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Settimo e ultimo re di Roma fu l'etrusco Tarquinio il Superbo, figlio di
Tarquinio Prisco e genero di Servio Tullio. Regnò 25 anni, senza aver
ricevuto ordine né dal Senato, né dal popolo romano. Negò la sepoltura al
predecessore e si scontrò vittoriosamente con le città vicine di Ocricoli (di
origine sabina), Gabii (di origine latina) e Suessa Pometia (occupata
dai Volsci). Fece pace con i vicini Etruschi ed eresse (o completò)
il tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio. La tradizione
storiografica repubblicana vuole che il suo fosse un regno fatto di omicidi,
violenze e terrore, al termine del quale la monarchia (vista in maniera
estremamente negativa dai sostenitori della repubblica) venne abolita,
imputata come causa di tutti i mali interni di Roma all'epoca e sostituita
dalla Res Publica. Anche per questi motivi gli venne affibbiato il
soprannome di "Superbo" per differenziarlo dal padre. Tarquinio annullò
anche molte riforme costituzionali fatte dai suoi predecessori. Distrusse
anche diversi santuari e altari sabini.Si racconta che mentre egli stava
assediando la città dei Rutuli di Ardea, il figlio Sesto Tarquinio, abusò
della nobile ed onestissima Lucrezia (moglie di Lucio Tarquinio
Collatino), che per la vergogna si suicidò. Il marito Collatino, il padre
Tricipitino e l'amico Lucio Giunio Bruto (anch'egli imparentato con
i Tarquini), convinsero i Romani a ribellarsi e a rovesciare la monarchia
nel 509 a.C., abbandonando il re e chiudendogli in faccia le porte
della città. Il Superbo tentò in seguito, sostenuto dagli alleati etruschi, di
rientrare in città per ben quattro volte, ma tutte le volte subì una sconfitta.
Assieme al lucumone di Chiusi sconfisse i Romani (che a loro volta
inventarono delle note leggende perché non risultassero degli sconfitti,
bensì dei sottomessi coraggiosi e forti, ma il lucumone gli impedì di
restaurare il suo trono e così a Roma fu istituita la Repubblica (509 a.C.). I
primi consoli furono proprio Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio
Collatino. E così a Roma la monarchia era durata 243 anni sotto sette re,
quando la stessa città non aveva possedimenti oltre le 15 miglia.