Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
No 2 Primavera 2022
L'eterno viandante
Attualità dell'iniziazione martinista
La filosofia della libertà in Louis-Claude de Saint-Martin
La barba di Aronne (2a parte)
Louis-Claude de Saint-Martin e la via cardiaca (2a parte)
Essere martinisti (2a parte)
Gli Ordini Illuministici e l'Ordine Martinista
La Fenice
Sommario
è il notiziario della Loggia Martinista
"Silentium" dedicato agli studi sul
Martinismo e sulla Tradizione.
Editoriale
‒ La Fenice: una rassegna martinista
È uno spazio di incontro fra quanti, animati
‒ La ice
da interno desiderio, vogliono condividere la
propria esperienza con coloro che sono in
cammino o si apprestano a farlo, nel solco
Rassegna Martinista
della Tradizione.
‒ L'eterno viandante
L'editing e la pubblicazione online sono ‒ Attualità dell'iniziazione martinista
a cura di:
Iperion S:::I:::I::: Bes S:::I::: Sentieri della Tradizione
Le immagini e la revisione dei testi sono ‒ La filosofia della libertà in LouisClaude de SaintMartin
curate da: ‒ La barba di Aronne (2a parte)
Eros S:::I::: Hathor I:::I:::
La Parola ritrovata
Hanno scritto su questo numero della
rivista:
Iperion S:::I:::I::: Aerman S:::I:::
‒ Gli Ordini illuministici e l'Ordine Martinista
Aspasia S:::I::: Eros S:::I:::
Ehlyel I:::I::: Crisi I:::I:::
Contributi
‒ LouisClaude de SaintMartin e la via cardiaca (2a parte)
Essere martinisti (2a parte)
Vita Fraterna
‒ La loggia martinista "Silentium" e i suoi Gruppi
La responsabilità degli articoli è lasciata Calendario operativo
interamente ai singoli autori e non impegna, per il
loro contenuto, la Loggia Martinista "Silentium".
Il presente notiziario:
non ha carattere di periodicità
non contiene pubblicità
non è in vendita
ha diffusione esclusivamente online
non diffonde o scambia informazioni sulle attuali condizioni politiche/economiche/sociali del Paese
non costituisce testata giornalistica o prodotto editoriale ai sensi della legge 62/2001.
Alcune immagini o testi sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio. Qualora la loro pubblicazione violasse
eventuali diritti di autore, vogliate comunicarlo via mail (loggiasilentium@gmail.com) e saranno immediatamente rimossi.
La Fenice Editoriale
3
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
4
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
5
La Fenice Rassegna Martinista
L'eterno viandante
Iperion S:::I:::I::: - Loggia "Silentium" - Collina di Pescara
6
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
7
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
tendiamo è il Non-Essere, l’En-Sof dei solo dall’impudente, dal folle, dal Matto
cabalisti, che lo sappiamo o no. … tutte le del Tarocco per l’appunto.
scuole esoteriche non hanno altro fine che Il primo ostacolo che dovrà affrontare il
quello di farci uscire, stabilmente ed viaggiatore è il “guardiano della soglia”,
irreversibilmente, dalla nostra condizione di quella parte astrale legata alla corporeità
soggetti all’incarnazione per proiettarci negli generale umana, che nella lama del Matto
abissi dell’En-Sof”. è spesso rappresentata dal coccodrillo.
Prima che tale stato si realizzi si è ancora In questo confronto interiore, il
nel Mondo (la lama dei Tarocchi che precede postulante non è solo: nel suo fardello reca
il Viandante o Matto). quei pochi ma efficaci strumenti che gli
sono stati affidati (dall’iniziatore) allorché
ha deciso di mettersi in viaggio.
Per chi non lo avesse ancora capito, è
comunque sempre un cammino solitario,
trattandosi principalmente di un cammino
interiore, dove ognuno dovrà affrontare i
propri mostri.
Certamente vi sono dei compagni di
viaggio (il bastone), alcuni dei quali hanno
già affrontato le asperità del percorso e ne
conoscono le insidie: con le loro indicazioni
è possibile evitarle o possono rimettere il
viandante nuovamente sul sentiero se si è
smarrita la via, ma il loro compito, sia ben
chiaro, termina qui.
Raggiunta la meta, quando il Nulla è il
Tutto, allora la suprema follia diviene
sapienza totale.
