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Ordinamento DM 509/09
(http://www.dst.unipi.it/scienzegeologiche/)
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INDICE
1. Introduzione .............................................................................. 6
2. Obiettivi del Corso di Laurea (CdL)………………………………………………………8
2.1 Obiettivi fondamentali del CdL ........................................................... 8
2. 2 Obiettivi formativi del CdL ................................................................. 8
3. Percorsi formativi ....................................................................... 9
3.1 – Percorso formativo Cartografia geologica................................ 9
3.2 - Percorso formativo Stratigrafico-paleontologico applicativo ..... 10
3.3 - Percorso formativo Geologico applicativo ............................ 100
3.4 - Percorso formativo Geomateriali ........................................ 100
3.5 - Percorso formativo Vulcanologia e Geotermia - Rischi e risorse ... 100
4. Struttura didattica del Corso di Laurea ...................................... 100
5. Prospetto delle attività formative .............................................. 111
5.1 - Prospetto delle attività formative comuni ............................ 122
5.2 - Prospetto delle attività formative di percorso ....................... 133
6. Distribuzione delle attività formative nei tre anni del Corso di Laurea .. 155
7. Propedeuticità e obblighi di frequenza ....................................... 177
7.1. Propedeuticità................................................................... 177
7.2. Obblighi di frequenza......................................................... 177
8. Attività di tirocinio (o stage)..................................................... 177
8.1 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del
Dipartimento di Scienze della Terra .................................... 188
8.2 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del CNR ... 222
8.3 - Lista enti/istituzioni accreditati per attività di tirocinio/stage.. 233
9. Prova finale per il conseguimento del titolo ................................ 255
10. Appendici............................................................................. 277
10.1. Gestione del Corso di Laurea in Scienze Geologiche (laurea
di primo livello o triennale) ................................................ 277
10.2. Regole per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento .... 311
11. Elenco e docenti dei corsi del I anno ........................................ 333
12. Elenco e docenti dei corsi del II anno ....................................... 333
13. Elenco e docenti de corsi del III anno ...................................... 333
14. Programmi dei corsi (in ordine alfabetico) ................................ 355
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15. Orario di ricevimento degli studenti..........................................611
16. Indirizzi utili ..........................................................................644
17. Calendario didattico 2008/2009 ...............................................666
18. Esami di laurea………………………………………………………………………………….66
19. Mappa di Pisa ........................................................................677
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INDICE ALFABETICO DEI CORSI
ANALISI DEI MATERIALI GEOLOGICI ............................................... 355
ANALISI DELLA FRATTURAZIONE .................................................... 366
CORSO AVANZATO DI FISICA PER GEOLOGI..................................... 377
ELEMENTI DI MICROPALEONTOLOGIA CON LABORATORIO ................. 38
FISICA TERRESTRE........................................................................ 39
GEOCHIMICA…………………………………………………………………………………..….……40
GEOLOGIA APPLICATA ................................................................... 411
GEOLOGIA APPLICATA ALLA DIFESA AMBIENTALE ............................. 43
GEOMATICA E TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI
GEOGRAFICHE ......................................................................... 444
GEOTECNICA E LABORATORIO DI GEOTECNICA ................................ 455
GEOTERMIA .................................................................................. 466
IDROGEOLOGIA ............................................................................ 48
METODOLOGIE DI ANALISI STRUTTURALE........................................ 50
MINERALOGIA APPLICATA .............................................................. 511
PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI .................................................. 522
PEDOLOGIA .................................................................................. 522
PETROGRAFIA APPLICATA .............................................................. 533
RILEVAMENTO GEOLOGICO-STRUTTURALE ....................................... 555
TECNICHE DELLA SICUREZZA AMBIENTALE ...................................... 566
TELERILEVAMENTO GEOLOGICO ..................................................... 56
TERMODINAMICA PER GEOLOGI...................................................... 588
TOPOGRAFIA ................................................................................ 59
VULCANOLOGIA ............................................................................ 59
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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE
1. Introduzione
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Crediti Formativi Universitari
I Crediti Formativi Universitari (CFU) sono uno strumento atto a
quantificare l’impegno medio dello studente in termini di ore
nominalmente dedicate al conseguimento del titolo. Un CFU corrisponde
a una media stimata di 25 ore di impegno dello studente. Ovviamente,
si tratta di una stima dell’impegno di uno studente di cultura media che
non abbia debiti formativi o lacune nella preparazione di base.
oppure:
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2. Obiettivi del Corso di Laurea (CdL)
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• acquisire gli strumenti fondamentali per l'analisi dei sistemi e dei
processi geologici;
• essere in grado di operare in laboratorio e sul terreno;
• essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea,
oltre all'italiano (l’inglese);
• possedere adeguate competenze e strumenti idonei alla
comunicazione con il mondo esterno e alla gestione delle
informazioni raccolte;
• essere capace di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di
autonomia e di inserirsi nell’ambiente di lavoro.
3. Percorsi formativi
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3.2 - Percorso formativo Stratigrafico-paleontologico applicativo (B)
Intende fornire una base di conoscenze volte alla formazione di un tecnico-
professionista esperto nelle applicazioni pratiche della paleontologia
(recupero e restauro conservativo dei fossili) e della geologia stratigrafica
(geologia di cantiere su impianti di perforazione e stratigrafia di sottosuolo).
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Sono previsti periodi destinati alle attività di campagna da svolgersi
preferibilmente alla fine del secondo semestre o alla fine della settimana
(venerdì o sabato) e non devono sovrapporsi a lezioni in aula o ad esami
di profitto. Tra la fine del primo semestre e l’inizio del secondo, è
programmata un’interruzione dell’attività didattica per consentire lo
svolgimento degli esami dei corsi del primo semestre.
Sessioni d’esame
Per ogni anno accademico sono previste tre sessioni d’esame:
• la prima fra la fine del primo semestre e l’inizio del secondo;
• la seconda alla fine del secondo semestre;
• la terza nel mese di settembre.
Le date di inizio e di fine del primo e del secondo semestre, delle
sessioni d’esame e dei periodi riservati alle attività di campagna sono
stabilite, per ciascun anno accademico, dal Consiglio di Corso di Laurea
e sono rese note agli studenti tramite il calendario didattico
(http://www.dst.unipi.it/scienzegeo). Non è consentito sostenere esami
di profitto al di fuori dei periodi indicati nel calendario didattico.
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- attività di campagna per tre giorni (circa 8 ore al giorno) consentono di
acquisire un credito; nel caso vengano richiesti un elaborato finale (carta
geologica, geomorfologica, ecc.) o una relazione, il credito viene
acquisito con 2 giorni di attività di campagna e 1 giorno di attività
personale per la preparazione degli elaborati.
I crediti riservati ai corsi d’insegnamento saranno acquisiti mediante una
prova d’esame. I crediti relativi ai corsi d’insegnamento con Laboratori e/o
pratica sul terreno saranno acquisiti mediante esame finale e/o prove in
itinere e/o una relazione presentata alla fine dell’attività. In particolare, i
crediti relativi al I modulo dei corsi di Mineralogia con Laboratorio,
Paleontologia con Laboratorio e Geologia Fisica e Stratigrafica con
Laboratorio saranno acquisiti tramite prove in itinere e/o prova finale
(senza esame orale). Gli esiti delle prove sostenute nell’ambito del primo
modulo dei corsi citati contribuiranno alla definizione del voto dell’esame
previsto alla fine del II modulo (I semestre del II anno).
Percorso formativo B
STRATIGRAFICO-PALEONTOLOGICO APPLICATIVO
Attività caratterizzanti:
B1) Corso di insegnamento e laboratorio 8 CFU a scelta tra:
Elementi di micropaleontologia con laboratorio 4 CFU
Paleontolologia dei vertebrati 4 CFU
Attività affini ed integrative:
B2) Corso di insegnamento 6 CFU a scelta tra:
Tecniche della sicurezza ambientale* 6 CFU
Corso avanzato di fisica per geologi 6 CFU
Geotecnica e laboratorio di geotecnica 6 CFU
Telerilevamento geologico 6 CFU
* corso consigliato per questo percorso
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Percorso formativo C
GEOLOGICO APPLICATIVO
Attività caratterizzanti:
C1) Corsi di insegnamento, esercitaz. e lab. 8 CFU a scelta tra:
Fotointerpretazione e principi di telerilevamento 4 CFU
Geologia applicata alla difesa ambientale 4 CFU
Idrogeologia 4 CFU
Rilevamento geologico-tecnico 4 CFU
Percorso formativo D
GEOMATERIALI
Attività caratterizzanti:
D1) Laboratorio
Analisi dei materiali geologici 4 CFU
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Percorso formativo E
VULCANOLOGIA E GEOTERMIA - RISCHI E RISORSE
Attività caratterizzanti:
E1) Corsi con esercitazioni
Vulcanologia 4 CFU
Geotermia 4 CFU
Attività affini ed integrative
E2) Corsi con esercitazioni 6 CFU a scelta tra:
Termodinamica per geologi 6 CFU
Telerilevamento geologico 6 CFU
Geotecnica e laboratorio di geotecnica 6 CFU
Lo sviluppo nei tre anni delle attività formative è indicato nelle tabelle
seguenti, dove sono riportati i CFU relativi ad ogni corso/attività e la loro
natura.
