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e vicende storico-costruttive della Basilica Cattedrale sono state studiate anche

grazie all’esistenza di un considerevole numero di pergamene che si conservano


presso l’Archivio Capitolare, numerate in modo progressivo sulla base di un
ordinamento cronologico. Lo stesso Archivio Capitolare non è giunto integro fino ai
nostri giorni in quanto lo storico deve tenere conto di almeno due eventi chiave:
l’asportazione di un certo numero di privilegi ad opera del Vescovo Grizzetta
(1249 – 1253), entrato in conflitto con i Canonici e, per tale ragione, esule non
senza polemiche da Cefalù; il trasferimento nel 1857, in sede vacante, di ben 130
pergamene – unitamente a 3 codici – a Palermo dove si trovano ancora oggi presso
l’Archivio di Stato nella sottosezione Tabulario della Mensa Vescovile di Cefalù.
Per quanto attiene alle pergamene custodite a Cefalù si conservano anche testi
relativi a sinodi, visite pastorali, conti di varie eredità, atti capitolari,
verbali delle riunioni capitolari. Rinviando ai testi specialistici che più in
dettaglio e meglio prendono in esame l’intera raccolta di pergamene sulla base dei
criteri propri delle discipline storiche ed archivistiche, citiamo di seguito
alcune fra tutte quelle custodite ancora oggi a Cefalù sulla base del loro apporto
alla storia della Chiesa cefaludense.

PRIVILEGIO DELL’ARCIVESCOVO DI MESSINA UGONE

Dato nell’ottobre 1131, narra la fondazione della Cattedrale il 7 giugno 1131 e la


definizione dei confini della ricostituita Diocesi. Non originale, copia del sec.
XIV.

DIPLOMA DI RUGGERO II DEL 1145

Con questo diploma il sovrano manifesta la sua volontà riguardo alla Basilica che
dovrà divenire suo mausoleo personale, stabilendo altresì la concessione di
privilegi ai cefaludesi. Non originale, presso l’archivio si conserva un transunto
di esso datato 1266.

VERBALE DI ARDUINO

Dato nel maggio 1146, narra della visita di Ruggero II a Bagnara Calabra nel 1130
per concordare con i Canonici regolari il loro trasferimento presso la Basilica che
il sovrano si era proposto di edificare a Cefalù. Costituisce attualmente la fonte
più antica sulle origini della Chiesa cefaludese. Originale.

Cefalù, Tesoro del Duomo, resti dell'antico inventario, sec. XIIINVENTARIO DEL
CELLARIO BOSONE

Risale all’inizio dell’episcopato di Arduino e fu compilato dal canonico cellario


poi succedutogli al soglio episcopale. Elenca donativi del Re Ruggero e altre
acquisizioni volute dal vescovo eletto Iocelmo (1130 – 1149). Tra i beni elencati,
merita una particolare menzione il c.d. “Altare I aureum” che verrà asportato dalla
Cattedrale nel 1215, una delle tante suppellettili preziose provenienti dal Tiraz
del palazzo reale di Palermo, officina dove venivano realizzati insuperabili
capolavori che costituivano la dotazione delle chiese normanne. Originale.

SUPPLICA DEI CANONICI DEL CAPITOLO PER LA SEPOLTURA DI RE RUGGERO NELLA BASILICA
CATTEDRALE

Abbozzo di minuta del 1170 per una lettera del Capitolo al Re Guglielmo II (e alla
regina Margherita sua madre) per indurlo ad eseguire le volontà di Ruggero riguardo
al proprio seppellimento nella chiesa da lui voluta e costruita. Originale.

PROCESSO DEL VESCOVO ARDUINO II

Scritto nel 1124, riporta le deposizioni e le testimonianze del processo celebrato


dopo le accuse di malversazione mosse dall’imperatore Federico II. Originale.

DIPLOMA DI RODOLFO VESCOVO SUBURBICARIO DI ALBANO E LEGATO PAPALE PER LA


CONSACRAZIONE DELLA BASILICA CATTEDRALE

Dato nell’aprile 1267, concede indulgenze in occasione della consacrazione


medesima. Originale.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Misuraca G., Cefalù nella storia, Roma 1962

Valenziano C. La fondazione normanna e le vicende storico-scostruttive del Duomo


nei documenti d’archivio, in: AA.VV., Documenti e testimonianze figurative della
Basilica Ruggeriana di Cefalù – Catalogo della Mostra – Duomo di Cefalù Luglio-
Settembre 1982, Palermo 1982;

Valenziano C., La Basilica Cattedrale di Cefalù nel periodo normanno, in ‘O


Theologos, V, 19, 1979

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