Questa situazione è rappresentata dal cane Non è un caso che la lama del Viaggiatore
che morde il polpaccio del Matto ed è stata o del Matto sia chiamata da Enel, nel suo
ben descritta dal Kremmerz allorché libro Trilogia della Rota, la Corona del
paragona il volgo, al latrare dei cani. Mago, proprio ad indicare che essa
Il volgo è rappresentato dal motto latino rappresenta, oltre che l’inizio del viaggio,
cave canem, ossia “guardati dai cani”, cioè anche il termine dell’iter iniziatico, il
dalla moltitudine, da coloro che mai coronamento dell’opus, ossia la riunione
arrischieranno il loro passo, prudente e del soggetto conoscente con l’oggetto
dubbioso, lungo la via che conduce alla conosciuto: la REINTEGRAZIONE.
conoscenza, via che può essere intrapresa
8
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
9
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
10
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
11
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
12
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
13
La Fenice Sentieri della Tradizione
Vi sono state nel corso dei secoli svariate Ecco dunque un punto essenziale: “Essere
definizioni di libertà: da Platone ad Hegel, a padroni delle proprie azioni”, giacché,
Kant ecc. Anche esponenti religiosi di essere padroni delle proprie azioni
vertice si sono cimentati su tale concetto, presuppone anzitutto una profonda
quale, ad esempio, papa Leone XIII che conoscenza di sé stessi, essere “svegli”
nella sua enciclica “Libertas” ha dato una laddove la maggior parte dell’umanità è
definizione di libertà che, seppur inserita in del tutto addormentata e si culla in uno
un determinato contesto storico e nel stato di spensierata ed allegra fanciullezza,
ristretto ambito cattolico è a dir poco trascorrendo la propria esistenza in modo
illuminante: ”La libertà, nobilissimo dono di banale, soddisfando i propri bisogni
natura, proprio unicamente di creature dotate essenziali e ragionando con un cervello
di intelletto e di ragione, attribuisce all’uomo totalmente asservito a coloro che fanno di
la dignità di essere in mano al proprio tutto per avere una popolazione dormiente
arbitrio, di essere padrone delle proprie e ubbidiente.
azioni”. In un suo libro Ouspensky1, discepolo di
Gurdjief, affronta il tema di “svegliarsi”,
ovvero di conoscersi e, dunque, essere
padroni delle proprie azioni, ma
Ouspensky, Gurdjieff e tanti altri hanno, a
mio avviso, dato una soluzione parziale e,
dunque, non definitiva del significato vero
del “conoscere sé stessi” e dell’essere liberi.
Del resto, mi chiedo se si possa giungere ad
una soluzione definitiva di ciò poiché
l’uomo è, per sua stessa natura, un essere
vincolato nel tempo, nello spazio e in un
corpo sottoposto alle leggi fisiche di
questa realtà.
Eppure, l’uomo è un essere che va oltre la
sua natura fisica e i limiti che la sua
fisicità gli impone e che, grazie al suo
intelletto, è in grado di percepire “infiniti
mondi e universi” ed è capace di morire tra
le torture più atroci, pur di mantener fede
14
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
ai suoi princìpi, alle sue idee ed essere, reintegrazioni degli esseri nella loro
dunque, libero, non asservito a nessun altro, primitiva proprietà, virtù e potenza
seppur l’istinto di sopravvivenza gli spirituale divina” attribuisce una grande
suggerirebbe di abdicare alle proprie idee... importanza al libero arbitrio. Quando il
ma la libertà di pensiero va oltre, sfidando Creatore creò gli esseri spirituali, li rese
persino la morte corporale. liberi e distinti e li dotò di libero arbitrio e
È questo il superamento dei propri limiti, anche per l’Adamo fu lo stesso.
delle proprie paure, anche quelle più De Pasqually afferma: “La Creazione
radicate. appartiene solo al Creatore e non alla
Dunque, la libertà potrebbe essere intesa creatura. I pensieri malvagi sono generati
come la capacità di superare i propri limiti dallo spirito cattivo, come i pensieri buoni
mediante la ragione, l'intelletto e la fede sono generati dallo spirito buono. È dovere
nelle proprie idee. dell’uomo respingere gli uni e accettare gli
La libertà, quindi, potrebbe essere come la altri secondo il suo libero arbitrio”.
facoltà di scegliere una cosa tra molte, Per Saint-Martin mediante il distacco
l’uomo si può rendere libero
dalla soggettività e dalle cose
e può diventare pronto a
raggiungere la propria anima
che è la residenza di Dio.
Solo concentrandosi nella via
interiore con il distacco, con
la preghiera l’uomo potrà
rinascere nello Spirito e la
Saggezza divina fornirà il
materiale per l’edificazione
del tempio interiore.
