisato più volte (ma non dovrebbero essere - a chi ha dato dimostrazione di
lo faccio certo per primo) magari qualcuno, per erro- aver studiato e appreso le dottrine e la materia adat-
re suo (in buona fede o meno) o di qualche iniziatore, te ad aprire la via della realizzazione, e di aver dimo-
potrebbe essersi convinto di aver conquistato strato di aver ben compreso i tre fondamentali sim-
maschera e mantello attraverso la trasmissione del boli dell’Ordine.
grado che questi simboli descrive. Che quanto abbiamo detto risponda al vero è prova-
Con buona pace di tutti, è bene convincersi che si è to da un fatto certo: chi ha raggiunto la realizzazione
trattato di un errore. non ha più bisogno di insegnamenti o di guida, né di
L’acquisizione, prima della “maschera”, poi del appartenere a cariche gerarchiche perché è al di
“mantello”, non dipende dalla trasmissione di un sopra di tutto ciò….
grado, ma bensì dalla cosciente consapevolezza inte-
riore di averli raggiunti, lungo la pesante strada dello L’Ordine Martinista non è dunque una Massoneria
studio, della trasformazione della personalità che anche se alcune sue forme esteriori possono far ricor-
consente di trarre dal proprio Io il germoglio del Sé, dare quelle Massoniche che però, giusto per dissipare
il quale in progressiva dominanza di un nuovo e rige- alcuni equivoci, sono state, per lo più, emulate dalle
nerato stato dell’essere, porta a prendere diversa organizzazioni cavalleresche o militari in genere, che,
coscienza di ogni cosa ed a perdere ogni a loro volta, avevano attinenza anche con
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caratteristica del re, l’incenso è il simbolo del ricadute e le rinascite … arte che si ottiene
sacerdote, della religione, dell’amore, la gradualmente attraverso un progressivo
mirra è il simbolo dell’immortalità del corpo riorientamento dei desideri e delle mete e, di
(con essa si imbalsamava il cadavere per preservarlo conseguenza, attraverso l’identificazione con il Sé
dalla decomposizione post mortem. superiore.
La grotta/stalla rappresenta anche il corpo fisico; il
bue, come il toro, anticamente è stato sempre consi- MOSE’
derato come il simbolo della fertilità e della fecondi- S:::I:::I:::
tà; l’asino, invece, simboleggia la personalità, la natu-
ra inferiore dell’uomo (entrambi questi animali erano
là per servire Gesù) … infatti l’iniziato, nel suo lavo-
ro di evoluzione, entra in conflitto con la sua perso-
nalità (l’asino) e con la sua sensualità (il bue) che
deve accudire e coordinare.
L’iniziato è appunto colui che è riuscito a dominare
queste due energie (bue e asino) ed a metterle a suo
servizio, ma non le reprime in quanto sono energie
straordinariamente utili se messe all’opera sotto il
giusto controllo. Il Natale dunque ci ricorda che il
significato dell’esistenza umana è quello di risveglia-
re il sé inferiore e metterlo al servizio dell’anima e ciò
avviene mediante l’arte di vivere … con le
sue prove, i suoi errori, le piccole vittorie, le
zione, pesantezza, rigore, ecc), in rapporto partenza. Essere veramente ricercati e non
angolare non “benevolo”. imporsi presuntuosamente per il desiderio di
Una quadratura è in generale per tutti la rap- soddisfare personali cupide esigenze sarebbe
presentazione di qualche cosa che deve essere affron- parimenti interessante.
tato (non è mai piacevole o facile) e possibilmente, Ovviamente, per costoro, i problemi più significativi
superato positivamente per poter andare avanti secon- da risolvere sono generalmente problemi animici.
do la programmazione auspicata. Alcune di queste prove sorgono, di regola, dalla
La contrapposizione delle predisposizioni dei due necessità di rigenerare quelle che si potrebbero defi-
pianeti può rappresentare lo scenario di scontro di nire qualità di un Giove negativo (tipica situazione
quelle forze in campo e quindi le difficoltà che deb- d’affrontare nelle nostre meditazioni strutturate)
bono essere inevitabilmente affrontate. Poiché ciò si come ad esempio:
riverbererà anche dentro di noi, sarà interessante ten- - Orgoglio intellettuale: l’insegnante prova un senso
tare di comprendere anche la “battaglia interiore” e di superiorità verso coloro ai quali insegna. Tendenza
quindi le possibilità di evoluzioni personali oltre che alla quale si potrà forse rimediare solo con un “muta-
generali. Nel frattempo, potremo anche trovarci a mento di coscienza”. In Primis, comprendendo che
dovere osservare, in ambiti organizzativi, ostacoli da nessuno ha mai tutta la conoscenza dell’universo su
una parte ed una sorta di fanciullesca utopia dall’al- un particolare argomento, che chiunque può aggiun-
tra. Così, guardando come soffiano i venti e dove ci gere qualcosa alla conoscenza di un altro ed essere
spingono, occorrerà cercare di indirizzare bene le congenitamente Suo superiore in saggezza.
nostre vele per proseguire, senza rovesci, il cammino - In sostanza, non si deve mai dimenticare che anche
scelto. chi Insegna qualcosa, ha affrontato un cammino di
Tra le varie attribuzioni simboliche riferite al pianeta apprendimento e che in termini di sviluppo personale
Giove, mi è gradito focalizzarne alcune, similmente a sta sicuramente ancora cercando d’imparare altro.
come, in alcuni casi, lo vedeva anche R.Steiner; quin- In sostanza, nell’insegnamento si dovrebbe mantene-
di, non solo sotto l’aspetto materiale, ma sopratutto re sempre un atteggiamento fluido, dinamico, espan-
spirituale, ossia come sede di importanti gerarchie dendo, migliorando ed allargando (il rapporto tra
(IV gerarchia, le Dominazioni). Giove in un tema insegnante ed allievo dovrebbe essere sempre
natale, può, secondo le consuete decodificazioni, improntato su due vie). Solo così credo si possa per-
amplificare ogni tendenza e quindi il nostro Giove venire a rigenerare il Giove nel proprio tema per evi-
natale è da comprendere e da tenere in particolare tare le cristallizzazioni (aspetti negativi, di nascita)
considerazione nelle sue interazioni con il resto del- causate dall’Orgoglio. Ovviamente per quanto sarà
l’oroscopo. Vorrei ricordare che, spesso, quando possibile e soprattutto se morirà la vecchia personali-
Giove è nel quadrante superiore di un tema natale, per tà (condizione ineludibile ed indispensabile) per ten-
coloro che sono chiamati all’insegnamento (potrebbe tare di far posto ad una nuova, luminosamente altrui-
riguardare i maestri come concetto esteso) in ogni stica.
ambito, questo generalmente, si suppone conferisca Anche il desiderio di riconoscimenti e lodi è un’e-
la possibilità per questi di avere una sorta di “status” spressione di un Giove “afflitto”, come conseguenza
funzionale a questa attività. di vanità e di avidità.
La configurazione positiva o negativa richiede prove In questa situazione, l’Insegnante cercherà continua-
per i potenziali Insegnanti che così possono rivelarsi mente di brillare sopra ai propri colleghi. Desidererà
buoni o pessimi (dipende da come superano le prove, l’adulazione dei suoi studenti; una spinta a migliora-
in funzione di tali configurazioni). Essere veramente re le sue abilità e ad allargare la sua influenza sarà
motivati altruisticamente e mai prevaricatori in ogni fondamentalmente motivata solo dal suo desiderio di
ambito sarebbe già un’interessante base di ricevere considerazione.
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