Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
- Caratteristiche organolettiche:
caratteristiche dell’olio che possono essere rilevate direttamente
dai sensi: olfattive, gustative e tattili
-Caratteristiche chimico-fisiche:
grado di ossidazione, acidità, composizione percentuale di acidi
grassi
Parametri di qualità
Caratteristiche organolettiche:
-olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini: olio
di oliva ottenuto da un taglio di olio di oliva raffinato e di oli d'oliva vergini
diversi dall'olio
lampante, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 1
gr. per 100 gr.;
-olio di sansa di oliva greggio: olio ottenuto dalla sansa delle olive
mediante estrazione con solventi o processi fisici;
-olio di sansa di oliva raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione di olio di
sansa di oliva greggio, con un tenore di acidità libera, espressa in acido
oleico, non superiore a 0,3 gr. per 100 gr;
-olio di sansa di oliva: olio ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva
raffinato e di oli di oliva vergini diversi dall'olio lampante, con un tenore di
acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 1 gr. per 100 gr.
LA COMPOSIZIONE CHIMICA
DELL'OLIO D’OLIVA
Le diverse famiglie di composti chimici che sono presenti
nell'olio di oliva si trovano distribuiti nei vari tessuti
che compongono la drupa, a causa della loro polarità e
solubilità vengono a trovarsi in quantità diverse
nell'olio.
Quest'ultimo è composto per circa il 98-95% da trigliceridi
e, per la restante parte, da sostanze liposolubili e da
composti polari, presenti prevalentemente nella polpa
matura e nella mandorla del nocciolo, che si trovano
disciolti nell'olio per ragioni naturali o per motivi
tecnologici.
I componenti non gliceridici possono
essere suddivisi in due categorie:
• le sostanze sensibili all'azione di alcali
concentrati, definite SAPONIFICABILI, tra cui
ricordiamo i fosfolipidi e le clorofille
• le sostanze che non subiscono alcuna
alterazione se sottoposte all'azione di alcali
concentrati, definite INSAPONIFICABILI, come
gli alcoli, gli idrocarburi, gli steroli, i tocoferoli.
I TRIGLICERIDI
Come è stato visto i trigliceridi costituiscono circa il 95-98%
dell'olio di oliva e si trovano quasi esclusivamente nella
polpa.
Sono esteri della glicerina con acidi grassi a lunga catena, sia
saturi che mono- e poli-insaturi.
Tra gli acidi grassi che entrano a far parte delle molecole dei
trigliceridi i più importanti sono:
1. - l'acido oleico, monoinsaturo, che è presente per il 70-
80%
2. - l'acido linoleico, diinsaturo, che rappresenta il 10% circa
3. - l'acido palmitico, saturo che rappresenta il 7-15%
4. - l'acido stearico, anch'esso saturo, presente per l'1,5-
3,5%.
trigliceride
Caratteristiche dell’olio d’oliva
• La caratteristica peculiare della composizione
trigliceridica dell'olio di oliva è rappresentata dal
particolare equilibrio nella composizione acidica:
rispetto agli altri grassi alimentari risulta più
elevata la % di acido oleico e quella del linoleico,
mentre la concentrazione degli acidi insaturi è
moderata.
• Questa elevata percentuale di acidi grassi mono-
e poli-insaturi risulta particolarmente importante
da un punto di vista medico.
• Gli acidi grassi insaturi sono essenziali per la dieta e
devono essere assunti direttamente, in quanto non
possono essere sintetizzati dall'organismo o lo
possono essere solo in quantità limitata.
• Dopo l'assunzione essi vengono trasformati in altri
composti, funzionando da precursori di molecole che
svolgono nell'organismo azione regolatrice di
importanti funzioni fisiologiche, come l'aggregazione
piastrinica, la pressione arteriosa, la contrazione
muscolare. Essi vengono inoltre incorporati, con
funzione energetica e plastica, in tessuti ed organi.
L'INSAPONIFICABILE
Come è stato detto in precedenza esso rappresenta
solo una piccola parte dell'olio, dal 2 al 5%.
Sotto questa classificazione rientrano composti
assai diversi, quali IDROCARBURI, ALCOLI
ALIFATICI E TRITERPENICI, POLIFENOLI,
TOCOFEROLI, STEROLI. Molti di questi composti
rivestono un ruolo prevalentemente merceologico,
per la identificazione della qualità e genuinità del
prodotto, altri invece hanno importanza anche da
un punto di vista medico, nutrizionale.
