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PERIFERICA
Abstract e Test finale in lingua italiana
ABSTRACT ITALIANO
Abstract italiano
Abstract italiano
La malattia vascolare periferica (PVD) include diverse sindromi arteriosiche che sono causate da ostruzione
aterosclerotica delle estremit periferiche delle arterie. La prevalenza aumenta con let >40 anni.
La maggior parte delle PVD causata da malattia aterosclerotica e l'ostruzione arteriosa periferica pu
provocare un'ischemia acuta o cronica. Quella acuta pu essere causata da rottura di una placca
aterosclerotica prossimale, trombosi acuta su una preesistente malattia aterosclerotica, embolia a partenza
cardiaca, aortica o da altri vasi di grosso calibro, o da un aneurisma dissecante. L'ischemia cronica
principalmente dovuta al graduale accrescimento di una placca ateromasica.
I fattori di rischio pi importanti comprendono fumo, diabete, et (>40 anni), sesso maschile, elevati livelli di
omocisteina (circa il 30-40% dei pazienti con PVD mostrano iperomocisteinemia), iperlipidemia (elevati
livelli di lipoproteine a bassa densit (LDL >100 mg/dL), ridotti livelli di lipoproteine ad alta densit (HDL)),
storia di malattia arteriosa coronarica, obesit, stile di vita sedentario; altri fattori di rischio meno forti
comprendono: ipertensione, elevati valori di PCR, vasculiti, fibrodisplasia arteriosa e traumi.
Le manifestazioni cliniche dell'ostruzione arteriosa dipendono dal vaso coinvolto, dall'entit dell'ostruzione,
dalla rapidit con cui essa progredisce e dall'adeguatezza del flusso dei vasi collaterali. Anche se spesso i
pazienti con PVD risultano asintomatici, alla diagnosi comunemente si riconoscono presenza di fattori di
rischio, caludicatio intermittens, dolore che pu presentarsi anche alla coscia e alla natica durante la
deambulazione, polso ridotto. Inoltre, in caso di un evento cronico, la cute pu essere secca e squamosa,
con una ridotta crescita di unghie e peli. Con il progredire dellischemia, possono comparire delle ulcerazioni
(di solito sulle dita dei piedi o sui talloni e, occasionalmente, sulle gambe), soprattutto dopo traumi
localizzati.
Il metodo pi semplice per la valutazione del flusso ematico a livello degli arti inferiori consiste nel
confrontare la PA sistolica misurata a livello delle caviglie con quella brachiale. La PA a riposo
normalmente 90% di quella brachiale; in caso di insufficienza arteriosa lieve, risulta tra il 70% e il 90%; con
insufficienza moderata, tra il 50% e il 70%; con insufficienza grave, < 50%. Tra i test diagnostici non invasivi,
il pi utilizzato l'ecografia doppler che fornisce informazioni accurate sulla sede e la gravit di PVD. Altro
test non invasivo sempre pi utilizzato l'angio-RMN che in grado di fornire immagini simili all'angiografia
con mezzo di contrasto senza l'utilizzo di cateteri o radiazioni. Il test diagnostico invasivo pi utilizzato
l'angiografia, prerequisito per la correzione chirurgica o per l'angioplastica percutanea transluminale, essa
fornisce dettagli sulla localizzazione e sull'estensione delle lesioni.
La prevenzione della PVD, si basa essenzialmente sulla riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari: va
eliminato il fumo, si deve perseguire il controllo dellipertensione, del diabete e delliperlipidemia. Vanno
poi incentivate le modificazioni dello stile di vita: raccomandare lesercizio fisico quotidiano, il basso
apporto di grassi con la dieta e il raggiungimento di un peso corporeo ideale.
Per quel che concerne la terapia, essa dipende dalla sede e dalla gravit della PVD e per i dettagli si rimanda
alla lettura del testo.
importante leducazione del paziente riguardante leliminazione dei fattori di rischio voluttuari. Nel
paziente diabetico la profilassi delle lesioni dei piedi di primaria importanza (i pazienti devono osservare i
propri piedi quotidianamente per rilevare fissurazioni, callosit, ferite o ulcere; i calli e le ferite devono
essere trattati da un esperto; bene lavare i piedi giornalmente in acqua tiepida e con sapone neutro e
quindi asciugarli con attenzione e delicatamente).
Table of Contents
Summary
Basics
Definition
Epidemiology
Aetiology
Pathophysiology
Classification
Prevention
Primary prevention
Screening
Secondary prevention
Diagnosis
Case history
Risk factors
10
11
Diagnostic tests
13
Differential diagnosis
15
Diagnostic criteria
16
Treatment
18
18
21
Treatment options
23
Emerging
34
Follow up
35
Recommendations
35
Complications
35
Prognosis
36
Guidelines
37
Diagnostic guidelines
37
Treatment guidelines
38
Online resources
40
Evidence scores
41
References
42
Disclaimer
49