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Trentino-Alto Adige www.regione.taa.

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Il settore primario
L’agricoltura è praticata nelle vallate più ampie e
sui versanti più soleggiati.
In Alto Adige da circa 1500 anni è affermato il siste-
ma economico del maso chiuso.
Si coltivano frutta (soprattutto mele), cui è legato il
settore conserviero, e vite (in alcune conche alpine
e nella bassa val d’Adige), da cui si ricavano pregiati
vini e spumanti. Rilevante è anche la produzione di
legname.
L’allevamento (bovini) è ancora in parte praticato
(soprattutto in provincia di Bolzano) con il metodo
dell’alpeggio.
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Il settore secondario
Le abbondanti acque alimentano molte centrali idroelettri-
che: il Trentino-Alto Adige è al secondo posto in Italia (dopo
la Lombardia) nella produzione di energia idroelettrica, gran
parte della quale viene convogliata verso altre regioni.
L’industria si avvale di importanti stabilimenti
per la produzione di alluminio a Bolzano e a Mori (in provin-
cia di Trento), di aziende nei settori meccanico, chimico e
della carta (bassa valle del Sarca). Di rilievo l’estrazione e la
lavorazione del porfido (provincia di Trento).
Caratteristiche sono alcune lavorazioni ancora in parte arti-
gianali, come quelle del legno intagliato (val Gardena) e del-
la pelle.
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Il settore terziario
Il Trentino-Alto Adige vanta una lunga tradizione in fatto di
ospitalità e organizzazione ed è la prima regione in Italia
per numero di esercizi alberghieri e tra le prime per arrivi e
presenze turistiche, in buona parte dall’estero (Germania,
Austria); molto diffuso è anche l’agriturismo. Tra le locali-
tà di montagna più rinomate vi sono Ortisei (Sankt Ulrich),
Brunico (Bruneck), Dobbiaco (Toblach), Merano (Meran),
Madonna di Campiglio, Moena e Canazei. Frequentati centri
lacustri sono Riva del Garda, Molveno, Levico Terme.

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