Parametri di qualità
% in peso di ac. oleico = massa ac. oleico x 100 / massa olio considerata
massa ac.oleico = n° moli acido x M.M (massa molare) dove M.M=282 g / mol.
sapendo che, per NaOH:
· 10 g di olio
· 5 g di soda caustica
· 50 g di cloruro di sodio
· 20 mL di etanolo
· 170 mL d’acqua
I metodi cromatografici sfruttano la diversa affinità delle molecole e degli ioni nei
confronti di due fasi diverse
Una delle due fasi viene immobilizzata
(fase stazionaria), mentre l’altra fase
(fase mobile) viene fatta scorrere
continuamente su quella stazionaria
Miscela di amminoacidi
Tempo di ritenzione (tR): è il tempo che intercorre fra l’iniezione del campione
e la rivelazione di un analita eluente dalla colonna
Tempo morto (tM): è il tempo che un analita non ritenuto sulla fase stazionaria (che
quindi viaggia alla stessa velocità della fase mobile) impiega per giungere al rivelatore
Analisi qualitativa
Fissate le condizioni della separazione cromatografica (tipo di colonna, flusso della fase mobile,
natura della fase stazionaria) una particolare sostanza potrà essere riconosciuta dal suo tempo di
ritenzione. (Confrontandolo con quello nelle banche dati).
Analisi quantitativa
L’area sottesa al picco cromatografico è proporzionale alla quantità di analita (e quindi alla sua
concentrazione). Si calcola in modo approssimativo moltiplicando l’altezza del picco per la base a
metà altezza.
Risoluzione di una separazione
cromatografica (Rs)
-A temperatura programmata
a)temperatura iniziale
c)temperatura finale
Confronto fra separazione
isotermica e a temperatura
programmata.
Fase mobile: N2
250
200
150
°C
100
50
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80
Min
Soluzione:
0,6 ml KOH metanolico (Idrossido di potassio disciolto in metanolo CH3OH)
6 ml n-eptano (C7H16)
0,3 ml olio d’oliva
Procedimento:
Avviene la transesterificazione dei trigliceridi in esteri metilici degli acidi
grassi (più volatili)
Reazione catalizzata da un base, il KOH metanolico
N-eptano utilizzato come solvente (inerte nella reazione) e per il passaggio
liquido – liquido degli esteri metilici degli acidi grassi
Prelevato 1 ml di soluzione sulla superficie con una microsiringa, poi inserita
nel gas-cromatografo
Campione vaporizzato nell’iniettore
O
CH2OH R1CO2H
CH2 O C R1
O Idrolisi
CHOH R2CO2H
CH O C R2 KOH (MeOH)
O
CH2OH R3CO2H
CH2 O C R3
Glicerina Acidi grassi
Trigliceride
O
CH3 O C R1
O Esterificazione
Esteri metilici CH2 O C R2 MeOH (CH3OH * 3)
O
CH3 O C R3
Varietà di acidi grassi
Da tenere in considerazione:
•Tutti gli oli diversi da quello d’oliva contengono quantità di acido oleico inferiori a quello
minimo riscontrato per l’olio d’oliva
•Tutti gli oli diversi da quello d’oliva, ad eccezione di quello di cocco, hanno un tenore di
acido linoleico molto superiore a quello dell’olio d’oliva
•Negli oli di crucifere è contenuto acido erucico in quantità notevoli, oltre al 10% di acido
arachico, che è presente anche nell’olio d’arachide
•Gli oli di cocco e di palmisti contengono acido laurico e acido miristico in quantità elevate
•L’olio di palma contiene acido palmitico in quantità del 35-40%
L’addizione di un grasso estraneo può essere rilevata con le considerazioni
che seguono:
Acido erucico
Spettroscopia U.V.
Esperimento
Introduzione alla spettroscopia
Secondo la teoria quantistica della materia tutti gli atomi e le molecole possono trovarsi
in determinati stati quantici ed assumere valori determinati e caratteristici dell’energia,
detti livelli energetici.
L’energia assorbita o emessa, che accompagna una transizione energetica, si presenta sotto
forma di radiazione elettromagnetica avente frequenza ν secondo la relazione di Bohr:
Le sostanze con un solo doppio o triplo legame assorbono nel lontano ultravioletto.
Se una molecola contiene due o più doppi legami vicini, separati soltanto da un legame
semplice, esiste fra questi doppi legami una “coniugazione”.
In questo caso i segnali dello spettro cadono in una regione con frequenze più basse.
L’ossidazione
L’ossidazione di un acido grasso insaturo può portare
alla formazione di un idroperossido.
• I gruppi etilenici isolati, o i gruppi carbossilici degli acidi grassi, presentano massimi
di assorbimento tra 175 e 185 nm
• Esaminare i rettificati
Infatti durante la rettifica degli oli lampanti perossidati, il passaggio su terre attive
provoca la formazione di trieni coniugati (verosimilmente per decomposizione di
un idroperossido linoleico).
Tre spettri a confronto