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1° anno
2° anno
3° anno
Geochimica 6 CFU b
I semestre
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7. Propedeuticità e obblighi di frequenza
7.1. Propedeuticità
Sono stabilite le seguenti propedeuticità:
• L’esame di Fisica deve precedere l’esame di Fisica terrestre;
• L’esame di Chimica generale ed inorganica deve precedere gli esami
di Mineralogia (II modulo) e di Geochimica;
• L’esame di Geografia fisica con Laboratorio di cartografia I deve
precedere l’esame di Geomorfologia e l’esame di Rilevamento geologico
con Laboratorio di cartografia II;
• l’esame di Mineralogia con Laboratorio deve precedere l’esame di
Laboratorio micro rocce e l’esame di Geochimica;
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3) indicare un responsabile interno al CdL nel caso si intenda svolgere
attività di tirocinio in strutture esterne al Dipartimento di Scienze
della Terra.
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Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU/anno Max affollamento Periodo
Analisi di Immagine Prof. P. Armienti 8 2 Genn.-feb. e mag.-giu.
Analisi di immagine di rocce; determinazione della Crystal Size Distribution
Analisi FTIR Dott. P. Marianelli 8 2 Da concordare
Determinazione H2O e CO2 vetri, inclusioni e minerali in spettroscopia infrarosso
Analisi granulometriche e Prof. M. Rosi 8 2 Da concordare
componenti
Analisi granulometriche e dei componenti, separazione minerali
Argille Prof. L. Leoni G. Sbrana 8 1 Marzo-giugno
Preparazione di campioni orientati e disorientati per lo studio dei minerali delle argille in diffrattometria di polveri a raggi-X. Separazione della frazione
inferiore ai 2 micron. Saturazione con cationi vari. Solvatazione con composti organici (glicerina e/o glicole etilenico). Analisi diffrattometriche dei
preparati e stima semiquantitativa dei rapporti tra le diverse fasi (per questa parte verrà utilizzato il laboratorio a raggi-X)
Cartografia Geologica Prof. R. Carosi 10 2 Da concordare
Informatizzazione cartografia geologica, predisposizione e gestione banche dati geologiche
Dendrocronologia Prof. P.R. Federici, Dott. M.C. Stefanini 24 2 Da concordare
Campionamento di carote o sezioni per analisi dendrocronologiche. Preparazione dei campioni per osservazioni al microscopio. Costruzione di curve
dendrocronologiche. Elaborazione dati con software specifici. Costruzione di cronologie di riferimento. Skeleton plot e master plot. Analisi spazio
temporale (comparazione dei dati dendrocronologici per indagini geologico-applicative, gemorfologiche, vulcanologiche, ecc.). Realizzazione di sezioni
sottili per la risoluzione stagionale degli eventi. Costruzione di curve dendroclimatiche
Fotogeologia Prof. C. Baroni, Dott. A. Ribolini 24 3 Da concordare
Caratteristiche delle riprese aeree stereoscopiche. Analisi di base nell'interpretazione delle fotografie aeree. Le misure nei fotogrammi: scala, distanze,
angoli. Misure verticali: relief displacement, ombre, differenza di parallasse. Individuazione di forme e depositi di genesi diversa e di unità
fotogeologiche. Trasferimento dei dati di fotointerpretazione sulla cartografia di base. Realizzazione di carte tematiche da fotointerpretazione
Chimico per via umida e lab. Prof. F. Innocenti Dott. M. Bertoli 30 4 Da concordare
perlatrice
Attività analitica di base. Pesata, calcinazione, uso della vetreria e manutenzione; titolazioni, spettrometria in assorbimento atomico (2 gg).
Preparazione delle perle per XRF (3 gg)
Elaborazione automatica dati Prof. E. Patacca, Prof. P. Scandone 12 2 Da concordare
geologici di superficie e di
sottosuolo
Attività pratica di caricamento in calcolatore e di gestione automatica di dati stratigrafici di superficie e di sottosuolo
Fluorescenza a raggi X Prof. P. Armienti Dott. M. Tamponi 4 2 Genn.- feb. e mag.-giu.
Esecuzione delle misure di fluorescenza a raggi-X; analisi qualitative e quantitative di elementi maggiori ed in tracce su dischi fusi (“perle”)
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Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU/anno Max affollamento Periodo
Geochimica delle acque Prof. A. Sbrana, Dott. P. Fulignati Dott. M. Bertoli 30 4 Da concordare
Tecniche di campionamento e misura di pH, conducibilità, temperatura, alcalinità, TDS. Tecniche analitiche: spettrofotometria per la determinazione di
elementi minori di interesse geotermico, ambientale ed idrogeologico; cromatografia ionica per la determinazione di anioni e cationi per la
classificazione delle acque in genere per gli ambiti geotermico, idrogeologico ed ambientale; spettrometria GAAS, in assorbimento atomico con
fornetto di grafite per la determinazione di elementi in tracce di interesse geotermico, ambientale ed idrogeologico; analisi con elettrodo ione selettivo
Geologia Applicata e Prof. A. Pochini 8 Maggio-giugno e
Geotecnica sett.-ott.
Prove di laboratorio ed in situ, attività di campagna sulle stazioni di monitoraggio in attività ed elaborazione dei relativi dati
Gemmologia Prof. P. Orlandi 8 2 Da concordare
Analisi gemmologiche
ICP - MS Prof. M. D’Orazio 12 2 Da concordare
Procedure di preparazione di rocce e minerali finalizzati alla loro analisi chimica
Inclusioni fluide Dott. P. Marianelli 8 4 Da concordare
Misure microtermometriche su inclusioni fluide e silicatiche per studi vulcanologici, petrologici e di sistemi geotermici. Tecniche di preparazione
campioni, sezioni doppio lucide di cristalli e rocce per studio microtermometrico di inclusioni e FTIR
Microscopia elettronica Prof. G. Bagnoli Dott. R. Albani 10 1 Da concordare
Tecniche di osservazione in microscopia elettronica a scansione per studi paleontologici
Microscopia elettronica e Prof. A. Sbrana, Dott. P. Fulignati F. Colarieti 8 1 Da concordare
microanalisi
Analisi morfoscopiche in elettroni secondari, retrodiffusi, catodoluminescenza di preparati di minerali, rocce, composti organici ecc., a medio-bassi ed
alti ingrandimenti. Microfotografie su preparati tal quali e sezioni lucide per analisi di immagine. Microanalisi a dispersione di energia, quantitativa e
qualitativa su preparati metallografici e tal quali per gli elementi da Boro ad Uranio. Sono disponibili specifiche calibrazioni per matrici silicatiche.
Mappe di distribuzione di elementi a raggi X
Mineralogia Applicata Prof. M. Franzini, Dott. M. Lezzerini 4 1 Sett.-nov. e marzo-
maggio
Misure di proprietà fisiche di rocce e malte
Mineralogia Applicata Prof. M. Franzini, Dott. M. Lezzerini 4 1 Sett.-nov. e marzo-
maggio
Determinazione degli elementi volatili presenti nei minerali, nelle rocce e nei materiali litoidi artificiali mediante metodi gravimetrici e gas-volumetrici: calcinazione,
calcimetria, analisi termica simultanea (TG/DSC/EGA)
Nannofossili calcarei Dott. N. Perilli 2 Da concordare
Preparazione Smears Slide e analisi dei nannofossili calcarei
Paleontologia (macro e micro) W. Landini, G. Bagnoli Dott. R. Albani 6 Ottobre-maggio
Tecniche di laboratorio per preparazioni paleontologiche (preparazione macrofossili, foraminiferi, ostracodi e conodonti)
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Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU/anno Max affollamento Periodo
Palinologia Prof. G. Bagnoli Dott. R. Albani 4
Tecniche di laboratorio per preparazioni palinologiche (acritarchi, chitinozoi, pollini e spore)
Preparazione campioni per Prof. S. Rocchi Dott. M. Tamponi 16 2 Da concordare
Petrografia e Geochimica
Tecniche di preparazione campioni di roccia totale per indagini petrografiche (Sezioni sottili) e geochimiche (granulazione, macinazione, dischi di vetro
per Fluorescenza X)
Preparazione campioni Prof. E. Patacca 12 2 Da concordare
Stratigrafia
Tecniche di laboratorio per l'effettuazione di preparati di rocce sedimentarie e sedimenti non consolidati (sezioni sottili, superfici lucide, dry peels, smear slides,
residui di lavaggio) utilizzati nell'analisi stratigrafica
Preparazione materiali per Prof. A. Sbrana F. Colarieti 4 1 Da concordare
microscopia elettronica e
microanalisi EDS
Preparazioni sezioni lucide per microanalisi. Preparazione campioni per analisi morfoscopiche. Preparazione di sezioni metallografiche. Metallizzazione
di preparati
Raggi X Prof. S. Merlino, Prof. N. Perchiazzi Dott. F. Guelfi, C. Gini 8 1 Sett.-nov. e
genn.-magg.
