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Ing. Luigi Andrea


1 Danilo Dondi Emissione per STB
Battistini Beccati
DATA REDATTO CONTROL. APPROVATO DESCRIZIONE
REV.
(DATE) (DRWN) (CHCK’D) (APPR’D) (DESCRIPTION)
FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT)

INGEGNERIA CIVILE

DENOMINAZIONE IMPIANTO O LAVORO (PLANT OR PROJECT DESCRIPTION)

PROGETTO DI “MIGLIORAMENTO” STRUTTURALE DEL SERBATOIO “TORRENUOVA” IN VIA I° MAGGIO N°6


A GAMBETTOLA
IDENTIFICATIVO IMPIANTO (PLANT IDENTIFIER) WBS CODICE CUP (CUP CODE)

CODICE DOCUMENTO (CODE) N° COMMESSA (JOB N.)

ID DOCUMENTO (DOCUMENT ID) NOME FILE (FILE NAME)

DENOMINAZIONE DOCUMENTO (DOCUMENT DESCRIPTION)

RELAZIONE GEOTECNICA, SULLE FONDAZIONI E SULLA


SISMICITA' DEL SITO

SCALA N° FOGLIO DI
(SCALE) (SHEET N°) (LAST)

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PROGETTO DI “MIGLIORAMENTO” STRUTTURALE DEL SERBATOIO “TORRE NUOVA”
IN VIA I° MAGGIO A GAMBETTOLA N°6

RELAZIONE GEOTECNICA, SULLE FONDAZIONI E

SULLA SISMICITA’ DEL SITO

PREMESSA
La presente relazione riguarda i terreni di primo sottosuolo di un’area fortemente antropizzata
situata all'interno della città di Gambettola alla destra idraulica del torrente Rigossa a pochi metri
dall’argine fluviale. Il lotto si trova in una zona di pianura ad una quota di circa 30 m s.l.m. in una
zona che dal punto di vista geologico è caratterizzato da una successione di sedimenti limosi,
argillosi con rare intercalazioni sabbiose. Per la definizione dei terreni di sottosuolo è stata
eseguita una campagna di indagine finalizzata alla caratterizzazione geologica e sismica del
terreno su cui è edificato il serbatoio pensile di Via I° Maggio n°6. Per l’identificazione del sito si
riportano preliminarmente le coordinate georafiche del sito su cui sorge il serbatoio che sono le
seguenti:
Latitudine 44.112553° N-Longitudine 12.334629° E (ED50)
Si precisa inoltre che la presente relazione integra e completa la relazione geologico-tecnica
allegata alla pratica a firma del Geologo Dott. Magnani Andrea che tramite prove in situ ed analisi
ha ricostruito la stratigrafia, le caratteristiche geologiche e sismiche del terreno su cui sorge
l’immobile oggetto di intervento. Si riassumono nel seguito le principali risultanze ed i dati delle
prove eseguite e riportati nella relazione sopracitata precisando che le risultanze numeriche di
dettaglio sono riportate in quell’elaborato. Si segnala inoltre che la zona è fortemente antropizzata
e quindi è stato possibile consultare documentazioni relative ad altre prove eseguite in terreni
limitrofi che hanno mostrato una certa omogentà del terreno ed hanno confermato inoltre le
risultanze della prove riportate nella relaione a firma del Dott. Magnani.
Viste le considerazioni precedenti e soprattutto le limitatissime zone dell’intervento (<70 mq), il
Dott. Magnani ha dedotto le caratteristiche del terreno da n°1 prove penetrometriche statiche
eseguita nelle immediate adiacenze della fondazione esistente. La prova di tipo penetrometrica
statica (SCPTU) è stata realizzata con un penetrometro da 200KN di massima spinta, utilizzando
una punta elettrica dotata di piezoconospinta ed è stata spinta fino alla profondità di circa 30,0 m
dall’attuale piano di campagna. Da tale prova è stato possibile valutare la velocità delle onde
sismiche eventualmente necessarie per la definizione della categoria del sottosuolo.
Dalle prove allegate risulta una successione prevalentemente coesiva ad andamento
lentiforme costituita da alternanza di argille, argille limose e sabbiose di consistenza
generalmente da media a compatta.
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Tali strati sono ricoperti da una coltre vegetale (terreno agrario) dello spessore di circa 120 cm,
ma le argille già ad una quota di 2,00 m dal piano di campagna risultano di consistenza media. Il
terreno oltre la coltre vegetale fino ad una profondità di circa 9,0 m dal piano di campagna è
formato da uno strato coesivo (argille limose) di discrete capacità portanti. Successivamente è
presente uno strato di circa 3,0 m di limi sabbiosi a comportamento granulare ed inferiormente
fino a circa 30 m è presente un limo argilloso di ottime caratteristiche di portanza. Le
caratteristiche di dettaglio dei terreni sono comunque riportate in dettaglio nella relazione
geologica con le relative prove.
Si riporta comunque brevemente un riassunto delle principali tipologie di terreno e delle loro
caratteristiche geotecniche principali assumendo i seguenti valori

