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Parte terza

Il calcolo agli "stati limite"


delle sezioniin cementoarmato

Capitolo nono
La sicurezzastrutturale

9.1. Cenni storici e presentazione del problema


Il concettodi sicurezzae quindi i codici e le norme sulla sicurezzadelle
costruzionirimontano probabilmenteai primordi dell'attivit stessadel costruire,associandosi
automaticamentealla responsabilit,in casodi crolli e
l'idea
della
danni,
stessa
sictrezza.
Sembraaccertatoche tale problema fosse molto sentito dagli antichi
babilonesiai quali attribuito quello che si pu ritenereil primo codicein
materia,il codice Hammurabi degli anni 2100 a.C. il quale prevedevala
condannaa morte del costruttorenel casodi decessodegli abitanti a causa
del crollo del manufatto. inoltre ben noto che i Romani avevanodelle
normemolto preciseper le costruzionimilitari.
I primi studi a caratterescientificosulla resistenzadei materiali e delle
strutturesono dovuti a Galileo (1638), che esaminsperimentalmentee
teoricamente
la resistenzaa rottura di travi in casodi trazione o flessione.
Nel secolodiciottesimofurono sviluppatericerchesulla resistenzaa rottura
di archiin muratura (Coulomb 1773),ma solo nel diciannovesimosecolofu
studiatoa fondo il problema base della sicurezzadelle strutture, e cio
quellodellaresistenzadel materiale.Venneroinfatti formulati i piir importanti criteri, a tutt'oggi usati, intesi a caratterizzarelo statodi crisi puntuale
delmateriale.Vanno ricordati anzitutto i criteri cheimpongonodellelimitazioni solo allo stato di tensione,quali ad esempio:
-

criterio delle massimetensioni principali: la crisi del materiale,intesa


come snervamentoo rottura, attribuita al massimovalore assoluto
delletensioniprincipali(Lam, 1833;Rankine,1875);
criteriodell'attrito interno: la crisi dovutaal superamentodi un valore
limite, funzione del rapporto fra tensionetangenzialee normale(Coulomb, 1776;Mohr, 1882);

258

Teoria e fecnica delle costruzton!

criterio dera massimatensionetangenziale:


la crisi attribuita ar varore
massimodella tensionetangenziale
ff..r.", flij;.
Venanr,lg72).
Con lo studio de comportamento
elasticodei materiali il concetto
di
ressrenza
punruale*.r.
a quello Ji ,r*rr.l*"
del materiale,
dando luogo ad esempioai
:.^r^l^:g1r:.
seguentiben noti crite;i ;;-s;curezzapuntuale:
-

criterio della massima,


dilatazione:la crisi dovuta all,allungamento
puntuate massimosubito dat
_"r*i"i" po;;;;;i, ,rrr, Grashof,
criterio dell,energiadi
-deformazione;la crisi dovuta ad eccessodi
energiaetasticaassorbita.
dat.m^ateriaie
te.rii"ill's85);
crireriodelt'energia
elastica.dif".rn",:;bi:;ji;;;,0,
energiadi de_
rormazione
dovutaa u1,,_u:i:l:

di f;;;;;;";iiih"
e ..rpon.uul.
dellacrisi(Huber,1904;
V. Mises,
Sjl, "".k" iilq.

Dai criteri di crisi richiamati e dallo


sviluppo della teoria dell,elasticit
ebbe origine il concetrodi

,".".*,
lnl'.l"lJi:L*lf
,:,#:il:
l:iilffiliJiJ',::a
3:il**j,1fifi

Al successivo
approfondimento.dllo studio del
comportamentodei ma_
teriali ortreil rimite elastico.e,cio
del;;;;;;t":iico
del materiale
fino alla rottura, dovuta la ,

za,cheviene"Jil;til;;;:ffiil::TiJ:l:,'i$,""T:i:H:,,.;1f
TT;
mareriare,
maneiriiuardid.ii;;il;-;
pTrte

l,:ilnT.."

o ael,tntera

Le prime formulazionisul
vensonofatterisatirea Kirsr(19t7).e
^calcoloa rottura di struttureiperstatiche
" i";;;;;
;;"
sotodopora
seconda
guerramondialesi ebbeil pi.n"
,;i;;;;
;;';irilr,"r"
der<limit
design>:
il primo restoorsanicosull,argom#o
i l"r"riio" ,^"no l94g

prima
ra=
"s.r;;;;;;;;
T"*1"lTllirnentre

;;J"1u'n"re4e(Bri-

La successiva
evoluzionedel concetto_
di sicurezza dovuta all,affermar_
si di una visionepi realisricaeprecisa
del -;0";;;;;;delra
struttura,
chesi basasuun'analisi

sratisric;o"i *.i.rri J'.'rrr;;#;;


delmareriare,
""u valu.tazione
probabitistica
d.l s.ud;;-;; ;;;;;, ;;"struuura:
:,,:l
grungecosialla visionepi moderna
si
a.l _*"tt. a'ri"".i,iiru "n"viene
ad
essere
direttamente
colegato"on tap.ooauiiiia;ila;;
a1,,"struttura,o
quantomenodellasualuoriuscita
diservizio.
i.,.*.
rrfii statistiche
sui

La scurezzaslruttufale

259

carichiagenti sulle strutture e sulla resistenzadei materiali sono dovute a


Levi (1950)e Freudenthal(1956).L'approccio semi-probabilisticofu introdotto da Vr'ierzbicki(1946),mentrei primi studi di tipo probabilistico,intesi
a valutare la probabilit di collassodella struttura, sono dovuti a Levi
(1953),Torroya (1959),Freudenthal(1960).
i
Da quanto detto si pu asserirecheallo stato attualedelleconoscenze,
principidellasicurezzastrutturalepossanofondarsisutre diverseconcezioni:
- il criterio delle tensioni ammissibili;
- il metodo della verifica a rottura;
- il procedimentosemiprobabilisticoagli stati-limite.
Il primo criterio prestail fianco a numerosecritiche fra le quali la pi
importante quelladi limitare la verifica a puntetensionalicheinsorgonoin
determinatefibre di determinatesezionimaggiormentesollecitate,restando
al di sotto dei valori ammissibiliconvenlargamenteed antieconomicamente
zionalila maggiorparte delle sezionidella struttura. Inoltre non pu venir
chiaramenteevidenziataI'influenza di coazioni impresse,soprattutto al di
fuori del campoelastico.Per quanto riguarda poi I'esamedel solo comportamentoin serviziodelle strutture, non semprepuramenteelastico, chiaro
cheil metodonon garantiscenemmenoil proporzionamentopi conveniente nei riguardi della sicurezzaa rottura.
Questeconsiderazionicontribuisconoa ribadire cheil metodo delletensioni ammissibilinon pu costituire I'unico fondamento di una moderna
normativa,pur dovendosiriconoscereche, per taluni aspettidel comportasenon altro per la
mentodellestrutture,essosi presentaancorainteressante,
metodi
di
verifica
mediante
la
teoria
degli stati limite.
mancanzadi adeguati
Per quanto riguarda la verifica a rotura il procedimentodisponibile
quello del <limit design> che corrispondead una situazionestatica ben
definita, e che consenteeffettivamentedi conseguireun dimensionamento
efficaceai fini della resistenza.Anche a tale metodo possonoperaltro muoversialcunecritiche fra le quali la piir importante che, preoccupandosi
a rottura, non si automaticamentegarantiti per un
della sola siclurezza
soddisfacente
comportamentoin condizioni di esercizio.
Ad ambeduegli anzidettiprocedimentiva poi addebitatodi non tenere
in alcunconto il caratterealeatoriodellediversegrandezzein gioco, quali le
azioniesternee le caratteristichedei materialida cui dipendeessenzialmente
il comportamentodella struttura.
Inoltre, operandosiin ambeduei casi con ampi fattori di sicurezza,si

260 Teoro e tecnico delle costruzotu

lascia ai vari responsabilidel processocostruttivo la sensazionedi poter


disporreciascunoa proprio vantaggiodi un largo margine.
Sulla basedelle considerazionifatte va riconosciutoche una corretta
impostazionedel problemadellasicurezzadevetenerpresentetutti gli aspetti del comportamentodella costruzionee per ciascunodi essiprevedereun
metodo di verifica che prenda in conto tutti gli elementidi incerfezza.
La prima esigenzapu veniresoddisfattaattraversouna opportunadefinizione e classificazionedegli stati limite, ovvero di quelle situazioni che
corrispondono a soglie di funzionalit della costruzione;e su questo si
ritorner nel paragrafo che segue.
questione
pu venirrisoltaimpostandola verifica,per quanLa seconda
to possibile,su metodi probabilistici, e cio attraversoil controllo della
probabilit che vengaraggiuntouno stato limite in relazione,ad esempio,
alle effettive resistenzedei materiali impiegati rispetto ai valori assuntiin
sededi progetto ed all'intensit dei carichi e delle deformazioni impresse
prevedibili.Nella pratica tecnicatale criterio risulta inapplistatisticamente
cabile per la mancanzadi dati statistici ad es. sulle variabili menzionatee
quindiper I'impossibilit
di esprimere
tuttele incertezze
in valoridi probabi<semiprobabilistico>,
lit. Si adottaperciuna soluzionedi compromesso
con la qualesi rinunzia a calcolareuna probabilit di raggiungimentodi uno
stato limite, ma si opera ricoprendo una parte delle incertezzecon dei
coefficienti forfettari, ovvero, praticamente,introducendodelle grandezze
significativedal punto di vista probabilisticoche sono <i valori caratteristici> ed <i valori di calcolo>sui ouali si torneral nar. 9.3.
9.2. Definizione e classificazionedegli "stati limite"
Gli stati limite sonodellesituazionia partire dalle quali la costruzioneo
una delle sueparti cessadi assolverela funzione alla quale era destinata,e
per la quale era stataprogettatae costruita.Pertantola sicurezzadovrebbe
caratterizzarela probabilit che questi stati non siano superati.
Il modo di ragionare in presenzadegli stati limite ed in funzione del
probabilismo il seguente:
-

definire i fenomeni che si vogliono evitare, cio gli stati limite;


stimarela gravit dei rischi legati a questi fenomeni;
dedurre delle regole da seguireaffinch la probabilit di ognuno di
questi fenomeni sia dportata ad un valore molto basso, per essere
accettatain funzione della stima del rischio.

LQ sicurczzo slrutlLtrule 261

Ladefinizionedeitnomenidaevitarecompoltaunasuddivisionefra
comportala rovinaimmediatacon un
statilimiteultimi, il cui superamento
limite di esercizio'il cui
,ir.t io .f.uu,o di perditedi vite umane,e gli stati
la fuoriuscitadi serviziodi elementidellacostruzio;;;;;;;;.".iorta
con possibilit
pubblica'e spesso
".?tr^ ."*o-issione dell'incolumit
di
-' ^riutilizzodi certeparti della struttura'
la strutturafornisca
eiuiproporito i notevoleimportanzail fatto che
imminente'comepure che
o menoindicazioniclrcaun suo st;to di crollo
god"t" di una certa ridistribuzionedelle sollecitazioni
;;;t;;;;;;o
nel grado di rischioaccettabile'
interne.
'--'-p.i,uito
Questocomporlauna differenza
sr possono
usualmente
gli stati limite chedevonoconsiderarsi
alle due categorle:
ascrivere
al valoreestremodellacapacitporl) statilimite ultmi, corrispondenti
tante;
di impiegonormalee di
z) sluJl-ite di esercizio,legati alle esigenze
durata.
e
sonoad esernpio
Le causechepossonoprodurregli statilimite ultimi
seguenti:
dellastrutturaconsideraperdtadi stabilitdi una parteo dell'insieme
ta comecorPorigido;
- io,,utu locaiiztaia della struttura per azioni statiche;
una sua parte ln un
collassoper trasformazionedella strutturao di
meccanlsmo;
instabilitPer deformazione;
...... rottura localizzaladella struttl'ua per Iatlca;
o scorrimentodi giunt
plastlcao di fluage,lessurazione
deformazione
checonducanoadunamodificadellageometria,taledarendereneces.
,u.iutusortiturionedellastrutturaodisuepartifondamentalil
della
la sostituzione
o corrosionecherendanonecessaria
aagruJutione
struttura o di sueparti fondamentali;
per effetto di azioni ripetute;
collassoincrementale
collassoper effetto del fuoco o di esplosionietc'

dai seGli stati limite di eserciziopossonoessereinvececaratlerizzati


guenti fenomenl:
-

normaledella struttura;
per una utilizzazione
deformazionieccessive

262 Teoia e tecnica delle costtuzioni

tessurazrone
prematurao eccessiva;
degradazioneo corrosione;
spostamentieccessivisenzaperdita dell'equilibrio:
vibrazioni eccessive
etc.
Il raggiungimentodi uno statorimite pu essereprovocatodall'intervento concomitantedi vari fattori di caratterealeatorio quali quelli anzidetti,
relativi alla valutazionede|a resistenzadei materiari;delle azioni esterne.
L'obiettivo delle verifiche di sicurezza di mantenerela probabilit di
raggiungimentodello stato limiter consideratoentro il valore prestabilitoin
relazione al tipo di costruziole preso in esame,alla sua influenza sulla
incolumit delle personeed alla previstadurata i esercizio
9.3. Le verifiche di sicurezza: i valori caratteristici ed i valori di
calcolo
Per poter effettuare,sulla basedi quanto esposto,le verifiche agli stati
limite ultimi ed agli stati limite di esercizio,occorrepartire dalle ipotesi
di
carico, e cio conoscerepreventivamentele azioni'-F-da considerarenene

'

I pdncipali criteri in baseai quali si pu sceglieretareprobabilitsono di


diversanatura:
citeri economici,essenziali
quandosi rratta ad es.di valutareI'impossibilitdi riutiliz_
zo dellacostruzioneper un certoperiodo,ma non esclusiviquandoia
sceltadel livello di
sicurezzapu metterein giocodellevite u-ane. Da essiscaiuiiscelinozone rmportan_
te.di <durata della vita> di progetto di una costruzione;
criteri -analogici,chepossonoconsentirela sceltadel grado di sicurezzaparagonandolo
ai.riqultatiosservati.e
alle regoleammesse
in altri cimpi a.ifi"g.e;.riu;
cnrtn gtundtct.chectevono
cercare
di adeguarsi
semprepi allaconcezione
probabilisti_
ca, svincolandosidalla forte carica deterministicadi iui oggi risentono
ie leggi e le
sentenze,e tenendopresenteche il limite tra erroreed approis-imazione
non pu ess"re
netto e I'efiore ed il casointervengonospessosimultanemente
in quasitutti gi inciden_
criteri morali, il cui apporto essnziale
in quelledecisionichepossonomettereln gioco
vlte umane.

Sonoquestii principisui quali si inseriscono


tuLtii tentalivipiit moderntdi normarivaa
,.vrllo lnternaztonale
e.suiquali si ritienelogicobasareancheil regolamenro
italiano.
iqt ogni causadi insiemedi cause(carichipermanenri,
carichi
..^_,l,ilo',.u":or..,.aaone
vanaorl' oerormazlonr
rmpresse,
etc.)capacidi indurfestati limite in una srruttura.

Lq scurezzastrutturale 263

verifiche,al fine di determinarele sollecitazioni'S nei vari stati limite' Tali


azionipossonocosclassificarsi:
-

azioni dirette (forze), suddivisein carichi permanenti(pesoproprio ed


altri carichi fissi) e carichi variabili (carichi di esercizio,vento, sisma,

azioni indirette (deformazioniimpresse)quali ad es' variazioni termi


che, ritiro, presollecitazioni,etc.;
azioni di caratterechimico-fisicodovule ad agentiatmosferici,fenomeni aggressivi,etc.

L'adozione del metodo semiprobabilisticoprevede,tanto per le azioni


quanto per le resistenze,che:
-

venganointrodotti i cosiddettivalori caratteristici,owero le resistenze


caratteristicheRo e le azioni caratteristiche-Fr;
venganotrasformati tali valori caratteristicimedianteopportuni coeffiRe in
le resistenze
cienti "r- e "y,in valori di calcolo, e pi precisamente
R"
resistenzedi calcolo no: - , e le azioni F* in azioni di calcolo
Fo=y.Fp|
venganoconfrontati fra di loro i <valori di calcolo>,verificandochele
sollecitazionidi calcolo non superinoquelle compatibili con lo stato
limite considerato.

Per quanto riguardale dimensionigeometriche,i moduli elastici(E e G)


dei mateiiali ed i coefficienti di dilatazione,essipossonoessereconsiderati
su basedeterminicomeparametri da valutare, in prima approssimazione,
stica.
Vieneinoltre definito <valorecaratteristico)di una resistenzaquel valore per il quale la probabilit che essonon sia raggiunto del 590 (frattile in
ordine0,05).
Indicata con R' tale resistenzacaratteristica,vale la relazione

, Si indicacome<sollecitazioneD
ogni effetto o insieo (caratte sticadellasollecitazione))
(azioni)t
me di effetti intemi (sforzonotmale,momentoflettente,sforzodi taglio, etc ) chele
provocanoalla struttura.

I ,-,

264 Teoriq e tecnica delle costruzoni

Rr=R.-Ks

(e.1)

dove:
R. = resistenzamedia;
S = scarto quadratico medio;
K = coefficientechedipendedalla probabilitprefissata.per il valorepri_
ma indicato e con riferimento ad una distribuzionestatisticanormale
si ha rK : 1,64.
Per quanto riguarda i valori caratteristicidelle azioni esternee delle
deformazioni impresseFo e F,o, essi sono i frattili di ordine 0,95 e 0,05
rispettivamentedelle relative distribuzioni statistiche.Valgono quindi, le
relazioni:

Fk=F,,+KS

FL=F^-xs

(9.2)

dello stessotipo della (9.1), con la differenzachein questocasola valutazio_


ne dei coefficienliK e K,, chedipendonodalle distribuzioniin esame, resa
difficoltosa dalla mancanzadi dati statisticispecifici.euali valori caratteristici delle azioni si assumonoallora, in generale,i valori nominali indicati
dalle normative specifiche,fermo restandola possibilitdi aggiornamenti
sulla basedelle definizioni ora riportate e di adeguateosservazionistatistiche.
Come gi detto, i valori di calcolodella resistenzaR, e dell'azioneF, si
ottengonodai valori caratteristicimedintele relazionii
R o=

R,
iiFa:

"b.F*

(e.3)

dove 7. dipende dallo stato limite considerato,dal materiale e dalle sue


condizioni di produzionee di impiego, mentreT/ dipendedallo stato limite
in esame,dalla combinazionedei carichiconsideratae dal modello di calcolo desunto,come sar meglio precisatonel paragrafo che segue.

La sicurezzastruttursle

265

9.4. Le combinazioni di carico e I'analisi delle sollecitazioni


La valutazionedelle sollecitazioniva fatta considerandoopportune
combinazionidelle azioni esterne;in particolarenei calcoli allo stato limite
ultimo va fatto riferimento alla seguentecombinazione:

F a= ^ t s G+t ^ t p P+k t l O , ,

(e.4)

(rtr",O,))

essendo:
G,
Pk
Q,r
Qn
",

il valore caratteristicodelle azioni permanenti;


il valore caratteristicodella eventualeforza di precompressione;
il valore caratteristicodell'azionedi basedi ogni combinazione;
i valori caratteristicidellealtre azioni variabili tra loro indipendenti;
i coefficienti di combinazioneallo stato limite ultimo.

I coefficienti7,, 7e e 74 sonopresentatinella tabella 9.1 mentrei coeffinella tabella9.2; in particolarei coefficienti,i tengonoconto della
cientiry'",
pi piccolaprobabilit chehanno i massimivalori dellealtre azioni di essere
contemporaneial massimovalore dell'azionedi base.
Tabella9.1 (si assumonoi valori fra parentesiquandorisultanopiir sfavorevoliai fini della
sicurezza)

Coefficienti .y,

stato limite ultimo

stato limite di esercizio

"lc

0 . 8 5( 1 . 2 0 )
^t,1

1.50(0)

0 . 8 5( 1 . 2 0 )
I

Si osserviche nel cementoarmato ordinario (& = 0) ed in presenzadi


una sola azionevariabile Qrla (9.4) fornisce:
Fa = 1.5 Gk + 1.5 Qk

(e.5)

Con riferimento inveceallo statolimite di eserciziovanno consideratele


seguenticombinazionidelleazioni:

266 Teoria e tecnica delle costtuzon

Fa:
-

Gr'l Pr I

o-. + \-

frequenti:

F a : G t + P k + " ! , \ Q k +' z! )
-

(e.6)

(,iQ*\

/o ?\

(nQu\

quasi permanenti:

Fa: Gt + Pr + I

(e.8)

\!z,Q*)

essendof,, e ry'r,i coefficienti di combinazionedi tabella 9.2. In pratica il


valore t!'r,Q,r calcolatoin modo che non vengasuperatoper il 9590della
vita della struttura, mentreil valore tl.,
r,Q,rin modo che non vengasuperato
vita
della
struttura.
nel 5090 della
Tabella 9.2

Azione
Carichi variabili
nei fabbricati per
abitazione
Vento, neve

,!,

0,7

0,35

0,2

0,7

0,6

0,3

0,7

0,7

0,6

0,7

o,2

Nel casodi civile abitazionecon struttura in cementoarmato ed unico


caricovariabile,si ha dunque:
-

combinazionerara:
Fo=Ge*Qs

combinazione frequente:

(e.e)

Ls sicurezzasfrutturale 267

Fa = Gt' + 0'35 Qk
-

(e.10)

combinazionequasi permanente:

Fa:G*+0.28*

(e.11)

Valutate le azioni agenti, l'analisi delle sollecitazioniviene condotta


generalmente
in campo lineare. Ci naturalmenteintroduce nelle strutture
in quanto le non linearit presentinel proiperstaticheun'approssimazione
blemafanno variareil risultato, introducendouna ridistribuzionedelle sollecitazioni.
In pratica se tutte le sezionisono progettateallo stato limite ultimo la
ridistribuzioneattesa piuttosto modesta,in quanto connessaalla sola
variazionedi rigidezzadovuta alla fessurazionedegli elementi;a meno di
quest'ultimofenomenotutte le sezionigiungonoalla crisi pressochcontemporaneamente,senzaalcuna possibilitdi ridistribuzione.
Diverso il casodellestrutturevolutamenteprogettateper avereridistribuzione;ad esempiotale tipo di progettazione consentitanelletravi continue,dove possibileridurre il momentodi progetto,aumentandoi momenti
nelle altre sezioninel rispetto dell'equilibrio; ci a patto che la sezionedi
progettoabbia i necessarirequisiti di duttilit, owero che in condizioni di
crisi possasvilupparesufficienti curvaturein campo plastico.
A tal fine necessarioche le sezionivadano in crisi con I'acciaio in
condizionidi accentuatadeformazioneplastica;questacondizionesi manifesta,comesi vedrnel capitolo 10,per piccoleprofondit dell'asseneutro a
ro[ura.

Capitolodecimo
Statolimite ultimo per tensioninormali

10.1.Generalit
La verificastrutturalepu esserecondottacon riferimentoagli stati limi_
te in alternativaal metodo delletensioniammissibili.In basea quanto detto
nel capitoloprecedentesi valutano le azioni di progettoF, e le conseguenti
sollecitazionidi progettoSo.D,altra parte, con riferimento allo stato limite
considerato,
ultimo o di esercizio,si valutanole resistenze
di progettoRddel_
l'elementoa partire dalleresistenze
di progettodei materiali.La verificacon_
sistein definitivanel constatarecheRo ) Sa.Nel presentecapitolosi analizza
to statolimite ultirno per tensioninormali, mentrenei capitoli cheseguonosi
valutanoaltri stati limite ultimi e di eserciziosignificativi.
L'influenzadel taglio sullecondizionidi rottura per flessionesemplicee
flessionecompostaviene generalmentetrascurata.
La rottura per flessionesempliceo compostasi raggiungequando si
verificanole seguenticondizioni indipendenti:
a) eccessodi deformazioneplasticanell'acciaioteso:
b) schiacciamento
del calcestruzzoper flessione;
c) schiacciamento
del calcestruzzoper compressione;
La condizionea) si attingeconvenzionalmente
quando la deformazione
specificadell'acciaiotesoraggiungeil valore del l0goo.Le condizionib) e c)
si attingono rispettivamentequando la deformazionespecificadel calce_
struzzo pari al 3,5%oed,al 2Voo.
10.2.Ipotesi di calcolo
Il calcolo condotto nella ipotesiche le sezionirimanganopiane fino a
rottura, di modo cheil diagrammadelledeformazionispecifichenella sezio_
ne si conservarettilineo.

27O Teoa e tecncs delle costruzion,

zy""

3,59;

Figuro l0.l

Per quanto attieneil calcestruzzosi adotta generalmente


un diagramma
tensionideformazionidi tipo parabola_rettangolo
.o." indicato nela fig.
10.1, dove la tensioned"" rappresentala tenslonedi rottura
<<dicalcoro>>
legata alla tensionecaratteristicadi rottura -Rr&attravetso
la relazione:
o

=OR 5

0,83R,"
^tc

(10.1)

dove il coefficiente0,83 permettedi passaredalla resistenza


cubicaa quella
cilindrica ed il coefficiente0,95 tiene conto della possibiledifferenza
fra il
calcestruzzoprovato sperimentalmente
e quello eifettivo.
Per e < 2%osi ha:
o(e) = 1000o."e( _ 250c+ t)

(10.2)

mentre per 2Vw< e < 3,5%orisulta costantemente:


o(e)

6."

(10.3)

Per quanto riguarda I'acciaio, il legametensioni_deformazioni


dipende
sostanzialmentedalla sua drrezza: per acciai di durezzanaturale
si pu
adottare una schematizzazionebilatera con tensione di snervamento
di cal_
,,.
colo oo, = -r1, essendoR,k la tensionecaratteristicadi snervamento
e y" il

Stqto lmite ultmo per tensioni normal 2'l

Figuru 10.2
I

coefficientedi materialedell'acciaio,maggioredi 1. In tale diagramma(cfr.


fie. 10.2),le deformazionirisultano cos limitate:
- allungamentospecificomassimopari al 10%o
- accorciamentospecificomassimopari al 3,5%0.
10.3. Campi di rottura
In virt delle limitazioni indicateper le deformazionidel calcestruzzoe
dell'acciaiosi possonoindividuare sei diverseregioni nelle quali potr trovarsila retta di deformazione:in altre parole il diagrammadelle deformazioni specifichenella sezionepu sostanzialmenteesserecompresonelle
regioniindividuate nella fig. 10.3.
Tale figura costruitariportando al lembo superiorecompressoi valori
limite della deformazionespecificadel calcestruzzo,pari come gi detto al
2rftro
ed al 3.5fto rispettivamentenel caso di compressionesemplicee di
flessione
sempliceo composta.
In corrispondenzadell'armaturatesasonoinoltre riportati i valori della
massimadeformazioneammissibilee di quellae,,corrispondentealla tensio-

272 Teoriq e tecnica delle costruzioni


. 3,5*.

| 2%. I

l*-*1

,t

Fgurs 10.3

ne di snervamentodell'accaio;tale deformazionee,, quella cui corrisponde la tensioneoor.


Si qossonocosindividuarele seidiverseregioninellequali sarcompresa la retta delle deformazionisoecifiche:
- Regione1:

- Regione2:

Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passanteper il punto,4 mentrela distanzadell'asseneutro dal


lembo compressopotr variare fra -o e 0. L'armatura
tesa con la massimadeformazioneplastica tollerabile e
cio possiedeun allungamentospecificopari al 10%0.Essendotutta la sezionetesasar questoil caso di trazione
sempliceo composta.
Le rette di deforrnazioneappartengonoancora ad un fascio passanteper il punto A, rentre la distanzadell'asse
neutro dal lembo compressopotr variare da 0 a 0,259h;
per tale ultima posizionedell'asseneutro si attinge infatti
la deformazionemassimadel calcestruzzocompressopari
a 3,5%ocome si deducedalla similitudine:

h 3sW

= 0,259h

3,5%o+ 10%o

(10.4)

Sato limite ultimo Der tensioni normoli 2'73

- Regione
3:

La sezionerisulter in parte tesa ed in parte compressae


quindi sar sollecitataa flessionesempliceo composta.
Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passanteper il punto B mentrela distanzadell'asseneutro dal
lembo compressovarier fra 0,259 h ed 1l valore x",,,.La
posizionelimite dell'asseneutro ,/,, legataalla deformazionespecificadalla relazione:
3,5%oh

-'tt,

(10.5)

3,5%o -t eo,

Poich d'altra parte per l'acciaio:


oo.f

-or

oo

Et

2.1 x 106

(10.6)

la (10.5)diventa:

0,003s
o^.

0 . 0 0 3+s; x

h = Eri^h

(10.7)

r0'

I valori del coefficienre1,,.sonoriportati nella tabella 10.1


in funzione della tensionedi calcolo o,r.

Tabellal0.l

220Q 3200 3200 -:--:=


3800 3800 4400 4400
2200
-:----=
1J5 t, ts
I,lJ
I,l )
I,J
t..

0,7430 , 8 1 30,'7250,749 0,689 0 , 7 t 5 0,657 0 , 6 8 5

La massimatensionenel calcestruzzoin questaregione


pari a quella di rottura di calcoloo,", mentreI'armatura
ancora deformata in campo plastico.
In tale dominio la sezione quindi ancora sollecitataa
flessionesempliceo composta.

2'14 Teoria e tecnica delle costruziont

- Regione4:

- Regione5:

- Regione6:

Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passanteper il punto,B mentrela distanzadell'asseneutro dal


lembo compressovarier fra il valore limite x,,* ed,h. Il
calcestruzzorisulta compressoalla massimatensionedi
calcolomentrel'armatura sollecitatacon tensioniinferiori
allo snervamentopu risultare anchescarica.
In questaregionela sezione sollecitataa flessionesemplice o composta.
Le rette di deformazioneappartengonoancora ad un fascio passanteper il punto B mentre la distanzadell'asse
neutro varia da h ad H.
L'armatura, in tale regione, sollecitataa compressione
e
pertantotutta la sezionerisulta compressa: questoil caso
della flessionecomposta.
Le rette di deformazioneappartengonoad un fascio passante per il punto C mentre la distanzadell'asseneutro
varia fra H e + 6. La distanzadel Dunto C dal lembo
suoeriorevale:

? 5

3
7 "

La sezionerisulta sollecitataa compressionesempliceo


composta.
10.4. Il dominio M-N di rottura
Si consideriil casodi una sezionesimmetricadotata di armaluraA'rin
compressioneed Arin frazione. Il casopir generaledi flessionecomposta
richiedela ricerca delle condizioni di rottura della sezionda confrontare
con quelledi progetto:poichle condizionidi rottura dipendonodall'accoppiamentomomentoflettente-sforzonormale necessario
calcolarenel piano
M-N il luogo dei punti che determinanola rottura della sezionee cio il
dominio di rottura.
Noto che sia tale dominio (fie. 10.4)la verifica consistenel constatare
che il punto D che caratterizzale condizioni di progetto sia interno al
dominio stesso.
La costruzionedel dominio di rottura non pu farsi che per punti,

Stato limite ulimo Der tensioni nomali

a----lD

2'75

"x

I
N

No

Figura 10.4

ipotizzandouna posizionedell'asseneutro x e calcolandolo sforzo normale


di rottura N, ed il momento corrispondenteM" = N" . e essendoe la
N, e 'armaturatesa'.
distanza
fra il punto di applicazione
Fissatotinfattiun valore della distanzadell'asseneutro dal lembo compresso,risulta altresnota la regionenella quale la sezioneviene a trovarsi
nellecondizioni di rottura: ci significa che risulta nota la deformazione
specificamassimadel calcestruzzoo dell'acciaioteso.
Infatti nella regione I e 2 come gi detto, l'acciaio teso possiedeuna
deformazionespecificapari al 10%o
mentrenelleregioni 3, 4 e 5 il calcestruzzo possiedeuna deformazionespecificadel 3,5%0.Nota l'una o I'altra delle
duedeformazionispecifiche,ed avendofissatauna posizionedell'asseneuindividuato il diagrammadelledeformazionidaltro, risultacompletamente
la condizionedi congruenza(fig. 10.5):

'

Nella scritturadelleequazioniche reggonoil problemaconvieneconsiderarel'equilibrio


il momento valutatorispetto
allarotazioneintomo all'armatum tesa.Poichgeneralmente
al baricentrogeometricodella sezionetmsversale,interessamaggiormenteil momento di
rotturariferito a tale punto. Essovale:
U,o =

M..
G - tc + c\ = N, (e - xc + c)
i

)ola distanzadel baricentrogeometricodal lembo di calcestruzzomaggiormente


essendo
teso.

276 Teoria e tecnics delle costruzion

io(tl

E"

ty

e'1

h - x

x - c

(10.8)

L'equilibrio alla traslazionee quello alla rotazioneintorno al baricentro


delle armature tese permettono inline di conoscerelo sforzo normale di
rottura N, ed il momentocorrispondente,rispettoalle armaturetese,/,e.Si
ha cos:
N,, =

M,=N,'s=

+ A,oi - A,o

lou"'"t"0'

(10.e)

f-

| b ( y \ o ( y ) ( h - x + y ) d . +y A ' p i @ - c ) ( 1 0 . 1 0 )

'Jo

dove la o(y) sar fornita dalla (10.2)owero dalla (10.3)a secondache la e"
potendosiporre attraversola (10.8):
sar minore o maggioredel 2(mn
())

(10.11)

Stato limite ultimo per tensoni normqli 277

10.5. Metodo semplificato di calcolo: diagramma delle tensioni nel


calcestruzzo a blocco
Un metodo di calcolo semplificato,suggeritoda varie normativetecniche,consistenello schematizzare
il diagrammadelletensioninel calcestruzzo comerettangolarecon tensionipari alla resistenzadi calcoloe profondit
pari a 0,8 volte I'asseneutro a rottura' .

Figura 10.6

Net iaso di sezionedotata di assedi simmetriale equazionidi equilibrio


forniscono evidentemente(fig. 10.6):

N,=o.y'"+Ato't-ero,

(10.12)

M, = N,. e = o*5, + Aro(h - c)

(10.13)

avendoindicato con A" I'area della sezionedi calcestruzzocompressa(di


altezza0,8 x) e con S. il momentostaticodi.,4"fispetto all'armaturatesa.In
presenzadi sezionerettangolarele (10.12)e (10.13)si semplificanoin:
N, : o*b 0,8 x + o74j - olr
'

(10.14)

Tale metodo giustificatodal fatto che, nellesezionirettangolari,usandoil simbolismo


c h ev e r r i n t r o d o t t n
o e lp a r . 1 0 . 6 , p e r t > 0 , 2 5 9 s i h a l ' : 0 , 8 0 9 5 = 0 . 8 e ) , = 0 , 4 1 6 = 0 , 4 .
In ogni casoper valori diversi di f l'errore che si commettecon I'assunzionesemplificata
dsulta molto piccolo.
Per sezionidiverseda quellerettangolaril'assunzioneconsentel'analisi del comportamento
ultimo in modo agevole,e forniscequindi un utile strumentoprogettuale.

278 Teoria e tecnica delle costruziont

M,:

o*b 0,8x (h - 0,40-r) + o74"(h - c)

(10.15)

Nell'utilizzare le (10.12) + (10.15)il significatodelle regioni introdotte


in precedenza
vienemeno.Nelle (10.12)+ (10.15)si ponein genereo', = 6"r,
mentreil valore di o, dipendeda x", risultando:
o, -- o., per x" 2 xr^

10.6. La sezionerettangolare

(10.16)

Nel seguitosi analizzain dettaglio il casodella sezionerettangolare,


tanto in terminidi progettoquantodi verifica.
10.6.1.Le regioni di rottura
Si riportanoqui di seguitole equazioni(10.8),(10.9)e (10.10)specializzate al caso di sezionerettangolarecon
t

,_u

il-"-l
I
l

#'

ll

l.

AfI

o 'l

l ' 'l l

,f -/,=",".1
Fguro 10.7

- Regione1: (trazione sempliceo composta).


Si ha (fig. 10.7):
N, = A,o", + A,o'1

(10.17)

Stato limite ultmo per tensioni normali 2:79

M,=N,.e=Atoi@-c)

(10.18)

e' l = o , oxr +l l jn

(10.19)

Ed inoltre:
oj = Zte't, se risultae't < e.t:

owero:
o'r -- ox, serisultae,r.( ej' ( 109t0.
- Regione2: (Flessione
sempliceo composta).
3,5 %.

Figura 10.8

Si ha (fie. 10.8):

9=
x

N" = b

''t - o'olo
x - c

h - x

(10.20)

o0) aY + A to'r - Ayo"' = xb o,"tl + ,l ,o| - Ato"t (10.21)

280 Teoria e tecnica delle costruziont

M":lrl,.s=g

f ",,,

(h - x + y) dy + A'1oi(h - c ) =

= xbo.J'(h - M) + A,oi(h - c)

(10.22)

avendofatto le posizioni:
f"

o0) aY
(10.23\

o.J

'|

f"
"(Y) (' - v ) d v
"0
(10.24)

lo,,r,o,
Il coefficiente/ rappresentaquindi il rapporto fra I'areaeffettivadel dia_
grammadelletensioninel calcestruzzoe I'area del diagrammarettangolare
o,.r, mentre la grandezzaJrappresentala distanza del baricentro del
diagrammadelletensionidel calcestruzzodal lembo superioredellaregione.
I coefficientiry'e tr sonoriportati nella tabella 10.2in funzionedelladistanza
dell'asseneutro dal lembo compresso,quest,ultimarapportata all'alfezza
utile della sezioneh medianteil coefficienteadimensionale6 = f. Si aeve
n
ancorarilevarecheper valori piccoli di x il contributo delle armaturecompressenelle(10.21)e (10.22)pu generalmente
trascurarsi.La tensioneo
dell'armatura compressapu comunquedeterminarsiin funzione della ei
ricavata dalla (10.20),tenendopresentela schemalizzazione
assuntaoer il
diagrammao - e dell'acciaio.
- Regione3: (Flessionesempliceo composta).
Si ha (fie. 10.9):

0,0035_

c- It "
_

x - c

'

h - x

(10.25)

E
{
{

Stoo limite ultimo per tension normali 281

Nu = 0,8}95bxoo"+ A 7o"1- Af"t


- 0'416x) + Ar4'r@ - c)
Nu. e = O,8195bxo,"(h

(r0.2)
00.n)

iempre, in regione3:

r/ = 0'809s

(r0.28)

I = 0,416

l- -i

e" .0,0035 o.c

n+1
I

-r
.

Figura 10.9

' Si.osserviche nel calcestruzzo


si sviluppaper intero il diagramma
di
sollecitatoalla resistenza
p.t-"Uotu:..tt*gqlo, e chqI'acciaiocompresso
'calcaloopr'.
:r Rectone4: (Flessionesempliceo composta)'
Si ha (fig. 10.10)
5
0,003
x .

ei
x - c

er
h - x

(10.29)

! Ipotizzando infatti x = 0 , 2 5 9 h e c = O , l Q h , d a l l a ( 1 0 ' 2 5 ) si ricava


e1 = 0.159 x O,35/O,259 = 0,W21>

-g
g

,a

282 Teoria e tecnico delle costruzioni


Tabella 10.2

,l'

0,0800

0,37178

0,34746

0,0900

0,41299

0,34978

0,1000

o,45267

0,35227

0,1100

0,49068

0,35495

0,r200

0,52686

0,35784

0,1300

0,56r06

0,36097

0,1400

0,59312

0,36436

0,1500

0,62284

0,36806

0,r600

0,65004

0,37209

0,1667

0,66674

0,31502

0,1700

0,67451

0,37652

0,1800

o,69629

0,38126

0,1900

0,715'79

0,38611

0,2000

0,73333

0,39091

0,2100

0,74921

0,39559

0,2200

o,76364

0,4001
I

0,2300

0,77681

0,40444

0,2400

0,78889

0,40857

0,2500

0,80000

0,41250

0,259

0,80927

0,41587

0,2593

0,80953

0,416

Stoto limite ultimo per tensioni normali 281

F-l-|

e" = 0,0035

A:ra"l

f-l

l^'l
t

l-5 |

rS a o t

Deformazioni Tensioninel
calcstauzzo
Figwa 10.10

- Aro'
N,:0,8095bxo"" + A 10"7
M=

N,. e =0,895bxo,"(h- 0,416x)+ Ato"t(h - c)

(10.30)
(10.31)

essendosemprevalide le (10.28)anchein regione4. Infatti anchein questa


regionesi sviluppa per intero il diagrammaparabola-rettangolonel calcedel calcestruzzo
ma
struzzo,mentrela rottura si verifica per schiacciamento
((rottura
fragile>).
tesa
in
fase
elastica
con armatura
- Regione5: (Flessionesempliceo composta).
Si ha (fig. 10.11):

0,0035_ ,
x

x - c

er
t - i

(10.32)

N, = 0,8095bxo."
+ A io,, + Aro,

(10.33)

- c) + Agt(h - c)
M, = N,. er = O,8095bxo."(0,416x

(10.34)

avendoriferito questavolta il momento ultimo M, all'armatura superiore


Ai. Ancheper questaregionerisultano ancora valide le (10.28).

284 Teoris e tecnica delle costruzioni

r---

E5 voo

II-IFT

I,'ll,l
l t t l

| |-gf t J = r

Deformazioni Tensioni nel


calcestfuzzo
Figura I0'11

= Regione6: (Compressionesempliceo composta)'


Si ha (fie. 10.12):

0,0020 = ,! = e't
x - c
x-3/7H x-h

(10.35)

N , = b H o . " { + A t o x - Aft

(10.36)

F4,

-"j+
Tl
l t l

Ec< 3,5 %o

l'll

- t-l3
T l+.

Figurs10.12

Statolimte ultimo per tensioninormali 285

M, = N,'er

= b H o " " ( \ H- c ) t A r o r ( h- c )

(10'37)

Icoefficientie/variano,inquestaregione,conlaposizionedell'asse
g = I'
neutro e sono riportati in tabella l0'3 in funzione del rapporto
Anche per la regione6, comeper la 5, il momentoultimo statoriferito all'armatura superiore.4i.
Tabella 10.3-

coefficienti e \ nella regione

',,

,1,

I,00

0,80953

0,4r59'7

1,65

0,95831

0,48446

1,05

0,83894

0,43144

I,70

0,96153

0,48571

1,10

0,86204

0,44284

0,96438

0,48681

I,l5

0,88049

0,45r53

1,80

0,96693

0,487'79

r)o

0,89548

0,45832

I,90

0,91127

0,48944

1,25

0,90'782

o,463'74

2,00

0,9'7481

0,49007

1,30

0,91809

0,46814

, )\

0,98125

0,49318

| 15

0,92674

0,47171

2,50

0,98551

5
0,494'7

I,40

0,93409

0,4'7480

) 1\

0,98846

0,49583

1 4 5

0,94039

0,47736

3,00

0,99059

0,49661

1,50

0,94583

0,4'7954

3,50

0,99341

0,49'763

1 55

0,95054

0,48142

4,00

0,99513

0,49825

I ,60

0,9546'7

0,48304

5,00

0,99'702

0,49893

> 5,00

I,00000

0,50000

I286 Teora e tecnco delle costruzioni

10.6.2. Il progetto della sezone rettangolare inflessa


Il progetto della sezionerettangolareinflessapu condursicon le stesse
modalit operativedel metodo delle tensioni ammissibili(cft. par.3.2.2.\.
Considerandoad esempioil caso di sezionecon semplicearmatura, e
definendocomeal solito la profondit dell'asseneutto a rottura nel seguente modo:

(10.38)
l'equilibrio alla rotazione,rr;;

l'*."rura

tesa fornisce:

M, = bh2o.",trE\ - 't) = bh2o""c

(10.39)

avendoposto (cfr. eq. (3.31)):


c = ( 1_ f )

(10.40)

Si ricava dunque:

h =

(10.41)

con la posizione(cfr. eq. (3.33)):

(10.42)
Analogamente,facendo I'equilibrio alla rotazione intorno al Dunto di
applicazionedello sforzo di compressionesi ha:

M " = o y ' t ( h - > w " ) = or4/(l - ^t) = oy'rr

(1 - g) (10.43)

da cui (cfr. eq. (3.35)):


At=

,t"-,,

orr(I

N)

= t 1[a"u

(10.44)

Stoto limite ultimo Der tensioni normali 287

dove (cfr. eq. (3.36)):

o4(1 - f)

(10.4s)

Risulta cospossibiledefinire tabelledei coefficientil, r, t in analogia


con quanto gia fafto nel metododelletensioniammissibili.
I risultati relativi a o* pafi a 110, 130, 150, 170e 190kglcm' sono
presentati
rispettivamente
nelletabelle10.4,10.5,10.6,10.7,10.8;in ciascuna tabella presentatoil valoredi r, chenon dipendedalla quafitade 'aceiaio,ed i valori di / in corrispondenza
dei valori di o,, variabilida 3000a
4000kg/cmz.
10.6,3. Equazioni adimensionalizzate
Nelle praticheapplicazionipu convenirescriverein forma adimensionalele equazionidi equilibrioprima riportate,introducendoalcuniparametri opportuni. Tali parametrisono:
M..

tt
'

= 1-:bh'o""

N"
--=-

bho.

A to.t
= ; ,
onoc

,
)

= . 4

(10.46)

A F.r
Dnooc

tt" =E{,/(l-l\E)
ed hanno i seguenti significati:
- p momento specifico ultimo della sezione;
- z sforzo normale specifico ultimo;
- <oed r,r'percentualimeccanichedi armatura tesa e compressa;
- pc momento specifico ultimo del solo calcestruzzo.