Preparazione del campione per la diffrattometria di polvere: macinazione, quartatura, controllo della granulometria della polvere. Separazione di minerali per
densità, suscettività magnetica, e al binoculare. Identificazione di minerali e composti inorganici di sintesi in diffrattometria di polvere: campioni mono- e
polifasici. Uso di banche dati per l’identificazione automatica di fasi minerali. Analisi semiquantitativa di miscele polifasiche
Raggi X Prof. S. Merlino, Prof. M. Pasero Dott. F. Guelfi, C. Gini 6 1 Ottobre-maggio
Diffrattometria di raggi X su cristallo singolo. Scelta del cristallo. Montaggio del cristallo. Raccolta di diffrazioni con metodi a pellicola: tecniche di cristallo rotante,
Weissenberg, precessione.Interpretazione dei dati: determinazione delle costanti di cella e del gruppo spaziale (Diffrattometro automatico a cristallo singolo)
R&D per diffrazione raggi X Dott. G. Berti Dott. F. De Marco 10-18 3 Ottobre-febbraio
Metodi per standard di diffrazione a raggi X. Preparazione di campioni e provini per standard di laboratorio. Metodi analitici diffrattometrici per studi di
superfici e volumi. Metodi di trattamento e classamento per granulometrie e crystallite size. Proprietà fisiche ed anisotropia superficiale. Identificazione
automatica di fasi. Determinazione di tensioni residue, Calibrazione di diffrattometri a raggi x e definizione di Standard Tecnici
Separazione minerali Prof. M. D’Orazio, Prof. S. Rocchi 12 2 Da concordare
Tecniche di estrazione di minerali da rocce totali: granulazione fine, vagliatura, separazione magnetica isodinamica
Tecniche informatiche per la Dott. G. D’Amato Avanzi 24 2 Da concordare
Geologia Applicata
Utilizzo di applicazioni software nei campi di: meccanica delle rocce e delle terre, stabilità dei versanti, rappresentazione dei dati, analisi statistica,
sistemi informativi geografici, banche dati.
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8.2 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del CNR
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8.3 - Lista Enti/Istituzioni accreditati per l’attività di tirocinio (o stage)
Convenzioni di Facoltà
(per la lista completa degli enti convenzionati consultare il sito della
Facoltà di Scienze M.F.N. all’indirizzo: http://www.smfn.unipi.it).
Autorità di Bacino Fiume Serchio di Lucca
Comunità di Ambito Provincia di Lucca
Comunità Montana Amiata Grossetano
Comunità Montana della Garfagnana
Consorzio di Bonifica del Bientina
Consorzio del Torrente Pescia S.p.A.
Corpo Forestale dello Stato
Ente Acque S.p.A.
Ente Parco di Montemarcello-Magra
Ente Parco Portofino
GEOFOR
Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e Tecnologica applicata al mare
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV
Ordine dei Geologi della Toscana *
Parco Nazionale Cinque Terre di Riomaggiore
Parco Regionale delle Alpi Apuane
Parchi Val di Cornia S.p.A. Piombino
Provincia di Livorno
Sammontana S.p.A. di Empoli
TESECO di Pisa
Convenzioni di Ateneo
(per la lista completa degli enti convenzionati consultare il sito della
Università di Pisa all’indirizzo: http://tirocini.adm.unipi.it).
AAMPS DI Livorno
ARPAT di Firenze
Autorità di Bacino del Fiume Arno
Comunità montana dell’Elba e della Capraia
ENEL-GREENPOWER
Ente Parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli
Convenzioni di Dipartimento
Consorzio ERICA (Massa)
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Settori: geologia applicata all’ingegneria civile ed idraulica, redazione di
strumenti urbanistici e loro varianti mediante utilizzo anche di GIS, studi
geologici inerenti interventi di stabilizzazione aree in frana.
dott. Maria Teresa Fagioli - AFGeoscience and Technology Consulting srl
Via Toniolo Campo 222 – S. Giuliano Terme Tel. 050870311
Settori: idrogeologia applicata, modellazione e simulazione numerica di
fenomeni geologici.
dott. geol. Luca Gardone
Via Pisana 218 – Scandicci Tel. 055 756272
Settori: idrogeologia, geologia tecnica, geologia ambientale.
dott. geol. Matteo Simoni
Viale della Repubblica 3/A – Bologna Tel. 051 6334030
Settori: idrogeologia applicata, geotecnica e meccanica delle rocce,
geologia ambientale, progettazione e bonifica di siti incontaminati.
dott. geol. Giorgio Della Croce
Piazza della Vittoria 47 – Livorno Tel. 0586 211212
Settori: idrogeologia e geotecnica.
dott. geol. Pietro Barsanti - Studio Barsanti, Sani & Sani
Via Buiamonti 29 – Lucca Tel. 0583 467427
Settori: geofisica, studi di supporto alla pianificazione urbanistica, geotecnica.
dott. geol. Giuseppe Ghezzi - GETAS PETROGEO srl
Piazza San Giorgio 6 – Pisa Tel. 050 43275
Settori: idrogeologia, geologia applicata, piani di caratterizzazione.
dott. geol. Claudio Nencini - Studio Associato di Geologia
Corso Repubblica 1 – Fauglia Tel. 050 650797
Settori: attività estrattive, pianificazione, geotecnica.
dott. geol. Leonardo Moni, Geodes Studio di Geologia
Via Valmaira 14 - Castelnuovo di Garfagnana
Settori: geotecnica, indagini geognostiche, pianificazione urbanistica, edilizia
civile, artigianale ed industriale, disciplina degli scarichi, pianificazione
territoriale.
dott. geol. Antonio Esposito, AssoGeo Studio di Geologia
Via dei Mille, 36 - Ponsacco Tel. 0587 736105
Settori: idrogeologia, geotecnica, geologia ambientale, piani di
caratterizzazione e progetti per il ripristinodi siti contaminati, studi di
supporto alla pianificazione urbanistica, consulenza in materia
ambientale/rifiuti e piani di protezione civile.
dott. geol. Jean Gionanlis Karayannis, Geotecnica Pisana
Via Gherardesca 15 - Pisa Tel. 050 9656255
Settori: indagini geognostiche, laboratorio terre, opere geotecniche: pali
di fondazione, paratie.
dott. geol. Fabio Melani
Via Nomellini 25/27 - Piombino Tel. 0565 855538
Settori: geotecnica, idrogeologia, cave e miniere, pianificazione
urbanistica, geologia ambientale, rischio idraulico.
dott. geol. Marco Folini - SANCILIA srl
Via Parione 1 – Firenze Tel. 055 2670403
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Settori: attività estrattive, risistemazioni ambientali, studi di impatto
ambientale.
dott. Alessandro Murratzu
Piazza Ulivelli 19 – Castelfiorentino Tel. 0571 635053
Settori: idrogeologia e ricerche termali, caratterizzazione geotecnica dei
terreni, bonifiche ambientali.
dott. Duchi Giuseppe
Via V.Vassalle 15 – Viareggio Tel. 0584 384522
Settori: geotecnica, idrogeologia, idraulica.
dott. Turrini Giuseppe – Studio Ass. G.A.TE.S.
Via G. Leopardi 10 – Pisa Tel. 050 552430
Settori: geologia tecnica, idrogeologia.
dott. geol. Lando Pacini, Geohabitat studio geologico
Via Garibaldi 34 - Borgo a Buggiano Tel.0572 30014
Settori: esplorazione del sottosuolo con metodi geofisici, idrogeologia,
geotecnica.
dott. geol. Eraldo Santarnecchi
Via della Costituente 17 – Ponte a Egola (PI) Tel. 0571 485277
Settori: geotecnica, idrogeologia, difesa del suolo.
dott. geol. Francesca Franchi GEOPROGETTI Studio Associato
Via del Rio 2 - Pontedera Tel 0587 54001
Settori: geomatica applicata alla pianificazione territoriale.
dott. geol. Gianfranco Chighine TEGEIA srl
Via Tosco Romagnola 370 – Cascina Tel./Fax 050 741253
Settori: geologia ambientale, bonifica contaminati.
dott. geol. Riccardo Barbieri
Viale Stazione 39 – Massa Tel./Fax 0585 48141
Settori: geotecnico ambientale.
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Il voto di laurea risulta dalla somma della media ponderata degli esami
incrementato di un numero di punti, fino ad un massimo di 12, attribuiti
dalla Commissione di Laurea al superamento dell’esame finale.
10. Appendici
Docenti:
Prof. Carlo Baroni (presidente) Tel. 050-22.15.731; baroni@dst.unipi.it
Prof.ssa Gabriella Bagnoli Tel. 050-22.15.768; bagnoli@dst.unipi.it
Prof. Rodolfo Carosi Tel. 050-22.15.727; carosi@dst.unipi.it
Prof. Leonardo Leoni Tel. 050-22.15.759; leoni@dst.unipi.it
Prof.ssa Patrizia Macera Tel. 050-22.15.792; macera@dst.unipi.it
Dott.ssa Paola Marianelli Tel. 050-22.15.711; marianelli@dst.unipi.it
La Commissione di Laurea
E’ presieduta dal Prof. Mauro Rosi. Fornisce il calendario degli appelli di
laurea e designa i membri della commissione di ogni appello tra i docenti
del CCL. Svolge gli esami di Laurea. Si avvale della collaborazione del
Dott. Roberto Albani (050-22.15.739; albani@dst.unipi.it) che svolge le
funzioni di coadiutore del Presidente della Commissione di Laurea per
istruire le pratiche per sostenere l’esame di Laurea.
