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Sintesi di storia romana

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Roma, come è ben noto, possiede una storia antichissima. Secondo la tradizione
la città si fondò il 21 aprile 753 a. C. e, nel corso dei suoi tre millenni di storia, può
considerarsi la prima grande metropoli dell'umanità. La sua importante ed antica
civiltà influenzò la società, la lingua, la cultura, l'arte, la letteratura, la filosofia, il
diritto, l'architettura e la religione, nonché i costumi dei secoli a venire. Capitale
dell'Impero romano, di lingua latina, estendeva la sua potenza su tutto il bacino del
Mediterraneo, oltre che di gran parte dell'Europa. Ma anche dello Stato Pontificio
(sotto il potere temporale dei papi) e, dal 1871, del Regno d'Italia. Qui di seguito, in
breve, vedremo la storia di Roma.
Dopo la nascita, la storia di Roma prosegue con un sistema monarchico, per un periodo
di 244 anni. I sovrani furono inizialmente di origine latina e sabina, e successivamente
etrusca. Tradizionalmente i primi re di Roma furono 7: Romolo (che la fondò), Numa
Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il
Superbo. Dopo l'espulsione dell'ultimo re etrusco a Roma si instaurò, nel 509 a. C., una
repubblica oligarchica. Iniziò un periodo con lotte interne tra patrizi e plebei e continue
guerre contro le popolazioni italiche: Etruschi, Falisci, Capenati, Latini, Equi e Volsci.
Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse diverse guerre (contro Galli, Osco-Sanniti
e la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro, re dell'Epiro). Questi scontri le
permisero la conquista della penisola italica, dalla zona centrale fino alla Magna Grecia.
La storia di Roma si caratterizza con le sue conquiste. Il III ed il II secolo a. C. Furono
caratterizzati dalla conquista romana del Mediterraneo e dell'Oriente, dovuta alle tre
guerre puniche (264-146 a. C.) in contrasto con la città di Cartagine. Ed alle tre guerre
(212-168 a. C.) contro la Macedonia. Vennero istituite le prime province romane: la
Sicilia, la Sardegna e Corsica, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia) e l'Africa.
Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a. C., si registrarono numerose rivolte,
congiure, guerre civili e dittature. Furono i secoli di Tiberio e Caio Gracco, di Quinto
Lutazio Catulo, di Caio Mario, di Lucio Cornelio Silla, di Marco Emilio Lepido, di
Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco
Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e di Ottaviano. Questi all'inizio fu membro del
secondo triumvirato, insieme con Marco Antonio e Lepido. Poi, nel 27 a. C., divenne
"princeps civitatis", ricevendo il titolo di "Augusto".
La storia di Roma non fu breve, ma ebbe anch'essa la sua fine. Roma, che non ricopriva
più un ruolo centrale nell'amministrazione dell'impero, venne saccheggiata dai Visigoti
comandati da Alarico (410). La costruzione di edifici sacri da parte dei papi (con la
collaborazione degli imperatori), la impreziosì nuovamente. Ma la città di Roma subì un
nuovo saccheggio nel 455 da parte di Genserico, re dei Vandali. Furono due papi a
ricostruire Roma. Il primo fu Leone Magno, il famoso "defensor Urbis". Fu infatti lui a
convincere Attila, nel 452, a desistere dalle intenzioni di attacco verso la città. Il
secondo fu il suo successore Ilario. Ma nel 472, in pochi decenni, Ricimero e Anicio
Olibrio saccheggiarono Roma per la terza volta. La deposizione di Romolo Augusto del
22 agosto 476 decretò la fine dell'Impero romano d'Occidente e, per gli storici, l'inizio
dell'era medievale.
La grandezza di Roma nasce sicuramente dal fortissimo desiderio di conquista, da
congiure, alla voglia di potere e allo stesso tempo dall'architettura e dall'ingegneria.
Tutto questo appena citato sottolinea il mondo e certifica Roma come "la città eterna".
Sono stati davvero tanti i grandi Imperatori che hanno governato Roma nel corso dei
tanti secoli. Se siete interessati a questo argomento di storia, non smettete di leggere
allora questo articolo, in quanto in seguito vi verrà spiegato nel modo più semplice e
chiaro possibile come hanno contributo alla crescita della capitale Italiana i grandi
Imperatori Romani.
I Romani hanno sempre avuto il tema della costruzione di enormi anfiteatri, giganteschi
palazzi, edifici, strade, e acquedotti. Le opere d'arte a Roma sono infatti poi diventate il
simbolo della capitale stessa in tutto il mondo. Tra i grandi Imperatori Romani
ricordiamo i vari Ottaviano Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Vespasiano,
Tito, Traiano, Adriano, Marco Aurelio, Commodo, Caracalla, Massimino Il Trace,
Valeriano, Aureliano, Diocleziano, Costantino, Giuliano, Teodosio, Giustiano.
Con la battaglia di Azio del 31 a. C., termina il periodo della Repubblica Romana. Da
qui inizia l'epoca della Roma imperiale. In questo periodo il potere della città è tutto
delle dinastie imperiali. Con l' Imperatore Ottaviano Augusto si apre la trafila degli
Imperatori Romani. Augusto apporta grandi e notevoli cambiamenti alla civiltà romana.
Conferisce una stabilità sui piani monetari e fiscali. Realizza una grande struttura
amministrativa per cavalieri e militari.
L'Imperatore Augusto promuove molti eventi culturali e ispira, in seguito, i maestri
quali Orazio e Virgilio. I due poeti ne parlano infatti nelle loro opere. Certamente le
testimonianze dei cittadini romani parlano di un Imperatore amato. Augusto riesce a
dare il giusto equilibrio nella politica e nell'economia, oltre che nel campo artistico.
Promuove la letteratura e la realizzazione di particolari monumenti, come il famosa Ara
Pacis. La sua morte diviene una perdita enorme per Roma. Altre opere importanti,
sorgono proprio nel periodo dei grandi imperatori romani. A questo punto la guida sui
tanti Imperatori di Roma è terminata. Il consiglio in caso di forte interessamento
sull'argomento in questione, è sicuramente quello di procedere andando a cercare
informazione riguardanti a questo argomento, in quanto in questa semplice guida sono
molte le informazioni omesse, risultando quindi superficiale per chi ama veramente
questa fase della storia.