288 Teoria e rccnica delle costruzoni


Tabelta lO.4 -

o- = Il0 kg/cm2
/ (per diversi valori di o"', i\ kg/cm")
oo;.3000

KP/Cm

0,08

0,5607

0,09

0,5025

0,10
0,1I

0,t2
0,l3
0,14
0,15
0,16

o,t'7

0,r8
0,19

0,20
0,21
0,22
0,23
0,24

0,25
0,26

0,27
0,28

0,29
0,30
0,32
0,34

0,36
0,38

0,40
0,42
0,44
0,46
0,48
0,50

3200

3400

3600

1800

4000

0,00061 0,00057 0,00054 0,00051 0,00048 0,00046


0,00068 0,00064 0,00060 0,00057 0,00054 0,00051
0,4562 0,00076 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060 0,00057
0,4187
0,00083 0,00078 0,00073 0,00069 0,00065 0,00062
0 , 3 8 7 6 0,00090 0,00084 0,00079 0,00075 0,0007
r 0,00067
0 , 3 6 1 6 0,00097 0,00091 0,00085 0,00081 0,00076 0,00073
0,3391 0,00103 0,00097 0,00091 0,00086 0,00082 0,00078
0,3209 0 , 0 0 1 l 0 0,00r03 0,00097 0,00092 0,00087 0,00082
0,3049 0 , 0 0 1 1 6 0,00109 0,00103 0,00097 0,00092 0,00087
0 , 2 9 1 0 0,00122 0 , 0 0l15 0 , 0 0 r 0 8 0,00102 0.00097 0,00092
o,2791 0,00128 0,00120 0 , 0 0 1 l 3 0,00r07 0,00101 0,00096
0,2686
0,00134 0,00126 0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 1 2 0,00r06 0,00100
0,00r39 0,00r3r 0,00123 0 , 0 0 1 l 6 0 , 0 0 1 1 0 0,00105
0,2593
0 , 2 5 1 0 0,00145 0,00136 0,00128 0 , 0 0 1 2 1 0 , 0 0 1 1 4 0,00109
0,2436 0,00150 0,00141 0,00132 0,00r25 0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 r 3
0,2449
0,00155 0,00145 0,00137 0,00129 0,00123 0 , 0 0 1 1 6
0,00160 0,00r50 0,00r41 0,00r330,00126 0,00r20
0,2307
0,2251 0,00165 0,00r55 0,00146 0,00tl8 0,00130 0,00124
0,220r 0,00170 0,00159 0,00150 0,00142 0 , 0 0 1 3 4 0,00127
0,2t65
0,00173 0,00163 0,00153 0,00145 0,00137 0,00130
0,2131
0,00177 0,00166 0 , 0 0 1 5 60,00148 0,00140 0,00133
0,2098 0 , 0 0 1 8 1 0,00169 0,00159 0 , 0 0 1 5 1 0,00141 0 , 0 0 153
0,00184 0,00173 0,00162 0,00153 0,00145 0 , 0 0 1 3 8
0,2068
0,2012 0,00191 0,00179 0,00169 0,00159 0 , 0 0 1 5 1 0,00143
0 , 1 9 6 1 0,00198 0,00186 0,00175 0,00165 0 , 0 0 1 5 6 0,00148
0 , 1 9 1 5 0,00205 0,00192 0 , 0 0 1 8 1 0,00171 0,00162 0,00154
0,l8?4
0,0021l 0,00198 0,00186 0,00176 0,00167 0 , 0 0 1 5 8
0 , 1 8 3 5 0,00218 0,00204 0,00192 0,00182 o,oot'720,00163
0,1800 0,00224 0,00210 0 , 0 0 1 9 80,00r87 0 , 0 0 1 7 70 , 0 0 1 6 8
0,1767
0,00231 0,0021 0,00204 0,00192 0,00182 0 , 0 0 1 7 3
0 , 1 7 1 8 o,00237 0,00222 0,00209 0,00198 0,00187 0,00r
78
0,1710

0,r684

0,00192 0,00183
0,00250 0,00234 0,00221 0,00208 0 , 0 0 1 9 7 0 , 0 0 1 8 7
0,00244

0,00228

0,00215 0,00203

Ststo limte ullitl|o per lensionno nali 289


Tabella 10.5 -

o,, = l3O kg/cm2

o,/:3000
kg/cm'

t
0,08
0,09

0 , 5 1 85

0,10

0,4623
0,4t91

0,11
0,12

0,3851
0,3566

0,13
o,t4

0,332'7
0,3t24
0,2952

0,l5
0,16
0,17
0,18
0,19

0,2804

o,26't'l
0,2567
0,247|

0,20
0,21

0,2385

0,23

0,2179

0,24

0,2122

0,25

0,20'7|

0,26
0,21

0,2024
0,1991

0,28
0,29

0,1960
0,1930

0,30

0,1902

0,32
0,34

0,1851

0,36

0,r762

0,38

0,t'723
0,1688

0,40

0,42
0,44
0,46
0,48
0,50

0,2309
0,2241

0,1804

0,1656
0,t626
0,1598
0,1573
0.1549

3200

3400

3600

3800

4000

0,00066 0,00062 0,00059 0,00055 0,00052 0,00050


0,00074 0,00070 0,00066 0,00062 0,00059 0,00056
0,00082 0,00077 0,00073 0,00069 0,00065 0,00062
0,00090 0,00084 0,00079 0,00075 0,00071 0,00068
0,00098 0,00092 0,00086 0,00081 0,00077 0,00073
0 , 0 0 1 0 5 0,00099 0,00093 0,00088 0,00083 0,00079
0 , 0 0 1 1 2 0,00105 0,00099 0,00094 0,00089 0,00084
0,00120 0 , 0 0 1 1 2 0,00105 0,00100 0,00094 0,00090
0,00r26 0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 1 2 0,00105 0 , 0 0 1 0 00,00095
0,00133 0,00125 0 , 0 0 1 1 7 0 , 0 0 1 1 0 , 0 0 1 0 5 0,00100
0,00139 0 , 0 0 1II 0,00123 0 , 0 0 1 1 60 , 0 0 1 r 0 0,00105
0,00146 0 , 0 0 1 3 7 0 , 0 0 1 2 8 0 , 0 0 1 2 1 0 , 0 0 1 t 5 0 , 0 0 r 0 9
0 , 0 0 1 5 2 0,00t42 0 , 0 0 1 3 4 0,00r26 0,00r20 0 , 0 0 1 1 4
r8
0 , 0 05r 7 0,00148 0 , 0 0 1 3 90 , 0 0 1 3 1 0,00124 0,00r
0,00163 0 , 0 0 1 5 3 0,00144 0 , 0 0 1 3 6 0,00129 0,00122
0,00169 0 , 0 0 1 5 8 0,00149 0,00141 0 , 0 0 1 3 3 0,00t2'7
0,00114 0 , 0 0 1 6 3 0 , 0 0 1 5 4 0,00145 0 , 0 0 1 3 70,00131
0 , 0 0 1 7 9 0 , 0 0 1 6 8 0 , 0 0 1 5 8 0 , 0 0 t 5 0 0,00142 0 , 0 0 153
0 , 0 0 1 8 5 0 , 0 0 1 7 30,00r63 0 , 0 0 1 5 4 0,00146 0 , 0 0 1 3 8
0 , 0 0 1 8 9 0,00177 0,00166 0 , 0 0 1 5 7 0,00149 0 , 0 0 1t 4
0,00193 0 , 0 0 1 8 0 0,00r70 0 , 0 0 1 6 00 , 0 0 1 5 2 0,00144
0,00r96 0,00r84 0 , 0 0 1 7 3 0,00164 0 , 0 0 1 5 5 o,0014'7
0,00200 0 , 0 0 1 8 8 0 , 0 0 1 7 7 0,00167 0 , 0 0 1 5 8 0 , 0 0 1 5 0
0,00208 0,00195 0 , 0 0 1 8 3 0 . 0 0 1 7 3 0,00164 0 , 0 0 1 5 6
0,00215 0,00202 0 , 0 0 1 9 0 0 , 0 0 1 7 9 0,00170 0 , 0 0 1 6 1
0,00223 0,00209 0,00196 0 , 0 0 1 8 50 , 0 0 1 7 6 0 , 0 0 1 6 7
0,00230 0,00215 0,00203 0 , 0 0 1 9 1 0 , 0 0 1 8 1 0,00t'72
0,00237 0,00222 0,00209 0,00197 0 , 0 0 1 8 70 , 0 0 1 7 8
0,00244 0,00229 0 , 0 0 2 1 50,00203 0 , 0 0 1 9 3 0 , 0 0 1 8 3
0,00251 0,00235 0 , 0 0 2 2 1 0,00209 0 , 0 0 1 9 8 0 , 0 0 1 8 8
0,00258 0,00242 0,00228 0,00215 0,00204 0,00193
0,00265 0,00248 0,00234 0,00221 0,00209 0,00199
0,002'72 0,00255 0,00240 0,00226 0 , 0 0 2 1 50,00204

290 Teoria e tecnica delle costruzioni


Tabella 10.6 -

oo" = 150kg/cm2
I

o"r= 3000
ig/cm2

0,08
0,09
0,10

0,4802
0,4303
0,3907

0,1I

0,12

0,3585
0,J319

0,13

0,309?

0,14

0,2909

0,15
0,16
0,17

0,2748

0,18
0,19

0,20

0,2r
4,22
0,23
0,24

0,25
0,26
0,27
0,28

0,29
0,30
0,32
0,34

0,36
0,38
0,40

0,26rI

0,u92
0,2390
0,2300
0,2221
0,2t50
0,2086
0,2028
0,1976
0,1928
0,1885
0,1854
0,1825
0,1797
0,17'11
0,1723
0,1680
0,1640
0,1504

0,r512

0,42

0,1541

0,44
0,46
0,48

0,r5t4

0,50

0,1488
0,1464
0,1442

J200

3400

3600

3800

4000

0,00071 0,00067 0,00063 0,00060 0,00056 0,00054


0,00080 0,00075 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060
0,00088 0,00083 0,000?8 0,000'74 0,000?0 0,00066
0,00097 0,00091 0,00085 0,0008r 0,00076 0,00073
0,00105 0,00098 0,00093 0,00087 0,00083 0,00079
0 , 0 0 1 1 3 0,00106 0,00100 0,00094 0,00089 0,00085
0,00121 0,001r
3 0,00107 0,00101 0,00095 0,00091
0,00128 0,00120 0 , 0 0 1 r 3 0,00107 0,00101 0,00096
0,00136 0,00r21 0,00120 0 , 0 0 1 1 3 0,00r07 0,00t02
0,00143 0,00134 0,00126 0 , 0 0 1 l 9 0 , 0 0 1 r 3 0,00107
0,00150 0,00140 0 , 0 0 | ] 2 0,00125 0 , 0 0 1 l 8 0,00tL2
0,00r56 0,00r47 0,00138 0,00r30 0,00123 0,001l7
0,00163 0,00153 0,00144 0,00136 0,00129 0,00122
0,00169 0,00t59 0,00149 0,00r41 0,00134 0,00t27
0,00r75 0,00164 0,00r55 0,00146 0,00138 0,00131
0,00r81 0,00170 0,00160 0,00r51 0,00143 0,00136
0,00187 0,00r75 0,00165 0,00156 0,00148 0,00140
0,00193 0 , 0 0 1 8 r 0,00170 0,00161 0,00152 0,00145
0,00198 0,00186 0,00175 0,00165 0,00157 0,00149
0,00203 0,00190 0,00179 0,00r69 0,00160 0,00152
0,0020'7 0,00194 0,00r82 0,001'72 0,00163 0,00155
0,00211 0,00r98 0,00186 0,00176 0,00167 0,00158
0,00215 0,00202 0,00190 0,00179 0,00170 0,00161
0,00223 0,00209 0,00197 0,00r86 0,00t76 0,00167
0,00231 0,00217 0,00204 0,00r93 0,00r82 0,00t73
0,00239 0,00224 0,00211 0,00199 0,00289 0,00179
0,00247 0,00231 0,00218 0,00206 0,00r95 0,00185
0,00254 0,0u39 0,00225 0,00212 0,00201 0,00191
0,00262 0,00u6 0,00231 0,00218 0,00207 0,00197
0,00210 0,00253 0,00238 0,00225 0,00213 0,00202
0,0027'7 0,00260 0,00244 0,00231 0,00219 0,00208
0,00284 0,00261 0,00251 0,0023'7 0,00225 0,00213
0,00292 0,00214 0,00258 0,0024J 0,00230 0,002t9

Stato lmte ultimo per tensionnormsli 291


Tabella 10.7 -

o^ = l'7Okg/cm2
T

t
0,08
0,09
0,10
0,ll

0,t2
0,13
0,14
0,15
0,16
0,17
0,18
0,19

0,m
0,21,
0,22
0,23

0,24
0,25
0,26
0,27
0,28
0,29
0,30
0,32
0,34
0,36
0,38
0,40
0,42
0,44
0,46
0,48

0,50

o"'= 3000 3200


4000
3800
3600
3400
Kg./cm
0,00076 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060 0,00057
0,4510
o,4042 0,00085 0,00080 0,00075 0,00071 0,00067 0,00064
0,3670 0,00094 0,00088 0,00083 0,00078 0,00074 0,00071
0,3368 0,00103 0,00097 0,00091 0,00086 0,00081 0,00077
0 , 0 0 1 l 2 0,00105 0,00099 0,00093 0,00088 0,00084
0 , 3 1l 8
0,2909 0,00120 0 , 0 0 1 l 3 0,00106 0,00100 0,00095 0,00090
0,n32 0,00129 0,00121 0 , 0 0 1 1 3 0,00107 0,00101 0,00096
0,2582 0,00137 0,00128 0,00121 0,00rl4 0,00108 0,00103
0,u52 0,00145 0,00136 0,00128 0,00120 0 , 0 0 1 l 4 0,00108
0,2341 0,00152 0,00143 0,00134 0,00127 0,00120 0 , 0 0 1 l 4
o,2245 0,00159 0,00149 0 , 0 0 1 4 1 0,00133 0,00126 0,00120
0,2t60 0,00167 0,00156 0,00147 0,00139 0 , 0 0 1 3 1 0,00125
0,2086 0,001?3 0,00163 0,00153 0,00144 0,00137 0 , 0 0 1 3 0
0,20t9 0,00180 0,00169 0,00159 0,00150 0,00142 0,00135
0,00187 0,00175 0,00165 0,00155 0,0014? 0,00140
0,1959
0,1905 0,00193 0,00181 0,00170 0,00161 0,00152 0,00r45
0 , 1 8 5 0,00r99 0,00187 0,00176 0,00166 0,00157 0,00149
0 , 1 8 1 1 0,00205 0,00192 0,00181 0 , 0 0 1 7 1 0,00162 0,00154
0,00198 0,00186 0,00176 0,00167 0,00r58
0,t'770 0,002
0,00216 0,00202 0,00190 0,00180 0,00170 0,00162
0,1'l4l
0,00220 0,00206 0,00194 0,00183 0,00174 0,00165
0,1'7t4
0 , 1 6 8 8 o,N225 0,002t1 0,00198 0,00187 0,00177 0,00168
0,00229 0,00215 0,00202 0 , 0 0 1 9 1 0 , 0 0 1 8 r 0,00172
0,1664
0 , 1 6 1 8 0,00238 0,00223 0,00210 0,00r98 0,00188 0,00178
0 , 1 5 7 8 0,00246 0,00231 0,00217 0,00205 0,00194 0,00185
0 , 1 5 4 1 0,00254 0,00239 0,00225 0,00212 0,00201 0 , 0 0 1 9 1
0,00263 0,00246 0,00232 0,00219 0,00207 0,00r97
0,1507
0,14'16 0,002'71 0,00254 0,00239 0,00226 0,00214 0,00203
0,1,148 0,00279 0,00262 0,00246 0,00232 0,00220 0,00209
0,t422 0,00287 0,00269 0,00253 0,00239 0,00227 0,00215
0,00295 0,002'16 0,00260 0,M246 0,00233 0,00221
0,1398
0 , 1 3 7 5 0,00303 0,00284 0,00261 0,00252 0,00239 0,00221
0 , 1 3 5 5 0 , 0 0 3 1 l 0,0029r 0.00274 0,00259 0,00245 0.00233

292 Teoria e tecnica delle costruzioni


Tabella 10.8-

o- = t90 kg/cm2

o = 3000
kg/cm'

6
0,08
0,09
0,l0
0,11

o,4266
0,3824
0,3472

0,r2

0,3185
0,2949

0,13

0,2't52

0,l4
0,15

o,2584

0,l6
0,1'l
0,18
0,19
0,20

0,21
0,22
0,23
0,24

0,25

0,2442

0,2320
o,22t4

0,t6't4

0,1647

0,28

o,t62l

0,29
0,10
0,32

0,159'7
0,1574
0,1531
0,1492

0,00223
0,00228

0,00233
o,00231
0,00242
0,00251

0,00260
0,0029

0 , 38

0,00278

0,40

0,1396

0,00286

0,42

0 , 1 3 7 0 0,00295
0,00303
0,1322
0,003
r2
0 , 1 3 0 1 0,00320
0 , 1 2 8 1 0,00328

0,50

r800

4000

0,00080 0,00075 0,00071 0,00067 0,00063 0,00060


0,00090 0,00084 0,00079 0,00075 0,00071 0,00068
0,00100 0,00093 0,00088 0,00083 0,00079 0,00075
0,00109 0 , 0 0 1 0 2 0,00096 0,00091 0,00086 0,00082
0 , 0 0 1 1 8 0 , 0 0 1 1 1 0,00104 0,00098 0,00093 0,00089
o,o0t27 0 , 0 0 1 l 9 0 , 0 0 1 1 2 0,00106 0,00100 0,00095
0,00136 0,00t27 0,00120 0 , 0 0 1 1 3 0,00107 0,00102
0,00144 0,00135 0,00127 0,00120 0 , 0 0 1 l 4 0,00108
0 , 0 0 1 5 3 0,00143 0 , 0 0 1 3 5 0,00t2'l 0 , 0 0 1 2 1 0 , 0 0 1I 5

0,t457
0,t426

0,46
0,48

1600

0 , 0 0 1 6 1 0 , 0 0 1 5 1 0,00142 0 , 0 0 1 3 4 0,0012'7 0,00t21


0,00169 0,00158 0,00149 0,00140 0,00r33 0,00126
0,2044 0,00176 0,00165 0,00r55 0,00141 0 , 0 0 1 3 9 0 , 0 0 1 1 2
0,1973 0,00183 0,001'72 0,00162 0,00r53 0,00145
0,00137
0 , 1 9 1 0 0,00190 0,00178 0,00168 0,00159 0 , 0 0 1 5 0 0,00143
0 , 1 8 5 3 0,00197 0,00185 0,00174 0 , 0 0 r 6 4 0,00156
0,00148
0 ,t 8 0 2 0,00204 0 , 0 0 1r 9 0 , 0 0 1 8 0 0,00170 0 , 0 0 1 6 1 0,00153
0 , 1 7 5 6 0 , 0 0 2 1 1 0,00197 0,00186 0,00175 0,00166
0,00r58
0 , 1 7 1 3 0,00217 0,00203 0,00191 0 , 0 0 1 8 1 0 , 0 0 1 7 1
0,00163

0,26

0,44

3400

0,2t2i

0,2'7

0,34
0,16

1200

0,1345

0,00209 0,00197 0,00186 0,00176 0,00167


o,00214 0,00201 0,00r90 0 , 0 0 1 8 0 0 , 0 0 1 7 1
0 , 0 0 2 1 8 0,00205 0,00194 0,00184 0 , 0 0 r 7 5
0,00223 0,00209 0,00198 0,00187 0,002'78
0,00221 0,00214 0,00202 0 , 0 0 1 9 1 0,00182
0,00235 0,00222 0,00209 0 , 0 0 1 9 8 0,00288
0,00244 0,00230 0,0021'7 0,00205 0,00195
o,00252 0,00237 0,00224 0,002t2 0,00202
0,00260 0,00245 o,0023l 0 , 0 0 2 r 9 0,00208
0,00268 0,00253 0,00239 0,00226 0,00215
0,00216 0,00260 0,00246 0,00233 0,00221
0,00284 0,00268 0,00253 0,00240 0,00228
0,00292 0,002'7
5 0,00260 0,00246 0,00234
0,00300 0,00282 0,00267 0,00253 0,00240
0,00308 0,00290 0,00274 0,00259 0,00246

Stato limite ultimo per tensioni normqli 293

Con le posizioni (10.46) le equazioni di equilibrio e di compatibilit


rssumonola forma seguente:
ot

o"

(r0.47)

v = trl' + a' --:- - a --:ooJ


oof

ot^

o,

p = t ( l _ )+ @ '- r ( t - r ) = t . + o ' - 1 ( l - 2 ) (10.48)


ool

ec

e'"
_ e f
:
"
l -
t - z

^
-

(10.49)

c
h

Nellaipotesidi semplicearmatura(co'= 0) le (10'47)e (10.48)possono


tallarsi agevolmentefrnendoin funzionedi { i corrispondentivalori di c'r
e p = p"t tali valori sono riportati nella tabella 10.9.Occorrericordareche
all'aumentaredi e quindi di p si passadalla regione 3 alla regione 4;
I'ingressoin tale ultima regione c atterizzafoda un valore di detto ,,cui corrispondeuna deformazionespecificadell'acciaiotesopari ad ,r'ed un
Per t > t,,^ e quindi F ) llti, I'armatura tesa si
momentospecifico1.t1,^.
trova, nellecondizionidi rottura, ancorain campoelastico;per tale motivo
risultageneralmenteconveniente,a partire da tale valore del momentospecifico, aggiungerearmaturain compressiones da potereutilizzareintegralrnente,l'aimatura tesa disposta.Nella tabella 10.9 sono quindi riportati i
valori delleresistenzedi calcolodell'acciaioper le quali si verifica I'ingresso
nellaregine4. immediatoosservareal riguardo cheal diminuire delleresistenzedi calcolo i corrispondentivalori limiti di {,. e di p/,. aumentano'
Si riportano, qui appresso,alcuneindicazionicircaI'impiegodellatabella nelle diversesituazioni:
A) Progetto
Flessionesemplice con p { p1i^
Noto il momentoesternoe fissati,ft e o,cpossonodedursidalla tabella
10.9le Dercentualimeccaniche<.rin funzione di p.

294 Teoriq e tecnics delle costruzioni


Tabella 10.9

E
0,0891
o,to42
0 , r1 8 1
0,1312
0,1438
0,1561
0,t667
0,1684
0,l8l0
o,t937
0,2066
0,2198
0,2330
o,2466
o,2590
0,2608
0,n96
0,2988
0,3183
0,3383
0,3587
0,3796
0,4012
.0,4234
0,4461
0,4696
o,4939
0,5188
0,5450
0,5721
0,6006
0,6283
0,6305
o,64'16
0,6613
0,6681
0,6788
0,6952
0,7310
0,7690
0,7788
o,7935
0,8119
0,8597
0,9152
0.9848

0,035
0,04'7
0,059
0,070
0,082
0,094
0,104
0,106
0,tt'l
0,129
0,!41
0,r52
0,164
0,176
0,187
0,188
0,m0
0,212
0,223
o,235

o,u'7

0,259
0,n0
0,282
0,294
0,305
0,31"t
o,329
0,341
0,352
0,364
0,375
0,376
0,383
0,388
0,390
0,394
0,400
0,412
0,423
0,426
o,430
0,435
0,447
0,459
0,475

0,0365
0,0488
0,0614
0,0'74r
0,0869
0,0999
o,1t12
0,1t29
0,1263
0,1399
0,1536
o,1677
0,1819
0,1963
0,2096
0,2112
0,2263
0,u19
o,2576
0,2'139
0,2903
0,3073
o,3248
0,3921
0,3610
0,3802
0,3993
0,4200
0,4412
0,4632
0,4862
0,5086
0,5103
0,5242
n 5?57

0,5408
0,5495
0,562'7
0,5918
0,6230
0,6305
0,6423

0,1170
0 , t1 8 5
0,1310
0,1426
0,1481
0,1580
o,1746
0,2188
0,2832
0,3021
0,3357
0,3859
0,5801
1,0883
'7.0483

Stato limife ultimo per tensioni nomali

295

Flessionesemplice con p > pt,h


In questocasooccorrearmaturain compressione

,,'=(p-t,,^);l .
| -oz

(10.50)

In altre parole la differenzadi momento F - Itri, viene assorbitadalle


armaturein comoressione:infatti dalla 110.48)si ha:
lt

pun = co(l

z)

(10.51)

dove il termine co'(l - ) rappresentaproprio il contributo al momento


apportato dall'armatura compressaessendooj certamenteegualea o"r.
Consesuentemente
I'armatura tesa dovr essere:

(10.52)

u:a'!a,,^

Flessionecompostacon p < ptitu


La percentualedi armatura tesa in tale casopari ad <l leggin corrispondenzadi p.

z, dove o si

Flessione composta con p > ptn


Deve esserein tale caso:
a' :

( t " - t " t^ ) -

L - o z

u = a ,

B) Verifica
Posto coo= o -

@ t i ^ _2

(10.s3)
(10.54)

c,.r'sidistinguonoi seguenticasi

Flessionesemplice con oo < 0 (caso raro)


Trascurandola collaborazionedel calcestruzzorisulta
p. = a'(1 -

z)

Flessione semplce con 0 > ao ) ati^

(10.55)

296 Teoriq e tecnica delle costruzoni

In corrispondenzadi coo
si leggedalla tabellail valoredi p cheindichiamo
con po: il momento specificocomplessivovale:
tt = tro t

co(l - 2)

(10.56)

Occorre per rilevare che il contributo dell'armatura compressapu


risultarein realt inferiore a quello fornito dalla (10.56)dovesi ipotizzato
implicitamenteche sia oi = o,/. Pertanto se c,.:o
cadenella region2 pi
prudenteporre co'= 0.
Flessionesemplce con @o> @!j
In questocaso,invero non frequente,il momentoposi leggein funzione
del rapporto 9 ld che risulta tabellato in corrispondenzadell,ultima cooof
lonna dellatabella10.9.
Il momento specificocomplessivovale:
lt :

po * r,.r(1 - r)

(10.57)

'

Flessione composta
Si usanole stesseformule valide per la flessionesemplicesostituendo<o
COn(') + ,,.
Si ricorda che il momento associatoallo sforzo z nelle condizioni di
rottura sempreriferito alle armaturetese.
C) Esempio di impiego nella tabe a 10.9
Si consideriuna sezionerettangolareche in condizioni ultime devesoo_
portare un momento M, par a 15,49tm.
Fissandob = 25 cm; h = 57,5cmi oo. = 137,5kg/cmz risulta:
1549000
= 0.13
57,52x25x137,5
cui corrispondedalla tabella 10.9, effettuando I'interpolazione
a = 0,147
Avendo fissato o,r = 3800kg/cm2 si olliene:

Stoto lmite ultimo Der tension normali 297

Ar=

0,147x 25 x 57,5 x 137,5


3800

I ,O) cm-

10.7. Esercizi
Si vuole verificare la sezionedella fig. 10.13attraversoil metodo delle
tensioniammissibilie quello degli stati limite.
Si considerila sezionesoggettaa flessionesemplice.
Sia inoltre:
- calcestruzzoclasse250
Ru, ) 250 kg/ cm2
- acciaioFeB 38 controllato in stabilimento
R.o 2 3800kglcm2
Le corrispondentiresistenzedi calcolo sono:

o-- = o,8s9{:I

25 cm

r-------t

: rro ks/cm2

575cm

2 , 5c m
5O14=7,7cmz
Figuro 10.13

298 Teo a e tecnics delle costruzioni

ox =

3800
l,lS:

)
5 5 v +K S l c m -

a) Con il metodo delle tensioni ammissibili si calcola il momento di


esercizio.Le tensioni ammissibilivalgono:
per il calcestruzzo
oc : 60 - l4oJ1

= 85 kg/cm'

Per I'acciaio or = 2200k8/cm2.


F

Si calcolala posizionedell'asseneutro(si ponen : 7 : ttl

1 5x 7 , 7 (
) (= _ _ _ i s l _ l +

= "''n "'

Il momento d'inerzia vale:


1, = 18,893x

-l

+ ts x 7,7(57,5 - 18,89)' = 22835rcma

w" = 12088cm3 - M," = 85 x 12088:


wr = 394cmt - Mr:2200

1027518ks cm

x 394 = 867429kg cm

Il momento di esercizio pertanto il pir piccolo dei due momenti resistentie vale 8.67tm.
b) La verifica allo stato limite di rottura richiede la valutazionedel
momento di rottura. Occorrerebbepertanto conoscerein quale regionela
sezioneraggiungela rottura in flessionesemplice.Si ipotizzain primo tentativo che ci awiene nella regione3; in tale regionesono valide le (10.26)e
(10.27)essendonoti i valori dei coefficientiry'e . Dalla (10.26),essendoN"
= 0, si ottiene la distanzadall'asseneutro.
A tox
.b
- o."
,!

'7
,7 x 3304
= 11,43cm
0,8095x 25 x 110

Ststo limite ultimo per tensioni normali 299

Occorreola controllare setale distanza compresafra 0,259h ed x, e


cioseeffettivamenteci si trova nella regione3. Essendo0.259 x 57,5 =
14,89> 11,43in realtla rottura si raggiungernella regione2. Utilizzando
la tabella 10.2 occorre quindi risolverel'equazione(10.21)per tentativi.
I" tentativo: posto : 0,22 dellatabellasi ottienery'= 0,7636e quindi:

7,7 x 3304
= 12,11cm
0,7636x 25 x 110
1) 11

cuicorrisponde
t ='::'=
.l/

= 0,211.

Si pu pertanto riteneredi aver ottenuto col solo primo tentativo una


per cui dalla (10,22)pu calcolarsiil momento
sufficienteapprossimazione
di rottura in corrispondenzadi tl.,: 0,7636,tr = 0,4001.Si ha cos:
M" = 12,1t x 25 x 110 x 0,7636(57,5- 0,4001x 12,11)
1339000ftg cm :

13,39tm

Il rapporto fra tale momentoe quellovalutato alle tensioniammissibili


pertanto:
t?' 10

: 1 \ 4

8,67
praticamente
coincidentecon il coefficiente1,5 di amplificazionedei carichi
nel calcoloagli stati limite (cfr. eq. (9.5)).
Si consideriora la stessasezioneprima esaminata,ma armatacon 3 14
invecedei 5 { 14gi disposti:potrebbeesserequestala sezionedi mezzeriadi
una trave per la qualela sezionegi esaminatasi trovava all'incastro. Si ha
quindi.,4,= 3 x 1,54 = 4,62 cmz.
a) Verifica elastica.Si otiiene:
^ -

15 x 4,62 (
,<

|
\

r -f

)="''n"

3N

Teoria e lecnicq delle costruzionl

l-_ = 15.293
,2i

n ,,_ x 4'62(5,1,5
_ 15,29)2
= !53259cma

W" = 10O23
crn3- M," =85x

10023= 851994
kg cm

Wt = Z4Z cm3 - Mf = 2200 x 242 _ 532525


lrr r*
Il momento di eserciziovale quindi 5,32 tm.
b) Verifica allo statolimitei si procedeper tentativi utilizzando
la (10.21)
e la tabella 10.2.
l" tentativo:si pone { = 0,18, essendo = 0,69629.
{,
Si ottiene:

4,62 x 3304
=
0 , 6 9 6 2 9 x 2 5 x 1 1 0 7,97 cm
747

c.urcorrisponde:
E = #. l / ' t

= 0,139.

2'tentativo: si pone f = 0,16, essendo = 0,6500.

Si ottiene:

4,62 x 3304
=
0 , 6 5 0 0 x 2 5 x 1 1 0 8,54cm
e <,,i

cui corrisponde:
E= =

= 0,149

Si pu ritenere di aver raggiunto una sufficiente

approssimazione.In
conispondenza
di { = 9,15si ttieneL = O,:Zirl aai'ii.zz) ,i .utcotu,
M, - 4,62 x 3304(57,5
- 0,j721 x 8,54) = 8292O1
ks cm = 8,29tm
Il rapportofra tale momentoed il momentoresistente
valutatoalle
tensioni, pertanto:
Rto

#=

t.s6

Sloto lmite ultimo per tensioni normoli

301

Nei due casi svolti si sono in pratica ottenuti risultati che differiscono
proprio del rapporto 1.5 fra i carichi di progetto valori dei momenti.
Pu essereinveceinteressante
valutarei risultati su di una sezioneper la
qualeI'armatura sia esuberante:si consideriquindi la stessasezioneprecedentema armatacon 5 18 (Ar = 5 x 2,54 = 12,70cmz).
a) La verifica elasticafornisce:
x = 21,98cm
I" = 327845cma
W" = 14916cm3 - M,":

85 x 14916= 1267860
rg cm

Wr = 615 cm3 = 2200 x 615 = 1353714kg cm


Il momentoresistente,valutato con le tensioniammissibili,vale quindi
12,7tm.
b) er la verifica allo stato limite ultimo si ipotizza di trovarsi nella
regione2.
l'tentativo: Si pone { = 0,22. Si ricava dalla (10.21)e dalla tab. 10.2i

12,70x 3304
: 19,98cm
0,76364x25xtto
cui corrisponde:
t:

| 9.98
SIS=o'347>0'259

La rottura avvienedunquenella regione3 per cui, ponendo = 0,8095,


si ottiene:

12,70x 3304
= 18,85cm
0,8095x25x110
cui corrisponde:

302 Teoria e tecnica delle costruzoni

t = 9) 9/ , J: 0 . 3 2 8
Il momento ultimo si calcolaimponendo = 0,416:
M, = 12,70x 3304 x (57,5 - 18,85x 0,416) = 2083706
k* cm
Il rapporto fra momento ultimo valutato agli stati limire e momento
resistente dunque:
20,8
12J:l'64=1'09x1'5
Comesi pu facilmenteosservarein questocaso,la verifica a rottura ha
determinato,rispettoalla verifica elastica,un incrementodel 9 per centodel
momento di esercizio.Questo risultato era certamenteprevedibile:infatti
con I'armatura dispostala verifica elastica risultata condizionatadalla
tensionenel calcestruzzocompressoessendoI'armatura esuberante.La veri_
fica a rottura invece,consentendoun maggioresfruttamentodel calcestruzzo dompresso,ha permessouna migliore tfilizzazionedellaarmaturatesaed
in definitiva un maggioreincrementodel momento di esercizio.
Si consideri ora la sezionedi fig. 10.14 dotata di armatura anche in
compressione.
a) La verifica elasticafornisce:
x = 20,71cm
I' = 333511cmo
W" :

t6fiq cm3 - Mn = 85 x 16104= 136884kscm

wr = 604 cm3 - Mt = 2200 x 604 = 1329572rgcm


Il momento di esercizio pertanto: 13,30tm.
b) La verifica a rottura va questavolta eseguitatenendoconto dell,armatura in compressione.Una ulteriore incognita pertanto la tensione
dell'atmatura compressa,valore che pu comunquedesumersidalle equa_
zioni di compatibilit. Ci si pone nella regione2.

Stqto limite ultimo per tensioni normali 303


t

2'5

-T_

e ' r = l 1 6 = 3 x 2 , 0 1 = 5 , O 3c m 2

A ' = 5 6 1 8 = 5 1 2 , 5 4 = 1 2 , 7 Oc m z

2,5

I
Figura 10.14

l" tentativo. Posto g : 0,20 dalla (10.20)si ottiene:

0,20 - 0,043
=
l - 0,20

ti = u'ut

o,oo1e6
,
#fr=

o,oo157

e quindi or' = o,,


Dalla (10.21) si ottiene

''t "

= -

(12,70-6,03)x3304
= 10,93cm
0,7333x 25 x 110

cuicorrisponde:
,93:n,o
', : 1 0s 7
{
Poichsi pu riteneredi aver ottenuto una sufficienteapprossimazione
si calcolail momento di rottura con , = 0,39091.
Si ha cos:
M, = 1O,93x0,7333 x 25 x 110 x (57,5 - 0,39091x 10,19)+
+ 3304 x 6,03 x (57,5 - 2,5) : 2275340ks cm

304 Teoria e tecnicq delle costruzoni

Il rapportofta M, ed,M, dunque:


.

22,75

=r,5oxr'r4
",3o=L'71

Si ha dunque un guadagno del 140/orispetto alla verifica alle tensioni


ammissibili.

Capitolo undicesimo
Stato limite per taglio

11.1.Generalit
Lo studio del taglio negli elementiin cementoarmato ancor oggi ben
lontano dal potersi considerareconcluso,nonostanteil fervore di indagini
siateorichechesperimentalicondotteal riguardo. Pur essendoinfatti disponibili, allo stato, dati sufficienti a far luce sui meccanismiresistentia taglio,
non si ancora arrivati alla formulazione di metodologiedi progetto in
gradodi tenereconto di tutti quei parametrichel'esperienzaha evidenziato.
importanteosservareinfatti chela rottura per taglio in realtuna rottura
per l'azi.onecombinata di flessionee taglio, e, spesso,sforzo normale e
torsione,la cui esattavalutazione particolarmentecomplessa.Tale tipo di
rottura risulta purtroppo particolarmenteinsidiosa,sia perchabbassala
resistenza
degli elementistrutturali al di sotto dellaresistenzaa flessione,sia
perchriduce considerevolmente
la duttilit degli elementistessi,provocando a volte rotture repentinecon spiccatecaratteristichedi fragilit.
A tale riguardo va sottolineato il ruolo determinantedelle armature
trasversali(ed in particolare delle staffe) che, opponendosial progredire
dellelesioniinclinate, accresconola duttilit degli elementie permettonodi
avereun segnopremonitoredi fenomenidi crollo che risulterebbero,altrimenti, repentini e catastrofici.
I 1.2. Meccanismi resistenti
Il taglio, fin quando l'elementoin cementoarmato non fessurato,
equilibrato attraversoil sistemadi tensioniprincipali che si sviluppanonel
calcestruzzo,e le armature non partecipanopraticamentealla resistenza.
Nel momentoin cui la tensioneprincipaledi trazioneraggiungein un punto
la resistenzaa trazione del calcestruzzo,si ha la formazione di fessure

306 Teoa e fecnico delle costruzioni

Corrente comoresso

Correnteteso

Armatura trasversale
com0ressa
Figuru I1.1

(dispostepressochortogonalmentealle isostatichedi trazione)


con una
radicaleridistribuzionedegli sforzi interni, ed il taglio viene trasmesso
da
una sezioneall'altra attraversovari e complessifenomeni.
In presenzadi armature trasversali,per lungo tempo si accettatoil
classicomodelloteoricopropostodel 1902da Riter-Mcirsch,
costituitoda
un trallccto ad aste incernieratenei nodi, con correnti paralleli e bielle di
conglomeratodi pareteinclinatedi 45"(fig. I I .l). Secondotale metodosi ha
per..tuttala trave un unico tipo di lesioni,inclinatea 45. rispetto
all,asse
dell'elemento,e la forza di taglio esternaviene interamentefronteggiata
dall'armatura trasversale:
T:

T(A,)

( r1. 1 )

In assenzadi armaturetrasversali,di conseguenza,


secondolo schema
del traliccio, l'elementonon potrebbesopportarJalcun incrementodi carico
al di l di quello di fessurazione.
Moltissimericerchesperimentali,nell'esamecritico di tale schematizzazione, hanno invece dimostrato che il reale comportamentodi una trave
sottopostaa taglio si discostasensibilmente
dal modelloteoricodel traliccio,
risultando inoltre le sollecitazioninelle armature trasversalialquanto pir
cont_enute
di quelle previstedalla teoria di Ritter-Mrsch.
E stato infatti sufficientementeprovato che il taglio esterno ?" viene
fronteggiatooltre chedalle armaturetrasversalifunzionanti comeastetese,
anchedal rilevanteinterventodi altri meccanismiresistenti.ln particolare:

Ststo limite per taglo 307

r.
l'-'-l

Figura 1l.2

a)

un'aliquota 7",del taglio esternovieneportata dalle tensionitangenziali


r che si sviluppanonella zona di conglomeratocompresso.
Il valore delle r funzione sia della variazione della lntensit di C
(risultantedegli sforzi di compressione),sia della sua inclinazionep
rispettoall'assedellatrave(fig. 11.2).Si ha alloraper f una espressione del tipo:
T":x"'b'a(o,z)'sen,P

(11.2)

ln cul:

x" = altezzadella zona compressa,funzionedella percentualedi armatura tesa:


b : laryhezza della sezione;
a(o, 'r) : tensioneideale di rottura del conglomeratoin uno stato
tensionalebiassiale;
p = angolo formato dalla risultantedi compressione
C con I'assedella
trave.
Questocontributo a taglio offerto dal correntecompresso statooggetto, di recente,di molti studi sperimentali,che hanno permessodi formulare alcune proposte per la qtantizzazionedelle incognitepresenti
nella(11.2).Di essenon si dir in questasede,volendosilimitarea una
descrizionequalitativa del fenomeno.
b) Un'altra aliquota 4 del taglio esternovieneportata dalle stessebielledi
conglomeratocompressoche si evidenzianotra due lesioni successive.
Esseinfatti, risultando in realt incastratenel correntesuperiorenon

308 Teoriq e tecnica delle costruzionr

/--

Figura 11.3

gi incernierate
comenell'ipotesidi Ritter-Mrsch,assorbono
una parte della forza verticaleche sollecitale armature d'anima.
stato inoltre sperimentalmentedimostrato che I'inclinazione delle
bielle generalmenteinferiore a 45", dipendendodalla percentualedi
armaturatrasversalee dal rapporto tra le rigidezzedel correntesuperiore e dell'anima. Poich alla diminuzione dell'inclinazionedelle bielle
corrispondeuna diminuzionedello sforzo di trazionenellestaffe (compensatoper da un aumento di quello nei ferri longitudinali), resta
chiarito come la tensioneeffettiva nell'armatura risulti pi bassadel
valoreteoricorelativoal traliccio.
Un'altra aliquota f del taglio esterno portata per <<ingranamento
degliinerti>, ossiaper effetto della forza chesi trasmetteattraversouna
superficiefessurataquando i due lembi opposti tendono ad avereuno
scorrimentorelativo(fig. 11.3).
In ciascunadelle due parti a contatto il moto relativo generasia una r
cheun o, per cui il taglio e la forza normalerisultanti su ciascunadelle
due superfici affacciatevalgono, qualitativamente:

Q=>B'o'cosB

senB
(l 1.3)

N:XB

o.senB 'B

cos

in cui.B rappresental'area di conlatto di ogni dente, che dipende


essenzialmente
dall'ampiezzadella lesione,dalle dimensioni,forma e
resistenzadegli inerti, nonchdalla eventualepresenzadi forze normali
alla suoerficiedella lesione.

Srdlo limrc per nglio

309

Figura I1.4

Il taglio portato per ingranamentodegliinerti un fenomenodi notevole rilevanza,speciein assenzadi armaturetrasversali:sarebbequestoil


meccanismoattraversocui si realizzala trasmissionedel taglio nel conglomeratofessuratoper ritiro, per effetto di variazionitermiche,owero nelle zone di ripresa di getto.
d) Un'altra aliquota I, del taglio esternovieneportato per (effetto spinotto>, ossiamediantela resistenzaa taglio offerta dalle barre che attraversanouna fessura,quando si verifica uno scorrimentorelativo tra le
faccedi quest'ultima(fig. 11.4).
La capacitportante per <effetto spinotto> funzione di un elevato
numero di fattori e, principalmente,della tigidezzadel conglomerato
direttamenteal di sotto della barra (dimensionie resistenzaa frazione
del conglomerato),nonchdella distanza4 tra la sezioneinteressatae la
prima staffa chelegale barre (fig. 11.5).Solitamentel'effetto spinotto
isplica un contributo, relativamenteagli altri meccanismi,di piccola
entit ed anzi, innescandolesionidi distaccolungo l'armatura longtu-

Figura ll.5

310 Teorae lecnicadelle costruziont

6) Ltrcor..!

.t ti.sc.{Eao

Figura I1.6

e)

dinale, pu incrementarel'apertura delle lesioniinclinatee conseguentementeridurre I'effetto portante per ingranamentodegli inerti. Da
questopunto di vista, l'armatura longitudinalenon sostenutada staffe
ha l'effetto di innescareprematuramentela rottura del correntecompressodi conglomerato.
Un'altra aliquota Z" del taglio esternopu pensarsitrasmessa,in alcuni
casi, per (effetto arco> (fig. 11.6a),mediantela formazione,nella
trave, di un arco-tirante.Perchtale comportamentosi possasviluppare, sononecessarie
sia cospicuealfezzedi travi cheforti armaturelongitudinali, in grado di assorbirela componenteorizzontaledella sollecitazionenell'arco.
In realtquestodell'effetto arco non un vero e proprio meccanismodi
taglio, nel sensoche non trasmetteazioni taglianti dall'una all'altra
sezione.La suapresenzariduceperil contributo deglialtri meccanismi
resistenti.L'esistenzadi questo meccanismo sperimentalmenteevid.eziafadalla circostanzache, una volta iniziata la fessurazionedell'anima, le tensioni al lembo superioredella trave diventanodi trazione
(fig. 11.6b);ci dipendedalla circostanza
chele sezioniprossimeagli
appoggirisultano sollecitatea pressionefortementeeccentrica,con zona compressa
sul lemboinferioredellatrave.

Alla luce di quanto espostoinnanzi si potrebbeconcludereche il taglio


esterno Z risulta assorbito,oltre che dall'armatura trasversale,anchedai
meccanismi
resistentiprima descritti,per cui alla (11.1)andrebbesostituita
una espressione
del tipo:

Stato limite per tqglio 3ll

T = T(A,) + (7, + Tb + T" + Td)

(11.4)

in
In realt la (11,4) rappresentasoltanto una utile schematizzazione,
somquantoi contributi dei vari termini non sono a rigore semplicemente
mabili, essendoessifortementeinfluenzati da numerosiparametri (tipo di
carico,forma della sezione,tipo di fessurazioneche si instauranella trave,
etc.)checondizionanodirettamentela resistenzaa flessionee taglio dell'elemento strutturale.
I I .3. Meccanismi di rotfura
I meccanismicon cui si pervienealla crisi dell'elementostrutturalepossonodistinguersiin due tipi fondamentaliin relazionealle diversemodalit
di formazionedei quadri fessurativi.Il primo, per taglio, interessageneralmentel'anima e le fessuresi presentanoinclinatesecondola direzioneortogonalealle isostatichedi trazionee creatensioninellearmaturetrasversali.Il
dal raggiungisecondo,per flessione-taglio, determinatoessenzialmente
mento al lembo teso della tensionedi rottura a trazione del conglomerato,
con form-azionequindi di fessureverticali che possonogradualmenteinclinarsi, per effetto delle tensioni tangenziali.
La presenzadell'uno o dell'altro tipo di lesionedipendeevidentemente
dalla geometriae dalle caratteristichedella sollecitazionedella sezioneM e
L lnfatti il problemadella formazionedellelesioniinclinate retto dalla z.
nell'anima,mentrequello dellefessureverticalidalla tensionedi trazionenel
calcestruzzo",i lali $adezze possonoesprimersinel seguentemodo:

" =

b&. xt
M

od = -)'x)
bn'

( 11 . s )
(11.6)

dove 1, e 1, sono funzione della forma della sezione,della percentuale,di


armatura e delle caratteristichedei materiali.
PonendoXt = Xz/Xrdalle(11.5),(11.6)si otiiene:
o"t

Mbo

xtrhb

(11.7)

312 Teoriqe tecnicadelle costruzio t

rbol
+1---t.F
tgura I t. /

ier ridotti valori di tale rapporto vi da attendersila fbrmazione di


lesioni inclinate, in quanto predominanteI'effetto del taglio; per elevati
valori inveceda attendersila formazionedi meccanismicon lesioniverticali.
Si evincedunque che il tipo di rottura dipende sia dalla forma della
sezione(attraversoarbo/b), che dal valore assuntodal rapporto M/Th, iI
qualecommisural'importanza del momentoflettenteall,entit dello sforzo
di taglio.
Nel caso della sezionerettangolare,in c bo/b : l, stantela debole
dipendenzadi 1, dai materiali e dal quantitativo di armatura, il parametro
che reggeil problema evidentemente
M/Th.
Tale rapporto solitamenteintrodotto in presenzadi carichiconcentrati
(fig. I1.7) simmetrici rispetto alla mezzeia, che la disposizioneclassica
adottata per le prove di laboratorio, ma pu esserein effetti estensibilea
condizioni di carico generichecon riferimento ai valori massimidi M e ?'
Seppurediscussae criticata da molti Autori, l,import anza del parametro
M/Th sultipo di rottura risulta confermataampiamentein sedesperimentale, potendosiindividuare i seguenticampi di funzionamento:

Stqto limte per taglio 313

a)*<r:

b)1

si instaura un comportamento ad arco-tirante (fig.


11.6), per cui i carichi vengonotrasmessidirettamente
agli appoggiesterniattraversoampiezonedi conglomeTale funzionamento
rato sollecitatea pressoflessione.
tipico di travi corte,con rottura caratterizzatada schiacciamentodel calcestruzzonella zona tra l'appoggio e le
prime lesioniall'intradosso;

del taglio predominasull'azionedel momen* # * t , l'influenza


to flettente, e la rottura intervienein presenzadi una
manifestafessurazione
obliquache,instauratasirepentinamentea circameralfezzadell'anima,si propagaverso i bordi della trave al cresceredel carico. L'inclinazione dellelesionievidenziail predominiodellesollecitazioni taglianti unitarie rispetto alle corrispondenti
sollecitazioniflettenti;

cts<fr-<t:

rYn > 7

I'influenza del momento predominante,con lesioni


che si innescanoquasi verticalmentein corrispondenza
del lemboteso(effetto delletensionidi trazione),per poi
propagarsiverso I'alto al cresceredel carico. L'effetto
delle tensioni tangenzialiunitarie diviene sensibileper
carichi elevati,per cui il quadro fessurativopresenta,a
rottura, un andamentoleggermenteobliquo nelle zone
di taglio costantee immediatamenteal di sotto del corrente compresso;
I'influenza del taglio diventa del tutto trascurabilerispetto all'effetto della sollecitazionefl ettente.

I campi di funzionamentoora proposti, comegi detto, risultano generalmentevalidi per travi in c.a. di sezionerettangolare,mentreper travi a T
(o doppio 7) risulta di particolare importanzal'entit del rapporto tra la
dimensioneb, del bulbo e la dimensione dell'anima. Numeroseprove
sperimentalihanno infatti dimostrato che la forma della sezioneinfluenza
direttamentesia il tipo di fessurazioneiniziale che il contributo offerto dai
vari elementi resistentia taglio, condizionandocos il tipo di rottura a
collasso.
In fig. I 1.8 riportata, a titolo d'esempio,la variazionedel taglio ultimo

Teotia e tecnco delle costruzioni

rqlru(r)

b/bo
Figuro l ).8

7", rispetto a quello 4 (1) di una sezionerettangolaredi riferimento, in


funzione dellalarghezzadella solettasuperiore.Dana figura si osservache
l'andamentodi Z, tendead un asintotoorizzontaleper valori di D/bo appena
maggioridi 2: restacosgiustificatala propostadi alcuniAutori ai aatiare,
per il calcolodelle sollecitazionitangenzialiunitarie, una larghezzacollaborante a taglio non maggioredi 2.
I 1.4. Metodi di calcolo
Comesi visto in precedenza,
il comportamentoa rottura di elementiin
' c.a. sollecitatia flessione
e taglio risulta estremamente
complessoe variabi_
le, con la conseguenza
di rendereproblematicala formulazionedi una teoria
unitaria che ne consentail calcolo a rottura.
pu pensare,ad esempio,di costruiredomini(M _ Z) per le sezioniin
_ Si
calcestruzzoarmato, ovvero di determinareformule sperimentaliper la
valutazione della caratteristicaultima tagliante e flett;nte per assegnare
tipologie di travi, ovverodi discretizzaresecondoopportuni modelli la irave
in regimefessurato,owero infine di definire in corrispondenzadel caricodi
rottura in presenzad] M e T, un particolaretipo di cernieraplastica.
Tali diversiatteggiamenticorrispondonoalle proposteformulateda vari
Autori, che possonoesserecos classificate:
- metodo dei domini resistenti
- metodi basati sull'equilibrio a corpo rigido
- metodi a traliccio interno iperstatico

Ststo limite per toglo 315

- metodo del concio scorrevole


- metodi empirici
Nel seguitosi far riferimento, in particolare, al metodo del traliccio
resistentedi Ritter-Mrsch, da cui discendonole raccomandazionipi recenti presentiin varie istruzioni e normative.
11.5. Il traliccio di Ritter-Mrsch
Si riporta qui di seguitoil calcolodegli sforzi nell'armaturad'anima, nel
conglomeratod'anima, e nell'armatura longitudinaleinferiore nell'ipotesi
classicadi Mrsch, ossia di funzionamentodella trave in c.a. a traliccio
resistenteiostatico,secondoquanto gi espostocon riferimentoalla sollecitazionetagliantenell'ambito delletensioniammissibili.L'ipotesi a basedel
calcolo che risulti, comunque:
T = T(A,)

(11.8)

ossiacheil taglio esternovengainteramenteportato dalle armaturetrasversali d'anima, e chepeftanto sianonulle o trascurabilile aliquote 7", Tu, T"e
To relativeall'effettivo meccanismodi rottura della trave.
11.5.7. Calcolo dello sforzo nell'armatura d'animu
Si considerila porzione di trave separatada una fessurainclinata delI'angofoa = 45" (fiC. 11.9).Indichiamocon A,la sezionedell'armatura
trasversalee con o, il valore della tensionenell'acciaio,ed osserviamoche i
correnti della trave di fig, 11.9 sono sollecitati da forze orizzontali e che
lungo la fessuranon esistonocomponentinormali agenti sul calcestruzzo.
Deve essereallora, per I'equilibrio in direzioneverticale:
T = of4,n senF

(1l.e)

avendoindicato con B l'angolo di inclinazionedellebarre piegaterispetto all'orizzontalee con n il numero delle barre intersecantile fessure.
Poich risulta:

n:L

@ r g o+t c t g p )

(l1.10)

-J316 Teorio e tecnico delle costruzioni

j
/./ .t

tt

ot

I
;

l.

h'(r+ ctsp)
Figura 11.9

dove I il passodei sagomatied a I'angolo d'inclinazionedelle fessuresi


na:
h,

T = !

or4,(ctg
d + ctg 0) sen
J ' ' -

(11.11)

Assumendo
o = 45' si ha, infine:
h*

f==ora,(senB+cosB)

( 1 1r.2 )

La (11.12)consentedi valutareil taglio agentein funzionedellatensione


nell'armaturaoppure,al contrario, la tensionenei ferri piegatinoto il taglio.
11.5.2. Calcolo dello sforzo d compressione nel calcestruzzo
d'anima
Poich nella schemafizzazionedel traliccio ideale il numero di bielle tese
ugualeal numerodi biellecompresse,per I'equilibrio in direzioneverticale
della parte di struttura individuata da un generico piano parallelo alla dire_
zione delle astetese(fig. 11.10)si ha:
n(o"botsena) sena = I

( lr . 1 3 )

essendof sen o lo spessoredella singola biella compressa,ed essendola


risultante delle compressioniinclinata di d rispetto all'orizzontale. Ricor_

Stato lmite per tsglio 317

N C

lsend

Figura1L10

dandola (11.10)si ottienequindi:


o"h*bo @te d + ctgB) sen2a= 7

(11.14)

da cui, supponendoo = 45":


T -- o"h.bo(l + cts B)

(l l .15)

11.5.3. Calcolo dello slorzo nel cotente teso


Si consideriil tronco di trave di fig. 11.1la compresofra I'appoggioe la
x.
fessuraobliquache partedall'ascissa
Nell'ipotesiche I'armatura trasversalesia uniformementedistribuita, in
modo che la risultantedello sforzo sia applicataa met della fessurae che
sia trascurabileil sostentamentoa taglio offerto dal corrente compresso,
dall'equilibrio alla rotazioneintorno al punto .B si ottiene:

N n ,h.*+ r e A T- , ( , + l c t c " ] = o

(11.16)

ossra:
N n ,- h .
[ , *
e, per cr :

45"

( 11. 1 7 )

l-318 Teoq e tecnicq delle costruzioni

./i,

,',' /'
//.,

,,2).
a)

b)

Ar'Ar
Figura 11.1I

N^,=#1,.T(r-ctep)]

(11.18)

Si osservicome,ragionandonel modo usuale,nella sezionedi ascissa


r si

sarebbescritto:

,,

M(x)

Tx

(l1.19)

Ci significa che per valutareconettamentelo sforzo nel correnteteso


ad una distanzax dall'appoggio necessario,ove si facciauso della (11.20),

Stato limite per taglio 319

<traslare>>
orizzontalmenteil diagramma del momento della quantit Ax
ottenibiledalla (11.17).Poich, inoltre, nella collocazionedella risultante
N4 delle forze esercitatedalle armature trasversalisi pu commettereun
errorepari al pi a t/2, per coprire il casopi sfavorevolesi deveassumere
per Ax il valore:
*

(ctg d - ctg B) --L' -2

(11.20)

I 1.6. Le formule di calcolo


ll.6.l.