Segreteria didattica
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segreteria didattica è la dott.ssa Angela Robessi (050-2215832
robessi@dst.unipi.it)
Il Comitato di indirizzo
E’ composto dai docenti del CdL: Prof. Carlo Baroni (Presidente del Corso
di Laurea), Prof. Patrizia Macera (Presidente del gruppo di
Autovalutazione), Prof.ssa Etta Patacca (rappresentante dei professori di
I fascia), Prof.ssa Gabriella Bagnoli (rappresentante dei professori di II
fascia), Dott. Giovanni Musumeci (rappresentante dei ricercatori)
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Dott.ssa Angela Robessi, responsabile segreteria didatica
Servizi di Contesto
Nell’organizzazione del processo formativo il CCL in Scienze Geologiche
si avvale dei seguenti Servizi di Contesto.
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Tirocini/Stages. Responsabile il Dott. Giovanni Sarti (050-22.15.836;
sarti@dst.unipi.it). Presenta agli studenti le varie opportunità per lo
svolgimento di tirocini e si occupa degli aspetti burocratici per definire le
modalità di gestione dei tirocini con le imprese e gli Enti locali.
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Legenda della tabella:
a = di base d = a scelta dello studente
b = caratterizzanti e = prova finale
c = affini o integrative f = per inserimento nel mondo del lavoro
Agli studenti che abbiano superato esami del vecchio ordinamento verranno
riconosciuti crediti sulla base della tabella di equivalenza; gli studenti che
abbiano superato tutti gli esami del triennio del vecchio ordinamento
potranno acquisire la Laurea di I livello svolgendo solo le attività relative
alla prova finale (11 CFU).
Tabella di equivalenza
32
11. Elenco e docenti dei corsi del I anno
33
Termodinamica per geologi (P. RIANI)
Topografia (mutuato da Scienze e Tec. Agrarie)
(R.SANTACROCE,
Vulcanologia
P.MARIANELLI)
34
14. Programmi dei corsi (in ordine alfabetico)
35
La separazione magnetica dei minerali. Esercitazione in laboratorio
preparazione dei campioni.
Tecniche di dissoluzione delle rocce. Finalità, dissoluzione acida.
Proprietà degli acidi minerali più usati. Tecniche di dissoluzione acida a
bassa e alta pressione. Lisciviazioni. Fusioni alcaline. Esercitazioni in
laboratorio chimico.
Introduzione ad alcuni metodi analitici. Determinazione del ferro ferroso
e della perdita per calcinazione. Introduzione alla spettrometria in
Assorbimento atomico. Introduzione alla spettrometria ICP-MS. Analisi
quantitativa di elementi in traccia. Esercitazioni su dati analitici.
Obiettivi formativi
Saper individuare le varie tipologie di materiali geologici e le loro
problematiche analitiche. Acquisire un livello di base nell’uso di
strumentazioni analitiche dei laboratori frequentati durante il corso.
Saper trattare ed interpretare a livello di base i dati acquisibili con questi
strumenti.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con giudizio.
Testi consigliati
- Bish D.L. & Post J.E. (editors, 1989): Modern powder diffraction. Reviews in
mineralogy, Mineralogical Society of America.
- Potts P.J. (1987): A handbook of silicate rock analysis. Blackie, Glasgow, 622 pp.
- Riddle C. (1993): Analysis of geological materials. Dekker, New York, 463 pp.
Commissione d’esame: M. D’Orazio, N. Perchiazzi, S. Rocchi.
Orario di ricevimento
M. D’Orazio: Martedì, 11 – 12.
N. Perchiazzi: Martedì, 10-12 e Mercoledì, 10-12.
Giuseppe Ottria
Dipartimento di Scienze della Terra
36
faglia, determinazione del senso di movimento: indicatori cinematici
nella deformazione fragile;
- la teoria di Anderson, analisi cinematica e dinamica di gruppi di faglie,
cenni sui metodi di inversione.
Sismicità e faglie, il fagliamento sismico e i processi associati; cenni di
neotettonica: relazioni faglie/morfologia; strutturazione superficiale
legata con attività magmatica.
Obiettivi formativi
Conoscenza delle metodologie di base dell’analisi della fratturazione,
capacità di raccolta dati ed analisi strutturale in aree complesse.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto (+elaborato scritto).
Commissione d’esame: G. Molli, M. Marroni, L. Pandolfi.
Supplenti: G. Musumeci, C. Montomoli.
Testi consigliati:
- Dispense fornite dal docente
Orario di Ricevimento: Giovedì, ore 9 – 11.
Francesco Giammanco
Dipartimento di Fisica “E. Fermi” (Largo Pontecorvo, 3)
37
Obiettivi formativi
Conoscenza dei principi della termodinamica ed applicazioni alle
trasformazioni. Conoscenza delle proprietà fondamentali della
propagazione di onde acustiche e elettromagnetiche. Approfondimento
delle interazioni radiazione-materia e propagazione in mezzi anisotropi
con riferimento alla Geologia.
Testi consigliati
- Fermi E.: Termodinamica. Boringhieri.
- Mazzoldi P., Nigro M. & Voci C.: Elementi di Fisica – Onde. EdiSES 2002.
- Onian H.C.: Fisica. Zanichelli.
Commissione d'esame: N. Beverini, F. Giammanco, E. Maccioni, A. De Micheli.
Orario di ricevimento: Giovedì, 15 - 17 presso lo studio del docente,
Dipartimento di Fisica (Tel. 050 2214520).
Nicola Perilli
Dipartimento di Scienze della Terra
38
- AGIP S.P.A. (1982): Foraminiferi Padani (Terziario e Quaternario). Atlante
iconografico e distribuzione stratigrafica. San Donato Milanese.
- Bolli H.M., Saunders J.B. & Perch-Nielsen K. (1985): Plankton Stratigraphy.
Cambrige University press.
- Brasier M.D. (1980): Microfossil. Unwin Hyman, London.
- Haq B.U. & Boersma A.: (1980): Introduction to Marine Micropaleontology.
Elsevier, Amsterdam.
Commissione d’esame: N. Perilli, G. Bagnoli, L. Ragaini.
Orario di ricevimento: Mercoledì, 11-13.
FISICA TERRESTRE
(Codice insegnamento DD072)
6 CFU – 40 ore lezioni frontali; 14 ore esercitazioni
Alfredo Mazzotti
Dipartimento di Scienze della Terra
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sismogramma. Concetti generali di cinematica. Problema diretto:
rifrazione e riflessione da interfacce piane, esempi di curve dei tempi di
transito per vari modelli, cenni sugli aspetti dinamici della propagazione.
Acquisizione e osservazione. Cenni sull’acquisizione dei dati e sugli
strumenti di registrazione. Sismogrammi reali – esempi singoli e
correlazioni. Nomenclatura delle principali fasi. Problema inverso: dal(i)
sismogramma(i) al modello e alle caratteristiche del terremoto.
Localizzazione dell’ipocentro. Stima del modello di velocità V(R).
Wiechert Herglotz. Determinazione della Magnitudo. Determinazione di
Meccanismi focali. Terremoti: frequenza e ubicazione rispetto alle
placche litosferiche.
Esercitazioni: Misure con strumenti geofisici. Lettura di carte
gravimetriche. Lettura di carte magnetometriche. Lettura di sismogrammi.
Prove di verifica dell’apprendimento: esame scritto con voto.
Obiettivi formativi
Acquisire conoscenze di base su metodi e tematiche geofisiche
fondamentali nel campo delle geoscienze. Saranno trattati elementi
teorici ed esempi applicativi riguardanti il campo di gravità terrestre e la
gravimetria, il campo magnetico terrestre e la magnetometria, la
sismologia e l’esplorazione sismica, in relazione a vari aspetti di Scienze
della Terra e di esplorazione.
Testi consigliati
- Dispense fornite dal docente coprono interamente il programma. Nelle stesse
dispense vengono forniti ulteriori riferimenti bibliografici.
Commissione d’esame: A. Mazzotti, P. Cantini, N. Beverini.
Orario di ricevimento: Martedì, 14-15 e Mercoledì, 14-15.
GEOCHIMICA
(Codice insegnamento DD070)
6 CFU – 44 ore lezioni frontali; 7 ore eserc./laborat.
Patrizia Macera
Dipartimento Scienze della Terra
40
II Modulo. Geochimica dei processi di bassa temperatura. Composizione
dell’atmosfera; origine ed evoluzione dell’atmosfera e dell’idrosfera.