La storia romana è composta da diverse età; con età si va ad indicare un certo periodo
di tempo che caratterizza la vita di un uomo o di una civiltà. Studiare i sette re
di Romasignifica studiare il periodo storico più antico della città che parte dalla sua
stessa fondazione che è avvenuta nel 753 a. C. Fino al 509 a. C, anno in cui fu
detronizzato Tarquinio il Superbo e anno in cui finì l'età romana che viene definita
regia, cioè età in cui la figura principale era quella del Re, in lingua latina "rex". Ecco
illustrati qui di seguito coloro che furono i sette re di Roma.
Il primo re di Roma fu Romolo, secondo la tradizione egli fu figlio del dio Marte e di
Rea Silvia, nonché fratello gemello di Remo. Secondo la mitologia questi fu anche il
fondatore di Roma e ne tracciò il confine sacro, dopo aver assassinato il proprio stesso
gemello Remo per colpa di una lite scoppiata in seguito alla violazione, da parte di
Remo, del territorio appartenente a Romolo. Romolo regnò sulla città di Roma per più
di quarant'anni trasformandola in una città splendida ed imponente. Il successore e
secondo re di Roma fu Numa Pompilio conosciuto anche come "re sacerdote". Il suo
regno durato ben 43 anni fu pacifico e, stando a quanto riporta la tradizione, libero da
guerre. Egli riformulò il calendario stabilendone la durata di 12 mesi al posto di 10 ed
istituì numerosi rituali religiosi, inoltre fece costruire numerosi templi tra cui il
famosissimo tempio di Vesta.

Troviamo in seguito Tulio Ostilio conosciuto anche come "Il re guerriero". Questo re
regnò per 32 anni su tutta Roma, egli era noto per la sua dedizione alla guerra, si dice
infatti che Tulio Ostilio avesse uno scarso rispetto verso gli dei tanto che secondo la
tradizione venne ucciso da un fulmine scagliato da Giove, il quale bruciò anche la sua
stessa dimora. Il quarto re di Roma fu Anco Marzio conosciuto anche come: "Il re
mercante". Probabilmente questo re era il nipote di Numa Pompilio, di origine sabina,
egli regnò su Roma per ben 24 anni fondando Ostia alla foce del Tevere e costruendo il
primo ponte sul Tevere ovvero il ponte Sublicio. Inoltre Anco Marzio costruì la prima
prigione di Roma sul Campidoglio, la prima salina e sponsorizzò notevolmente tutti i
commerci. Quinto re di Roma fu Tarquinio Prisco, etrusco di nascita. Adottato da Anco
Marzio regnò su Roma 38 anni, in questo periodo potenziò notevolmente l'esercito e
combatté numerosi popoli tra cui i sabini e gli stessi etruschi. Con questo re iniziò
l'ascesa su Roma della dinastia dei Tarquini, dinastia che faceva parte del popolo
etrusco, per questo motivo riferendosi agli ultimi tre re di Roma si parla di periodo di
dominazione etrusca.

Grazie alle ricchezze conquistate in guerra, il primo dei Tarquini eresse numerosi
monumenti, riformò l'organizzazione dell'esercita e dotò la città di Roma di nuove
mura. Troviamo poi Servio Tullio re che eresse a Roma numerosi templi, che fece il
censimento di tutta la popolazione romana e che divise i cittadini in 5 classi economiche
in base al patrimonio, alla dignità, al mestiere e alla funzione. Infine troviamo Tarquinio
il Superbo ultimo re etrusco di Roma. Questo re regnò su tutta Roma senza aver
ricevuto consenso né dal Senato né dal popolo romano, fece numerose guerre ed era
malvisto da tutti i romani. Il suo regno durò per 25 anni, in seguito venne detronizzato e
ci fu la cacciata dei Tarquini per lo scoppio di una rivolta nella città, quindi a Roma fu
instaurata la Repubblica. Gli storici sottolineano come la storia dei sette re sia da
considerarsi come mitologica, cioè una storia nella quale vanno a rappresentarsi
numerosi elementi retorici che si trovano in ogni civiltà esistita nella storia. Abbiamo
infatti il re pacifico, quello guerriero e così via. Gli storici basanoqueste considerazioni
sul fatto che sette re sono troppo pochi per coprire con il loro regno un lasso di tempo
tanto lungo quale quello che va dalla fondazione della città di Roma nel 753 a. C. fino al
509 a. C., annon in cui venne cacciato l'ultimo dei sette re.

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