1. strato da – 1,5 m a – 8,7 m:


peso specifico naturale: γ = 1,85 t/mc
coesione non drenata: cu = 6,5 t/mq (cautelativo)
2. strato da – 8,7 m a – 11,5 m:
peso specifico naturale: γ = 1,90 t/mc
Valore φ : φm = 34°,0
3. strato da – 11,5 m a – 23 m:
peso specifico naturale: γ = 1,90 t/mc
coesione non drenata: cu = 12 t/mq (cautelativo)

Il Dott. Magnani nella sua relazione non solleva particolari problematiche relative alle acque
(idrogeologia) e comunica che l'acqua durante le prove eseguite nel mese di Febbraio è stata
rilevata a circa -2,40 m dal piano di campagna attuale. L'acqua di falda, visto il fatto che la falda è
del tipo sospeso con alimentazione sia meteorica che legata al livello fluviale del canale, non
dovrebbe influenzare in maniera rilevante la portanza del terreno soprattutto nel caso specifico in
quanto il rinforzo strutturale viene eseguito con strutture su pali di fondazione di lunghezza di circa
20 m. Il Dott. Magnani nella sua relazione a seguito di specifica richiesta della società
Committente ha anche eseguito un’analisi di III livello per la definizione dell’azione sismica di
riferimento e una specifica valutazione del potenziale di liquefazione dei vari strati.
Si precisa quindi che nella modellazione della struttura e del suo comportamento sismico sia
nello stato di fatto che in quello di progetto viene quindi adottato lo spettro risultante dalle analisi di
III livello del dott. Magnani descritto in dettaglio nella sua relazione.
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RELAZIONE SULLA SISMICITA' DEL SITO

La costruzione di progetto viene considerata con vita nominale di V N = 50 e la costruzione per le


sue peculiarità si considera avente Classe d'uso IV per la sua funzione strategica. Il periodo di
riferimento per il calcolo dell'azione simica è quindi pari a V R= 50 x 2,0 = 100 anni. Le condizioni
topografiche sono tali per cui, essendo la nuova costruzione in pianura, in accordo con quanto
previsto nella norma di riferimento il coefficiente di categoria topografica è quindi pari a S T = 1,0. Il
tempo di ritorno associato allo SLV è quindi pari a 949 anni.
In accordo con quanto previsto al paragrafo 7.11.3.1 delle NTC 2008 è stato calcolato l’azione
sismica di progetto in base alla risposta sismica locale cioè mediante un’analisi numerica in campo
lineare equivalente eseguita con specifico programma di calcolo.Le ipotesi e le metodologie di
calcolo sono riportate nella relazione geologica allegata. Si allega nel seguito lo spettro di risposta
normalizzato al tempo di ritorno di 949 anni con riportati i valori numerici di dettaglio.
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Nella relazione del dott. Magnani sono riportati anche alcune considerazioni sulla
liquefazione dei terreni e sul potenziale di liquefazione del terreno in sito. La liquefazione dei
terreni è il comportamento dei suoli prevalentemente sabbiosi saturi che, a causa di un
aumento della pressione interstiziale dell’acqua (nel caso specifico per scuotimento sismico),
passano improvvisamente da uno stato solido ad una sorta di stato fluido con temporanea
perdita di resistenza a taglio. Senza riportare nel dettaglio le considerazioni numeriche si può
brevemente segnalare che tale fenomeno non può accadere nei terreni argillosi plastici dotati
cioè di coesione o nei terreni aventi una notevole pressione dovuta al terreno soprastante che
non può essere annullata dall’incremento di pressione interstiziale.

