Indice: Introduzione Territorio Clima Laghi e fiumi Economia Introduzione La Valle d’Aosta occupa l’estrema sezione nord- occidentale dell’Italia settentrionale. Confina a nord con la Svizzera, ad est e a sud con il Piemonte e a ovest con la Francia. È la più piccola e la meno popolata di tutte le regioni. Si estende su 3262 km2 con una popolazione di 124 800 abitanti. Nel 1948 fu dichiarata regione autonoma a statuto speciale. Vi è ufficialmente riconosciuto il bilinguismo italiano- francese. È l’unica regione italiana con un solo capoluogo di provincia: Aosta che è anche capoluogo di regione, con 35.000 abitanti. La città è situata in posizione centrale sulle rive della Dora Baltea. La regione è completamente montuosa. Territorio La regione è occupata interamente da due catene alpine, ricche di ghiacciai: le Alpi Pennine a nord con i massicci imponenti del Cervino (4478 m) e del Monte Rosa (4634 m); le Alpi Graie aovest e sud dominata dai massicci del Monte Bianco (4810 m) e del Gran Paradiso (4061 m). Fra le due catene delle Alpi Graie e delle Alpi Pennine si trova la valle della Dora Baltea, che si sviluppa dalle pendici del Monte Bianco fino al confine con il Piemonte. In essa confluiscono numerose valli laterali sia da nord che da sud. I fondovalle sono piuttosto stretti; l'unica zona pianeggiante è quella in cui sorge la città di Aosta. Clima Il clima è di tipo continentale, con estati rese fresche dall'altitudine ed inverni nevosi. Tuttavia le temperature sono miti. Le piogge sono scarse sul fondovalle, sono più abbondanti sulle creste ma non raggiungono i valori propri ad altre parti delle nostre Alpi. Le acque correnti trovano abbondante alimento nella fusione delle nevi invernali e nei numerosi ghiacciai, tra cui spicca per la sua lunghezza quello del Miage, nel gruppo del Monte Bianco. LAGHI E FIUMI Il principale fiume è la Dora Baltea che ha in Valle d’Aosta il suo bacino superiore. Come si è detto, nasce dalle pendici del Monte Bianco, scorre da ovest a est e si dirige poi a sud verso il Piemonte, dove confluisce nel Po. Nel suo corso riceve le acque di numerosi affluenti di destra e di sinistra che scendono dalle cime più alte delle Alpi. Vi sono anche numerosi laghi ma di piccole dimensioni, alimentati dallo scioglimento dei ghiacciai. Alcuni sono stati creati artificialmente dalle dighe di sbarramento costruite sui fiumi per la produzione di energia elettrica. Settore Primario 4%
Economia Settore Secondario
22%
L’agricoltura produce soprattutto patate, segale,
mele, pere, uva. Sviluppato è l’allevamento di bovini, dal quale si ottengono carne e latticini. Nell’industria si distinguono le piccole e medie imprese, tra cui quelle della lavorazione del legno. La principale risorsa economica della Settore Terziaro 74%
regione è il turismo legato alla montagna, sia
invernale che estivo. Oltre alle bellezze naturali, in Valle d’Aosta si trovano diversi monumenti romani, come quelli del suo capoluogo, e medievali; tra questi, splendidi castelli che attraggono molti visitatori. Storia I primi insediamenti umani documentati con certezza risalgono al Neolitico. Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano la continuità del popolamento nelle età del bronzo e del ferro. La penetrazione dei Celti diede origine alla popolazione dei Salassi, con i quali i Romani si scontrarono durante le campagne di espansione verso la Gallia e l’Elvezia. Medioevo: Nel VI secolo la Valle d’Aosta fu teatro di contese tra Goti e Burgundi, poi tra Longobardi e Franchi. Entrata stabilmente nel regno franco a partire dal 575, ne seguì le vicende sino alla caduta dell’Impero carolingio. Alla caduta della dinastia borgognona la Valle d’Aosta era soggetta al conte Umberto, i cui discendenti sottomisero i signori locali e condussero numerose carte di franchigia alle comunità urbane e rurali. Età moderna: La prima metà del XVI secolo fu segnata da una profonda crisi dell’autorità dei duchi di Savoia, il che favorì lo sviluppo degli organismi politici locali. La restaurazione della monarchia sabauda sotto il duca Emanuele Filiberto diede inizio ad un processo di accentramento del potere nella persona del sovrano. Tra il XVI e il XIX secolo le condizioni socio-economiche della Valle d’Aosta peggiorarono, a causa soprattutto della decadenza dei commerci, delle epidemie e delle guerre. Tra gli aspetti caratteristici del periodo considerato sono da segnalare: lo sviluppo delle attività estrattive e siderurgiche e la fondazione di un gran numero di scuole di villaggio. Età Contemporanea: La Valle d’Aosta fece parte dell’Impero francese dal 1804 al 1814. Durante le guerre del risorgimento e la prima guerra mondiale il tributo di sangue pagato dai Valdostani fu pesante. Le autorità fasciste incoraggiarono una massiccia immigrazione proveniente da tutte le regioni italiane, mentre la popolazione autoctona subiva un processo di italianizzazione forzata o era costretta a emigrare per motivi economici o politici. Nel 1945 la liberazione dal nazi-fascismo comportò l’ottenimento, da parte dello Stato italiano, di un particolare regime di autonomia sia politica che amministrativa che ha consentito un notevole sviluppo economico e sociale.