Solo così l’uomo lascerà agire
in sé il Principio e farà
crescere in cuor suo la Parola.
Ecco l’uomo nuovo che
potrà, tra l’altro, scacciare i
giacché chi ha i mezzi per scegliere una cosa demoni e guarire le malattie.
tra molte è padrone dei propri atti e, Per giungere all’uomo nuovo, però, l’uomo
dunque, di sé stesso. Ma è veramente così? “vecchio” dovrà passare attraverso una
Martinez De Pasqually nel “Trattato sulla triplice resurrezione, strappando tutte le
15
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
sostanze false di cui è circondato: quelle dei potrà unirsi alla Sorgente di Vita che gli
suoi pensieri, delle sue volontà e delle sue farà scoprire le basi sacramentali che tutti
azioni. noi portiamo in noi stessi e sulle quali si
È questa la fase di separazione dalla deve elevare il proprio tempio.
personalità esteriore. Ecco, dunque, che si torna a mio avviso al
La seconda fase, o resurrezione, è quella di concetto di essere padroni di sé stessi,
trattenere sui bordi del precipizio i suoi vincendo sul nemico che vorrebbe
nuovi pensieri, le sue nuove volontà e le sue corrompere, vorrebbe avere potere sulle
azioni che sarebbero pronte a cadervi se egli nostre azioni, sul nostro libero arbitrio.
non fosse costantemente vigile. E in tutto questo, un ruolo fondamentale
La terza resurrezione sarà quella in cui egli è dato dalla preghiera costante, dall’unirsi
opera anticipatamente sui suoi pensieri, alla Deità attraverso la preghiera, unico
volontà e azioni che potrebbero essere vero punto di contatto con essa e di
esposti agli attacchi del nemico e che superamento di sé stessi.
vorrebbe provare a corrompere e perciò In altri termini, se ci si trova ad un certo
lavorerà senza riposo per ottenere che la punto della propria esistenza in una selva
mano suprema lo sostenga e lo protegga in oscura ove è facile trovare impedimenti
modo che non possa avere su di lui alcun tali da ostacolare il raggiungimento della
potere ed egli vi perverrà allorché avrà propria libertà, questi impedimenti non
soggiogato tutto ciò che è in lui e potrà dire: sono tanto da ricercare all’esterno bensì in
”Io ho vinto il mondo”. noi stessi, nei nostri vizi intesi come
Solo dopo le tre resurrezioni il nuovo uomo attaccamento, dipendenza da un qualcosa
16
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
o qualcuno che ci impedisce la piena nostre catene, man mano il velo di Maya si
realizzazione del nostro essere, delle nostre assottiglia, ai nostri occhi inizia a
potenzialità. emergere una realtà che va oltre quella che
In altre parole, se non siamo capaci di “normalmente” si vede e percepisce.
liberarci da questi condizionamenti interni, Solo allora iniziamo a comprendere la
non saremmo mai padroni di noi stessi e, realtà per come è veramente ed iniziamo
dunque, non saremmo mai liberi. ad essere liberi, ad assaporare tale Libertà
Questo è un lavoro duro, fatto di disciplina, e, conseguentemente, a rinunciare sempre
della capacità di saper rimandare la di più alle nostre zone di confort pur di
gratificazione immediata, essendo in grado raggiungere una maggiore libertà. Ecco
di concentrarsi e di saper rinunciare. dunque la Via: una via fatta di azione
È sofferenza, sì... pura, compiuta
ma è anche nello spirito di
preghiera, vittoria, è una volontà
poter dire: ”Io ho pura e di un
vinto il mondo”. pensiero puro,
La libertà così svincolato dalle
conquistata non è cause e dagli
acquisita grazie ad effetti. Un
un’autorità esterna, cammino fatto di
ma è una condizione forza, di una
interiore, del nostro condotta pura,
spirito che ci di perseveranza
permette di toglierci la “maschera”, nella preghiera intesa come intimo
ascoltare e capire il proprio spirito, la nostra colloquio con la Deità, con il nostro sé
parte più profonda, il nostro Maestro divino.
interiore.
Ma il prezzo da pagare per poter Note:
1P.D. Ouspensky, Frammenti di un Insegnamento
raggiungere tale libertà è molto elevato
Sconosciuto. La testimonianza di otto anni di lavoro come
giacché è molto più semplice vivere in una discepolo di G.I. Gurdjieff, Astrolabio, Roma, 1976.
gabbia dorata e indossare una o più
maschere e mettere a tacere non solo i
bisogni più profondi, ma anche quello che il
nostro Maestro interiore ci dice... laddove si
è capaci di ascoltarlo.