Nel nostro caso il dott. A. Magnani ha adottato per la valutazione della suscettibilità alla
liquefazione un metodo semplificato che tramite il coefficiente IL valuta il fattore di sicurezza alla
liquefazione per i singoli strati. Gli strati argillosi non hanno rischio di liquefazione significativo.
Nel nostro specifico caso invece l’unico strato potenzialmente liquefacibile era quello limoso tra
8,8 e 11,5 m di profondità dal piano di campagna. Considerando una magnitudo MW=6,4,
un’accellerazione di 0,309 g ( PGA massima al piano campagna) il valore di tale coefficiente da
calcolo è pari a 4,66 ed è tipico di terreni debolmente liquefacibili. Pur ritenendo improbabile la
liquefazione dello strato, a favore di sicurezza, il progettista strutturale ha deciso di trascurare
nel calcolo della portanza dei nuovi pali il contributo dello strato limoso sopracitato (come
portanza laterale). Si veda a chiarimento il dettaglio del calcolo della portanza dei pali.
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DESCRIZIONE STRUTTURE FONDALI ESISTENTI ED

INTERVENTI DI RINFORZO

Le struttura portante di fondazione del pensile attualmente presente, meglio descritta nelle tavole di
rilievo, è un grande plinto in cemento armato avente forma ottagonale e superficie planimetrica di
ingombro di circa 6,00m per 6,00m. Il plinto ha spessore massimo di circa 160 cm e forma
trapezioidale. Il plinto è sostenuto da una batteria di 19 pali tipo SCAC (pali prefabbricati in c.c.a
battuti) ed è disposto su uno strato di cls magro.
Le armature del plinto sono state desunte dalle tavole di progetto e sono state oggetto di alcuni
saggi di verifica eseguiti da un laboratorio specializzato. Tali saggi hanno confermato dimensioni del
plinto e disposizione delle armature e le risultanze sono riportate in allegato alla relazione illustrativa
e di calcolo dell’intervento.
L’intervento di rinforzo dell’apparato fondale del pensile è un allargamento della fondazione
esistente con la realizzazione di un nuovo plinto su pali di forma anulare di raggio esterno di circa
4,65 m avente spessore di circa 180 cm disposto in adiacenza al plinto esterno con una porzione che
si sviluppa sotto il plinto esistente. In tal modo vengono parzialmente inglobati nel getto del nuovo
plinto i pali esistenti. Si precisa inoltre che tale lavoro di scavo e di realizzazione del plinto dovrà
essere eseguito per fasi.
L’allargamento del plinto sarà eseguito con fondazione di tipo profondo con dodici nuovi pali di
diametro 80 cm e lunghezza di circa 20,0 m. Il plinto di fondazione ed i nuovi pali sono stati
dimensionati per assorbire l’intero sforzo di progetto relativo all’adeguamento del plinto senza tenere
in conto del contributo dei pali esistenti.
Si precisa quindi che le capacità resistenti dei 19 pali SCAC sono state cautelativamente trascurate
come è stata trascurata nelle sole combinazioni sismiche anche la capacità portante dello strato
limoso granulare posto tra 8,7 e 11,5 m di profondità.
I nuovi pali diametro 80 sono armati rispettando le armature minime di norma e sono dimensionati per
assorbire le sollecitazioni di progetto anche in combinazioni sismiche di norma.
Si vedano per una migliore comprensione delle tipologie fondali esistenti e di progetto gli elaborati
grafici di rilievo e di progetto che illustrano con maggiore chiarezza gli interventi relativi alle
fondazioni.
Si riportano nel seguito della relazione i calcoli di dettaglio eseguiti secondo quanto previsto nella
norma di riferimento (NTC2008) per la definizione della portanza dei pali esistenti tipo SCAC che si
considerano da 12 m di lunghezza e quella dei nuovi pali diametro 80 di lunghezza 20 m. Tali valori
saranno utilizzati nelle verifiche presenti nella relazione di calcolo al fine di valutare le capacità
portanti geotecniche dei pali confrontati con le sollecitazioni di progetto.
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CALCOLO PORTATA DEI PALI ESISTENTI DIAMETRO 40 cm e LUNGHEZZA 12 m

