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Queste le potenzialit. Analizziamo ora i rischi individuati da Ferrieri e come queste potenzialit e
rischi si coniugano con lattivit didattica e apprenditiva. Il pericolo maggiore non che lebook
uccida il libro di carta (che sopravvivr eccome!), ma che venga fagocitato e inglobato
dallindustria dei contenuti, dando luogo a un ibrido televisizzato, magari infarcito di interruzioni
pubblicitarie, controllato a vista in un sistema culturale sempre pi pervasivo e violento 2. Perci
bisogna domandarsi come cambia la lettura. La lettura lineare, sequenziale, cui siamo stati abituati
dal libro cartaceo, non scompare con lebook. Molto spesso si confonde la lettura digitale con quella
ipertestuale o con la navigazione su Internet. In un certo senso lebook addirittura accentua la
verticalit della lettura, recuperando la dimensione di srotolamento del volumen che era stata
soppiantata dal codex (Darnton). Proprio perch nellebook tutto scorre, come in un imbuto, e il
testo prende la forma del suo contenitore, la direzionalit alto-basso, sinistra-destra, inizio-fine,
viene enfatizzata. Si fa perfino fatica a saltare le pagine, perch le pagine non ci sono pi (o sono
virtuali).3
Bisogna tuttavia fare una distinzione tra leggere per piacere e leggere per studiare. Latto dello
studiare, memorizzare richiede sicuramente unattenzione maggiore, la necessit di apporre
sottolineature, evidenziazioni e sfogliare le pagine velocemente al fine di avere una visione
dinsieme del testo. Questa sicuramente una caratteristica che viene a mancare nelle-book, in
queanto latto immediato dello sfogliare la pagina o saltare da un punto allaltro del libro viene
meno.
Vantaggio dellebook sicuramente il social reading: essendo possibile condividere note ed
evidenziazioni, gli studenti potrebbero trovare vantaggioso usufruire delle note dei compagni di
classe, delle loro evidenziazioni ed interagire in tempo reale nel momento dello studio.
I detrattori dellebook spesso lamentano il fatto che non sia pi possibile godersi lodore della carta,
il fascino di toccare il libro, la manualit dellatto di leggere. Per lettori e bibliofili lodore della
carta e del balacron hanno sempre rappresentato dei potenti attrattori e inebrianti. E sarebbe assurdo
profumare gli ebook con aromi cartacei come ha fatto la azienda statunitense Smell of Books .
Ma le mani e il naso sul libro continueremo a metterle anche con lebook, seppure in modo diverso.
Occorre liberarsi dallidea che i nuovi media digitali escludano la fisicit e la sensorialit dai
processi conoscitivi. Anzi, se pensiamo ai device come protesi del nostro corpo, ci accorgeremo di
come essi dischiudano molte nuove forme di con-tatto: le possibilit di toccare un testo, vederlo,
chiosarlo, suonarlo, ascoltarlo, disegnarlo, tracciarlo, riprodurlo, manipolarlo, ne saranno
enormemente aumentate. Non vero che il testo solo nelle nuvole (in the cloud): materialmente
sotto le nostre dita, sinesteticamente presente, anche se questa nuova fisicit dellatto di leggere ci
2 Idem.
3 Idem.
ancora largamente ignota.4 Ci domandiamo, quindi, come gli studenti percepiscano lassenza
dellodore e del piacere di toccare un libro. Alcuni studenti infatti non riescono a studiare senza
toccare con mano il libro, senza poter agevolmente scrivere note, cancellare evidenziare e
sottolineare. E pur vero che lebook permette oggi di usufruire di tutte queste funzioni, ma la
praticit con la quale esse possono esser svolte su un libro cartaceo sicuramente diversa.
Riteniamo quindi che lebook possa sicuramente essere utile nello studio, ma solo come
complemento. Bisogna peraltro chiedersi su quale supporto lebook viene letto/studiato: fattore
determinante sar la presenza o no della rete; innegabile che essa costituisca una fonte di
distrazione, determinando cos una diminuzione dei tempi di attenzione dei discenti.
E necessario considerare anche un fattore puramente materiale/energetico: gli ebook reader
possono scaricarsi, sono fragili, sono potenzialmente dannosi per la vista; tuttavia indispensabile
prendere in considerazione gli ebook reader non retroilluminati, sui quali la lettura risulta
assolutamente agevole: L'affaticamento per gli occhi ci che mi ha indirizzato maggiormente
verso la scelta dell'ebook (Kindle): uno schermo retroilluminato per 5 ore o pi al giorno (a seconda
della scuola che si frequenta), per 200 giorni all'anno circa, moltiplicati per 5 anni (che salgono ad 8
se cominciate ad usarlo dalla scuola media), causa uno sforzo non indifferente agli occhi; a tutto ci
bisogna anche aggiungere lo studio a casa e sarebbe assolutamente insostenibile per gli occhi.
L'ebook offre uno schermo e-ink non retroilluminato: leggibile senza problemi a scuola, non d
alcun problema di lettura ed sufficientemente definito.5
In conclusione possiamo affermare che lebook sicuramente uno strumento potente nelle mani di
docenti e discenti. I docenti potranno usufruire della grande visibilit e praticit che esso offre nelle
classi, permettendo di poter puntare, sottolineare, aprire collegamenti ipertestuali, video, audio ecc.
Gli studenti, dal canto loro, potranno usufruire delle funzioni iper-testuali e della dimensione di
condivisione con i compagni di classe o con la rete.
SITOGRAFIA
http://www.tomshw.it/news/kindle-a-scuola-per-una-settimana-ecco-come-e-andata-54082
https://gruppodilettura.wordpress.com/2011/09/28/e-book-la-rivoluzione-digitale-e-i-lettori-alcuneidee-per-discuterne/
4 Idem
5 http://www.tomshw.it/news/kindle-a-scuola-per-una-settimana-ecco-come-e-andata54082