Ma è molto difficile rinunciare ai bisogni e
non mi riferisco solo a quelli c.d. primari! …
eppure… man mano che rompiamo le
17
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
L'unguento che discende sulla testa e sulla La preghiera all’angelo del giorno e la
sua barba di Aronne è la Divina Sapienza relativa meditazione possono aprire porte
che discende da Binah e Hockmah. che solo ai puri saranno aperte; ai superbi
Come ricordato nel rituale martinista, il Re sarà indurito il cuore.
Salomone chiese a Dio
di ricevere Intelligenza e
Saggezza, per agire con
Giustizia, non chiese
ricchezze.
Questo è l’unguento
riferito a Salomone
poiché la Conoscenza
della Divina Sapienza
risiede nell’oscurità più
splendente che solo chi è
eletto riuscirà a leggere
nel sacro libro della
Natura “aprendo gli
occhi dell’Antico dei
Giorni”.
È per questo che nelle scuole iniziatiche, tra I colori che risplendono occulti si
cui in quella di Pitagora ad esempio, si rivelarono a Mosè nel suo firmamento, e si
imponeva un assoluto silenzio che durava 5 trovarono al di sopra dei colori che
anni, affinché non si pronunciassero parole appaiono all’occhio.
vane e inutili, (semplici “soffi” alla maniera Per questo è scritto: e apparve ad Abramo,
dei Proverbi di Queleth), ma sviluppassero a Isacco e Giacobbe come Dio onnipotente
la chiarudienza, l’orecchio interiore capace con i colori che mi rappresentano. Ma con il
di discernere, cioè l’orecchio del cuore. mio nome di YHWE, non mi feci conoscere
Poiché la reale conoscenza è dell’Essere da loro.
Supremo, quindi occultata, solo chi trova il Si tratta di quei colori eccelsi e occulti che
celeste Suggello, datogli dai supremi spiriti, Mosè meritò di vedere.
può essere condotto a cospetto della divina È questo il segreto dell’occhio chiuso e
luce. aperto.
18
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
19
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
L’Eterno dimora
nell’equilibrio, esso siede
sul fuoco che vivifica
(Shin) e non divora nè
distrugge.
Quando l’Eterno lascia il
trono lo fa per non
distruggere i mondi,
poiché la sua potenza
crea un centro e i 4
animali sacri (YHWH)
gli ruotano intorno
sorreggendo l’universo. Con la Shin l’uomo riprende il suo posto
La barba ha un doppio colore: una parte accanto all’emanazione, non è più in
nera e una parte bianca. ginocchio d’innanzi alla furia degli
La parte nera è l’ombra del Santo, la parte elementi, ma ora finalmente può alzarsi ed
bianca è la sua luce. emanare, entrando in contatto con gli Spiriti
L’associato martinista scruta la parte nera: superiori, entrando in contatto con Sion (la
Yesod è nascosta, è nuova o nera. Luna Piena) non è solo al cospetto della
L’Associato è Aaron. Chi è Aaron? Giustizia (Gerusalemme) ma finalmente
È la personificazione umana del dio Nero, è anche della Misericordia (Sion). Dai due
la personificazione del passaggio dal vecchio colori (Misericordia e Giustizia) nasce la
al nuovo testamento. Bellezza. Vi sono sei ornamenti alla Barba
Il problema del sacerdozio martinista, se è (ZA) che insieme ai capelli ne formano 9
simile a quello di Aaron o a quello di (integrando Hochmah e Binah). Il primo
Melkisedek sta nascosto tra le pieghe della ornamento consiste nella scintilla
barba. Aaron è il sacerdote di YHWH, e nascosta, oscura. Al di sotto dei capelli che
quest’ultimo è un dio Nero, il quale non vuol discendono dalle orecchie (Clemenza e
dire cattivo, ma ne è solo l’ombra, non la Severità) fino alla bocca Fondamento,
vera emanazione, non la vera luce, ma solo il dalla quale escono tutte le potenze e dalla
riflesso della luce. Come la Severità è quale si esprime il Verbo. Quando la
l’ombra della Misericordia, come dire la scintilla della nerezza si diffonde, da essa
Legge è l’ombra della Libertà. si trae la scintilla bianca, entrambi, il
Ecco la discesa della Shin, la sua irruenza. bianco e il nero, si combinano, si
YHWH riflette solo la meccanica intercambiano, come una coppia di
dell’universo e della legge. amanti, si uniscono uno con l’altro, la luce
La Shin è lo Spirito regolatore e generatore, e l’ombra; maschile e femminile, spirito e
causa delle forme. materia.