L’ambiente geochimico secondario, l'interazione acqua-roccia. Reazioni
chimiche nell’alterazione superficiale. Variazioni nella composizione chimica
e mineralogica delle rocce, sequenze e prodotti di alterazione. Mobilità degli
elementi in soluzione acquosa e metodi per la sua valutazione, la
composizione chimica delle acque meteoriche, continentali e marine.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei meccanismi che regolano il comportamento degli
elementi chimici nei sistemi solidi (litosfera), liquidi (idrosfera) e gassosi
(atmosfera), per la comprensione dei principali processi responsabili
dell’origine e dell’evoluzione del nostro pianeta.
Verifica dell’apprendimento: orale con voto.
Testi consigliati
Per la prima parte del corso (Modulo I) il docente ha preparato un CD che può
essere ritirato in portineria. Gli argomenti trattati possono essere approfonditi
consultando i seguenti testi:
- Faure G. (1986): Principles of isotope geology (2nd ed.). J. Wiley & Sons, 589 pp.
- Rollinson H. (1993): Using geochemical data: evaluation, presentation,
interpretation. Longman 352 pp.
- ed il sito: http://www.imwa.info/Geochemie/Chapters.HTML.
Per la seconda parte (Modulo II) si consigliano i seguenti testi:
- Dongarrà G & Varrica D (2004): Geochimica e Ambiente. EdiSES Napoli. 226 pp.
- Faure G. (1992): Principles and Applications of Inorganic Geochemistry.
Maxwell Macmillan International Editions, 626 pp.
- Gill R. (1996): Chemical Fundamentals of Geology. Chapman & Hall, 291 pp.
- Longinelli A. & Deganello S. (1999): Introduzione alla geochimica. UTET, 459 pp.
Commissione d’esame: P. Macera, F. Rita, D. Gasperini.
Orario di ricevimento: Giovedì, 10 – 12.
GEOLOGIA APPLICATA
(Codice insegnamento DD073)
6 CFU – 32 ore lezioni frontali; 14 ore eserc./lab.; 3 gg. fuori sede
Alberto Puccinelli
Dipartimento di Scienze della Terra
41
concetto di gradiente idraulico. Coefficiente di permeabilità e sua
determinazione in laboratorio e in sito; concetti di trasmissività e
coefficiente di immagazzinamento. Acquiferi e falde idriche;
rappresentazione degli acquiferi e delle falde; costruzione ed
interpretazione di carte isopiezometriche; intrusione salina nelle falde
costiere. Cenni su acquiferi fessurati. Sorgenti: classificazione, studio,
progettazione e protezione delle opere di captazione. Perforazione,
completamento e sviluppo pozzi.
II Modulo: Geologia delle Costruzioni ed Elementi di Geotecnica
Caratteristiche geotecniche delle terre e delle rocce: proprietà indici;
pressioni totali, efficaci e neutre; compressione edometrica nelle argille.
Prove di laboratorio: limiti di Atterberg, analisi granulometriche, prove
edometriche, prove di resistenza al taglio e a compressione. Metodi
d’indagine per la caratterizzazione geologico-tecnica del sottosuolo:
metodi indiretti (cenni di sismica a riflessione, sismica a rifrazione,
sondaggi geoelettrici e carotaggi elettrici, prove sismiche in foro - cross-
hole e down-hole -, vane test, penetrometro tascabile, penetrometrie
statiche e dinamiche - modalità delle prove e parametri desumibili:
stratigrafie, pressioni neutre, angolo d’attrito interno, coesione,
granulometria, densità relativa, piezometrie, RQD, ecc.); metodi diretti:
sondaggi a percussione, rotazione, roto-percussione, carotaggio.
Monitoraggio di un pendio in frana. Geologia delle strade, ferrovie,
areoporti e gallerie. Classificazione delle frane (riepilogo) e principali
cause. Studio di una frana: accertamenti geologici, geomorfologici,
geognostici e geotecnici; metodi di stabilizzazione; fattore di sicurezza
(cenni).
Esercitazioni
In aula: costruzione e lettura di carte idrogeologiche e sezioni
idrogeologiche; costruzione e lettura di carte tematiche derivate da
sondaggi elettrici, sismici e meccanici; determinazione dei parametri
geotecnici attraverso l’elaborazione dei dati raccolti con prove
penetrometriche; calcolo del fattore di sicurezza di un pendio instabile.
In laboratorio: analisi granulometriche e costruzione di una curva
granulometrica; determinazione dei limiti di Atterberg; funzionamento di
apparecchiature (Point load strenght test, apparecchiatura per la
compressione triassiale, scatola di taglio di Casagrande, edometro) per
la determinazione di parametri geotecnici e geomeccanici (resistenza al
taglio, compressione uniassiale e triassiale, angolo di attrito interno,
coesione, pressione neutra, compressibilità, ecc.).
In campagna: escursione in aree vulnerabili dell’Appennino
settentrionale dove si sono sviluppati importanti movimenti franosi;
individuazione nelle Alpi Apuane di importanti strutture idrogeologiche e
visita ad alcune delle relative opere di presa (pozzi e sorgenti); visita ai
cantieri dove si stanno svolgendo indagini geognostiche (sismiche,
elettriche, meccaniche).
Obiettivi formativi
42
Il corso si propone di fornire allo studente un’adeguata formazione di
base, finalizzata alla conoscenza di elementi essenziali per accedere alle
attività professionali, oppure propedeutica per ulteriori approfondimenti
nella laurea specialistica.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Castany G. (1985): Idrogeologia, principi e metodi. Flaccovio, Milano.
- Celico P. (1986): Prospezioni idrogeologiche, Voll. 1 e 2. Liguori, Napoli.
- Cerbin G. (1992): Il manuale delle acque sotterranee. GEO-GRAPH, Segrate.
- Civita M. (2005): Idrogeologia applicata e ambientale. Ambrosiana, Milano.
- Casadio M. & Elmi C. (1999): Il manuale del geologo. Pitagora, Bologna.
- Colombo P. & Colleselli F. (1996): Elementi di geotecnica. Zanichelli, Bologna.
- Desio A. (1973): Geologia applicata all'ingegneria. Hoepli, Milano.
- Gonzalez De Vallejo L.I. (2005): Geoingegneria. Pearson Education Italia, Milano.
- Hunt R.E. (2005): Geotechnical engineering investigation handbook. Taylor &
Francis, Boca Raton (Florida).
- Scesi L. & Papini M. (1997): Il rilevamento geologico-tecnico. Città Studi Ed., Milano.
- Vallario A. (1992): Frane e territorio. Liguori, Napoli.
Commissione d'esame: A. Puccinelli, R. Giannecchini, G. D’Amato Avanzi,
M. Verani, A. Pochini.
Orario di ricevimento: Lunedì, 11 – 13.
43
tipi di prove. Prove di permeabilità. Difesa dagli inquinamenti da
discarica, ripristini ambientali e riutilizzo di siti dismessi.
Risanamento dei siti inquinanti. Indagini ambientali. Tecniche di bonifica
meccanica e tecniche speciali (trattamenti biologici, chimico-fisici,
termici). Bonifiche di perdite di idrocarburi.
Principi di Ingegneria Naturalistica. L’Ingegneria Naturalistica come
impostazione ideologica e come tecnica di esecuzione. Tipologie di materiali
e metodologie di utilizzo, caratteristiche e impiego dei geosintetici.
Cenni sulle normative regionali e nazionali a contenuto geologico di
competenza del “geologo junior”. Leggi relative alla professione del
Geologo che ha conseguito la laurea triennale.
Alcuni tra i possibili esempi di applicazione:
a) Realizzazione di un progetto di coltivazione di cava corretto dal punto
di vista ambientale.
b) Metodologie di scelta di siti per opere ad elevato impatto ambientale
(es. il termoutilizzatore del Consorzio Tigullio 2000).
c) Organizzazione di una campagna geognostica su un movimento franoso,
individuazione dei criteri di bonifica e relative tecniche di esecuzione.
d) Definizione dei parametri geologici di sottosuolo per la costruzione di
opere in sotterraneo nelle in varie fasi di studio (fase conoscitiva,
preliminare, conclusiva).
Lezioni fuori sede: una escursione di un giorno.
Obiettivi formativi
Lo studente deve acquisire la capacità a mitigare per quanto possibile
l’effetto dell’antropizzazione sul territorio permettendo la coesistenza tra
necessità socio-economiche e salvaguardia dell’ambiente.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto
Testi consigliati
- Dispense delle lezioni fornite dal docente.
- AA.VV. (1989): Discariche, cave, miniere ed aree "difficili" o inquinate. Pirola ed., Milano.
- AA.VV. (1995): Siti contaminati - Tecniche ottimali di risanamento. C.I.P.A. ed. Milano.
- Desio A. (1973): Geologia applicata all'Ingegneria. Hoepli, Milano.
- Gervasoni S. (2000): Discariche controllate (II ed.). Hoepli, Milano.
- Gonzalez de Vallejo (2005): Geoingegneria. Pearson ed. Milano.