Generalit

Le formule di calcoloattualmenteproposteda varie istruzioni e normative derivanodall'ipotesi di comportamentoa traliccio dell'elementostrutturale,riconducendosiquindi ai meccanismied alle formule del par. 11.5;il
contributodeglialtri meccanismiresistenti conglobatoin modo semplificato in un termine che nel seguitoverr denominato ?1.
Si pone quindi:
T:T(A,)+7"

(l l.2l)

Inoltre, nellalogicadegli stati limite, la verifica della sicurezzastrurrurale viene ricondotta alla verifica di tre stati limite, e precisamente:
l)
2)
3)

rottura per trazione delle armaturetrasversalid,anima;


rottura per compressionedelle bielle di conglomeratod,anima;
cedimentidi ancoraggio di nodi dell'elementostrutturale.

La verifica dei primi due stati limite copre i rischi inerenti ai principali
tipi di rottura evidenziatidalle prove sperimentali(cedimentidell,armatura
trasversaleo del conglomeratod'anima). Altri tipi di rottura vengonoinvece
scongiuratimediantela verifica del terzo statolimite, ossiaadottando di_
sposizionicostruttive(ancoraggi,interasseminimo dellearmaturetrasversali, etc.) consigliatedall'esperienzae suffragatedalle molte prove effettuate
al riguardo.

320 Teoria e tecnica delle costruziont

11.6.2. Verifica della sicurezzo


La misura della sicurezzava effettuata attraversola relazione:
To 4 T,

(11.22\

dove Q la sollecitazionedi taglio di progettoprodotta dalleazioni applicafe, e T" la corrispondenteresistenzaa taglio offerta dalla trave. poich.
come si detto, la crisi pu intervenireper cedimentodegli elementitesi
ovverodeglielementicompressi,si distinguerannoin praticadue valori della
resistenzad,, una prima I,, (crisi <lato acciaio))per lo statolimite ultimo di
taglio-compressione,
una secondaf, (crisi <lato calcestruzzo))Derlo stato
limite ultimo di taglio-compressione.
Pir precisamente:
l) crisi degli elementitesi
Il valore di I,, ottenibilecome sommadella resistenzaofferta dall'armatura trasversalee della resistenzadovuta ai vari contributi di cui si
detto.
La prima, indicata con f, si ricava immediatamentedalla teoria di
Ritter-Mrschponendonella (11.11)or: oor.
Si ha allora:

T, = o,9L no., lctgp + ctga) sen

(11.23)

avendoposto h* = 0,9 h.
Assumendo,in mancanzadi informazioni sperimentali,che le fessure
abbianoangolodi inclinazionea : 45'(fig. ll.9) dalla (11.23)si ottiene:
A,
T" = 0.9 -- ho..,(l + crg p) senB

(1r.24)

che nel caso di staffe verticali (B = 90') diventa:

r. = o,e?,".,
con owio significato dell'indices (= staffe).

(11.25)

Stato limite pet taglio 321

Nel casodi contemporaneapresenzadi staffe verticali e barre inclinate


di B, le resistenzevengonosemplicemente
sommate,per cui:
4,.
4,,
T" = 0,9 -: h ox + 0.9 ---::h o.y(l 1- ctg ) senP
t"

(11.26\

tB

avendoora indicato l'indice B le grandezzerelativealle barre inclinate dell'angoloB.


La resistenzadovuta ai vari meccanismiaggiuntivi,indicatacon [, di
difficile determinazionesoprattuttoin presenzadi armature,per cui in genere si oone:
Z. = 0.60 oo,,b h 6

(11.27)

dove 6, coefficienteche tiene conto della presenzadi un eventualesforzo


normale. vale:
= 1
= 0
Mo
o. = .| +
M,"

in assenzadi sforzo normale o se, in presenzadi sforzo


normale di trazione, I'asseneutro taglia la sezione;
se,in presenzadi sforzo normaledi trazione,I'asseneutro
esternoalla sezione(sezioneinteramentetesa);
in presenzadi sforzo normale di compressione(o di precompressione),con M, momentodi decompressione
e Mo
momentoasentemassimonella sezionein cui si effettua la
verifica a tgfio, da assumersialmenopari a M".

La (11.27),di provenienzasperimentale,permettedi quantizzareI'ali


quota 4 di taglio afferente ai meccanismiresistentiestraneiall'ipotesi di
Ritter-Mrsch.
La resistenzatotale di progetto 7,,' vale pertanto:
Tn = T. * T,

(11.28)

e la verifica allo stato limite di taglio-trazioneimpone che risulti:

Td<7,+7,

(l 1.2e)

essendoQ il taglio valutato nell'elementostrutturalecon le azioni di progetto.

322 Teoria e tecnica delle costruzioni

Ponendo l'uguaglianzatra taglio resistentee taglio di progetto, dalla


(11.29)si ha cos:

(11.30)
per cui alle armaturedi paretevieneora affidata, diversamente
chenell,ipotesi classicadel traliccio resistente,la soladifferenzatra il taglio esternoed il
taglio portato direttamentedal conglomerato.
2) crisi degli elementicompressi
Il valore di ?",,(crisi <lato calcestruzzo>)
pu esserericavato dalla relazione (11.14)della teoria classicadi Ritter-Mrsch,ponendovio. : ooce
introducendovi,sulla basedi prove sperimentali,un opportuno coefficiente
riduttivo. Risulta, infatti, che le compressionieffettive nelle bielle di calcestruzzohannovalori alquantopi elevatidi quelli ricavabili con la teoria del
traliccio, e chela crisi degli elementicompressiintervienequasi semprecon
caratteristichedi fragilit:
Si ha allora ( > 1):
T,z : 0,9 t b ho", (ctg B
che diventa, per fessureinclinate di cr

ctg a) sen2a

(11.31)

< .

-I ' , 2 : 0,9),b h o " " ( l


+ ctgB)
Z

(tt.32)

Ponendo, come in molte istruzioni regolamentari,0,9, = 0,60,la


(11.32)diventa:
T " z : 0 , 3 0 b h o " " ( 1+ c t gB )

(11.33)

ed ancora, per P : 90o(staffe verticali):


T"z=0'30bho'"

(11.34)

cherappresentala resistenzadi progettoper lo stato limite ultimo di tagliocompressione,in presenzadi staffe verticali.

Sqlo limite per toglio 323

Va infine osservatoche sempreconsigliabileporre ctg = 0 nella


(11.32),anchein presenzadi armaturedi pareteinclinatedi > 90": infatti
il contributo positivo di tali armature,legatoad una loro efficacemessain
trazione, deve esseretrascurato di fronte al pericolo di una rottura per
fragilita delle bielle compresse.
11.6.3. La traslazione del diagramma dei momenti
Comesi visto al punto del I1.5.3, lo sforzodi trazionepresente,ad una
distanzax dall'appoggio,nell'armaturalongitudinaledi una trave fessurata,
pari allo sforzo nell'armatura di una corrispondentetrave non fessurata
valutataad una distanzaxt dall'appoggiopari a
x r = x + N t = x -, l l h,

. ( c t s d - c t g P ) -, tt 'l l

(l l .3s)

Ne risulta cheper calcolarecorrettamentelo sforzo nell'armaturalongitudinale tesa occorre traslare il diagramma del momento flettente, nella
direzionein cui detto momento flettente aumentain valore assoluto,della
quantitA:r presentenella (11.35)(fig. 11.11.b).
Molte normative, in manierapir sbrigativa,prescrivonoinvecedi assu.
mereper il momentoflettentedi progetto,nellasezionedi ascissax, il valore
maggiorato:

M ) 1 x 1= M o @ \ + r o @ ) ' h .

(11.36)

considerata.
essendo
[ (x) il taglio di progettoall'ascissa
11.6.4,Armatura longitudinale prossima agli appoggi
il valoredello sforzonell'armaturalongitudiSi ricavatoin precedenza
nalein corrispondenzadi una sezionefessurata(fig. l1.l2.a):

_"teol]
=# l, *f;<"'""
N^,

(.37)

Nell'ipotesidi sezioneprossimaall'appoggio(x = 0) e di lesioneinclinata a 45",la (11.37)diventa:

3U

Teoriq e tecnica delle costruzioni


't

N^, , =' : 2 ( t _ c t c p )

(l1.38)

che nel casodi staffe ( = 90) porge:

N^"t =- !
t

(l1.39)

Se la fessuranon incontra alcuna staffa, per l,equilibrio


del nodo in
corrispondenzadell,appoggiodeveessereinfin:
Ntt=T

(l 1.40)

Si ha coschein vicinanzadell'appoggio
lo sforzodell,armaturapu
un valore pari alla rea"ione,-omesi a gia iniuito dall,esame
lag..etl]lge1e
dellafig. 11.6(funzionamento
adarcotirantedi travi ortein c.a.).Di qui il
suggerimento,
propostoanchedallenormeitaliane,di disporrein
corrispon_
<fnza
$9qli appoggiterminali un,armaturacapacedi urrirtir" l,intera rea_
zionedell'appoggio
stesso.
11.7.Esercizi
Si facciariferimentoallo schema
di travedi fig. 11.12.a
e siaqo= 10000
kg,/mil relativocaricodi progero.
Per i materialisi abbia:
o". = 166Kglcm2
o" = 4400Kg/cm2
o*, = 16,6Kg/cm2
Le caratteristichemassimedella sollecitazionerisultano:
Ta = 30[[lO Kg
Ma = 45O00Kg m

Stato limite per tqglio 325

A) Calcolo dell'armatura tesa.


Risulta:
45 x 105

= 0,2013
30x6'12x166
da cui:

t = 0'28
a = 0,2267
Pertanto:

0,2267x 30 x 67 x 166:
l7 ,2 cmz
4400
Realizzandoun'armatura di 6 @20 = 18,84cm',la disposizionedei ferri
potr essereeffettuata,ad esempio,secondolo schemadi fig. l1'12.b.
Risulta infatti:
a) armaturaAr = 4 20(12,56cm2\
a, = (12,56 x 4400)/(30 x 67 x 166) : 0,16560
& = 0,150
Mr = 0,150 x 30 x 672 x 166 = 33532,8x l Kg cm
b)

armatraA = 6 2O(18,84cm2)
oz=0,16560x2=0'24840
p - 0,216
Mz = 0,216 x 30 x 672 x 166 = 48287,3x l Kg cm
La traslazioneA.t del diagrammadei momentivale (cfr. ll'20):

326 Teoria e tecnica delle costrazioni

qd = 10O0Oks/m
t

l-t T

o'oo

at

l l l '
l:j +,

, 3 0 , f

c)
Figura 1l-12

Stato limte Per tqglio 327

A-r = 0,9 x 67 x 0,5 + 25 x 0,5 = 45 cm


avendoposto:
h.:0,9h
a=45'
A :90"

(*afe)

t = 25 cm (passostaffe)
Tutti i ferri dovrannoessereopportunamenteancorati(ad esempio,per
una lunghezzanon inferiore a 40 diametri).
B) Calcolo dell'armatura a taglio (staffe).
La resistenzaZ" di progetto del solo calcestrtzzovale (cr. 11.27):
T" = 0,60 x 16 x 30 x 67 = 19300KS
L'armatura a taglio deveesserecalcolata,pertanto, nella sola zona,4
dellatrave,in cui risuita(fig. 11.12c):
z(,4,) < To - T,:

30000- 19300:

10700K8

Postoil passoI dellestaffe pari a 25 cm, dalla (11'25)si ricava:


,4, = 10700x 25/ (4400 x 0,9 x 67) = 1,91,*z
Adottandostaffed 10(,4, = 2 x 0.785 : 1,57cm2\, si ha quindi:
T(A):

1 , 5 7 x 4 4 0 0 x 0 . 9 x 6: 7
16662Kg
25

La verifica a taglio-trazione pertanto soddisfatta,in quanto risulta:

T,z = 19300+ t6662 = 35962> T,

328 Teoria e tecnco delle costruzion

Il diagrammadi f,, ripottato ancora nella stessafig. l1.l2c.


La verifica a taglio-compressione
comportainveceil calcolodi 2,,, che
_
vale:
Ta = 0,30 x 166 x 30 x 67 = 100090fg
Poich risulta 7,, ) To, anchetale verifica risulta infine soddisfatta.

Capitolo dodicesimo
Statolimite di torsione

12.1. Generalit
L'analisi di elementistrutturali in cementoarmato soggettia torsione,
nei due metodi alle tensioni ammissibili ed agli stati limite, non risulta
diverso. Infatti nella metodologiaillustrata nel capitolo 6,
sostanzialmente
qualoravengasuperatoun valoreconvenzionaledella r, si fa riferimentoad
un meccanismoresistentea traliccio che lo stessoadottato anchenella
metodologiaagli stati limite.
In particolareil modo ricorrentedi studiareil comportamentoa torsione
in fasepost-fessurata quello, gi introdotto in precedenza,di riferirsi ad
un modello spazialedi struttura a traliccio (fig. 12.1)costituito da elementi
longitudinalitesi (ferri longitudinali), da elementitrasversalitesi (staffe)' e
da elementicompressidi parete(bielle di calcestruzzo).
La differenza sostanzialefra il calcolo alle tensioni ammissibili ed il
t.rto

Figuru I2.1

lone'trdrn.L

330 Teoria e ecnica delle costruzrcnt

calcolo agli stati limite che nel primo caso si ammettono


sollecitazioni
torcenti senzaprowedere ad un appositocalcolodelle armature;
si fa cio
affidamentosullaresistenzaa trazionedel calcestruzzofino
a cheIa tensione
tangenzialemassima7h4rnon superaun valore ammissibile7"".
Nel metodo
agli stati rimite si valuta invecedirettamente momentotorcente
che l,elemento pusopportarein condizioniultime, chedeverisultare
maggloredel
momento torcentedovuto alle azioni esterne.
Deve esserecomunqueosservatoche lo studio della torsione
negli ele_
mnti in cementoarmato presentaancora notevoli zone
d,ombra, dovute
alla circostanzachela caratteristicatorsionalesi accompagnaquasl
semprea
fle.ssionee taglio. Il comportamentoa torsione pirtnto
condizionato
dall'azioneconcomitantedi flessionee taglio, con nt.uot"
complessitdel
problemae con necessitdi tenereconto i vari parametri
evidenziatidalle
prove sperimentali.
Per questomotivo alcuneistruzioniconsentonodi trascurareil
contribu_
to torsionaledelle membratureresistentinel calcolo dello stato
limite ulti_
mo, quando_latorsionerappresenta
una sollecitazione
secondariae non
necessaria
all'equilibriodellasrrunura.
Nel_seguito,comunque,si far riferimento al modelrodi traliccio per
lo
studio di elementifessuratisoggettia sola torsione(torsionepura),
in linea
con le att.ari indicazionioffertedal c.E.B e recepiteda istruzroni
e norme
lrairanepru recenti.
12.2. II modello di traliccio
Con riferimento al modello di traliccio di tig. 12.1 tutte le
esperienze
condottehanno dimostratochele fessurenel calce-struzzo
rsultanoinclinate
di un angoloa pari all'incircaa 45",e cheessesi sviluppano
con andamento
a spiralelungola superficiedersolido.E statopuredimostrato
chesolouno
strato di calcestruzzovicino alle superfici estrne,e di spessore
modesto,
contribuiscealfa resistenza,formandosi quasi un distacc
tra tale sezione
cava esternacompressaed il nucleo interno di calcestruzzo.
In
del solidostrutturalepu essere
._ talefase,dunque,il comportamento
utilmenteschematizzatocon il modello di traliccio sparlategia
richiamato,
postulandoI'ipotesi di armaturalongitudinale.on..ntrutu
negli spigoli e di
armatura trasversaledistribuita con continuit lungo I,asse
dell,elemento.
Considerandofessureinclinate, nel caso geneiale, di un
angolo a e
riprendendoquanto gi visto nel capitolo 6 ta'forra ai iu)ion"
T, ug"nt"
nell'armaturalongitudinaledi areaA, risulta(fig. 12.2a):

Ststo timite di torsione 331

M,p
T,=S"/tg"=

S, = tsp =

M,P
+

1
2.4 tc,

0z.r)

= scorrimentocomplessivoin direzioneverticale;

s = spessoredella sezionecava;

DJ

Figura 12.2

p z4 = perimetro ed area del poligono aventeper vertici i baricentri delle


armaturelongitudinali.
Lo sforzo di trazione nella staffa di arcaA, risulta invece (fie' 12'2b):
M'P"
T"=Sntgd=-fgd.

Sr=r.s.p"=

tale;
p = passodelle staffe.

(r2.2)

= scordmento nel tratto p" in direzione orizzon-

332 Teoris e tecnica delle costruzioni

Fgura 12.3

Si osservichenellavalutazionedi 4 e 4 non intervienelo spessore


s; tale
spessoreintervieneinvecenel calcolo dello sforzo C nella diagonalecom_
pressa;infatti, con riferimento alla fig. 12.3,sesi indica con dpla distanza,
misurata in verticale,fra due successive
lesioni che delimitano la generica
diagonalecompressa,si ha:
C=o"sdpsenacosa=rsdp

(12.3)

essendos dp coso l'area della sezionetrasversaledella diagonale,e o. senc


la componenteverticaledella tensionenormale, In definiiiva si ha:
"

M,

1
2,4s sen a cos q

sen a cos d

(r2.4)

Per quanto concernec[, a meno di valutazioni sperimentaliaccutate,


generalmentepu porsi pari a 45", per cui le (12.1), (12.2),(12.4)forniscono:
M,p

"- u
'

M. o.
A

(12.5)
(r2.6)

"

2As

(12.7)

Stqto limte di torsione 333

Anche la valutazionedi s devebasarsi,poi, su considerazionisperimentali, essendodimostratochela presenzadi tensionidi trazionenel calcestruzzo oltre una certa profondit dipendedalla geometriadella sezionee dalla
percentuale
di armatura presenti.Ci vale ancheper elementistrutturali a
arbitrario, in generale,far coincicava,per cui risulta assolutamente
sezione
quello
della sezioneeffettiva.
derelo spessoredel tubo resistentecon
si pu assumereuno spessore
In ogni caso,in prima approssimazione,
pari ad l/6 del diametro del cerchiomassimoinscritto nel poligono avente
pervertici i baricentri dellearmaturelongitudinali. Talvolta, in modo ancora pir semplice,si considerail doppio del copriferro dei ferri longitudinali.
12.3. Gli stati limite a torsione: le formule di calcolo
Le formule di calcoloattualmenteproposteda varie istruzioni e normative derivanodall'ipotesi di comportamentoa traliccio dell'elementostrutturale,cos come definito in precedenza.
Nella logica degli stati limite, e in analogia a quanto gi visto per il
ricontaglio, la verifica della sicrrezzastrutturaleviene conseguentemente
dotta alla verifica di quattro stati ultimi, e precisamente:
1)
2)
3)
4)

rottura per trazione delle armaturelongitudinali;


rottura per trazione delle staffe;
rottura per compressionedelle bielle di conglomerato;
cedimentidi ancoraggio di nodi dell'elementostrutturale.

Al solito, la verifica dei primi tre stati limite coprei rischi inerentiai tipi
mentrealtri tipi di
evidenziatidall'esperienza,
di rottura piir frequentemente
particolari
di
I'adozione
ed idoneedisposirotturavengonoscongiuraticon
zioni costruttive.
La misura della sicurezzava effettuata, inoltre, attraversola relazione
M,a 1 M,u

(12.8)

doveM,o la sollecitazionetorsionale di progetto prodotta dalle azioni


applicate,e M,, la corrispondenteresistenzaultima a torsioneofferta dalla
trave.
In praticasi distinguonotre valori del momentotorcenteultimo M,,, con
dferimentoalle tre diversemodalit di crisi 1), 2) e 3). Il valore effettivo di
il pi piccolo dei tre.
M, evidentemente

334 Teoo e tecnico delle costruzioni

Pi precisamente:
l) crisi della armatura longitudinale
La crisi dell,armaturalongitu.tinale-siraggiungeevidentemente
quando
lo sforzo di trazione ?i raggiinge il valore liiritei
7,,, = A ,o.7

(r2.e)

9ove.o:/ , al solito, il valore della tensionedi snervamentodi calcolo per


I'acciaio.
Dalla (12.5)si ha dunque:
M,P
-6- 4 Ato,

(12.10)

e quindi:
M,u,t =

2A,o*L
' p

(r2.rr)

2) crisi delle staffe


Analogamente,la crisi per trazionedelrestaffe si ha quando
ro sorzoT.
raggiungeil valore:
7,,, = A "O,

(12.r2)

per cui dalla (12.6) si ottiene:


M,
-24-P, { A
"o'

(12.13)

M'''' = '2A"o"L

(r2.14)

e quindi:

3) crisi degli elementicompressi


La crisidellediagonalicompresse
si rggiungequandola tensionedi com_

Stato limte di torsione 335

pressioneo" raggiungeil valore di progetto o,"; il momentotorcenteultimo


pu dunquevalutarsimediantela (12.7),doveper si introcorrispondente
duce,sulla basedi prove sperimentali,un opportuno coefficienteriduttivo.
Deveinfatti osservarsichele bielledi calcestruzzo,
a causadel deformarsi dellesuperficilaterali del solido soggettoa torsione,risultano soggettea
per cui le sollecitaziosforzonormalee momentoflettente(pressoflessione),
ni unitarie risultano alquanto pir elevatedi quelle fornite dalla (12.7).
Si ottiene dunoue:
M,,,, :

(12.1s)

\' s oo, A

doveil coefficiente generalmenteassuntopari a 0,5. Circa le modalit


costruttive,l'esperienzaha dimostrato che I'armatura longitudinale pu
essereripartita lungo il contorno ovvero, indifferentemente,concentrata
neglispigoli; inveceimportanteaverecomunqueridotti valori nel passofra
le staffe (( l0 cm) affinch le spinte lungo gli spigoli, dovute alle bielle
possanoessereconvenientemente
compresse,
assorbitesenzadanno per i
ferri longitudinali. L'adozione di forti diametri per questi ultimi consente
inoltredi meglioassorbiretali spinte,e di aumentarela distanzatra le staffe.
12.4. Esercizi
Si voglia verificarela sezionerettangolaredi fig. 12.4,sottopostaad un
momentotorcentedi progetto M,o : 3500kem.
Per i materiali si abbia:

3fi,: e*sr,*,
o,,= 0,83
o.r :

4400
t)5:

3 8 2 6k g l c m "

Utilizzandoferri d'angolo {16, stoffe g8/10 cm e ponendo il ricoprimentodella staffa pari ad 1 cm, si ottiene:

30-2(l+0,8+0,8)

= 4,1 cm

336 Teoria e tecnica delle costruzioni

= I 3 0- 2 ( 1 + 0 , 8+ 0 , 8 ) lt 5 0- 2 ( 1 + 0 , 8+ 0 , 8 ) l= l r r r c m '
p = 2130+ 50 - 4(1 + 0,8 + 0,8)l = 139,2
r^
+J-l- r
:'1

Ercm

I
|

30ch

Figuru 12.4

Si ha quindi:
l) crisi dell'armatura longitudinale:

M,,.,= 2' 8,04' 3826


#

= 4910
x ro2ks cm

2) crisi delle staffe:

M , " .=2 2 ' 0 . s ' 3 8 2 6 # : o r t ox t k gc m


( : 0.5):
3) crisi dellediagonalicompresse
M,,3 = 0.5 ' 4,1 ' 156' 1111= 3553x 102ks cm
Si ottiene in definitiva:
Mr,=3553k9m>M,o

Captolo tredicesimo
Statolimite di fessurazione

13.1.Generalit
Le verifiche di resistenzadelle sezioniin c.a. si conducono,come si
visto,ipotizzandoil calcestruzzocompletamenteinerte a trazione,e quindi
chele sezionirisuitino completamentefessurateal di sotto della
ammettendo
fibraneutra.Si trascuracos,a vantaggiodi sicurezza,la possibilitcheha il
di reagirea trazioneper valori delletensioniinferiori al limite di
calcestruzzo
del materiale.
fessurazione
L'esamedi elementistrutturali in c.a. soggettia flessionemostrainvece,
comenel caso della trave semplicementeappoggiatadi fig. 13.1, che la
presenza
di fessureintervienesolo nelle zonein cui il momento flettenteM
iisulta maggiore(o eguale)del momento di fessurazioneMr della sezione'
reagiscea trazione.
PerM < Mole sezionirisultanointegreed il calcestruzzo
PerM >- Mr, invece,si riscontranosia sezionifessurate(sez.B-B di fig.
all'acciaio,sia
13,1)in cui lo sforzo di trazionerestaaffidato esclusivamente
in cui il
fessure
consecutive,
due
(sez.
tra
C-C)
comprese
sezioniintegre
di
trazione.
dello
sforzo
riescea collaborareall'assorbimento
calcestruzzo
D'altra parte da osservareche in corrispondenzadelle sezioniintegre
ridotti, per cui la
l'acciaiotesolavoracon valori delletensioniassolutamente
fortemente
antieconomica.
risulterebbe
fessure
delle
completaeliminazione
pertanto
considerata
piir
deve
essere
o meno capillari
La presenzadi lesioni
delle condizioni di lavoro dei due materiali
comeuna owia conseguenza
(acciaioe calcestruzzo)che coesistononella struttura, e non deveautomaticamentedar luogo a valutazioninegativecirca la qualit dei getti o I'esecuzionedelleopere.Un quadro fessurativochenon sia indicedi una situazione
patologicadi dissesto dunqueda ritenersiindicatoredel livello di collaborazionestrutturale tra calcestruzzoed acciaio.
owio, d'altra parte, che quadri fessurativieccessivie diffusi sono
di agentiesterni
certamenteda evitarsi,in quanto favorisconoI'aggressione

338 Teoria e tecnico delle costruzion

\ A+Ay A# +l t - tI +b
Sez AA .

Sez BB

Sez CC

Figuro I3.I

nei confronti delle armature, la cui ossidazionerisulta tanto pi rapida ed


intensaquanto pi I'ambiente chimicamenteacido.
Nascecosil problema,attesala impossibilitdi eliminarle,di limitare le
ampiezzedellelesioniin funzionedellecondizionidi eserciziodellastruttura
(ambientecircostante,esigenzedi estetica),delle condizionidi carico (natura, frequenzae durata di applicazione),nonchdella sensibilitdegli acciai
alla corrosione.
Nell'ambito del metodo di calcolo agli statilimite il problema della
fessurazionesi risolve, in particolare, nella definizione di tre stati limite
diversi,la cui verifica dipendedai parametriinnanzi descritti,e precisamente:
l)

2)

statolimite di decompressione,
il qualescartain praticala possibilitdi
formazione delle fessurein quanto richiede alla sezionedi rimanere
ovunquecompressao al limite scarica(a livello della fibra considerata
nella verifica);
stato limite di formazionedellefessure(o di prima fessurazione),
con il
quale si accettanosollecitazionidi trazione nel conglomeratopurch
inferiori a quelle di rottura;

Stato lmte d essurazione 339

3) statolimite di aperturacontrollatadellefessure,con il quale,risultando


scontatala presenzadi un quadro fessurativo,si controllainveceI'apertura massimadelle lesioniconfrontandolacon i valori ammissibilisuggeriti dalle norme.
di laboTali valori derivano,generalmente,sia da prove ed esperienze
quali
per
le
si

correlato
ratorio che dall'esamedi costruzioniesistenti,
il grado di corrosionedelle armature all'ampiezzadelle lesioni riscontrate.
Poich la verifica dello stato limite di decompressionenon richiede
particolarichiarimenti,nel seguitosi analizzerannole verificherelativeagli
ultimi due stati-limite considerati.
13.2. Lo stato limite di formazione delle fessure
La verifica di tale stato limite si effettua confrontando il valore del
che
momentodi eserciziocon quello del momentoMo di prima fessurazione,
il valore del momento cui corrisponde,al lembo teso della sezione,la
rottura per trazione del calcestrtzzo.Il calcolo di Mo deveesserepertanto
condottocon la ipotesi di sezioneinteramentereagente,ossiaportando in
conto anchela resistenzaa trazione del calcestruzzo:le formule classiche
comesi vedrqui
dellastaticadel cementoarmatorisultanodi conseguenza,
appresso,leggermentemodificate.
Con riferimento alla sezionedi fig. 13.2,Ia posizionedell'asseneutro si
determinaimponendo,al solito, I'annullamentorispetlo ad essodel momento staticototale della zona reagente,nella qualedeveesserecompresaanche
I'areadi calcestruzzoteso debitamenteomogeneizzata.
Indicando con d, il modulo di elasticitall'origine del calcestruzzoa
trazione,e fatte le posizioni:

(13.1)

n = EtlE"
A'

(r3.2\

II]

I'annullamentodel momento statico della sezionereagentesi scriveallora:

br?

+ n A | ( x . - $ ) - n A y Q- x , ) - n ' b

( H - x- ) '
=0
t

(13.3)

t-340 Teoria e tecnca delle costruziont

11
i
I

a"*/n,
At

F----l

Fgura 13.2

la cui radice oositiva :

(13.4)

Ponendo r'= 0 (ipotesi di calcestruzzonon reagentea trazione), la


(13.4) riacquistala forma nota per sezioneparzializzata.
Il momento d'inerzia della sezioneomoseneizzatarisulta:
b . ,
_
1",= alrl + n'(H - r.)']+

n A1 ( h - x , ) z + n A ' r ( x " - ) ' ( 1 3 . 5 )

e la tensioneo, al lembo teso della sezionevale (fig. 13.2):

',:n'y@-x,).
tc

(r3.6)

Il momentoflettenteMF di prima fessurazionesi ricavaallora immediatamentedalla (13.6), ponendo t: o*t (tensionedi rottura a trazione del
conglomerato):

Stato limite di fessurazione 341

,^,. ' F --

Iri

oo",
nt

(H

(13.7)

_ x"\

Il valoredellaresistenzaa trazione spessodeterminatoattraversoprove


di flessionesu prismi in calcestruzzonon armato; si ottienecosla (resistenza a trazioneper flessione>della formula:
- ocq

Fl/4

(13.8)

bH2 /6

alla rottura del prisma(fig. 13.3).In tal


F la forza corrispondente
essendo
caso,per come stataricavataoo",/owero senzadistinguerecls. tesoe com'= 1; inoltre,nel valutareI' l'armatura
presso,
si deveporre nella(13,7)n
generalmente
ha scarsopeso, per cui si pu porre:
(13.9)

Uo = o.*(
avendo sostituito ad 1",I'inerzia geometrica della sezione'

!"
e /____
2
e/z
I
t<-.--.-------------.--.--'rl-_
I

Figuru 13.3

La verificadello stato limite di formazionedellefessureconsistedunque


nelcontrollarecheil momentoflettenteagenterisulti ovunquenon maggiore
M, innanzi calcolato,ovvero' con riferimento
delmomentodi fessurazione
allasezione,che la tensioneagenteal lembo teso risulti ovunquenon maggioredella resistenzacaratteristicaa trazione del calcestruzzo'
Poichil valoredi tale resistenzaa trazione un parametrocaratleizzato da grandevariabilit, peraltro evidenteche la misura positiva di tale
statolimite non escludela possibilitchesi abbianofessure,anchesegarantisceche la probabilit di averlerisulta assaimodesta.

342 Teoro e tecnca delle costruzionl

13.3. Lo stato limite di apertura delle fessure


Scontatala formazionedellefessure,checon buona probabilit si manifestanoquandovengonosuperatele limitazioni indicateal punto precedente'
con la veiifica allo statolimite di aperturadellefessuresi intendecontrollarne
le ampiezzee rapportarleai valori ammissibilisuggeritidall'esperienza'
complicatodall'elevaStto I'aspettteoricoil problema sensibilmente
I'aderenzafra
ad
esempio
come
to nu-.ro de parametrichJ intervengono'
del
calcestruzzo'
a
trazione
resistenza
acciaioe calcesiruzzo,la disomogenea
geometrica
nella
sezione'
la percentualedi armaturatesae la suaubicazione
ie modalit di stagionaturadel calcestruzzoe la variabilit dei carichi'
Per semplicitdi esposizionesi riporta la pi elementaredelle formulaqullafondata sulla ipotesidi Brice checonsistenell'aszioni e precisamente
sumereun andamentocostantedelletensionidi aderenzatra le armatureed
(fig. 13.4).
il calcestruzzo
Inrealtsarebbenecessariointrodurreillegamecostitutivodiaderenza'
fra
owero la relazionefra tensioni tangenzialidi aderenzae scorrimenti
grandi
le
acciaioe calcestruzzoche inevitabilmentesi manifestano'Stante
incertezzeconnessecon il fenomenodell'aderenza,la soluzionechesi consegue adottando I'ipotesi di Brice tecnicamenteaccettabile'
Si consideriun tirante in cementoarmato sollecitatoda una forza F
applicatadirettamentesull'armatura(fig' 13'5)' Nelle due zone
crescente
ierminali sno mobilitate le tensioni di aderenzanecessarieper trasferire
oarte dello sforzo dall'acciaio al calcestruzzo;a tali tensioni si associano

f'."
Figura 13.4

BRrcE

Ststo lmite di fessurazone 343

'l
E1

=ffit

l----l

Fgurc 13.5

scorrimentifra acciaioe calcestruzzo,owero una tendenzadell'armaturaa


fuoriusciredalla guaina di calcestruzzo.
Nella zona centraleinvece,in assenzadi slittamenti, la forza esterna
assorbitanel rispetto della congruenzasia dall'acciaioche dal calcestruzzo'
Si ha cio:
(13.10)

F=F,+F"=o/r+oj"

avendoindicato con .,4,ed ,4" rispettivamenteI'area dell'acciaioe quella del


calcestruzzo.
La (13.10)pu ancorascriversi:

F = oy'"(l r np) =

or',ft -,

1 1
"p -)

( r 2 .1 )

344 Teoria e tecnica delle costruzioni

avendoposto:
Er
A
n=-=-;t.=--L.
A"

( 1 3l.2 )

La lunghezzaA/ del tratto in cui si ha trasmissionedegli sforzi per


aderenzapu ricavarsi dalla considerazioneche in tale tratto lo sforzo
trasferito al calcestruzzoteso {, per cui dall'equilibrio del tondino si ha:

,": o ,{,)o*
fo,

(13.13)

avendoindicato con p il perimetro del tondino. Nell'ipotesi di Brice r(:r)


costantee pari alla tensionelimite di aderenzaroo,per cui dalla (13.13)si
ricava:
F" = p r*A,l

(13.14)

da cui:
F,

ol ,

Pad

Pr"a

( r3 . 1 5 )

Al cresceredella forza esterna_Fla prima fessurasi manifestaevidente_


mente quando nel calcestruzzosi attinge il valore della tensionedi rottura
per lrazioneo"",.Il valoredella forza Fo di prima fessurazione,
ricordandola
(13.11)e ponendooc = oo"t pertanto:
F o : o " , y ' " ( l+ n p )

(r3.16)

Aumentandoulteriormenteil valoredella forza si formano altre fessure;


il fenomeno si stabitizzaquando il numero delle fessure tale che pur
trasferendosiparte dello sforzo di trazionedell,acciaioal calcestruzzo,non
si attingein quest'ultimo la tensionedi rottura per trazione.Si parla in tale
casodi fessurazione(stabilizzata).

Stato limite di fessurazione 345

13.3.1. Distanza fra due fessure adiacenti


Per valutarei limiti entro i quali compresala distanzafra due successive fessuresi osserviche in una sezionefessuratalo sforzo di trazione
interamentesopportatodall'acciaioteso. Attraversole tensionidi aderenza
si ha il progressivopassaggiodello sforzo al calcestruzzo
tesocheraggiunge
la tensioneoo",ad una distanzadalle fessurepari a (cfr. eq. 13.15):

o""y',.

^,

^l-

"

(13.
r7)

P oa

La massimadistanzafra le fessure dunque pari a 2Ll^,. (fig. 13.6).


D'altra parte nella sezionecentralefra due successive
fessure,essendola
tensionenel calcestruzzopari a o"",,pu formarsi una ulteriorefessura;sesi
verifica tale evenienzala nuova distanzafra le lesionirisulta pari proprio a
Al^r.
In definitiva, in condizionidi fessurazione
stabilzzata,ladistanzaAI fra

o /

NI
r l

rDl

*o l\

'-

-l-

-l

,i---

I{WruruWil
i:
-el

i----i----i

Figura 13.6

346 Teoria e tecnca delle costruzoni

le fessurepu variare nel seguenteintervallo:

Al.i" < a, <zAI^i^

(13.18)

owero, dalla (13.17):

o""y'"
" 6 1a 2 o : 1rad
:
p roa

(r3.1e)

grafica del fenomenopu impostarsiseparandoil


Una rappresentazione
corrispondenaiug.u,,'*u .U" sforzoun-iformeF con una lineatratteggiata
(fig'
13'7)' La ri
i. lto rfor"o massimoo,"/. assorbibiledal calcestruzzo
dall,acciaio e
oartizione della forza esternaF fra l,aliquota F, assorbita
la cui inspezzata''
a
da
individuata
["J]f" l" "tt".ur, a dal calcestntzzo
=
r'p con la limitazioneF" (
Jft""i"". rispetto alla fondamentale tg a
o""l*

T
o.rat

^-

-r^--

Figuru 13.7

13.3.2. Ampiezza massimo delle fessure


di spostaL'ampiezzadelle fessurepu determinarsicome differenza
adiacenti'Indi*.nto urriul. fra acciaioe calcestruzzoteso fra due fessure
cando con w |ale ampiezzasi ha pertanto:
lot

te7(r) - e,(x)l dx

(13.20)

Stato limite di essurazione 347

Generalmentela deformazionedel calcestruzzoteso pu trascurarsirispettoa quella dell'acciaio, mentre per quest'ultima si assumeun valore
medio; con tali semplificazionila (13.20)diventa quindi:
w = AI ei^

(13.2t)

e ciol'ampiezzadellefessurerisulta proporzionalealla loro distanzaed alla


mediadell'acciaio.
deformazione
in
Per quantoconcernela distanzafra le fessurela (13.19)suggerisce,
vantaggiodi sicurezza:
o^^A^
^1 = -:::---:
P raa

(13.22)

Poichil perimetrop pu porsi nella forma p = Ar/0.25 d essendo il


diametrodel tondino, la (13.22)pu scriversi:
o^",
-"
AI : 0.25

(r3.23)

aa It

con la solita Dosizione:


lt =;

(13.24)

Per quanto concernela deformazionemedianell'acciaionel conciocompresofra due lesioni, lo sforzo complessivotrasmessodall'acciaioal calcestruzzorisulta pa a o."rA",per cui si ha:

I o."y'"
o|n=o7-t
+

=+=?,1'""#l
',^

(13.2s)

(13.26)

Seindichiamo con or.la tensioneche si avrebbenell'acciaioapplicando

348 Teoriq e tecnics delle costruziont

lo sforzo o.""4", checonduceala fessurazionedel calcestruzzo,


a a sola armatura, si ha evidentemente:

(13.27)
per cui la (13.26)diviene:
orl

o,- |

e' r , , = ; i l l - 0 . 5 - 1 |
t1L
,)

(13.28)

La (13.29),utitizzandole (13.23)e (13.28),divienein deinitiva:

w=0.25!.911,_o.rtl
r o a L r L fL

(13.2e)

%l

Osservandola (13.29)si pu dedurre chel, ampiezzadelle fessure


au_
menta al cresceredel diametro delle armaturee delia tensione
dell,acciaio,
ed al diminuire della tensionedi aderenza.
Si osserviinoltre che il termine w/AI, pari proprio a /u, rappresenta
l'ampiezza.dellafessuraper unit di lungheiza. ialia
1tZ.Z$si deduceche
essadipendesolo dalla tensionene 'acciaio,dalla resistnzadel
calcestruzzo
e dalla percentualedi armatura. Ci sta a signifi.u.. .t.'uuln..rtando
ad
esempiol'aderenzafra aeciaioe calcestruzzo,
dottando acciaiad ad.erenza
migliorata, owero riducendoil diametro dei ferri, l;i;;i;;.^
de'e fessure
per unit di lunghez2anon cambia, ma, poich le
fessurerisultano pi
rawicinate, se..ne,_
riduce la loro ampiezzi massima: si otiiene cio una
ressurazonepl dltfusa.
L'applicazionedella (13.29)nerapraticatecnicacomportanaturalmente
un elevatogrado di incertezza,in quanto sia la resistenzaa irazione
o"", del
conglomerato,sia la tensionedi aderenza7d,,variano ,anribil-anta
a,ono
influenz.ateda numerosiparametri; inoltre i;ipotesi aiSi..
e sicuramente
approssimata.
E oppoluno quindi modificare le (13.23)e (13.26)in base
ai risultati
sperimentalielaborati su basestatistica.In particolare'leraccomandazioni
FIP-CEB e dell'Eurocodice2 suggerisconoil ,"gu""i. uuto..
at Al,

A/ = 56 + 0.25krkrL [mm]
p

(13.30)

Stoto limite di fessurazione 349


Travi inflesse

llvllo dsl barlc6ntro

h"r, =2,5{H-d[

efficace

Solette inllesse

=
:"1 ;:::"',.i:,"':1c

fn''

+o/o2
) (H- x)/3

'iguro 13.8

Vi quindi una distanzaminima di 5 cm, pi un terminecheha la stessa


strutturadella (13.23);il coefficientek, vale 0.8 nel casodi barre liscee 1.6
nelcasodi barre ad aderenzamigliorata, mentrek, vale 0.5 in flessionee 1.0
in trazione semplice.Nella valutazionedi p, la sezionedi calcestruzzoda
considerare solo quella <<efficace>>
A","rr,owero quella che effettivamente
trasmettegli sforzi di aderenza;a tal propositosi dannole indicazionidi fig.

r3.8.
Per quanto concernela deformazionemedianell'acciaiole stesseindicazioni suggeriscono,in sostituzionedella (13.28),la seguenteespressione:
orf

"L

tej l

E r , = , l r - B ' P ,*,)'l

(13.31)

dove, vale 1.0nel casodi barread aderenzamiglioratae 0.5 per barrelisce,


mentrep, vale 1.0 nel casodi carichidi brevedurata e 0.5 nel casodi carichi
di lunga durata o ciclici.
La diminuzionedi B, collegataal deterioramentodell'aderenzanel caso
di azioni ripetute, o al fluage che si manifestaper l'aderenzanel caso di
carichi applicati per lungo tempo.
interessanteosservareche I'Eurocodice2 fornisce direttamentedelle

350 Teoria e tecnica delle costruzionr

tabellein basealle quali stabilireil massimodiametro delle barre e la loro


distanzaaffinch, per prefissativalori dellatensionedi lavoro, non debbano
effettuarsicontrolli sull'ampiezza
dellefessure(tabelle13.1e 13.2,valide
per acciaioad aderenzamigliorata).
Tabella13.l

Massimo
diametro
delle barre
lmml

Tensione
nell'acciaio
lkg/cm'l

1600
2000

25

2400

20

2800

16

3200

1t

3600

l0

4000

4500

Tabella13.2

Massimadistanzafra le barrelmml
Tensionenell'acciaio
lkg/cm2l

flessione

trazionepura

300

200

2000

250

150

2400

200

125

2800

150

t)

3200

100

3600

50

Stato limite d fessurazio e 351

stataottenutaconsideL'ampiezzadellelesionivalutatain precedenza
rando grandezze<medie>,e va quindi consideratacome l'ampiezzamedia
dellelesioni w-. Volendo invececonsiderareil valore caratteristicolr,r,esso
si pone pari a 1,7 w^ e va confrontato con le limitazioni regolamentariin
corrispondenzadell'aggressivitdell'ambientein cui la struttura inserita.
13.3.3.Minimi di armatura
La percentualedi armatura per elementistrutturali inflessi limitata
inferiormenteda un altro fenomeno legato alla fessurazione;adottando
infatti membraturecon percentualidi armaturatroppo bassepotrebbemanifestarsiuna rottura improwisa all'aumentaredei carichi, circostanzaquesta che preferibile evitare in quanto verrebberoa mancare quei segni
premonitoridell'imminentecollasso.All'apparire dellaprima fessurainfatti
la sezionedevepresentareun'armaturatesain gradodi assorbirelo sforzodi
trazioneche le deriva nell'ipotesi di sezioneparzializzata.
inflessa,potendosiscrivereper la (13.9):
Per una sezionerettangolare
M r = o,,7

b t|'

(r3.32)

ed essendoil momento di rottura valutabile con la relazione,


M, = h*o/r = 0,8 Ho74t

(13.33)

eguagliandoM, ed M, si ottiene:

F ^ * :

"I!!
o^-,.
= n,>r "y
* : v ' z t

(13.34)

kg/cm' risultadunquep.,.
Assumendo-t = 30 kg/cm'e o, = 40OO
= 0,15/o
.
13.4. Esercizi
A) Calcolo del momento di fessurazione.
di fig. 13.9a,per la qualesi abbia:
Si considerila sezionerettangolare

352 Teoria e tecnica delle cosruzioni

A , = 4,62cmz

,--A 't
{

tt - ll
l_l

--T--

a)

A1 =9,42cm2

ffii
'

l.--*l

b)

Figura 13.9

Ar=320=9,42cmz
A' r = Z 0 L4 = 4,62cm2
E" = 210000Kglcm2
En = 1O5N0Kglcmz

Stato limile di fessurazone 353

= 21OOO00
K8/cm2

*, = 20 K8/cm2
6=3cm
Si intende calcolareil momento di fessurazioneM, della sezionein
esame.
a) Si determinainizialmentela posizionedell'asseneutro x. per sezione
imponendola condizioneespressa
dalla (13.3);risulta
totalmente
reagente,
owiamente:
-i:

nt:

t7 tE

105000
- "'"
210000

= 10
2100000/210000

Si ha cos:
6,25xl + 765,4x" - 2ol9l : o
da cui la radice positiva:
x" = 22'3 cm
Il momento d'inerzia della sezionepu essereallora calcolato con la
(13.5),
e vale:

,",:'1:#
2 5 x ( 5 0- 2 2 3 ) 3

+ 0,5

- 3 ) 2+
+ 1 0x 4 , 6 2x ( 2 2 , 3

+ f0 x g 4n x (41 - ?2.1f : 255000


cm"

risulta quindi (fig. 13.9b):


Il momentoflettenteMF di prima fessurazione
MF

n'

(H - x"\

20
0,5

255000
(50 - 22,3)

3682,31x 102Kg cm

354 Teoo e tecnics delle costruzioni

Per valori del momentoflettenteM ( M, la sezionerisulta interamente


reagente,e le tensionidi lavoro nei materialisonovalutabili rispettivamente
con (M in Kg cm):

,"=f,," ="*#!