20
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
21
La Fenice La Parola ritrovata
Marco Egidio Allegri (Venezia 1897 - Fra gli Ordini Illuministici che fioriscono
in Italia il più notevole certamente é
Crespano del Grappa 1949) è stato Gran
Maestro dell'Ordine Martinista, con lo l’Ordine Martinista fondato nel 1754 da
jeronimo di Flamelicus S:::I:::I:::, dal 1945 al Martinéz de Pasqually e diffuso per opera
1949. sopratutto di G. B. Willermoz e L. C. de
L'articolo che segue appare come nota (51), Saint-Martin che ne fu anche in un certo
alle pp. 79, 80, 81 di un testo a più ampia senso il riformatore.
portata: M.E. Allegri “Introduzione al segreto In Francia ebbe un suo nobilissimo
Massonico, seguito dell’Antico Rituale dei rifiorire dall'alta opera di S. de Guaita, di
Cavalieri del Sole o Saggi della Verità”, G. Encausse, di J. Sar Peladan e infine di
pubblicazione a cura del Venerabile Ordine J. Bricaud e di Ch. Chevillon caduto per
Martinista, Venezia, Anno di Vera Luce 5706 opera della barbarie teutonica a Lione due
(1946). giorni prima dell’evacuazione tedesca.
Attualmente l'Ordine Martinista, che in
Italia non ebbe il disdoro di interrompere i
suoi lavori mai e sopratutto neanche nei
momenti di persecuzione, conta nella
nostra Penisola ben
quattrocentoquarantun gruppi, molti dei
quali svolgono un intenso lavoro per la
ricostruzione spirituale, morale ed
economica del nostro Paese.
Esso accoglie fra i suoi associati tutti
coloro che con buona volontà vogliono
intraprendere studi di occultismo,
metapsichica, radioestesia-grafologia ecc.
Non chiede ai suoi associati né versamenti
finanziari gravosi, né di abbracciare una
determinata fede religiosa o politica, né di
pronunciare giuramenti di qualunque
specie.
Chiede solo la buona condotta, la
fraternità, la tolleranza, la concordia fra le
sue file e perciò non ha avuto mai
scissioni.
22
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
23
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
quelle supreme doti di agilità dello spirito Italiano raccoglie ogni giorno molti
che la vita egoistica e vile toglie a gran parte uomini volenterosi e forma una terribile
dell' umanità! falange di amici sinceri e disinteressati
Altissime personalità della vita pubblica, della Verità, cui spetta il compito della
come umili artigiani ed operai trovano ricostruzione spirituale del nostro Paese.
nell'Associazione Martinista quell'impulso Avvicinatevi o Giovani che amate l'Arte,
ad una vita meravigliosa e nuova che li la Scienza ed il Lavoro, avvicinatevi o
indirizza verso le più nobili mète: la sfiduciati delle mille congreghe che
fratellanza dei Popoli, l'Alleanza di tutte le vendono fumo, all'Ordine Martinista; esso
fedi, l'eliminazioni di ogni clericalismo, di non chiede che di far emergere in Voi ogni
ogni egoismo ovunque si trovi. più elevata possibilità.
In questo difficile momento l'Illuminismo
24
La Fenice Contributi
25
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
Il Cuore del Cristo è legato al plesso Questa preghiera è un metodo che fornisce
cardiaco, sede dei sentimenti. un insieme di indicazioni pratiche per
È il luogo dello sposalizio fra luna e sole, il ampliare la propria natura spirituale e
tempio sacro ed intimo dove avviene la raggiungere la scintilla divina che dimora
trasmutazione alchemica. in noi. Si tratta di un alto rituale magico e
Lì siamo combattuti fra la terra, dove siamo come tale comprende le tre fasi di
nati nel nostro stato attuale, e il cielo, verso invocazione, preghiera, ringraziamento.
cui tendiamo a tornare, figli contesi fra la Finalmente al termine raggiungiamo la
Madre e il Padre. purezza (“ma liberaci dal male”), meglio
Ambiamo a divenire Cristo, figlio di uomo espressa in ebraico con il termine Kadosh:
che, nella morte iniziatica, è rinato figlio di abbiamo raggiunto il dominio della natura
Dio. inferiore, siamo padroni di pensieri ed
Riconosciamo emozioni, abbiamo
comunque i nostri squarciato il velo, e
limiti e la nostra possiamo cogliere in
ignoranza di fronte noi il principio
al passato e alla divino.
conoscenza Possiamo finalmente
(peccato). riconquistare e
La sfera di energia riattivare ogni
ci avvolge, ci sephirah del nostro
comprende in albero della vita. Il
questa Unità, e sole si irradia su di
ritorna a donarsi noi, ci riempie di
verso l’infinito. calore e di luce.