Commissione d’esame:
Orario di ricevimento:
44
Programma del corso
La Cartografia digitale e i Sistemi informativi geografici. Cenni di
Cartografia Tradizionale (Geoide, Ellissoide e Datum, sistemi di
coordinate, proiezioni cartografiche, sistemi cartografici di riferimento -
Roma Monte Mario - ED50 - WGS84). Definizione, componenti e struttura
di un GIS: i dati e le principali caratteristiche, la loro acquisizione e
georeferenziazione. Concetto di dato, metadato e informazione.
Archiviazione dati: bancadati e database relazionali.
Modello Dati. Modello vettoriale, Modello a griglia o raster. Modelli di
analisi dei dati: query aspaziali, query spaziali, query miste, map algebra.
Modelli Digitali del Terreno. Principali caratteristiche dei Tin, Dem, Dtm,
Dsm. Metodi di acquisizione dati altimetrici, metodi di interpolazione per
la generazione del Tin e dei Dem. Principali analisi ed estrazioni di
informazioni dai Dem: hillshaded – slope – aspect - drainage network.
Esempi di Applicazioni in ambito geologico. Produzione, gestione e
analisi di Banche Dati in ambito geologico. Informatizzazione di
Cartografia tematiche ed implementazione di Database relazionali: la
carta geologica, la carta dei suoli, la carta geomorfologia, la carta
idrogeologica. Esempi di Applicazioni specifiche sui rischi naturali
(Franosità – Stabilità dei Versanti – Eruzioni vulcaniche - Alluvioni).
Obiettivi formativi
Acquisire le conoscenze basilari per la costruzione e l’utilizzo dei sistemi
informativi geografici per la gestione del territorio con particolari
approfondimenti nel settore di interesse.
Acquisizione, rielaborazione ed analisi di dati. Implementazione di
banche dati relazionabili.
Verifica dell’apprendimento: esame scritto e prova pratica con voto.
Testi consigliati
- Dispense e materiale multimediale fornite dal docente.
Commissione d’esame:
Orario di ricevimento:
Alberto Pochini
Dipartimento di Scienze della Terra
45
Compressibilità e consolidazione, teoria del Terzaghi, caratteristiche
delle attrezzature e modalità esecutive dalla prova edometrica, calcolo
dei cedimenti e valutazione del tempo di consolidazione.
Resistenza a taglio e legge di Coulomb-Terzaghi, apparecchi di taglio
diretto e apparecchio triassiale, modalità esecutive della prova ed
utilizzo dei dati desumibili.
Prove geotecniche in situ. Programmazione delle prove geotecniche,
attrezzature e modalità esecutive delle prove correlazioni e dati desumibili.
Attrezzature per la misura delle pressioni neutre, modalità di
installazione e caratteristiche di funzionamento.
Pendii instabili. Teoria degli stati limite dei terreni, spinta attiva e
spinta passiva, tecniche di contenimento e verifiche di stabilità.
Controlli sui pendii instabili, grandezze da porre sotto controllo
strumentale, tecniche e strumenti per il controllo in continuo e periodico.
Rilievo di spostamenti mediante sistemi inclinometrici, tipi di strumenti
e caratteristiche, elaborazioni delle misure anche mediante PC.
Fondazioni superficiali. Reazioni del terreno, pressione limite di rottura,
carichi di sicurezza, cedimenti delle fondazioni e carichi ammissibili.
Fondazioni profonde. Caratteristiche costruttive e tipologie, distribuzione
dei carichi e tensioni indotte, calcolo della portata.
Obiettivi formativi
Conoscenza delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni e delle
loro relazioni con le principali problematiche nell'utilizzo dei terreni.
Conoscenza delle attrezzature e delle tecniche di utilizzo.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- K. Terzaghi, R.B. Peck: Geotecnica. Utet.
- C. Cestelli Guidi: Geotecnica e tecnica delle fondazioni. Hoepli.
- F. Lancellotta: Geotecnica. Zanichelli.
- P. Colombo, F. Colleselli: Elementi di geotecnica. Zanichelli.
- F Cestari: Prove geotecniche in sito. Geo-Graph.
Esercizi:
- Menzie, Simonson: Esercizi di geotecnica. Flaccovio.
- Colleselli Soranzo: Esercizi di geotecnica. Cleup.
- V. Pizzonia: Esercizi di geotecnica. Ordine Naz. Geologi.
- P. Colosimo: Problemi di geologia Tecnica. Nuove Ricerche.
Commissione d'esame: A. Pochini, A. Puccinelli, M. Verani,
G. D'Amato Avanzi, R. Giannecchini.
Orario di ricevimento: Lunedì, 10 – 13.
GEOTERMIA
(Codice insegnamento DD087)
4 CFU – 20 ore lezioni frontali; 14 ore eserc.; 2 gg. fuori sede
Alessandro Sbrana
Dipartimento di Scienze della Terra
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Programma del corso
Introduzione al corso: la geotermia fonte di energia rinnovabile a basso
impatto ambientale. Origine del calore terrestre. Il flusso di calore.
Conduzione e convezione. Anomalie geotermiche e geodinamica. Relazioni
tra vulcanismo e geotermia. Le sorgenti delle anomalie termiche nella crosta
superficiale, camere magmatiche in aree vulcaniche, intrusioni, aree distensive
(rift, ecc.). Il raffreddamento di corpi magmatici per conduzione e convezione.
I sistemi idrotermali. Classificazione. Sistemi in aree vulcaniche, sistemi
connessi ad intrusioni, sistemi connessi ad aree distensive. I fluidi
idrotermali. Acque e gas. Proprietà chimiche e fisiche. I minerali di
alterazione idrotermale. I processi di interazione acqua-roccia,
generalità. La zoneografia dei sistemi idrotermali. Esempi di sistemi
idrotermali in sfruttamento industriale.
I campi geotermici, tipi, caratteristiche e loro classificazione. Lo
sfruttamento dei campi geotermici. Usi dei fluidi geotermici.
Generazione di elettricità, concetti principali, panorama italiano e mondiale.
Usi diretti dei fluidi geotermici, tipi di impieghi (diagramma di Lindal),
situazione e prospettive. Energia geotermica ed ambiente. Impatto
ambientale legato a esplorazione e produzione dei fluidi geotermici.
Lezione fuori sede nell'area geotermica toscana: la geologia dei campi,
le manifestazioni naturali, l'alterazione idrotermale superficiale.
Lezione fuori sede negli impianti industriali ENEL di Larderello: gli
impianti di perforazione geotermica, gli impianti per la generazione di
elettricità, gli impianti per usi diretti dei fluidi geotermici.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei principi base dei sistemi geotermici, tipologie di sistemi
geotermici. Padronanza delle tecniche di esplorazione geotermica.
Padronanza degli aspetti geologici relativi alla utilizzazione e sfruttamento
dei fluidi geotermici.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Ellis A.J., Mahon W.A.J. (1977): Chemistry and Geothermal systems.
- Verdiani G., Sommaruga C. (1992): Elementi di Geotermia.
- Barbier E., Santoprete G. (1993): L'Energia Geotermica.
- Pirajno F. (1993): Hydrothermal mineral deposits.
- Wholetz K., Heiken G. (1993): Volcanology and Geothermal energy.
Commissione d'esame: A. Sbrana, P. Fulignati, P. Marianelli.
Orario di ricevimento: Lunedì, 11 – 13.
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IDROGEOLOGIA
(Codice insegnamento DD081)
4 CFU – 28 ore lezioni frontali; 8 ore esercitazioni
Roberto Giannecchini
Dipartimento di Scienze della Terra
Programma
Richiami sui concetti di base dell’idrogeologia: ciclo idrologico, proprietà
idrogeologiche delle rocce, concetto di falda, legge di Darcy,
rappresentazioni idrogeologiche, intrusione salina, sorgenti,
perforazione, completamento e sviluppo pozzi.
Ricerca di acqua nel sottosuolo: tecniche di rilevamento diretto e
indiretto. Prospezioni geofisiche: indagini sismiche e geoelettriche.
Idrogeologia degli acquiferi carsici: definizioni, caratteristiche e
problematiche.
Le sorgenti: classificazioni principali, opere di captazione. Regime delle
portate delle sorgenti. Valutazione delle riserve idriche sotterranee:
concetti di riserva, risorsa e immagazzinamento. Studio degli
idrogrammi in regime non influenzato. Coefficiente di esaurimento.
Prove di pompaggio: individuazione dei parametri di pozzo, curva
caratteristica, portata critica, portata ottimale di esercizio, raggio di
influenza. Individuazione dei parametri dell’acquifero, permeabilità,
coefficiente di immagazzinamento, trasmissività. Teoria dell’equilibrio di
Dupuit e del non equilibrio di Theis, formule di approssimazione
logaritmica di Jacob. Prove di pompaggio a gradini di portata e di lunga
durata. Analisi dei limiti dell’acquifero. Interferenza tra pozzi: principio di
sovrapposizione degli effetti, effetto barriera.
Problemi geologici e idrogeologici connessi con l’utilizzazione delle acque
superficiali mediante invasi artificiali; tipi di opere di sbarramento, dighe
e traverse in calcestruzzo e materiali sciolti e relative problematiche.
