ultima vana, contro terra cela 3 la faccia, a non veder l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce, con parole e con mano, a rilevarsi, 6 scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla – unita ebbrezza – par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, 9 al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questo belli, a quanti l’odio consuma e l’amore, 12 è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere – l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima, 15 con la persona vi è rimasta sola. La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. 18 Della festa – egli dice – anch’io son parte.
Questo testo è compreso nel breve ciclo delle Cinque poesie per il gioco del calcio, inserito in Parole, una sezione del secondo volume del Canzoniere.
1. Comprensione del testo
Dopo una o più letture del testo, parafrasa il componimento. Quindi riassumilo. 2. Analisi del testo 2.1.Individua forma e schema metrico del componimento. Evidenzia rime particolarmente significative. 2.2.Individua le principali antitesi e rifletti sulla funzione che assumono nell’economia del testo. 2.3.Individua una sineddoche e una perifrasi presenti nel testo e rifletti sulla loro funzione. 2.4.Rifletti sulle scelte sintattiche e metriche di Saba nel componimento: - prevale una costruzione paratattica o ipotattica? L’ordine delle parole è quello ordinario? Evidenzia e motiva i principali scarti dalla norma (anastrofi e iperbati); - unità sintattiche e unità metriche tendono a coincidere o a divergere? Evidenzia e motiva i principali scarti dalla norma (enjambements o inarcature). 2.5.Rifletti sulle scelte lessicali di Saba in questo componimento: - a quale registro appartiene la maggior parte dei termini? Evidenzia e individua i principali scarti dalla norma; - individua e spiega i termini metaforici. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1.Quale aspetto del gioco di squadra Saba mette in luce in questa poesia? Rispondi con opportuni riferimenti al testo. 3.2.Per quale motivo l’autore ritiene che il gioco di squadra sia un momento «bello come pochi»?