Il Padre Nostro è Per Saint-Martin si
legato alla zona desidera qualcosa
intracigliare, solo se possediamo
soprattutto alla già in noi stessi una
testa, sede del parte dell’oggetto del
pensiero razionale. desiderio.
È il sole, dorato e luminoso. Così “conoscere”, anche se inizialmente
È la formula più potente con cui finalmente operato tramite un’intuizione cerebrale, si
si cerca la ricostituzione del tempio interiore affinerà e si concretizzerà con una identità
quale immagine - e non più riflesso - di totale tra il pensante e l’oggetto pensato,
quello superiore, la casa del Padre a cui compreso il mezzo stesso.
desideriamo tornare. Si tratta di una facoltà intellettuale che
26
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
riconosce in sé il principio divino attraverso fissare gli occhi sugli esseri sensibili e
un’operazione spirituale. corporei, li riconduce sul suo proprio essere,
e nell’intento di conoscerlo fa uso con cura
della sua facoltà intellettuale, la sua vista
acquista un’estensione immensa, concepisce
e tocca, per così dire, dei raggi di luce che
sente essere fuori di lui, ma di cui sente pure
tutta l’analogia con se stesso; delle idee
nuove discendono in lui, ma è sorpreso,
ammirandole, di non trovarle estranee”,
scrive Saint Martin in “Degli errori e delle
Verità” del 1775.
Il Tempio di Salomone fu da questi
realizzato secondo i disegni a lui
consegnati, tramite il profeta Nathan, da
suo padre David. Nel tempio - costruito a
immagine di Dio, dell’uomo e dell’universo
- furono deposti gli oggetti consacrati,
l’Arca dell’Alleanza, il Candeliere a sette
braccia, il Mare di Rame e infine due
altari, con fuochi diversi. Uno era l’Altare
dei Profumi e su questo veniva bruciato
Nell’albero della vita Chokmah rappresenta dell’incenso dedicato a Dio, sia a
la saggezza o piano dell’intuizione, mentre mezzogiorno che alla sera: rappresentava
Binah rappresenta l’intelligenza o piano il cuore e le buone azioni. L’altro era
della razionalità; provenienti una da destra e l’Altare dei Sacrifici e su questo venivano
l’altra da sinistra, costituiscono la base del offerte le vittime consacrate:
triangolo che ha per vertice Kether, la rappresentava il cervello e il sacrificio delle
corona spirituale, a cui entrambi sottendono passioni. I due altari sono insomma, come
e tendono. È un lavoro impegnativo e duro, gli altri oggetti consacrati, due dei nostri
ma lineare e intuitivo. Eleazar spiega che centri psichici essenziali nel tempio
l’uomo deve necessariamente ricorrere a interiore che portiamo in noi: “Quando il
mezzi sensibili a causa della sua caduta. Tempio sarà consacrato, le sue pietre morte
Non riesce a vedere la semplice verità perché ritorneranno viventi, il metallo impuro sarà
gli è troppo vicina sin dall’inizio. Quando si trasmutato in oro e l’uomo riscoprirà il suo
fissa il sole al centro, in fondo, non si riesce a stato primitivo” (Robert Fludd). Non si
vedere il sole ma solo il suo contorno. accede al Sacro se non si è Sacri…
“Quando l’uomo al contrario, cessando di Si legge di sovente la definizione di via
27
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
secca (o solare, o regale) legata alla via Così non esiste una via definibile migliore
teurgica, ritenuta la più breve, ma al tempo o più giusta, più blanda o più diretta o più
stesso la più pericolosa, la più “guerriera”. veloce. Si tratta invece delle due facce
Si affianca altresì frequentemente il della stessa moneta necessaria al
concetto di via umida (o lunare, o traghettamento spirituale: “Due le parole
sacerdotale) al percorso devozionale e scritte sull’albero della vita: spada e amore”.
mistico, alla via cardiaca, ritenendo questa La via teurgica funge da specchio convesso
la strada più semplice e sicura seppur più mentre la via cardiaca ha funzione di
lunga. Ma il problema delle due vie è solo un specchio concavo, nella ricerca della reale
falso problema, catalogazioni fini a sé stesse, immagine di sé liberata dallo sguardo e
inquadramenti didattici superflui. dagli abiti materiali.