Studio di fattibilità geologica e idrogeologica di uno sbarramento: rilievi
e prove sul terreno, prove di permeabilità della roccia di fondazione di
uno sbarramento, cenni relativi ai problemi esecutivi; tenuta del bacino
d’invaso e stabilità delle sponde del futuro lago.
Idrogeochimica: caratteristiche dell’acqua, composizione delle acque
sotterranee, caratteristiche chimiche dei principali ioni e molecole
disciolte; caratteristiche fisiche e chimiche delle acque sotterranee,
prelievo di campioni, diagrammi idrochimici principali; classificazione
delle acque.
Obiettivi formativi
Il corso si propone formare una figura professionale capace di
individuare, sfruttare, gestire e conservare la risorsa idrica; precisare e
risolvere le problematiche connesse con l’interferenza tra risorsa idrica e
attività antropica (pozzi, sorgenti, cave, discariche, inquinamento delle
falde acquifere, cuneo salino, costruzioni, sbarramenti, ecc.).
48
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto
Orario di ricevimento:
49
METODOLOGIE DI ANALISI STRUTTURALE
(Codice insegnamento DD088)
3 CFU – 24 ore lezioni frontali
Michele Marroni
Dipartimento di Scienze della Terra
50
Testi consigliati
- Leyshon P.R., Lisle R.J.: Stereographic projection techniques in Structural
Geology. Butterworth-Heiemann.
- Park R.G.: Foundations of Structural Geology. Blakie.
- Passchier C.W & Trouw R.A.J. (1996): Microtectonics. Springer-Verlag.
- Ragan D.M.: Structural Geology. An introduction to geometrical techniques.
John Wiley & Sons.
Commissione d’esame: M. Marroni, G. Molli, G. Musumeci.
Supplenti: L. Pandolfi, C. Montomoli.
Orario di ricevimento: Giovedì, 11 – 13.
MINERALOGIA APPLICATA
(Codice insegnamento DD091)
4 CFU – 24 ore lezioni frontali; 14 ore esercitazioni
Marco Franzini
Dipartimento di Scienze della Terra
51
PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI
(Codice insegnamento DD297)
4 CFU – 32 ore lezioni frontali
Walter Landini
Dipartimento di Scienze della Terra
PEDOLOGIA
(Codice insegnamento GG156)
3 CFU – 24 ore lezioni frontali
Giovanni Zanchetta
Dipartimento di Scienze della Terra
52
rinnovabile, sede delle principali attività antropiche e componente
fondamentale per l’ecologia del pianeta. Lo studio del suolo è oggi
largamente interdisciplinare con ricadute ed applicazioni nei più svariati
settori scientifici. Il corso si propone di fornire le conoscenze generali
relative alla formazione dei suoli, in ambienti e su substrati diversi, ed
alla conseguente composizione, struttura ed insieme di proprietà fisiche
e chimiche, così da mettere lo studente in grado di utilizzare con
cognizione di causa testi, pubblicazioni e carte dove sono affrontati e/o
utilizzati concetti e metodi propri della disciplina.
Programma del corso
L’interfaccia litosfera, idrosfera ed atmosfera ed il processo di
“weathering”. L’alterazione dei minerali, delle rocce e della materia
organica, i prodotti dell'alterazione. Il ruolo dell’acqua. Nozioni di
chimica e chimico-fisica del suolo, tipologia e condizioni di formazione
delle nuove fasi e loro stabilità/mobilità. I fattori della pedogenesi ed i
processi pedogenetici principali, relazione fra suolo, clima ed ambiente.
Composizione, struttura e modelli di formazione del suolo. Tipologie di
suoli e variazioni delle proprietà fisico-chimiche in ambienti diversi e
lungo il profilo. La classificazione dei suoli: i principali criteri e la
correlazione fra i vari tipi di classificazione. Come si descrive un suolo e
criteri per il suo riconoscimento in campagna. Erosione, degrado ed
inquinamento della copertura pedologica.
Obiettivi formativi
Conoscenza della struttura del profilo e delle caratteristiche degli
orizzonti nei principali tipi di suolo, capacità di lettura ragionata delle
varie classificazioni in uso nelle carte dei suoli.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Cremaschi M., Rodolfi G. (1991): Il suolo. Pedologia nelle Scienze della Terra e
nella valutazione del territorio. NIS, Roma, 428 pp.
- Baize D., Jabiol B. (1995): Guide pour la description des sols. INRA Ed., Paris, 375 pp.
- Birkeland P.W. (1974): Pedology, weathering and geomorphological research.
Oxford Univeristy Press, London, 285 pp.
- Magaldi D., Ferrari G.A. (1984): Conoscere il suolo: introduzione alla
pedologia. ETAS Libri, Milano, 107 pp.
Commissione d’esame: G. Zanchetta, G. Leone, P. Macera.
Orario di ricevimento: Mercoledì, 9 - 10.
PETROGRAFIA APPLICATA
(Codice insegnamento DD092)
4 CFU – 24 ore lezioni frontali; 14 ore laboratorio
Marco Lezzerini
Dipartimento di Scienze della Terra
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Programma del corso
Le rocce ed il loro impiego in architettura: classificazione scientifica e
commerciale (marmi, graniti e pietre), estrazione, trasformazione e
campi di impiego. Caratteristiche chimiche e minero-petrografiche,
proprietà fisiche, proprietà di resistenza a sollecitazioni meccaniche ed
altre proprietà tecniche (divisibilità, colore, ecc.) dei materiali lapidei. Il
deterioramento naturale delle rocce. Il deterioramento della pietra in
opera: cause ed effetti. Problemi e tecniche di intervento conservativo-
protettivo di opere realizzate con materiali lapidei. Le pietre del costruito
storico: pietre ornamentali e da costruzione dell'antichità classica e
dell'edilizia medievale delle principali città della Toscana. Principali
materiali lapidei coltivati e/o commercializzati in Italia. Rocce utili come
materie prime industriali: aggregati, argille industriali e da laterizi,
pietre da calce, rocce per leganti idraulici, gesso, materie prime per la
produzione di vetro, refrattari, isolanti termici e acustici.
Caratterizzazione, produzione ed impiego di malte a base di leganti
inorganici (leganti antichi e cementi moderni). Le argille e le loro
proprietà: elementi di tecnologia e di archeometria dei materiali
ceramici.
Laboratorio
Studio qualitativo e quantitativo di materiali lapidei naturali e dei loro
prodotti di degrado mediante tecniche distruttive e non distruttive (OM,
XRF, XRPD, TG/DSC/QMS, SEM/EDS). Misura delle principali proprietà
fisiche e meccaniche (densità reale ed apparente, assorbimenti d’acqua
per capillarità ed immersione totale, porosità aperta e porosità totale,
resistenza meccanica a compressione, flessione e taglio, durezza Knoop)
di materiali lapidei naturali e derivati (marmi, graniti, pietre, malte,
aggregati), secondo i metodi di prova prescritti dalle vigenti normative
nazionali ed internazionali (UNI, UNI EN, ASTM). Confezionamento e
caratterizzazione di paste, di malte aeree e di malte cementizie a
diverso rapporto acqua/legante.
Obiettivi formativi
Il corso, di carattere teorico e pratico, ha lo scopo di fornire le
conoscenze di base sull'utilizzo delle rocce come materiali naturali da
costruzione e per usi industriali. Alla fine del corso, gli studenti dovranno
conoscere e saper classificare i geomateriali utilizzati in edilizia, valutare
le migliori condizioni di impiego dei materiali lapidei naturali ed artificiali
in base alle loro caratteristiche chimiche, minero-petrografiche ed alle
loro proprietà tecniche, e riconoscere le forme di alterazione e degrado
della pietra in opera.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- AA.VV. (a cura di Lorenzo Lazzarini) (2004): Pietre e Marmi Antichi. CEDAM,
Padova, pp. 194.
- Amoroso G.G. (2002): Trattato di scienza della conservazione dei monumenti.
Alinea, Firenze, pp. 416.
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- Amoroso G.G., Fassina V. (1983): Stone decay and conservation. Elsevier,
Amsterdam, pp. 453.
- Collepardi M. (1991): Scienza e tecnologia del calcestruzzo. Hoepli, Milano,
pp. 551.
- Desio A. (1985): Geologia applicata all'Ingegneria. Hoepli, Milano, pp. 1193.
- Fiori C. (2006): I materiali dei beni culturali. Aracne, Roma, pp. 196.
- Franceschi S., Germani L. (2007): Il degrado dei materiali nell’edilizia. DEI,
Roma, pp. 179.
- Lazzarini L., Laurenzi Tabasso M. (1986): Il Restauro della Pietra. CEDAM,
Padova, pp. 319.
- Manning D.A.C. (1995): Industrial minerals. Chapman & Hall, London, pp. 276.
- Menicali U. (1992): I materiali dell’edilizia storica. Carocci, Roma, pp. 304.
- Primavori P. (1999). Pianeta pietra. Zusi, Verona, pp. 326.
- Smith W.F. (2004): Scienza e tecnologia dei materiali. McGraw-Hill, Milano, pp. 900.