= 8,745
x r,-sx M Kslcm2
;
- 3)

x 10 x (27,7
' r = " T ( h - x "M) =
255000

= 9,686 x lO4 x M Kglcm2 ;

,5x27,7
=
'",=''f (H- x")= M x O255000

5,431 x l}'s x M K,S/cm2.

Per valori di M > M. vieneinvecea mancareil contdbuto del calcestruzzo teso,per cui il calcolodelletensionideveessereeffettuato sotto le ipotesi
di sezioneparzializzata e di calcestruzzonon reagentea trazione.
La condizionedi annullamentodel momento statico si scriveallora:

25xx1
-;
+ 10 x 4,a x (rc - 3) - 10 x 9,42x (47 - x") = 0
da cui:
)cc= l4'3 cm
Il momento d'inerzia della sezionepanializzata vale quindi:
'r< w l4a3
":'""

- 1 "=
, -'

+ 1 0 x 4 , 6 2 x ( 1 4 , 3- 3 ) ' + l 0 x 9 , 4 2 x
x (47 -

e conseguenlemenle:

143)2 = 131000crna

Ststo limite di fessurazone 355

Figura 13.10

"" =H#!

= 10,e16
x M K8/cm2
x 1o-5
;

Mxl0x(47-14,3)=
24,962 x 10-4x M Kg/cm2.
131000
B) Calcolo ampiezzadelle fessure.
Con riferimento alla sezionedi fig. 13.10si valuta in primo luogo il
momentodi fessurazioneMo.
Risulta:
Ar=416=l},l8cm2

" =-/ = ts ; n' =l=

3 slcm2
o . s : o n: 1 9 , K

La condizionedi annullamentodel momento statico fornisce:


l,

30x(70-x")2
r 3 0 x x' ?_
- 15 x 10,i8 x (67 - x") = 0
o
" ' '5
2

356 Teo a e tecnica delle costruzont

da cui:
7,5 x2"+ 1202,"x" - 46981= 0
con la radice positiva che risulta:
x' = 32'48 cm
Il momento d'inerzia della sezionetutta reagentevale:
1",

30 x 32,483

0.5

3 0 x ( 7 0 - 3 2 , 4 8 ) 3 _r

15 x 10,18 x (67 - 32,48)2: 788704cma


Il momentodi fessurazione
risultadunque:
M ^ :

o*,
" Ia

n'(H - x")

19,3 x 788704
0 , 5 ( 7 0- 3 2 , 4 8 )

Si vuole ora valu tare l'ampiezzamediaw. dellelesioni,supponendoche


agiscaun momentoM pari a 11375Kg m.
Per tale momento la sezionerisulta evidentementeparzialzzata;in tali
condizioni si ha:
x" = 21,52cm
I"t = 4l55l} cma

ot : 1868K?/cm'
Per valutare I'ampiezzadelle lesioni necessarioconoscerela tensione
o/, chesi ha nell'armaturaalla formazionedella prima fessura;si ha quindi:
., 811406
(zo - 21,51) = 1420Kg/cm2
oi, = l5
415rrr
Poichi ferri sono ad aderenzamigliorata, e si supponedi effettuareun
calcoloper carichidi brevedurata,nella(13.31)si poneB,B, = 1; si ha in
definitiva una deformazionemedia nell'acciaiofra due fessureoari a:

Stato limite d fessuruzone 351

1868 |

( 14201'-l

+ ^ = r I - ; t oL ,t - [ " * J l :
= 8,89 x lO'4 x 0,422 = 3,75 x l}'a
Per calcolarela distanzamedia fra le lesioni si deve in primo luogo
valutarel'area efficacedi calcestruzzo;secondole indicazioni dell'EC2 si
ha:
A,,* = 30 x (2,5 ' 3) = 225cmz
da cui:

u:\l] =o'o+s
Poichnel casoin esamesi ha:
k'k'=1'6x0'5=0'8
risultadalla (13.30):

= et mm
al = 50+ 0,2sx 0,8l2
U,U4)
In definitiva si ottiene:
w^ = enLl = 3,75 x 104 x 121 = 0 '045mm
e quindi:
wt = 1,7 w. = 1,7 x 0,045 = 0,078mm

l--l

Copitolo quattordicesimo
Stato limite di deformazione

14.1. Generalit
una situazione
Per stato limite di deformazionesi intendegeneralmente
interviene
pur
il
collasso,
non
avendosi
in
cui,
di comportamentostrutturale
per
di
deformaeccesso
comunquela perdita di funzionalit della struttura
zione. Come esempiopu indicarsiil casodi una centinadi sostegnoper il
getto di un arco, in cui si raggiungonodeformazioni incompatibili con la
configurazionedi progetto dell'arco stesso;si allora in presenzadi uno
stato di funzionamentoin corrispondenzadel qualela centina,pur conservando la sua capacitportante, in effetti da considerarsiinservibile.
Inconvenientitipici nel campodellecostruzionicivili originati da eccessive deformazionisono ancorale fessurazionidi tramezzie tompagni, i ristagni d'acqua sui solai di copertura, il distaccodi intonaci e i dissestinelle
'pavimentazioni degli ambienti. Nasce quindi spontaneoil problema del
controllo delle deformazionidegli elementistrutturali, soprattuttoquando,
come nel calcolo agli stati limite, le pitr elevatesollecitazioniraggiungibili
nei materiali e la presenzadi quadri fessurativiestesipossonocomportare
livelli di deformazionenotevolmenteelevati.
La verifica dello stato limite di deformazioneconsisterallora nel riscontrarecheper le combinazionidi caricorelativeagli stati limite di esercilivello deformativo sia minore del massimolivello deforzio il conseguente
mativo accettabile,quale consigliatodall'esperienzao fissato dalle norme'
Prima di esporre il procedimentodi calcolo della freccia su schemi
semplici, si rammenta che in condizioni di eserciziole travi in cemento
armato presentanoin generequadri fessurativiestesi;in altri termini le zone
dellatrave in cui il momentoMdovuto ai carichiesternirisulta maggioredel
momentodi fessurazioneMo costituisconospessola maggiorparte dell'elemento.
pu farsi affidaNei tratti di trave in cui ristlta M < MF evidentemente

360 Teoriq e rccnico delle coslruzioni

mento sulla inerzia della sezioneinteramentereagente,con l'acciaio opportunamenteomogeneizzato,e che nel seguitoindicheremocon f; in termini
di curvatural/R, si ha ouindi;
1
R-

M
< M'\
EJ,(M

(14.1)

Nei tratti di trave fessurata,che come si detto sono notevolmente


estesi,la curvatura non si presentadi immediatavalutazione.Infatti nelle
sezioniin cui si sono formate le lesionipu evidentemente
farsi affidamento
sull'inerziadella sezioneparzializzata,sempreopportunamenteomogeneizzata, chenel seguitoindichiamo con 1r; la curvaturapu dunquevalutarsi
nel seguentemodo:
I

.P . 2 " .F T
2

(14.2)

Nelle sezionifra due successive


fessuresi ha per il trasferimentodi
sforzi di trazionedall'acciaioteso al calcestruzzoteso, con un conseguente
effetto irrigidentechenella letteraturatecnicaanglosassone
indicato come
(tension stiffening>.
Coerentemente
dunque con quanto fatto nella valutazionedella deformazionemediadell'acciaioe7,(cfr. par. 13.3.2),risulta necessario
introdurre il concettodi <curvaturamedia> 1/R..
14.2. La valutazione della curvatura media
Nei tratti di travi in cui si ha M > Mo necessario
valutarela curvatura
media che si ha fra due successive
lesioni.
Si osserviche:

1 ) per M = Mo deverisultare l/R^ = 11Pr'


per M * M, la c.urvat.ural/R^ devetendere al valore limite l/-R,
corrispondentealla completafessurazione;
3) I'espressione
della curvaturamediadeveesserecoerentecon il risultato
sperimentalegi introdotto per valutare y-,espressodalla (13.31).
In accordo con tali osservazioni,la formula di origine sperimentale

Stalo limile di defornazione 361

Figuru 14.1

fornita dal CEB pu porsi nella seguenteforma:


I
D

=ulr'u,l M )

( Mo)'

* d1

f,-u,u,(T)'l

(14.3)

doveB, e B, hanno il significato gi evidenziatonel par. 13.3.2.


La (14.3)fornisceevidentemente
un valore della curvaturamedia che
semprecompresofra | / R, e l/Rr, e chetendeasintoticamente
alla curvatura
1/R, per , , ,ot l'andamento del legamemomento-curvaturamedia,
ponendoF, B, = 1, schematicamente
indicatonella fie. 14.1.
14.3. Il calcolo delle frecce
Gli abbassamenti
nelle travi in cementoarmato, avendodefinito le cur_
vaturein funzionedel momentoattraversola (14.1)nellezonenon fessurate
e Ia (14.3) nelle zone fessurate,possonoimmediatamenteottenersicon sli
ysuali metodi di calcolo.

**:f:r^il,l

cpo detavor vrtuari, to s pos


ran enrc/
74.4)

362 Teo a e tecnico delle costruzioni

avendoindicato con s l'intera strultra e conM' il diagrammadel momento


corrispondentealla forza unitaria applicatanella sezionein cui si sta valutando lo spostamento/.
Dividendola struttura nella partenon fessuratasr e nella parte fessurata
s, si pu dunque scrivere:
f|

c |

iYr 'rr -r
I p
,", ,.,

./:

l p
u
rr-

rI4'ds
l

(14.5)

dovela curvatural/R, fornita dalla (14.1)e la curvanral/R^dalla(14'3)'


Il calcolodegli integrali presentinella (14'5), effettuati in forma chiusa
qualorapossibileo numericamentenegli altri casi,forniscedunqueil valore
di l.
14.4. Una metodologia semplificata
Un metodo semplificatoconsistenel valutare la curvatura rnediaassulesioni
mendo chela deformazionemedia dell'acciaioe7,fra due successive
sia data dalla (13.31),owero

o,

e r ^ = f l-t u ' uf ,o [r ,;l J' l


]

(14.6)

Poichil rapporto o1,/o1pari a Mo/ M, in quanto entrambele tensioni


sono valutate cn riferimento alla sezionefessurata,pu anchescriversi:
of
-JN

or
- p r p( ,M ) ' f
ln) ):-,",
Lr

(t4.7)

avendoposto:

| - p$2(MF/M)2

(14.8)

Il calcolo della curvaturamedia, sezioneper sezione,pu dunquecondursi valutando la posizionedell'asseneutro e le deformazionimedie nel-

Stato limte di deformazione 363

l'acciaio e nel calcestruzzoconsiderandoun coefficientedi omogeneizzazione nei

n-*
,JJ

F
= lL

(14,9)

Valgonodunquetutte le formule della flessionesemplicedatenel cap. 3,


semplicemente
sostituendon* ad n.
La curvatura media pu dunque valutarsi nel seguentemodo:
I
R.

(14.10)

essendoe". la deformazionemedia nel calcestruzzo;poich risulta:


M
Dc

EJ^'"

"^=#,="*#(h- x')=h" -'"'

(14.11)

(14.12)

dove 1. il momento d'inerzia della sezionereagentecon l,acciaio omoge_


neizzatoattraverson"rr, dalla (14.10)si ottiene:

1
R-

M
EJ^

(14.13)

Vale dunquela solitarelazionefra momentoe curvatura,a patto per di


valutare il momento d'inerziaI_.
La (14.13)sostituisce
dunquela pircomplessa
(14.3).Si osserviperche
tale metodointroduceun errorenellezonedi trave con momentoptossimoa
quello di fessurazione;supponendoinfafti BrB, = | e Mr = M la (14.g)
fornisce.Er",pari ad infinito. Tranneper questaincoerenzaper le zonecon
momento prossimo ad M, il risultato che si ottiene molto prossimoa
quellofornito dalla (14.3).

364 Teoriq e tecnca delle costruziont

14.5. Gli effetti del fluage


contemporaneaIl metodo espostonel paragrafo precedente'utilizzato
del fluage
effetti
deli
,n"rrt" ul ..todo del modulo ef-fettiv; per tenerconto
degli spostamentia lunn.i .a..rrro"ro, consenteI'immediatavalutazione
eo termine.
""
gli effetti del
i'*ut ir ."rodo del modulo effettivo consentedi valuiare
introducendo un modulo di elasticita ridotto E"'*
nuug. ,..pfi"..ente

(r4.r4)
normativa o.valutato speri
essendo,piI coefficientedi fluage, dato dalla
suffiPer valutare gli sp-ostamentia lungo termine dunque
.""i"f.L".
consideransemplicemente
.i.nt. oru.. il metodo del paralrafo precedente
do il seguentecoefficientedi omogeneizzazione:
..etJ

"nf,"f

(14.1s)

E,,"tt

la
si ottiene un nuovo valore di 1' che consente
Conseguentemente
(14'13)'
attraversola
valutzionedella curvatura media a tempo infinito
14.6. Esercizi
Siconsiderilatravedoppiamenteappoggiatadifig.l4.2,diluce6mcon
momento.diPrima fessuracaricounitorrnementedistribuito paria4t/m' Il
Kgm ed il modulo di elasticitdal calcestruz;;dl.*;fuepatia6l29
zo E" pari a 285000Kg/cm''
prossimitdell'appoggiosi
L'estensioned del tatto non fessuratoin
genericaascissaz:
ottiene imponendoche il momento alla

M (z)

aI

- : - r

qz'
- : -

sia proprio pari a Mo; si ottiene dunque:

Ststo limite di deormazone 365

q = 4Vn

Figura 14.2

Yo

-o\e = e,,s

da cui:
:l = 56.38cm
L'integrazionenumericadella (14.5) si perseguesuddividendoil tratto
non fessuratoin due intervalli ed il tratto fessuratoin quattro intervalli,
secondole ascissedefinite nella tabella 14.1.Nella stessatabellasono anche
forniti i valori d\ M ed,i valor di M' ; quest'ultimo, ricercandosilo spostarnento in mezzeria, dato da:

M'(z)

I
2-

(z 4 t/2)

Si assumenel calcoloPrp, = 1.0 (ferri ad aderenzamigliorata, carico di


brevedurata); il valore di E, risulta dunquepari a2.l x l Kg/cm' perM
< Mr, mentre dato dalla (14.8) per M ) M,.
Per ottenerela tabella l4.l i valori dell'asseneutro sono stati valutati
con le seguenti formule:

bH212 + nerr{.
f, p e rM
{M,
bH + nu74,

;.r

366 Teoria e tecnica delle costruzioni

_
,
.
.,:u#
[

,bh I
'"t/t l

perM>M,
^

I valori di e".ed er.sonovalutatiattraverso


le (14.11)eQa.n), mentrela
curvaturamediamediantela (14.l0).
Tabella14.l

z
lcml

Mxl05
kgcml

M'
Ikgcml

28,19

3,224

56,38

6,129

l/R^ x 105
Icm'tl

x 103

i^3

r4,09

0,056

0,046

0,160

28,t9

0,107 0,088

0,304

0,533

|,244

tke7i.'l

lks/cm"l

285.0002 , 1 X

100

'7,9'7

|r'7,28 11,323 58,64

t970466

t78,19 15,032 89,09

2518'161 8 , 8 4

0 , 3 7 1 0,82'7

1,873

239,09 t'7,258 I 1 9 , 5 5

2403t2'1 8,43

0,433 0,994

2,229

300,00 18,000 150,00

2375443

t0,42

0,264

0,454

r,048

2,346

Risultandoi passidi integrazionerispettivamentepari a 18,19cm nella


zona 4on fessurataa 60,91cm nella zona fessuratasi ottienein definitiva:
+
o = 2128,19(2' 0,160. 14,09+ 0,304. 28,19) x 10-5
2 8 , 1 9 + 2 . r , 2 4 4 . s 8 , 6 4+ 2 . 1 , 8 7 3 . 8 9 , 0 9+
+ 6 0 , 9 1 ( 0 , 3 0. 4
: 0,84cm
2 .0,229. 119,55+ 2,346. l50,OO)x 10'51
dove si lutilizzaloil metodo di integrazionedei trapezi.
Per valutare la freccia a tempo infinito si assumeBrB?:0,5 (carico di
lunga durata) e I : 3. Il modulo E"."r,rist]Jtadunquepari aE"/4 = 71250
Kg/cm2.
I nuovi valori di n"rr,e"^, er, ed 1/R. sono forniti d,allatabella 14.2.
L'integrazionenumerica,sempreutilizzandoil metododei trapezi,fornisce:

Stoto lmite di deformszione 36'1

owero:

fo

I R

ffi: r,uo

Tabella 14.2

z
Lcml

Mxl05
lkgcnl

M'
lkgcml

ll

fkeT.'tIke/cm"l
11.250

) 1

x 103

X l0 29,47

'l0l
x

l / R, x.105
Ic^'' l

28,t9

3,224

14,09

0,194

0,t24

0,498

56,38

6,129

23,19

0,369

0,236

0,94'7

tt7,28

tt l?1

58,64

u605t4

34,53

0,279

0,690

2,218

89,09

2290397

3 2 , 1 5 0,986

0,980

3,0'12

239,09 17,258 1 1 9 , 5 5

2241360

3t46

|,239

1,148

1 S?1

300,00 r8,000 150,00

2229246 31,29

1,190

1,203

3,'739

1 7 8 , 1 9 t5,032

lil

'':

Parte quarta
Il calcolo delle sezioni
in cementoarmato Precompresso

Capitoloquindicesimo
Generalit

15.1. Introduzione alla precompressione


Nellateoriastaticadelcementoarmato,essendosiesclusaognipossibili stataconsit delconglomeratodi resisterea sforzi di trazione,la sezione
in
iiita paziatlrtuta,cio in una fasedi lavoro che seguela fessurazione:
effettiva'
tal moio si fatto affidamentosolo su di una parte della sezione
in
mettesse
qualora
la
si
tulilizzata
cheootreubeessereinvecetotalmente
di reagirePer intero.
condizioni
un preventivoed opQuestopu, d esempio,essereottenuto creando
che, sovrappostoa quello che viene sucoortino statodi presollecitazione
in ogni
Lriuuln.nt. i"atto dai carichidi esercizio,consentaI'eliminazione
parzializza'
la
generale,
impedisca
eitetettsiottidi trazioneo, piir in
redellasezione.
pu interessare'1n geneL'applicazionedi uno stato di presollecitzione
o
un struttura di qualsiasimaterialenella quale si desiderinoridurre
una.trave
per
in
esempio
narestatitensionalipericolosiper la siqxezza:
si pu ottenereuna riduzionedei momenti sugli appoggimediante
pu
i cedimentidei vincoli; in una struttura reticolaremetallicasi
piir
a onu da.oaprassioneparticolarmentefavorevole per le aste
montaggio'
creandovolutamentedeterminatidifetti di
tale tecnicasi realizzamediantela creazionedi
Nel casodel calcestruzzo
capacidi provocare
yentivisforzi di compressioneo di pressoflessione,
succes. rtiuttu.u uno statotensionalepermanente,tale da garantire'al
limiti
entro
contenute
inta*ento a.i carichi, chele tensionifinali siano
per
evipreventivamente
La coazionevienein genereapplicata
pensapotrebbe
nel conglomerato,ma in effetti si
fessurazione
per
indurre la precompressioneanche in una sezione gir parzillizzata
o ai un'anuotaai carichi esterni,le cui corrispondentisollecitazioni
sianoper assorbiteda un'apposita armatura'

I
3'72 Teo a e tecnicadelle costruziont

\) Av
E

a)

==l
:
=
L-J

c)

Fgura 15.)

sempliSe,per esempio,si consideraun elementodi trave in calcestruzzo


provoca
delle
fibre
inferiori
cementeinflesso,la trazioneche si inducenelle
fessurazionicertamenteinaccettabilidata l'assuntaincapacitdel conglomerato di resisterea trazione(fig. 15.1a);seinvecei momenti agisconosu un
si
compressoo pressoinflesso
elementodi trave chesia statopreventivamente
quello
senz'altro
15.lb
che
sar
di fig.
pu ottenereun diagrammadel tipo di
tollerabile, in quanto le tensioni finali al lembo inferiore sono ancora di
compressione;la maggioreo minore eccentricitdello sforzo normale pu
consentiredi ottenereuna maggioreo minore riservadi compressione'owero, a parit di caratteristicaflettenteesterna,di utilizzaresforzi di entit pil
piccolao pir grandecomeillustratonellefigg. 15.lb e 15'1c.
In tal modo il conglomeratopu acquisirenuovecaratteristichemeccanichechene migliorano il comportamentoa rottura. Infatti, paragonandoi
cerchidi Mohr relativi allo stessopunto, nel quale in un caso presentela
sola tensionetangenziale(zona inerte di una trave in cementoarmato) e
(sezionepresollecitanell'altro ancheuna tensionenormaledi compressione

Generalil 3'73

ta),si pu far s cheil secondo,seppurampliato,vengaa traslare,in modo


(fig. l5'2)'
talecheaumenti,rispettoal primo, il coefficientedi sicurezza

figuru 15.2

15.2. La pratica realizz zione


Nellapraticatecnica,lo statodi coazionedi cui si detto, pu essere
realizzaloricorrendo a sistemiartificiali, ossiaa sistemidi forze esterneo
in
interne,distribuitecon continuitlungo la strutturaovveroconcentrate
lo
che
sempre
qualsiasisistema accettabile
puntiparticolari.Naturalmente
particolare
si mantengainalteratonel tempo.Sein
statodi presollecitazione
vannosubitoricordatiin propositoi fenomeal
conglornerato,
ci si riferisce
presenta,spontaneae sotto
ni di deformazionelenta che il calcestruzzo
di deformazione
carico,chesi sonoindicaticomeritiro e fluage(variazione
a tensionecostante)e che certamentevanno ad influenzaree modificare
dellacoazioneimpressa.Sequestapoi realizzatamediantecavidi
l'entitr
acciaioancoratiin punti opportuni,va ricordatochel'acciaiosottocaricosi
deformanel tempo, presenlandoil cosiddettofenomenodel rilassamento
dei
In tal casoil complesso
costante).
(variazione
di tensionea deformazione
neldi
tensione
diminuzione
produce
una
in
definitiva
anzidetti
fenomeni
l'acciaioe quindi una variazionedello statodi coazionenel tempo.
perla funzionalit
pericoloso
particolarmente
Talefenomenosi presenta
il motivo principaledella
ed ha rappresentato
delleopereprecompresse
considerataI'impossibilitdi
della precompressione,
ritardata realizzazione
che
tecnologico
Il progresso
armato.
gii
da
cemento
acciai
impiegare usuali
acciai

degli
di
rottura
le
tensioni
ha consentitodi elevarenotevolmente
di
coazione
di
stati
stato quindi determinanteper la pratica realizzazione
mediantearmaturemetalliche.

374 Teoriq e tecnica delle costruzoni

Indicandoinfatti con or la tensioneinizialenell'acciaioe ^o/la cadutadi


tensionedovuta a tutti gli effetti anzidetti, il rapporto:
7i -

Aoy

oi

(15.1)

carattezzail grado di tilizzazione, ovvero il rendimentodell'acciaioimpiegato.


Facendocorrisponderela caduta di tensioneAo, ad una deformazione
viscosa),, ossia:
Lot :

(15.2)

l'81

I'espressione del rendimento ? assume la forma:

? = 1 -

(15.3)

eli

Il valore di L dipendein generedalla qualit degli acciaimolto meno di


quantonon dipendaer,;si pu quindi ritenerecherlvari sostanzialmente
solo
in rapporto alla deformazioneammissibileinizialeer. PertantoI si riducea
valori molto bassiquando e, dello stessoordine di grandezzadi ),, il chesi
1 4 0 0I
,. ..,,.(
verificapergliacciaidolci | /j = ^ ._ ,^6 | , menrresi manriene
prossimo
z x t u )"
L"
all'unit (utilizzazionequasi completa)nel caso degli acciai ad alto limite
1 0 . 0 0 0l .
a
elasticoIgt=2xto6
l'.

' Con riferimento


infatti al solo effetto del ritiro del calcestruzzo,essendo
L. = 0,25 x 10'3,si ottiene:
-

per gli acciai dolci:

7oN, =
,', , =
o . 7x l o l
2x l0'
n = 1 -Y

= o.6q

Generqlt 375

Poich i due tipi di acciaio presentano lo stessomodulo elastico


piil
(Ef = 2 x l kg/cm21le deformazionichesi raggiungonosonotanto
Gli
eleuatequarrtomaggiorisono le tensionidi rottura e, quindi, di lavoro'
forti
acciaiche aonsant*o forti tensioni di lavoro e, conseguentemente'
armonici'
acciai
deformazionivengonocomunementeindicati come
nel tempo dello stato di presolleciUn altro aspettodella conservazione
tazione connessoalle eventualiescursionidei carichi che inducono sovratensionipositive o negativenelle armature. In effetti l'importanza di tale
fenomensi presentadel tutto secondariarispetto a quelli su accennati'in
quantole elevatetensioni di lavoro degli acciai impiegati ne risentonoin
modesta.
misurapercentualmente
15.3.Le modalit costruttive
vienein pratica effettuatain moltenel calcestruzzo
La precompressione
ptici modi cheianno dato luogo ad un'enormequantit di brevetti diversi'
le
i.a coa"ione impressamediante cavi di acciaio tesi generalmentefra
il
fra
i
cavi
ed
per
mutuo contrasto
estremitdella trave, tealizzandocos,
nel
corpodellatrave, sforzi di trazionenell'acciaioe sforzi di compressione
calcestruzzo'.

- per gli acciaiad alto limite elastico:

.o=#*r=5r' ro'r
,=r_orS=o.os
pa a
Per ottenerequindi nelle condizioni di eserciziouno sforzo finale dspettivamente
primo
caso
nel
iniziale
tensione
una
"a-i io.lo kg/"^' bisognerimpremere,
' )irl
- (2
pari
a10000
nelsecondocaso
kgtcm'e
tsod
rc-\.=
t
iii
-?;
;;;i;';
- ,t to.i:
inaccettavalori
delle
rensioni
solo
non
: 10900kg/cm2 onenendosi,
?'irii.i.ZS x tO
nel calcestruztensioniiniziali di compressione
ii""i i"i"i"i" a"rce, ma ancheeevatissime
"d scluderela pratica convenienzadi crearesforzi di precompressione
;;:t]J;;il;;.
-,ilai-:t"
no.-a" armatum da cnglomeratocementizioarmalo' restandoteoricamente
di acciaio'
i;"l.uraa oossiu ittr ai impiegareun levatissimoed antieconomicoquantitativo
'""J;;"J;;;;;uuiii-u"ciuio,
i
incorporati o esternialla trave, si possono^realizzare
ininitamente
con
elementi
per
contrasto
,i"rrlriittuii ai *""lone agendosul sistemielastico

376 Teofis e tecnica delle costruziont

mediante cavi di acciaio d luogo a due sistemi


La precompressione
costruttivi nettamentedifferenziati che, a secondache utilizzino o meno
prendono rispettivamenteil nome di prel'aderenzaacciaio-calcestruzzo,
precompressione
o cavi scorrevoll;nel primo
compressionea fili oderentie
per
aderenzatra acciaioe calcesi realizza
casolo stato di precompressione
struzzomentrenell'altro per riporto dello sforzo sulletestatedi estremito
di sezioniintermedie.
Nel primo sistema,dispostala cassaformaper il getto dellatrave, vengovieneeffettuato
no tesi i cavi tra due supporti esternifissi. Successivamente
cheawolger i cavi pretesi;in questafaseI'acciaioed
il getto di calcestruzzo
il conglomeratonon reagisconomutuamente.A maturazioneavvenuta,crascun cavo viene svincolato dagli ancoraggifissi e, accorciandosielasticamente, trova contrasto nel calcestruzzo,al quale trasferisceper aderenza
uno sforzo di precompressione.
Nel secondosistemasi effettua inizialmenteil getto della trave, nella
qualesonostati predispostigli alloggiamentiper i cavi; a maturazioneavvenuta si predispongonoe si tendono i cavi facendo contrasto sulla trave
stessa,cosicch10 stato di coazionefra acciaioe calcestruzzosi stabilisce
all'atto stessodell'operazionedi messain tensione.In seguitosi riempionoi
fori di alloggiamentodei cavi con malta cementiziasotto pressioneallo
scopodi proteggerlidagli agentiatmosfericie di realizzareI'aderenzatra i
cavi ed il calcestruzzo.
La solidariettra cavi e calcestruzzo,peraltro, non modifica lo stato di
coazionepoichgli sforzi mutui sonolocalizzatisugli ancoraggi';i cavi resi
aderentirisentono in misura maggiorerispetto agli scorrevoliI'azione dei
carichi esterni, subendodelle escursionidi tensioneche sono tuttavia di
modestaentit. Invece, per quanto riguarda le deformazioni, l'armatura
metallicafa sentireil suo effetto poichmodifica il momentod'inerzia della
sezionetrasversaledella trave.
I due sistemicostruttivi, cui si brevementefatto cenno, costituiscono
oggi la quasitotalit dellerealizzazionipratichee trovano campodi applicazione in due distinti settori.
Il sistemaa cavi aderentiha l'inconvenientedi immobilizzarele apparec-

rigidi: tale tecnicatrova particolareapplicazionequando le entit degli sforzi da applicare


sono molto elevate.
'
Si prescindenaturalmentedalle azioni mutue che nasconofra acciaioe calcestruzzoa
sesuitodelle cadutedi tensione.

Generai 377

chiaturedi pretensionedurantel'intero periodo di maturazionedel conglomerato:pertanto essotrova in genereapplicazionelimitatamenteai manufatti prefabbricati(per es. travi per impalcati di luci modeste,fondelli per
solette,travetti per solaio, ecc.), per i quali l'impiego di attrezzaturefisse
(peres.banchi di pretensioneabbastanzalunghi: 70, 80 ed anche100metri)
consenteuna migliore ilizzazione degli ancoraggiterminali.
Non mancanoesempidi applicazionea strutture eseguitein opera, ma
ci costringea prendereil contrastodei cavi sulle casseformeche pertanto
devonorisultare particolarmenteresistentie quindi molto onerose.
Inoltre il sistemaa cavi aderentiper la maggiorparte delleapplicazioni
e lizzafocon cavi rettilinei, il che fa perderei molteplici vantaggiin quelle
varianoda punto a punt04.
strutturele cui caratteristichedella sollecitazione
Il sistemaa cavi scorrevoli(resi poi aderenti)trova la sua pi naturale
applicazionenel campo delle strutture rcalizzatein opera ed a conci fuori
in sito, per la grandesemplicitdellamessa
operachevengonoprecompressi
in tensionedelle armatvrea mezzodi martinetti idraulici e per il gi menzionato vantaggiocostituito dalla possibilit di sagomarei cavi secondoil
tracciatopi idoneo, in funzione della variabilit delle caratteristichedella
sollecitazione.
Applicazionedi notevole interessecostruttivo trova la tecnica con la
qualealcuneparti di strutture prefabbricate,e precompresse
con I'uno o
l'altro dei sistemi,vengonocollegatein operada getti non precompressi.Le
applicazionipir comuni in questocampo si trovano nei solai e negli impalcati da ponte in cui le nervaturevengonoprefabbricate,mentre la soletta
vienegettatain opera in normale calcestruzzoarmato.
parziale,
Altre applicazioni'sta trovando la cosiddettaprecompressione
checonsistenell'affidare una parte degli sforzi ad armaturemetallichenon
Dretese.

'

Si imponetalvolta ai cavi prima del getto di calcestruzzo


un percorsonon rettilineocon
opportuniancoraggidell'armatura,in contrastocon le casseforme.
' Si rileva infine che la pretensioneva
estendendosi
con successoad alt materiali che,
(per es. il
comgil conglomeratocementizio,presentanobuone resistenze
alla compressione
Iaterizioarmato).Il sistemaha il notevolevantaggiodi operaresu di un materialein cui non
vi il enomenodel ritiro e per il quale i fenomeni di fluage risultano minori di quelli
dscolltmtiDeril calcestruzzo.

eOl'

!-. r.r: L-'.

i .'

Capitolosedicesimo
II calcolodella sezione

16.1.La statica delle sezioni in conglomeratoprecompresso


In analogiaa quantosvoltoper le sezioniin cementoarmato,si vuole
esaminare
il comportamento
dellesezioniin calcestruzzo
precompresso
per
le diversecaratteristiche
della sollecitazione
esterna:sforzonormale,momentoflettente,
sforzodi taglioe momentotorcente.
'
gi
Si
detto in precedenza
che, a causadelledeformazionilentenel
calcesuzzo
e nell'acciaio,lo stato di coazioneindotto dalla precompressione funzionedel tempo e varia con una leggeanalogaa quellacon cui
varianoi fenorneniviscosi.Nel capitolodiciottesimo
si analizzeranno
diffusamente
le diversecausecheprovocanouna riduzionedellostatotensionale
neltempo; sufficienteper ora precisarel'ordine di grand,ezza
delle cadute
di tensione
dovuteagli effettilenti:mediamente
pu assumersi
una cadutadi
circarl20Voperle strutturea caviscorrevolie di crcail 30goper le strutture
'a.cavi
o meglioa fili aderenr
i'.
Pertantonelleverifichedi resistenza
o nei calcolidi progettooccorre
prendere
in esamediversefasi di lavorodellastruttura,con riferimentoalle
variecondizionidi sollecitazione
a cui pu esseresottoposta.Nei riguardi
dellostatodi coazione,infatti, all'attodellamessain tensionedellearmature, lo sforzodi precompressione
avr un valoreN, : BN, essendoB un
coefficiente
amplificativocheprecisala sovratensione
da assegnare
all'ac_
ciaioaffinch,a tempoinfinito, ossianell'esercizio
dellastruttura,lo sforzo
di precompressione
sia pari ad un valoreN; successivarnente.
infatti. lo
sforzodi precompressione
diminuir nel tempo dal valore inizialeNo al

'

Convieneparlaredi fili aderenti,costituili in particolareda trefoli o da barre scanalate,


chesviluppano
una noreroleaderenzi..

380 Teo a e tecnicadelle coslruzionl

valore,N_a causadei predetti fenomenidifferiti. cos pure le sollecitazioni


indott dai carichi esternisarannodiverseall'atto della messain tensionee
diversi,in generale,i carichiagenti'
della struttura,essendo
nell'esercizio
alle
seguentifasi:
quindi
pu
far
riferimento
Si
lo statodi sollecitazioin faseinizialecui si aggiunge
l) precompressione
ne dtivantedai carichi esternipresentiall'atto del tiro. Tale verifica viene
munernente indicata come al disarmo o al tiro;
in una faseintermedia,in particolarequellafinale (e
2) precompressione
cui si aggunquiidi depuratadi un'aliquotao di tuttele cadutedi tensione),
i carichi
tutti
di
derivantedall'applicazione
ge to staio di sollecitazione
permanenll:
finale cui si aggiungelo stato di sollecitazionederi3) precompressione
vani dai carichipermanentie quello dovuto ai carichiaccidentali(verificaa
pieno caricoo in esercizio).
Il criterio informatoredel calcolodella sezione comunquequello di
seguirel'ordine di costruzionee le varie fasi in cui viene a trovarsi la
dopo l'inizio dellamessain tensionedei cavi,
strutturadurantel'esecuzione
sia riguardo all'ordine di tesaturadelle armature' sia riguardo alla collabo(ad esempio
e non precompresse
razionedelle varie parti precompresse
getto dellesolettenon precompresse).
successivo
anchealtresituazioniparticolari:
dei casipossonopresentarsi
A seconda
e ripresedi
precompressioni
parziale,successive
disarmoa precompressione
tensione,zavorraggiodella strutturaprima del suo completamento'
si hannosolleciPoichal disarmoe durantele variefasi di costruzione
limitato, i
periodo
per
di
tempo
un
tazioni nella strutturache sussistono
maggiopossono
assumersi
valori delletensioniammissibilidurantetali fasi
ri di quelli corrispondentialle fasi definitive di struttura a vuoto ed a pieno
carico. Inoltre, poich si tratta di sezioninteramentereagenti,occorre
sia le
ammissibile),
limitaresia le tensionimassime(massimacompressione
fazroeventualmenfe
o
ammissibile
tensioniminime(minimacompressione
ne).
quattrodistintivalori limite dellatensioIn definitivaoccorreprefissare
precisamente:
e
nel
conglomerato.
ne ammissibile
Ki,,r, Ki,,^,tensioniammissibiliminima e massimain faseiniziale(al
tiro):

I(,1,,,K1.,.,tensioniammissibili minima e massimain fase finale (in


esercizio).

Si indicherannoancoracon Kt" e Kl le tensioniammissibilinell'acciaio


all'atto del tiro ed a tempo infinito.

Il calcolo della sezone 381

16.2. Sforzo normale centrato (trazione)


Si consideriuna sezioneappartenentead un solido presollecitatodi area
,4. e I'unica caratteristicadella sollecitazionedovuta ai carichi esterni sia
uno sforzo normale baricentricodi trazione 1..
Adottandola convenzionedi considerarepositivele tensionidi compressione,in ogni punto della sezionesi avr una tensioneprodotta da ?" di
valore:
I

(16.1)

Lo stato di precompressione
deveesseretale da riportare le tensioninei
limiti ammissibili per tutta la vita della struttura. Poich in generalelo
per la presenzao meno
attingeredue valori estremi4,, e 7,,,,n
sforzo7III7pu
si
dovranno
imporre
due
distinte
condizioni
a cui lo stato
deisovraccarichi,
di precompressione
devesoddisfare.Indicandoconlo l'area della sezionedi
conglomerato,dovr esserein fase iniziale:

Y"*r^

(16.2)

1f.,, la tensionemassimaammissibilein questafase.


essendo
Effettuata, dopo la messain tensione,I'iniezionedei cavi, I'areareagente della sezionediverr':
A = Ao I nAr

(16.3)
l;

,4r l'area metallicapretesaed ,?l consuetorapporto J. Conseguenessendo


tementela caduta di sfbrzo (p - 1) N agiscesulla sezione7e la tensione
finale in assenzadi sovraccaricosar fornita dalla relazione:

'

a cavi scorrevoli.
Ci si riferisceal sistemadi precompressione

382 Teoriq e tecnics delle costruzioni

- T^',
AN
-----t
tlo

(p - l)N
A

(16.4)

All'intervento dei sovraccarichidovr soddisfarsipoi la diseguaglianza:

0N - T^n

(p-l)N+T^*-T^k
) K'^*

Ao

(16.5)

In genere,potendositrascurarela variazionedi areadovuta ai cavi. si ha


piir semplicemente:

ft'*'^''

(16.6)

Nelle (16.5) e (16.6)K ^,, la minima tensionedi compressioneche si


vuole realizzarein esercizio;talvolta pu fissarsiper K'-,, ancheun modesto
valore di trazione.
16.3. Flessione
16.3.1. Generalit
principalmenteper le sezionisollecitatea flessionechela tecnicadella
precompressione
trova le maggiori e pi interessantiapplicazioni,per la
possibilitdi trasformareun diagrammaintrecciatodi tensioni in un diagamma tutto di compressione,
elevandola capacitdellasezionedi assorbire momenti.esterni.
Con riferimentoinfatti ad una sezionedi forma generica(fig. 16.1),detti
M^,, e M^* i valori del momento flettente, rispettivamenteal tiro ed in
esercizio, devono risultare verificate le quattro condizioni di resistenza
espressedalle diseguaglianze:

4 =+ X - W * H r * r , .
4= + X . W - 3 * u r *

(r6.7)

Il cqlcolo della sezione 383

o: > Ko-,"

ol< K".'

Diagramma
dellA tensioni
ammissibili

ammissibili

o < K"..,

I.

ol > r'-,.

Fgura 16.1

{
relative all'atto del tiro, e:

ol= +X- #;"*,%" *'^*

o=! +X . X , - f f , * r .

(16.8)

relativealla fase di eserciziodella struttura, essendoe l'eccentricitade o


sforzoNe lT^, l/., i moduli di resistenzadella sezione,4odi calcestruzzo'.

'Come gia
detto uel paragrafo 16.2, nelle struttue a cavi scorrevolile caratteristiche
geomJtfichedella szione,A, I, yy'y,, vaiano dalla fase di tito a quella di esercizio. Infatti
inizialmente si dovrebbe tener conto della sezionegeometrica della trave depumta dei fori
dispostiper I'alloggiamentodei cavi che sono scorrevoliall'intemo delleguaine;successivamente, operata la messain tensione dell'acciaio, come gi rilevato, si procede, dopo un
determinato pedodo di tempo, alla iniezione di malta di cemento a pressionenelle guaine,
ottenendosi cosl la cementazionedell'acciaio all'interno della sezione. Bisognerebbequindi
teuer presenteche a cavi iniettati le caratteristiche geometrichedella seziole sono variale per
la presnzadelle aree metalliche, che in generevengono omogeneizzatecon un rapporto di
eq\iJiualezapaia 8y'4 = 6, e della malta di iniezione omogeneizzatar|lelrcpporto E"t/8" =
0,2. E da osservare
cheper tale ragionele (16.8)non sonoesatte:infatti a pafire dalla fasedi

384 Teoria e tecnica delle costruzoni

potr, ad esempio,essereproporzioIn particolarela precompressione


in fase di tiro e di esercizio:
nata in manieratale da avererisDettivamente

(16.9)

il che comporta owiamente che la risultante degli sforzi nella sezionesia


localizzatain fasedi tiro nel punto inferiore del nocciolocentraledi inerziae
in fasedi esercizionel punto superiore.
In definitiva dette e, ed e, le distanzedei punti di nocciolo inferiore e
superioredal baricentro G della sezionee d la distanzadel cavo risultante
dal punto di noccioloinferiore (fig. 16.2),la predettacondizioneequivalead
imoorresoddisfattele due relazioni:
M;t, : BNd

(16.10)
M^* : N(d + e, + e")
Per una sezionerettangolare,nell'ipotesi che sia B = 1, si ha:
M.*

- M^^

ei + es

3
(M^* - M^r)
H

(16.11)

vienead agire
della sollecitazione
iniezionedelleguaine,ogni vadazionedellecaratteristiche
In tal modo, supponendoad esempiochele cadutedi tensione
sulla sezioneomogeneizzata.
awenganotutte nella struttura a cavi non iniettati, le (16.8)si modificano nelle:

':=4-X.*n+%5:!:!<K:^
o; =6,

An

-ffi-ff>*1,.

essendoAN = (g- l)Nla cadutadi sforzo nellarmaturepretesee t/" e ,t/, i nuovi moduli
di resistenzadella sezione omogeeizzata.
In quanto seguesi tmscura per semplicitala variazioredelle carattedstichegeometriche,
peraltro spessopoco determinante.

Il calcolo della sezione 385

Figura 16,2

valoreche pu assumersicome dato orientativo dell'entit dello sforzo di


pretensione
da associarsiad una sezionerettangolaredi allezza11 soggetta
ad un momentoM^^ - M,r.
16.3.2. I punti limite
Il casoparticolareillustrato nel precedenteparagrafopu generalizzarsi
con la definizione di due punti caratteristicidella sezioneprecompressa,
chiamatipunti limite.
Con riferimento ad una genericasezionesi possonoinfatti definire due
punti Eo ed Er corrispondentialle massimeeccentricitche pu assumereil
punto di applicazionedella risultante di tutti i carichi agentisulla sezione,
senzache sianosuperatele tensioniammissibilinellevarie fasi di lavoro; la
di tali punti subordinataalla conoscenzadella geometria
determinazione
ed infine del
della sezione,dell'intensit dello sforzo di precompressione
valoredelle suddettetensioni ammissibili.
Nella fasedi tiro (fig. 16.3)le tensioniai lembi estremidellasezionesono
fornite dalle relazioni (16.7) che, indicando con No : 0N lo sforzo di
pretensionedelle armaturee con e0 : e - M,n,,/Nnla relativa eccentricit
ed in conformit alla nota 3, possonoessereriscritte nella forma:
-

/tt

Noeo

No

' A

-L

w ,
(16.12)

(t:

No
=

-f

Noeo
W

386 Teoria e lecnica delle cosuzoni

l-

lo;l -r--7-

tl t /

U
r

rr
----

ol

Figura16.3

e devonosoddisfarele condizioni:

4 >- K'-'"

(16.13)

4 < K'^*
essendo1f.,, e l(^",le tensioni ammissibiliin fase di tiro.
Il soddisfacimentodelle (16.13)sotto forma di eguaglianzaimpone due
limiti differenti all'eccentricita:
K'^,)

p'(.
,
e"^ : - |

v"I

d^)

e" " ^ -=t l r - $ te)^ )


ri I

(16.14)

(r6.15)

essendop il raggio d'inerzia della sezionerispetto all'assebaricentricox, ed


avendoposto:
-"n
A

(16.16)

Il calcolo della sezione 38'1

Il punto limite inferioreEovienepertantoindividuato dal minoredei due


valoriforniti dalle (16.14)e (16.15).
Ponendo:

,,o

Kiry, + Ki^y,
H

(16.17)

si verificafacilmenteche per:
f^ = K",,

(i 6 . 1 8 )

e ' o= e " o

(16.1e)

risulta:

Tali eventualitsono chiaramenterappresentate


nelle figg. 16.4ae
16.4b,dalle quali risulta manifesto come solo una della due condizioni
possaverificarsisotto forma di eguaglianza,
(16.13)
restandoI'altra soddisfattasolo soto forma di diseguaglianza.
Analogamente,riferendosialla fase di esercizio,detti N lo sforzo residuo nellearmatureed,e, : p - M,,*/N la relativaeccentricit,le tensioni
ai lembi estremisono fornite dalle relazioni:
- t _

N",
* ;

W,
(16.20)

N",
* -

W,

con le condizioni:
_ ) ' K:,*

(16.2t)
o! >'

v1

Risultanocos individuate le eccentricit:

f 388 Teortae tucnicsdellecostruzioni

+gF

F-rl

r9,.--l-ts

K:.--f-F+f-l<-

Kg

K*
l-f+-+'"
sl

-T'r
.;1";f
- - o=
I
--t
,

Kg.,

..o

a)

b)

Figura 16.4

..

el=-

p"(.

| r -

Kl*l

-:-

Y,I

o;)

(16.22)

,
et' =

p
'(.
-

| r -

l i l

Kl,'l

---:- |
o ; )

essendol('., e K ^", le tensioni ammissibiliin fase di esercizio,e avendo


posto:
N = o l

(16.23)

Il punto limite superiore-8, pertanto individuato dal minore dei due


valori forniti dalle (16.22\.
Ponendo:

It calcolo dellq sezione 389

ri, =

Kr^^y, + Kt^tS,

\16.24)

si verificaancorache risulta:
1 e " lI

(16.25)

Ie " t l

(16.26)

'^ = K;

restandoevidentequanto gi detto a proposito della fase di tiro'


Nelle figg. 16.5ae 16.5bsono illustrati i due casi limite espressidalla
(16.26).

^''"

_t|F--

a )
Figurs 16.5

,olI
l<->j
'

i K' ,
u)

390 Teoria e tecnicq delle costruzioni

L'introduzione dei punti limite permettedi sintetizzarein manieraassai


intuitiva il comportamentostatico della sezioneprecompressa,
Con riferimento alla fig. 16.6 si indichi con d la distanzadel punto di
applicazionedello sforzo di precompressione
dal punto limite inferiore e
siano eoed e, i raggi del nocciolo limite. immediatorilevareche, non dovendoil centro di pressionerisultaremai esternoai punti Eoed -8,,la sezione
pu tollerareun momentominimo:
M^i" >- pNd

(16.27)

per effetto del qualelo sforzo di precompressione


Bl/si trasportada B in C
(al di sopra o coincidentecon En), ed un momento massimo:
M^^<N(dleole,\

(16.28)

per effetto del quale lo sforzo N si trasporta d,a B in D (al di sotto o


coincidentecon .8,). Evidentementeil momento minimo M*,, deve agire
all'atto stessodella precompressione,
al fine di non avereal bordo superiore
una tensioneo""inferiore a quellaKfl,, ammissibile,owero al bordo inferiore una tensioneoi maggioredi K'^^.

Figura 16.

In tutte le fasi di lavoro della sezioneil momentoflettentedevepertanto


esserecontenutofra i limiti:
M^, {

(16.29)

Il calcolo dello sezone 391

affinchil centrodi pressionericadaall'interno del nocciololimite e viceversatutti i momenti flettenti:


M 1 M,,,^

M>M^^

(16.30)

portanoil centro di pressionefuori del nocciolo limite e ouindi non sono


tolleratidalla sezione.
Il momento:
M,, = M^* - M^i,:

N t d ( l - P ) + e o+ e l

(16.31)

vieneusualmentedefinito momento utle della sezionee risulta esserefunzionelinearedel momento d'inerzia della sezione,essendoad essoproporzionaleil diametro (eo + e,)o.
Rimanecosfissatoil concettofondamentalechela sezioneprecompressa,a differenzadella sezionein cementoarmato, non in grado di assorbire
un momentomassimoin sensoassoluto,ma pu tollerareuna determinata
vuiazioneM,, delmomentoesterno,a partire da un momentoM., indipendentedal momento d'inerzia della sezionee proporzionaleall'eccentricit
il
del cavorispetto al punto inferiore del nocciolo limite. Frequentemente
momentoM^ : ANd viene denominatomomento utile aggiunto.
Per fissaremeglio questi concettipu giovareun esempioconcretoe a
tale scoDosi faccia riferimento alla sezionedi mezzeriadi una trave di

' Sidefinisce
geomelrico
il rapportofra l'ampiezza
delnocciolo
/er?drmento
diunasezione
cenfaled'inerziadellasezione
e la suaaltezza:
-
|
.( |

o"ll,*
= - - j y . - l)

= wo,,

quelleche presentanouna notevole


Le sezionidi maggiorreldimento sono evidentemente
delle aree lungo I'altezza, ad esempioquelle a doppio T per le quali si
centrifugazione
ottengonovalori del rendimentodi circa 0,50. La sezionerettangolare,in particolare,ha un
rendimento:
n=
cherisulta antieconomico.