Caratteristiche del palo:


1. tipologia: Palo SCAC battutto in c.c.a.
2. quota della testa: - 2,00 m
3. quota della base: - 13,00 m
4. lunghezza: 12,00 m
5. diametro: 0,40 m

Le “Norme Tecniche per le costruzioni” definiscono le combinazioni di carico da adottare per la


verifica della portanza o generalmente il dimensionamento geotecnico delle strutture di fondazione ed
in particolare dei pali e nel nostro caso adotteremo l’approccio 2.Si riportano in dettaglio nel proseguo
della presente relazione i calcoli delle portanza dei pali adottati cioè pali diametro 40 cm e lunghezza
12,0 m.

Il calcolo verrà effettuato tenendo conto di una quota di partenza del palo da circa - 2,0 m cioè
all’incirca sotto la quota di imposta del plinto di fondazione esistente. Si riportano inoltre per
semplicità i parametri adottati per il calcolo precisando che per le sole verifiche sismiche si trascurerà
la portanza dello strato sabbioso per tenere conto eventulamente della liquefazione del singolo strato
durante un evento sismico e per il calcolo si considera un livello dell’acqua di falda a -2,0 m dal piano
di campagna. Nelle combinazioni statiche e con la presenza del vento invece si considerà anche il
contributo dello strato sabbioso.

- strato da – 2,0 m a – 8,7 m:


peso specifico naturale: γ = 1,85 t/mc
coesione non drenata: cu = 6,5 t/mq (cautelativo)
- strato da – 8,7 m a – 11,5 m: ( contributo trascurato)
peso specifico naturale: γ = 1,90 t/mc
Valore φ : φm = 34°,0
- strato da – 11,5 m a – 14 m:
peso specifico naturale: γ = 1,90 t/mc
coesione non drenata: cu = 12 t/mq (cautelativo)

Sulla base di quanto riportato in precedenza, facendo riferimento ai coefficienti di


sicurezza riportati nelle “Nuove Norme sulle Costruzioni” si ottiene :
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- Resistenza laterale qs
Indicando con:
rp la resistenza penetrometrica media nello strato
cu la coesione non drenata media nello strato
α il coefficiente riduttore di cu secondo le norme AGI cautelativo per i pali battuti variabilità
si ha:

Strato c’u α qs litologia


m (°) t/mq
- 2,0 / - 8,7 6,5 0,65 4,225 Terreno in prevalenza coerente
- 11,5 / - 13,0 12,0 0,50 6,000 Terreno in prevalenza coerente

Resistenza laterale: RLATK = π D (6,7 x 4,225 + 1,5 x 6,0) = π x 0,40 x 37,31 = 46,88 t

- Resistenza di base qb
q b= σ’v + Cu NC
con:
σ’v = 14,10 t/mq (pressione nel terreno ad una profondità di circa -14,0 m)
NC=9 ( terreni coerenti)
q b = 9 x12,0+ 14,10 = 122,10 t/mq

Considerando il palo di progetto con D =0,40 m ; L= 12 m si ottiene la seguente portata ultima


alla testa:

RCAL B = π R2 qb = π x 0,22 x 122,10 = 15,344 t

In considerazione delle prove in situ eseguite (n° 1 prove) e della tipologia di palo considerato
del tipo battuto i coefficienti x e γR valgono rispettivamente:

x3=1,70 x4=1,70 γR (PUNTA) =1,15 γR (LATERALE COMP) =1,15 γR (LATERALE TRAZ) =1,25

Si riporta la resistenza del palo a trazione e compressione nelle combinazioni sismiche


precisando che nella resistenza a trazione si deve trascurare la portanza alla punta.