Non siamo forse qui a lavorare per ri-unire, La via cardiaca è perfettamente
per ri-tornare, per re-integrare?! complementare a quella teurgica e ti
“Chi sa bruciare con l'acqua e lavare col fuoco, assurge a novello San Giorgio che cattura e
fa della terra cielo e del cielo terra preziosa” domina senza uccidere il perfido drago.
cita la famosa porta alchemica sul colle Il mostro (orribile, ma pur sempre dotato
Esquilino. di ali) esce da una caverna buia e nera,
all’interno di una natura
rocciosa e ostile, mentre
sullo sfondo del cielo - rosso
come il fuoco - spicca
l’elegante ed etereo cavallo
bianco del santo, vestito di
abiti militari ma adorno di
un fluido e morbido
mantello verde-azzurro.
Come non ricordare le
parole di Tommaso nel suo
Vangelo: “Colui che cerca
non cessi dal cercare finché
non trova, e quando troverà
sarà stupito, e quando sarà
stato stupito contemplerà e
regnerà sul Tutto”.
Lo stupore può nascere solo
nel cuore, lì dove il razionale
non trova alcuna
corrispondenza, dove rimani
28
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
travolto dal fiume carsico di percezioni La preghiera è la lama con cui tagliamo i
spirituali, acqua possente che passa, ti fitti rovi della convinzione della
purifica, ti arricchisce, e scivola via. “Nuota dimensione misera a cui ci vuole
costantemente nella preghiera, come in un convincere e condurre la nostra psiche.
vasto oceano in cui non riesci a individuare né Il nostro essere è composto da una
la riva né il fondo ed in cui l’infinita “legione di io” ci dice Marco.
immensità delle acque ti consenta in ogni La preghiera amplia la nostra percezione,
istante una evoluzione libera e priva di non escludendone alcuno, ci conduce verso
turbamenti” dice il maestro. ciò che stiamo cercando, e ci posiziona al
In realtà la preghiera, oltre a essere un atto di là della vista ordinata ma limitata della
sacro, è uno strumento di rottura, punta del nostro piede. La preghiera ci
potremmo quasi osare definirla un’arma. conduce alla perfetta coincidenza fra noi
La percezione umana passa inesorabilmente stessi ricercatori, il metodo di ricerca e il
attraverso il mezzo di rilevazione a nostra ricercato. È tutto qui ciò di cui si sta
disposizione e a cui siamo soggiogati, la parlando. In questo percorso forse
psiche. incontreremo tanti “io” ma l’ ”Unità”
Questa è condizionata dall’autoillusione di saprà al fine comporli nuovamente e
ritenersi il nostro unico “io”. ricondurli alla reintegrazione.
In realtà noi siamo molto più grandi di ciò Abbiamo tra le dita tutti i cocci del nostro
che percepiamo ordinariamente: spesso vaso rotto durante la caduta; sta a noi
manifestazioni singolari o comunque non adesso ricomporli secondo il disegno
omologate al nostro essere sono catalogate superiore, secondo il vaso divino.
come esterne ed estranee. Mediante la preghiera usciamo fuori dal
solido multifacce del nostro io, così
come in meditazione facciamo
scivolare lontano i numerosi
chiacchiericci della mente.
La preghiera è lo strumento base di
ogni operatività religiosa e magica ma
è appunto nella mistica che raggiunge
importanza apicale. Misticismo trova
il suo significato nel riferimento
all’etimologia greca significante
Mistero. In ambito esoterico, la
mistica viene definita anche via
cardiaca appunto, per evidenziare il
distinguo dal significato dello stesso
termine in ambito religioso.
29
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
30
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
31
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
32
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
33
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
È come voler dire che il Principio Creatore Uso della Rituaria ed Effetti (o
Unico ha creato, nel contesto della sua Manifestazioni)
creazione, le divisioni tra le razze buone e
quelle cattive e la suddivisione tra gli Un’altra considerazione da fare, è l’uso
uomini buoni e quelli cattivi (come se si prettamente personale della rituaria. Tale
potesse essere buoni o cattivi per nascita e intento egoico non solo non và bene e non
non per scelta individuale). Sarebbe un è secondo i principi del Martinismo, ma,
Creatore razzista e non Principio Unico!!! addirittura, genera dei grossi pericoli per
Pur tuttavia, è pur vero che se la forma di chi si azzarda a metterlo in pratica.