H t/ t 2 =
v.r)
Hr4

t-r

392 Teora e tecnica delle costruzioni

lunghezza/ appoggiataagli estremie rcalizzaain operacon il sistemaa cavi


scorrevoli.
All'atto della messain tensione,ossiaal tiro delle armature,la trave si
inflette verso l'alto e di conseguenza
le casseformesi scaricanodel peso
proprio di quest'ultima(fenomeno,in genere,indicatocome(autodisarmo>
della trave)'.
In questafase presenteil solo pesoproprio g della trave e pertanto il
momento minimo nella sezionedi mezzeriarisulta nari a:

U^,, = gP/8

(16.32)

Indicandoconp il sovraccaricoutile per unit di lunghezzadellatrave, il


massimomomento che sollecitala sezionedi mezzeriavale:
tur nu

G+P

(16.33)

Seil punto di applicazionedello sforzo di precompressione


tale chesi
abbia:
M^,,
a, =
BN

(16.34)

all'atto della precompressioneil centro di pressionesi sposta nel punto


limite inferiore.Eoe si ottieneil diagrammadi tensioniindicato con la lettera
a nella fig. 16.7. Se inoltre si fa in modo che risulti:

M , , = U l d ( l- i l + " o + e 1 = t

(16.35)

il centro di pressione,all'atto dell'applicazionedel carico di esercizio,si


spostanel punto superiore-8, del nocciolo limite e si ottiene il diagramma
indicato con la lettera nella fig. 16.7.
Cos operandosi realizzail pieno sfruttamentodella sezionein quantoil

5
Tale fenomenotuttaviahon si verificasempre,comead esempiopu accaderenel casodi
travi precompresse
con pi cavi tesati in tempi successivi.

l calcolo della sezone 393


Fase di tiro

Fase di esercizio

',F
_-A:

I
I

Figura 16.7

diagrammadelletensionidescrivel'intero campo compresofra le due posizioni limite individuate in precedenzain funzione della geometria della
sezionee dell'intensitdello sforzo di precompressione.
Si osserviora che
perI'assorbimentodel momentoutile M,,, richiestoun adeguatomomento
d'inerziadella trave o, che lo stesso,un,adegualaampiezzadel nocciolo
limite,mentreper l'assorbimentodel momentominimo richiestosoltanto
che sia presenteuna oppofiuna distanza d al di sotto del punto limite
inferiore,condizionequest'ultimache si verifica generalmente
per le usuali
sezioni.
Questaconsiderazioneconduceall'affermazionemolto suggestiva,seppurenon del tutto rigorosa,che,nelletravi precompresse
a cavi scorrevoli,il
pesoproprio (cui corrispondein genereil momento minimo) assorbito
gratuitamente.
Ora pu accadereche il momento minimo dovuto al pesoproprio sia
minoredel momento utile aggiunto della sezione:
M^i^ < p Nd

(r6.36)

ed in tal casola sezionenon pu essereutilizzata alla sua massimacapacit


di lavoro, a meno chenon si ricorra ad un espediente,chein taluni casipu

394 Teo s e tecica delle coslruziont

offrire qualchevantaggio,quale lo zavorraggioprovvisorio della trave' Si


tratta in sostanzadi colmarela differenza:
pNd - M^tu

(16.37)

medianteun carico di zavorra che si impone alla struttura all'atto del tiro
questovienegradualmentesostituitocon il
dellearmature;successivamenie
carico delle sovrastrutturefisse che vengonoposte in opera dopo il tiro.
Pu accadere,viceversa,cheil momentodovuto ai carichiagentiall'atto
del tiro delle armature eccedail momento utile aggiuntodella sezione:
M^i^ > $Nd

(16.38)

ed in tal caso giocoforza diminuire I'entit del momento utile.


Questoinconvenientedeveessereridotto al minimo in sededi progetto
(compatibilmentecon le altre esigenzetecnichee costruttive),cercandodi
spostareversoI'alto il baricentrodella sezionee con essotutto il campo di
nocciolo.Ci si pu realizzare,entro certi limiti, con una convenientedistribuzionedelle areedella sezione,ed in effetti in tutti quei problemi in cui il
momento dovuto ai carichi fissi rilevante rispetto a quello dovuto ai
sovraccarichi,la progettazionetendeversole sezionidissimmetrichedotate
di ala molto grandee bulbo ridotto alle dimensioniminime compatibili con
nel
I'alloggiamentodei cavi. Comunquedi questo si dir piir estesamente
progetto
problema
delle sezioni
paragrafo che seguein cui si tratta il
di
precompresse.
16.3.3. Progetto della sezione
16.3.3.1.Generalit
Il progetto di una sezionein conglomeratoprecompressosollecitataa
flessionesi presentaoltremodocomplessoper il notevolenumerodi parametri incogniti e per il sovrapporsidelle diversecondizioni di lavoro della
sezione.In generale,quindi, non agevoleeffettuare un vero calcolo di
progettoper le sezioniprecompresse;
comunqueil problema,chesi presenta
di notevoleinteresseteorico, pu essereaffrontato con opportunesemplificazioni che ne consentonouna soluzionesufficientementeagevole.
Di regola nella progettazionesono noti:

Il calcolo della sezione 395

le tensioniK^^, K^^, K'-,, e K',^, innanzi definite e funzioni delle


caratteristichedi resistenzadel calcestruzzo;
- le tensioni Kr' e Ki, funzioni delle caratteristichedell'acciaioe delle
cadutedi tensionecausatedalle deformazionilente;
- il momento flettente M,o ger'ealonella sezionein esamedal carico
utile che la struttura devesopportare.
Incognitosarebbeinveceil momentodovuto al pesoproprio dellatrave,
in quantoin fase di progetto non sono note le dimensionidella sezione;
il pesoproprio della struttuttaviapu calcolarsiin prima approssimazione
tura e supporrenoto il momento M.,,.
I-e incognitedel problema sono quindi gli elementigeomtriciatti a
definirela forma e le dimensioni della sezionedi calcestruzzo,nonchil
e la sua posizionenella sezione.
valoredello sforzo di precompressione
Tra le incognitedel problemafigura, come detto, anchela forma della
sezione:infatti, mentre nelle strutture in cementoarmato ed in quelle in
acciaiola forma piir convenientedella sezionepu esseredefinita a priori e
non dipendeaffatto dai carichi esterni,nelle strutture in conglomeratopreessa,come si dir in seguito,risulta funzione del rapporto fra
compresso
momentominimo, presenteall'atto del tiro, e momentomassimo,relativo
allecondizionidi esercizio.
inoltre da rilevareche,mentrenellecostruzionimetallicheed in quelle
in cementoarmato sempreconvenienterispettarele tensionilimite ammissibili relativamentealle condizioni di massimocarico, nelle costruzioniin
precompresso
non opportuno chein determinaticasivengaconglomerato
no raggiuntele tensioni limite in tutte le fasi di carico della struttura.
Prima di iniziare il calcolodi progetto pertantoopportuno premettere
alcuneconsiderazionisul comportamentostatico della sezionein relazione
al rapportoesistentefra i carichipresentiall'atto del tiro e quelli relativi alle
condizionidi esercizio.
I casi che sostanzialmente
DossonoDresentarsisono due:
''a l

M_-.
_

M^,,

-= '|

la quasitotali il casochesi presentaquandoi carichifissirappresentano


t dell'interocarico.In tale eventualit manifestochele condizionidi tiro, e
a coincidereconla
cospurequelledi esercizioa vuoto, vengonosensibilmente
pieno
questa
carico;

ultima
dunque
checondiziona
di
esercizio
a
condizione
progetto
le
tensioni
ammissirestando
certamente
soddisfatte
il
dellasezione,
queste
sianosoddisfattein esercizio.
bili relativeal momentominimo ove

396 Teorto e tucnica delle costruzioni

r1,",

Fase di sercizio

o"o<Ko."'

Fase di tiro

Figwa 16.8

La migliore utili zzazionedella sezionesi ha pertantoquando massima


la distanzfra il baricentrodellearmatureed il punto di nocciolosuperiore,
risultando quindi economicae razionalela sezionea T (fig' 16'8)' il che
rende evidentementeimpossibileil raggiungimentodelle tensioni limite in
fase di tiro o di esercizioa vuoto.
b)

M_-;lul- >

m in

il caso che si presentaquando i carichi agenti all'atto del tiro sono


un'aliquota molto modestadel caricototale. In tale eventualit necessario
che il punto di nocciolo inferiore sia prossimoal baricentro dell'armatura
pretesaondeavereil rispettodellecondizionilimite legateal momentomini
mo. inoltre opportuno, per I'assorbimentodel momentoutile (checostituisce pressochl'intero momento massimo),disporre della maggioreampiezzapossibiledal nocciololimite. La migliore utilizzazionedella sezionesi
Lu p".iunto adottando sezionidel tipo a doppio T simmetrico(fig' 16'9)'
In tutti gli altri casi, intermedi tra i due ora accennati,la sezionepi
convenienterisulter pertanto del tipo a doppio T non simmetrico,e resta
evidentecheil rispettoper eguaglianzadi ambeduele tensionilimite relative
alle condizioni di carico minimo potr soddisfarsisolo nel caso b)'

Il calcolo dello sezione 397

kr

ro'" '
Fasedi esercizio

Fase di tiro

Figura )6.9

16.3.3.2. Procedimento approssimato di progetto


Con riferimento alla fig. 16.10,le incognitedel problemasono le carat_
geometriche
teristiche
delasezione:
B t, 82,b, dp d2,6, H
e lo sforzo di precompressione
N.
Va subito osservatoche alcuni dei precedentiparametri restanofissati
concriteri cheprescindonodal diretto progettodella sezione.Lo spessore
d,
dell'alasuperioreinfatti condizionato,tranne chenel casodi travi isolate.
da considerazionidi caratterestatico che riguardano il proporzionamento
della struttura trasversaledi collegamentodelle travi (solettad,impalcato,
solai di calpestioo di copertura, ecc.). Lo spessore della costola. che
convienemantenereil pir piccolo possibile,viene fissatocon precisicriteri
tecnologici:tale spessore comunquelimitato inferiormenteda esigenzedi
gettononchdalla necessitdi alloggiarele armaturepretesee gli eventuali
apparecchid'ancoraggiodei cavi rialzati ed in generesi assumepari a 15 +
20 cm. La distanza fra il baricentrodelle armatureed il lembo inferiore,
che convieneancora contenereal valor minimo, dipende dal copriferro
necessario
e dall'ingombro presumibiledei cavi: in pratica6 pu variarefra i
10 ed i 20 crn, in dipendenzadell'entit dello sforzo di precompressrone
e

398 Teoria e lecnica delle coslruzion

l-------.-.___.->l

T,

ar

l<_---_+l
Figurq 16.10

quindi del numero di cavi necessario.


Restanoquindi da determinarele cinque incognite:
Bp 82,d2,H, N
Riferendosi alla fase di esercizioe supponendodi voler ottenereun
regimetensionaledel tipo illustrato in fig. 16.11' immediatorendersiconto
della modestainfluenza che su di essoesercitail bulbo inferiore. In questa
fase la sezionepu pertanto considerarsidel tipo a T, restandoin gioco le
sole incognite:
Br H, N
Le equazionidi equilibrio che si hanno a disposizione,rispettivamente
alla traslazioneed alla rotazioneintorno all'assetangenteal lemboinferiore
della sezione,sono peraltro:
*

=*',

(16.3e)

Il c.tlcolo dello sezione 399

B , x K r ," ,

Figura t6.l l

M",^+N6:$r,

(16.40)

aveldoindicatocon S,ed d il momentostaticoed il momentod,nerziadella


sezione
a T rispetto a tale asse.
Esplicitando
le (16.39)e (16.40)si ortiene:
Kt

N ="::

t l

.,t

I B '. )r 1 -- ( 8 , - b l
|

(8,H, .^_.
tuu t n_*L*
q=
H- [u,r"-3)_(Br

_b)

( H - d , \ ,1
,
)

(H - d),
a

(r6.41)

I
t2(H*d)_3].](16.42)

tre le incognitedel problemae due le equazionia disposizione


. Essendo
immediatorendersiconto che una delle incognitepu fissarsiad arbitrio,
restando
le altre due univocamentedeterminatein f;nzione di quest,ultimae
del valoreM.,, del momento di esercizio.
In genere opportuno fissareil valore dell'altezza11 perchaltrimenti,
comesarmeglio chiarito in seguito,si potrebbeperveniiea soluzioni del
tutto irrazionali o quanto meno non economiche.
Per poter fissare I'altezza occorre tener conto che un valore troppo
esiguoconducea sforzi di precompressione
molto elevatie quindi a notevoli

400 Teoria e tecnica delle costruziont

areemetalliche,mentreun valore troppo elevato,richiedendospessoririlevanti per la costola, conduce a soluzioni poco economicheper ci che
concerneil conglomerato:tutto questo valido sempreche questioni di
esteticao di ingombro non fissino gi un limite superiorealla sceltadi tale
parametro.In genereun valoremedio accettabileper I'ahezzapu ricavarsi
ponendoin prima approssimazione:
I
I
-.
n = - +
lo

ed affinando con qualchetentativo il valore iniziale, sino a pervenirea quel


valore f1" che rendeminimo il costo della struttura.
Fissata/, dalla (16.42)si ricava:
HM^*
Kt^-

(H - d,\'
-b+tz(H-d,\-361
6

B t =
n-

- (2H - 3)

(16.43)

(H - d.\2
12.(H_dl)_361

ed infine dalla (16.41)si ricava il valore dello sforzo N.


Risultanopertantounivocamentedeterminatisia il valoredello sforzodi
pretensioneN che gli elementigeometricidella sezionea T, della quale
possibilecalcolarela posizionedel baricentro ed il valore dei moduli di
resistenzaW,e W,, avvalendosidei noti concettidella geometriadellemasse
owero sfruttandola conoscenza
del regimetensionalerelativoalla condizione di esercizio.
Con riferimento al diagrammatensionaleillustrato in fig. 16.12si ha:

-r ', =

.- H
AK'^^

y s = H - y i

(16.44)

essendoowiamente:
A=(Br_b\dt+Hb

(16.45)

L'eccentricite risulta cos data da:


" = y, - 6

(16.46)

II calcolo dellq \ezone 401

o"l= n/n

lbl
Fgura 16.12

e dovendoessere:
M^*
A

- Ne

wi

(16.47)

sl ncava lmmedlatamente:

,,:^(+-")

(16.48)

e di conseguenza:
W,y,
W,:.

(16.49)

La sezionecosproporzionatarisponde,comesi detto, unicamentealle


delle condizioni di esercizio,e va verificata nella fase di tiro.
esigenze
Indicandoquindi con M*,,, il valoreteorico del momentoin fasedi tiro
chela sezionea T puo assorbirequando il lembo inferiore lavora al limite
ammissibile
I{,,.,, dalla relazione:

402 Teoria e tecnicq delle costruzioni

pN

^;^=T

M'.* - PNe
wi

(r6.50)

e tenendopresente
la (16.47),si trae:
M;t,-pM^*-K"^*w,

(16.51)

Indicando con M^,n il momento effettivo presentenena


sezioneall,atto
. .
del tiro, possonopertanto presentarsitre eve;tualit:

M^,, > M),

(16.s2)

M** = M),

(16.53)

M^', < M)',

(16.s4)

Nei.ca,si
(16.52)e (r6.53)la sezione
a T, proporzionata
perra condizione
..
di esercizio,rispettaancheIe esigenze
relaiivealla f"* ai tjr" e pu quindi
accettarsi
comesoluzione
definitivadelproblema'(l,eventualit
corrispon_

t, U , errune I(.*
rrli risu.ltapositivo per la conyenzioneassuntacirca
il segno
"il"jll,l..t
'In
effetti jl
del
_vat-ore momenXolimite M*^,n stato ottenuto nel solo rispetlo delle
tensioni
-ammissibirial lembo inferiore. tn pertJi'il il"";;ffi;;finirsi
un ulteriore
valoreM**-i, asso,cjato
al fispettodelle.tensioniammissibilij f.o ,up..ror..
tmponendo
ancora che in condizioni di riro sia nura la tensione
J t.1"u"-riiir.irii,
si ha infatti:
BN _ M;h - PNe
___\_=u
,t
e tenendo presenteche in fase di esercizio risulta:
wr

-N,M ^* -N e
A
W
,

$ ncava;

M;k=pM^u-BKt^tV,
e cio per la (16.49):

Il calcolo della sezone 403

nel caso(16.54)invecela sezionea


denteal casoa illusrato in precedenza);
T nonrispondealle esigenzedella condizionedi tiro e va quindi modificata
comesi esponenel seguito.
Dalla(16.50)apparemanifestocheagendoun mom enroM ^io < M),^le
pertanto
tensionial lemboinferiore superanoil limite 1f.,"; indispensabile
limiti
entro
aumentareil modulo W, della sezioneper riportare le tensioni
ammissibili.
Per ottenerequesto opportuno disporrein corrispondenzadel lembo
inferioredellasezioneuna controsoletta(bulbo) di cui occorre,calcolarele
Bt e d' $ig. 16.13)'
dimensioni
notare, tuttavia, che l'aggiunta di tale areasuppletivamonecessario

difica,seppurmodestamente,il regimetensionalenella fasedi esercizioe si


dovrannoquindi apportarelievi variazioni alla geometriadella sezioneed
allaentitdello sforzo di pretensione.
Dalla (16.51) per M*^,, : M^i,, si ricava il modulo di rcsistenzaw''
in fase di tiro:
necessario

FM^^ _ M^,
K'^*

(16.55)

percui l'incrementodi modulo resistentechesi deveotteneredisponendola


vale:
controsoletta

M ' ) r = B M . ^ - B K ' ^--^ W , ! :


),
cheil terminesottrattivo:
quest'ultima
con la (16.51)si osserva
Paragonando

- BrL*w,i
pergli usualivalori di B e Kr.,' sempremaggioredel corrispondenteterminef-,'
Iiguranella(16.51).Si trae pertanto che essendo:

I/, che

M -,^ < M.,


le condizionilimite al lembo superioresono sempresoddisfatteove 1o siano le condizioni
(16.52)e (16.53),relativeal lembo infedore.

404 Teoia e tecnica delle costruzioni

rrgura to.tJ

LW,=1ry'-ry.

(16.56)

.Con riferimento semprealla figura 16.13, detteA, Wi,yi edl,"le caratte_


dstiche geometrichedella sezionea T prima proporzionatae:
A* =A -tM

w*'=w'+aw,
!*t

ed

y-"

le analoghe caratteristiche della sezione variata per l,aggiunta


dell,area:
4'4

sr ncava:

(82 _ b)d2

(16.s1)

Il calcolo della sezione 405

d,
"At ri

li

t '-

*A' 2 - i ]

(16.58)

A + M

edancora.trascurandoil momentod'inerzia baricentricodella controsoletta:

w i v ,: w , Y+' ' a ( Y- i Y , )'2r M ( r , - ? ) '

(16.5e)

da cui, per la (16.56):

o * , = ; 1 r , , ,- y : ) + A ( y- ,y * , ) t

-\2

(16.60)
l(r-: - ? z ) |
_)

Dalla(16.60),tenendocontodella(16.58),si traecon semplicipassaggi:


Ay,Aw,
M =

(
d"
d.)1
d, l t
-:2
- - : l l w . * A I -r ., - - | | - Ltv.
'
,' ) t l
|
) | |
t
[,,

(16.61)

checonsente,prefissatod,, di calcolareI'area integrativa A,4 e quindi la


lwghezzadella suola inferiore.
A tal punto la sezioneprecompressa totalmente definita nella sua
geornetria
ed noto anchelo sforzo di pretensioneN. Si gi detto peraltro
lo
stato
tensionalenella condizionedi eserciziorisulta variato per la
che
presenza
modificareil valoredello
dellacontrosolettaed quindi necessario
sforzoN, annullandola tensioneal lembo inferiore in tale fase. Solo cos
infatti pu esseregarantito il calcolo svolto in precedenzaed assicuratoil
rispettodelletensioniin fasedi tiro. Seinoltre dal calcolorisultanonotevoli
dimensionidel bulbo, occorreverificare che al lembo superiorein fase di
tiro non si abbiano tensioni di trazione eccessive.Per quanto concerne,
infine,la tensionemassimain esercizio,occorreosservareche in genereil
suovaloreeffettivo risulta inferiore a quello ammissibileK',,^-

404 Teoria e tecnica delle costruzion

AIl,:

ry"- ry-

(16.56)

Con riferimento semprealla figura 16.13,detteA, W, J, edy,le carafferistiche geometdchedella sezionea T prima proporzionatae:
A ' = A t M
W*i = Wi 'l AWi
l*i

ed

Y-,

le analoghecaratteristichedella sezionevariata per I'aggiunta dell'area:


L4=(82-b)d2

(16.s7)

Il calcolo della sezione 405

d.,

A y ,+ A A n
(16.58)

A + A A

il momentod'inerziabaricentricodellacontrosoletedancora,trascurando
ta:

w y i +A ( r ,- y , ) ' +a e

[],

-+)'

(16.5e)

da cui, per la (16.56):

o * ,=

;,lr,rr,

- y ; )+ A ( i t -

)*,)2 +

[r;

- zd).l

' 'l

)tte.ao1

Dalla(16.60),tenendocontodella(16.58),si trae con semplicipassaggi:


AyAwi

l,'-+)l*,*o[, -?]] - o ' ' i

d,

(16.61)

checonsente,prefissatodr, di calcolareI'area integrativa 4,4 e quindi la


della suola inferiore.
larghezza
A tal punto la sezioneprecompressa totalmente definita nella sua
geometria
ed noto anchelo sforzo di pretensioneN. Si gi detto peraltro
chelo statotensionalenella condizionedi eserciziorisulta variato per la
modificareil valoredello
presenza
dellacontrosolettaed quindi necessario
sforzoN, annullandola tensioneal lembo inferiore in tale fase. Solo cos
infatti pu esseregarantito il calcolo svolto in precedenzaed assicuratoil
rispettodelletensioniin fasedi tiro. Seinoltre dal calcolorisultanonotevoli
dimensionidel bulbo, occorre verificare che al lembo superiorein fase di
tiro non si abbiano tensioni di trazione eccessive.Per quanto concerne,
infine,la tensionemassimain esercizio,occorre osservareche in genereil
suovaloreeffettivo risulta inferiore a quello ammissibileK,,,,.

406 Teofio e rccnico delle coslruzioni

16.4. Lo sforzo normale eccentrico


Nei paragrafiprecedentisi affrontato lo studio di una sezioneprecompressa,semplicemente
inflessadai carichiesterni,mostrandocomein effetti
il problema si riconduca a quello della pressoflessione.
Pertanto in tale
campo rientra il caso in cui le caratteristicheesternesiano di pressoo
tensoflessione,tenndoconto che allo sforzo normale di precompressione
deveesseresommatoalgebricamentequello.esterno:nelle espressionidelle
tensioni occorre quindi aggiungere,rispettivamenteal tiro e in esercizio,i
termini corrispondentiallo sforzo normale esternoche pu attingereper le
condizioni anzidette i valori N'ed Ni con le corrispondenti eccentricite'
ed e". Le (16.7) all'atto del tiro e le (16.8) relative alla fase di esercizio
Dertantosi modificano nelle':
q" =

pN + N'

q#*Vr*"^,.

(16.62)
"
,

B N e- N ' e
W
i

PN+N'
A

,' N*N"
o;=
A

Ne -N'b"
W

3"*r-

3, *r^

(r6.63)

avendotenuto separatii momenti flettenti dovuti allo sforzo normaleesterno eccentricoe quelli derivanti dai carichi trasversali.
Pi semplicemente
si pu scrivere:

"

Lo sforzo normale esterno,vadabile fra i limiti if'ed N', stato assuntodi compressione
e le corispondenti eccantdcite'ed,e" di.segnocontrario a quelledella precompressione.

Il cqlcolo della sezone 407

c=PN-!N'-W.#"r*r^
(16.64)

c=ryJN'.W-#,*ur*
- l _

N+N"

- #".T"**r-

(16.65)

o!

M'

= M^i, l- Nb

M"=M^*+N2"

(16.66)
(16.67)

Tali formuleconsentono,almenoteoricamente,di impostareil progetto


comeper la flessione,salvoa considerare,in luogo dello sforzo
sezione
precompressione
centratoBN ovvero N, lo sforzo PN + N'ovvero
luogo
di M^,, ed M^,,i momentiM'ed M".
in
+ N", ed

6.5.Taglio
6.5,1. Generalit
possonoin geneLe strutturein conglomeratocementizioprecompresso
sforzi di taglio di notevoleentit, anchecon modestispessori
'anima;la resistenzaa tali sforzi risulta infatii migliorata, rispetto a
dellestrutture in calcestruzzoarmato, per i seguentimotivi:
1) i cavi, nella maggior parte dei casi, vengonodisposti nell'elemento
un tracciatocurvo: ne consegueche lo sforzo di precompressione
una componenteverticaleche diminuisceI'entit della caratteristicatariduzionedelletensioni
prodottadai carichiesterni,con conseguente

408 Teo a e tecnica delle costruzioni

2) la presenzadi tensioninormali di compressionecomporta una ridu_


zione delle tensioni principali di trazione.
16.5.2. Riduzione dello sorzo di taglio per I'inclinazione dei cavi
Lo stato di presollecitazione
in ciascunasezionedella membraturapu
essererappresentatoda una forza N, variabile da sezionea sezione,la cui
retta d'azione tangenteal tracciato del cavo.
Nella sezionex - x (fig. 16.14),sea l,angolo chela tangentealla curva
forma con I'assedella trave, la forza / pu scindersiin due componenrr,
rispettivamenteparallelae normale all'assedella membratura.di intensit
(N cos a) ed (N sen a).

Ncosa
N sen4
Figurc 16.14

La componente(N sena) agiscenella stessadirezionedella caratteristica


tagliante, sommandosialgebricamentead essa;lo sforzo di taslio totale
pertanto vale:
T,: T - Nsena

(16.68)

e subisceowiamente delleescursioniin relazionealle diversefasi di lavoro.


Se To e Tn sono gli sforzi di taglio dovuti ai carichi permanentied
accidentali,i tagli ridotti a vuoto ed a pienocaricovagono:

Il colcolo della sezione 409

Tu:Tr-BNsena

(16.69)

T r z : T ot 7 , - N s e n c v

(16.70)

Se la trave ben proporzionata,nell'espressione


di 7..,la quantit
(pNsena) prevalesu 4, mentrenell'espressione
di ?1,risulta (Tq + T) >
(N seno), per cui f, e ?1,hanno segnocontrario.
La miglioreutilizzazionesi ha nell'ipotesicherisulti verificatala condizione:
Te+Tq -Nsenot=

(2, - BNsena)

(16.7t)

che consentedi ricavare:


'|
Nsena=(2Te+Tn),,
p

(16.72)

I tagli ridotti T,j e 7,,, a voto ed a pieno carico, risultanoquindi pari a:


.

(1 - p) rP - pr'l

A + r
T

(1 -B)rt,-pr,l

A + t

(16.73)

(t6.74)

SeB = 1, la (16.72)fornisce:
N s e n a= T p +

T,r/2

(16.75)

e quindile (16.73)e (16.74)si particolarizzano


in:

T,t: -f"=

-i

T^

(16.76)

. In tal casolo sforzo di taglio residuo quello corrispondentealla met


delsolo sovraccarico,essendola caratteristicatagliante dovuta ai carichi
fissiedall'altra met del sovraccaricoannullatadalla componenteverticale
dellosforzodi precompressione.

410 Teoria e fecnica delle costruziotu

Tuttavia, anchequalora non potesseessererealizzataquestacondizione


di <optimum>, lo sforzo di taglio residuo risulta sempreun'aliquota di
quello effettivo.
16.5.3. Riduzione detle rensioni principali di trazione
Nel genericopunto della membraturasia 7 la tensionetangenzialedovuta alla caratteristicatagliante residuae o la tensionenormale dovuta alla
precompressione.
La tensioneprincipale di trazione, come noto, vale:
-4

o
2

l
2

(16.77)

e l'inclinazionedelleisostatichedi compressione(fig. 16.15) fornita dalla:


o,

rgp =

(16.78)

owero dalla:
ZT

rg 2q

(16.79)

L'espressionedella o, fornita dalla(16.77) si pu semplificare se il valore

di - tanto oiccolo da consentire di arrestarsi al secondo termine dello

'
sviluppo in serie del radicale; si ha in tal caso:

4l-]"'

o(
l

21"

d)

-2

o (

)l

2 IL t + : o' -1) = - -

I
o

(16.80)

Lo sforzo di scorrimentoS = rbAz, relativamentead un tratto di lunghezzaAz,pu decomporsinelladirezionedelleisostatichedi compressione,


ed in quella secondocui si collocanole staffe; nell'ipotesidi staffe disposte
verticalmente,lo sforzo di trazione in esserisuha pari a (fig. 16.15b):

(16.81)

Il cslcolo dellq sezione 411

P,

tt
t.. nl-'

"

*D,z
rbaz

Figura 16.15

412 Teoria e tecnica delle costruziont

Indicando con A,I'area totale di staffe nel lratto Az, la sollecitazione


nelle armature vale:
rbLz tg,p

(16.82)

da cui discende,ser il numerodi braccidi una staffa di sezioneco,e or"^.la


tensioneammissibileper le armature, il passoAz delle staffe:
,

n@o'^,,
b lge

(r6.83)

Il passoAz va ovviamentecalcolatonel punto della sezionenel quale


massimoil valore(r Igp : 1o,11.
Qualoral'entit della caratteristicataglianterisulti notevole,pu convenire precomprimerela membratura nella direzione dello sforzo di taglio,
eliminandocosqualsiasitensionedi trazione.Tale precompressione
evidentementepu realizzarsidando uno sforzo di pretensionealle staffe, le quali
vengonoancoratenella suolainferiore o superioree tesedall'altra estremit,
16.6. Torsione
La presenzadella sola caratteristicatorsionale rara nelle strutture in
cementoarmato precompresso;ad essageneralmentesi associano,infatti,
quelle flettenti e taglianti.
La valutazionedelle tensionitangenziali,trattandosi di sezioniomogenee,si effettua con le formule ad esserelative,e per la presenzadello sforzo
di precompressione
la tensioneprincipaledi trazionevieneridotta al valore
fornito dalla (16.77).
Nel casochetale tensionerisulti ancorasuperioreai limiti regolamentari, si dovr disporrenellatrave una opportunaarmaturametallica,calcolata
come nella teoria del cementoarmato ordinario.

Il calcolo della sezione 413

16.7.Esercizi
Esercizio n. 16.I
La catenadi un arco sollecitatadai seguentisforzi di trazione:
T^n = 25.000kg per i soli carichi permanenti;
T*, = 35.000kg per i carichi permanentied accidentali.
Si intendeprogettarela sezionedella catenae lo sforzo di precompressione,avendoassuntoper il calcestruzzoi limiti:
Kk^ = 120k,/cm'
K'^, : 0
e prevedendo
una cadutadi tensionenei cavi a tempo infinito pari al 20 per
centodello sforzo iniziale.
Imponendoche le sollecitazioninella catena siano contenuteentro i
limiti imposti, sotto l'azione dei carichi permanentied accidentalisi ha
rispettivamente:
$N-T^',):Ki^^lo
@-r^)=K'^ty'o
avendoassuntoA = 1,25,ed avendoindicatocon Aol'areadellasezione.
Sostituendo
i valori noti si ha:
1,25N - 25.0ffi= l20Ao
N-35.000=0

N : 35000ks
Ao = 156 cm2
Si pu assumereuna sezionedi 12 x 13 :

156 cm2.

414 Teoria e tecnica delle costruziou

Esercizion. 16.2
La sezioneriportata nella fig. 16.16 sollecitatada un momentoflettente dovuto al pesoproprio pari a 180fm e da un momentoa pieno caricopari
a 290 tm.
Lo sforzo di precompressione
N vale 320 t ed applicatoa l0 cm, dal
lembo inferiore della trave.
Verificarela sezioneal disarmoed in esercizio,prevedendochele cadute
di tensionesiano del 20 per cento e che il calcestruzzodella sezioneabbia
una resistenzacaratteristica R"k = 4000 t/mq.
a) Carattertsfiche geometrtche della sezione.
Si calcolanoI'area ed il momentostaticodella sezionerisoettoal bordo
superiore.
bi xh

62x15

930

18 x 135

2430

67,5

550

rtt <

22x25

I'i

.t
6975

A = 3910cm'

164024

67375
S = 238375cm3

Il baricentro dista dal bordo superiore:

t'rtotTt= 6tcm
'' =
ed il momento d'inerzia baricentricovale:
I = l/3180.x 613 + 40 x743 - 62 x 463- 22 x 491'l=
= 8.581.000cma = 0,08581ma
I moduli di resistenza
sonopari a:
t/, = 0,08581/0,61= O,1407m3
,/, = 0,08581/0,74= 0,1159m3

Il calcolo dells sezione 415

Figura 16.16

b) VeriJicaal tiro.
No = |,25 x 32O: 400t
Mr" = 4oo x o'64 = 256 tm
Ms = 180tm
4=

400

256 - 180

=ro2r-54o=48rt/m2

^ = 400 256 - 180: l02t + 668= r68e


t/m2
*
4

4^

ffi

= 0,a8R"* = 1920t/m2

c\ VeriJcain eserczio.
N = 320t

416 Teoria e tecnca delle costruzioni

Mn = 32Ox 0.64 = 204.8rn


M, * o : 29Otm
',
320
290 - 204,8 :
818,4 + 605,5 = 1423,9t lmz
-' : - - l
0,391
0,1407

l f

290 - 204,8
320
= 818,4 - 735,1 : 83,3t /m'
0,391
0,1159
laddoveKf - = 0,38 .l?"r :

1520t /mz

Esercizio n. 16.3
Per la sezionedella fig. 16.17determinareil nocciolo limite.
Le caratteristichegeometrichedella sezionevalgono:

r"=42cm
)i:73 cm
A = 4545cmz
J = 7.190.000cma
p2 = 1582cm2
pari:
Lo sforzo di precompressione
al tiro:

No = 291'06t

in esercizio:

= 232,85t

Prevedendosiper il conglomeratouna resistenzacaratteristica:


R"* = 420k8/ cm2

Il colcolo della sezione 4l'7

''t

l A l

E'

-J-18

I o

Fisuro 16.17

quali tensioni ammissibiliin fase di tiro i seguentivalori:


assumono

KLn = - 0,08 x R* = - 33,60kg/cm2


KL* = o,qs x Rd = 2or,6okg/cmz
in esercizio,
volendosiescludere
tensionidi trazione:
K'^t": O
K1^* = o,se X R"* = 159,6okglcm2
Dalle(16.16)e (16.17)si ricava:
f^ = 64,O4kglcm2
K". = 52,29kglcmz

I
418 Teoa e tecnico delle costruzioni

e risultandod^ > K'^ si ha eo = e'[,e dalla (16.15):


eo = 46'55 cm
in fase di eserciziodalle (16.23)e (16.24)si calcolainvece:
= 51,23ks /cm2
Kl^ = 101,3tkg/cn2
La distanzae, si ricava quindi dalla secondadelle (16.22)e vale:
r:

e', =

- 21,6'lcm

Esercizio n. 16.4
Si progetti una sezionein cementoarmato precompressosollecitatada
un momentominimo pari a 220tm e da un momentomassimopari a 435 lz.
La resistenzacaratteristicadel conglomeratoda impiegare:
R,* :

350 k8/cm2

per cui si ha:


Kt^^ = 133 kg/cm2
K"^^ = 168 k8/ cm2

Con riferimento al simboli usati in fig. 16.10 si fissano inizialmente i


seguentiparametri:

ul

= 0 , 1 2m
= 0,20m

b : 0 , 1 6m

Il calcolo dellq sezione 419

Dalla relazione(16.43)si ha pertanto:


( 1,60- 0,20)'
_ 0,20_
_ 0,16_[2(1,60
) 3 x 0,12]
6
1330
= O,954m
( 1 , 6 0- 0 , 2 0 ) '
-0,20) - 3 x 0,121
( 2 x r , 6 0 - 3 x 0 , 1 2 )- - 1 2 ( 1 , 6 0
1,60x 435

rd
-

L'area A della sezionea T pari a:


A = O,4148m2
dalla (16.41),risulta:
e lo sforzo di precompressione,
N = 368,24t
Dalle(16.44)e (16.46)si ricava:
li = l '068 m
e : 1,068- 0,12 : Q,948m
essendo,
come del.o,12 cm la disanzadal bordo inferiore previstaper il
baricentrodei cavi.
Dalla (16.48)si ottieneinfine:
Wi = 0 '0968m3
per la (16.55):
edessendo
lili = o'r927 m3
(si previstoun coefficienteB pari a 1,25),si ha:
LW, = 9,9959*z
e dalla(16.61):
LA = O,I0m2

420 Teoria e tecnica delle costruzioni

avendofissato dz = 0,30 m per le necessitd'alloggio dei cavi.


A tale incrementodi area corrisponde:
AA
LBz = -.t = 0,33m

che si arrotonda a 0,34 m per portare a 0,50 m la larghezzadel bulbo


inferiore.
1,oo

o.so

|.-.__:l

I
Figuru 16-18

La sezionecosprogettata,assumendoB, = 1,00m, riportata in figura


16.18.Le caratteristichegeometrichedi tale sezionesono:
A = 0,526m2
y" = O,7025m
li : 0'8975m

Il calcolo della sezione 421

I = 0,1763ma
W" = O'251m3
Wi = O'196m3
dalla relazione:
Dovendoricalcolarelo sforzo di precompressione,

M^^
N
- + -Ne
- - = u
A w , w i
sl rrcava:
N =378t
e quindi al tiro:
No = 1,25 x 378 = 472'5t
Le verifiche al tiro ed in esercizioforniscono infine:
q' = 311'16t/m2
4 = 1650'18 t/m2
ol = 1280'82 t/m2
ol = - 1,32t/mz
perfettamente
contenutenei limiti prefissati.

Esercizio n. 16.5
La sezionedella fig. 16.19 sollecitatada uno sforzo normaleeccentrico
vaiiabileda 300 a 560 t con eccentricite' : e" : 60 cm'

422 Teora e tecnica delle costruzioni

_T
l'o

t,,
I

J_
l'o

Figura 16.19

Occorre determinare lo sforzo di precompressionedi entita tale da eliminare in fase iniziale e finale trazione ai lembi estremi e verificare la sezione
pensandola reahzzata con un calcestruzzo aventeR"k : 4000 t/m'.
Le caratteristichegeometrichedella sezionevalgono:
A

= l,l2 m2

= 0,3157ma

Il

= 0,3946m3

p2 : 0,2819m2
Prevedendoil baricentrodei cavi di precompressione
a l0 cm dal lembo
inferiore della sezioneed imponendoche in eserciziola tensioneal bordo
inferiore sia nulla, si ha:
,

N"

O' : = - -A-

Nk'
N
W + - +

Ne

Il cqlcolo della sezione 423

da cui:
560
t,n-

0'70 I
( |
- '^,
v
1lJ2- 0.3946)

s60 x 0.60 w%6

e quindi:
N = 131,755t
Al bordo superioresi avr inoltre:
,

"e" N
Ne
N ' -f N
+'- - -- :
W
A
W

1235.41
t/m'

In fase di tiro, per No = 1,25N ed N' = 300 /, si ottiene:

d
"' -= 3 0 0 t,t2

0-19'l
3 0 0x 0 ' 6 0
1-3"-t . 7 5=5 2 5 0 , 8 e t / m t
t . 2 5l l - *
+' "*
0,i946
Ll,t2 0,3946
)

"r ' -= 3 0 0 +'


t,t2

3 0 0x 0 ' 6 0
: 1 9 ' l '1- 3' "1- -, 7 :5 55 7 8 , te/ rn '
+ "r .- z" s( l . - ' . 0
0,3946
[ t , t z 0 , 3 9 4) 6

n. 16.6
Esercizio
La sezionedella fig. 16.20 sollecitatada uno sforzo di taglio che
al tiro ed in esercizio,rispettivamentei valori:
assurne,
Tt : 14'62t
Tz = 26'00 t
Occorreverificarela sezionee calcolarel'armatura a taglio. Con la nota
relazione:
'-

rs
Ib

sonostati calcolati i valori delletensionitangenzialiin corrispondenzadel-

424 Teoria e tecnico delle costruziou

tl" I ''-1"I
Figuro 16.20

l'attaccodell'animacon la suolasuperiore,dellacorda
baricentricae dell,attacco dell'anima con il bulbo inferiore, ottenendosi:

= 6o't+tt*'
['"
G,z = 108,0tttm2

= 78,76
trm'
fa

lr^2 = 140,07t/mz

= ss,22
trm'
fa

lro = 103,53t/m2

Il cslcolo dello sezione

tensioni normali negli stessipunti valgono (cfr. es.16.2):


(o", =

613,6t/m2

tV,2"= 1275,2t/m2
fo^'

= lo2l t/mz

lt-2 = 8!8,4t/mz
fou

loiz

= 1454'9t/mz
=

331,9t/m2

la relazione:
1

o"=;o-.,1+qll
le tensioniprincipali di trazione, risultando:
o,rr =

anima-suola:

J'9J /m'-

9,15 t /m'

cordabaricentrica:

o,tt = - 6,00 t/m2


^

23,30r/m'

onr = - 2,50 t/m2 ^


29,65 t/m'

'armaturaa taglio va proporzionataal valoremassimo


della o"e cioin
all'attaccoanima-bulbo.
'angolo individuato da:
9
to A<

= 0,212
tEP = t+\t,uI
staffe 8 a due bracci, con tensioneammissibilenell'acciaio

426 Teofia e tecnicq delle costruziont

pari a 1800kg/cmz, si ottiene:

Az=

1800x2x0,5
=33cm
0,212xtgx14

Esercizion. 16.7
con quattrocavida 42 ilig6
. La travedellafig. 16.21 precompressa
ciascuno.
La suasezione
trasversale
qela proeetiataall,esercizio16.4ele
relativecaratteristichegeometrichevalgono:
A

= 0,526m2

r" = 0,7025m
li

= 0'8975m
= 0,1763ma

W" = o'251m3
Wi = 0'196m3

I carichi che sollecitanola trave valgono:

al tiro:

I = 1,955tlm

in esercizio:

q = 3,860tlm

Le caratteristichedella precompressione
per la sezionedi mezzeriasono
,le
seguentl:
No = 472,5t
M = 378,0I
avendo assunto una o, in esercizio pat'' a 796Okg/cm2 ed avendo
ipotizzato

ogt

,'., s-lfF

TF

+#-

Poo-o9,
'

o9l

428 Teofia e tecnica delle costruzoni

cadutedi tensioneper effetti lenti nella misura del 20 per cento 19 = 1,25\.
Si
_ desideraverificareal taglio la sezioneposta a 2,00 m dall,appoggioe
calcolareI'armatura corrispondente.
Le equazionidei quattro cavi (fig. 16.21)sono le seguenti:
(x - 4,48)2

cavo I

cavo 2

cavo 3

cavo 4

+ o,14

44,066

(x - 7,61)2
+ 0,14
51,498
(x - 6,82)2

92,954

+ 0,08

(.r - 8,91)'
+ 0,08
116,00

essendon la distanzamisurata a partire dalla mezzeriaed y I'ordinata di


ciascuncavo all'ascissax, carcolatarispetto al lembo inferire dela trave.
Nella sezionea 2,00m dall'appoggio(x = 13,00ln) si ha per i cavi 2, 3 e
4 (il cavo I gi rialzato):
./2 -

(13,00- 7,6r)2
+ O,l4 = 0,704m
5t,498
(13,00 - 6,84,
+ 0,08 = O,491
m
92,954
( 1 3 , 0 0- 8 , 9 1 ) ,

116,00

+ 0,08 = 0,224m

L'assedi ciascuncavo forma con I'assedella trave un angoloa, definito


dalla relazione:

Il calcolo della sezone 429

e cio,per i tre cavi in esame,nella sezionex : 13,00m:

tg..,:29ffip
! u l - ,

tgo o=l

= o,2oe3

r3,o0- 6,82=
92,954

tI9:

0,1329

t1 = o.o7o5

t6,oo

Si ha cos:
dz = l1'2O' ; send2 = 0,1965; cos oz = 0'9805
dz =

7"30' ; senoh -- 0,1305; cos az = 0,9914

dt =

; send4 = 0,0698; cas qc:

0'9976

Lo sforzo normale e lo sforzo di taglio dovuti alla precompressione


valgonoquindi al tiro ed in esercizio:
a

N. =

41) \

t
(0.9805
+ 0,9976t: 3s0,76
+ 0,9914

I
or'; <
-;r: (o,rs0s+ 0,1305
=
t
+ 0,0698)= - 46,87
lvo
L
(

l*
)

172

( 0 , 9 8 0+s 0 , 9 9 1 +
4 0 , 9 9 7 6=' )2 8 0 , 6 2 t

.r*

lv = - :j

= - 37,50
t
+ 0,0698)
to,rs0s+ 0,1305

Lo sforzo di taglio dovuto ai carichi esterni nella sezionea 2,00 m


dall'appoggiovale, al tiro ed in esercizio:

430 Teos e tecnico delle costruzioni

Ts = 25'41 t
Tq = 5O'18t
e carichi esterni)vale:
Lo sforzo di taglio risultante (precompressione
- 21,46t

al tiro:

To=VolTn=-46,87+25,41 :

in esercizio:

T - v + Tn = - 37,50+ 50,18= 12,68t

Le tensionitangenziali,al livello della corda baricentrica,attraversola


nota relazione:
ZS
ID

valgono:
ro = 106'46t/mz
rt : 62'51t/m2
Essendole tensioni normali baricentrichenella stessasezione:

tlmz
-^ =+ = 667
"^ --I = 553t/m2
si calcolanoper le due fasi, di tiro e di esercizio,le tensioni principali di
trazione:
- li,58 /m2
_ t _

- 6,97 t /m2

Il calcolo della sezione 431

Non occorrerebbein effetti calcolareI'armatura a taglio essendole


tensioniprincipali o, < 0,02 x 3500 = 70 t/m'. Essa comunque pu
valutarsinelle condizioni di eserciziocon le relazioni:
6.97
= O.ll
rep = -

1400x2x0,5
: 127cm
0,11x 16 x 6,25
di disporrestaffe 8 a due bracci, al tassodi lavoro ammissibile
1400kg/cm'.

Capitolo diciqssettesimo
Le verifichea fessurazionee rottura

17.1.Premessa
Nel capitolointroduttivo si rilevato che la precompressione
vieneutilizzataprincipalmenteper evitareche le strutture si lesioninosotto l'azione
deicarichiesterni;ci comporta che in tutte le fasi di lavoro la struttura
precompressa
si presentaa sezioneinteramentereagentee quindi interessa
il marginedi sicurezzarispetto alla fessurazioneed alla rottura.
conoscere
Mentreper quanto rigua:da la prima il calcolo, condotto nell'ipotesidi
sezione
interamentereagente,fornisceun valoresufficientementeindicativo
per il carico di fessurazione,il carico di rottura non pu in alcun modo
ilesumersi
se non rimuovendo tale iDotesi.
.da osservarsiconseguentemente
una sostanzialedifferenzacon le seper
quali,
zioniin cementoarmato
le
infatti, il calcoloconvenzionale,condottosecondole note ipotesidellasezioneparzializzata,garantiscegi di per
cheil coefficientedi sicurezzaglobalealla rottura della sezionenon
sestesso
mai al di sotto del minore coefficientedi sicurezzainterno.
scenda
. Nelle sezioniprecompresseil superamentodel carico di fessurazione
provocainvecewa parzializzazionesemprepiit spinta, con conseguente
pi rapido aumentodelletensioninella zona reagente.Questofeno,sempre
comporta che il coefficientedi sicurezzaglobale pu risultare pii.r
del minore coefficientedi sicurezzainterno onde la opportunit di
la verifica a rottura.
bompiere
' Nel seguitosi tratta prima il problema
della verifica a fessurazionee
della verifica a rottura.
successivamente

17.2.Lt verifica a fessurazione


:
Nelle sezioni in cemento armato precompresso la determinazione della

434 Teoriq e tecnico delle costruzioni

sicurezzaa fessurazioneacquistauna importanza particolarerispetto allo


stessoproblema nel campo delle strutture in cementoarmato ordinario.
Si visto precedentemente
che la tecnica delle costruzioni in cemento
armato tende a limitare I'ampiezzadelle lesioni in relazioneai fenomenidi
corrosionenelle armaturechein taluni casipossonoportare al deperimento
ed alla crisidelestrutture.
Questofenomeno ancor pi esasperatoper le strutture in precompres_
so nelle quali gli alti limiti di lavoro degli acciai, con le conseguentiridotte
areemetalliche,rendonoparticolarmentepericolosauna eventualecorrosione, ancheesigua,delle armature pretese.
Inoltre, in taluni casi, per particolari condizioni ambientali, sembra
accertatoil verificarsidi un fenomenospontaneodi corrosione,che appare
dipendentedallo stessoelevatovalore della tensionenell'acciaio,e che pu
essereacceleratoed esaltatodalla esistenzadi cavillatureanchemodeste.
D'altra parte da osservareche nelle travi precompresse
le lesioni, se
provocateda un carico eccezionale
e di brevedurata, si richiudono rapidamente allo sparire di questo, sempreche non si sia superatoil limie di
elasticitdell'acciaioed in condizionidi esercizionon si abbianotensionidi
trazione. Infatti se sono verificate le condizioni suddette, la zona della
sezionecheeccezionalmente
si lesiona, in condizioninormali, sollecitataa
compressionee pertanto, essendol,armatura pretesaancora elastica,allo
spariredel sovraccaricoeccezionale
ritorna nellecondizioniiniziali di sezione interamentecompressa.Viceversa,se in eserciziovi sono tensioni di
trazione,l'apparire di una lesionein condizionieccezionalidi caricomodifi_
ca definitivamentela struttura che pertanto, allo spariredi esso.non potr
mai raggiungerel'assettoelasticoiniziale.
Il problemadella determinazionedel coefficientedi sicurezzaalla fessurazionedi una data membraturarichiederebbeinnanzituttol,adozionedi un
criterio di crisi puntuale come si soliti fare per il calcolo a rottura.
Il problema,nel casodi regimitensionalibiassialie triassiali,si rivelato
notevolmentecomplesso:nel seguito,pertanto, ci si limita al solo casodelle
sezionisoggettea stati di tensionemonoassialie quindi, in definitiva, al caso
generaledi sforzonormaleeccentrico,checomprendesia il casodello sforzo
normale centrato che quello della flessionesemplice.
Con riferimento alla fig. 17.1, la sezioneivi rappresentata sollecitata
da uno sforzo di trazioneN, da un momento flettenfeM e da uno sforzodi
precompressione
N, applicato con una eccentricite.
Nelle condizioni di eserciziole tensioni al bordo inleriore e superiore
sono fornite da:

Le verifiche a fessurqzione e rottura

435

o:>o:

Fgura 17.1

No'

w,

M
_ 1V
T + _

( 1 .7r )
1
A

No,

N
M
_ T _W,

wi

il diagrammacorrispondente rappresentatoin fig. 17.1a.All'aumentare


caratteristiche
esterneM ed N, nell'ipotesi che il materialecontinui a
in manieraelasticalineare,si pervieneal diagrammadella fig.
.1b,in cui si indicato con o", il valore limite della tensionedi trazione.
La condizionedi fessurazioneviene pertanto espressadalla relazione:
-tt

No

No"

w,

wi

(t7.2)

cui N* ed M+ costituisconole caratteristicheesterneche provocano la


Il dominiodi fessurazionecon le ipotesiforrnulate,e semprecon riferiallafig. 17.1, quello della fig. 17.2nella qualesonoindicati con Nr'
Mi i valori delle caratteristicheche da sole Drovocherebbero
la fessura-

436 Teoria e lecnica delle costruziont

Figura 17.2

zione al lembo inferiore della sezione.


In particolare,nel casodi flessione
semplice,si deduce:
r^l

M' ;= [ ! * V - , " , ) * , = ( o .-, . t


w
wi
['4
)

(17.3)

essendoor,la tensioneal lembo,jnfeliore


indotta dalla solaprecompressione,
mentre in presenzadi solo sforzo
normale si ha:

-t = (*.V

- ' " , ) n = ( o o- , o " ,A)

(17.4)

Per determinarein generaleil :


ienza.ti en,",hL r- ^^_^j.-,! ..margine.di sicurezzaalla fessurazionein
di variazionedi questeultime,
e cio:

":!:n:'il;;ffi"#:ffi
;['ttr.llff
li'J;;1";:i:11"3::*:r15
";
l :i::;: :::::i:

neftenre
variabile;
:.::lTl., mmenro

il:l::":::-.:g:"u,iubn;,;;;;;;;il;',.""::,,xil:;
. 'no,n."to
n"tJ; u#ffi

?,:lAL"::,:

uno stessoparametro,
Nella fig. 17.3sono rappr

*n*:F#':'

;:"#iilio,,ur..n,.
ua

?,:'.:rif
il'n'"'i'",'?l'.j"Jff
:,::;li:llg:j]

Le verirtche a fessurazione e rcttura

c)

b)

a)

437

Fgurq 17.3

AP,
4^=

BP,

CP,

lO'nu= nO'1r: CO

In realtil fenomeno,anchenel casodegli stati tensionalimonoassiali,


il calcoloin fase
non cossemplicecomeschematizzato.Infatti eseguendo
inferiore a
risulta
essere
fessurazione
elastica,il margine di sicurezzaa
quelloeffettivo, a causadelledeformazioniplasticheche, seppurlimitate, si
certamentenella zona di conglomeratoteso.
manifestano
A taleproposito da rilevarsiche I'impiego di armaturesussidiarienon
pretese,
ripartite nella zona di calcestruzzosollecitatoa ftazione,contribuidoti di plasticitdel conglomeraad elevarele suaccennate
scenotevolmente
to, migliorandoquindi i margini di sicurezza.
l7 .3. La verifica a rottura
l7 .3.1. Generalit
il marginedi
La necessitdi determinareper le strutture precompresse
presente
capitoiicurezzaalla rottura stata puntu alizzata nella ptemessaal
il
a
trattare
per
ci
si
limita
la
fessurazione,
fatto
come
cos
lo. Persemplicit,
casodella rottura in presenzadi stati tensionalimonoassiali'
Analizzandoil comportamentodelle travi in c.a.p. sotto l'azione di
carichicrescentifino alla rottura, si osservanodiversefasi (fig. 17.4):

'438
Teoria e tecnica delle co,struzioni

*+J:

( u')
I
'| : :.!'
n l

lsl
l=ol

ll.

:5i
it 3o 9I r

Figura 17.4

l) Faseelastica:i materialisonop-oco
sollecitatie la trave ha un compor_
tamento elastico pressochlineare
fino "l .t;;";#;to
at tembo teso
dellatensionedi rottura a cui
M"'
yn.momento
In
condizione
esercizio,a cui corispond. i,t:lt:!::d".
r momentoM' il comportamento
delle trave
semprecontenutoin questa
2) Fasedellafessurazione
del calcestuzzo:nelcalcestruzzo
si raggiunta
tqnsion^e
di rouura

maperre.zue

d;;ffi;i;;t,;il"i'Jn",ri ,onoun.oru
]a
prodoue
fessurazioni.
Il vjlore del carico;;, r;;#fi;rifca
t,aperrura
dellaprimalesionea cui corrisponae
I momentoffii.u
fJrru.urron"
rn genererisultaessere
1,ur),
di oocosuperioreu qr.il;;;i;rsponde
il mo_
mentoM". pertantol,estensione
ai tur. rur. plutt;;i,,n,;,"
a menoche
nellatravenon vi sia una forte percentuale
i
*_ir.".l"fce
di piccolo
diametroe bendiffusanellazonatesa,.nel
qualcasosonopi elevatele doti

t.,o ., i ..";;;;;,;;;"";
:,:illi';';t;l.,::neromeraro

unvarore
pi

d"tl" deformazione
a sez.i.one
parzializzata:
il calcesrruzzo
,-"".11^lir.
risulta
ressuratoper a maggiorparte della
^" t"r" . ll il;;;.
nel,acciaio
rmonico minoredi on, (tnsione
cui corrisponde
unu.ioio,urion. pruui
.a pari allo 0,1V0).It comoortamento
Aemtiavee ancorufliaurn.ntutrn.n_
te elastico,nel sensoche al d

compretamente
; r. i,;; ;#;:"::ff

i::,:::r ,|:,"""il,,:

richiudon

Le verifiche a f*surazione e rottura

439

Figura 17.5

4) Faseplastica: questala fasedelle grandi deformazioniplastichesia


peril conglomerato
che per I'acciaioarmonico'
Particolareimportanzanel meccanismodi rottura rivestela percentuale
di armaturadella sezione.Infatti, nel casodi travi dotate di una percentuale
di armaturaparticolarmenteelevata,piuttosto raro nella pratica tecnica,la
rotturaawiene per schiacciamentodel calcestruzzocon l'armatura pretesa
dopo aver raggiuntola
ancorain campo elastico:la trave, di conseguenza,
all'aumentare
grado
di
conservarla
portante,
in
non

massimacapacit
(curva
a di fig'
tipo
fragile
rottura
di
delladeformazione.determinandouna
percentuale
di
17.5).Diversamentenel casodi travi dotate di una norrnale
armatura,la crisi awiene o per rottura dell'armaturao per schiacciamento
accompagnatoda una notevoleplaslicizzazionedell'armadelcalcestruzzo
tura pretesa:in entrambi i casi la trave, dopo aver raggiunto la massima
capacitportante, la conservaall'aumentaredella deformazione,manifestandoun comportamentoche usualmenteviene definito di tipo duttile
(curva di fig. 17.5).
La duttilit una caratteristicadel comportamentodella trave che rivesteuna particolareimportanzain quanto governala capacitdi rotazione
dellezonepi sollecitatee quindi la capacitdi ridistribuzionedelle solleci
tazioninella struttura in prossimit della rottura. Ci particolarmente
importanteper le strutture iperstatichenei confronti dell'assorbimentodi
provocateda carichiimprevisti(cedimentidi fondazione,ecc.)
sollecitazioni
nonchdella capacitdi dissipazionedi energiain campo anelasticosotto
l'azionedi carichi dinamici (sismi, impatti, ecc.).

I
I

440 Teoria e rccnica delle costruzioni

viceversa,nercasodi comportamento

fragile, il collasso
preceduto
daunostadiochedi pocoo nuru,iaj-rroJir#aadelrastruttura
"o_po.ru_".r_
to elastico
lineare,
echeouindinonpr.r.nru,*riir'J.io.urioni
anelasti-

che.nella faseimmediatamenteprecedente
il

.off urro "fjrro senzapreavvi_

A volte la fessurazione.
e la_rottura sono molto vicine e addirittura
possonocoincidere,avendosianche
in questocasounu .oi,u.u di tipo fragi_
le. Ula tale situazione,per la,veritpo.o
f..q*rt" niff'p.ut"u tecnica,si
verifica quando le travi sono dotate
di una pri""ntuu a i_atura partrco_
larmentemodesta.
17.3.2. Il caso della rottura per
flessione per momenrc mqssrmo
Si consideri la genericasezionedelra
figura 17.6, sorrecitatada una
coppia esternaagenteDarallelamente pia;o
al
di simmetna. Nella figura
17.6a riportato il diagiammadelle
deformazi,o"i..ii;"*i"1" e nel conglomerato relativo alla fase di esercizio,
in cui si i.di;;;;",
- e" la contrazionespecifica
totale del conglomeratoal lembo superiore;
- e,o la deformazione
specificadettafiUra aicongil;
postaall,altezza dell'armatura pretesa;
- ero la dilatazionespecifica
dell,acciaiosollecitatodallo slbrzo di preten_
sione.
Le deformazionidel diaerammadi fig.
17.6a
quelle provocate dalla sola nrecompressione comprendonoquindi sia
sia quelle relative ai carichi
esterniagentinella fase di esercizio;in particoraie
ia iia il)ione ,r, aal, armatura di pretensionedeve ritenersi gi
depurataa.iiurio,, corrispon_
dentealle cadutedi tensioneain"rite n'eit"nipo.
E;;iliJ,.
inoltre preci_
sare che la deformazionespeclticae,opu
risultare, in tale rase di lavoro
della trave, sia di contrazio;e, comeriportato
in figura, che di dilatazione.
La deformazionedell,acciaioarmnico
.irrfi"" p..i"rrt" differente da
quelladet conglomeraroDosto
alla stessaq"o;;;';;;';"cavi
scorrevori,
infatti, alt,atto della mesiain tensione
i cavi sonoliberi di scorrereall,inter_
no delleguaine,mentrenel sisremaa.
fili ao"."nti ta i"suli"n"
eff ttuata
prima del getto.
euindi solo dopo
d"il";;;;;t
casodi rravi
-l,iniezi.r.
dopo il taglio,deifili
net casodi tra;;;,
l,acciaio
lljl-,rjl:
ly'.."
ed it
conglomerato,essendosoridalitra roro,
sono costretiia deformarsidella

Le |etfiche a fessurazone e rotlurs

441

ec

'

tt

r_.|

F-i!-+
a)

.",

"t 'l
b)

Figura17.6
stessaquantit. Nella fig. 17.6a si indicata con:
cJ -

^f

h'f

car

(17.5)

la dilatazionefittizia pari alla somma di quella dovuta alla pretensione


dell'armaturae della deformazionespecifica(di contrazioneo di dilatazione)del conglomeratosituato all'altezzadell'armatura stessa.
La deformazioneunitaria dell'acciaioarmonico al collasso(fig. 17.6b)
, dunque,pari a:
(17.6)
in cui e, la dilatazionespecificadella fibra di conglomeratoposta alla
quotadell'armatura,letta sul diagrammadella e nella situazioneultima. La
dilatazionee, rappresenta,quindi, la deformazionedell'acciaiopretesoal di
l delladecompressione.
Nell'ipotesidi conservazione
dellesezionipianefino a rottura, la linearit deldiagrammadi fig. 17.6bconsente,peraltro, di istituire la relazionetra
e"ed e":
ec
)c

h - x

(r7.7)

442 Teoiq e tecnicadelle costruztonl

di cui ci si awale specificamentenel seguito'


precedenza'avvieneper
Il collassodella sezione,comegi accennatoin
schiacciamentodel calcestruzzose:
(17.8)
ovvero per rottura dell'acciaio, se:

(17.9)
di rottura del calceavendoindicato con e., ed er, le deformazioniin fase
"il.; e dell'acciaioarmonlco'
struzzo
""
percentuale
la tensioneiniziale nell'acciaio'esistequindi una
il
contemporaneamente
limite dell'armatura pretesapr,per cui si raggiunge
Evidentementeper
"ofluso a"f|u..iaio armonico e del conglomerato'
lt )

(17.10)

ltt

lembo compressodel
la rottura caralter\zzatadallo schiacciamentodel
conglomerato,mentre Per
(17.11)

It1pt

I'armaturaa determinareil collassodella sezione'


l7 .3.2.1. Calcolo dell'armatura limite
limite' per
Individuata la dilatazione fittiziaZr, il calcolo dell'armatura
che si verifichi il collasso
o,runoi.r.runri detto, viene condotto imponendo
e per I'armaconslomerato
;;;;;.;;;;
;ei I'estremafibra compressadi
tura
"-' tesa(fig. 17.7).
in tal
tia il lembo estremocompressoe I'asseneutro viene
r-" ai-;,
casodeterminatadalla relazione:
,o

e,

ei

(r1.12)

t.

delle sezionipiane'
dedottain baseall'ipotesrammessadella conservazione

L
l

Le veri.ichea essurqzione e rottura


8oo

443

A6c

Figura 17.7

Dalla(17.12) si ha quindi:
n
xt' -- eco+ etu- ef

(17.13)

L'equazioneesprimentel'equilibrio alla traslazionenella direzioneparallelaall'assedella trave si scrive(fig. 17.7):

t''
o(u)b{r) a,
orln -)n

(t7.14)

evendoindicatoconl/i I'armatura alla qualecorrispondeil collassocontemporaneodell'acciaioe del calcestruzzo,corroy,la tensionedi rottura dell'acciaioe dove:

t = e ( = : x
xI

La (17.14) consentedi determinareimmediatamente-z4r:

(17.1s)

444 Teoa e tecnico delle costruzioni

n, =

l . ' o ( e tb { x )a x

(17.16)

La rottura, quindi, awiene per collassodelllarmaturadi precompressione quando:


Ar 4 A1t

07.17)

mentre avvieneper schiacciamentodel conglomeratose risulta:


A7 ) A1r

(17.t8)

17.3.2.2. Le sezioni debolmentearmate


Nell'ipotesi di Ar < A, il diagrammadelle deformazioni si presenta
comeillustratoin fig. 17.8.
La posizionei dell'asseneutro vienedeterminatadall,equazionedi equi_
librio alla traslazione:
f''
o ( e )b ( x ) d x
"I0

(17.19)

essendo:

E : e ( = 2 x
x

(17.20)

Il momento flettente di collasso fornito dall'equazionedi equilibrio


alla rotazioneintorno al baricentrodella zona .o-p.irru, ossiadalla rela_
zione:
Mo= oio'Ar'h*

(17.21)

doveft * rappresentala distanzatra il baricentrodei cavi di precompressrone


ed il punto di applicazionedella risultantedegli sforzi di compressione
nel

Le verirtche a essurazione e rottura

445

o r l

F------l-tr-----------l
Fgurs 17.8

Tale punto di facile determinazioneuna volta fissatala legge


calcestruzzo.
=
o o(e)per il calcestruzzo
e aver calcolatoi tramitela 117.19).
17.3.2.3.Le sezioni fortemente armate
Nell'ipotesidi Ar > A, il diagrammadelle deformazioni si presenta
comeillustrato in fig. 17.9.
Si ha pertantoper il valore della dilatazionenell'acciaio:
-

h - x

(17.22)

La posizionex dell'asseneutro fornita dall'equazionedi equilibrio alla


traslaz
ione:

t"
"\ 0

o ( e ) b (x) dx

(t7.23)

446 Teoria e tecnica delle costruzioni

"'

..

_,

,l

Fguro 17.9

(J)

t"o
-J
)t

(17.24)

Nella relazione(17.23)o, funzione di e, e quindi, come risulta dalla


(17.22),di x. La (17.23)perranto un'equazione
nell,unicaincognitai che
pu risolversiper via iterativauna volta fissatala leggeo - e del conglome_
rato e quella dell'acciaio.
Il valore del momento di rottura fornito dall,equazionedi equilibrio
alla rotazioneintorno al baricentrodella zona compressa,ossiadalla relazione:
Mo = or ' At . h*

(t7.25)

in cui o, funzione di e, e quindi di i, mentreft*, come visto, facilmente


calcolabileuna volta risolta I'equazione(17.23\.
17.3.2.4. Le verifiche s rottura nella pratica tecnica
Nei paragrafi precedenti stato espostoun procedimentodi calcolodel
momento di rottura per sezionidi forma generica,valido per un qualsiasi

Le veriliche a fessuruzione e rottura

44'7

o - e del calcestruzzoe dell'acciaio.La procedura,benchconcetassaisemplice. notevolmentelaboriosanella pratica applicaziopercui si preferisceadottareformulazioni approssimateche ne consenuna valutazionesufficientementeesattae piir rapida.
Il calcolodel valore del momentodi rottura pu essereinfatti condotto
semplificativadi diagrammadi compressionerettangolaredel
In particolaresi assumeun diagrammarettangolareestesoad
)estruzzo.
partire dal lembosuperiorecompresso,pari a 0.80i,
y,
valitataa
altezza
i la profondit dell'asseneutro; si assumeinoltre una tensione
limite del calcestruzzopari a o"". In tali ipotesi, il regimedi
e di tensione rappresentatonella fig. 17.10.La posizione
'asseneutro viene calcolata,al solito, utilizzandoI'equazionedi equiliallatraslazione.A tal fine, dovendosivalutarela risultantedegli sforzi
trazione,si devecalcolarela deformazioneerdell'acciaioarmonico,pari,
visto,a:

(17.26)

e:ep+eap+ea

residua,e,,
e, la deformazionecorrispondentealla precompressione
della fibra di calcedeformazionecorrispondentealla decompressione
postaalla quota del cavo ed e, la deformazione,letta sul diagramdellee, in corrispondenzadella situazioneultima della sezione.

'

"

r B '

;
^ l

l-T------'1
t

r
l

Figura 17.10

La deformazionenell'acciaio armonico dovuta alla precompressione


nel casodi piir cavi posti alla stessaquota, pu esserevalutata con
riferimentoalla tensionemedia, ossiacon la relazione:

448 Teoria e tecnica delle costruzioni

'

-rP

Et

\t - t^ w i
nEr

(17.27)

in cui or, la tensionenell'iesimocavo depuratadellecadutedi tensioneed il


il numero di cavi.
La deformazionee," della fibra posta al livello dei cavi, dovuta alla
decompressione
del calcestruzzo, fornita dalla relazione:
-ap

p.

LG

. )

(t7.28)

in cui N lo sforzo residuodi precompressione,


pari alla sommadegli sforzi
residuiagentinei singoli cavi, ed e l'eccentricitdi / rispettoal baricentro
della sezione.
Con riferimento al casoparticolaredella sezioneriportata nella figura
17.10,l'equazionedi equilibrioalla traslazionesi scrive:
a) per y q d
By o - - A r o r : 0

(17.2e)

b)perd<y<(H-d)
Bdo,.*b(y-dlo,"-Aft=0

(17.30)

Nelle (17.29)e (17.30)la tensioneo, nell'armaturadi pretensione

funzionedella deformazionee,fornita d,alla(17.26), e pu quindi calcolarsi


a partire da quest'ultima una volta assegnatoil legameo - per I'acciaio
armonico. La e, dipendeper, tramite la e,, dalla profondit dell'asseneutro i: ne consegue
che la determinazione
di i, a cui legaroy, richiede,
generalmente,la soluzionecon un procedimentoiterativo dell'equazione
(17.29)ovverodella(17.30).
Occorre inoltre rilevare che in pratica, nella sezionedi cui si vuole
calcolareil momentodi rottura, dispostaancheun'armaturadolceordinaria siaal lembosuperiore
chea quelloinferiore:la(17.29)ela(17.30)vanno,
in tal caso, modificate inserendoi termini relativi ai contributi offerti da
questasia allo sforzo totale di compressioneche a quello di trazione.

Le veriliche a fessurazone e rottura

449

o"'b(r)

Figuru 17.11

Notala posizionedell'asseneutro, possibileinfine calcolareil momento di rottura utilizzando l'equazionedi equilibrio alla rotazione.
Con riferimento alla sezionedella fig. 17.10,l'equilibrio alla rotazione
al baricentro della zona compressafornisce:

Mo: o/fr-

( l7 . 3 1 )

ft* la distanzatra il baricentrodell'armaturadi pretensionee quello


dellazonacompressa.
i

Valutazionipi approssimatedel momento di rottura possonoinfine


effettuatebasandosisulle due seguentiosservazionifondamentali:
a) la percentualedi armatura in generelargamenteal di sotto di quella
limite,per cui la rottura si verifica per collassodell'acciaio;
b) il bracciodella coppia interna, per gli usuali rapporti adottafi di B/b
'(fig.
con il valore(h - d/2).
17.11),coincidesensibilmente
In tal casoinfatti si ricava immediatamentela relazioneapprossimata:

Mo= o1.Ay - X)
l,

(r7.32)

in cui o7" la tensioneconvenzionaledi rottura dell'acciaiopreteso.


Indicandocon:
Apy" 'l A ,o1,
o,"bh

(17.33)

I
450 Teoa e tecnco delle costruziont

la percentualemeccanicadi acciaioteso,valori di M, piir aderentialla realt


sono, peraltro, forniti dalla relazione:

[ ' - c2 .) l

M, = (Arorhl + A,oyJt,)
|

(17.34)

nei casiin cui risulta (q < 0.20)e (sh < A. Nella (17.33)e (17.34)si
indicato con Ared A, rispettivamentele areedi acciaiopretesoe di acciaio
ordinario, con hred ft" le distanzedei baricentridi dettearmaturedal bordo
compresso,conb lalarghezzadellatrave e con o^ la tensionedi snervamento
dell'acciaioordinario.
interessanteosservareche nelle relazioni approssimate(17.32)e
(17.34)il momentodi rottura non influenzatodall'entit delladeformazione inizialmenteimpressaall'armatua, caattezzata,invece,nellatrattazione innanzi svolta dalla dilatazione ittizia e, ovvero dalla dilatazione
(et t

e,).

Si ritenuto pertanto utile costruirele curve del momento specificodi


rottura:
M^

(17.35)

o.r)D n-

in funzione della percentualemeccanicadi armatura q e per diversivalori


della deformazioneiniziale di pretensione,espressaattraversoil rapporto
adimensionale(fig. 17.12):
t... -

(17.36)

Le curve,in particolare,sono statetracciateassumendoper le caratteristichemeccanichedei materiali i sesuentivalori:


or. :

18.OOO
Kg/ cm2

Er=2x1o6Kg/cm2
fn = 9%o

Le verifiche a fessurazone e rouuru

451

o"" = 400KT/cmz

- = 110. 10-'V4oo= 2,2voo


mentreil rapporto X statoassuntopari ad 1,2,3 e 4, rispettivamente
ai valori della er:
corrispondente
x=

4=6'8%o

x:2

lr = 4'6%o

x = 3

4 = 2'4Voo

x = 4

Zr = O,Z a'rrc

opportunonotare che a x = I corrispondeuna dilatazioneiniziale di


tiro prossimaa quella di rottura, mentreil valore1 = 4 corrispondeal caso
di armaturainizialmentepressochscarica;nelle praticherealizzazionisi ha
in genere1 = 2.
Le curvedella fig. 17.12presentanonei punti 0,, 0r, 0, e 0odellediscontinuitdovute al passaggiodal comportamentoa debole a quello a forte
armatura;le percentualimeccanichedi armatura limite sono ovviamente
funzionedel rapporto 1 ed aumentanoal diminuire di 1.
Da tali curvesi rileva chenel campodel comportamentoa debolearmatura il momento di rottura poco influenzato dal valore di 1 e quindi
dall'entitdello sforzo di pretensione;maggioriscostamentisi hanno invece
neicasidi comportamentoa forte armatura.
Dalle stessecurve si rileva inoltre che, nel caso di comportamentoa
diretdebolearmatura,il momentodi rottura con buona approssimazione
tamenteproporzionalealla percentualedi acciaio teso, cos come risulta
anchedafle (17.32)e (17.34).
Nei casiusuali della pratica tecnicasi utilizzanopercentualigeometriche
per i
fra 0,25cloe0,40ah,corrispondentia percentualimeccaniche,
comprese
pati
0,1800.
a
0,1125
e
.valoridi or, e o", adottati, rispettivamente
Neiduecasilimitedi q = 9,1125e0,1800,dallecurvedellafig. 17,12,si

: o,to34
Mo= o,to3o,obh2

orLrt : 0,9rsor64.rh

452 Teoria e tecnica delle costruzioni

o , o= 1 8O O Ox gf c m 2 e , " = 5 " / " "


Ef = 2 x1Ok9/cm2
oc= 4OO kgfcmz eco=Ztzoloo

4"b.-

x=1
0,30

0,25

"l

q20

"*
0,15

1:.77
'/

X=4

0,10

0,05

/"

,1121

o,1o

18

olo

0,3o

o,4o

q 50

Figura 17.12

o:4!
Mo = 0,160o,"bh2= 0.160
= 0,890o,l yh
ord.4l1
'
ot,/
t

molto vicini ai valori calcolabilicon le (17.32)e (1i'.34).


L'esamedelle curve rivela ancora come a parit di 4, nel campo delle
deboli armature, il momento di rottura risulti, anche se modestamente,
maggioreper e sezionicui corrispondonominori deformazioni iniziali; il
contrario inveceaccadeper il comportamentoa forte armatura.
Questo fenomeno d'altra parte fisicamenteintuitivo se si pensaal
diversosistemameccanicodi rottura nei due casi: per le deboli armature,

Le verrtche s fessurazone e rcttura

453

infatti,lo sforzodi trazionenell'armaturaall'istantedel collassonon dipende dali'entitdella deformazioneiniziale, mentre il braccio della coppia
internadiminuisceall'aumentaredi / e pertanto il prodotto et"Ath* dimi'
all'aumentaredella pretensione;nel casoinvecedella forte armatura
nuisce
bracciodellacoppiainterna si mantienepressochcostante,mentreovvia.entelo sforzo di trazione nell'armatura direttamenteinfluenzato dal
pi
valoredellosforzo di pretensione,e quindi il momentodi rottura tanto
pretenaltoquantominore 1, ossiaquanto maggiore la deformazionedi
sione.
Il caso della rottura per lessione per momento mtntmo
17..3.3.
pu avvenireper
In alcunicasi la rottura di una Irave precompressa
del momentoesterno'Ci si pu verificaresubito dopo I'esecucliminuzione
nel casoin cui, per effetto di una errata manozionedellaprecompressione
vra,nellatrave si ha una diminuzionedel momentominimo previstoin fase
pit
cliprogetto,oppure, nel casodi travi a pi campate,per effetto di una
sfavorivoledisposizionedei sovraccarichiche porta ad una diminuzione
dellasollecitazioneflessionale.
chetendea far nascereforti
In questicasilo sforzo di precompressione,
nella zona circostanteil cavo, non essendopi bilanciato
compressioni
del coneffettodel momentoesterno,pu provocarelo schiacciamento
Restandovalide le ipotesi formulate nel caso di rottura per momento
isimo,il diagrammadella deformazione rappresentatoin fig' 17'13'
-

e", la contrazionespecificaper la quale si verifica lo schiacciamento


del conglomerato:
e. I'aliungamentospecificodel conglomeratoal lembo superiore;
., ed., rapp.esentanola contrazionespecificadel conglomeratoin
dell'armatura nella fase iniziale ed alla rottura;
crrispondenza
g ed ., rappresentanola dilatazionespecificadell'armaturanella fase
inizialeed alla rottura;
La linearit dei diagrammi consenteinoltre di scrivere:

(H-x\

(h-x)

(17.37)

454 Teora e tecnica delle costruzioni

Tr------------r

t-

--s

l " l l
I

-N-f-b

I.+l.l

-Tr:-'r
f-fr-F-::=
l<--=---->l
Fase iniziale

Fase di rottura

Figura 17.13

Q - x)
\n - xt

c r= l t - e , = r - . #

(17'38)

La posizionedell'asseneutro i viene determinata,al solito, dall'equazione di equilibrio alla traslazione:


of , =

f-'
)n

o(e) b(x) dx

(17.39)

dove:

e = e ( . r )= : A . ,

(17.40)

ed in cui o, rappresentala tensionenell'acciaiocorrispondentealla deformazionee, e, quindi, come risulta dalla (17.38), funzione di i.
La (17.39), pertanto, un'equazionenell'unica incognita i che pu
risolversiper via iterativa una volta stabiliti i legamio - e dell'acciaioe del
calcestruzzo.
Il valore del momento di rottura, dall'equazionedi equilibrio alla rotazione intorno al baricentro della zona comDressa. fornito da:

Le veriichea fessuruzionee rottura 455

M o= o ' A r ' h *

(17.41)

in cui o7 rtota e h* (distanzatra il baricentro dei cavi ed il punto di


della risultantedegli sforzi di compressionenel calcestruzzo)
applicazione
una volta risolta la (17.39).
calcolabile
facilmente
17.3.4.La rottura della sezione presso-inflessa
Si prendein considerazioneil solo problema della semplicearmatura,
in generei cavi disposti semprenella zona che in condizioni di
essendo
soggettaa tensioni di trazione.
esercizio
Con riferimento alla genericasezionedella ig. 17.14,si consideranoi
duecasi:
a) I'asseneutro internoalla sezione;
b) I'asseneutro cadeal di sotto delle armaturepreteseed all'esternodella
sezione.

Figura 17.14

Per semplicitsi riferiscela caratteristicaflettenteesternaal baricentro


deglisforzi di compressionenel calcestruzzo.
Casoa)
Il collassodella sezione,similmente a quanto accadenella flessione

456 Teoria e tecnico delle costruzionl


b)

Fgurs 17.15

semplice,pu esserecaatfeizzatoancoradal raggiungimentodella deformazionelimite nellearmature,ovvero dallo schiacciamento


del lembo compressodel conglomerato.In fig. 17.15a rappresentata
la prima eventualit,
in fig. 17.15bil casolimite del collassocontemporaneodi entrambi i materiali, in fig. 17.15cil casodel collassoper schiacciamento
del conglomerato.
Nel casoillustrato nella fig. 17.15a,le caratteristichecorrispondential
collassodella sezione,dalle note equazionidi equilibrio, si scrivono:

-r

(17.42)

Mo: oJ.'At'h*

(17.43)

Jo

o(e) b(x) dx

doveft * rappresentala distanzatra il baricentrodei cavi di precompressione


ed il punto di applicazionedella risultantedegli sforzi di compressione
nel
calcestruzzo,e:
F
c

c \ ^ . /

(17.44)

- : ,

e"=(ey,-ey)

h - x

(17.4s)

Le verifche a fessurqzione e rotturq 45'l

Le (17.42) e (17.43) consenanola loro validit sino a quando la e"non


per il conglomeratoe cio, dalla
il valorelimite e",di schiacciamento
7.4$. sino a che la distanzadell'asseneutro x dall'estremolembo comsoddisfala diseguaglianza:

0(.r(-r,=

e-+tJu-eJ

(r7.46)

Per valori delle caratteristichecui corrisnondauna distanzax esterna


(17.46)(fig. 17.15c),cio tali cherisulti:

(.r(1

(17.47)

co+tfu-e

corrispondenti,sempredalle usuali equazionidi equilibrio, si


spressioni

ft

o , ( e , ). A ,' -J I o o ( e) b ( x ) d x
Mo:oyky)'Ar'h*

(17.48)

(r7.49)

la dilatazionee, dell'armatura desumibiledalla proporzione:


F
-J - =

r-I - +

h - x

a
-co :

(17.50)

del conglomeil collassocaatferizzalo,dunque,dal solo schiacciamento

Casob)
Nel caso invece che I'asse neutro cada al di fuori della sezione(fig.
,16)e cio che risulti verificata la relazione:
11 (;

< oo

(17.s
r)

458 Teoriq e tecnica delle costruzioni

TT----l

l--l r- I

l"ll'l

IJA]

l-l

-=
-t
-t

t-x
F=

-ll
.t-*r
-l-fft-

t-l
l::::::::l
I-l
-l

,rr, e. '

lt
I /

U
L
b)

a)

Figura 17.1.6

le caratteristichecorrispondential collassodella sezionesono fornite dalle;


N o = o 7 ( e y )' A t -

o(e) b(x) dx
\
r;_a

M o = o t ( e l )' A r '

h*

(r7.s2)
(17.53)

dove &* ha il solito significato, e(x) pari a:


ro

(17.54)

: e l x ) : : x
x

ed e, fornita da:

er=4-::s-nl
rilevareche per x interessante
I'aspetto:
e.:e,

(17.55)

oo (fig. 17.16b)la (17.55)assume

e-^

(17.56)

Le verirtche q fessurozone e rottura

459

le corrispondenticaratteristichedi collassovalgono:
No :

o y ( e y ')A t - o " . ' 4 "


Mo=o7k7)'5.

(17.57)
(17.58)

indicatocon .4" e S, rispettivamenteI'area dellasezionedi conglomeed il momenlo statico dell'areadelle armaturepreteserispetto al baridella sezione.

17.3.5.Costruzionedel dominio M-N


in fig. 17.17e pu essere
Il dominioM-N ha la forma rappresentata
per punti. Ad ogni diagrammadellee (fig. 17.18),cherappresenti
possibilestato di rottura, corrispondeinfatti una coppia di valori Mo-No
possonoesserecalcolati mediante le relazioni riportate nei paragrafi

Figura17.17

Dal diagrammadi fig. 17.17si deducecheil massimovaloredel momendi rottura si verifica quando presenteanche la caratteristicasforzo

460 Teofia e tecnca delle costruzioni

.r.7
,r
TF
| /t 7 I lJ
Jf444-!
I

el=gf!,

Figura 17.18

l7 .3.6. La rottura delle travi a cavi non iniettati


In tutti i paragrafi che precedonosi semprefatta l'ipotesi di perfetta
aderenzatra cavi pretesie calcestruzzoe questoanchenel casodel sistemadi
precompressione
a cavi scorrevoli,in quantosi ipotizzachela rottura awenga dopo I'iniezionedei cavi.
Nel casoinvecechela trave vengacaricataprima dell'iniezionedei cavi,
il meccanismodi rottura che si verifica in questocaso molto diversoda
quello finora descritto.
Gli effetti dell'aderenzasonomolto evidentisesi confrontanoi risultati
della prova condotta fino a rottura su due travi identichein una sola delle
quali sia stataeffettuataI'iniezionedei cavi. Riportandoin grafico i risultati
di questaprova (fig. 17.19)si vedechela travea cavi iniettati,a paritdel
valore del carico agente,si inflette di meno.
Ci si spiegain quantoin questocasola deformazionedel cavo ugualea
quelladel calcestruzzo
al quale aderente,mentrenell'altro caso,mancando
uno
scorrimentotra cavo e calcestruzzoe la deformaI'aderenza,si verifica
zione nel cavo assumeun valore mediamenteminore e pressochcostante
lungo tutta la trave. In quest'ultimocaso,inoltre, lo sforzonel cavonon crescein manierasignificativaall'aumentaredel caricoesternofino alla rottura.
La differenza di comportamentotra i due sistemi si traduce in una
diminuzionedel momento di fessurazionedel 10 + 1590e del momentodi
rottura che in alcuni casi pu ancheesseredel 50%.
e
del calcestruzzo
La rottura awiene quindi sempreper schiacciamento
presente

grande
Solo
se
fessura.
si verifica dopo la formazionedi un'unica

Le veiiche a f$surozone e rotturo

461

C A V I I NI E I T A T I
CAVI NON INIEITATI

o.

SPOSTAMENTO

Figura 17.19

unadiscretaouantit di armatura non Dretesa.la fessurazionesi manifesta


nel caso delle travi a cavi iniettati e cio con una serie di oiccole
Il caricodi rottura si pu calcolarein manieraapprossimataconsideranI'effetto della precompressione
come una forza esternache rimane coal cresceredei carichi fino alla rottura. Pertanto valsono ancora le
(17.23)e (17.25)nelle quali o, assumeil valore di tensionenelle
Dretesein assenzadi carico esterno.

7.4.Esercizi
n. 17.1
La sezioneriportata nella fig. 17.20 sollecitatada un momentoflettenmassimoin esercizio:
M*^ = 320 tm
da uno sforzo:
precompressa
N = 360t

462 Teoria e tecncq delle costruzionl

dispostocon eccentricit:
e -- 0,6082m
Le caratteristichegeometrichedella sezionesono le seguenti:
A

: 0,5245m2

/s

: 0,8418m

!1

= 0"7082m

= 0,1565ma
(" = 0,1859m3

Wi = 0 '2210m3
di resistenza
Prevedendoche la trave sia realizzalacon calcestruzzo
caratteristica:
R"r = 450k8/ cm2
vale:
la resistenzamassimaa trazione per flessione,secondole norme'

: 28,6rk8/cm2
f "rt : 1,20x 0,70 x 0,5s x {[5tr
il momentodi fessurazione:
Dalla (17.3)si calcolaimmediatamente
( 360 + 360 x 0.082+ 286,10.lx 0,2210: 433,86tm
"^n.
' o -_
o,22lo
)
10.5245
quindivale:
alla fessurazione
di sicurezza
convenzionale
II coefficiente
M;
''t = M-^

433,86
320

Le vefirtche a fessurqzione e rotura

F___j!

'

75

Figurq 17.20
n. 1 /..2

La sezioneriportata nella figura 17.21 sollecitatada un momento


M = 284,40tm
da uno sforzo:
precompressa

N = 285,645r
con eccentricit:
e=O,64m

464 Teoria e rccnica delle coslruziont

1-

lr0

150

lI
F
110

-T9 l

a . a
a

r
'

Figura 17 21

Le caratteristichegeometrichedella sezionesono le seguenti:


A":0'4270mz
Ap = 7,432+ 2 x 11,148= 29,728cmz
At = A'r = 412= 4,52 cm2
l'':

O ' 7 7m

li:0"73 m
ma
I = 0,11571

Le veri.fiche a essurazione e rcttura

465

Si vuole effettuarela verifica a rottura Der momento massimo.


Il calcolodel momentodi rottura vieneeffettuatocon le seguentiipotesi:
diagrammadelle deformazioni rettilineo;
deformazionea rottura del conglomeratocompressoe,, : 0.3590;
diagrammadi compressionerettangolareestesoad un'altezzay pari a
0,80dell'altezzadella zona compressa;
tensioneconvenzionalelimite del conglomeratocompressopari a
q, = 0'44 R"
plastico dell'acciaio;
comportamentoelastico-perfettamente
deformazionemassimadell'acciaioteso al di l della decompressione
tr' = l'04/o;

r-esistenza
di calcolo dell'acciaioda precompressopari a fo,o = fr*/t"
resistenzadi calcolo dell'acciaioordinario pari a fro = fy*/',"
tensionedi calcolo dell'acciaio ordinario compressonon superiorea
quella.corrispondentead una deformazionedello 0,2090.
Nel casoin esamesi assume:
o". = 0,44 x 400 :

176kg/cm2

f 0,7= 17500/1,15= 15217k7/cmz


fra = 44O0/1,15= 3826kg/cm2

ke/cm2
E" = l8ooo.'l4 = 36o.oo0
Ep = 2'000'000ks/cm'
4 = 2'lol'ffi} k8/cm'
La deformazionenell'acciaio armonico dovuta alla pretensionedelle
armature,valutata con riferimento alla tensionemedia, pari a:
285645

= 0,4804Vo

29,728x 2.000.000

466 Teoria e tecnica delle costruzioni

co= 0,35 %

3.E

t
e r o= ' l , o %

Fgtoa 17-22

La deformazionenella fibra di calcestruzzoposta alla quota dei cavi


vale:

64x64
2Ss64s( | '., :
x 108
0,11571
*360006
)
lq.no

= o,oouro"

Di seguitosi determinaper tentativi la posizionedell'asseneutro eguasi


e di trazionee successivamente
gliandogii sforzi risultanti di compressione
calcolail corrispondentemomento di rottura'
La risultante degli sforzi di trazione viene calcolataconsiderandonell'acciaioarmonicounadeformazionepariallasommadiquellacorrispondenteallaprecompressioneresidua,alladecompressionenellafibradicalcestruzzopostaalla quota dei cavi ed a quellaletta sul diagrammadi deformazione in corrispondenzadella condizioneultima della sezione'
l'tentativo
Si adotta il diagrammadi deformazioniriportato nella figura 17'22'
Dalla linearit del diagrammasi calcolala profondit dell'asseneutro:

x":r47fi=sz,tt,*
per cui:

Le verifche a fessurqzione e rotturu

467

o'ol
il41 - 38,11)= o,N9449
1 4 7- 3 8 , 1 1

o-'90'3's
- 3) = o.o$zza
(38,11
.l
-i =
38,11

Risultandoquindi:

e" -- 0,009449t

15217 =
0,007609
2.000.000

e'r=0,OO3224>0,002

oP = 75217kg/cmz

oi = 3826ke/cm2
di comprescomedetto,un diagramma
Adottandoper il calcestruzzo,
rettangolaredi Profondit Pari a:
Y = 0,80 x" = 30,49cm
risultantedegli sforzi di compressionevale:

kg
C = 176x (1000+ 170+ 16 x 10,49)+ 3826x 4,52 = 252'753
la risultante degli sforzi di trazione vale:
-- 469665kg
T = 15217x 29,728 + 3826 x 4,52
tentativo
Si pone
e" = e"" -- 0,3570
x"=90cm

468 Teoria e tecncs delle costruzionl

per cui risulta:


> 0,002
x 87/90 = 0,003383
ei = 0,OOrS
t, = 0,0035x 51/90 = 0,001983
= 0'001822
> 3826/2100'OO0
r: 0,0035x 57/gO= O,O02217
nell'acciaioarmonicovale:
complessiva
La deformazione
eo= e, I eop+ eo= 0,004804+ 0,000467+ 0'001983:
= 0,00'7254
< 0,007609
Si ha quindi:
o'r : 3826k8/cm2
x 2.000.000:
op = O,O0'7254

14508k8/cm2

o, = 3826 kg/cm2

Essendo

):0,80x90=72cm
e di trazionevalgonorispettivamenle risultanti degli sforzi di compressione
te:
C = 176 x (1000 + 170 + 16 x 52') + 3826 x 4,52 = 369646ks
I = 14508 x 29,728 + 3826 x 4,52 = 448587kg
3? tentativo
Si pone
ec=eco=0,35Ea
x,:

lO4 cm

e rcttura 469
Le ve rtcheq fessurazione
cui, dalla linearita del diagrammadelle deformazioni,risulta:
; = 0,0035x l0l/rD4 = 0,003399> 0,002

p= o,oo35x 37/lo4 = o'ool245


< 0,001822
/ = 0,0035x 43/104= 0'001447
nell'acciaioarmonicovale:
complessiva
La deformazione
p= 0,004804+ 0,000467+ 0,001245=
= 0,006516
< 0,007609
Letensioninell'acciaioordinarioedin quelloarmonicoquindivalgono:
o', = 3826kg/cm2
op = 0,006516x 2.000.000= 13032k8/cm2
or = 0,001447x 2.100.000- 3039kg/cm2
risultantidegli sforzi di compressionee di trazione, essendo:

y = 0,80 x 104= 83,20cm


pln a:

= 176x (1000+ l7O + 16 x 63,20\ + 3826x 4'52 - 401t85kg


T __ 13032x 29,728+ 3039x 4,52 = 40tt52 k8
praticamente
verificatol'equilibrioalla traslazione,si ritiene
Essendo
:ttabilela posizionedell'asseneutro.
La distanzadel punto di applicazionedella risultante degli sforzi di
dal lembo superiore pari a:

50 x 2/2 + 170x 23,30+ 16 x 63,2x 51,6+ 6 x 4,52x 3


1000+ 170+ 16 x 63,20+ 4,52x 6
= 30,36cm

4'7O Teora e tecnica delle costruziont

La risultante degli sforzi di trazione inveceapplicatain un punto che


dista dal lembo superioredi:
.

29,728 x 13032x 141 + 4,52 x 3039 x 147 29.728 x 13032+ 4'52 x 3039

t1.1 --

Il braccio della coppia interna dsulta pertanto pari a:


d = r4r,21 - 30,36 = lr0'85 cm
Con riferimento al pi piccolodei due sforzi, il momentodi rottura vale:
M, = 401152x 1,1085 = 444677kgm
Il coefficienteconvenzionaledi sicurezzaalla rottura quindi pari a:
444.677
r'=zfg.A=r'ror

Copitolodiciottesimo
Le cadutedi tensionenelle strutture precompresse

18.1.Generalit
stataagli ini"i condizionataprinL'applicazionedellaprecompressione
all'impiegodi acciaiil cuitassodi lavoro
dalledifficolta connesse
cipalmenie
percoprire con buon rendimentoI'aliquota di tensioneche andava
otesse
acciai.
stessi
e
degli
conglomerato
loiu
-" u.uuu delle deformazionilentedel
(caiali perditedi tensione,che correntementevanno sotto il nome di
statico
dute,ditinsione>,hanno un'importanzadecisivasul comportamento
essedevono,infatti, essereprevistee valutate
di unastrutturaprecompressa:
in mod che, una volta scontate,la struttura assumaquel
adegoatamente
iegi-medefinitivo garantito proprio dalla conservazjonenel tempo di una
ce;iaaliquota dello stato di coazioneimpressoinizialmente'
distinguersiin due cateLe caute di tensionepossonosostanzialmente
e quelle
gorie:quellelegateal sistmaed alle modalit di precompressione
precisamendei materiali' Pi
iipenantida caratteristicheviscoelastiche
segue:
te Dossonoesseresuddivisecome
a) perditedi tensionedovutea fenomeniistantaneichetendonoa diminui
re I'allungamentoimpressoai fili;
b) perditeditensione dovute alla resistenzad'attrito tra cavi e calcestruzc) perditedi tensionedovute a fenomeni differiti nel tempo'
di diversifenomeDi tali cadutedi tensione,le prime sonoconseguenza
quello
a cavi scorrevoli'
ni, alcunitipici del sistemaa fili aderentied altri di
a cavi scorresonocaratteristichedel sistemadi precompressione
leseconde
voli, mentrele terze sono comuni a tutti i sistemiadoperati'
paragrafi si esaminanoinizialmentele perdite di tensione
, ilei successivi
adoperacui in a) e b), facendriferimento ai sistemidi precompressione
c)'
lettera
alla
di
cui
si trattano i fenomeni
e succssivamente

4'72 Teoria e tecnica delle costruzont

18.2. Cadute di tensioneper fenomeni isfanianei


Come rilevato, le cadute di tensionedovute a fenomeni istantaneisi
a fili aderentiche in quello di
manifestanosia nel casodi precompressione
precompressione
a cavi scorrevoli. Le causeche determinanotali perdite
individuatenella deformazioneelasticacheinsorgenel
sono essenzialmente
conglomeratoper effetto dell'applicazionedello sforzo di precompressione,
nel rientro degli apparecchidi ancoraggioe nello scorrimentodei fili all'atto
del bloccaggio.
18.2.1. Deformazione elastica
viene
Nel casodi travi a cavi scorrevoli noto che la precompressione
effettuata facendocontrasto sulle testatedelle travi stesse,consentendoai
cavidi scorrereall'internodelleguaine. quindi possibileottenerenell'acciaio una tensioneprefissata,non influenzata dall'accorciamentoelastico
alla messain tensionedelle
della trave che si verific contemporaneamente
poich la lettura ai manometridei martinetti
armaturedi precompressione,
viene effettuafa dopo che tale deformazioneistantaneasi manifestata.
ottenuta con pi cavi scorrevoli,la
Tuttavia, quando la precompressione
cui tesaturaviene effettuata in tempi successivi,nei cavi tesati per primi si
manifestauna caduta di tensione,usualmentedetta per (effetto mutuo),
dovuta alla successiva
tesaturadei rimanenti. Tale perdita, che pu essere
ridotta medianteopportuneritesature, valutabilein alcuneunit per cento
dellatensioneiniziale.
a fili aderenti,le armaturesono
Nel caso,invece,di travi precompresse
vieneimpressa,a maturazione
tesateprima del getto e la precompressione
awenuta, mediantel'aderenzatra acciaio e conglomerato.Ci comporta
corrispondeun identicoaccorciamencheall'accorciamentodel calcestruzzo
to dell'acciaioe quindi una riduzionedellatensioneinizialefornita all'armatura.
E opportuno notare che in effetti senzail verificarsi di tale caduta
nell'acciaio.il calcestruzzonon risulterebbesollecitatoda alcuna coazione.
Infatti, all'atto del taglio dei fili, lo sforzo iniziale, prima assorbitodagli
ancoraggiterminali indipendenlidalla trave, vienetrasferito al conglomerato a cui, per aderenza,sono solidali i fili stessi:si produce pertanto un
accorciamentodel conglomeratoe quindi, a causadella contrazionedell'armatura,uno statodi coazionein esso.

Le codute di tensione nelle strutture orecompresse 4'73

cadutadi tensionenell'acciaiopu esserecalcolatarilevandoche,per


nella fibra di calcestruzzoalla quota del genericofilo deve
(18.1)

-"f"

oc

(18.2)

Dalla (18.2)si ricava quindi:


F
--Je

-c

(18.3)

o" la tensionedi compressionenel calcestruzzo,valutata facendo


lo sforzo iniziale di precompressione.
alla sezioneornogeneizzata

Rientro degli apparecch di ancoraggio


a cavi scorrevoli,gli apparecchidi ancoNelsistemadi precompressione
annegatinelletestatedellatrave.
dellearmaturesonogeneralmente
In corrispondenza
dell'ancoraggio,pertanto, il calcestruzzorisulta soga sforzi concentrati in zone ristrette, cui fanno riscontro tensioni
tali da produrre la plasticizzazionelocale del materiale.Ci
il prodursi di una deformazioneanelasticache si rendemanifesta
il rientro degli apparecchidi ancoraggionella testata.
Il conseguenteawicinamento A/ delle sezioni estremedi un cavo di
/ produce, quindi, una caduta di tensioneistantaneapari a:
AI
Ao1,=4,

(18.4)

Il valoredel rientro A/ dipende,oltre chedall'entit dello sforzoapplicardalle caratteristichedi resistenzadel calcestruzzo,dai particolari codalla distribuzionedellearmaturemedella testatae segnatamente
intorno agli apparecchi.

474 Teoriq e tecnica delle coslruzont

La valutazionedell'entita del rientro, esistendouna copiosadocumentacon


zione sperimentale,piir che per via teorica, si perseguefrequentemente
criteri analogici.
18.2.3. Scorrimento dei fin al bloccaggio
In tutti i sistemi che prevedonoil serraggiodei fili mediantecunei di
ancoraggio,occorre prevedereuno scorrimentoiniziale dei fili rispetto al
cono, prima che questoabbia raggiunto la posizionedi bloccaggio'
L'entit di questoscorrimento una caratteristicapi o meno costante
di ciascunbrevetto e viene fornita dalle ditte costruttrici'
18.3. Cadute di tensione per attrito lungo il cavo
Nel sistemaa cavi scorrevoli,come detto pi volte, i cavi sono posti in
tensionea mezzodimartinetti e l'entit degli sforzi esercitati rilevabileai
manometri delle PomPe,
Lo scorrimentodei cavi nelle guainefa insorgeredegli sforzi di attrito
chesi oppongonoa quelli applicati,con concomitantediminuzionedi questi
ultimi. ie cadute di tensioneche si manifestanosono di entit diversaa
secondache il cavo abbia un tracciatolineareo curvo' Tali cadute,infatti'
come evidenziatoda numerosi risultati sperimentali,risultano pi elevate
nellecurveche raccordanoi cambiamentidi direzionedell'assedei cavi, ma
sono presentianchese il cavo ha andamentolineare, a causadelle leggere
ondulazionidovute alla difficolt di porre in operaun cavo perfettamente
rettilineo.
Le cadutedi tensionedovute all'effetto di curvaturadipendonofondadalla deviamentalmentedalla pressioneesercitatadal cavosul calcestruzzo,
in
curvatra
attrito
di
coefficiente
e
dal
del
cavo
zioneangolaredel tracciato
cavo e guaina.
Le adutedi tensionedovute all'effetto di lunghezza,presentisia nei
dalla
tratti rettilinei che in quelli curvi, dipendono invece essenzialmente
in
attrto
di
da!
coefficiente
zza
e
lunghe
sua
dalla
forza esercitatadal cavo,
linea.
Si analizza,pertanto,l'andamentodello sforzolungo un tratto a sempli
ce curvaturadeiquale sianoR il raggio di curvatura,ctqI'apertura angolar
massimadella curva, No ed N' gli sforzi presentiagli estremi'
All'applicazionedello sforzo No il calcestruzzo(fig' 18'l) reagiscecon

Le codute di tensione nelle strutture precompresse 475

No

Figura 18.1

un sistemadi pressioninormali al cavoin ciascunpunto, cui corrispondeun


sistemadi tensioni tangenzialidi attrito:
p, = " . p"

(18.5)

essendo
, il coefficientedi attrito in curva tra il cavo e la guaina.
Dall'equilibrio di un elementodi lunghezzainfinitesima:
d s = R . d a

(18.6)

$ ncava:

p,-R.du=

=^+
w,"nf;
N
" r - R

(18.7)

(18.8)

La variazionedello sforzo dovuta all'attrito lungo l'elementoconsiderato, essendoper I'equilibrio nella direzionedella tangente:

476 Teora e tecnica delle costruzion

N -

(18.e)

(N * dN) = P,Rdu

risultaquindi:
dN =

- ptRd.a= - f"p,R4a =

- f"N da

(18.10)

relazioneche consentedi ricavarela leggedi variazionedello sforzo lungo


I'assecurvo del cavo:
dN
_=

_Icad

(18.11)

Integrandotra 0 ed o si ricava il valore dello sforzo nel punto generico


definito dall'angolo ct:
N = N oe-fp

(18.12)

e di qui la variazionedi sforzo:


AN=No-N=No(t-"to1

(18.13)

owero, dividendoper la sezionecostantedel cavo,la variazionedi tensione:

Aon -- oo ( t - "'r," 7

(18.14)

Ponendoal posto dell'angologenericoc il valoreao dell'aperturaangolare massimadel tratto curvo. si ottiene la riduzione totale di tensione:
Aon=oo(t-"to"1

(18.15)

che mostra come essa,sempreche la curvatura conserviovunquelo stesso


segno,siaindipendentedal tipo di curva e funzionesolamentedell'angoloao
tra le tangenti estremedelimitanti il tratto curvo.
Nel casochela curvaturadel cavopresentiinversionidi segno(fig. 18.2)
si pu procedereal computo progressivodelle perdite sui vari raccordi,
mettendoin conto per ciascunodi essila relativa ampiezza(variazionedelle
tangentiestreme),cosicchla perditatotale risulta data, almenoteoricamente, da:

Le codute di tensione nelle strutture precompresse 47'7

r)
Figurq 18.2

= oo T _ . { - l
1Ao1),,,
rr.2, l
lt

(18.r6)

In effetti in corrispondenzadei punti di flessosi sonodeterminatesperiperdite di tensioneancor pi gravosedi quelle teoricamente


mentalmente
per cui opportuno limitarne il numero al minimo possibile.
calcolate,
Neitratti rettilinei non si dovrebbero,in teoria, manifestarefenomenidi
attrito,Tuttavia, in fase di esecuzione
si verificano deviazionidel tracciato
nominale
e contatti accidentalitra i diversielementidel cavo, l'alloggiamento e gli eventualidispositivi distanziatorie quindi, anchenel caso di cavi
rettilineicorrettamenlerealizzali, si hanno perdite di tensioneper attrito.
vengonoin generevalutateriferendosiad una deviazioneconvenzioQueste
per
naleB
unit di lunghezza,per cui operandoin modo del tutto analogoa
quantovisto in precedenza,si ha:
Ao, = oo(l -

eLa'''t= o(l -

e I')

(18.17)

in cui x la distanza della sezionein cui si vuole valutare la caduta di


tensione
dalla sezionedi applicazionedi ooed f, = Pf" il coefficientedi
attdtoin linea.
Considerando
sia la perdita dovuta all'attrito in curva chequelladovuta
all'attritoin linea, la cadutadi tensionetotale, tenendoconto dellavariazionecontinuadella tensionenel cavo, vale:
Ao* :

+
oo fl - e'U"" t''t,

(18.18)

4'18 Teo a e tecnica delle coslruziont


d2

, I
I

Fguro 18.3

e limitando lo sviluppoal
Sviluppandoin seriela funzioneesponenziale
secondotermine, si ottiene:
Lo, -- oo(f"a * f,x\

(r8.19)

La valutazionedelle cadute di tensioneper attrito mediantela (18.19)


risulta attendibilesoltant.se (f" a + , x) minore di circa 0'25.
Un casodi particoldreinteresseper le frequentiapplicazioni quellodel
e tesato da entrambele parti (fig. 18.3).
cavo rialzato alle due estremit*
La massimacaduta di sforzo si risentir nel punto X del cavo che non
subiscespostamentoper effetto del tiro applicatoalle estremit.L'ascissadi
questopunto si ricerca,pertanto, eguagliandogli sforzi nelle sezioniimmediatamentea destraed a sinistra di essoowero, nel casoche gli sforzi No
applicati alle estremitsiano eguali, eguagliandole perdite di tensionepresenti nei due tratti del cavo separatida X.
Con riferimentoalla fig. 18.3,tenendoconto delleperditedi tensionenel
tratto rettilineo, si ha:
oo[l -

( f , a r ' r f , x \ l = o 0 [ 1- V " o t t f t ( l - - r ) ] ]

da cui si ottiene:
"

I
2

f".
*

\az

at)

Le cadute di tensione nelle strutture precompfesse 479

Cadutedi tensioneper fenomeni differiti


In tale categoria,certamentedi gran lunga pi importante ed insidiosa
altre, sono compresele cadutedi tensioneper deformazionilente nel
e nell'acciaio, dovute ad effetti viscosi che dipendono dallo
di sollecitazione
nella struttura, e le cadutecorrispondential fenomeno
ritiro. cheinvecesonopressochindipendentidallo stato di sollecitazioCircai fenomenidella viscosite del ritiro del calcestruzzoe del rilassadegliacciaisi rimandaa quantodetto nei paragrafi1.2.5.e 1.4.3.

Valutazionedelle cadutedi tensioneper effei lenti


La conseguenza
diretta dei fenomenidellaviscosite del ritiro del calcesul comportamentonel tempo degli acciaipretesi quella di ridurre
essilo stato di deformazioneimpressoall'atto della messain tensionee
di orovocareuna cadutadi tensione.
La valutazionerigorosadellacadutacausatada tali fenomenie da quello
rilassamento
degli acciai oltremodocomplessaed incerta.Ci dovuto
all'impossibilitgi accennatadi descriverecon sufficienteapprossimail fenomenodel rilassamentodegli acciaiarmonici (paragrafo1.4.3.),
alladifficolt di valutarein pratica i coefficientio, B e 7 checompaiono
(1.7)ed (1.8) dei paragrafi1.2.5ed 1.2.6.Volendostudiare
espressioni
problema
il
in via teorica,limitandosiper semplicitad una trave ad
rettilineo, precompressabaricentricamentee di sezionecostante(fig.
8.4),I'equazioneche definiscenel tempo l'entit dello sforzo di precompu ricavarsidall'eguaglianzadelledeformazionidel calcestruzzo

-l

Figura 18.4

dell'acciaio,a partire dall'istante in cui impressolo stato di coazione.

480 Teoria e tecnico delle costtuzioni

Indicando con:
/
A", E"
A,. E,
6i,;
!(t, z)
.(i)
No
N(l)

la lunghezzainiziale della trave e del cavo preteso;


l'area della sezionetrasversaledella trave ed il modulo di elasticit
del conglomerato;
dell'acciaio;
le analoghecaratteristiche
la funzine di viscositdel calcestruzzodi cui al paragrafo l'2'51'
I'analoga funzione per l'acciaio;
la contrazionespecificaprovocatadal ritiro al tempo /;
iniziale e cio al tempo / : /1 ;
lo sforzo di precompressione
al tempo l;
lo sforzo di precompressione

l'equazionedi congruenzafra calcestruzzoed acciaio al tempo f assume


I'asDetto:

N - No,
E,A "

" = ( t l ' ( t . d r + e , ( t ) t=
rr
* f'

),, E,A "


(18.20)

N^-N
=_:-/ErAt

l'N(r)1
I = ' ' i t ! t ( t r, \ d r
),, ErAr

Si osserviche nella (18.20)il primo termine del primo membro rappresental'allungamentoelasticoal tempo / del conglomerato,dovuto alla caduta di sforzo (N. - N); il secondotermine del primo membro rappresenta
I'accorciamentviscosoal tempo f, sommadei ricordi delle precedentideformazioni elasticheawenute alle epocher; il terzo terminedel primo membro rappresentala deformazionetotale di ritiro al tempo l'
I timini del secondomembro rappresentano'invece,per l'acciaio, rispettivamentel'accorciamentoelastico al tempo l, dovuto alla riduzione
(N, - lg dello sforzo, e l'allungamentoviscoso,somma dei ricordi delle
prcedentideformazioni elasticheavvenutealle epocher'
Integratala (18.20),il valore asintoticodi N(/), per I tendenteall'infinito, consintirebbedi valutareI'entit della cadutadi sforzo totale e, quindi'
di determinarelo stato di coazionesul quale poter fare affidamento'
Per le difficolt su accennate,tuttavia, in particolareper ci checoncerne la definizionedella funzione { (t, t), I'integrazionedella (18'20)non
perseguibilee, pertanto, nella valutazionepratica dello stato di coazionea
come
i"-p infinito,ii fa riferimentoa valori ricavatiin basead esperienze'
si dir nel paragrafoseguente.

Le cadute di tensione nelle strutturc precompresse 481

A titolo illustrativo si calcola ora la caduta di sforzo dovuta al solo


nell'ipotesipuramenteteoricachesianonulli i fenofluagedel calcestruzzo,
neni di ritiro e rilassamento. owio che in tal modo si giungerebbea
risultatidel tutto inesatti,non solo perchnon lecito trascuraretali fenoneni, ma ancheper la loro influenza sulle cadutedovute al fluage.
propostaal
per(f, z) l'espressione
La (18.20)in taleipotesi,assumendo
paragrafo
1.2.5,si scrive:
N-N"
p A

t
t + . , P F

1V"-N
t, '
/
1n l1 r 1, - o , , - , odtr = _ _ .
|
LtAt

(lg.2l)

Derivandorispetto a I e semplificandosi ha:


E"A ",.t

- to)o
,EtAt 4 * oB Ne-'\t
Et Ar
dt

OB.zz)

edooerandoil cambiamentodi variabile:

(18.23)

x = e - P l - t a )

si ottiene:

E"A"+ ErAf4!
+ oN =o
dx
EsAr

(18.24)

cheforniscecome soluzione:
E, A,
o

"au

- ,o'

E . A ,+ E r A J
N () = Ke

(18.25)

La costanteK si determinaimponendola condizioneiniziale:

lr'(rr) = No

(18.26)

checonduceall'espressione:

(r8.27)

482 Teoa e tecnica delle coslruziont

Per t - oo, nell'ipotesi che l' = /0, si ottiene lo sforzo finale:

(18.28)
essendoal solito n = Er/ E" e IL
Per Dercentualidi armatura p : 0,250/0,assumendoz = 6, si ottiene:
N : 0,985No
N : 0,970No
Perd=3

N = 0,955No

18.4.2. Valutazione approssimata delle cadute di tensione per


fenomen dieriti
Attese le difficolt di effettuare un calcolo rigoroso delle cadutedi
tensione,nella pratica tecnicasi fa riferimento alle Norme regolamentarile
cui presrizionisi fondano su esperienzeeseguitein Italia ed all'esteroda
numerosi ricercatori, confortate inoltre da un trentennio di applicazioni
costruttive.
Le cadutedi tensionedovute ai fenomenidi ritiro e di fluagedel calce'
struzzoedirilassamentodell'acciaio,salvopirprecisevalutazioniedin
assenzadi dati sperimentali,possonoessere,infatti, calcolatecome segue:
a)-

per quanto riguardala valutazionedegli effetti dovuti al ritiro, la cadu'


ia di tensionenell'acciaiopu essereottenuta dalla relazione:
Lon = e, E,

(18.29)

in cui e" la deformazionedovuta al ritiro, il cui valore, riportato dalle


norme,varia in funzionedel tempo intercorsotra il getto e I'applicazione dello statodi coazione'La (18.29)fornisceuna valutazioneapprossie,
mata dalla cadutadi tensione,in quanto il valore della deformazione
a
opponendosi
che,
non tienein alcun conto la presenzadellearmature
tale cieformazione,ne limitano l'entit;
valub) la deformazionelenta sotto carico, depuratadel ritiro, pu essere

Le csdute di tensione nelle strutture precompresse 483

tata trascurandoil contrasto offerto dalle armature e assumendoche


ciscunafibra di calcestruzzosi contraggaproporzionalmentealla deformazioneelasticainiziale. Assumendoche la deformazionedifferita sia
pari ad m volte quella elastica,si ottiene:
F

Ao,.=
. mc,E,:mo.,J
J

- ' h

(18.30)

dovela deformazioneelasticainizialee", calcolata,nella sezioneconsiderata,con riferimento alla tensioneo",cheagiscesulla fibra di conglomeratoposta al livello dell'armatura;
la cadutadi tensioneper rilassamentodell'acciaiopu esserevalutatain
funzionedellatensioneini zialeoyi : N o/AJ, ammettendoche,al variare di questa,tale caduta assumauna leggedi variazioneparabolica'
Accettandoche, per tensioni iniziali inferiori al 5090 della tensione
gli effetti dovuti al rilassamentonon producaratteristicadi r ottu,rafo,k,
conoperditedi tensione,si pu assumerela leggedi variazioneriportata nella figura 18.5. Da tale figura si evinceche la caduta di tensione
Aor.pu esserevalutata a partire dalla on, una volta noto il rapporto
or/fo,r, owero:
( o,,
4 , o ,= k o y t l ,
LJ p.t

0,50
]

(18.31)

dovek deducibiledalle indicazioni fornite in normativa in funzione


impiegata' La caduta di tendel tipo di armatura da precompressione
(18.31)
pu
essereridotta al valoredesuntodall'esionefornita dalla
soressione:
2.50 4o"..I
I
= aop - -;-J
ao',,
It

(18.32)

per tener conto dell'influenza reciprocatra le cadute di tensioneper


ritiro e fluage,indicateglobalmentecon 4o,,, e quellaper rilassamento.
Va tuttavia rilevato che in commerciosono prodotti acciaida precompresso(stabilizzati) con i quali si hanno cadute di tensionenotevolmenteinferiori e pari a circa il 590 + l09o della tensioneiniziale o,,'

Teoria e tecnica delle costruzioni

La t,

Figurq 18.5

In definitiva le cadutedi tensioneglobali per fenomenidifferiti risultano


esserepari a:

Aoro= Loy,+ Ao/, + Ao't,= no"'t I oor,

(18.33)

Di norma per le travi a cavi scorrevoli le cadute di tensionepossono


variarefraill5goedil30go,infunzioneanchedelleeventualiripresedi
riducanole aliquote
tensionechesembra,alla lucedellemoderneesperienze,
dovute al fluage ed al rilassamento.
Per le travi a fili aderentila perdita percentuale un po' pi elevatadi
quella che si ha per i cavi scorrevolie pu variare fra il 200/oed il 3590'
18.5. Esercizi
Esercizio n. 18.I
Valutare la caduta di tensioneper attrito nella trave della figura 18'6
da entrambele
ipotizzandocheil tiro vengaeffeituato contemporaneamente
parabolico
di area
a
tracciato
con tre cavi
testate.La trave e precompressa
pari a:
cavo l:

'7
A r = .432cm'

Le cadute di tensione nelle strutturc prccompresse 485

i cavo2:

At = 11,148cm2

cavo3:

Ar = Il,l48 cmz

La tensioneiniziale di tesatura egualeper i tre cavi ed pari a


nn -- 12700k g / cm2.
Con riferimento al sistemadi assicartesianiriportato nella figura 18.6,
l'equazionedei singoli cavi la seguente:
cavol:

) = 8,056' 10-s;2+9

cavo2:

y = 5,278 ' 10'sx2 + 9

cavo 3:

) = 1,806 ' l}'s x2 + 9

TFigura 18.6

dalle due
Avendo ipotizzato di effettuareil tiro contemporaneamente
testate,la cadutadi tensioneper attrito assumevaloremassimonella sezione
di mezzeria.
Gli angoli formati dalle tangenti ai cavi nella sezionedi testata ed in
quelladi mezzeriadella trave valgono:
cavo 1:

- 5'
1200) = 0,1910rad
ot = arctg (2 . 8,056 ' 10

c a v o2 :

o t = a r cI Q . 5 , 2 7 8 ' 1 0 - 5 ' 1 2 0 0 ) = 0 , 1 2 6 r0a d

c a v o3 :

d . = a r c t g( 2 . 1 , 8 0 6 ' 1 0 - s ' 1 2 0 0 ) = 0 , 0 4 3 r3a d

486 Teoris e tecnicq delle costruzioni

Ipotizzandoche le guainesiano in lamierino metallico ed assumendoi


seguentivalori dei coefficienti di attrito:

f"--o'3

l=0'00:

le tensioninella sezionedi mezzeia possonoesseredeterminateapplicando


la (18.19):
cavo 1:
-- 11515kg/cmz
or = 12'700(1 - 0,3 ' 0,1910- 0,003 ' 12)
cavo2:
or = 1270O(1 - 0,3 ' 0,1260 - 0,003 ' 12) :

11762 1",t^2

cavo 3:
(1 - 0,3 .0,0433 - 0,003 ' 12) = 12077k8/cm2
or = l2'7OO
in tale sezionevale pertanto:
Lo sforzo di precompressione
N = 7 , 4 3 2 x 1 1 5 1 5+ 1 1 , 1 4 8x ( 1 1 7 6 2+ r 2 O 7 ' 7=) 3 5 1 . 3 3 6 k 9
cui corrisponde,essendolo sforzo iniziale pari a:
kg
No = 12700x (7,432+ 2 x 11,148): 377.545
'
una perdita di tensioneper attrito del 6,940/o

Esercizio n. 18.2
Valutare la perdita di tensioneper attrito nella trave della fig. 18.7'
nell'ipotesidi tiro effettuato all'estremo-4, con una tensioneinizialenell'acciaio pari a 130kg/mm2.I dati geometricidel problema sono:

L = 4,00m
lz = 5 'OOm

Le cadute di tensone nelle struttuk precompresse 48'l

lz = 4,00 m

h=8,oom
ls : 4 'O0m
dt:

15'

dz = l5o

uz : 30'
dq = 15'

Ipotizzandochela guainadel cavo sia costituitada lamierino metallico,


peri coefficientidi attrito si assumonoi valori:
= 0,00:

in linea retta:

tn cuffa:

" = 0,3

h = 4,00

Figuru 18.7

le tensioni nel cavo in alcunesezioni:


Si calcolanoprogressivamente

ou = o^

lL

- 0,003x 4,00- w x
#)

= n8,23kg/mmz

oc = os ( 1 - 0,003 x 5,00 ) = 116'46 kg/mm2

488 Teoriq e |ecnica delle costruzioni

( .
o^ = o. | |

ou= d,

( .

L'
(.

6F' =

oF-

|L |

- o,oo3x 4,oo- 0,3"


#)

: ro5,e2
kg/mm2

- 0 , 0 0 3x 8 , 0 0- 0 , 3 , r ; ]

= 8 6 , 7 5k g / m m z

- ooo3x 4,oo - 0,3 "


#)

: 78,e0kg/mm2

Nel punto F si trova quindi una tensionepari a 78,90kg/mm', con una


perdita di tensionedel 39,3 per cento.

Esercizio n. l8.i
Per la trave dell'esercizio18.1, la cui sezionetrasversaledi mezzeria
riportata nella fig. 18.8,si vogliono calcolarele cadutedi tensioneper feno'
con tre cavi la cui tensionecaratterimni differiti. La trave precompressa
stica di rottura valefo,o = 17500kg/cm2' La tensionedi tesatura' eguale
per tutti i cavi, pari a o1i = 12700kg/cm2, crti corrispondeuno sforzo
N,t = 377'545 kg; a seguito delle cadutedi
iniziale di precompressione
tensioneper attrito tale sforzo si riduce a N = 351'336kg (esercizio18'1)
con tensioni nei cavi Pari a:
ll5l5 kg/ cm2

cavo 1:

cavo 2:

or = ll'762 k8/cm2

cavo 3:

or = 12077kg/cmz

Il calcolodellecadutedi tensioneper ritiro e per fluagevieneeffettuato


prevedendoche la messain tiro delle armature awenga 14 giorni dopo il
getto del calcestruzzo.
=
La caduta di tensioneper ritiro, assumendoe" = 0'00025 ed Et
2.050.000kg/cmz, valet
Aor, = 0,00025 x 2.050.000= 512k8/cm2

Le codute di tensione nelle strutture precompresse 489

Figuru l8-8

La cadutadi tensioneper fluagevienecalcolataassumendochela deformazionelenta del calcestruzzosotto carico, depuratadel ritiro, sia pari a 2
voltela deformazioneelastica;quest'ultimava valutata nella fibra di calcestruzzoposta alla quota dei cavi.
Con riferimentoalla sezionedi mezzeriadellatrave,diareaA = 4270cm'
e momentod'inerzia baricentrico,I = 1,1571x 107cma, siha:
--t'

x (73 - rz
[ 351336 351336
l,l5?l x to?
I qzlo

2268Nx 102x &1


lo'
l,l57t ,x ,rr

= 974ke/cm"

avendoassuntoun coefficiente di omogeneizzazionez = 6 ed un momento


flettente di esercizio, comprensivo solo dei carichi permanenti, pari a
M = 226800ksm.

490 Teoriq e rccnica delle costruzioni

La caduta di tensioneper rilassamentoviene calcolatamediantela


(18.31); ipotizzando che I'armatura di precompressione
sia costituita da
trefoli, il coefficientek che comparenella (18.31)vale:

t : o ' r 1: z . a s
0,25'

avendoquindi assuntochea tempo infinito, per una tensioneinizialepari a


0,75 f",k, la caduta di tensioneper rilassamentosia pari a 0,18 or. Si ha
pertanlo:

cavol:

rtl5l5

L.o, = 2,gg x 11515


[ ,r*:

l2

- o,so

r l11AJ

I r

r 11n1't

I .z

c a v2o: A o , , = 2 , s s x 1 1 7[6f f2i - o , s o 1


cav3
o : L o r = 2 , g gx r 2 o ' 7[7f f i - o . s o 1

= 828ks/cmz

= 1003k8/cm2
= 1 2 5k7s / c m z

Tali valori possonoessereridotti mediantela (18.32)per tener conto


dell'influenza reciproca tra le cadute di tensione per ritiro e fluage del
calcestruzzoe la caduta di tensioneper rilassamento.Si ha quindi:
c a v ol :

L o ' , , : g 2 gx

2.5 x" (5lz


|
' , - , - -+1 .'974\
= ' |I
II--'11515
L
I

cavo2: Lo'r,=1g63t
cavo3:

= 56lkg/cmz

2,5x(512+974)

It-

t1762

2,5 x (512+ 974)I


|
Aoi,: 1257>< t 12077
I
|

= uru
or,,*'
:

- - - "k g'l "-m'-

X lll

In ciascuncavo si ha in definitiva la seguentecaduta di tensioneper


fenomeni differiti:
cavo l:

Ao, = 512 + 974 + 561 :2047 kg/cm2

Le cadute di tensione nelle strutture precompresse 491

Ao, :

512 + 974 + 686 = 2172 kT/cm2

Ao, = 512 + 974 + 870 = 2356kg/cm2


le tensioni finali valgono:
l:

o, = 11515- 2O47= 9468kg/cm2

2:

o, = 11762- 2172 = 959Okglcmz

3:

o, = 12077- 2356 = 9721kglcmz

Lo sforzo residuo di precompressione,essendoil cavo I di


= 7,432cmzed i cavi 2 e 3 di arcaAr : 11,148cm', vale:
N = 7,432 x 9468 + 11,148x (9590 + 9'l2l) : 285645kg
a1f81,3090dello sforzo iniziale N = 351336kC.

n. 18.4
Calcolarele cadute di tensionenell'acciaiodel travetto di cui alla fie.
.Il travetto precompresso
con 6 trecciolinedi acciaioarmonico,costiciascunadi esseda 3 fili i 2,25 mm, con un'area per ciascunatreccia
a 0,12cmz.La disposizionedell'armatura indicatanella stessafigura.
Le caratteristichegeometrichedella sezione,tenendo conto dell'area
ornogeneizzata(n = 6), sono le seguenti:
A = 78,28cm2
!; = 3'40 cm
f " = 5'60 cm
I = 418,00cma

492 Teo a e tecnca delle costru4iont


4'50

f-l

3 . 85

Figura 18.9

Si prevedeal tiro una tensioneiniziale:


or,= 14109k8/cm2
con uno sforzototale di precompressione:
N=Ox0.l2

x l 4 l o 9= 1 0 1 6k0g

dispostoad una eccentricit:


e, -- 3,40 -

( 9 , 0 0 - 1 , 3 0 ) + 5 x 1 , 6=0

O,78cm

Si prevededi effettuareil taglio dei fili dopo tre giorni dalla messain
tensionedei fili stessi;in tale tempo quindi si verificheruna certaaliquota
del rilassamentodell'acciaio.
Nel casoin esamela curva sperimentale(fig' 18'10)indica chedopo72

Le codute di tensione nelle strutture precompresse 493

Figuro 18.10

e ciotre giorni, I'acciaio ha avuto una caduta del 4,30 per cento. La
nell'acciaioprima del taglio vale quindi:
or= 14109x (1 - 0,043) = 14109- 607 = l3502kg/cm'
A tal punto, effettuandoil taglio dei fili e cio imponendola coazione
intervieneil fenomenodella deformazioneelastica.
calcestruzzo,
La tnsionenel calcestruzzoall'altezzadelbaricentrodellearmatureper
dellosforzo inizialeNo, (No -- 6 x 0,12 x 13502= 9721 ke),va'

9721 9721x O,78'=


^
t56K9/and^ =
*
ota,oo
78,n
La deformazioneelasticaall'altezzadelle armaturesarpari a:
e" = ei =

138
= 0,394 9bo
350000-

assuntoall'atto del taglio dei fili:


E" : 350000kT/cmz

494 Teoriq e tecnica delle costruzoni

La caduta di tensioneistantaneavale quindi:


ot!
A b , = c t E = I O O O1.9 x lo6 = 749kslcm2
essendoPer le trecce:
Er -- 1,9 x !06 k8/cm2
pari a 2'5
Per il fluage, assumendoche la deformazionedifferita sia
volte quella elastica,si ha:
A'b, = 2,5 x 749 = 1873kg/cm2
getto ed il taglio
Per il ritiro, trascurandola perdita che si verifica fra il
=
ha:
si
dei fili ed assumendoe" 0'00025'
x 1,9 x 106= 4'75kglcm2
A'' oy = O,OOO25
Neiriguardidelrilassamentosiassumeunacadutaparia2,5voltequella
presenteche un'aliquota
rpoi-."t"uf"nte determinataa 120ore, tenendo
cos:
d essa gi stata scontataprima del taglio dei fili' Si ha
u.1r.t
tt,l25 - 4,30
x 14109-_ 962kg/cm,
1,u^ _
,.
-r1 =
100
100
In definitiva, quindi' la tensionefinale nell'acciaiovale:
o = l4l}g -

607 - 749 -

1873-

475 - 962 = 9443kslcmz

pari
al 66,9 per cento della tensioneiniziale'
'
della preII calcol dello stato tensionaledel travetto fornisce all'atto
compressione:

q=

ffi

= 22'6
-n")r,#''r 5,60
kglcm2

4 = ffi.y2##3,4o:

t8s,8ks/cm2

L. cadute di tensione nelle strutture prccompresse 495

A tempo infinito nora la tensionenell'acciaio:


ot = 9443kTlcm'
pervalutarelo stato tensionalenel travetto occorrerebberiferirsi all'area
delsolocalcestruzzo.
Essendoperaltro esiguele differenzefra le caratteristichegeometriche
deltravettocon e senzaarmatura solidale,per semplicitsi calcola:
N = 0,72 x 9443 = 6799kp

ol

6'799

6799x 0,78

78,28

418,00

5,6A= ,8 kgl cm2

6799
6799 x 0,78
3,40 :
78,28
418,00

130,0ke/cm2

Capitolodiciannovesimo
La precompressione
delle strutture

19.1.Premessa
Il calcoloin faseelasticaed a rottura delle sezioniprecompresse,
svolto
precedenti
per
nei
capitoli, fondamentale lo studio dellestruttureprecompresse,
rnadeveessereintegratoda altre considerazioni.Infatti il calcologlobaledella struttura richiedela conoscenzadelle condizioni di carico e della
per procederealla determinazionedellecarattenaturadei vincoli, necessaria
ristichedellasollecitazione
nellediversesezionied alla conseguente
definizione della sagomaturadei cavi. Con particolareriferimento a quest'ultima,
usualmente
si introduce il concettodi cavo risultanteche riescemolto utile
percaaIleizzarelo stato tensionaleprodotto dalla precompressione.
Deve,inoltre, esseremessain rilievo la sostanzialedifferenzadi comportamentotra le strutture isostatichee quelleiperstatichenei confronti della
coazione
impressa:mentreinfatti nelle prime lo sforzo di precompressione
nondestareazioninei vincoli e quindi le caratteristichedella sollecitazione
direttamenteconseguentialla coazionenon vengonomodificate, nelle seproducereazioninei vincoli sovrabboncondelo sforzo di precompressione
danti,cheinducono nella struttura uno stato di tensioniparassite.Si pone
cosil problemadella ricercadel tracciatodel cavorisultantecui corrisponde
la migliore ttllizzazione della precompressione
applicata.
Le strutture iperstatiche,il cui calcolo , quindi, pi complesso,non
sonodi frequenteapplicazionee, pertanto,nel seguitolo studio vieneessenzialmentesviluppatoper le strutture isostatiche,limitando la trattazionedi
quelleiperstatichesolamenteai casi pii.rsemplici.
19.2. Il cavo fisultante
La precompressione
di una membratura si realizzain generecon la

498 Teoriq e tecnicq delle costruzoni

messain tensionedi pi cavi, ciascunocon un proprio tracciatoed un


proprio sforzo.
Ai fini del calcolo di progetto e di verifica si pu sostituire,al sistema
costituito da k cavi, un unico cavo, detto risultante,cherestadefinito dalla
N, nei singoli cavi.
risultanteN degli sforzi di precompressione
l'angolo
formato
dalla
tangenteal genericocavo con
Indicando con o,
l'assedella trave (fig. 19.1),lo sforzo risultantepuo decomporsiin due
componenti,rispettivamenteparallelae normalein ogni punto all'assedella
trave:

1 . .:

) . t\. cos d,

(1e.1)

),t\,sen d,

(te.2)

L'ordinatadel cavorisultante,riferita all'assedellatrave,seq l'ordinata del cavo iesimo, fornita da:


\--l

,,

) . t\,e, cos d,

e\z):

(1e.3)
N, cos o,

e lo sforzo risultante vale:

(1e.4)
In particolarese,comeaccadein genere,I'inclinazionedi ciascuncavo
molto piccola, si pu confondereil cosenocon l'unit ed il senocon I'argomento e pertantole (19.1),(19.2)e (19.3)assumonoI'aspetto:

T
_

\- r,r.

(1e.5)

(1e.6)

lr ^,

La precomprcssonedelle strutture 499

Jt_
A I

,A' ' I
= Il t

500 Tearia e tecnica delle costruzlon

\- v.".
k

(le.7)

\- l,.r

19.3.Il fuso di Guyon e la sagomaturadei cavi


riveste,come
Il problemadella sagomaturadei cavi di precompressione
si gi detto, un'importanza notevolenella progettazionedi una struttura
precompressa.
Tale sagomatura infatti legataa precisicriteri di staticaed
economia,semprechele caratteristichedella sollecitazionesianovariabili da
punto a punto nell'interno della struttura.
quindi importantedeterminareentro quali limiti possavariarela configurazionedel cavorisultante,affinch in ogni punto dellatrave le tensioni
ai lembi estremirestino contenutenei limiti ammissibiliprefissati.

risu)ats.z
A tal fine, si considerila genericasezionedella fig. 19.2e sianoEoedEt i
punti estremidel nocciololimite. Comesi visto nel paragrafo16.3.2,la
condizionecheai lembi estreminon venganosuperatele rersioni ammissibili
equivalead imporre che il centro di pressione,in qualsrasifase di carico,
cada sempreall'interno del nocciolo limite E',Er. Detti N0 ed N rispettiva-

il
Lq precompressionedelle sfrutturc

501

mentelo sforzodi pretensioneinizialee finale e B il baricentrodellearmature,o piir in generaleil centro dellecoazioniimpresse,in fasedi tiro il centro
saledella quantitM^i,/No, mentrein fase di esercizioa pieno
di pressione
caricoessosi sposta,semprea partire da,B, della quantit M^""/N.
Per la sezionedella fig. 19.2, riportando, rispettivamentedai punti
limiteEned E,, le qnantititM,/Noe M.",/N, si individuanoi due punti Boe
essere
B,; chiaro che il baricentro delle armature deve necessariamente
ammissibili
delle
tensioni
il
rispetto
punti
abbia
affinch si
fra tali
compreso
al di
in tuttele fasi di lavoro della sezionestessa.Infatti seil punto B cadesse
sottodi 80, all'atto del tiro il centro di pressione,spostandosidi M.,,/No'
al di sotto di Eoe quindi esternoal nocciololimite, ed analogarisulterebbe
al di sopradi ,B,,in fasedi esercizio,spostandosiil centro
menteseB cadesse
di pressionedi M,""/ N, esso sarebbeancora esterno al nocciolo limite,
risultandoal di sopra del punto E .
Ripetendotale costruzionesezioneper sezione,si viene ad individuare
unazonadella trave nella quale deveesserecontenutoil cavo risultante:a
ouestasi d il nome di fuso di Guyon.

E6

-|qp4'
tt"
Figura 19,3

502 Teoria e tecnca delle costruziont

Con riferimento, ad esempio,alla trave di sezionecostantedella fig'


19.3e nell'ipotesdi sforzoN costantelungo l'assedellatrave, immediato
la parabolaMt/Noe
costruireil iuso di Guyon riportando dalla retta -Eo'Eo
deve essere
risultante
il
cavo
dalla retta ErE,la patabola (Ms + M)/Ni
contenutoentro tali curve'
Siosservichequaloraimomentiflettentipresentasserodelleinversioni
per
di segno,la costruzionedel fuso di Guyon si effettua riportando, sezione
i
tra
(in
algebrico)
senso
dalla retta limite inferiore EoEo,il minimo
sezio-ne.
momento
valori dei due rapporti Mo/No ed M/N, se con Mo si indica il
flettente in fase di tiro e con M il momento in esercizio'I valori No ed N
corrispondenti'-Analogamente
rappresentanogli sforzi di precompressione
in
dalia retta limiie superiore.8,8, si riportano i valori massimi, sempre
sensoalgebdco,dei due rapporti suddetti'
Occ-rreinfine rilevare che a rigore, nelle zone di momento negativo'i
punti limite (e quindi le relativerette)non coincidonocon quelli dellezonedi
e le tenmomentopositivo poichsonodiversilo sforzo di precompressione
sioniammissibilinellafaseditiroedinquelladiesercizio;tuttaviaglierrori
chesi commettononel considerarlicoincidentisonoin generedi lieveentit.
La figura 19.4illustra la costruzionedel fuso di Guyon appenadescritta'

M'/No

Figura 19.4

La prccompressonedelle strutture 503

meno
La semplicitdi costruzionedel fuso limite viene evidentemente
pratiche
lo
sforzo
applicazioni,
qualora,comeaccadefrequentementenelle
sia variabile lungo l'assedella trave'
di precompressione
Nel casoinfatti chelo sforzo di pretensioneda applicaresia notevoleed
occorraquindi disporreun elevatonunero di cavi, pu risultareimpossibile
I'ancoraggio
ancorarlitutti alle testatedellatrave, per cui si rendenecessario
di alcunidi essiin ca,rrpata(fig. 19.5);in tal modo lo sforzo di precompressionesubisceuna brusca variazioneogni qualvolta si interrompe uno dei
del rapporto tra momentoflettentee sforzodi
cavie le curverappresentative
pretensione,
che figurano nella costruzionedel fuso limite, presentanouna
l p

--.-l----

No(zi

Fgura 19.5

504 Teoria e tecnica delle costruzionr

discontinuitin corrispondenzadegli ancoraggi.Peraltro anchenel casodi


ancoraggioin testatadi tutti i cavi, l'eventualecurvaturadi questicomporta
una variabilit dello sforzo di precompressione
che, tuttavia, in generedi
entit assaimodestae pu, in prima approssimazione,
trascurarsi.
quindi
pretensione
lo
sforzo
di
N
variabile
sia
lungo l,assedella
Qualora
trave, non possibileprocederealla costruzionedel fuso limite seprima non
sonostatedeterminatele ascissedegli ancoraggidei cavi e conseguentemente
l'andamentodello sforzo di precompressione;
il procedimentodi Guyon assumecosla caratteristicadi procedimentodi verifica e non piir di progetto.
19.4. Il sistemaequivalentealla precompressione
Si considerila trave della fig. 19.6con sezionetrasversaledotata di un
assedi simmetriae precompressa
con un cavo giacentenel piano di simmetria stesso.
SiaNlo sforzodi precompressione
che,trascurandole forze d'attrito tra
cavo e guaina, si supponecostantelungo z e sia e(z) la relativa eccentricit
rispetto alla linea dei baricentrr.
Indicandocon a = a(z) l'angolo formato, in corrispondenzadellagenerica ascissaz, dalla tangenteal cavocon la lineadei baricentri,le caratteristichedella sollecitazionenella sezionedi conglomeratosono fornite, comegi
detto. dalle esoressioni:
l/.:-Ncosa

(1e.8)

Tr:-Nsena

(1e.e)

Mx:-Necosa

Figuru 19.6

(19.10)

La recomDressionedelle strutture 505

I'

tl\

i\\
._ _ -]-i'
1p..

lt

Figurq l9-7

da cui possibile,tra I'altro, risalire alle sollecitazionipuntuali o e r che si


destanoin ciascunasezione.
al
direttamente
da ricollegarsi
Le (19.8)(19.9)e (19.10)sonoovviamente
della
all'atto
sistemadi azioni mutue cheinsorgonotra cavoe conglomerato
in
messain tensionedellearmature,azioni chepossonoessereschematizzale
(fig.
19.7):
duecategorie
in corrispondenzadallesezionidi estrel) azioni concentrate,loca,lizzate
mit del cavo:
2) azioni diffuse, agenti lungo il cavo stesso.
ad una
Questeultime, in assenzad'attrito, si riducono esclusivamente
oressione:
N
Y , - R

( 1 9 .ll)

agentenormalmenteal tracciato del cavo, di cui l,/R la curvatura.


Sia le azioni concentrateche quelledifuse possono,inoltre, essererappresentate
mediantele loro componentisecondogli assidi riferimento ed i
le prime possonoessere
loro momenti rispetto a questiultimi: precisamente
flettenteM" ed uno
momento
da uno sforzo normaleN", un
rappresentate
p)
p",
sforzodi taglio Z, e le altre da un carico assiale un caricotrasversale
ed un momento diffuso m,.
ed
A tali azioni si da il nomedi caricoequivalentealla precompressione
owio che una siffatta distribuzionedi carichi, dando luogo, sezioneper

506 Teoriq e tecnica delle costruzon

oe
oz
e+ot

d.

Figura 19.8

risultanti di iniensitN(z) (curva delle


sezione.ad una curva di successive
pressioni)coincidentecol tracciatodel cavo, provocain ciascunasezionele
stessecaratteristichedella sollecitazionefornite dalla (19.8),(19.9)e (19.10).
Il calcolodell'intensitdelle azioni difwe p", p"'n, pu condursiriferendosi alle condizioni di equilibrio del genericoconcio elementaredella
struftura.
Infatti, con le notazioni della figura l9'8, le tre equazionidi equilibrio
alla traslazionesecondoz ed y ed alla rotazionerispetto ad x forniscono:

N cos
a - N cos . frar) + r,a, = o
?
N sena - N sen

L"

N senadz t Ne cosd -lr "r,

d a . )

Adz )
+
[o

(t9.tz)
(1e.13)

+ P"dz: u
d " , l

, a z l
a z )

.dz
+nrdzV*mdz=O

ponendo:
(19.13)
e (19.14),
Dalle(19.12),

l"

de -)
-f
*;clz
|
a z )

(19.14)

La prccompressionedelle strulure

507

d a ,
cos, az=r
az

(19.15)
do.
dot
sen, dz -- , dZ
az
az

e trascurandogli infinitesimi di ordine superiore,si ottengonole espressioni:

p" , = - N
d r r nzo * : N
d l G oz s o )
d
\sen d.)
az

da
-,
Pr=1\cosd-

m-t = - N

(
de
lal
l s e n d - , c o s d . + e s e n d ,I
az
dz)
L

(1e.16)

(1e.17)

(1e.18)

cheinsiemealle forze N", 7", M", concentratesulle testate,costituisconoil


sistemadi carichi equivalentialla precompressione.
Le (19.8),(19.9),(19.10)e le (19.16),(19.17),(19.18)si semplificano
notevolmentese gli angoli formati dalle tangenti al tracciato del cavo con
I'assebaricentricohanno un valore molto modesto.In tal casoinfatti pu
Dorsicome detto:
cos cr = I

(19.19)

de
send=a=tgd=E

(1e.20)

e quindi le (19.8), (19.9) e (19.10) assumonol'aspetto:

(le.21)
7 - - _ ^ /

de
z

M' = - N"

(19.22)
(19.23)

5OB Teo a e tecnicq delle costruzioni

l
Figura 19.9

mentrele (19.16),(19.17)e (19.18),trascurandogli infinitesimidi ordine


superiore,forniscono:

(19.24)

P"=o
n

(t9.2s)

N :-:

az._

(19.26)

m'=o

al casodellafig. 19.9,in cui il tracciatodelcavo


Riferendosi
adesempio
analitica:
ha comeespressione
eo+el
z'I
.f(
e(z't=eoz+4jlz-j)
r
A-B, si ha il
essendo
/ la frecciadellaparabolariferita alla congiungente
sistemadi carichiequivalenti:
seguente
dellatestatadi ascissa
z = 0
in corrispondenza
1) azioniconcentrate
N'o= -lV

r t o :- - l T - ' t f )
M'o = -

Neo

La precomprcssionedelle strutture

509

2) azior^iconcentratein corrisponrcnzadella testatadi ascissaz = /


N zt:

-N

,1=Nl+."^!:)
- Net

Mt:

3) azioni diffuse lungo l'assedella trave


Pr.=0

=
p. y _

_8r/
p

m":0
illustrato nella fig. 19.10.
L'insiemedi tali azioni schematicamente
Il calcolo appena sviluppato nel caso di un unico cavo ovviamente
estendibile,per sovrapposizione,al caso di pi cavi inseriti in un'unica
trave.

Tvo

Figura 19.l0

nelle strutture iperstatiche


19.5.La precompressione
19.5.1
. Generalit
I'effettodellaprecompressione
si esaminato
Nei paragrafiprecedenti
mostrandoche lo statodi coazioneimpostosi
sullestruttureisostatiche,

510 Teoia e tecnica delle costruzion

traducein uno sforzo tangenteal tracciato del cavo risultante.La precompressioneproduce,peraltro, una deformazionedella struttura non ostacolata dai vincoli, le cui reazioni,in assenzadi carichiesterni,risultanoidenticamente nulle.
Nel caso, invece, di strutture iperstatiche,la deformazioneprodotta
ostacolatadai vincoli solrabbondanti, con consedalla precompressione
presenza
guente
di reazioniiperstatiche:lo stato di sollecitazione,pertanto,
non pir rappresentatodal solo sforzo risultante ma anchedalle reazioni
vincolari che, non essendoapplicate forze esterneed essendoil sistema
autoequilibrato,risultano in equilibrio.
equivalentealle precompressione
sono usualmentedette parassitein
iperstatici
vincoli
reazioni
dei
Le
della
struttura, riduconoI'effetto delquanto, ostacolandola deformazione
la precompressione.
Mentre nelle strutture isostatichelo sforzo applicato lungo l'assedel
cavorisultante,nellestruttureiperstatichei punti di applicazionedellerisulchealle reazioniparassite,
tanti degli sforzi, dovuti sia alla precompressione
pressioni
dal tracciatodel cavo.
distinta
definiscono,quindi, una curva delle
Va rilevato che quanto detto finora si riferisceal casodi strutture statiche dei caricamenteindeterminatesia nei confronti della precompressione
precompresse
in presenle
strutture
distinguere
infatti,
Occorre,
chi esterni.
precompresquelle
della
isostatiche
all'atto
za di vincoli sovrabbondantida
iperstatichemedianteI'inserimento di ulteriori
sionee resesuccessivamente
a meno
vincoli. Per questeultime gli effetti dovuti alla precompressione,
dell'influenza delle deformazioni lente, non si differenzianoda quelli gi
trattati per le strutture isostatiche,mentreI'analisi dellesollecitazionidovute ai carichi esterniva condotta con riferimento alla struttura ipe^tatica.
19.5.2. Il cavo concordante
occorreminiPer ottenerela massimaefficienzadella precompressione
di vincoli
parassite.
in
assenza
Tale effetto,
mizzareI'effetto delle reazioni
assiali,pu essereannullato predisponendoun tracciatodel cavotale chelo
stato di coazioneimpressoproduca deformazionicompatibili con i vincoli
iperstatici.Questi,in tal caso,non reagisconoall'atto della pretensionee la
precompressione
awiene comesela struttura fossevincolataisostaticamente. I1 cavo il cui tracciato soddisfatali condizioni viene detto concordante.
Il calcolo delle reazioni iperstatiche,connesseal sistemadi coazione
indotto dalla precompressione,pu condursi con gli usuali metodi della
Scienzadelle Costruzioni. In particolare,utilizzando il metodo delle forze

La prccompressionedelle strutture

5ll

efz)

Fgura 19.11

occorreconsiderare,nella scrittura delle equazionidi congruenza,le deformazioniprodotte dalla pretensione,mentre, applicando il metodo delle
nelle equadeformazioni,compaionole forze dovute alla precompressione
zioni di equilibrio. Poich il grado di iperstaticitdelle strutture precompresse
non molto elevato,frequentementesi utilizza, per la scrittura delle
equazionidi congruenza,il principio dei lavori virtuali.
Si consideri,ad esempio,la travedellafig. 19.1l, incastrataagli estremi
da un cavo risultante di tracciato generico,e sia:
e precompressa
e :

(19.27)

e( s )

la distanzadel cavodalla curvabaricentrica,dovecons si indicatal'ascissa


curvilinea.
Awalendosi del principio dei lavori virtuali, si pu assumerequale
sistemaprincipalela trave a mensoladella fig. 19.12,nella qualeM", R",,
Rr"rappresentanole tre reazioni iperstatichedell'incastrosoppresso.
Le caratteristichedella sollecitazionenel sistemaiperstatico, indicate
N(s) e 7(s), risultano espressedalle relazioni:
con,'tZ1s;,

M(s) = Mp+mMBlm,Ru.- I

mrRu,

(19.28)

lV1sl:Np+n-RBzlnrR",

(19.29)

761 =f,+tzRB.+trRBr

(19.30)

512 Teoria e tecnca delle costtuzioni

Figura 19.12

in cui M,(s), N,(s) e [(s) sono le caratteristichedella sollecitazionedovute


alla sola precompressione
sul sistemaprincipaleed m(s), m"(s),m"(s),n"(s),
nl.t, l.(s) e l,(s) le caratteristichedella sollecitazione
ielative all'applicazione
delle azioni iperstatichein forma unitaria.
Il sistemadi equazioni(di congruenza)lineari risolventeha quindi I'aspetto:
ll M -m
\-dt+MB\
Jo "'

lt ^2
ll mmrl mm
+
R
r
.
d
s
l
R
u
,
\;;at
Frds
I ",
Jo"'
Jo "'
Jo "'

=0(19.31)

*^.u \
f' ( M '-m.
" + _N
_ ^n,
_ r _ _ T-1.
_ : +I x f f l a s +tt M
| |
EA
JoL EI
d o -_- d s +

* Rr.

( m"?+ n' l
/I
- 1 v-' G
|
- -A
1 , )l 1 s {
I IEI
EA
(t

** " ,([T . # .

'.1,

I
*GA) ds=0

o,*,"1,
I,(ry*Y *,uub)
mm_.
LI

(1e.32)

La precomprcssionedelle strutturc

( t,^,

* Rr.

ll

, n ,A -, y _:_: l
-, ' E
''GA)

I E I

ds*

(m?
' + n' ?a v - -r ll Il d s = o
'GA,)
EA
LEI

+nrr |

513

(1e.33)

avendoindicato con i lo sviluppo complessivodella curva baricentrica.


Indicandocon M^(s) e N*(s) il momento flettente e lo sforzo normale
dovutialle reazioni iperstatiche,le (19.28)e (19.29)possonoscriversi:
M(s)=Me+MR

(1e.34)

fr1s1 : ,ntlo-r. 7u'o

(19.35)

doveNo(s)e M,(s), nell'ipotesi che il tracciato del cavo risultante formi


angolidi modestaentit con la linea dei baricentri, possonomettersinella
forma:
-N(s)

N o ( s )=
MoG):

-N(s).e(s)

(19.36)

(1e.37)

in cui N(s) lo sforzodi precompressione.


Si ha cos:
M(s):
lf 1sl =

-NetM^

(19.38)

- N + NR

(19.39)

L'effetto delle reazioniiperstatiche dunqueparagonabilea una variae ad una variazionedel tracciato, la


zionedello sforzo di precompressione
pu
ricavarsi dall'eguaglianza:
cui nuova equazione
(-N+Np)e*=

-Ne+MR

(19.40)

514 Teoria e tecnica delle costruzoni

che fornisce:
Ne

-N
c \r' -Iv
-,t-

MR

-,%

(1e.41)

Qualorala struttura sia vincolatain modo da consentirela deformazione


assialeper effetto della precompressione,
il numerodelleincogniteiperstatiche diminuiscedi un'unit; nel caso della trave della fig. 19.13essesi
riducono alle due sole reazioni Ru,ed Mu,
Le (19.28),(19.29)e (19.30)assumonopertantol,aspetro:
M(s) = Me + mMB + mlRB!

(19.42\

lf 1"1 : ,ntlo

(19.43)

T (s1 = To + trRu,

(19.44)

Le corrispondentiequazionidi congruenza,trascurandoi termini relati_


vi alla deformazionetagliante,si scrivono:

tt M"^
I n d s
ltM.*,.

-;a'

* '" |,fr0'* *"'l"To'=o


f' mm.

rl m2

"0

l;as=o

*M"\ids+R,,

(r9.45)

(19.46)

momento flettente M (s) indotto dalla precompressione


risulta cos
.Il
parr a:
M(s):

-Ne*M*

(19.47)

essendosiindicato al solito con M*(s) il momento reattivo:


Mo$)

: mMR + mrRB!

(19.48)

mentrelo sforzo normale,(sy,per le ipotesipostesui vincoli e sullasensibile

La precompressionedelle strutturc

515

""
l")

I *",
Figura 19.13

rettilineitdell'asse,risulta identico a quello provocato dalla sola precompressione:


N(s) = - 1t'

(19.49)

In questo caso pertanto l'effetto delle reazioni iperstatichesi riduce


risultanti, la
ad una variazionedella curva delle successive
esclusivamente
(19.41)
risulta:
cui equazionedalla
Mo

e*(s)=e-i:-n

(19.50)

delletravi iperstaSi pu pertantoaffermareche nella precompressione


parallela(o
quasi
vincoli'scorrevoli
rettilineo) con
tiche ad asserettilineo
:
e(s)del
menteall'asse, efficacesolo I'aliquota e*(s) dell'eccentricite
cavorisultante.
per una struttura isostadellepressioni>>,
La curva e*(s), definita <<curva
tica, essendoels) : 0, coincidecon il tracciato del cavo risultante.In una
strutturaiperstatica,invece,il cavo risultante , come detto, concordante
quando il suo tracciato tale da non generarealcun momento reattivo,

516 Teoria e tecnica delle costruzioni

quando cio risulta: e *(s) = e(s).


Restaperaltro evidenteche, sein una struttura iperstatica,nelleprecisate condizionidi vincolo e di geometriadi asse,il tracciatodel cavorisultante
affine al diagrammadel momentoflettentedovuto ad una qualsiasicondizione di carico esterno,tale tracciatodefinisceancheun cavo concordante'
Una giustificazioneimmediata si ha, ad esempio,con riferimento alla
trave incastrataed appoggiatadella fig. 19.14, in cui il cavo risultante
definito dalla curva:

e(z)

= ' u (r , - ! , )

affine al diagrammadel momento flettente nella stessatrave per un carico


uniformementeripartito:
7

m( z ) : r n z | - 1 2 l .
Nella trave, resa isostaticaper soppressionedell'appoggio,I'abbassavale:
mento dell'estremoB dovuto alla precompressione

-N\ f' l( ' ) z d z = o


-^

to

risultandocosnulla la reazioneiperstaticanella trave con i vincoli effettivi'

Figura 19.14

La DrecomDrcssionedelle strufturc

517

Figura 19.I5

In quanto seguesi riporta un'applicazionedel procedimentodi calcolo


per la determinazionedel tracciatodal cavo concorillustratoin precedenza
dante.
Con riferimentoalla trave della fig. 19.15,essendo:

e(z):

e,+e"
z-et
'

la leggechedefinisceI'andamentodel cavorisultantee trascurandole deformazioniassialie taglianti, I'applicazionedel principio dei lavori virtuali al
calcolodella reazioneiperstaticaR, comporta:
tt M^m

lt mR,m

\ - d r + \ -' of i - a z = o

Jo "'

dato da:
doveil momento MoQ) dovttto alla sola precompressione
Mek):-N'e(z)
edil momentorn prodotto sullo schemaresoisostaticoda una forza unitaria
pari a:
m ( 7 ) : x - l
L'equazionedi congruenza,pertanto, pu essereriscritta nella forma:

518 Teoria e tecnica delle coslruzioni

"u* - ' dz) R"


I,o# o,: 0
l,*

Affinch il cavo sia concordante,deverisultareegualea zerola reazione


iperstaticaR, e, quindi, si deveverificare:

l ' r- , t " ( r ) ( z- I ) a 7 : 0

EI

Jn

owero, utilizzando l'espressione di e(z), deve essere:


lt(e,+

r ol \-

e.

, - , , ) k - t ) d z = o

da cui, sviluppandol'integrale, si ottiene:


e2
el

A tale risultato si pu pervenireancheimpiegandoil sistemaequivalente


Le (19.8),(19.9),e (19.10)fornisconole caratteristialla precompressione.
che della sollecitazioneapplicate in corrispondenzadell'estremoB della

N'=-Ncosa
T'=
M"=

-Nsenu
-Ne'cosa

e la reazione iperstatica R, pu esserecalcolata dalla seguenteequazione di


lngruenza:

M,F

Tult

2EI

3EI

RuP

_ - : U

3EI

La precompressionedelle strutturc

519

DovendorisutareR, : 0, si ottiene:
Ne, 12cos a

Nl3 sen a
-l --:n

2E]

3EI

e r+e 2
t8 ot

fornisce:
e2

e r = l

19.6. Teorema di Guyon o delle trasformazioni lineari


Una interessanteapplicazionedi quanto espostoinnanzi circa la determinazionedella curva dellepressioniin una struttura iperstatica costituita
dal teoremadi Guyon per le travi continue. Tale teoremasi enuncianella
forma:
((In una trave continuala curva dellepressionidipendesolo dalla curvatura del cavo risultantee dalla sua eccentricitsugli appoggiestremie non
dalleeccentricitsugli appoggi intermedi>.
Ci significa che spostandoi punti di passaggiodel cavo risultante in
corrispondenzadegli appoggi intermedi, la curva delle pressioni rimane
inalterata,variando solo il sistemadi reazioniin equilibrio che, per quanto
girdetto, non modifica lo stato tensionaledella struttura.
Si considerila campataiesimadi una trave continua (fig' 19.16),e sia
e(e)I'eccentricitdel cavo risultanteall'ascissaz. Si ammettachelungo tutta
Ia trave l'inclinazione del cavo sia piccola in modo da poter confondereil
cosenodell'angoloa con I'unit.
Se le singoletravate fosseroindipendenti, in ciascunadi esseil cavo
risultantecoinciderebbecon la curva delle pressionied in ogni sezionesi
avrebbeun momentoflettenteNe, essendoN lo sforzo di precompressione
fa insorgeIn effetti, a causadellacontinuitdellatrave, la precompressione
re dei momentisugli appoggied il momentoflettentein una sezionegenerica
si scrive:

520 Teoria e tecnica delle costruzoni

M(z)=

-Ne*M,

M,*rl

(19.51)

Il calcolo dei momenti M, ed M,*, pu effettuarsi con uno dei metodi


classici,pensandoil momento /e come dovuto ad un carico esterno.

Figura 19.16

Si suppongaora di spostarei punti di passaggiodel cavo sugli appoggi


intermedi, lasciandoinalterata la curvatura ed i punti di ancoraggioalle
estremita.Se si indica con , I'ampiezzadello spostamentosubito dal cavo
sull'appoggioi, il momentoflettentein un punto qualunquedellatrave, resa
isostaticaper soppressionedegli appoggiintermedi, pu scriversi:
f

1 - z

M ( z ) = - " L r + a ' - *i 4 , . , ]

,tn.ta

Lo spostamentodel cavo inducepertanto,nella trave resaisostatica,un


diagrammadi momenti attivi aventel'andamentoriportato in fig. 19.17.Si
tratta quindi di valutare l'effetto di questo diagrammasupplementaresul
regimedelle iperstatiche.Orbene i momenti corrispondential diagramma
della fig. 19.17provocherebberonella trave isostatica,nei punti relativi agli
appoggi soppressi,spostamenti?i; tale insiemedi spostamentipu essere
annullato solamenteda una distribuzionedi reazioniR, tali da produrre un
di4grammadi momentiegualeed oppostoa quello della fig. 19.17.Una tale
soluzione,senz'altroequilibrata e congruente, infatti I'unica possibile.
In definitiva, quindi, lo spostamentodei punti di passaggiodei cavi sugli
appoggiintermedigeneraun sistemadi reazioniiperstaticheche, sezioneper
sezione,annulla il diagrammadei momenti flettenti suppletivo.
Sulla struttura iperstaticail diagrammadei momentigeneratodalla pre-

La precompressionedelle strutturc

521

=1-+.

Figura 19,17

compressione
rimane quindi egualea quello calcolatoprima dello spostamentodei punti di passaggiodel cavostesso.D'altra parte, ci immediatamenteintuibile ove si pensichespostareil cavosu di un appoggiointermedio
significaintrodurre, in corrispondenzadi tale appoggioe dei due immediatamenteadiacenti,delle forze concentrate,che sono direttamenteassorbite
dai predetti vincoli, senzadestarepertanto deformazioni flessionalinelle
travr.
Sein particolare,prima dello spostamentodel cavo, il cavo stessofosse
statoconcordante,e quindi tale che in ogni sezionedella trave il momento
flettentefossestato pari a Na, dopo lo spostamentodel cavo il diagramma
deimomentiflettenti sarebbeancorafornito da Ne. E owio cheuno spostamentodel cavo sugli appoggiestremimodifica inveceil diagrammainiziale
poichessoequivalead aggiungeredue coppie alle estremitdella trave.
Si designapertanto come ((trasformazionelineare> l'operazione che
consistenel cambiarei punti di passaggiodel cavo sugli appoggiintermedi
senzamodificarne la curvatura.
Tale teorema di notevole utilit per il dimensionamentodelle travi
continue.Infatti, partendo da cavi concordanti, con tracciati anche non
svolgentisi
tutti nel corpo dellatrave, si eseguela progettazionedellastruttura considerandola,per quanto riguarda la precompressione,
come isostatica. Si operanopoi delle trasformazionilineari, le quali non modificano la
curvadellepressioni,in modo tale da far assumereal cavouna configurazionecontenutanel corpo dellatrave, e tale da potersirealizzarepraticamente.
A chiarimentodi quanto detto in precedenzasi riporta un'applicazione.
Si consideriuna trave di sezionecostantesu due campate,simmetrica,e
sianoa, b, c (c : a) le eccentricitdel cavo risultante, rettilineo, sui tre
appoggiA, B, C (fig. 19.18).SoppressoI'appoggio B, nella trave AC la

522 Teoria e tecnca delle costruzioni

curva delle pressionicoincidecol tracciato dei cavi ed il momento flettente


dovuto alli precompressionenella sezionegenericadella trave isostatica
varr:
M = Necosa

L'abbassamentodella sezioneB pari a:

^n u_ =NuF l a + b_ t l = r t , r u _ o ,
1)-ont'""
L 3
Per ristabilire la congruenzasotto I'appoggio -B necessarioapplicare
una forza X, dierta verso l'alto, tale che risulti:

xQt)3 _ Y! p6 _ o1
48EI

6EI'

Si ricava pertanto:

o
* = rru j
in B dato da:
ed il momento dovuto alla precompressione
a

uu=Ni

La curva delle pressionipassain B per un punto con eccentricit

Lo precompressionedelle strutturc

523

risulb'= - a/2 e quindi risulta indipendentedall'eccentricit del cavo


particolare'
nel
caso
tantein B, rimaendo legatosoio alla eccentricita' In
della
trave'
io$. o ='0, la curva dlle pressionicoinciderebbecon l'asse
Nel casoinvecedi cavo curvo, per esempiocon andamentoparabolico
(fig. 19.19)e di freccia/, I'eccentricit pari a:
4f(

" : i [ ' - j )z -' 1 '

pensandosoppressol'appoggo cenPer effetto della precompressione,


quantit:
trale,il punto B si abbassadella

n'=Srt-ot
postocos d = l.
avendo
Per iipristinare la congruenzain B,la fotza X da applicarevale:

x =auf-!
Il momentototale in B pertanto pari a:

Me=Nlf-b)+Nb=Nf
Siritrova quindi ancorachela curva dellepressioni indipendnteda '
nentrerestainfluenzata dalla curvatura del cavo'

524 Teoria e tecnics delle costruziont

19.7.Esercizi
Esercizion. 19.I
con4
Si consideriunatravedi lucedi 22,85m (fig. 19.20)precompressa
cavicostituitida 18$ 7, i cui tracciati,indicandocony la distanzadallembo
inferiore,hannole seguenti
equazioni:
cavo l:

'v = 0 , 9 0

x
, t 0,094
11,425"

cavo 2:

"v = 0 . 6 0

x
= + o,og4
11,425'

cavo 3:

'v : 0 . 3 0

'
^ * 0,094
tr,425'

cavo 4:

y = 0,094

I carichi che sollecitanola trave, rispettivamenteal tiro ed in esercizio,


valgono:
g = 1136ke/m
p = 1136 + 1900 = 3036kglm
Le caratteristichegeometrichedella sezionesono:
H:ll5cm
!"=42cm
li=73cm
I = 7.190.000cma
A = 4545cmz
p2 = 1582cm2

Lo precompressionedelle slrutfure

525

Lo sforzo di precompressione,
in esercizioed al tiro, pari a:

N = 4 x 18 x 0,384x 8420: 232.796


ks
No=1,25N:290.995ke
essendo8420kg/cm2 la tensionefinale nell'acciaio.
L'equazionedel cavo risultante :

y : o,25x t,Bo
#+
= o,45

:
o,oe4

; + 0,094
11,425'

Le rette limite per la trave in esamedistanodal baricentrodella sezione


dellequantit:
eo = 46,55 cm
er = 21,67 cm

calcolatenell'esercizio
16.3.
I momentiflettenti al tiro ed in esercizionella sezionedi mezzeriavaleono:
M g^* = 74141kgm
Mo^* = 198145kgm
Si procedeora alla determinazionedel fuso di Guyon: disegnatele due
rettelimite, distanti e, ed eodalla retta baricentrica(fig. 19.20),a partire da
M^ M^
essesi riportano,al di sotto,dei segmentinari a;i ed;1, rispettivamente
dalla retta inferiore e superiore.
Le due paraboleche si ottengonounendo gli estremidei suddetti segmenti, staccatirispettivamentedalla retta limite superioreed inferiore, deli-

Teoria e tecnica delle costruzoni

.o.

l-------l
rt6e'o
I

1690

La precomprcssionedelle sttutture 52'7

mitanoil fuso di Guyon: il cavorisultante contenutonel fuso, assicurando


cosil rispettodelletensioniammissibiliin tutte le fasi di lavoro della trave.

Esercizio n. 19.2
La stessatrave dell'esercizioprecedente precompressacon ll cavi
costituiti da 12 $ 5, di cui 4 ancorati in campata.
Per la costruzionedel fuso di Guyon necessarioconoscerea priori le
ascissedi ancoraggiodei cavi.
Questesono state fissatenei seguentivalori:
xt =

7'425 m

xz :

8'725 m

xs :

l0 '025m

xt = ll '325m
mentregli altri cavi sono previsti con ancoraggioin testata.
a) Costruzione delle rette limite
Essendolo sforzo di precompressione
variabile da tratto a tratto della
traveper il rialzamentodi alcuni cavi, la posizionedelle rette limite andr
calcolatatratlo per tatto ilizzandole formule ripoftate nel paragrafosui
punti limite.
1" tratto compresofra x = 0 ed x = 7,425 m:
N = 232,848t
No = 291,060t
r :

- 21,67cm

eo = 38,1'7cm

528 Teoria e tecnica delle costruzioni

2' lrallo compresofta x = 7,425m ed x : 8,725m:


: 2ll,680 t

No = 264'600t
ot^:

46,57kg/cm2

d^ =

58'21kglcm2

Kt^ = 101,31ke/cm2
=

63,39ks/cm2

Essendoo'- 1 K^, risulta eo : eL, pari ai

(
"o=lll-

K9,"
oo^ )l : 4 7 . t 5 c m

l'L

mentre,essendoo) <K), si ha:

e , = e.' ,:

K
t
l l -r+

- -2

Y , [

o ; )

l = - 2 1 . 6 1c m

3" tratto per 8,725m < x < 10,025m:


N = 190,512t
t
No : 238'l4O
d* =

o,

52,40ks/ cm2

, o : r b = 1 , ,lr[ , _

fAl

: 4e.27
cm

d^)_

et:-21'67cm

La precompressionedelle strutturc

529

4' tralto per 10,025m < x < 11,325m:


N : 169,344t
No = 211'68t
d^ = 46,57kg/ cm2
eo = e'o : 50,70cm
e t = - 2 l ' 6 7c m
5" tratto per 11,325m < x < 11,425m:
N = 148,176t
No = 185'22 t
d^ = 4O,75ke/cm2
eo = e'o : 52'59 cm
et:

- 2 1 ' 6 7c m

b) Equazione del cavo risultonte


I cavi sono sagomatisecondotracciati ad andamentoparabolico;indicandocon7 la distanzadal lemboinferiore dellatrave, le equazionidel cavo
risultantesono le seguenti:
1" tratto (11 cavi):
r
. * 0.094
'y = 0,7670
11,425'
2' rratto (10 cavi):

x
= * 0.o94
'v : 0,5937
11,425'

530 Teo o e tecnico delle costruzioni

3" tratto (9 cavi):


'v : 0 , 4 5 8 5

,-t 0,094
11,425'

4' tratto (8 cavi):


I
. 10,094
-v = 0 , 3 4 4 3
11,425'
5" tratto (7 cavi):
_2

y : o,24oo,:+ 0,094
11,425'
c) Costruzione del fuso di Guyon
Per procedere,in pratica, al tracciamentodel fuso di Guyon, determinate tratto per tratto le rette limite distanti eoed e, dall'assebaricentricodella
p
trave, occorreriportare a partire da essedei segmentipariaa!.a
1t.N o N
nendo conto che in ogni tratto No ed N assumonovalori differenti).
Le paraboleche si ottengonounendoquestipunti delimitanotratto per
tratto il fuso di Guyon. La fig. 19.21illustrachiaramentetale costruzionee
da tale figura si rileva che il cavo risultante semprecontenutonel fuso
limite.

La precompressionedelle strutturc

r.--*l
1610

'
t69'O
,
i
r--;66o-----------

531

Capitolo ventesimo
Le strutture parzialmenteprecompresse

20.1. Generalit
Per strutture parzialmenteprecompresse
si intendono quelle costituite
da pi elementidi identicoo di diversomateriale,collegatifra loro in modo
da realizzareuna sezionenon omogeneadi opportune caratteristicheresipu in.eressare
stenti, e nelle quali la precompressione
uno o pir elementi
(strutturea sezionemista) ovvero strutture in cui sono presenti,oltre agli
acciai armonici pretesi, anche armature ordinarie non pretesealle quali
vieneaffidata parte degli sforzi (strutture ad armatura mista).
Gli esempipi frequenti di strutture a sezionemista si incontrano nei
solaicostituiti da travetti prefabbricatiprecompressi,completatiin operada
calcestruzzo
non precompresso,
e nei ponti, con travi precomprsse
rese
solidali con la soletta gettatain una secondafase (figg. 20.1a e b).
Per tali strutturepu talvolta convenireeffettuareuna secondaprecompressionesulla sezionecompletaed in tal casogli elementicostituentirisultano in eserciziotutti precompressi.
Il vantaggiofondamentalechevieneconseguitocon I'adozionedi sezioni
misteprecompresse
si giustificatenendoconto cheall'atto del tiro lo sforzo
di pretensioneagiscesu di una sezionedi arearidotta rispettoa quellafinale,
destinataad assorbirein esercizioi carichi esterni. L'avere pertanto due
sezioniresistentidiverse,I'una pir piccolaall'atto del tiro, I'altra maggiore
in esercizio,permetteuna notevoleeconomiadi sforzo di precompressione
e
quindi, in conseguenza,
di acciaioarmonico.N vanno trascuratii vantaggi
dovuti ad una maggiorerapidit di costruzione,connessaalla possibilitdi
prefabbricazionedegli elementiprecompressie successivo
varo di essi,e ad
produzione
una
maggiormenteaccuratae controllata, con notevolerisparmio, infine, di centinaturae mano d'opera.
Nei paragraficheseguonosi studiail problemadi verifica dellestrutture
a sezionemista, mentrenon vienetrattato il problemadi progetto, di com-

534 Teo o e tecnics delle costruziont

plessaimpostazioneper i numerosiparametti che vi intervengono.Infine,


per le strutture ad armatura mista si forniscono i concettiinformatori che
sono alla basedella loro progettazione,

Fguru 20.1

Le strutture porzialmente precompresse 535

20.2.Le strutturea sezionemista


20.2.1.Il calcolodi verirtco
Con riferimento alla fig. 20.2 si considerila sezionecostituita da una
nervaturaprecompressa
e da una solettain cementoarmato. Il diagramma
delletensioninormaliall'atto del tiro indicatonellafie.20.2ae le tensioni
ai lembi valsono:

of

N"
---:

Nne
-

_:

Ao

W.,

M'"

-L' -----a

W",

(20.1)
No

Noe

M'"

Ao

W",

W.,

.'9 = - + - - . essendo:

Aa
l'area dellasezionedellanervatura;
W^ e W", i moduli di resistenzadella nervatura;
e
I'eccentricitdello sforzo iniziale di precompressione
Nn;
M'E
il momento flettente dovuto al pesodella nervatura stessa.

cs

.Z
d::ll
t /

l'

rn

tt t l
tl
U
V
a?
a)
Figuro 20.2

b)

o':

al"

c)

d )

536 Teora e tecnca delle costtuzioni

Nell'ipotesi chele cadutedi tensionesi scontinotutte prima del completamento della sezione',le tensioni si riducono a quelle rappresentatenella
fig. ?I.2b, essendo:
N
^/ o

ne , M'r
- w
- w
(20.2)

Mi
l/
Ne
+ _ _ _-----:
w .
w .

A tale fase segueil getto del calcestruzzocostituente la soletta, il cui


peso, se scaricato sulle nervature, provoca un'ulteriore variazione dello
statotensionalenella nervatura;quest'ultimo illustrato nella fig. 20.2cedi
relativi valori estremisono:'
M"o"=o'"+"

(20.3)
M""
o"i=oi-

Woi

essendoM! il momento flettente dovuto al peso della soletta.


condiUna volta consolidatoil getto della soletta,per tutte le successive
zioni di carico, la sezioneresistentesi modifica venendoa collaborarela
solettastessa.Indicando con:

W"

il modulo resistentedella sezionecompletarelativo al lembo superiore della soletta;

'
Attesa l'incertezza nel valutare I'entita delle aliquote di cadute di tensiole da attdbuire
all'una o all'altra delle sezioni resistenti, si considerano tutte le cadute scontate sulla sola
nervatura, ottenendosi in tal modo, per la quasi totalit! dei casi pratici, una valutazione a
favore di statica: infatti cos piocedendo si calcolano cadute maggiori di quelle reali.
'
Il peso proprio della solettapu, invece,in alcuni casi esseresopportato da apposite
centinatureche non scaricanosulla trave e va pertanto considerato alla streguadel sovraccarico e cio agentesulla sezionecompleta.

Le strutture pqrzolmente prccompresse 537

l4/,
W,

il modulo resistentedella sezionecompletaall'attacco fra solettae


nervatura:
il modulo resistentedella sezionecompletaal lembo inferiore;

le tensioni,in corrispondenzadelle tre fibre suddette,valgono (fig' 20'2d):


-.r

-'

M.

-----L

w"

- -'-yt
ws
" ,

_
_ " ^. , _ %
W i

essendoMo il momento flettente dovuto ai sovraccarichi.

I er

Figura 20.3

(20.4)

I
I

538 Teoris e tecnica delle costruzoni

interessanteosservareche i conglomeraticostituentila nervaturae la


e quello realizzatosuccessoletta,o pi in generalel'elementoprecompresso
sivamente,possono esseredi qualit diversa, oltre ad avere ovviamente
diversastagionatura.In tal caso opportunoconsiderareun diversomodulo
di elasticitper i due materiali. Si indichercon 'E'oil modulo elasticodel
e con .8, quello del calcestruzzodi completamencalcestruzzoprecompresso
to; con le notazioni della fig. 20.3, si ha:
Ar
A,, I

!,

n r Ao

(20.5)

no

A, * nrAo

I'area della soletta, d la distanzatra i baricentri della solettae


essendo-,4,
L^

della nervaturaed n ' il rapporto ;.

Il momento d'inerzia dell'intera sezionerispetto all'assebaricentrico


vale pertanto:

I = Ir * A ryl + n(Io + I o'o)

(20.6)

essendod ed 1oi momenti d'inerziabaricentricidella solettae dellanervatufa.

I moduli di resistenzada introdurre nelle (20.4) sono quindi pari a:


f -

I
n"
I

w" . = - - .

(20.7)

flth"

w' , = .
kthi
da osservarecheil comportamentostaticodellesezionimiste,schematizzalo dallerelazioniprecedenti, basatoowiamente sull'ipotesidi conser-

Le strutture parzialmente precompresse 539

vazionedellesezionipianee quindi della perfettasolidarietdeglielementia


contatto.
Quandoad assicuraretale solidarietnon sia sufficientela solaaderenza
fra calcestruzzodella trave e della soletta,si adottano particolari sistemidi
collegamento;il pi usato in generecostituito da una idonea staffatura.

Figutu 20.1

La fig. 20.4mostrale staffe di cucituraemergentidall'elementoprecompressoda solidarizzaread una soletta cii completamento.Nel caso della
sezionedella fie. 20.3, il calcolodellestaffe di collegamentovienecandotto
affidando a ciascunastaffa lo sforzo di scorrimento:
\.

,7 (",t"

(20.8)

essendo:
T
S

il taglio dovuto ai sol carichi esterni;


il momentostaticodellasolettarispettoall'assebaricentrico
dell'intera
sezlone;

540 Teoria e tecnicq delle costruzioni

1 il momento d'inerzia dell'intera sezionecalcolatocon la (20.6);


Az il passodelle staffe.
Supponendo,a vantaggiodi statica, che la superficiedi contatto fra i
due elementinon presentialcuna resistenzaallo scorrimento,le staffe andranno verificate al tranciamento;la verifica si condurr pertanto con la
relazione:
2r,^^a,

,-; o,

Q0.e)

essendoo, i'area del tondino della slaffa e r"^^ la tensionetangenziale


ammissibileper l'acciaio impiegato.
20.2.2. L'influenza della viscosit
Nel casodelle strutturemiste, che si stannoesaminando,in generei
materiali costituentihanno caratteristichemeccanichee reologichediverse:
presenta,infatti, qualit pi pregiail calcestruzzodella trave precompressa
te di quelledella soletta(in particolareper le travi prefabbricate)e certamente una stagionaturapi avanzata.Nel tener conto della collaborazionefra i
due materiali, non si pu quindi prescinderedalle deformazionilente nel
tempo che non si sviluppanoin manieracongruente,a meno chenon intervengauna variazionenel tempo delle azioni mutue che si trasmettonogli
elementicomponentila struttura: questocomportanel tempo una migrazione di sforzi dalla membraturapi giovanea quella pi vecchia.
In tale circostanzarisiedeI'insidia della viscositche pu dar luogo a
situazionistaticheparticolarmentepericolosee deveesserequindi opportunamentevalutata e vigilata.
Nascepertanto il problema di seguirenel tempo l'evolversidel regime
tensionalenei due elementistrutturali, per poternedefinireil comportamento in esercizioriferendosiai valori asintotici della deformazione.
Data la complessitdella trattazionecheandrebbeal di l degli scopidi
questo paragrafo, ci si limiter ad indicare i concetti fondamentali che
presiedonol'impostazionee la soluzionedel problema.
Si tratta in sostanzadi consideraredue membrature sovrapposte,di
differenti caratteristicheelastichee reologiche,e soggetteall'azionedei carichi esterni ed alle azioni mutue che si trasmettonolungo Ia superficiedi
contatto, che rappresentanole incognitedel problema.

Le sfruturc parzialmenfe precomprcsse 541

Con riferimento all'esempiodeila fig. 20.5 si indichi conp(z) rl carico


ripartito agentesulla membraturasuperioree conn(2, t) e slz, 4 le incognite
azionimutue chesi sviluppanoal tempo I fra i due elementia contatto;siano
infine u(2, t) e v(2, t) le componentidello spostamentorispettivamentenella
direzionelungo la quale si esercitanole azioni s(2, t) ed n(2, t).

T;Fl::,

l--o-l

s(z,t)

E
Fgura 20.5

Le equazionichereggonoil problemasi ottengonoimponendole condizioni di congruenzafra i due elementilungo il bordo comune;si possono
scriverecos, contrassegnandocon gli indici I e 2 le grandezzerelative
all'elementosuperioreed a quello inferiore, le equazionidi congruenzain
forma simbolica:

542 Teofis e ecnics delle costruziont

u [ o ' l zt,) + u l " ' ( r ,t ) + u l ] ( 2 ,t ) = ut')(2, ) + uts)(2, t)


(20.10)
(2, tt
v l o ) ( 2t ,) + , l ' ) ( 2 , t ) + v l ' ) ( 2 t, ) : v[^)(2, t) + vts)
doveciascunodei termini comprendesia la deformazioneelasticachequella
viscosa;ad esempioil termineu f') (2, r), introducendola funzione$' (r, z)
di cui al paragrafo1.2.5.,si esplicitain:

ul")(2,t) : ulik, t) + ulil,k, t) :


Q0.11)

: u\ilk, r) +

It

r(r, r\ ul!(2,r) dr.

Nell'ipotesi di condizionidi carico simmetriche,sviluppandoin seriesia


la funzione norap(z) chele funzioni incognitenQ, t) ed s(2, l), si ottengono
espressionidelle componenti elastichedello spostamentoda sommarea
quelle viscose,secondola (20.11), e poi da introdurre nelle equazionidi
(20.10).
congruenza
Si pervienecosad n sistemidi due equazioniintegralitipo Volterra nelle
incogniten^(t) ed s*(t).
Assumendoper le funzioni $t(t, r) e r(/, 7) espressionidel tipo:
- t,t
, = s.B.e'e,t',

Q0.12)

di cui si gi detto al paragrafo 1.2.5., possibilederivarele due equazioni


integrali rispetto al tempo /, ottenendosi,attraversoun opportuno cambiamento di variabili, n sistemidi due equazionidifferenzialilineari del primo
ordine a coefficienticostanti,non omogenee,nelleincogniten. (t) e .t. (/).
Tali equazioni,integratesecondoil metodo di Lagrange,tenendopresentile condizioniiniziali, fornisconoin funzionedel tempo I le espressioni
delleazioni mutue: si ha cosla possibilitdi valutarenel tempo le caratteristichedella sollecitazionee quindi lo stato tensionalenella struttura mista'

Le strufture parzialmente precompresse 543

20.3. Le strutture ad armatura mista


Un rischio particolarmenteinsidioso per la durabilit delle opere in
cementoarmato precompresso rappresentato,comedetto, dalla corrosione dell'acciaioarmonico: le elevatetensioni di lavoro che si raggiungono
le rendono infatti pi vulnerabili alla
nellearmature da precompressione
corrosionerispetto alle armaturedi acciaioordinario. Per prevenirela corrosione, necessarioquindi limitare o evitarela fessurazionedel calcestruzper compressione.La corrozo in trazioneed evitarela microfessurazione
sionedellearmaturerisulta, comunque,fortementeinfluenzatadall'aggressivitdell'ambientee dalla frequenzadei carichi agenti. Ad esempio,per
unastrutturaintegralmentecompressasotto l'azione dei carichidi esercizio,
puaversila comparsadi sforzi di trazioneed eventualmente
la fessurazione
delconglomeratosotto I'azionedi carichieccezionali.Tale fessuraaonenon
destaper particolari preoccupazioninei riguardi della corrosione delle
in quantotale, agisceper un intervallo
armaturepoichil caricoeccezionale,
della
sua azione le fessuresi richiudono
di tempo limitato ed al cessare
completamente.
Questeconsiderazioniportano alla suddivisionein classidi precompressioneriportata nella tabella20.1, in dipendenzadel valore assuntodal massimosforzo di trazionenel conglomeratosotto I'azione dei carichi pi gravosi previsti in esercizio.Alla classedi precompressioneintegraleo totole
gli elementiche devono semprerisultareintegralmentecomappartengono
pressi.Bastipensarea quelli chedevonogarantireI'impermeabilit(contenitori di liquidi o coperturein cui I'impermeabilit assicurataattraversola
solacoazioneartificiale) o pir in generalequelli nei quali la fessurazione
potrebbecomprometterela funzionalit della struttura, alle opere site in
ambientefortementeaggressivo,alle strutturerealizzateper conciprefabbricati in cui il giunto dispone di scarsao nulla resistenzaa trazione, agli
elementisoggettia frequenti e cospicuevariazioni di sforzo per i quali il
continuoaprirsi e richiudersidellelesionipotrebbedare origine a fenomeni
di fatica nelle armature (casodei ponti ferroviari).
limitata comprendeinvecegli elementiin
La classedi precompressione
cui previstatrazionenel conglomerato,senzaper chequestaraggiungail
limitedi rottura a trazione. Appartengonoa tale classegli elementiesposti
alla normaleaggressivitatmosferica,quali gli edifici ordinari o i viadotti
autostradali.
parziale riservatainfine agli elementi
La classedi precompressione
poco
espostiad ambiente
aggressivoe non soggettia fenomenidi fatica, pe:'

544 Teori(r e tecnica delle costruziont

i quali possibileammetterela fessurazionedel calcestruzzosotto l'azione


dei carichi di esercizio.
in unzionedel valole assuntodal
Tabella20.1 - suddivisionein classidi precompressione
massimosforzo di trazionenel conglomerato.

CLASSE

SEZIONE

TENSIONE NEL
CALCESTRUZZO

integrale
Precompressione

non fessurata

o,)0

limitata
Precompressione

non fessurata

o.,(o.(0

parziale
Precompressione

fessurata

Nel caso di precompressioneparziale,avendosiparzializzazionedella


sezione,la verifica viene effettuata prescindendodal contributo a trazione
di cementoardel conglomerato,come awiene nelle sezionipressoinflesse
del calcestruzzo
mato normale.Quandoanchesi prevedala decompressione
e parziale)'
limitata
(precompressione
sotto l'azione dei carichi di esercizio
comunquebuona norma imporre chela sezionerisulti totalmentecompressa
sotto l'azione del solo carico permanenteed, eventualmente,di un'aliquota
ridotta (circa il 1090)del carico accidentale.
Da quanto detto si evincecheil diversocomportamentofra le tre classi
dipende dall'entit dello sforzo di precompressioneapplicato: fissata la
geometriadella sezioneed i carichi, al diminuire dello sforzo di precompresintegralea quellalimitata, e da questa
sionesi passadalla precompressione
parziale' Conviene definire come grado di precomalla precompressione
pressioneil rapporto:
M,I

(20.l3)

M e+q

Mo ed il momentodi eserciziototaleM,*q
fra il momentodi decompressione
dovuto al carico permanenteed ai sovraccarichiaccidentali.Il momentodi
M, rappresentail valoredel momentoflettenteche,insieme
decompressione
in esercizio,ossiadepuratodegli effetti doallo sforzo di precompressione
vuti alle cadutedi tensione,producetensionenulla nel calcestruzzoin almeintegrale,
no un ounto della sezione.Per x 2 | si ha quindi precompressione

Le strutture parzolmente prccompresse 545

limitata o parziale.Si noti chela definimentreper r < 1 precompressione


zione(20.15) legataalla condizionedi esercizioassunta,per cui al variare
di questauna stessasezioneprecompiessapu ammetterediversivalori del
gradodi precompressione.
La scuolaamericanaintendein manieraleggermentediversail concetto
parziale.Le norme ACI (American ConcreteInstitute)
di precompressione
una sezionein cui sia presente
parzialmenteprecompressa
definiscono
di acciaio pretesoe di acciaio ordinario non pretesoche
un'assqciazione
viene
aonaoronoambeduealla suaresistenza.Il grado di precompressione
definitodiversamente,attraversoil rapporto:
,

'"

M,O

M"

(20.14\

oveM,, il momento ultimo della sezione,calcolatotenendoconto solo


delleaimaturepretese,ed M, il momentoultimo totale' II rapporto ('corrial rapporto fra le percentualimeccani
spondecon buona approssimazione
ihe dellearmaturepretesee di quelletotali, a meno dei diversibracci delle
forzeinterne,e risulta semprestrettamentecompresofra 0 e i, in quanto in
semprepresenteuna pur piccolaquantit
qualunque
sezioneprecompressa
di acciaioordinario che contribuiscecomunqueal momento ultimo totale
tiene
dellasezione.La definizione (20'16) del grado di precompressione
contosolodello stato limite ultimo della sezionee non fa alcun riferimento
allecondizionidi esercizio.
parzialepu quindi esserevista come una tecnoloLa precompressione
integragiaintermediafra il cementoarmato ordinario e la precompressione
precise
per
esigenze
preferibile
la
soluzione
casi
in
alcuni
ie, e rappresenta
integrale si raggiungonoa
i funzionali. Con la precompressione
sttictre
vuotoelevatetensioni di compressionee le controfrecceche ne derivano'
cospicuesin dall'inizio (aliquotaelastica),si incrementanonel
oltread essere
tempoper effetto della deformazioneviscosadel conglomerato'Il fenomeno particolarmenteevidentenel caso dei ponti a tavata, nei quali la
di completosovraccaricosi verifica raramentee comunqueagrcondizione
sceper intervalli di tempo molto limitati, per cui la condizionea vuoto
permanentee le controfreccefinali superanoancheil doppio
praticamente
el valoreiniiiale. Ci comporta la necessitdi effettuare con maggiore
il ripristino del manto stradaleper owiare alle variazioni di curfrequenza
un aggraviodei
vaturafastidioead un transitovelocee, conseguentemente,
parziale
risulta la
costidi manutenzione. chiaro che la precompressione

546 Teoria e tecnica delle costruziont

del casopoich,a parit di


soluzionecherispondeottimamentealle esigenze
parte'
sezione,vengonoridotte le compressionimassimea vuoto' D'altra
deterpermanenti
essere
ad
per la durabilit di una struttura, sono i carichi
il
transito
minanti. mentrenon si ha in generealcun inconvenientese, sotto
di pesantiautotrenio di carichimilitari, si produceun sensibileallungamenla fessurato el conglomeratoall'intradossodelletravi e conseguentemente
eccezionale
carico
zione. Infatti le fessuresi richiudono all'allontanarsidel
cosicchrisulta assicuratala protezionedegli acciai dalla corrosione'
parziale presenta,inoltre, un migliore comportaLa precompressione
integralein presenzadi sollecitazionidi
mento iispetto alla precompressione
tipo dinamico,quali quelledovuteall'azionesismica'Una sezionein cemenallo stato integro presenta,infatti, diagrammi
to armato pr...p..tto
momento-curvaturacon area del ciclo di isteresiridotta rispetto ad una
sezioneallo stato fessurato,cheinveceoffre una superiorecapacitdi dissi
parziale,allontanandolo statolimipazionedi energia.La precompressione
ie di formazione delle fessureda quello di rottura, fornisce alla struttura
un'ampiafasedideformazione,durantelaqualel'energiadovutaall'azione
sismicaviene assorbitaprima di pervenireal collasso'

20.4. Esercizi
Siverifichilasezionedellafig'20.6appartenenteadunatraverea|izzata
e prefabbricata,con solettasuccessivamente
con una costolaprecompressa
sovrapposta.La costoli precompressacon 9 cavi costituiti da 12 $ 7'
Imomentiflettentichesollecitanolasezionenellediversefasidilavoro
sono:

per il pesoproprio della costola: M,

= 200 tm i

per il peso della soletta:

M"

= 156 tm i

per i sovraccarichipermanenti:

Mp : 40 tm i

per i sovraccarichiaccidentali:

M,

= 100 tm i

Le strutture parziolmente precompresse 54'l

a) Carattelistche geometriche della sola costola


Ao = 0 '5245mz
J", = o,8418m
!"i = 0"7082m
Io = 0 '1565ma
I - 0'8418=
5.3i89m.
0.1565
w..
| - 0'7082=
4.5252m'3
0,1565
w",
b) Verifiche al tiro
Prevedendounatensionefinalenell'acciaiopariadS660kg/cm'ecadudi
te tensionenella misura di 16,7 per cento, si ha al tiro:
R660

No=9x4,62xTft1 =432r
Le tensioniai lembi sono pertanlopari a:

432
- t -- - +
"'
0,5245
e=
''

( 4 3 2 x 0 , 6 0 8 2 - 2 o o x) 4,5252= llOS t /m2

432 0,5245

t.432x 0,6082- 200) x 5,3789= 486t/m2

Il diagrammadelle tensioni riportato nella fig' 20'6b'


le cadute di tensioneavvenutetutte nella sezionedella
*ti]cli"ta"
solacostola,essendoAN = 0,167N0 = 72,14 '' si ottiene:
o = ll08 -

7'

14

_ 72,14x 0,6082x 4,5252= 772tlmz

o,5245

548 Teora e tecnica delle costruzioni

-*

El
tr-J

-.-

--t---t----r_*,

t--.\_.--------\
st
----,---___.

: |
&---J

lR

*Nl l------=-------.-

---------o

: |

g-l-

ff |

:|

l*

---,-...-.

:-

--------,e "

Hr-------l

Le struturc parzialmente precompresse 549


1) 14

o: = 486 - ;=
+ 72,14 x 0,6082x 5,3789:
u,J24)

585t/m2

Il diagrammadelle tensioni riportato nella fig. 20.6c.


c) Verifiche a soleto gettata
Al gettodellasoletta,prevedendosi
le eventualicasserature
portatediret_
tamentedalla costolastessa,la sezioneresistente ancoraquellaconsiderata
inizialmente.Le tensioni ai lembi estremisono dunque:
o"i = 772 - 156 x 4,5252= 66 t/m2
o' : 58S + 156 x 5,3789:

1424t/m2

Il diagrammadelle tensioni riportato nella fig. 20.6d.


d) Caratteristiche della sezone inera
Prevedendouna secondaprecompressione
e quindi l,impiego di calce_
struzzoper la solettadella stessaqualit di quelo adoperatoper la costola,
si assume
z, : 1.
In tale ipotesi le caratteristichegeometrichedella sezioneintera sono:
A : 0,5245+ 0,20 x 2,00 = 0,9245m2
Y i : l ' 1 1 5 7m
Y, : O,6343m
I = 0,3591ma
I
= 3 '1069m''
t4/
I
W.:

1 , 2 0 9m
4'

550 Teoria e tecnca delle costruzioni

1
= l '7664m't
wall'applicazioQualoranon si effettuasseuna secondaprecompressione,
di traziouna
tensione
inferiore
al
lembo
ne dei sovraccarichisi desterebbe

o
_ ,:

M.+M.
- " - o - - - " - n=
Wi

- l 4 Ox 3 , 1 0 6=9 - 4 3 5t / m 2

che sommataalla tensioneesistentecaicolataal punto c) fornirebbe:


oi=66-435=

- 3 6 9t / m z

precompressa
del indispensabilequindi procederead una successiva
I'intera sezioneallo scopo di non averetale tensionedi trazione.
e) Secondaprecompressione
Si tesano altri due cavi da 12 $ 7, il cui baricentro dista dal lembo
inferiore di 20 cm.
Si ha in tal modo:

8610'

N o = 2 x 4 , 6 2 x 1 _ U , ,'=
o ,=
_
s
,-,:

"" :

s6 x o.stsl x t,7664: - 5t t/m2

G*1424*

o"'i= 66 *

so'

96
*s6

G*+

96 x 0,9157x 1,2094= 1422tlmz

9 6 x 0 ' 9 1 5 7x 3 ' 1 0 6 9: 4 4 3 t l m z

Il diagrammadelletensioni riportato nella fig. 20.6e.Si osservichela

Le strutturc parzalmente precompfesse 551

trazioneal lembo superioredella soletta modestae che inoltre del tutto


transitorias.
f) Cadute di tensione
Per gli effetti lenti si otterr nei due cavi prima tesati,una cadutapari a:
AN:0,167x96=l6t
Si ottiene cos:
4' =
.

- 51 -

l6
+

d.v
" = 1422

1 6 x 0 ' 9 1 s 7x r ' 7 6 6 4=

- 42t/mz

u,924J

t6

4v = 442 0,9245 16 x 0,9157x 3,1069: 380t/m"


nellafig. 20.6f.
delletensioni rappresentato
Il diagramma
g) Sovraccarichi
permonenti
permanenti
si ha:
All'atto dell'applicazione
dei sovraccarichi
;y -- - 42 + 40 x r,7664:

29 t/mz

t/mz
o! = l4ZZ+ 40 x 1,2094: 14'10
o! -- zto - 40 x 3,1069:

256t/m2

Il diagramma
delletensioni riportatonellafig. 20.69.
I In effetti all'atto della secondaprecompressione
si otte[ una caduta di tensionenei
novecavi per la deformazioneelasticaindotta dala secondaprecompressione.
Questa
vienetrascurataessendoin seneremodesta.Si osserviinfatti che sele caratte stiche
dellasezioneintera fosserostatecalcolatetenendoconto del'areaomogeneizzadeiprimi nove cavi, le tensionicalcolateal punto e) sarebberoesatte.

552 Teoriq e tecncs delle coslruzonl

h) Sovraccarichi accidentali
si ha:
All'atto dell'applicazionedei sovraccarichiaccidentali
i{' = Zg + 100 x 1,7664=

206tlmz

out = 1470+ 100 x 1,2094=

I59l t/m2

oYI =256 - 100 x 3,1069=

- 55 t/m2

Il diagrammadelle tensioni riportato nella fig' 20'6h'

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