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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA

FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE


LAUREA DI I LIVELLO (O TRIENNALE)

Ordinamento DM 509/09

Solo per gli iscritti al III anno

ERUZIONE DI CENERE DEL VULCANO STROMBOLI, APRILE 2007


(Foto M. Rosi)

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGRAMMI


(Anno Accademico 2009/2010)
NOTA BENE:

Per aggiornamenti e ulteriori informazioni consultare il sito Web del


Corso di Laurea in Scienze Geologiche

(http://www.dst.unipi.it/scienzegeologiche/)

Per richieste e messaggi che riguardano il Corso di Laurea in Scienze


Geologiche di primo livello: didattica@dst.unipi.it

Questa guida è stata realizzata dal Consiglio del Corso di Laurea in


Scienze Geologiche.

Pisa, 8 luglio 2009.

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INDICE
1. Introduzione .............................................................................. 6
2. Obiettivi del Corso di Laurea (CdL)………………………………………………………8
2.1 Obiettivi fondamentali del CdL ........................................................... 8
2. 2 Obiettivi formativi del CdL ................................................................. 8
3. Percorsi formativi ....................................................................... 9
3.1 – Percorso formativo Cartografia geologica................................ 9
3.2 - Percorso formativo Stratigrafico-paleontologico applicativo ..... 10
3.3 - Percorso formativo Geologico applicativo ............................ 100
3.4 - Percorso formativo Geomateriali ........................................ 100
3.5 - Percorso formativo Vulcanologia e Geotermia - Rischi e risorse ... 100
4. Struttura didattica del Corso di Laurea ...................................... 100
5. Prospetto delle attività formative .............................................. 111
5.1 - Prospetto delle attività formative comuni ............................ 122
5.2 - Prospetto delle attività formative di percorso ....................... 133
6. Distribuzione delle attività formative nei tre anni del Corso di Laurea .. 155
7. Propedeuticità e obblighi di frequenza ....................................... 177
7.1. Propedeuticità................................................................... 177
7.2. Obblighi di frequenza......................................................... 177
8. Attività di tirocinio (o stage)..................................................... 177
8.1 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del
Dipartimento di Scienze della Terra .................................... 188
8.2 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del CNR ... 222
8.3 - Lista enti/istituzioni accreditati per attività di tirocinio/stage.. 233
9. Prova finale per il conseguimento del titolo ................................ 255
10. Appendici............................................................................. 277
10.1. Gestione del Corso di Laurea in Scienze Geologiche (laurea
di primo livello o triennale) ................................................ 277
10.2. Regole per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento .... 311
11. Elenco e docenti dei corsi del I anno ........................................ 333
12. Elenco e docenti dei corsi del II anno ....................................... 333
13. Elenco e docenti de corsi del III anno ...................................... 333
14. Programmi dei corsi (in ordine alfabetico) ................................ 355

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15. Orario di ricevimento degli studenti..........................................611
16. Indirizzi utili ..........................................................................644
17. Calendario didattico 2008/2009 ...............................................666
18. Esami di laurea………………………………………………………………………………….66
19. Mappa di Pisa ........................................................................677

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INDICE ALFABETICO DEI CORSI
ANALISI DEI MATERIALI GEOLOGICI ............................................... 355
ANALISI DELLA FRATTURAZIONE .................................................... 366
CORSO AVANZATO DI FISICA PER GEOLOGI..................................... 377
ELEMENTI DI MICROPALEONTOLOGIA CON LABORATORIO ................. 38
FISICA TERRESTRE........................................................................ 39
GEOCHIMICA…………………………………………………………………………………..….……40
GEOLOGIA APPLICATA ................................................................... 411
GEOLOGIA APPLICATA ALLA DIFESA AMBIENTALE ............................. 43
GEOMATICA E TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI
GEOGRAFICHE ......................................................................... 444
GEOTECNICA E LABORATORIO DI GEOTECNICA ................................ 455
GEOTERMIA .................................................................................. 466
IDROGEOLOGIA ............................................................................ 48
METODOLOGIE DI ANALISI STRUTTURALE........................................ 50
MINERALOGIA APPLICATA .............................................................. 511
PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI .................................................. 522
PEDOLOGIA .................................................................................. 522
PETROGRAFIA APPLICATA .............................................................. 533
RILEVAMENTO GEOLOGICO-STRUTTURALE ....................................... 555
TECNICHE DELLA SICUREZZA AMBIENTALE ...................................... 566
TELERILEVAMENTO GEOLOGICO ..................................................... 56
TERMODINAMICA PER GEOLOGI...................................................... 588
TOPOGRAFIA ................................................................................ 59
VULCANOLOGIA ............................................................................ 59

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE

Nuovo Ordinamento - Laurea di I livello

1. Introduzione

Il Corso di Laurea (CdL) in Scienze Geologiche (di primo livello o


triennale) afferisce alla Classe 16 delle lauree universitarie (Scienze
della Terra). Il CdL ha la durata di tre anni ed è articolato in una serie di
attività formative di base (corsi di tipo a), attività caratterizzanti (corsi
di tipo b), attività affini ed integrative (corsi di tipo c), attività a scelta
dello studente o attività libere (corsi o attività di tipo d), attività per
l’inserimento nel mondo del lavoro, tirocinio e apprendimento della
lingua inglese (attività di tipo f) ed una prova finale (attività di tipo e).

Prospetto della tipologia dei corsi e delle attività

a = di base; d = a scelta dello studente;


b = caratterizzanti; e = prova finale;
c = affini o integrative; f = per inserimento nel mondo del lavoro.

I CORSI DI LAUREA del NUOVO ORDINAMENTO si basano


sull’acquisizione di un totale di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU),
mediamente 60 ogni anno, che vengono certificati:
- al momento del superamento delle prove d’esame e/o verifiche
(almeno 152 CFU devono essere acquisiti tramite corsi di tipo a, b, c;
6 CFU sono dedicati all’apprendimento della lingua inglese);
- con attività libere (9 CFU)*;
- tramite attività di tirocinio/stage (almeno 2 CFU);
- al superamento della prova finale (11 CFU).

* Si consiglia di acquisire i crediti relativi alle attività libere:


- nell’ambito dei corsi caratterizzanti del CdL (corsi di tipo b);
- nell’ambito delle attività affini o integrative (corsi di tipo c);
- tramite attività di tirocinio/stage (presentando preventivamente
domanda al Presidente del Consiglio di Corso di Laurea, corredata da
un progetto formativo concordato con il docente di riferimento del
CdL e con il responsabile del laboratorio/struttura presso il quale
verrà svolta l’attività di tirocinio).

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Crediti Formativi Universitari
I Crediti Formativi Universitari (CFU) sono uno strumento atto a
quantificare l’impegno medio dello studente in termini di ore
nominalmente dedicate al conseguimento del titolo. Un CFU corrisponde
a una media stimata di 25 ore di impegno dello studente. Ovviamente,
si tratta di una stima dell’impegno di uno studente di cultura media che
non abbia debiti formativi o lacune nella preparazione di base.

60 CFU annuali corrispondono ad un impegno teorico di 1500 ore per


studente per anno:
60 CFU/anno x 25 ore = 1500 ore/anno
dedicate al superamento degli esami di profitto o all’acquisizione di altri
crediti (tirocinio, crediti relativi ad attività libere e prova finale),
corrispondenti a 37.5 settimane di 40 ore settimanali.

L’impegno complessivo dello studente per l’acquisizione di 1 CFU viene


calcolato nel modo seguente:

a) 1 CFU = 8 ore di lezione in aula + 17 ore di studio autonomo


dello studente;

oppure:

b) 1 CFU = 14 ore di attività in laboratorio + 11 ore di attività


autonoma dello studente;

c) 1 CFU = 3 giorni di lezione fuori sede, escursioni o attività di


campagna (circa 8 ore di attività giornaliera); nel caso in cui sia prevista
la realizzazione di un elaborato dell’attività svolta (carta geologica,
geomorfologica, relazione), l’impegno dello studente si riduce a 2 giorni
di lezione fuori sede + circa 8 ore di attività autonoma dedicata alla
stesura dell’elaborato richiesto.

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2. Obiettivi del Corso di Laurea (CdL)

2.1 - Obiettivi fondamentali del CdL


Gli obiettivi fondamentali del Corso di Laurea in Scienze Geologiche sono
rivolti a formare una figura professionale, il “geologo junior”, dotata di:
- una solida preparazione culturale di base, anche finalizzata al
proseguimento degli studi (laurea specialistica);
- una preparazione tecnica sufficiente ed immediatamente “spendibile”
nel mondo del lavoro in uno dei settori elencati nei “Percorsi
formativi” sotto riportati;
- capacità di lavorare in gruppo, tenendo conto delle competenze di
ognuno e delle priorità da perseguire per raggiungere i risultati
attesi.
La preparazione culturale di base nell’ambito delle Scienze della Terra è
garantita dalle attività formative comuni, che rappresentano l’80%
dell’offerta didattica complessiva (144 CFU su 180 CFU necessari per il
conseguimento della laurea di I livello). La preparazione tecnica
necessaria per entrare nel mondo del lavoro è garantita dalle attività
distintive di ciascuno dei cinque percorsi formativi proposti dal CdL,
dall’attività di tirocinio e dalla preparazione dell’elaborato finale.
Un’efficace integrazione tra capacità tecniche e preparazione di base
permette di acquisire le competenze e gli strumenti culturali necessari a
fronteggiare il processo di rinnovamento delle conoscenze scientifiche e
dell’evoluzione tecnologica.
Per l’accesso al CdL sono necessarie conoscenze di base di matematica,
fisica e chimica. Eventuali lacune culturali possono essere verificate
prima dell’inizio dell’anno accademico attraverso precorsi istituiti dalla
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (alla quale il CdL in
Scienze Geologiche afferisce).

2.2 - Obiettivi formativi del CdL


Le attività formative del CdL in Scienze Geologiche si propongono di
fornire le competenze necessarie per operare in uno dei seguenti settori:
• la cartografia geologica;
• l'analisi dei parametri connessi ai rischi geologici e ambientali;
• il reperimento di georisorse;
• la valutazione e la prevenzione del degrado dei beni culturali ed ambientali;
• l'analisi dei materiali geologici.
Inoltre, il laureato in Scienze Geologiche dovrà:
• avere conoscenze di base nei diversi settori relativi al sistema Terra,
nei loro aspetti teorici e sperimentali;
• avere familiarità con il metodo scientifico di indagine;

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• acquisire gli strumenti fondamentali per l'analisi dei sistemi e dei
processi geologici;
• essere in grado di operare in laboratorio e sul terreno;
• essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea,
oltre all'italiano (l’inglese);
• possedere adeguate competenze e strumenti idonei alla
comunicazione con il mondo esterno e alla gestione delle
informazioni raccolte;
• essere capace di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di
autonomia e di inserirsi nell’ambiente di lavoro.

3. Percorsi formativi

Il CdL in Scienze Geologiche propone cinque percorsi formativi, che si


differenziano tra loro tramite l’acquisizione di 27 CFU (specifici di ogni
percorso). Di questi, 8 CFU sono relativi a corsi caratterizzanti di
percorso (corsi di tipo b), 6 CFU ad attività affini e integrative (corsi di
tipo c), 2 CFU ad attività di tirocinio/stage (attività di tipo f) e 11
dall’elaborato finale (attività di tipo e).
Il percorso formativo viene scelto autonomamente dallo studente
frequentando i corsi indicati nelle tabelle riportate nelle pagine seguenti
(in altri termini, la scelta di un percorso formativo non è soggetta ad
alcun adempimento formale). Per questioni riguardanti i percorsi
formativi rivolgersi ai responsabili di indirizzo (elencati a pag. 31).
I percorsi formativi possono essere differenziati ulteriormente
acquisendo i crediti relativi alle attività libere nell’ambito dei corsi
caratterizzanti del percorso (o di altri percorsi formativi), nell’ambito
delle materie affini o integrative della Laurea Triennale (corsi di tipo c) o
tramite attività di tirocinio/stage (in questo caso si deve inviare richiesta
scritta al Presidente del Consiglio di Corso di Laurea presentando un
progetto formativo concordato dallo studente con il docente di
riferimento del CdL responsabile del tirocinio ed il responsabile del
laboratorio/struttura presso il quale verrà svolta l’attività.
Gli obiettivi specifici dei singoli percorsi formativi, sono di seguito elencati:

3.1 – Percorso formativo Cartografia geologica (A)


Ha come obiettivo quello di formare una figura professionale che sia in
grado di svolgere un’azione di sostegno nella realizzazione di carte
geologiche e nell’utilizzo della cartografia geologica e tematica per la
gestione del territorio.

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3.2 - Percorso formativo Stratigrafico-paleontologico applicativo (B)
Intende fornire una base di conoscenze volte alla formazione di un tecnico-
professionista esperto nelle applicazioni pratiche della paleontologia
(recupero e restauro conservativo dei fossili) e della geologia stratigrafica
(geologia di cantiere su impianti di perforazione e stratigrafia di sottosuolo).

3.3 - Percorso formativo Geologico applicativo (C)


Ha l’obiettivo di fornire competenze tecnico-professionali necessarie per
la raccolta di dati geognostici ed eseguire azioni di sostegno verso le
applicazioni civili e territoriali della Geologia, quali ad esempio: la
valutazione della stabilità dei versanti, l’individuazione di risorse idriche
sotterranee e la loro gestione, la valutazione della vulnerabilità degli
acquiferi e le problematiche ambientali connesse con l’attività estrattiva,
lo smaltimento dei rifiuti e la bonifica di siti inquinati.

3.4 - Percorso formativo Geomateriali (D)


E’ volto a formare una figura professionale che abbia acquisito,
mediante esperienze operative in laboratorio e sul terreno, competenze
relative a reperimento, analisi, utilizzazione e certificazione di materiali
geologici, come ad esempio, rocce, argille, materiali lapidei, zeoliti,
gemme, ecc. e loro analoghi sintetici.

3.5 - Percorso formativo Vulcanologia e Geotermia - Rischi e risorse (E)


Intende preparare personale tecnico e scientifico capace di azioni di
sostegno (raccolta ed elaborazione dati) a interventi e/o programmi di
protezione civile, locale e nazionale, di ricerca di risorse energetiche
rinnovabili e di protezione, valorizzazione e ripristino di risorse ambientali.

4. Struttura didattica del Corso di Laurea

Durata del Corso di Laurea (CdL)


Il CdL in Scienze Geologiche ha la durata di tre anni. L’attività formativa
generale consiste nel conseguimento (mediamente) di 60 CFU (crediti
formativi universitari) ogni anno. Il Consiglio del Corso di Laurea
stabilisce annualmente, in sede di programmazione didattica, la
struttura e l’organizzazione del Corso di Laurea.
Semestri
Ogni anno, l’attività didattica è organizzata in due semestri, della durata
minima di 11 settimane ciascuno.
Il primo semestre inizia con la prima settimana del mese di ottobre; il
secondo semestre inizia nel mese di febbraio.

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Sono previsti periodi destinati alle attività di campagna da svolgersi
preferibilmente alla fine del secondo semestre o alla fine della settimana
(venerdì o sabato) e non devono sovrapporsi a lezioni in aula o ad esami
di profitto. Tra la fine del primo semestre e l’inizio del secondo, è
programmata un’interruzione dell’attività didattica per consentire lo
svolgimento degli esami dei corsi del primo semestre.
Sessioni d’esame
Per ogni anno accademico sono previste tre sessioni d’esame:
• la prima fra la fine del primo semestre e l’inizio del secondo;
• la seconda alla fine del secondo semestre;
• la terza nel mese di settembre.
Le date di inizio e di fine del primo e del secondo semestre, delle
sessioni d’esame e dei periodi riservati alle attività di campagna sono
stabilite, per ciascun anno accademico, dal Consiglio di Corso di Laurea
e sono rese note agli studenti tramite il calendario didattico
(http://www.dst.unipi.it/scienzegeo). Non è consentito sostenere esami
di profitto al di fuori dei periodi indicati nel calendario didattico.

5. Prospetto delle attività formative

Il curriculum del Corso di Laurea in Scienze Geologiche comprende:


• attività volte ad acquisire conoscenze fondamentali nei vari settori
delle Scienze della Terra ed elementi di base di chimica, fisica,
matematica e informatica;
• esercitazioni pratiche sul terreno e in laboratorio, per almeno
23 CFU, dedicate in particolare alla conoscenza di metodiche
sperimentali e analitiche, nonché all'elaborazione informatica dei dati
(per almeno altri 6 CFU);
• attività esterne, quali tirocini formativi presso laboratori dell’Università di
Pisa o di altri enti pubblici o privati, aziende, strutture della pubblica
amministrazione, soggiorni di studio presso università italiane ed
estere, anche nel quadro di accordi internazionali.
Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di
tipo individuale è pari almeno al 60% dell'impegno orario complessivo
annuale. In altri termini, si richiede che vengano dedicate allo studio
individuale circa 900 delle 1500 ore che rappresentano l’impegno annuo
medio stimato per ogni studente per il conseguimento di 60 CFU
(60 CFU moltiplicati per il numero di ore teoricamente attribuito al
conseguimento di 1 CFU).
Per le attività formative di laboratorio e per le esercitazioni sul terreno, il
tempo riservato allo studio personale è al massimo il 50%.
Esempi:
- attività di laboratorio per 14 ore devono impegnare lo studente per altre
11 ore di studio o attività individuale (14+11=25, cioè 1 CFU);

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- attività di campagna per tre giorni (circa 8 ore al giorno) consentono di
acquisire un credito; nel caso vengano richiesti un elaborato finale (carta
geologica, geomorfologica, ecc.) o una relazione, il credito viene
acquisito con 2 giorni di attività di campagna e 1 giorno di attività
personale per la preparazione degli elaborati.
I crediti riservati ai corsi d’insegnamento saranno acquisiti mediante una
prova d’esame. I crediti relativi ai corsi d’insegnamento con Laboratori e/o
pratica sul terreno saranno acquisiti mediante esame finale e/o prove in
itinere e/o una relazione presentata alla fine dell’attività. In particolare, i
crediti relativi al I modulo dei corsi di Mineralogia con Laboratorio,
Paleontologia con Laboratorio e Geologia Fisica e Stratigrafica con
Laboratorio saranno acquisiti tramite prove in itinere e/o prova finale
(senza esame orale). Gli esiti delle prove sostenute nell’ambito del primo
modulo dei corsi citati contribuiranno alla definizione del voto dell’esame
previsto alla fine del II modulo (I semestre del II anno).

5.1 - Prospetto delle attività formative comuni


n. Tipologia Corso CFU
1 Corso di insegnamento ed esercitazioni Matematica 8
2 Corso di insegnamento ed esercitazioni Fisica 8
3 Corso di insegnamento ed esercitazioni Chimica generale ed inorganica 8
4 Laboratorio Elementi di informatica per le Sci. Geol. 2
5 Corso di insegnamento ed esercitazioni Geografia fisica con Lab. di cartografia I 10
6 Corso di insegnamento ed esercitazioni Geomorfologia 3
7 Corsi di insegnamento ed esercitazioni Geologia fisica e stratigrafica con Lab. 12
8 Corsi di insegnamento ed esercitazioni Geologia strutturale e tettonica regionale 8
9 Corso con pratica sul terreno e laboratorio Rilevamento geol. con Lab. di cartografia II 9
10 Corso di insegnamento ed esercitazioni Paleontologia con Laboratorio 12
11 Corso di insegnamento ed esercitazioni Mineralogia con Laboratorio 11
12 Corso di insegnamento ed esercitazioni Petrografia 8
13 Laboratorio Lab. micro rocce ignee, metamorf. sedim. 6
14 Corso di insegnamento ed esercitazioni Geochimica 6
15 Corso di insegnamento ed esercitazioni Geologia applicata 6
16 Corso di insegnamento ed esercitazioni Fisica terrestre 6
17 Corso con attività pratiche e laboratorio Metodi computaz. e statistica appl. alla geol. 6
18 Corso con attività pratiche e laboratorio Geomatica e trattamento delle 6
informazioni geografiche
19 Attività guidate per l'apprendimento Inglese 6
della lingua inglese
20 Attività guidate per l'apprendimento Uso del computer in Scienze della Terra 3
dell'uso del computer
Attività di percorso
21 Corsi e laboratori di percorso 8
22 Altri corsi o laboratori di percorso 6
23 Attività libere 9
24 Tirocinio/Stage 2
25 Prova finale 11
Totale 180
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Le attività formative comuni a tutti i percorsi comprendono 144 CFU; ad
essi si aggiungono 9 CFU per le attività libere, 14 CFU per le attività di
percorso, 2 CFU per attività di tirocinio/stage e 11 CFU per la prova finale.

5.2 - Prospetto delle attività formative di percorso


Corsi, laboratori, attività libere, attività di tirocinio/stage e prova finale,
per un totale di 27 CFU (8 CFU per le attività caratterizzanti, 6 CFU per
le attività affini e integrative, 2 CFU per attività tirocinio/stage e 11 CFU
per la prova finale) distinguono i diversi percorsi. Le attività formative
distintive dei diversi percorsi e i relativi crediti sono riportati di seguito:
Percorso formativo A
CARTOGRAFIA GEOLOGICA
Attività caratterizzanti:
A1) Corsi con pratica di terreno
Rilevamento geologico-strutturale 3 CFU
Analisi della fratturazione 2 CFU
A2) Laboratorio e pratica di terreno
Metodologie di analisi strutturale 3 CFU
Attività affini ed integrative:
A3) Corsi di insegnamento, con esercitazioni 6 CFU a scelta tra:
Telerilevamento geologico * 6 CFU
Topografia * 3 CFU
Pedologia * 3 CFU
Corso avanzato di fisica per geologi 6 CFU
Geotecnica e laboratorio di geotecnica 6 CFU
Tecniche della sicurezza ambientale 6 CFU
* corsi consigliati per questo percorso

Percorso formativo B
STRATIGRAFICO-PALEONTOLOGICO APPLICATIVO
Attività caratterizzanti:
B1) Corso di insegnamento e laboratorio 8 CFU a scelta tra:
Elementi di micropaleontologia con laboratorio 4 CFU
Paleontolologia dei vertebrati 4 CFU
Attività affini ed integrative:
B2) Corso di insegnamento 6 CFU a scelta tra:
Tecniche della sicurezza ambientale* 6 CFU
Corso avanzato di fisica per geologi 6 CFU
Geotecnica e laboratorio di geotecnica 6 CFU
Telerilevamento geologico 6 CFU
* corso consigliato per questo percorso

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Percorso formativo C
GEOLOGICO APPLICATIVO

Attività caratterizzanti:
C1) Corsi di insegnamento, esercitaz. e lab. 8 CFU a scelta tra:
Fotointerpretazione e principi di telerilevamento 4 CFU
Geologia applicata alla difesa ambientale 4 CFU
Idrogeologia 4 CFU
Rilevamento geologico-tecnico 4 CFU

Attività affini ed integrative


C2) Corso di insegnamento con laboratorio 6 CFU a scelta tra:
Geotecnica e laboratorio di geotecnica * 6 CFU
Corso avanzato di fisica per geologi 6 CFU
Tecniche della sicurezza ambientale 6 CFU
Telerilevamento geologico 6 CFU
Pedologia 3 CFU
Topografia 3 CFU
* corso consigliato per questo percorso

Percorso formativo D
GEOMATERIALI

Attività caratterizzanti:
D1) Laboratorio
Analisi dei materiali geologici 4 CFU

D2) Corsi con esercitazioni 4 CFU a scelta tra:


Mineralogia applicata 4 CFU
Petrografia applicata 4 CFU

Attività affini ed integrative


D3) Corsi con esercitazioni 6 CFU a scelta tra:
Corso avanzato di fisica per geologi * 6 CFU
Telerilevamento geologico * 6 CFU
Termodinamica per geologi * 6 CFU
Geotecnica e laboratorio di geotecnica 6 CFU
* corso consigliato per questo percorso

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Percorso formativo E
VULCANOLOGIA E GEOTERMIA - RISCHI E RISORSE
Attività caratterizzanti:
E1) Corsi con esercitazioni
Vulcanologia 4 CFU
Geotermia 4 CFU
Attività affini ed integrative
E2) Corsi con esercitazioni 6 CFU a scelta tra:
Termodinamica per geologi 6 CFU
Telerilevamento geologico 6 CFU
Geotecnica e laboratorio di geotecnica 6 CFU

6. Distribuzione delle attività formative nei tre anni del Corso di


Laurea

Lo sviluppo nei tre anni delle attività formative è indicato nelle tabelle
seguenti, dove sono riportati i CFU relativi ad ogni corso/attività e la loro
natura.

Prospetto della tipologia dei corsi e delle attività

a = di base d = a scelta dello studente


b = caratterizzanti e = prova finale
c = affini o integrative f = per inserimento nel mondo del lavoro

I CFU del I modulo dei corsi di Geologia fisica e stratigrafica con


Laboratorio, Mineralogia con Laboratorio e Paleontologia con Laboratorio
vengono assegnati tramite prove in itinere e/o prova finale. Gli esiti di
tali prove concorrono alla definizione del voto conseguito sostenendo
l’esame finale (II modulo).

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1° anno

Per l’a.a. 2008/09 è stato disattivato il 1° anno, in quanto l’ordinamento


è stato riformato secondo il DM 270/04; il 2° e 3° anno sono stati
mantenuti secondo l’ordinamento precedente.

2° anno

Per l’a.a. 2009/2010 è stato disattivato il 2° anno, in quanto


l’ordinamento è stato riformato secondo il DM 270/04; il 3° anno è stato
mantenuto secondo l’ordinamento precedente.

3° anno

Geochimica 6 CFU b
I semestre

Fisica terrestre 6 CFU b


Geologia applicata 6 CFU b
Attività libere 4 CFU d
Attività caratterizzanti di percorso 8 CFU b

Geomatica e trattamento delle informazioni geografiche 6 CFU c


II semestre

Attività affini o integrative di percorso 6 CFU c


Attività libere 5 CFU d
Tirocinio/stage 2 CFU f
Prova finale 11 CFU e

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7. Propedeuticità e obblighi di frequenza

7.1. Propedeuticità
Sono stabilite le seguenti propedeuticità:
• L’esame di Fisica deve precedere l’esame di Fisica terrestre;
• L’esame di Chimica generale ed inorganica deve precedere gli esami
di Mineralogia (II modulo) e di Geochimica;
• L’esame di Geografia fisica con Laboratorio di cartografia I deve
precedere l’esame di Geomorfologia e l’esame di Rilevamento geologico
con Laboratorio di cartografia II;
• l’esame di Mineralogia con Laboratorio deve precedere l’esame di
Laboratorio micro rocce e l’esame di Geochimica;

7.2. Obblighi di frequenza


E’ previsto l’obbligo di frequenza per tutte le attività di laboratorio e di
campagna. Saranno adottate forme di flessibilità per gli studenti
portatori di handicap, gli studenti lavoratori e quelli impegnati negli
organi collegiali. L’eventuale obbligo di frequenza ai corsi di
insegnamento verrà specificato nell’ambito della programmazione
didattica annuale.

8. Attività di tirocinio (o stage)

Due CFU devono essere acquisiti tramite attività di tirocinio/stage da


svolgere presso laboratori del Dipartimento di Scienze della Terra,
dell’Università di Pisa, del CNR, dell’INGV o di altri Enti pubblici e
privati, Università italiane o straniere (v. elenco degli Enti
convenzionati a pag. 23).
L’attività di tirocinio serve ad acquisire tecniche e metodologie di analisi
per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’attività di tirocinio non fa parte
dell’attività svolta per il superamento della prova finale (può
eventualmente essere un mezzo per acquisire nuove competenze da
utilizzare per la realizzazione dell’elaborato finale).
I CFU a libera scelta dello studente possono essere utilizzati per
incrementare il numero di crediti acquisiti tramite attività di
tirocinio/stage. In tal caso, è necessario:

1) individuare un laboratorio/struttura presso il quale svolgere il tirocinio;


2) presentare un progetto formativo al Presidente del Consiglio di Corso
di Laurea concordandolo con il responsabile del laboratorio
universitario o della struttura individuata;

17
3) indicare un responsabile interno al CdL nel caso si intenda svolgere
attività di tirocinio in strutture esterne al Dipartimento di Scienze
della Terra.

8.1 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del


Dipartimento di Scienze della Terra
Nelle pagine seguenti sono riportati i laboratori del Dipartimento di
Scienze della Terra presso i quali è possibile svolgere attività di
tirocinio/stage.
Con il numero indicato nella colonna dei CFU/anno si intende il massimo
numero di CFU che ogni laboratorio può fornire in un anno come offerta
didattica totale agli studenti dei CdL interessati (Scienze Geologiche,
Naturali e Ambientali).
Nella colonna “Max affollamento” è indicato il numero massimo di
studenti che possono frequentare contemporaneamente i laboratori.

18
Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU/anno Max affollamento Periodo
Analisi di Immagine Prof. P. Armienti 8 2 Genn.-feb. e mag.-giu.
Analisi di immagine di rocce; determinazione della Crystal Size Distribution
Analisi FTIR Dott. P. Marianelli 8 2 Da concordare
Determinazione H2O e CO2 vetri, inclusioni e minerali in spettroscopia infrarosso
Analisi granulometriche e Prof. M. Rosi 8 2 Da concordare
componenti
Analisi granulometriche e dei componenti, separazione minerali
Argille Prof. L. Leoni G. Sbrana 8 1 Marzo-giugno
Preparazione di campioni orientati e disorientati per lo studio dei minerali delle argille in diffrattometria di polveri a raggi-X. Separazione della frazione
inferiore ai 2 micron. Saturazione con cationi vari. Solvatazione con composti organici (glicerina e/o glicole etilenico). Analisi diffrattometriche dei
preparati e stima semiquantitativa dei rapporti tra le diverse fasi (per questa parte verrà utilizzato il laboratorio a raggi-X)
Cartografia Geologica Prof. R. Carosi 10 2 Da concordare
Informatizzazione cartografia geologica, predisposizione e gestione banche dati geologiche
Dendrocronologia Prof. P.R. Federici, Dott. M.C. Stefanini 24 2 Da concordare
Campionamento di carote o sezioni per analisi dendrocronologiche. Preparazione dei campioni per osservazioni al microscopio. Costruzione di curve
dendrocronologiche. Elaborazione dati con software specifici. Costruzione di cronologie di riferimento. Skeleton plot e master plot. Analisi spazio
temporale (comparazione dei dati dendrocronologici per indagini geologico-applicative, gemorfologiche, vulcanologiche, ecc.). Realizzazione di sezioni
sottili per la risoluzione stagionale degli eventi. Costruzione di curve dendroclimatiche
Fotogeologia Prof. C. Baroni, Dott. A. Ribolini 24 3 Da concordare
Caratteristiche delle riprese aeree stereoscopiche. Analisi di base nell'interpretazione delle fotografie aeree. Le misure nei fotogrammi: scala, distanze,
angoli. Misure verticali: relief displacement, ombre, differenza di parallasse. Individuazione di forme e depositi di genesi diversa e di unità
fotogeologiche. Trasferimento dei dati di fotointerpretazione sulla cartografia di base. Realizzazione di carte tematiche da fotointerpretazione
Chimico per via umida e lab. Prof. F. Innocenti Dott. M. Bertoli 30 4 Da concordare
perlatrice
Attività analitica di base. Pesata, calcinazione, uso della vetreria e manutenzione; titolazioni, spettrometria in assorbimento atomico (2 gg).
Preparazione delle perle per XRF (3 gg)
Elaborazione automatica dati Prof. E. Patacca, Prof. P. Scandone 12 2 Da concordare
geologici di superficie e di
sottosuolo
Attività pratica di caricamento in calcolatore e di gestione automatica di dati stratigrafici di superficie e di sottosuolo
Fluorescenza a raggi X Prof. P. Armienti Dott. M. Tamponi 4 2 Genn.- feb. e mag.-giu.
Esecuzione delle misure di fluorescenza a raggi-X; analisi qualitative e quantitative di elementi maggiori ed in tracce su dischi fusi (“perle”)

19
Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU/anno Max affollamento Periodo
Geochimica delle acque Prof. A. Sbrana, Dott. P. Fulignati Dott. M. Bertoli 30 4 Da concordare
Tecniche di campionamento e misura di pH, conducibilità, temperatura, alcalinità, TDS. Tecniche analitiche: spettrofotometria per la determinazione di
elementi minori di interesse geotermico, ambientale ed idrogeologico; cromatografia ionica per la determinazione di anioni e cationi per la
classificazione delle acque in genere per gli ambiti geotermico, idrogeologico ed ambientale; spettrometria GAAS, in assorbimento atomico con
fornetto di grafite per la determinazione di elementi in tracce di interesse geotermico, ambientale ed idrogeologico; analisi con elettrodo ione selettivo
Geologia Applicata e Prof. A. Pochini 8 Maggio-giugno e
Geotecnica sett.-ott.
Prove di laboratorio ed in situ, attività di campagna sulle stazioni di monitoraggio in attività ed elaborazione dei relativi dati
Gemmologia Prof. P. Orlandi 8 2 Da concordare
Analisi gemmologiche
ICP - MS Prof. M. D’Orazio 12 2 Da concordare
Procedure di preparazione di rocce e minerali finalizzati alla loro analisi chimica
Inclusioni fluide Dott. P. Marianelli 8 4 Da concordare
Misure microtermometriche su inclusioni fluide e silicatiche per studi vulcanologici, petrologici e di sistemi geotermici. Tecniche di preparazione
campioni, sezioni doppio lucide di cristalli e rocce per studio microtermometrico di inclusioni e FTIR
Microscopia elettronica Prof. G. Bagnoli Dott. R. Albani 10 1 Da concordare
Tecniche di osservazione in microscopia elettronica a scansione per studi paleontologici
Microscopia elettronica e Prof. A. Sbrana, Dott. P. Fulignati F. Colarieti 8 1 Da concordare
microanalisi
Analisi morfoscopiche in elettroni secondari, retrodiffusi, catodoluminescenza di preparati di minerali, rocce, composti organici ecc., a medio-bassi ed
alti ingrandimenti. Microfotografie su preparati tal quali e sezioni lucide per analisi di immagine. Microanalisi a dispersione di energia, quantitativa e
qualitativa su preparati metallografici e tal quali per gli elementi da Boro ad Uranio. Sono disponibili specifiche calibrazioni per matrici silicatiche.
Mappe di distribuzione di elementi a raggi X
Mineralogia Applicata Prof. M. Franzini, Dott. M. Lezzerini 4 1 Sett.-nov. e marzo-
maggio
Misure di proprietà fisiche di rocce e malte
Mineralogia Applicata Prof. M. Franzini, Dott. M. Lezzerini 4 1 Sett.-nov. e marzo-
maggio
Determinazione degli elementi volatili presenti nei minerali, nelle rocce e nei materiali litoidi artificiali mediante metodi gravimetrici e gas-volumetrici: calcinazione,
calcimetria, analisi termica simultanea (TG/DSC/EGA)
Nannofossili calcarei Dott. N. Perilli 2 Da concordare
Preparazione Smears Slide e analisi dei nannofossili calcarei
Paleontologia (macro e micro) W. Landini, G. Bagnoli Dott. R. Albani 6 Ottobre-maggio
Tecniche di laboratorio per preparazioni paleontologiche (preparazione macrofossili, foraminiferi, ostracodi e conodonti)

20
Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU/anno Max affollamento Periodo
Palinologia Prof. G. Bagnoli Dott. R. Albani 4
Tecniche di laboratorio per preparazioni palinologiche (acritarchi, chitinozoi, pollini e spore)
Preparazione campioni per Prof. S. Rocchi Dott. M. Tamponi 16 2 Da concordare
Petrografia e Geochimica
Tecniche di preparazione campioni di roccia totale per indagini petrografiche (Sezioni sottili) e geochimiche (granulazione, macinazione, dischi di vetro
per Fluorescenza X)
Preparazione campioni Prof. E. Patacca 12 2 Da concordare
Stratigrafia
Tecniche di laboratorio per l'effettuazione di preparati di rocce sedimentarie e sedimenti non consolidati (sezioni sottili, superfici lucide, dry peels, smear slides,
residui di lavaggio) utilizzati nell'analisi stratigrafica
Preparazione materiali per Prof. A. Sbrana F. Colarieti 4 1 Da concordare
microscopia elettronica e
microanalisi EDS
Preparazioni sezioni lucide per microanalisi. Preparazione campioni per analisi morfoscopiche. Preparazione di sezioni metallografiche. Metallizzazione
di preparati
Raggi X Prof. S. Merlino, Prof. N. Perchiazzi Dott. F. Guelfi, C. Gini 8 1 Sett.-nov. e
genn.-magg.
Preparazione del campione per la diffrattometria di polvere: macinazione, quartatura, controllo della granulometria della polvere. Separazione di minerali per
densità, suscettività magnetica, e al binoculare. Identificazione di minerali e composti inorganici di sintesi in diffrattometria di polvere: campioni mono- e
polifasici. Uso di banche dati per l’identificazione automatica di fasi minerali. Analisi semiquantitativa di miscele polifasiche
Raggi X Prof. S. Merlino, Prof. M. Pasero Dott. F. Guelfi, C. Gini 6 1 Ottobre-maggio
Diffrattometria di raggi X su cristallo singolo. Scelta del cristallo. Montaggio del cristallo. Raccolta di diffrazioni con metodi a pellicola: tecniche di cristallo rotante,
Weissenberg, precessione.Interpretazione dei dati: determinazione delle costanti di cella e del gruppo spaziale (Diffrattometro automatico a cristallo singolo)
R&D per diffrazione raggi X Dott. G. Berti Dott. F. De Marco 10-18 3 Ottobre-febbraio
Metodi per standard di diffrazione a raggi X. Preparazione di campioni e provini per standard di laboratorio. Metodi analitici diffrattometrici per studi di
superfici e volumi. Metodi di trattamento e classamento per granulometrie e crystallite size. Proprietà fisiche ed anisotropia superficiale. Identificazione
automatica di fasi. Determinazione di tensioni residue, Calibrazione di diffrattometri a raggi x e definizione di Standard Tecnici
Separazione minerali Prof. M. D’Orazio, Prof. S. Rocchi 12 2 Da concordare
Tecniche di estrazione di minerali da rocce totali: granulazione fine, vagliatura, separazione magnetica isodinamica
Tecniche informatiche per la Dott. G. D’Amato Avanzi 24 2 Da concordare
Geologia Applicata
Utilizzo di applicazioni software nei campi di: meccanica delle rocce e delle terre, stabilità dei versanti, rappresentazione dei dati, analisi statistica,
sistemi informativi geografici, banche dati.

21
8.2 - Offerta formativa relativa ai tirocini presso i laboratori del CNR

Laboratorio Responsabile Resp. Tecnico CFU Max Periodo


affollamento
Chimico Ing. M. Mussi A. Caprai 4 2
isotopico
Laboratorio di chimica dei gas, analisi chimica dei gas per via gascromotografica
Geochimica Dott. R. Cioni 8
delle acque
Tecniche di campionamento e misura di pH, temperatura, alcalinità ed Eh
Geochimica Dott. R. Cioni 8 2
delle acque
Uso della cromatografia ionica per la determinazione degli anioni
Geochimica Dott. S. Tonarini G. De Grandis 20
isotopica
Laboratorio di separazione minerali, preparazione campioni roccia totale per analisi chimiche
ed isotopiche
Geochimica Dott. S. Tonarini A. Pescia 20
isotopica
Laboratorio di chimica generale, dissoluzione roccia a matrice silicatica, analisi per via umida,
trattamento stoccaggio campioni acque
Geochimica Dott. S. Tonarini P. Norelli, G. Bigazzi 20
isotopica
Preparazione sezioni lucide per microsonda e per conteggio tracce di fissione
Geochimica Dott. S. Tonarini G. Di Vincenzo 20 5
isotopica
Caratteristiche e funzionamento di uno spettrometro di massa per gas nobili. Tecniche di
estrazione laser nelle analisi geocronologiche
Geochimica Dott. S. Tonarini Dott. A. Dini 20
isotopica
Funzionamento spettrometri a sorgente termo-ionizzante. Preparazione filamenti, caricamento
campione e misura di un rapporto isotopico
Isotopico per Ing. M. Mussi R. Giorgi 4 1
analisi tritio
Analisi di tritio nelle acque: preparazione campioni e analisi per contatore proporzionale in
fase gassosa
Isotopico per Ing. M. Mussi E. Calvi 8 2
isotopi stabili
Preparazione dei campioni ed analisi per spettrometria di massa in fase gassosa

22
8.3 - Lista Enti/Istituzioni accreditati per l’attività di tirocinio (o stage)
Convenzioni di Facoltà
(per la lista completa degli enti convenzionati consultare il sito della
Facoltà di Scienze M.F.N. all’indirizzo: http://www.smfn.unipi.it).
Autorità di Bacino Fiume Serchio di Lucca
Comunità di Ambito Provincia di Lucca
Comunità Montana Amiata Grossetano
Comunità Montana della Garfagnana
Consorzio di Bonifica del Bientina
Consorzio del Torrente Pescia S.p.A.
Corpo Forestale dello Stato
Ente Acque S.p.A.
Ente Parco di Montemarcello-Magra
Ente Parco Portofino
GEOFOR
Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e Tecnologica applicata al mare
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV
Ordine dei Geologi della Toscana *
Parco Nazionale Cinque Terre di Riomaggiore
Parco Regionale delle Alpi Apuane
Parchi Val di Cornia S.p.A. Piombino
Provincia di Livorno
Sammontana S.p.A. di Empoli
TESECO di Pisa

Convenzioni di Ateneo
(per la lista completa degli enti convenzionati consultare il sito della
Università di Pisa all’indirizzo: http://tirocini.adm.unipi.it).
AAMPS DI Livorno
ARPAT di Firenze
Autorità di Bacino del Fiume Arno
Comunità montana dell’Elba e della Capraia
ENEL-GREENPOWER
Ente Parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli

Convenzioni di Dipartimento
Consorzio ERICA (Massa)

* in base alla segnalazione dell’Ordine i seguenti studi geologici sono


ammessi ad accettare i tirocinanti della nostra facoltà:
dott. Francesco Rossi – Studio INGEO
Via Tiglio 433 Arancio – Lucca Tel. 058348682
Settori: idrogeologia, geotecnica, topografia.
dott. Francesco Ceccarelli
Piazza Aranci 31 – Massa Tel. 0585 489493

23
Settori: geologia applicata all’ingegneria civile ed idraulica, redazione di
strumenti urbanistici e loro varianti mediante utilizzo anche di GIS, studi
geologici inerenti interventi di stabilizzazione aree in frana.
dott. Maria Teresa Fagioli - AFGeoscience and Technology Consulting srl
Via Toniolo Campo 222 – S. Giuliano Terme Tel. 050870311
Settori: idrogeologia applicata, modellazione e simulazione numerica di
fenomeni geologici.
dott. geol. Luca Gardone
Via Pisana 218 – Scandicci Tel. 055 756272
Settori: idrogeologia, geologia tecnica, geologia ambientale.
dott. geol. Matteo Simoni
Viale della Repubblica 3/A – Bologna Tel. 051 6334030
Settori: idrogeologia applicata, geotecnica e meccanica delle rocce,
geologia ambientale, progettazione e bonifica di siti incontaminati.
dott. geol. Giorgio Della Croce
Piazza della Vittoria 47 – Livorno Tel. 0586 211212
Settori: idrogeologia e geotecnica.
dott. geol. Pietro Barsanti - Studio Barsanti, Sani & Sani
Via Buiamonti 29 – Lucca Tel. 0583 467427
Settori: geofisica, studi di supporto alla pianificazione urbanistica, geotecnica.
dott. geol. Giuseppe Ghezzi - GETAS PETROGEO srl
Piazza San Giorgio 6 – Pisa Tel. 050 43275
Settori: idrogeologia, geologia applicata, piani di caratterizzazione.
dott. geol. Claudio Nencini - Studio Associato di Geologia
Corso Repubblica 1 – Fauglia Tel. 050 650797
Settori: attività estrattive, pianificazione, geotecnica.
dott. geol. Leonardo Moni, Geodes Studio di Geologia
Via Valmaira 14 - Castelnuovo di Garfagnana
Settori: geotecnica, indagini geognostiche, pianificazione urbanistica, edilizia
civile, artigianale ed industriale, disciplina degli scarichi, pianificazione
territoriale.
dott. geol. Antonio Esposito, AssoGeo Studio di Geologia
Via dei Mille, 36 - Ponsacco Tel. 0587 736105
Settori: idrogeologia, geotecnica, geologia ambientale, piani di
caratterizzazione e progetti per il ripristinodi siti contaminati, studi di
supporto alla pianificazione urbanistica, consulenza in materia
ambientale/rifiuti e piani di protezione civile.
dott. geol. Jean Gionanlis Karayannis, Geotecnica Pisana
Via Gherardesca 15 - Pisa Tel. 050 9656255
Settori: indagini geognostiche, laboratorio terre, opere geotecniche: pali
di fondazione, paratie.
dott. geol. Fabio Melani
Via Nomellini 25/27 - Piombino Tel. 0565 855538
Settori: geotecnica, idrogeologia, cave e miniere, pianificazione
urbanistica, geologia ambientale, rischio idraulico.
dott. geol. Marco Folini - SANCILIA srl
Via Parione 1 – Firenze Tel. 055 2670403

24
Settori: attività estrattive, risistemazioni ambientali, studi di impatto
ambientale.
dott. Alessandro Murratzu
Piazza Ulivelli 19 – Castelfiorentino Tel. 0571 635053
Settori: idrogeologia e ricerche termali, caratterizzazione geotecnica dei
terreni, bonifiche ambientali.
dott. Duchi Giuseppe
Via V.Vassalle 15 – Viareggio Tel. 0584 384522
Settori: geotecnica, idrogeologia, idraulica.
dott. Turrini Giuseppe – Studio Ass. G.A.TE.S.
Via G. Leopardi 10 – Pisa Tel. 050 552430
Settori: geologia tecnica, idrogeologia.
dott. geol. Lando Pacini, Geohabitat studio geologico
Via Garibaldi 34 - Borgo a Buggiano Tel.0572 30014
Settori: esplorazione del sottosuolo con metodi geofisici, idrogeologia,
geotecnica.
dott. geol. Eraldo Santarnecchi
Via della Costituente 17 – Ponte a Egola (PI) Tel. 0571 485277
Settori: geotecnica, idrogeologia, difesa del suolo.
dott. geol. Francesca Franchi GEOPROGETTI Studio Associato
Via del Rio 2 - Pontedera Tel 0587 54001
Settori: geomatica applicata alla pianificazione territoriale.
dott. geol. Gianfranco Chighine TEGEIA srl
Via Tosco Romagnola 370 – Cascina Tel./Fax 050 741253
Settori: geologia ambientale, bonifica contaminati.
dott. geol. Riccardo Barbieri
Viale Stazione 39 – Massa Tel./Fax 0585 48141
Settori: geotecnico ambientale.

9. Prova finale per il conseguimento del titolo

La prova finale, impostata e condotta con la supervisione di un docente


del Corso di Laurea o di un ricercatore esterno, previa approvazione del
Consiglio del Corso di Laurea, è intesa ad accertare il livello culturale
raggiunto dal candidato e la capacità di produrre ed elaborare dati ed
osservazioni.
Lo studente dovrà produrre e discutere un elaborato, completo di testo,
riferimenti bibliografici, tabelle, figure ed eventuali carte tematiche (ad
esempio carte geologiche, geomorfologiche, ecc.), su un tema che
rientri in uno dei settori disciplinari caratterizzanti il CdL.
I CFU attribuiti alla prova finale sono 11 (si stima pertanto un impegno
dello studente di poco inferiore a due mesi).
Qualora uno studente debba svolgere autonomamente attività di
campagna, si raccomanda di attivare la copertura assicurativa prevista (i
moduli sono disponibili presso la Segreteria amministrativa del
25
Dipartimento di Scienze della Terra: devono essere firmati dal relatore e
riconsegnati alla medesima segreteria).
Adempimenti amministrativi per i laureandi
Cosa fare per sostenere l’esame di laurea?
Occorre:
• iscriversi all’appello di laurea attraverso “Alice, il portale dei servizi on-line
per gli studenti” all’indirizzo http://www.studenti.unipi.it.
Per le informazioni complete consultare il sito:
http://www.unipi.it/studenti/segreterie/esame_laurea2.htm_cvt.htm
• consegnare, insieme alla domanda, o al massimo 15 giorni prima
dell’appello di laurea, la fotocopia del libretto universitario e la tessera
magnetica alla Segreteria studenti.
Quando presentare le domande?
La domanda di laurea
Deve essere presentata, on-line, almeno 30 giorni prima dell’inizio
dell’appello.
Calendario esami di laurea. Ci sono un minimo di sei appelli per anno:
due tra gennaio e aprile, due estivi e due autunnali. Le date degli appelli
sono reperibili consultando il libretto guida del Corso di Laurea, il sito
Internet del Dipartimento di Scienze della Terra, la bacheca della
Segreteria studenti o quella del Dipartimento di Scienze della Terra.
Il riassunto dell’elaborato
Massimo una pagina, con firma del relatore, deve essere presentato
30 giorni prima dell’appello di laurea al Dott. Albani (Dipartimento
di Scienze della Terra, II piano). Inoltre, deve essere compilata la
“scheda personale” da allegare al riassunto.
Il Presidente della Commissione di Laurea comunica alla Segreteria
studenti i nominativi di coloro i quali si presentano effettivamente
all’appello di laurea.
Dopo una settimana, la Segreteria studenti invierà al Presidente un prospetto
degli esami superati da ogni candidato durante il corso degli studi.
L’elaborato finale
Deve essere predisposto dal candidato seguendo le norme editoriali
indicate dal relatore e consegnato 15 giorni prima dell’appello in due
copie cartacee (una per il relatore e l’altra per la Commissione di
Laurea) ed una copia in formato elettronico (CD) al Dott. Albani.
Esame di laurea
L’approvazione dell’esame di laurea comporta:
i) l’attribuzione di un totale di 11 CFU e
ii) l’attribuzione del voto di laurea.

26
Il voto di laurea risulta dalla somma della media ponderata degli esami
incrementato di un numero di punti, fino ad un massimo di 12, attribuiti
dalla Commissione di Laurea al superamento dell’esame finale.

10. Appendici

10.1. Gestione del Corso di Laurea in Scienze Geologiche (laurea di


primo livello o triennale)
Il Consiglio aggregato del Corso di Laurea (CCL) in Scienze Geologiche

Il CCL gestisce il Corso di Laurea in Scienze Geologiche.


Il Presidente è il Prof. Carlo Baroni (050-22.15.731;
baroni@dst.unipi.it); vice presidente la Prof.ssa Patrizia Macera (050-
22.15.792; macera@dst.unipi.it); segretario il Dott. Giovanni Musumeci
(050-22.15.745; gm@dst.unipi.it).

È costituito dai professori ufficiali degli insegnamenti attivati e dai


ricercatori che svolgono la loro attività didattica nell’ambito del corso
stesso; dal coordinatore didattico, Dott. Maria Benvenuti (050-
2215832; benvenuti@mfn.unipi.it ); dal responsabile della segreteria
didattica del corso, Dott.ssa Angela Robessi (050-22.15.832;
robessi@dst.unipi.it); dal Segretario della Commissione di Laurea, Dott.
Roberto Albani (050-22.15.739; albani@dst.unipi.it) e da sei
rappresentanti degli studenti.

Il CCL ha il compito di programmare e coordinare le attività


didattiche, come descritto dallo Statuto dell’Università di Pisa
(http://www.unipi.it/ateneo/governo/regolament/statuto/statuto.htm_cvt.htm).
Pianifica il processo formativo (definizione degli obiettivi formativi e degli
obiettivi di apprendimento) avvalendosi del lavoro svolto dalla
Commissione Didattica e sentito il parere del Gruppo di Autovalutazione,
che presenta le esigenze delle parti interessate sia interne che esterne
(studenti, docenti, imprese, Comitato di Indirizzo del Corso di Laurea).

Fanno parte del CCL:


• La Commissione Didattica
• La Commissione di Laurea
• Il Gruppo di Autovalutazione
• Il Comitato di indirizzo

La Commissione Didattica è costituita da:

La commissione didattica ha il compito di valutare La funzionalità e


l’efficacia delle attività formative del CCL e dei servizi didattici forniti. La
commissione didattica, in particolare, esprime parere sulla
27
programmazione didattica annuale e sulla compatibilità tra i crediti
assegnati alle attività formative e gli obiettivi determinati nel
Regolamento didattico di Ateneo e del CCL.
La Commissione Didattica ha il compito di valutare la funzionalità e l'efficacia
delle attività formative del CCL e dei servizi didattici forniti. La Commissione
Didattica , in particolare, esprime parere sulla programmazione didattica annuale
e sulla compatibilità tra i crediti E’ costituita da assegnati alle attività formative e
gli obiettivi determinati nel Regolamento Didattico di
E’ costituita da:

Docenti:
Prof. Carlo Baroni (presidente) Tel. 050-22.15.731; baroni@dst.unipi.it
Prof.ssa Gabriella Bagnoli Tel. 050-22.15.768; bagnoli@dst.unipi.it
Prof. Rodolfo Carosi Tel. 050-22.15.727; carosi@dst.unipi.it
Prof. Leonardo Leoni Tel. 050-22.15.759; leoni@dst.unipi.it
Prof.ssa Patrizia Macera Tel. 050-22.15.792; macera@dst.unipi.it
Dott.ssa Paola Marianelli Tel. 050-22.15.711; marianelli@dst.unipi.it

Due rappresentanti degli studenti.

Partecipano ai lavori della Commissione Didattica:


Prof. Pietro Armienti (presidente del Consiglio di Corso di Laurea
Specialistica in Scienze Geologiche) Tel. 050-22.15.708; armienti@dst.unipi.it
Prof. Mauro Rosi (Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra) Tel.
050-22.15.712; rosi@dst.unipi.it
Dott.ssa Angela Robessi (Segreteria Didattica) Tel. 22.15.832;
robessi@dst.unipi.it
La Commissione Didattica ha il compito di valutare la funzionalità e
l’efficacia delle attività formative del CdL e dei servizi didattici forniti.
In particolare, la Commissione Didattica esprime parere sulla
programmazione didattica annuale e sulla compatibilità tra i crediti
assegnati alle attività formative e gli obiettivi determinati nel
Regolamento Didattico di Ateneo e del CCL.

La Commissione di Laurea
E’ presieduta dal Prof. Mauro Rosi. Fornisce il calendario degli appelli di
laurea e designa i membri della commissione di ogni appello tra i docenti
del CCL. Svolge gli esami di Laurea. Si avvale della collaborazione del
Dott. Roberto Albani (050-22.15.739; albani@dst.unipi.it) che svolge le
funzioni di coadiutore del Presidente della Commissione di Laurea per
istruire le pratiche per sostenere l’esame di Laurea.

Segreteria didattica

La segreteria didattica ha il compito di fornire informazioni riguardo


all’organizzazione della didattica del corso di laurea. Responsabile della

28
segreteria didattica è la dott.ssa Angela Robessi (050-2215832
robessi@dst.unipi.it)

Il Nucleo di Valutazione Interna (NVI)

Il NVI ha il compito di valutare l’offerta didattica del corso di studio


attraverso una serie di “indicatori” fornito dal Nucleo di Valutazione di
Ateneo (NVA) allo scopo di soddisfare i descrittori di Dublino
http://bolognaprocess.it
Controlla che siano tenute in considerazione tutte le esigenze delle parti
interessate sia interne che esterne, al fine di raggiungere gli obiettivi
preposti dal CdL per l’ottenimento di una figura professionale capace di
“sapere, saper fare, saper essere”. E’ responsabile della stesura del
rapporto di autovalutazione, che è il risultato di un processo di analisi
critica sul sistema “corso di studio” e costituisce il documento-base
attraverso il quale il CdL descrive e valuta i suoi obiettivi, la sua
organizzazione e la qualità delle sue attività.

Fanno parte del NVI:

Prof. Patrizia Macera Presidente NVI


Prof. Carlo Baroni, Presidente del CCL
Prof.ssa Gabriella Bagnoli
Dott. Giovanni Musumeci
Dott.ssa Anna Gioncada
Dott.ssa Angela Robessi, segreteria didattica
Un rappresentante degli studenti
Un rappresentante dei servizi amministrativi.

Il Comitato di indirizzo

Ha il compito di collaborare, insieme agli altri organi competenti, alla


definizione degli obiettivi formativi del “geologo junior” in accordo con le
esigenze del mondo del lavoro, proponendo quale tipo di informazioni e
conoscenze siano da potenziare per facilitare il rapido inserimento del
laureato nel mondo del lavoro.

E’ composto dai docenti del CdL: Prof. Carlo Baroni (Presidente del Corso
di Laurea), Prof. Patrizia Macera (Presidente del gruppo di
Autovalutazione), Prof.ssa Etta Patacca (rappresentante dei professori di
I fascia), Prof.ssa Gabriella Bagnoli (rappresentante dei professori di II
fascia), Dott. Giovanni Musumeci (rappresentante dei ricercatori)

29
Dott.ssa Angela Robessi, responsabile segreteria didatica

Un rappresentante degli studenti

Rappresentanti degli Enti esterni: Dott. Antonio Bartelletti (Direttore


Parco Apuane); Dott. Giovanni Bracci (Provincia di Pisa); Ing. Guido
Cappetti (Enel Green Power spa); Dott. Maurizio Ferrini (Regione
Toscana); Prof. Piero Manetti (CNR - Istituto di Geoscienze e
Georisorse); Dott. Claudio Nencini (Ordine dei Geologi della Toscana);
Dott. Emilio Ricci (Associazione Industriali); Prof. Vincenzo Terreni
(Presidente Ass. Naz. Insegnanti Scienze Naturali).

Altri organismi di riferimento


Il Consiglio di Dipartimento (CdD), Direttore Prof. Mauro Rosi, garantisce
le risorse umane e le infrastrutture (aule, laboratori, strumentazioni,
materiale didattico, docenti) necessarie per lo svolgimento del processo
formativo.
La Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (Preside
Prof. Umberto Mura), sentite le esigenze dei vari CCL della Facoltà,
mette a disposizione risorse umane ed infrastrutture; promuove alcuni
servizi di contesto quali l’attivazione di convenzioni con imprese
pubbliche e private per attività di tirocinio.

Servizi di Contesto
Nell’organizzazione del processo formativo il CCL in Scienze Geologiche
si avvale dei seguenti Servizi di Contesto.

Tutorato. E’ suddiviso in tre commissioni: (1) Orientamento in ingresso;


(2) Orientamento in itinere; (3) Orientamento in uscita.
Orientamento in ingresso: è responsabile è il prof. Baroni. Si occupa
delle modalità di attrazione del CCL nei confronti delle nuove leve.

Orientamento in itinere: è costituito da uno sportello didattico presso la


Segreteria didattica (050-22.15.832; didattica@dst.unipi.it, riceve tutti i
giorni lavorativi dalle ore 9.30 alle ore 11.30, escluso il giovedì) e del
quale sono responsabili il Presidente di CCL, il Segretario del CCL ed il
Presidente della Commissione Didattica. Si occupa di fornire indicazioni e
consigli agli studenti sul Corso di laurea.
Orientamento in uscita: è seguito dal Presidente di CCL che si avvale
della collaborazione dei singoli docenti.

30
Tirocini/Stages. Responsabile il Dott. Giovanni Sarti (050-22.15.836;
sarti@dst.unipi.it). Presenta agli studenti le varie opportunità per lo
svolgimento di tirocini e si occupa degli aspetti burocratici per definire le
modalità di gestione dei tirocini con le imprese e gli Enti locali.

Internazionalizzazione. Responsabile il Prof. Stefano Merlino


(050-22.15.703; merlino@dst.unipi.it), nel quadro del programma
Socrates-Erasmus si occupa dei rapporti con le università straniere per
la mobilità degli studenti.

Internazionalizzazione Responsabile è il Prof. Stefano Merlino


(050-22.15.703; merlino@dst.unipi.it e la Prof.ssa Etta Patacca (050-
2215729 patacca@dst.unipi.it).
Nel quadro del programma Socrates-Erasmus si occupano dei rapporti
con le università straniere per la mobilità degli studenti e le cooperazioni
internazionali.

La Biblioteca (Centro interdipartimentale, Presidente Prof. Sergio


Rocchi – 050.22.15.71.; rocchi@dst.unipi.it) mette a disposizione testi
per la preparazione dei vari esami e dell’elaborato finale e due computer
connessi in rete per effettuare le ricerche bibliografiche.
La Biblioteca afferisce alla biblioteca di Scienze Naturali e Ambientali
http://www.bibsna.unipi.it

Servizio Wireless. È stato attivato un servizio di collegamento ad


internet con tecnologia WIFI a cui possono accedere studenti, borsisti,
assegnisti e dottorandi. Al momento, la zona di copertura è limitata ai
corridoi studenti.

10.2. Regole per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento


Il passaggio degli studenti appartenenti ad ordinamenti precedenti viene
regolato secondo la tabella di equivalenza riportata a pag. 33, su
delibera del Consiglio di Corso di Studio.
Per garantire comunque l’acquisizione da parte dello studente dei
contenuti imprescindibili dalle attività formative di base è richiesta
l’acquisizione di CFU negli ambiti dei settori scientifico-disciplinari di
Matematica, Fisica e Chimica.
Agli studenti che abbiano superato esami del vecchio ordinamento
verranno riconosciuti crediti sulla base della tabella di equivalenza; gli
studenti che abbiano superato tutti gli esami del triennio del vecchio
ordinamento potranno acquisire la Laurea di I livello svolgendo solo le
attività relative alla prova finale (11 CFU).
Per problemi relativi alla transizione dal vecchio al nuovo ordinamento
verrà istituita un’apposita commissione stralcio composta da docenti,
personale delle segreterie e studenti, che avrà il potere di deliberare sui
trasferimenti fatta salva la ratifica.

31
Legenda della tabella:
a = di base d = a scelta dello studente
b = caratterizzanti e = prova finale
c = affini o integrative f = per inserimento nel mondo del lavoro

Agli studenti che abbiano superato esami del vecchio ordinamento verranno
riconosciuti crediti sulla base della tabella di equivalenza; gli studenti che
abbiano superato tutti gli esami del triennio del vecchio ordinamento
potranno acquisire la Laurea di I livello svolgendo solo le attività relative
alla prova finale (11 CFU).

Le pratiche relative alla transizione dal vecchio al nuovo ordinamento


vengono istruite all’interno della Commissione Didattica e ratificate dal
CCL.

Tabella di equivalenza

32
11. Elenco e docenti dei corsi del I anno

Per l’a.a. 2008/09 è stato disattivato il 1° anno, in quanto l’ordinamento


è stato riformato secondo il DM 270/04; il 2° e 3° anno sono stati
mantenuti secondo l’ordinamento precedente.

12. Elenco e deocenti per i corsi del II anno

Per l’a.a. 2009/10 è stato disattivato il 2° anno, in quanto l’ordinamento


è stato riformato secondo il DM 270/04; il 3° anno è stato mantenuto
secondo l’ordinamento precedente.

13. Elenco e docenti dei corsi del III anno

Analisi dei materiali geologici (PERCHIAZZI, D’ORAZIO)


Analisi della fratturazione (G. Ottria)
Corso avanzato di Fisica per geologi (N. BEVERINI)
Elementi di micropaleontologia con laboratorio (N. PERILLI)
Fisica terrestre (A. MAZZOTTI)
Geochimica (P. MACERA)
Geologia applicata (A. PUCCINELLI)
Geologia applicata alla difesa ambientale (M. VERANI)
Geomatica e trattamento delle informazioni geografiche (VACANTE)
Geotecnica e laboratorio di geotecnica (A. POCHINI)
Geotermia (A. SBRANA)
Paleontologia dei vertebrati (W. LANDINI)
Idrogeologia (A. PUCCINELLI)
Metodologie di analisi strutturale (M. MARRONI)
Mineralogia applicata (M. FRANZINI)
Paleontologia dei vertebrati (W. LANDINI)
Pedologia (G. ZANCHETTA)
Petrografia applicata (M. LEZZERINI)
Rilevamento Geologico-Strutturale (M.MARRONI)
Tecniche della sicurezza ambientale (mutuato da Ingegneria)
Telerilevamento geologico (VACANTE)

33
Termodinamica per geologi (P. RIANI)
Topografia (mutuato da Scienze e Tec. Agrarie)
(R.SANTACROCE,
Vulcanologia
P.MARIANELLI)

Luogo e svolgimento delle lezioni


Le lezioni si svolgono nelle aule del Dipartimento di Scienze della Terra e
in altre strutture didattiche dell’Università (per l’indicazione delle aule si
veda l’orario delle lezioni sul sito Web del CdL
http://www.dst.unipi.it/scienzegeo).

34
14. Programmi dei corsi (in ordine alfabetico)

Per i recapiti telefonici e gli indirizzi di posta elettronica dei singoli


docenti, si veda pag. 61.
Per ulteriori informazioni sui docenti consultare il sito UniMap
(http://unimap.unipi.it/) e le pagine personali nel sito del Dipartimento di
Scienze della Terra (http://www.dst.unipi.it/docenti.html) o in quello del
CdL (http://www.dst.unipi.it/scienzegeo).
Per l’iscrizione agli esami: (http://www.dst.unipi.it/scienzegeo).

ANALISI DEI MATERIALI GEOLOGICI


(Codice insegnamento DD094)
4 CFU – 16 ore lezioni frontali; 28 ore laboratorio

Massimo D’Orazio; Natale Perchiazzi


Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del I MODULO: Analisi mineralogiche (N. Perchiazzi)


Diffrattometria ai raggi-X. Richiami sul funzionamento delle
strumentazioni per diffrattometria di polvere: Debye-Scherrer, Gandolfi,
Bragg-Brentano. Preparazione del campione per le diverse tecniche
diffrattometriche: macinazione, quartatura, controllo della granulometria
della polvere. Separazione di minerali per densità, suscettività
magnetica e al binoculare. Identificazione di minerali in diffrattometria di
polvere: campioni mono e polimineralici, con particolare accento sui
minerali costituenti delle rocce. Uso di banche dati per l’identificazione
automatica di fasi minerali.
Esercitazioni: laboratorio per la preparazione di campioni, laboratorio
raggi-X e aula computer.
SEM. Introduzione al funzionamento del microscopio elettronico a
scansione. Preparazione dei campioni. Caratterizzazione mediante
immagini e dati analitici dei minerali costituenti delle rocce e dei
principali accessori e ricalcolo delle relative formule cristallochimiche.
Esercitazioni: in laboratorio SEM e, su dati acquisiti al SEM, in aula computer.
Analisi in fluorescenza X. Introduzione alla costruzione ed al
funzionamento di uno spettrometro a raggi-X. Analisi quantitativa di
elementi maggiori ed in tracce. Esempi di applicazioni.
Esercitazioni: su dati analitici fluorescenza-X.
Programma del II MODULO: Analisi chimiche delle rocce (M. D’Orazio)
Introduzione alla chimica analitica. Termini e definizioni fondamentali,
precisione, accuratezza, limiti di rilevabilità. Unità di misura e
presentazione dei dati geochimici. Elementi di statistica utili in chimica
analitica. Errori e propagazione degli errori. Rimozione degli “outliers”.
Preparazione dei campioni per l’analisi chimica. Finalità, strumenti e
metodi per la preparazione dei campioni, contaminazione dei campioni.

35
La separazione magnetica dei minerali. Esercitazione in laboratorio
preparazione dei campioni.
Tecniche di dissoluzione delle rocce. Finalità, dissoluzione acida.
Proprietà degli acidi minerali più usati. Tecniche di dissoluzione acida a
bassa e alta pressione. Lisciviazioni. Fusioni alcaline. Esercitazioni in
laboratorio chimico.
Introduzione ad alcuni metodi analitici. Determinazione del ferro ferroso
e della perdita per calcinazione. Introduzione alla spettrometria in
Assorbimento atomico. Introduzione alla spettrometria ICP-MS. Analisi
quantitativa di elementi in traccia. Esercitazioni su dati analitici.
Obiettivi formativi
Saper individuare le varie tipologie di materiali geologici e le loro
problematiche analitiche. Acquisire un livello di base nell’uso di
strumentazioni analitiche dei laboratori frequentati durante il corso.
Saper trattare ed interpretare a livello di base i dati acquisibili con questi
strumenti.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con giudizio.
Testi consigliati
- Bish D.L. & Post J.E. (editors, 1989): Modern powder diffraction. Reviews in
mineralogy, Mineralogical Society of America.
- Potts P.J. (1987): A handbook of silicate rock analysis. Blackie, Glasgow, 622 pp.
- Riddle C. (1993): Analysis of geological materials. Dekker, New York, 463 pp.
Commissione d’esame: M. D’Orazio, N. Perchiazzi, S. Rocchi.
Orario di ricevimento
M. D’Orazio: Martedì, 11 – 12.
N. Perchiazzi: Martedì, 10-12 e Mercoledì, 10-12.

ANALISI DELLA FRATTURAZIONE


(Codice insegnamento DD089)
2 CFU – 28 ore laboratorio/esercitazioni

Giuseppe Ottria
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


Introduzione: richiami stress, cerchio di Mohr; relazioni stress-strain ed
elementi di reologia;
La deformazione elastica; Criterio di Navier-Coulomb, Criterio di Griffith;
l'inviluppo composito del cerchio di Mohr; l'effetto dei fluidi e lo stress
effettivo; l'effetto di preesistenti fratture e la riattivazione.
Le strutture della deformazione fragile:
- joints e vene: terminologia, morfologia, tipi speciali di joints, massima
profondità di sviluppo.
- le faglie, richiami terminologia e tipi base, Riedel shear (come una
faglia inizia e si sviluppa, strutture pre, sin e post -rottura), rocce di

36
faglia, determinazione del senso di movimento: indicatori cinematici
nella deformazione fragile;
- la teoria di Anderson, analisi cinematica e dinamica di gruppi di faglie,
cenni sui metodi di inversione.
Sismicità e faglie, il fagliamento sismico e i processi associati; cenni di
neotettonica: relazioni faglie/morfologia; strutturazione superficiale
legata con attività magmatica.
Obiettivi formativi
Conoscenza delle metodologie di base dell’analisi della fratturazione,
capacità di raccolta dati ed analisi strutturale in aree complesse.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto (+elaborato scritto).
Commissione d’esame: G. Molli, M. Marroni, L. Pandolfi.
Supplenti: G. Musumeci, C. Montomoli.
Testi consigliati:
- Dispense fornite dal docente
Orario di Ricevimento: Giovedì, ore 9 – 11.

CORSO AVANZATO DI FISICA PER GEOLOGI


(Codice insegnamento BB082)
6 CFU – 40 ore lezioni frontali; 14 ore esercitazioni

Francesco Giammanco
Dipartimento di Fisica “E. Fermi” (Largo Pontecorvo, 3)

Programma del corso


Termologia e termodinamica. Temperatura e calore. Definizioni e
misura. Grandezze termodinamiche. I principio della termodinamica.
Lavoro, calore ed energia interna. Trasformazioni termodinamiche. II
principio della termodinamica. Entropia e funzioni termodinamiche.
Equazione di Clapeyron. Trasmissione del calore.
Meccanica dei corpi elastici. Proprietà elastiche dei solidi. Onde elastiche
generalità. Proprietà meccaniche dei fluidi. Onde acustiche.
Caratteristiche generali delle onde nei materiali.
Onde elettromagnetiche. Generalità su Equazioni di Maxwell. Derivazione
equazione delle onde. Onde longitudinali e trasverse. Confronto fra onde
acustiche ed elettromagnetiche. Onde elettromagnetiche piane nel vuoto.
Onde e.m. sferiche. Vettore di Poynting ed energia di un’onda e.m. Dipolo
oscillante generalità. Esempi di sorgenti di radiazione. Propagazione in mezzi
isotropi: semplice modello per l'indice di rifrazione. Riflessione e rifrazione.
Dispersione della luce. Spettroscopio a prisma. Polarizzazione: caratteristiche
generali. Propagazione in mezzi anisotropi. Birifrangenza. Polarizzatori.
Interferenza e diffrazione: generalità. Reticolo di diffrazione. Strumenti
ottici e potere risolutivo.
Verifica dell’apprendimento: prove scritte in itinere o prova finale ed
esame orale con voto.

37
Obiettivi formativi
Conoscenza dei principi della termodinamica ed applicazioni alle
trasformazioni. Conoscenza delle proprietà fondamentali della
propagazione di onde acustiche e elettromagnetiche. Approfondimento
delle interazioni radiazione-materia e propagazione in mezzi anisotropi
con riferimento alla Geologia.
Testi consigliati
- Fermi E.: Termodinamica. Boringhieri.
- Mazzoldi P., Nigro M. & Voci C.: Elementi di Fisica – Onde. EdiSES 2002.
- Onian H.C.: Fisica. Zanichelli.
Commissione d'esame: N. Beverini, F. Giammanco, E. Maccioni, A. De Micheli.
Orario di ricevimento: Giovedì, 15 - 17 presso lo studio del docente,
Dipartimento di Fisica (Tel. 050 2214520).

ELEMENTI DI MICROPALEONTOLOGIA CON LABORATORIO


(Codice insegnamento DD079)
4 CFU – 16 ore lezioni frontali; 28 ore laboratorio

Nicola Perilli
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


Introduzione alla micropaleontologia descrittiva ed interpretativa.
Metodi di preparazione (sezioni lucide, dry peels, sezioni sottili, lavati e
smear slides) ed analisi (microscopio ottico a riflessione e a
trasmissione) dei microfossili/nannofossili.
Principali gruppi di microfossili/nannofossili: caratteri generali,
distribuzione stratigrafica, distribuzione orizzontale e verticale.
Foraminiferi bentonici e planctonici, Nannofossili calcarei. Calpionelle e
Ostracodi. Radiolari, Diatome e Silicoflagellati. Dinoflagellati, Spore e Pollini.
Biostratigrafia. Criteri di datazione, attendibilità e riproducibilità dei bio-
orizzonti. Importanza delle associazioni significative basate sui taxa
abbondanti/comuni e/o sui taxa rari/molto rari).
Importanza dei microfossili/nannofossili in paleoecologia.
Gruppi principali utilizzati in paleoecologia e/o sedimentologia. Concetto
di “proxies & fluxies”.
Verifica dell’apprendimento: prova pratica ed esame orale con voto.
Obiettivi formativi
Capacità di descrivere e riconoscere i principali gruppi tassonomici (ordine,
subordine e classe e per alcuni gruppi anche dei generi principali) utilizzati
in micropaleontologia al fine di acquisire ed elaborare informazioni
sull’età e l’ambiente di sedimentazione dei depositi in cui sono contenuti.
Testi consigliati

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- AGIP S.P.A. (1982): Foraminiferi Padani (Terziario e Quaternario). Atlante
iconografico e distribuzione stratigrafica. San Donato Milanese.
- Bolli H.M., Saunders J.B. & Perch-Nielsen K. (1985): Plankton Stratigraphy.
Cambrige University press.
- Brasier M.D. (1980): Microfossil. Unwin Hyman, London.
- Haq B.U. & Boersma A.: (1980): Introduction to Marine Micropaleontology.
Elsevier, Amsterdam.
Commissione d’esame: N. Perilli, G. Bagnoli, L. Ragaini.
Orario di ricevimento: Mercoledì, 11-13.

FISICA TERRESTRE
(Codice insegnamento DD072)
6 CFU – 40 ore lezioni frontali; 14 ore esercitazioni

Alfredo Mazzotti
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


I – Campo Gravitazionale Terrestre. Richiami su Forza di gravità e
Accelerazione di gravità. Legge di gravitazione universale. Densità. Metodi
di misura dell’accelerazione di gravità. Geoide, ellissoide–sferoide. Fattori
di controllo della gravità: drift strumentale ed effetti di marea. Variazioni
dovute alla latitudine. Variazioni di gravità dovute alla quota delle
stazioni - Correzione di Aria Libera (Free Air Correction). Variazioni di
gravità dovute all’eccesso di massa - Correzione della Piastra di Bouguer
(Bouguer Slab Correction). Variazioni di gravità dovute alla topografia
circostante - Correzione Topografica (Terrain Correction). Anomalie di
gravità. Anomalie dovute a cause regionali e a cause locali. Il problema
della non univocità: ambiguità nella ricostruzione del modello a partire
da osservazioni di gravità. Le anomalie di gravità e le strutture terrestri.
II – Il campo Magnetico Terrestre. Il magnetismo terrestre. Analogie e
differenze con il campo gravimetrico. Campo magnetico di un monopolo. Il
campo di forza di un dipolo magnetico. Corrente elettrica e campo
magnetico. Legge di Biot Savart. Suscettività e permeabilità magnetica.
Proprietà magnetiche della materia. Il campo geomagnetico. Origini del
campo magnetico terrestre: la dinamo autoeccitata. Variazioni temporali
del campo geomagnetico. Inversioni di polarità del campo magnetico
terrestre e l’espansione dei fondali oceanici. Misura del campo magnetico
terrestre. Anomalie magnetiche. Anomalie magnetiche e strutture Terrestri.
III – Principi di Sismologia e Sismica. Onde sismiche e moduli di elasticità.
Introduzione: generazione di onde sismiche – terremoti e sorgenti
artificiali. Cenni sull’equazione d’onda per onde di volume. Cenni sulle
caratteristiche principali delle onde superficiali. Significato del modulo di
taglio e del modulo di volume. Combinazioni di costanti elastiche. Velocità
di propagazione onde P e S in funzione di litologia, pressione,
temperatura e anisotropia. Fronti d’onda e raggi. Legge di Snell,
riflessione e rifrazione (o trasmissione). Problema diretto: dal modello al

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sismogramma. Concetti generali di cinematica. Problema diretto:
rifrazione e riflessione da interfacce piane, esempi di curve dei tempi di
transito per vari modelli, cenni sugli aspetti dinamici della propagazione.
Acquisizione e osservazione. Cenni sull’acquisizione dei dati e sugli
strumenti di registrazione. Sismogrammi reali – esempi singoli e
correlazioni. Nomenclatura delle principali fasi. Problema inverso: dal(i)
sismogramma(i) al modello e alle caratteristiche del terremoto.
Localizzazione dell’ipocentro. Stima del modello di velocità V(R).
Wiechert Herglotz. Determinazione della Magnitudo. Determinazione di
Meccanismi focali. Terremoti: frequenza e ubicazione rispetto alle
placche litosferiche.
Esercitazioni: Misure con strumenti geofisici. Lettura di carte
gravimetriche. Lettura di carte magnetometriche. Lettura di sismogrammi.
Prove di verifica dell’apprendimento: esame scritto con voto.
Obiettivi formativi
Acquisire conoscenze di base su metodi e tematiche geofisiche
fondamentali nel campo delle geoscienze. Saranno trattati elementi
teorici ed esempi applicativi riguardanti il campo di gravità terrestre e la
gravimetria, il campo magnetico terrestre e la magnetometria, la
sismologia e l’esplorazione sismica, in relazione a vari aspetti di Scienze
della Terra e di esplorazione.
Testi consigliati
- Dispense fornite dal docente coprono interamente il programma. Nelle stesse
dispense vengono forniti ulteriori riferimenti bibliografici.
Commissione d’esame: A. Mazzotti, P. Cantini, N. Beverini.
Orario di ricevimento: Martedì, 14-15 e Mercoledì, 14-15.

GEOCHIMICA
(Codice insegnamento DD070)
6 CFU – 44 ore lezioni frontali; 7 ore eserc./laborat.

Patrizia Macera
Dipartimento Scienze della Terra

Programma del corso


I Modulo. L’abbondanza cosmica e la nucleosintesi degli elementi.
Caratteristiche e formazione del sistema solare, le meteoriti, età e
formazione della Terra, classificazione cosmochimica. Le proprietà degli
elementi: la classificazione periodica, il legame chimico, la classificazione
chimica e geochimica. La distribuzione degli elementi nei reticoli
cristallini. Il decadimento radioattivo e gli isotopi radiogenici. Evoluzione
dei sistemi isotopici e geocronologia radiometrica: metodi K/Ar, Rb/Sr,
Sm/Nd, U-Th/Pb, 14C. Struttura e composizione del mantello. Struttura
e composizione della crosta.

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II Modulo. Geochimica dei processi di bassa temperatura. Composizione
dell’atmosfera; origine ed evoluzione dell’atmosfera e dell’idrosfera.
L’ambiente geochimico secondario, l'interazione acqua-roccia. Reazioni
chimiche nell’alterazione superficiale. Variazioni nella composizione chimica
e mineralogica delle rocce, sequenze e prodotti di alterazione. Mobilità degli
elementi in soluzione acquosa e metodi per la sua valutazione, la
composizione chimica delle acque meteoriche, continentali e marine.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei meccanismi che regolano il comportamento degli
elementi chimici nei sistemi solidi (litosfera), liquidi (idrosfera) e gassosi
(atmosfera), per la comprensione dei principali processi responsabili
dell’origine e dell’evoluzione del nostro pianeta.
Verifica dell’apprendimento: orale con voto.
Testi consigliati
Per la prima parte del corso (Modulo I) il docente ha preparato un CD che può
essere ritirato in portineria. Gli argomenti trattati possono essere approfonditi
consultando i seguenti testi:
- Faure G. (1986): Principles of isotope geology (2nd ed.). J. Wiley & Sons, 589 pp.
- Rollinson H. (1993): Using geochemical data: evaluation, presentation,
interpretation. Longman 352 pp.
- ed il sito: http://www.imwa.info/Geochemie/Chapters.HTML.
Per la seconda parte (Modulo II) si consigliano i seguenti testi:
- Dongarrà G & Varrica D (2004): Geochimica e Ambiente. EdiSES Napoli. 226 pp.
- Faure G. (1992): Principles and Applications of Inorganic Geochemistry.
Maxwell Macmillan International Editions, 626 pp.
- Gill R. (1996): Chemical Fundamentals of Geology. Chapman & Hall, 291 pp.
- Longinelli A. & Deganello S. (1999): Introduzione alla geochimica. UTET, 459 pp.
Commissione d’esame: P. Macera, F. Rita, D. Gasperini.
Orario di ricevimento: Giovedì, 10 – 12.

GEOLOGIA APPLICATA
(Codice insegnamento DD073)
6 CFU – 32 ore lezioni frontali; 14 ore eserc./lab.; 3 gg. fuori sede

Alberto Puccinelli
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


I Modulo: Fondamenti di Idrogeologia
Il problema acqua; l’idrogeologia e il ruolo dell’idrogeologo. Il ciclo
idrologico; bilancio idrologico e suoi componenti; determinazione dei
parametri di bilancio di un bacino imbrifero: precipitazioni,
evapotraspirazione, deflussi superficiali, infiltrazione. Proprietà delle
rocce nei confronti dell’acqua: porosità, permeabilità. Ripartizione
dell’acqua nel sottosuolo: concetto di falda; falde libere e confinate.
Leggi di circolazione dell’acqua nei mezzi porosi: la Legge di Darcy;

41
concetto di gradiente idraulico. Coefficiente di permeabilità e sua
determinazione in laboratorio e in sito; concetti di trasmissività e
coefficiente di immagazzinamento. Acquiferi e falde idriche;
rappresentazione degli acquiferi e delle falde; costruzione ed
interpretazione di carte isopiezometriche; intrusione salina nelle falde
costiere. Cenni su acquiferi fessurati. Sorgenti: classificazione, studio,
progettazione e protezione delle opere di captazione. Perforazione,
completamento e sviluppo pozzi.
II Modulo: Geologia delle Costruzioni ed Elementi di Geotecnica
Caratteristiche geotecniche delle terre e delle rocce: proprietà indici;
pressioni totali, efficaci e neutre; compressione edometrica nelle argille.
Prove di laboratorio: limiti di Atterberg, analisi granulometriche, prove
edometriche, prove di resistenza al taglio e a compressione. Metodi
d’indagine per la caratterizzazione geologico-tecnica del sottosuolo:
metodi indiretti (cenni di sismica a riflessione, sismica a rifrazione,
sondaggi geoelettrici e carotaggi elettrici, prove sismiche in foro - cross-
hole e down-hole -, vane test, penetrometro tascabile, penetrometrie
statiche e dinamiche - modalità delle prove e parametri desumibili:
stratigrafie, pressioni neutre, angolo d’attrito interno, coesione,
granulometria, densità relativa, piezometrie, RQD, ecc.); metodi diretti:
sondaggi a percussione, rotazione, roto-percussione, carotaggio.
Monitoraggio di un pendio in frana. Geologia delle strade, ferrovie,
areoporti e gallerie. Classificazione delle frane (riepilogo) e principali
cause. Studio di una frana: accertamenti geologici, geomorfologici,
geognostici e geotecnici; metodi di stabilizzazione; fattore di sicurezza
(cenni).
Esercitazioni
In aula: costruzione e lettura di carte idrogeologiche e sezioni
idrogeologiche; costruzione e lettura di carte tematiche derivate da
sondaggi elettrici, sismici e meccanici; determinazione dei parametri
geotecnici attraverso l’elaborazione dei dati raccolti con prove
penetrometriche; calcolo del fattore di sicurezza di un pendio instabile.
In laboratorio: analisi granulometriche e costruzione di una curva
granulometrica; determinazione dei limiti di Atterberg; funzionamento di
apparecchiature (Point load strenght test, apparecchiatura per la
compressione triassiale, scatola di taglio di Casagrande, edometro) per
la determinazione di parametri geotecnici e geomeccanici (resistenza al
taglio, compressione uniassiale e triassiale, angolo di attrito interno,
coesione, pressione neutra, compressibilità, ecc.).
In campagna: escursione in aree vulnerabili dell’Appennino
settentrionale dove si sono sviluppati importanti movimenti franosi;
individuazione nelle Alpi Apuane di importanti strutture idrogeologiche e
visita ad alcune delle relative opere di presa (pozzi e sorgenti); visita ai
cantieri dove si stanno svolgendo indagini geognostiche (sismiche,
elettriche, meccaniche).
Obiettivi formativi

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Il corso si propone di fornire allo studente un’adeguata formazione di
base, finalizzata alla conoscenza di elementi essenziali per accedere alle
attività professionali, oppure propedeutica per ulteriori approfondimenti
nella laurea specialistica.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Castany G. (1985): Idrogeologia, principi e metodi. Flaccovio, Milano.
- Celico P. (1986): Prospezioni idrogeologiche, Voll. 1 e 2. Liguori, Napoli.
- Cerbin G. (1992): Il manuale delle acque sotterranee. GEO-GRAPH, Segrate.
- Civita M. (2005): Idrogeologia applicata e ambientale. Ambrosiana, Milano.
- Casadio M. & Elmi C. (1999): Il manuale del geologo. Pitagora, Bologna.
- Colombo P. & