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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania


Direzione Didattica 1° Circolo
80069 Vico Equense (NA)
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Sito web: www.primocircolovico.it

CONTO CONSUNTIVO - ESERCIZIO FINANZIARIO 2009


Redatto dal Dirigente scolastico: Dott.ssa Debora Adrianopoli

dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Pia Luisa Fiorentino

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL CONTO


CONSUNTIVO
Redatta
dal Dirigente scolastico: Dott.ssa Debora Adrianopoli

1
INDICE
Relazione del dirigente scolastico
• La progettualità nel suo insieme
• Analisi degli indicatori di contesto
• Rapporto costo/beneficio
• Valutazione dei progetti
• Indicatori di realizzazione
• Indicatori di risultato
• Indicatori di impatto
• Indicatori di efficienza
• Indicatori di efficacia
• Conclusioni
• Analisi delle entrate
• Conto finanziario mod.H
• La gestione
• Analisi delle spese
• Aggregato A01 – Funzionamento amministrativo generale
• Aggregato A02 – Funzionamento didattico generale
• Aggregato A03 – Spese di personale
• Aggregato A04 – Spese di investimento
• Attività progettuale
• Analisi degli allegati
• Il modello J
• I modelli M, I ed N
• Il modello K
• Riscontro tra conto finanziario e patrimoniale
• Fondo per le minute spese
• Conclusioni del Dirigente

2
RELAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. SSA DEBORA ADRIANOPOLI
DI ACCOMPAGNAMENTO AL CONTO CONSUNTIVO E.F. 2009 IN ORDINE
ALL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ED AI
RISULTATI CONSEGUITI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
(Art.18,co.5,D.I.44/01)

La lettura del “conto consuntivo”, del 1° Circolo Didattico di Vico Equense predisposto in
ottemperanza all’articolo 18 del D.I. 44/2001, risulta più agevole se prioritariamente si
esplicitano le connessioni registrate tra innovazioni nazionali e impegno del contesto
locale, proiettato a valorizzare, in ambito formativo, input procedurali che implicitamente
postulano la creazione di nuove e meglio qualificate sinergie.

E’ opportuno registrare, perciò, che le rilevanti modifiche introdotte sul piano normativo
dal “nuovo regolamento” concernente la gestione amministrativo-contabile delle
istituzioni scolastiche hanno sollecitato profondi mutamenti nelle attività svolte dagli
uffici amministrativi determinando la necessità di ristrutturare aspetti significativi della
complessiva organizzazione gestionale.

Archiviata l’antica concezione dicotomica che relegava in separati comparti i processi


didattici e quelli contabili-amministrativi, gli operatori scolastici del 1° Circolo di Vico
Equense si stanno avviando sempre più alla consapevolezza di un ruolo di “attori”
conferito da una nuova visione che, ben al di là dei singoli specifici contributi richiesti,
esige da tutti fattiva cooperazione all’interno di una dimensione sistemica nell’approccio a
funzioni e mansioni interconnesse perché finalizzate a perseguire finalità condivise.

Efficienza, efficacia e flessibilità sono stati i cardini di un mutamento lento ma graduale e


continuo che ha determinato nuove forme di collaborazione tra operatori che hanno
sperimentato, talvolta, l’intercambiabilità dei ruoli.

L’ascolto attivo di bisogni ed istanze emergenti ha consentito il processo di crescita di quella


serenità che stimola alla produttività individuale e collettiva: l’elaborazione del POF, sempre
meglio connesso ed “interfacciato” con il programma annuale, si è trasformata in una
costruzione permanente grazie alla positiva interazione delle diverse componenti scolastiche.

L’autovalutazione di processi e prodotti, ispirata ai parametri indicati dalla “Convenzione


O.C.S.E.”, sta diventando per gli operatori scolastici abito mentale che imprime connotati di
concretezza ad algoritmi deontologici sperimentati nella quotidiana prassi.
Nel pieno rispetto del principio della distinzione tra indirizzo e controllo da un lato e
gestione dall’altro (comma 2 dell’art. 4 del dlgs. 165/2001 e successive modificazioni) il
consiglio d’istituto (organo politico di indirizzo) ha definito gli obiettivi e i programmi da
attuare, e la mia funzione di dirigente scolastico, puntualmente e serenamente
interconnessa con quella del D.G.S.A, si è rivolta alla cura della gestione finanziaria,
amministrativa della scuola e all’adozione degli atti che impegnano l’istituzione scolastica
nel territorio.

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CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE
DATI DI STRUTTURA
Anno scolastico 2009/10
Dati generali Scuola Infanzia- data di riferimento:15 marzo 2010
La struttura delle sezioni per l’anno scolastico è la seguente:

Numero Numero Totale sezioni Bambini Bambini Bambini Totale bambini Di cui Media bambini
sezioni con sezioni con (c=a+b) iscritti al 1° frequentanti frequentanti frequentanti diversamente per sezione (f/c)
orario ridotto orario normale settembre sezioni con sezioni con (f=d+e) abili
(a) (b) orario ridotto orario normale
(d) (e)
- 13 13 293 - 286 286 5 22,00

Il plesso di Scuola dell’infanzia funziona dal lunedì al venerdì per 8 ore giornaliere e 40
ore settimanali.
Oltre ai docenti di classe sono presenti n.6 insegnanti di sostegno( di cui uno su spezzone
orario) alle classi che accolgono alunni diversamente abili, 1 insegnante di religione
cattolica

Dati Generali Scuola Primaria - Data di riferimento: 15 marzo 2010


La struttura delle classi per l’anno scolastico è la seguente:

Numero Numero Numero Totale Alunni Alunni Alunni Alunni Totale Di cui Differen Media
classi classi classi classi iscritti al frequentan frequentan frequent alunni diversa za tra alunni
funziona funzionant funzionant (d=a+b+c 1°settem ti classi ti classi anti frequenta mente alunni per
nti con i con i con ) bre (e) funzionant funzionant classi nti abili iscritti al classe
attività/ins mensa e i con i con funziona (i=f+g+h) 1° (i/d)
orario
egnamenti dopo orario attività/ins nti con settembr
obbligato opzionali mensa (c) obbligator egnamenti mensa e ee
rio (a) facoltativi io (f ) opzionali dopo alunni
(b) facoltativi mensa frequenta
(g) (h) nti (l=e-
i)
Prime 4 4 98 96 96 1 -2 24,00
Seconde 4 4 97 97 97 2 0 24,25
Terze 4 4 88 85 85 2 -3 21,25
Quarte 6 6 115 116 116 3 +1 19,33
Quinte 5 5 101 100 100 1 -1 20,00
Pluriclassi 0 0 0 0

Totale 0 23 0 23 499 0 494 0 494 9 -5 21,47

Prime 0 0 0 0
Seconde 0 0 0 0
Terze 0 0 0 0
Pluriclassi 0 0 0 0

Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Tutte le classi funzionano dal lunedì al sabato con un prolungamento pomeridiano per
tutte le classi dalla prima alla quinta. L’orario settimanale è fissato in 30 ore settimanali +
1 ora di mensa. Oltre ai docenti di classe sono presenti una insegnante specialista di
lingua inglese, n. 6 insegnanti di sostegno alle classi che accolgono alunni diversamente
abili, 3 insegnanti di religione cattolica.

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Dati personale- data di riferimento: 15 marzo 2010
Situazione del personale docente e ATA (organico di fatto) in servizio può così sintetizzarsi:

DIRIGENTE SCOLASTICO 1
NUMERO
N.B. in presenza di cattedra o posto esterno il docente va rilevato solo dalla scuola di titolarità
del posto
Insegnanti titolari a tempo indeterminato full-time 59
Insegnanti titolari a tempo indeterminato part-time 0
Insegnanti titolari di sostegno a tempo indeterminato full-time 9
Insegnanti titolari di sostegno a tempo indeterminato part-time 0
Insegnanti su posto normale a tempo determinato con contratto annuale 0
Insegnanti di sostegno a tempo determinato con contratto annuale 0
Insegnanti a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0
Insegnanti di sostegno a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0
Insegnanti di religione a tempo indeterminato full-time 0
Insegnanti di religione a tempo indeterminato part-time 0
Insegnanti di religione incaricati annuali 4
Insegnanti su posto normale con contratto a tempo determinato su spezzone orario* 0
Insegnanti di sostegno con contratto a tempo determinato su spezzone orario* 3
*da censire solo presso la 1° scuola che stipula il primo contratto nel caso in cui il docente
abbia più spezzoni e quindi abbia stipulato diversi contratti con altrettante scuole.
TOTALE PERSONALE DOCENTE 75
N.B. il personale ATA va rilevato solo dalla scuola di titolarità del posto NUMERO
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi 1
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi a tempo determinato 0
Coordinatore Amministrativo e Tecnico e/o Responsabile amministrativo 0
Assistenti Amministrativi a tempo indeterminato 4
Assistenti Amministrativi a tempo determinato con contratto annuale 0
Assistenti Amministrativi a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0
Assistenti Tecnici a tempo indeterminato 0
Assistenti Tecnici a tempo determinato con contratto annuale 0
Assistenti Tecnici a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0
Collaboratori scolastici dei servizi a tempo indeterminato 0
Collaboratori scolastici a tempo indeterminato 5
Collaboratori scolastici a tempo determinato con contratto annuale 5
Collaboratori scolastici a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0
Personale altri profili (guardarobiere, cuoco, infermiere) a tempo indeterminato 0
Personale altri profili (guardarobiere, cuoco, infermiere) a tempo determinato con contratto 0
annuale
Personale altri profili (guardarobiere, cuoco, infermiere) a tempo determinato con contratto 0
fino al 30 Giugno
Personale ATA a tempo indeterminato part-time 0
TOTALE PERSONALE ATA 15

5
Per quanto concerne gli atti contabili assegnati alla competenza del D.G.S.A. che di seguito si
riportano, si rinvia alle esplicitazioni contenute nei modelli allegati che attestano anche le
variazioni al programma annuale:

• il conto finanziario, in relazione all’aggregazione delle entrate e delle spese


contenute nel programma di cui all’articolo 18 comma 2 ;
• il conto del patrimonio;
• il prospetto delle spese per il personale e per i contratti d’opera, conseguenti allo
svolgimento ed alla realizzazione dei progetti;
• tutti i modelli e gli atti previsti dall’articolo 18 del regolamento.

Alla luce delle considerazioni precedenti si ritiene opportuno esplicitare in forma più
analitica le attività personalmente coordinate e monitorate, a partire dal 1 settembre 2009,
con la collaborazione dei protagonisti e dei referenti.

Nell’anno 2009 sono stati realizzati i seguenti progetti/attività:

GENNAIO / GIUGNO
Progetto Storia locale” Alla scoperta del mio paese”
Liberi e insieme:
"Rosso, Giallo e Verde" Progetto di Educazione stradale
"Ecolandia"- Progetto ambiente scuola primaria
Sapori e dissapori "- Progetto alimentazione scuola dell'infanzia
"Sapori e dissapori" - Progetto alimentazione scuola primaria
"Vita sicura" - Progetto di Educazione alla Sicurezza
"Progetto di Educazione alla Legalità" Scuola Primaria-Infanzia
" Progetto ambiente" Scuola Infanzia
Scuola Sicura
Progetto miglioramento area didattica:
continuità,
PROGETTO "GIOCO - SPORT"
PROGETTO "INSIEME PER CRESCERE"
Progetto" Noi…e gli altri "
Progetto organizzazione funzionale;
Laboratorio motorio-musicale
arte e creatività
Laboratorio scientifico
Progetto "Armonia - Laboratorio musicale Coro stabile -
Laboratorio musicale - la tastiera –
Laboratorio musicale- Scuola Infanzia
Progetto teatro

6
Laboratorio Giornalino
Progetto Lettura
Progetto Informatica
Scrittura creativa
"RAGAZZI COSTRUTTORI DI PACE"
Scuola in ospedale.

SETTEMBRE/DICEMBRE

Continuazione delle attività precedenti;


Progetto regionale Scuole Aperte;
Adesione Progetto L’ attività sportive nella scuola Primaria(CONI);
Accordi di Programma con Comuni e Associazioni del territorio;
Progetti di educazione alla salute: igiene alimentare-Assessorato all’Agricoltura
Regione Campania;
Progetto Cittadini si diventa
“Il valore come diversità  la diversità come valore “

Tutte queste attività sono state gestite in forma di laboratorio : alcune sono state effettuate
sia in orario curriculare che extracurriculari ed altre solo in ore extracurriculari.

L’insegnamento dell’Informatica, in ore curriculari, è stato impartito in tutte le classi i cui


docenti erano preposti all’utilizzo del laboratorio multimediale.

LA PROGETTUALITÀ, NEL SUO INSIEME, HA RISPOSTO AI SEGUENTI CRITERI:

- Analisi degli indicatori di contesto.


Ciascuna attività è stata proposta, tenendo conto delle risorse umane, logistiche ed
economiche a disposizione della scuola, dopo un’attenta rilevazione e valutazione dei
bisogni culturali e formativi degli allievi ( schede di indagine al momento dell’iscrizione e
in tempi successivi, esperienza pregressa dei vari docenti che, da anni, operano nello
stesso contesto per cui conoscono la tipologia abituale degli allievi e le esigenze, i
condizionamenti e le risorse che connotano il territorio).

- Rapporto costo/ benefici

Ciascuna attività progettuale, e soprattutto la progettualità di istituto, ha inteso


contemperare al meglio il processo di insegnamento/apprendimento con i bisogni
dell’utenza scolastica e genitoriale, traducendosi in attività finalizzate al miglioramento
dell’autostima, della motivazione, delle abilità cognitive, dei processi affettivi e , quindi,
del successo formativo in senso lato da parte di tutti gli alunni.

7
Dal primo settembre 2009

Valutazione dei progetti

Le varie attività sono state monitorate in itinere onde valutarne processi ed esiti in base
alle finalità ed agli obiettivi cognitivi e comportamentali prefissati:
a) il controllo dell’assiduità e della frequenza degli alunni ha consentito di
monitorare la partecipazione, l’interesse , il senso di responsabilità nel
mantenere l’impegno intrapreso;
b) le verifiche hanno saggiato le difficoltà, i processi e le progressive acquisizioni in
termini di conoscenza e competenze;
c) la valutazione dell’intero processo di svolgimento delle attività progettuali ha
consentito di valutare i punti di forza e le criticità al fine del miglioramento
continuo dei processi di istruzione e formazione.

LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA DI CIASCUN PROGETTO HA TENUTO


CONTO DI:
Indicatori di realizzazione:
– Numero di alunni partecipanti
– Rapporto numero alunni/ docenti impegnati
– Durata dell’intervento e rapporto curriculare/extracurriculare (attraverso schede di
rilevazione dati)

Indicatori di risultato:
– acquisizione di tecniche e abilità;
– competenza operativa (attraverso l’analisi dei prodotti realizzati).

Indicatori di impatto:
– Riduzione delle situazioni di difficoltà ( attraverso l’osservazione diretta del docente
del progetto e dei docenti di base);
– Miglioramento degli esiti scolastici ( attraverso l’analisi dello scarto tra valutazione in
ingresso e in uscita);
– Facilitazione dell’integrazione degli alunni con disagio ( attraverso iniziative
progettuali accattivanti ed accoglienti)

Indicatori di efficienza:
– Quantità e qualità del gradimento dell’attività svolta ( attraverso questionari)
– Quantità e qualità delle risorse impegnate
– Difficoltà incontrate in itinere (attraverso l’esame dei punti di forza e di debolezza del
progetto)

Indicatori di efficacia:
– Incremento della valutazione (comparazione-valutazione prima e dopo)
– Miglioramento del livello di apprendimento
– Incremento dell’autostima (attraverso l’osservazione diretta del docente e attraverso il
colloquio con l’allievo)
– Incremento della frequenza scolastica ( attraverso la comparazione dei dati relativi alla
frequenza prima /dopo )
– Sviluppo di un atteggiamento cooperativo con il gruppo
– Miglioramento degli esiti formativi (attraverso le osservazioni sistematiche dei
docenti).

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Conclusioni

Dall’analisi e comparazione delle schede di monitoraggio è emerso che la progettualità


d’Istituto, nel suo complesso, ha conseguito risultati soddisfacenti;
Certamente molti sono gli aspetti migliorabili, come, per esempio, il coordinamento dei
vari progetti attraverso una graduale e affidabile responsabilizzazione degli addetti alle
attività/progetti in ordine all’importanza degli obiettivi da raggiungere.
E ancora possibili correttivi consisteranno, per il futuro, nell’eliminare laboratori o attività
poco produttivi o poco graditi e nell’individuazione di altre figure di responsabili o
conduttori di progetto; nell’adottare strategie di risparmio puntualizzando univocamente
gli obiettivi da raggiungere.
Il POF è stato rivisto e aggiornato rispetto all’anno scolastico precedente, come d’altronde
si evince già dalla relazione programmatica annessa al programma annuale, secondo
quanto previsto dal dettato dell’art. 3 del DPR 8/3/1999, n° 275.
Il Collegio dei Docenti si è preoccupato dell’elaborazione dell’aspetto pedagogico –
didattico, il Dirigente Scolastico e il DSGA dell’aspetto organizzativo inerente al supporto
strutturale e logistico della didattica, attraverso la formazione del piano delle attività che
ha redatto a norma dell’art. 52 comma 3 del CCNL del 24/7/2003, che, ha trovato piena
rispondenza rispetto a quanto la scuola, attraverso la sua scelta educativa, si prometteva di
realizzare.
Pertanto ribadendo la soddisfazione per i risultati raggiunti complessivamente nell’anno 2009, da
questo momento si procede ad illustrare l’attività gestionale dal punto di vista amministrativo –
tecnico – contabile.
Per facilitare la consultazione si riporta di seguito il modello H del CONTO CONSUNTIVO 2009:

9
10
11
ANALISI DELLE ENTRATE
La prima parte di entrata, così come previsto dall’art. 3 del decreto 44/01 e successive
modificazioni presa in considerazione è stato l’avanzo di amministrazione definitivo al
31/12/2009 distinto in vincolato e non, così come si evince dal seguente quadro sinottico,
comunque poi riportato in modo sintetico nel modello J, che sarà trattato nella sezione
“Analisi degli allegati”
PROSPETTO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE ANNO FINANZIARIO 2009:
EURO 196.766,66
PROVENIENZA IMPORTO VINCOLATO NON RIUTILIZZO
VINCOLATO
A01 1.760,41 0 1.760,41 A01

A01 4.401,27 0 4.401,27 P05 (P.O.F.)

A02 3.283,14 3.283,14 0 A02


A02 1.724,77 0 1.724,77 A02

A03 40.569,26 40.569,26 0 A03


A03 5.586,80 5.586,80 0 P01
A03 2.687,20 2.687,20 0 P02
A03 12.388,87 12.388,87 0 P03
A03 9.685,69 9.685,69 0 P04
A03 32.242,80 32.242,80 0 P05
A03 20.634,39 20.634,39 0 P22
A03 4.173,50 4.173,50 0 P25
A04 4.281,41 4.281,41 0 A04
P01 1.224,51 0 1.224,51 P01

P02 4.534,57 0 4.534,57 P02 (P.O.F.)

P02 1.480,78 0 1.480,78 P02

P03 211,13 211,13 0 P03


P03 1.715,47 0 1.715,47 P03

P04 2.424,73 2.424,73 0 P04


P04 471,59 0 471,59 P04

P05 1.041,07 0 1.041,07 P05

P05 100,00 0 100,00 P05 (P.O.F.)

P06 2.962,38 2.962,38 0 P06


P06 1.000,00 0 1.000,00 P06

P07 189,88 189,88 0 A03


P08 3.357,19 3.357,19 0 P08
P08 205,23 0 205,23 P08

P16 734,60 734,60 0 P16


P16 435,19 0 435,19 P16

P20 7.438,29 7.438,29 0 P20


P21 9.279,55 9.279,55 0 P21
P22 253,33 253,33 0 P22
P25 6.498,23 6.498,23 0 P26
P26 6.119,43 6.119,43 0 P26
R 98 172,88 0 172,88 A01

Z01 1.327,12 0 1.327,12 A01


Avanzo per minore impegno
residuo anno 2007 170,00 0 170,00 P25
TOTALE 196.766,66 175.001,8 21.764,86

12
Si ritiene opportuno non riportare analiticamente le cifre delle entrate, in quanto di chiara
lettura nel programma annuale 2009 e quelle che sono state modificate, diminuite o
integrate, rispetto alla previsione sono ben evidenziate nell’elenco analitico delle
variazioni di programma e degli storni operati in sede di verifica ed attuazione del
programma annuale, deliberati dal CDI nelle sedute del:

LE VARIAZIONI
DESCRIZIONE SEDUTA N° NOTE
DELIBERA
€ 40.039,87 07/04/2009 35
€ 32.165,08 11/06/2009 41

€ 10.398,38 22/10/2009 58
€ 10.358,12 19/11/2009 / PORTATO A
CONOSCENZA DEL
C.D.C. IL 15/12/2009
€ 5.120,16 30/11/2009 / PORTATO A
CONOSCENZA DEL
C.D.C. IL 15/12/2009
€ 168.825,49 15/12/2009 61
€ 266.907,10

E’ da precisare che per ogni variazione o storno si è provveduto alla redazione del modello
F al 31 dicembre 2009 che evidenzia le variazioni e dei vari modelli G che visualizzano le
differenze apportate ai modelli B allegati al programma annuale, che sia i revisori, che i
componenti del CDI possono visionare in quanto disponibili presso l’ufficio del DSGA,
che per semplicità di visione, si riporta di seguito:

13
MOD.F E.F 2009 (art.6)

PROGR. AL 31/12/2009
07/04/2009

11/06/2009

22/10/2009

19/11/2009

30/11/2009
Variazione

Variazione

Variazione

Variazione

Variazione
PROGR. AL
Aggr. ENTRATE

01/01/2009

15/12/2009
Variazione
Voce
Avanzo di
amministrazione
01 presunto
01 Non vincolato 21.764,86 0,00 21.764,86
02 Vincolato 175.001,80 0,00 175.001,80
Finanziamenti dallo
02 Stato
01 Dotazione ordinaria 140.855,21 40.039,87 20.876,70 4.452,61 10.354,91 358,76 162.913,73 379.851,79
02 Dotazione perequativa 0,00 0,00
Altri finanziamenti non
03 vincolati
04 Altri finanziamenti vincolati 0,00 0,00
Finanziamenti dalla
03 Regione
Dotazione ordinaria -
01 Regione Sicilia 0,00 0,00
Dotazione perequativa -
02 Regione Sicilia 0,00 0,00
03 Non vincolati 0,00 0,00
04 Vincolati 1.000,00 0,00 5.046,43 5.940,54 5.911,76 17.898,73
Finanziamenti da Enti
locali o da altre
04 istituzioni pubbliche
01 Unione Europea 0,00 0,00
02 Provincia non vincolati 0,00 0,00
03 Provincia vincolati 0,00 0,00
04 Comune non vincolati 0,00 0,00
05 Comune vincolati 0,00 0,00 500,00 356,00 856,00
Altre istituzioni (IRRE
06 CAMPANIA) 0,00 0,00
05 Contributi da privati
01 Non vincolati 0,00
02 Vincolati 0,00 0,00 264,00 4.405,40 4.669,40
03 Altri vincolati 0,00 0,00 5.310,00 5.310,00
04 Altri non vincolati
Proventi da gestioni
06 economiche
01 Azienda agraria
02 Azienda speciale
03 Attività per conto terzi
04 Attività convittuale
07 Altre entrate
01 Interessi 1.181,98 0,00 167,95 5,23 3,21 1.358,37
02 Rendite
03 Alienazione di beni
04 Diverse
08 Mutui
01 Mutui
02 Anticipazioni
Partite di Giro
Totale entrate 339.803,85 40.039,87 32.165,08 10.398,38 10.358,12 5.120,16 168.825,49 606.710,95

14
Progr.al Variazione Variazione Variazione Variazione Variazione Variazione PROGR. AL
Aggr. SPESE
01/01/2009 07/04/2009 11/06/2009 22/10/2009 19/11/2009 30/11/2009 15/12/2009 31/12/2009

Voce
A Attività
Funzionamento
A01 amministrativo generale 4.442,39 0,00 167,95 5,23 1.878,32 356,00 6.849,89
Funzionamento didattico
A02 generale 5.007,91 0,00 4.185,40 7.616,00 16.809,31
A03 Spese di personale 163.186,14 39.821,51 30.619,13 5.940,54 7.357,00 164.880,44 411.804,76
A04 Spese d'investimento 4.281,41 0,00 4.281,41
A05 Manutenzione edifici 0,00 0,00
P Progetti 0,00
ALLA SCOPERTA DEL
P01 MIO PAESE 6.811,31 0,00 6.811,31
P02 LIBERI E INSIEME 10.279,85 0,00 500,00 10.779,85
MIGLIORAMNTO AREA
P03 DIDATTICA 14.315,47 218,36 878,00 528,17 578,76 16.518,76
ORGANIZZAZIONE
P04 FUNZIONALE 24.918,09 0,00 -2.118,41 22.799,68
CURRICOLO
P05 OPZIONALE 37.785,14 0,00 3.709,61 41.494,75
FORMAZIONE DEL
P06 PERSONALE 3.962,38 0,00 3.962,38
P08 SCUOLA IN OSPEDALE 3.562,42 0,00 3.562,42
INFRASTRUTTURE
P16 TECNOLOGICHE 1.169,79 0,00 1.169,79
Polo Qualità - Ufficio
Scolastico Regionale per
P20 la Campania 7.438,29 0,00 7.438,29
INValSI - Ufficio
Scolastico regionale per la
P21 Campania 9.279,55 0,00 9.279,55
Personale A.T.A. -
P22 Maggiore carico 25.623,71 0,00 -1.552,54 24.071,17
P25 Scuola Sicura 11.620,57 0,00 214,83 1.122,80 12.958,20
Seminari Dirigenti
P26 Scolastici…. 6.119,43 0,00 6.119,43
G Gestioni economiche
G01 Azienda agraria
G02 Azienda speciale
G03 Attività per conto terzi
G04 Attività convittuale
R Fondo di riserva 0,00 0,00
R98 Fondo di riserva
Totale spese
Disponibilità finanziaria da
Z Z01 programmare
Partite di Giro
Totale a pareggio 339.803,85 40.039,87 32.165,08 10.398,38 10.358,12 5.120,16 168.825,49 606.710,95