adorazione individuale segue una strada, Infatti, scopo ultimo era (ed è) -
quale la vogliamo chiamare come riferendoci sempre alle istruzioni degli
Cristianesimo o Induismo o qualsiasi altra Eletti Cohen - quello di ottenere i “passi”,
denominazione religiosa, dobbiamo seguire cioè contatti con Entità che si
solo ed esclusivamente quella strada che manifestavano sia spiritualmente che
abbiamo scelto; qualunque ne sia la materialmente. [Lettera di Martinez a
tradizione o il nome. Se facciamo Willermoz datata 16.2.1770].
commistione tra un rito e l’altro, succede I “passi” rappresentavano per l’operatore
quello che ha già detto il fratello Duncan, la manifestazione tangibile dell’Entità
ovvero, è come se andassimo allo stadio a invocata. Per ottenere i “passi” la cosa non
fare il tifo con ambedue le bandiere delle era (e non lo è) facile perché «la
squadre che al momento stanno giocando “Cosa” (“Chose” come la chiamava
per contendersi il risultato della partita. Martinez) è spesso restia per chi la desidera
prima del tempo. » [lettera di Martinez
come sopra citata]. Ciò perché il successo
dell’operante dipendeva dalla
sottomissione e dalla rinuncia alle “cose di
questo basso mondo”; a ciò si aggiungeva (e
si aggiunge) la rigorosa osservanza dei
rituali e ben lo seppe Louis Cloud De
Saint-Martin, N:::V:::Ph:::I:::, per avere
fatto abusivamente uso di un “Nome”: «…
So io quel che mi è capitato per aver fatto uso
di un nome che mi era stato descritto
prodigioso…» [Lettera del 3.2.1774 da L.C.
Saint-Martin a Martinez].
Ho scritto al passato, perché volutamente
ho riportato i brani di scambio epistolare
avvenuto con i N::: Ph:::I::: affinché il
34
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
lettore del presente documento non prossimo e verso noi stessi.. Tali scritti si
pensasse che fossero mie fantasticherie ma è possono scaricare dal nostro sito web.
ovvio che il discorso è da intenderlo, a 3) Compiere le prescritte operazioni
maggior ragione, al presente. Ancor di più rituarie con costanza, assiduità e
se consideriamo l’animo e gli intenti che perseveranza. Se ciò non fosse possibile o
dirigevano i nostri Maestri Passati e l’animo per motivi profani o per stanchezza
che dirige e governa i nostri intenti. individuale, chiedere al N:::V:::M::: la
Poi, per chi pensasse che la “Chose” fosse sospensione dalla Catena; come dice
un’utopia del passato non più realizzabile, è giustamente il Fr::: Duncan. Non c’è nulla
in perfetto errore. Tutto dipende dal nostro di male a farlo e i dubbi possono venire a
lavoro fatto in modo puntuale, serio e tutti. L’importante è risolverli, anche col
onesto (verso l’Istituzione e verso noi tempo, ma in modo chiaro e onesto, prima
stessi)!! per se stessi e poi per gli altri.
Nel concludere questo lungo e forse tedioso 4) Nelle operazioni giornaliere, chiedere
documento e nell’unirmi all’esortazione del prima la propria purificazione (altrimenti
Fr::: Duncan aggiungo, forse più nessuna operazione può avere significato
drasticamente, la seguente sintesi: ed effetto), l’aiuto per gli ammalati e i
1) Chi non può operare nel Cristianesimo “poveri di pace” e poi, per ultimo, per gli
perché non esclusivamente di fede Cristiana, eventuali propri bisogni; ma che siano
che osserva il Vecchio e il Nuovo bisogni spirituali e mai materiali.
Testamento, si astenga dall’essere Questo vuol dire, a mio parere, essere
Martinista. Altre strade, di altre tradizioni e Martinisti.
altrettante valide, possono essere praticate
con lo stesso profitto. Naturalmente, il
discorso vale per chi fa “commistione” tra i
due riti o pratica un rito diverso dal
Cristianesimo.
2) Chi vuole essere veramente Martinista,
operi nella vita quotidiana così come parla
nelle tornate rituali o come vuol far capire
agli altri di essere. Ciò al solo scopo di
“Camminare nella Via della Reintegrazione”.
Parlare bene e razzolare male,
furbescamente, non porta al bene a livello
individuale. Per tale argomento rimando
agli scritti del Fr::: Saldar (al secolo Rino)
che sono di esempio per tutti noi sul modo
di essere nei rapporti con l’Altissimo, il
35
La Fenice Vita fraterna
36
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
37
La Fenice Rivista martinista Primavera 2022
Info e contatti: loggiasilentium@gmail.com
38