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La Valle d'Aosta

Giorgia Carpinelli 1°DL


Indice:
Introduzione
Territorio
Clima
Laghi e fiumi
Economia
Introduzione
La Valle d’Aosta occupa l’estrema sezione nord-
occidentale dell’Italia settentrionale. Confina a nord
con la Svizzera, ad est e a sud con il Piemonte e a
ovest con la Francia. È la più piccola e la meno
popolata di tutte le regioni. Si estende su 3262 km2
con una popolazione di 124 800 abitanti. Nel 1948 fu
dichiarata regione autonoma a statuto speciale. Vi
è ufficialmente riconosciuto il bilinguismo italiano-
francese. È l’unica regione italiana con un solo
capoluogo di provincia: Aosta che è anche
capoluogo di regione, con 35.000 abitanti. La città è
situata in posizione centrale sulle rive della Dora
Baltea. La regione è completamente montuosa.
Territorio
La regione è occupata interamente da due
catene alpine, ricche di ghiacciai: le Alpi
Pennine a nord con i massicci imponenti del
Cervino (4478 m) e del Monte Rosa (4634 m);
le Alpi Graie aovest e sud dominata dai
massicci del Monte Bianco (4810 m) e del Gran
Paradiso (4061 m). Fra le due catene delle Alpi
Graie e delle Alpi Pennine si trova la valle della
Dora Baltea, che si sviluppa dalle pendici del
Monte Bianco fino al confine con il Piemonte. In
essa confluiscono numerose valli laterali sia da
nord che da sud. I fondovalle sono piuttosto
stretti; l'unica zona pianeggiante è quella in cui
sorge la città di Aosta.
Clima
Il clima è di tipo continentale, con estati rese
fresche dall'altitudine ed inverni nevosi.
Tuttavia le temperature sono miti. Le piogge
sono scarse sul fondovalle, sono più
abbondanti sulle creste ma non raggiungono i
valori propri ad altre parti delle nostre Alpi. Le
acque correnti trovano abbondante alimento
nella fusione delle nevi invernali e nei numerosi
ghiacciai, tra cui spicca per la sua lunghezza
quello del Miage, nel gruppo del Monte Bianco.
LAGHI E FIUMI
Il principale fiume è la Dora Baltea che ha in Valle
d’Aosta il suo bacino superiore. Come si è detto,
nasce dalle pendici del Monte Bianco, scorre da
ovest a est e si dirige poi a sud verso il Piemonte,
dove confluisce nel Po. Nel suo corso riceve le
acque di numerosi affluenti di destra e di sinistra
che scendono dalle cime più alte delle Alpi. Vi
sono anche numerosi laghi ma di piccole
dimensioni, alimentati dallo scioglimento dei
ghiacciai. Alcuni sono stati creati artificialmente
dalle dighe di sbarramento costruite sui fiumi per
la produzione di energia elettrica.
Settore Primario
4%

Economia Settore Secondario


22%

L’agricoltura produce soprattutto patate, segale,


mele, pere, uva. Sviluppato è l’allevamento di
bovini, dal quale si ottengono carne e latticini.
Nell’industria si distinguono le piccole e medie
imprese, tra cui quelle della lavorazione del
legno. La principale risorsa economica della Settore Terziaro
74%

regione è il turismo legato alla montagna, sia


invernale che estivo. Oltre alle bellezze naturali,
in Valle d’Aosta si trovano diversi monumenti
romani, come quelli del suo capoluogo, e
medievali; tra questi, splendidi castelli che
attraggono molti visitatori.
Storia
I primi insediamenti umani documentati con certezza risalgono al Neolitico. Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano la continuità del popolamento nelle età del bronzo e del
ferro. La penetrazione dei Celti diede origine alla popolazione dei Salassi, con i quali i Romani si scontrarono durante le campagne di espansione verso la Gallia e l’Elvezia.
Medioevo: Nel VI secolo la Valle d’Aosta fu teatro di contese tra Goti e Burgundi, poi tra Longobardi e Franchi. Entrata stabilmente nel regno franco a partire dal 575, ne seguì le
vicende sino alla caduta dell’Impero carolingio. Alla caduta della dinastia borgognona la Valle d’Aosta era soggetta al conte Umberto, i cui discendenti sottomisero i signori locali
e condussero numerose carte di franchigia alle comunità urbane e rurali.
Età moderna: La prima metà del XVI secolo fu segnata da una profonda crisi dell’autorità dei duchi di Savoia, il che favorì lo sviluppo degli organismi politici locali. La
restaurazione della monarchia sabauda sotto il duca Emanuele Filiberto diede inizio ad un processo di accentramento del potere nella persona del sovrano. Tra il XVI e il XIX
secolo le condizioni socio-economiche della Valle d’Aosta peggiorarono, a causa soprattutto della decadenza dei commerci, delle epidemie e delle guerre. Tra gli aspetti
caratteristici del periodo considerato sono da segnalare: lo sviluppo delle attività estrattive e siderurgiche e la fondazione di un gran numero di scuole di villaggio.
Età Contemporanea: La Valle d’Aosta fece parte dell’Impero francese dal 1804 al 1814. Durante le guerre del risorgimento e la prima guerra mondiale il tributo di sangue pagato dai
Valdostani fu pesante. Le autorità fasciste incoraggiarono una massiccia immigrazione proveniente da tutte le regioni italiane, mentre la popolazione autoctona subiva un
processo di italianizzazione forzata o era costretta a emigrare per motivi economici o politici. Nel 1945 la liberazione dal nazi-fascismo comportò l’ottenimento, da parte dello Stato
italiano, di un particolare regime di autonomia sia politica che amministrativa che ha consentito un notevole sviluppo economico e sociale.

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