15
ANALISI DELLE SPESE
AGGREGATO A01 – FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO GENERALE
Su questo aggregato sono state fatte tutte le spese inerenti alla vita della gestione
organizzativa, senza la quale la progettualità didattica non si potrebbe sicuramente
realizzare. E’ stato acquistato, quindi, tutto il materiale occorrente: stampati, materiale di
cancelleria, etc.) e ad ogni acquisto fatto, è stata, puntualmente attribuita la tipologia di
spesa, come si può evidenziare dalla modulistica prevista dall’ex MIUR, nello specifico,
modelli I ed N, di cui si dirà in seguito, secondo quanto previsto dal piano dei conti.
Per tutti i mandati emessi dal 1 settembre 2009, sia per questo aggregato che per i seguenti,
è stato puntualmente rispettato il dettato dell’art. 12 del decreto 1/2/2001, n. 44 e
successive modificazioni. In particolare essi sono corredati:
• dall’ordine di acquisto;
• dalla fattura, sulla quale sono stati apposti i timbri che indicano la presa in carico
del materiale nel registro di magazzino o di inventario;
• il buono di carico del materiale nel registro magazzino;
• il buono di discarico;
• la dichiarazione di congruità e regolarità della fornitura per valori inferiori a 3000 €
(limite elevato dal CDI da 2000 a 3000 €, in sede di approvazione del programma
annuale);
• La dichiarazione di responsabilità del Dirigente inerente alla normativa citata per
la comparazione con la CONSIP.
I mandati emessi per l’acquisto di beni durevoli sono stati corredati invece, dal verbale di
collaudo, mentre quelli inerenti alla fornitura di servizi periodici (contratto, manutenzione
macchine d’ufficio e sussidi) è stato emesso il certificato di regolare prestazione. Tanto in
ossequio a quanto previsto dall’art. 36 comma 2 e 3 del decreto 44/01 e successive
modificazioni.
Dell’attività negoziale svolta, ad ogni seduta utile del CDI, al fine di rispettare quanto
previsto dall’ art. 35 del più volte citato decreto 44/01 e successive modificazioni è stata
data comunicazione di tutta l’attività negoziale svolta per l’osservanza dei principi di
pubblicità, trasparenza e informativa dell’attività stessa. Il tutto si evince dai verbali delle
sedute dell’organo collegiale di governo della scuola.

AGGREGATO A02 – FUNZIONAMENTO DIDATTICO GENERALE


Le spese fatte su questo aggregato sono servite per la realizzazione dell’azione didattica
durante il curriculare. E’ stato acquistato materiale didattico, di consumo, sussidi di
modesta entità, materiale informatico occorrente per i laboratori etc. Anche a queste spese
sono state attribuite, come già detto in precedenza le varie tipologie previste nel piano dei
conti predisposto dall’ex MIUR. Per il corredo dei mandati, si veda quanto detto per
l’aggregato A1.

AGGREGATO A03 – SPESE DI PERSONALE


In questo aggregato sono gravate le spese previste sia per gli emolumenti fissi e
continuativi che per quelli accessori, nonché le ritenute e gli oneri riflessi ad essi legati,
come si può evincere dal modello M, anch’esso allegato a questo conto e di cui si dirà
successivamente.
Tutti i mandati di pagamento emessi per questo tipo di spese sono stati predisposti al
lordo delle competenze con l’indicazione delle ritenute su di esse gravanti, così come
previsto dal già citato art. 12, lettera C del decreto 44/01 e successive modificazioni.
Inoltre è stato tenuto regolarmente il registro dell’accantonamento ritenute.

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C’è da precisare inoltre che:

1. Per ciò che attiene gli emolumenti corrisposti per supplenze brevi e saltuarie sono
state predisposte regolarmente e nei tempi indicati dalla normativa vigente la
dichiarazione IRAP e quella relativa al modello 770 semplificato.
2. A tutti i lavoratori sono stati rilasciati i modelli CUD redatti secondo le
indicazioni fornite dal MEF e dall’INPDAP;
3. Relativamente alla corresponsione dei compensi accessori vari elargiti al personale
interno è stato redatto il floppy (cosiddetto PRE 96) regolarmente inviato alla
Direzione Provinciale dei Servizi vari di Napoli ai fini del conguaglio contributivo
e fiscale.
4. E’ stato redatto, per quanto attiene le spese per le supplenze brevi e saltuarie il
registro degli emolumenti e delle supplenze;
5. si è provveduto all’invio telematico del modelli DM10 per le denunce mensili
all’INPS
6. si è regolarmente provveduto alla trasmissione on line sia delle entrate mensili
dell’INPS (EMENS) che della DMA (denuncia mensile analitica) all’INPDAP, per
il tramite dell’Agenzia delle Entrate.
7. È stato regolarmente predisposto il registro dei contratti stipulati con gli esperti
esterni, con le aziende e con le ditte;
8. Tutti i soggetti estranei all’amministrazione con i quali sono stati stipulati contratti
o per quelli interni, a cui è stata rilasciata autorizzazione inerente alla mancata
incompatibilità di altri incarichi, ai sensi dell’art. 53 comma 6, D.L.vo 30/3/01 n.
165 e successive modificazioni, sono stati regolarmente digitati all’Anagrafe delle
prestazioni presso il MEF con procedura on-line. Tanto in ossequio all’art.24 della
legge 30 dicembre 1991, n°412. Successivamente il Dipartimento della Funzione
Pubblica ha emanato le circolari 198 del 31 maggio 2001, n°10 del 18 dicembre 1998
e n°5 del 29 maggio 1998. Per ciò che attiene i professionisti che sono stati utilizzati
per prestazioni autonome e occasionali, si ci è attenuti al dettato dell’art. 44 comma
2 della citata legge 326/03. Difatti è stata acquisita la dichiarazione inerente ad
eventuali redditi della stessa natura e per coloro che si è venuti a conoscenza delle
somme eccedenti l’importo di € 5.000, 00, si è provveduto ad operare la ritenuta
INPS nella misura di 1/3 e 2/3, spettante, rispettivamente a carico del lavoratore e
a carico dell’Amministrazione, secondo l’aliquota corrispondente alla situazione
lavorativa del professionista, ovvero del suo status fiscale dichiarato.
Infine in merito a questo punto, è stato sempre dato applicazione all’art.1, comma 173
della legge 266/2005 – legge finanziaria 2006 – ovvero sono stati inviati alla Corte dei
Conti tutti gli atti inerenti agli incarichi ad esperti esterni, quando l’importo complessivo è
risultato essere superiore ai 5.000,00 €.
9. E’ stata inviata regolarmente, alla Ragioneria Provinciale dello Stato, la
comunicazione inerente alle spese di editoria di cui all’art. 5 della legge
25/2/1987, n. 67.