- Taylor H.F.W. (1990): Cement chemistry. Academic Press, London, pp. 475.
- Winkler E.M. (1997): Stone in Architecture: Properties, Durability (3rd ed.).
Springer-Verlag, Berlin, pp. 313.
Commissione d’esame: M. Lezzerini, P. Armienti, M. Franzini,
A. Gioncada, L. Leoni, R. Mazzuoli,
Orario di ricevimento: Lunedì e Martedì, 11 - 13.
RILEVAMENTO GEOLOGICO-STRUTTURALE
(Codice insegnamento DD077)
3 CFU – 4 ore lezioni frontali; 8 gg. fuori sede
Michele Marroni
Dipartimento di Scienze della Terra
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una carta geologico-strutturale completa con sezioni geologiche, legenda
e note illustrative in aree complesse polideformate.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto (+ elaborato scritto).
Testi consigliati
- Mc Clay K. (1992): The mapping of geological structures. Geological society of
London, Handbook series, John Wiley & Sons.
- Roberts J.L. (1982): Introduction to Geological maps and structures. Pergamon Press.
Commissione d’esame: L. Pandolfi, P. Pertusati, M. Marroni, G. Molli,
C. Montomoli, G. Musumeci.
Orario di ricevimento: Lunedì, 9 - 12 e 14 – 16.
TELERILEVAMENTO GEOLOGICO
(Codice insegnamento HH069)
6 CFU – 40 ore lezioni frontali; 14 ore laboratorio
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delle immagini digitali. Piattaforme del telerilevamento (caratteristiche e
orbite), caratteristiche dei sensori, sensori attivi e passivi (vantaggi e
svantaggi), scansione along track e across track, caratteristiche delle
immagini telerilevate (risoluzione spettrale, radiometrica, geometrica e
temporale), geometrie e distorsioni per sistemi passivi (IFOV, sensori
ottici e scanner) e per sistemi attivi (Slant Range, sensori radar).
Telerilevamento a microonde, funzionamento del radar, bande e
frequenze, geometrie di acquisizione, interazioni con i bersagli, rugosità
e umidità, risposte delle superfici, distorsioni delle immagini e speckle,
apertura sintetica e SAR, fase e ampiezza, cenni di interferometria e
tecniche multiinterferometriche (Permanent Scatterers).
Principali sensori e missioni satellitari:satelliti meteorologici (Meteosat,
AVHRR, GOES), satelliti per osservazioni degli oceani (CZCS, SeaWIFS),
satelliti osservazione Terra (Landsat MSS, TM, SPOT, IRS, Terra),
satelliti ad alta risoluzione (Ikonos e Quickbird), satelliti iperspettrali
aviotrasportati (Mivis e Aspis), satelliti con sensori Radar (Jers, ERS,
Radarsat, Envisat). Come procurarsi immagini da satellite e come
scegliere (sistemi di riferimento path/row), copertura nuvolosa, periodo
di ripresa. Pre-elaborazioni e calibrazioni, correzioni radiometriche e
geometriche. Enfatizzazione delle immagini, sogliatura e maschere,
stretching, istogrammi e scatterplot, filtri. Color composite, trattamento
ed elaborazioni delle immagini: operazioni aritmetiche tra bande,
rapporto tra bande, indici di vegetazione, indici legati alla linea dei suoli,
Analisi delle Componenti Principali, decorrelation stretch, pan-
sharpening, Tasseled Cap Transformation. Classificazione delle immagini
(unsupervised e supervised), metodi classificativi, matrici di confusione
ed accuratezza della classificazione. Applicazioni ed esempi.
Obiettivi formativi
Capacità di gestire il dato standard derivato da tecniche di
telerilevamento (immagini da sensori su piattaforma satellitare e aerea);
conoscenze di base per la scelta del sensore più idoneo in funzione
dell’obiettivo prefissato; conoscenza di base delle tecniche di analisi di
immagine e produzione di immagini tematiche specifiche (copertura del
suolo, indice di vegetazione, ecc.).
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Gomarasca M.A. (2004): Elementi di Geomatica. Ed. Associazione Italiana di
Telerilevamento (AIT), pp. 618.
- Brivio P.A., Lechi G.M., Zilioli E. (1992): Il telerilevamento da aereo e da
satellite. Carlo Delfino Editore, 324 pp.
- Lillesand T.M., Kiefer R.W. (1999): Remote Sensing and Image Interpretation.
John Wiley & Sons.
Commissione d’esame:
Orario di ricevimento:
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TERMODINAMICA PER GEOLOGI
(Codice insegnamento CC152)
6 CFU – 48 ore lezioni frontali
Pierluigi Riani
Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (Via Risorgimento, 35)
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Applicazioni. Fondazioni termodinamiche della teoria di geotermometri e
geobarometri.
Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: definire le
principali funzioni termodinamiche; collegare le variazioni delle principali
funzioni termodinamiche a dati sperimentali accessibili; enunciare ed
applicare il primo e il secondo principio della termodinamica; utilizzare
dati termodinamici tabulati per calcolare entalpie di reazione e costanti
di equilibrio; applicare a problemi geologici (geotermometri e
geobarometri) alcune nozioni di termodinamica.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Atkins P.W.: Fondamenti di Chimica fisica. Zanichelli.
Commissione d’esame: P. Riani, C. Guidotti, R. Montagnani.
Orario di ricevimento: Giovedì, 11 – 13.
TOPOGRAFIA
(Codice insegnamento HH098 – 3 CFU)
Insegnamento mutuato con un modulo di Topografia e Cartografia per il
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
Programma del corso
Geodesia e sistemi di riferimento: Geoide, ellissoide, sfera locale,
sistemi di riferimento italiano, UTM, ecc..
Cartografia: Concetto di rappresentazione cartografica, le cartografia
italiane e mondiale, informatizzazione della cartografia, la fotogrammetria.
Procedure topografiche: Strumenti per la misura di angoli e distanze, i
ricevitori satellitari, determinazione della posizione di punti.
VULCANOLOGIA
(Codice insegnamento D082)
4 CFU – 32 ore lezioni frontali
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vescicolazione. Formazione accrescimento ed evoluzione delle bolle.
Frammentazione del magma.
Il vulcanismo effusivo. Classificazione dell’attività effusiva. Colate di lava
e campi di lava. Lave sottomarine e ialoclastiti. Duomi e colate.
Programma del II MODULO (P. Marianelli)
Il vulcanismo esplosivo. Attività esplosiva magmatica, idromagmatica,
freatomagmatica e freatica. Colonne sostenute e colonne collassanti.
Classificazione delle eruzioni esplosive. Eruzioni hawaiiane, stromboliane,
pliniane, vulcaniane, surtseyane, freatopliniane. Generalità sui depositi
piroclastici. Le strutture dei vulcani. Litologia delle rocce vulcaniche.
Cenni di pericolosità dei fenomeni vulcanici. Energia e vulcani.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei modelli di vulcanismo e geodinamica. Relazioni tra
composizione, reologia dei magmi ed eruzioni. Conoscenza dei
meccanismi del vulcanismo effusivo ed esplosivo. Conoscenza della
litologia delle rocce vulcaniche.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Fisher R.V. & Schminke H.U. (1984): Pyroclastic rocks. Springer-Verlag, Berlin.
473 pp.
- Giacomelli L. & Scandone R. (2002): Vulcani e eruzioni. Pitagora Ed., Bologna.
- Sigurdsson H. (Editor in Chief) (2000): Encyclopedia of Volcanoes. Academic
Press. San Diego. 1417 pp.
Commissione d’esame: A. Sbrana, M. Rosi, P. Marianelli.
Orario di ricevimento:
P. Marianelli: gio.: 10-12
A. Sbrana: Lunedì, 11 – 13.
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15. ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI
Giammanco F.
Giannecchini R.
lun.: 11-13
Innocenti F. 2215707 innocen@dst.unipi.it
mar.: 11-13
dopo seconda lezione
Kukavicic M. minja.kukavicic@gmail.com
della settimana
Landini W. mar.: 16-18 2215742 landini@dst.unipi.it
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Marroni M. gio.: 11-13 2215732 marroni@dst.unipi.it
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Per ulteriori informazioni sui docenti e per eventuali variazioni
dell’orario di ricevimento, v. UniMap (http://unimap.unipi.it/) e
pagine personali sul sito del Dipartimento di Scienze della Terra
(http://www.dst.unipi.it/docenti.html).
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16. Indirizzi utili
Dipartimento di Fisica
Complesso ex-Marzotto, via Buonarroti, 2
Tel. 050-2214000; Fax 050-2214333
Dipartimento di Matematica
Via Buonarroti, 2
Tel. 050-2213223; Fax 050-2213224
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17. Calendario didattico 2009/2010
16 ottobre 2009
Sessione autunnale (2008/9)
18 dicembre 2009
19 febbraio 2010
Prolungamento sessione
14 maggio 2010
autunnale (2008/9)
18 giugno 2010
Sessione estiva (2009/10)
23 luglio 2010
22 ottobre 2010
Sessione autunnale (2009/10)
10 dicembre 2010
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19. Mappa di Pisa
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