Il valore caratteristico della resistenza laterale ed il valore di progetto valgono quindi


considerando di aver eseguito 1sola prove in sito e considerando i pali del tipo infisso:
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RLATK COMP= Rcal/ (max (x3(1) ex4(1)) = 46,88/1,70=27,58 t

RLATDCOMP= RLATK/γR =27,58/1,15= 23,98 t

RLATK TRAZ= Rcal/ (max (x3(1) ex4(1)) = 46,88/1,70=27,58 t

RLATDTRAZ= RLATK/γR =27,58/1,25= 22,06 t

RPUNTAK= RCAL/(max (x3(1) ex4(1))= 15,344/1,70=9,03 t

RPUNTAD= RPUNTAK/γR =9,03/1,15= 7,85 t

Si riportano le resistenza di calcolo del palo a trazione e al netto del peso proprio rimarcando
che devono essere utilizzati differenti coefficienti maggiorativi per il peso del palo

Peso proprio palo = 3,14 x 0,22x 2500 x 12,0 ≈ 3,77 t

Il valore della portata del singolo palo a trazione nelle combinazioni sismiche (trascurando il
contributo del terreno ghiaioso) per la dei terreni ottenuto con la somma della resistenza laterale
caratteristica a trazione a cui aggiungere il peso del palo fattorizzato con 1 vale quindi:

QULT TRAZ= 22,06 + 3,77= 25,8 t ( Comb. Sismiche)

Il valore della portata del singolo palo a compressione nelle combinazioni sismiche ottenuto
con la somma della resistenza caratteristica a compressione più quella di punta a cui togliere il
peso proprio del palo fattorizzato con 1,3 vale quindi:

QULT COMPR= 23,98 + 7,85 - 1,3 x3,77~ 27,0 t ( Comb. Sismiche)

Cosiderando invece anche il contributo dello strato sabbioso per la portanza laterale che vale
circa 15,54 t i valori della portanza ultima nelle combinazioni statiche valutate con il medesimo
procedimento diventano.

QULT COMPR= 31,93 + 7,85 - 1,3 x3,77~ 34,8 t ( Comb. Statiche)

QULT TRAZ= 29,37 + 3,77= 33,1 t ( Comb. Statiche)


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Si precisa che il valore della portanza a trazione dei pali esistenti è solamente un valore
teorico in quanto per tipologia cotsruttiva i pali tipo SCAC non hanno armatura di collegamento al
plinto e quindi si trascura la loro portanza a trazione che essendo legata solamente a fenomeni di
attrito risulta difficilmente quantificabile.

CALCOLO PORTATA DEI NUOVI PALI DIAMETRO 80 CM E LUNGHEZZA 20 M

Caratteristiche del palo:


6. tipologia: Palo del tipo CFA
7. quota della testa: - 3,00 m
8. quota della base: - 23,00 m
9. lunghezza: 20,00 m
10. diametro: 0,80 m

Le “Norme Tecniche per le costruzioni” definiscono le combinazioni di carico da adottare


per la verifica della portanza o generalmente il dimensionamento geotecnico delle strutture di
fondazione ed in particolare dei pali e nel nostro caso adotteremo l’approccio 2.

Si riportano in dettaglio nel proseguo della presente relazione i calcoli delle portanza dei
nuovi pali di rinforzo cioè pali diametro 80 cm e lunghezza 20,0 m. Il calcolo verrà effettuato
tenendo conto di una quota di partenza del palo da - 3,00 m dal piano di campagna cioè
all’incirca sotto la quota di imposta del nuovo plinto di rinforzo. Si riportano inoltre per semplicità i
parametri adottati per il calcolo precisando che si trascurerà la portanza dello strato sabbioso sia
nelle combinazioni statiche che in quelle sismiche per tenere cautelativamente conto del
fenomeno della liquefazione e per il calcolo si considera un livello dell’acqua di falda a -2,0 m dal
piano di campagna