AGGREGATO A04 - SPESE DI INVESTIMENTO

A carico di questo aggregato sono stati acquistati beni durevoli richiesti dai docenti,
regolarmente caricati nel registro dell’inventario dei beni mobili a seconda della loro
tipologia ed è stato come già detto, redatto il verbale di collaudo. Il quadro riassuntivo
trova riscontro nel modello K di cui si dirà nel paragrafo “Analisi degli allegati”, corredato
dal registro di inventario dei beni mobili e di quelli librari, nonché da quello di magazzino.

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Per ciò che attiene i beni inventariabili si è provveduto ad inviare alla Ragioneria
Provinciale dello Stato il modello A, inerente allo stato patrimoniale, che è parte
integrante della presente relazione, in virtù di quanto prescritto dalla circolare 3 del
20/1/2003, che ha esteso a tutte le scuole questa procedura, a seguito
dell’acquisizione della personalità giuridica, in applicazione dell’art. 21 della legge
59/97
Si riporta di seguito il suddetto modello A, che trova piena rispondenza con la
situazione inerente all’immobilizzazione indicata del modello K, che sarà analizzato
successivamente.

ANALISI DEGLI ALLEGATI


L’art. 18 del Decreto 44/01 prevede tutti gli allegati che sono parte integrante del conto
consuntivo, che raccoglie in sé sia il conto finanziario che quello patrimoniale. Saranno
trattati qui di seguito in modo analitico affinché si possa esplicitare il conto consuntivo
che, dal punto di vista prettamente contabile, non riporta altro che una sintesi numerica
della gestione per ogni tipo di voce per le entrate e per le attività e i progetti attuati.

Modello H.

18
19
20
Dallo stesso si evince:
• La programmazione definitiva al 31/12/2009 è pari ad € 606.710,95
• Il totale delle somme accertate al 31/12/2009 è pari ad € 409.944,29
• Il totale delle somme accertate si divide a sua volta in somme riscosse pari ad €
400.226,12 e somme rimaste da riscuotere, ovvero i residui attivi, pari ad €
9.718,17.
• Nella voce spese, la colonna programmazione definitiva, trova corrispondenza
con le entrate per il rispetto del principio del pareggio,
• Il totale per le somme impegnate al 31/12/2009 è pari ad € 476.581,59;
• Nella colonna finale si evince una somma pari ad € 130.129,36 che rappresenta
il totale delle economie che a loro volta confluiscono nell’avanzo di
amministrazione di fine anno di cui si dirà analizzando il modello J.
Per ulteriore verifica al modello H sono stati allegati anche i modelli H bis (stato di
attuazione del programma, la cui redazione è obbligatoria in sede di verifica del
programma annuale da fare entro il 30 Giugno, così come previsto dall’art. 6 del decreto
44/01 e successive modificazioni) ed il modello F che, riportato precedentemente, come
già detto, evidenzia il riepilogo delle variazioni apportate durante l’esercizio 2009.
L’elenco dei residui attivi e passivi è stato identificato dall’ex MIUR con la denominazione
di modello L.
In esso nella prima parte sono riportati i residui attivi il cui totale è pari ad € 16.558,93,
mentre il totale dei residui passivi è uguale ad € 76.718,51.

21
22
A questo punto si passa all’analisi dell’avanzo di amministrazione al
31/12/2009,denominato modello J, trattandosi di quello definitivo.

Dal modello J si evidenziano tre momenti fondamentali:

1. Il calcolo del fondo di cassa alla data del 31/12/2009 pari ad € 187.005,80 che
coincide esattamente con l’estratto conto rilasciato dall’istituto cassiere alla stessa
data.

2. L’avanzo o il disavanzo di esercizio o di competenza. Nell’anno 2009 si è


verificato un disavanzo di competenza pari ad € -66.637,30;
3. L’avanzo di amministrazione complessivo al 31/12/2009 ammonta ad € 126.846,22

23
L’analisi continua con il riepilogo delle spese per il personale, denominato modello M.
Dal presente modello si evidenziano tutte le spese inerenti al personale sia per gli
emolumenti fissi continuativi che per quelli accessori effettivamente pagati nell’anno
2009 con l’indicazione dell’anno, del mese e della tipologia del compenso, nonché
dell’evidenziazione del compenso lordo e dei relativi e contributi sia a carico del
dipendente che dello Stato. Al presente modello è allegato anche il registro dei contratti
d’opera stipulati nell’anno 2009.

24
Relativamente all’analisi dei rendiconti delle singole attività e progetti, denominato
“modello I” è ben evidente, sia nelle entrate che nelle uscite:
1) La programmazione iniziale che nasceva in sede di predisposizione del
programma annuale attraverso l’allegato B;
2) Le eventuali variazioni apportate che figurano attraverso il modello G,
modificativo del modello B se riferito ad una somma già prevista, o soltanto alla
variazione se fatta in corso d’anno, con riepilogo delle diverse variazioni, come si
è già detto a proposito dell’analisi del modello N, che trovano identificazione nel
modello F;
3) Della programmazione definitiva distinta in somme accertate e riscosse ed
impegnate e pagate, nonché il movimento dei residui aggregati a quella attività o
progetto degli anni precedenti.
La totalizzazione dei vari modelli “I” trova riscontro nel riepilogo per tipologia di spesa,
denominato “ modello N”.

Il totali delle colonne delle entrate e delle uscite corrispondono a quanto riportato sia
nel modello “H”, modello “L” e modello “J”.

25
Terminata l’analisi degli allegati legati al conto finanziario, si passa ad analizzare l’unico
allegato che rappresenta il conto del patrimonio il “Modello K”.

26
All’interno del modello in esame sono stati riportati i crediti ed i debiti e le liquidità
disponibili su entrambi i conti correnti (bancario e postale) al 31/12/2009. Dal risultato
finale si evince una diminuzione della consistenza patrimoniale per quanto riguarda il
“prospetto del passivo” del mod. K di € 258.153,86 rispetto al “prospetto dell’ attivo”
ottenendo quella definitiva alla data del 31/12/2009 pari ad € 334.872,37 . Il tutto è
evidente dal modello K sopra riportato.
Si può dedurre il seguente quadro sinottico che come già detto evidenzia la coerenza tra
il conto finanziario e quello patrimoniale, procedendo ad un ulteriore riscontro e
quadratura:

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FONDO MINUTE SPESE
La gestione delle minute spese per l’esercizio finanziario 209 è stata effettuata secondo le
regole previste.
Le spese sono state registrate nell’apposito registro e il fondo iniziale anticipato al DSGA è
stato regolarmente restituito al bilancio dell’Istituzione Scolastica.

