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Lao Tzu è una figura leggendaria della filosofia cinese, sulla cui reale esistenza vige tuttora un

grande dibattito. La tradizione cinese tramanda che sia vissuto nel VI secolo a.C., ma i reperti
testuali inducono molti storici moderni a ritenere che egli sia vissuto nel IV secolo a.C., il periodo
delle cento scuole di pensiero e degli Stati Combattenti. Lao Tzu è considerato il fondatore del
Taoismo

Molto poco si conosce sulla vita di Laozi. La sua esistenza è tutt'oggi oggetto di diatribe, quanto lo
è la stesura del Tao Te Ching. La sua figura è stata, nel corso dei secoli, mitizzata e divinizzata. Una
leggenda racconta che nacque nel Ku, prefettura Chu (corrispondente all'attuale contea di Lùyì nella
provincia dell'Henan), negli ultimi anni del Periodo della Primavera e dell'Autunno. Un'altra
versione ne colloca la nascita nella contea di Guoyang, provincia di Anhui.

La leggenda vuole che nacque da una vergine, dopo vari anni di gravidanza, per alcune versioni
otto, per altre sessanta, ottanta, o anche 97; la madre rimase incinta mentre contemplava una stella
cadente. Questa leggenda dà una spiegazione del nome, che letteralmente significa il Vecchio
Maestro o il Vecchio Bambino.
Particolare ricorrente è che la donna partorì Lao dal cavo ascellare, mentre si trovava sotto un
albero di susino. I racconti risultano imprecisi circa la scelta dell'ascella.

In accordo alla leggenda e alla biografia contenuta nell'opera di Sima Qian, Laozi fu contemporaneo
di Confucio, e lavorò come archivista nella Biblioteca Imperiale della dinastia Zhou (1122 – 256
a.C.). Confucio lo incontrò volontariamente o accidentalmente nell'attuale Luoyang, dove Confucio
usava recarsi per consultare la biblioteca. La storia racconta che Confucio, nelle settimane
successive, discusse le chiavi di volta del Confucianesimo, insieme a Laozi. Una leggenda taoista
racconta che Confucio apprese molto di più parlando con Laozi che consultando la biblioteca.

In seguito, Laozi lasciò la sua professione. Alcuni affermano che viaggiò verso Occidente con il suo
bufalo, attraverso lo Stato di Qin. Arrivato al posto di guardia di Hangu, Laozi fu interpellato da un
ufficiale, Yixi, il quale gli chiese di lasciare qualche scritto sulla sua filosofia prima di andarsene.
La risposta di Laozi all'ufficiale furono i cinquemila ideogrammi del Tao Te Ching, la prima e unica
opera scritta del filosofo. Lao Tzu, in un certo senso rinnegando praticamente con lo scrivere
proprio l'essenza del suo pensiero, lasciò il suo testo su tavolette di bambù al guardiano. Fatto
questo Laozi ripartì e scomparve senza essere mai più visto nelle distese desertiche. Rotoli e dipinti
descrivono Laozi come un uomo anziano, calvo, con lunga barba bianca. È di solito raffigurato in
viaggio insieme al suo bufalo d'acqua.

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