- strato da – 3,0 m a – 8,7 m:


peso specifico naturale: γ = 1,85 t/mc
coesione non drenata: cu = 6,5 t/mq (cautelativo)
- strato da – 8,7 m a – 11,5 m: ( contributo trascurato)
peso specifico naturale: γ = 1,90 t/mc
Valore φ : φm = 34°,0
- strato da – 11,5 m a – 23,0 m:
peso specifico naturale: γ = 1,90 t/mc
coesione non drenata: cu = 12 t/mq (cautelativo)
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Sulla base di quanto riportato in precedenza, facendo riferimento ai coefficienti di sicurezza


riportati nelle “Nuove Norme sulle Costruzioni” si ottiene :
- Resistenza laterale qs
Indicando con:
rp la resistenza penetrometrica media nello strato
cu la coesione non drenata media nello strato
α il coefficiente riduttore di cu secondo le norme tenendo conto della variabilità e
adottando un valore
coerente con la tecnologia adottata (palo CFA) intermedio fra i pali battuti e quelli trivellati
si ha:
Strato c’u α qs litologia
m (°) t/mq
- 3,0 / - 8,7 6,5 0,65 4,225 Terreno in prevalenza coerente
- 11,5 / - 23,0 12,0 0,48 5,760 Terreno in prevalenza coerente

Resistenza laterale: RLATK = π D (5,7 x 4,225 + 11,5 x 5,760) = π x 0,80 x 90,323 = 227,01 t

- Resistenza di base qb
q b= σ’v + Cu NC
con:
σ’v ~ 22,265 t/mq (pressione nel terreno alla punta cioè -23,0 m)
NC=9 (terreni coerenti)
q b = 9 x12,0+ 22,26 =130,26 t/mq

Considerando il palo di progetto con D=0,80 m ; L=20 m si ottiene la seguente portata ultima
alla testa:

RCAL B =π R2qb =π x 0,42 x 130,26= 65,48 t

In considerazione delle prove in situ eseguite(n° 1 prove) e della tipologia di palo considerato
del tipo

CFA i coefficienti x e γR valgono rispettivamente:

x3=1,70 x4=1,70 γR (PUNTA) =1,30 γR (LATERALE COMP) =1,15 γR (LATERALE TRAZ) =1,25
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Si riporta la resistenza del palo a trazione ed a compressione precisando che nella resistenza
a trazione si deve trascurare la portanza alla punta.

Il valore caratteristico della resistenza laterale ed il valore di progetto valgono quindi


considerando di aver eseguito 1 sola prove in sito e considerando i pali del tipo infisso:

RLATK COMP= Rcal/ (max (x3(1) ex4(1)) = 227,01/1,70=133,53 t

RLATDCOMP = RLATK/γR =133,53/1,15= 116,11 t

RLATK TRAZ= Rcal/ (max (x3(1) ex4(1)) = 227,01/1,70=133,53 t

RLATDTRAZ= RLATK/γR =133,53/1,25= 106,82 t

RPUNTAK=RCAL/(max (x3(1) ex4(1)) = 65,48/1,70=38,52 t

RPUNTAD=RPUNTAK/γR =38,52/1,30= 29,63 t

Si riportano le resistenza di calcolo del palo a trazione e al netto del peso proprio rimarcando
che devono essere utilizzati differenti coefficienti maggiorativi per il peso del palo

Peso proprio palo = 3,14x0,42x2500x20,0 ≈ 25,13 t

Il valore della portata del singolo palo a trazione ottenuto con la somma della resistenza
laterale caratteristica a trazione a cui aggiungere il peso del palo fattorizzato con 1 vale quindi:

QULT TRAZ= 106,82 + 25,13 ~ 132,0 t

Il valore della portata del singolo palo a compressione ottenuto con la somma della resistenza
caratteristica a compressione più quella di punta a cui togliere il peso proprio del palo quindi:

QULT COMPR= 116,11 + 29,63 - 1,3 x25,13 ~113,1 t

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