CONTROLLO DI GESTIONE

Il controllo di gestione, secondo la scrivente, è un sistema che può essere ben impostato
solo se si rispettano determinate condizioni che potrebbero essere le seguenti:
la stretta collaborazione, il continuo confronto, direi di più, il gioco di squadra tra gli
addetti ai lavori (unità di controllo e referenti);
la costituzione di un ufficio adeguato;
la necessità di diffondere la cultura di una leadership diffusa (anche se ciò comporta
coraggio. Spesso è più facile fare da se, perché si ha la presunzione di non sbagliare, ma
nel frattempo gli altri elementi dell’organizzazione non crescono e si rischia di far crollare
l’organizzazione. E’ palese che operare è molto più semplice che controllare, ma non paga
né “il capo” e né l’organizzazione);
la diffusione della cultura dell’organizzazione, elemento fondamentale per chi vi
appartiene e che né è responsabile anche della sua crescita;
la diffusione del principio della rotazione e della interscambiabilità dei ruoli. Ciò produce
due effetti positivi: far crescere l’organizzazione tutta ed evitare che l’organizzazione
possa essere ricattata dal singolo. È chiaro che mettere il tutto in poche mani questo rischio
si corre e se si dovesse verificare, l’organizzazione va incontro ad una quasi paralisi certa;
la condivisione, da parte di tutti e soprattutto dei vertici, della necessità di una diffusione
della cultura del controllo con momenti di verifica;
acquisire la cultura che il controllo non deve essere visto con il “dito puntato” per trovare
il colpevole, ovvero chi ha sbagliato, ma invece, trovare insieme l’errore, affinché da esso
si possa imparare come non ripeterlo per porre in essere la metodologia dell’”apprendere
ad apprendere”, perché senza quest’ultima, non potrà realizzare la fase
successiva:”apprendere per apprendere”.

Il processo inerente al controllo di gestione non può che presupporre la conoscenza delle
sequenze, delle responsabilità e delle norme di riferimento. Difatti dalla breve analisi che

28
segue, è evidente come tutte le azioni poste in essere per raggiungere risultati
soddisfacenti, hanno dato risposta a quanto prevede la norma per la gestione di una
Pubblica Amministrazione ed in particolar modo il decreto legislativo 30/3/2001, n°165 e
successive modificazioni, dalla Legge n. 94/1997 ed è disciplinato dal Titolo III del relativo
D.L.vo di attuazione n. 279/1997:

a) la separazione dei compiti di direzione politica da quelli di direzione amministrativa.

"Gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico - amministrativo,


definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ( e a tal fine emanano un'apposita
direttiva annuale), …e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e
della gestione agli indirizzi impartiti" (art. 4, D.L.vo n. 165/2001). Nel caso specifico di
questo istituto, come d’altronde delle altre II.SS., non può che essere il momento del
prevedere, da parte del Consiglio di Istituto, le linee guida e gli indirizzi per la
predisposizione del Piano dell’offerta formativa, ovvero il vero ed unico progetto
dell’Istituto che evidenzia le scelte educative e non rappresenta assolutamente le la somma
dei progetti e progettino (art. 3 DPR 275/99 e successive modificazioni). In proposito si
veda il verbale del Consiglio di istituto del 16/6/2007;

b) il potere propositivo di obiettivi e programmi operativi dei dirigenti.

In sede di predisposizione del programma annuale, è compito specifico del dirigente


scolastico, ovviamente coadiuvato dal Direttore SGA, formulare proposte all'organo “di
governo” ovvero il consiglio di istituto, di obiettivi e programmi da perseguire, tenendo
conto dei costi già sostenuti per lo svolgimento delle funzioni e dei servizi istituzionali e di
quelli che si dovranno sostenere, evidenziando le priorità, dovendo fare i conti con le
risorse che saranno assegnate, (art. 14, D. Leg.vo n.165/2001 e successive modificazioni,
art. 17, L. n. 59/1997 e D. Leg.vo n. 286/1999, art. 4 bis, L. n. 468/78, art. 2 comma 7 del
decreto 44/01 e successive modificazioni).

c) la titolarità di autonomi poteri di gestione dei dirigenti.

Ai dirigenti sono stati attribuiti compiti di direzione, di gestione, di spesa, di


organizzazione e di controllo, e sono riferite le responsabilità dell'attività amministrativa,
della gestione e dei risultati. Per verificare l'efficiente svolgimento delle attività e dei
servizi loro affidati, inoltre, "…i dirigenti generali adottano misure organizzative idonee a
consentire la rilevazione e l'analisi dei costi e dei rendimenti dell'attività amministrativa,
della gestione e delle decisioni organizzative " (art. 18 D. Leg.vo n. 165/2001, per i
dirigenti scolastici si veda anche l’art. 25, nonché l’art. 2 comma5- art. 7 comma 1 – art. 32
comma 1 del decreto 44/01 e successive modificazioni).

d) il monitoraggio dei bilanci; la rilevazione e il controllo dei costi.

"Al fine di realizzare il più efficace controllo dei bilanci, anche articolati per funzioni e per
programmi, e la rilevazione dei costi…il Ministero del Tesoro…(oggi dell'Economia e delle
Finanze)… provvede all'acquisizione delle informazioni sui flussi…relativi a tutte le
amministrazioni pubbliche" (art. 58 D. Leg.vo n. 165/2001). "Le amministrazioni pubbliche
individuano i singoli programmi di attività e trasmettono al … Ministero del
Tesoro…(oggi dell'Economia e delle Finanze) tutti gli elementi necessari alla rilevazione
ed al controllo dei costi. A tale scopo, pertanto, ed "al fine di rappresentare i profili
economici della spesa" (cioè i costi) il suddetto Ministero "definisce procedure interne e
tecniche di rilevazione" (art. 59 D. Leg.vo n. 165/2001 e successive modificazioni). Nel caso

29
delle II.SS. questa azione coincide con quella indicata nella sezione “Attività di
monitoraggio”.

e) un nuovo processo di bilancio pubblico che tiene conto del costo delle funzioni e dei
servizi istituzionali.

Ritorna quanto detto nella premessa L'autorità politica formula le proprie proposte di
allocazione annuale delle risorse in base alla valutazione dei costi sostenuti, dei
rendimenti ottenuti e dei risultati conseguiti per le funzioni ed i servizi istituzionali svolti,
scaturenti dal sistema informativo economico e statistico di supporto al proprio controllo
interno di gestione. Questo aspetto spiega come bisogna essere oculati soprattutto nella
predisposizione del programma annuale. Rispetto a questo punto, trova spiegazione del
perché una relazione che viene posta come allegato integrante e fondamentale ad esso,
sono evidenti tutte le spese sostenute nell’anno precedente, per poi prevedere quelle
dell’anno successivo. Tutto ciò spiega la differenza tra il “vecchio bilancio” che aveva dei
capitoli contenitori” e il nuovo sistema che avendo aggregati e schede di attività/progetto,
rappresentano di per sé dei piccoli “centri di costo”

f) un sistema di contabilità economica analitica unico per tutte le Amministrazioni


Pubbliche.

“Per migliorare l'impiego delle risorse e per rendere il bilancio pubblico (e in primo luogo
quello dello Stato) coerente con le nuove esigenze dell'azione amministrativa - ormai
orientata verso l'efficienza nel percorso obiettivi, risorse, risultati - è stata espressamente
prevista dalla Legge 3 aprile 1997, n. 94, una specifica delega al Governo per l'introduzione
nel sistema contabile pubblico di una contabilità economica analitica per centri di costo.
Tale delega è stata attuata con il D. Leg.vo 7 agosto 1997, n. 279 che, al Titolo III, disciplina
il nuovo sistema di contabilità economica delle pubbliche Amministrazioni ed i suoi
elementi cardine ( piano dei conti, centri di costo, servizi erogati ), correlandone alcuni
aspetti alla riforma del conto del patrimonio - rendiconto generale dello Stato, prevista
nello stesso decreto”. Da quanto si legge nel presente passo, non si può che far
riferimento a quanto già riportato nella premessa della relazione della scrivente .

Alla luce di quanto evidenziato precedentemente, il sistema unico di contabilità economica


pone in correlazione le risorse impiegate, i risultati conseguiti e le connesse responsabilità
gestionali della dirigenza. Il nuovo sistema contabile è caratterizzato, inoltre, dal confronto
sistematico tra gli obiettivi prefissati ed i risultati raggiunti, e consente di verificare
periodicamente, nel corso dell'esercizio, l'aderenza fra quanto previsto e l'effettivo
andamento della gestione: esso, pertanto, si pone in via strumentale all'esercizio del
controllo di gestione.

Quindi il sistema di contabilità analitica dei costi richiede:

• l'introduzione di nuove procedure che consentano lo svolgimento del processo,


• l'adeguamento dell'organizzazione per gestire i nuovi flussi di informazioni, e
l'adozione di idonei strumenti di supporto per la misurazione e la rilevazione delle
informazioni.

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Per dare le gambe al nuovo sistema e evidenziando anche in questa sede il cosiddetto
paradigma dell’”autocontrollo” o “controllo direzionale” che si caratterizza:

- per l’affidamento degli obiettivi e delle risorse necessarie al dirigente, anziché per la
prescrizione delle azioni da fare e quindi per una formalizzazione del triangolo
obiettivi- responsabilità-risorse per ognuno dei decisori ai vari livelli;
- per deleghe formali, anche per quanto riguarda l’autonomia di impegno ed utilizzo
delle risorse finanziarie nei limiti posti dalle recenti innovazioni introdotte dalla
Legislazione sul Bilancio dello Stato (legge 94/97; D. L.gs. 279/97;D.L.gs. 80/98) e
con la promozione in tal senso di opportune modifiche al regolamento di
contabilità, che in questi giorni è oggetto di discussione presso i dicasteri del MPI e
del MEF, non può che ritornare il principio del “gioco di squadra”. Esso sarà
sempre più forte quanto più sarà intensa la comunicazione tra i vari gruppi che
formano l’organizzazione “Scuola”.

DICHIARAZIONE AI SENSI DEL PUNTO 26 DELL’ALLEGATO B DEL DISCIPLINARE


TECNICO IN MATERIA DI MISURE MINIME DI SICUREZZA

Decreto L.gs.196/2003 (Codice Privacy)

In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n.196 del 30 giugno 2003 in
materia di protezione dei dati personali ,questa Scuola ha adottato ,entro il termine del
31/3/2009 le misure minime di sicurezza ,provvedendo altresì all’aggiornamento del
D.P.S. (Documento programmatico per la Sicurezza ) per i cui contenuti si fa espresso
riferimento
Alla disciplina prevista dal Capo II del citato decreto
Al riguardo si evidenzia quanto segue:
a) le misure minime di sicurezza adottate sono volte ad assicurare un livello minimo
di protezione dei dati personali raccolti e trattati nell’ambito delle funzioni istituzionali
al fine di prevenire l’accesso non autorizzato,il trattamento non consentito e non
conforme alle finalità della raccolta ,il rischio di distruzione o perdita ,anche
accidentale,dei dati;
a tale scopo questa scuola ha individuato le responsabilità ed ha provveduto alla
distribuzione dei compiti nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati;
gli addetti al trattamento dei dati personali e sensibili sono tenuti,pertanto, a rispettare le
prescrizioni contenute nella lettera d’incarico;
ai sensi dell’art.13 del Codice Privacy gli interessati (alunni,personale e fornitori ) sono
stati informati attraverso una nota informativa circa le finalità e le modalità del
trattamento dei propri dati,i diritti di cui all’art.7 del Codice,gli estremi identificativi del
titolare e del responsabile del trattamento dei dati.

31
CONCLUSIONI

Il conto consuntivo relativo all’E.F. 2009 si presenta articolato in una serie di atti allegati
che consentono di capire i dettagli della struttura contabile patrimoniale e finanziaria, in
rapporto alle attività svolte nel Pof e nel Programma Annuale.
Sono, a parere della scrivente, indicativi alcuni dati leggibili nei prospetti conclusivi
attraverso gli indici di bilancio e gli indicatori finanziari, al momento interessanti punti di
partenza per una amministrazione che guadagnerà in autonomia progettuale tanto più,
quanto alta risulterà l’autonomia finanziaria. In particolare gli indici di bilancio
evidenziano come sia stata opportunamente condotta l’attività contabile, riducendo al
minimo l’incidenza dei residui, smaltendo gli stessi con oculatezza e utilizzando in modo
pressochè completo la capacità di spesa.
Anche sul piano patrimoniale si è rilevata una gestione attenta alla conservazione ed alla
manutenzione dei beni della scuola e, quando possibile, al loro incremento previa
elaborazione di oculati e prudenti piani di acquisto, compatibili con le esigenze
dell’istituzione scolastica.
Ciò ha consentito senz'altro un miglioramento complessivo del servizio reso
dall’istituzione scolastica all’utenza ed al territorio come è puntualmente verificabile
nell’ambito delle attività di autoanalisi e di autovalutazione che accompagnano ogni
progetto/attività e che consentono un attento ed oggettivo monitoraggio mediante
l’utilizzazione di calibrati ed adeguati strumenti di rilevazione.
Resta l’obiettivo di crescere con la cultura di operare nell’autonomia, al servizio del
sistema scolastico e attraverso l’utilizzo positivo di tutta la capacità intellettuale e culturale
presente all’interno.
Il Conto Consuntivo, corredato della presente relazione verrà sottoposto al parere dei
revisori dei Conti e all’approvazione del Consiglio diCircolo , che in tal modo concluderà
l’attività di valutazione dell’esercizio finanziario in esame.

Il dirigente scolastico
Dott.ssa Debora Adrianopoli

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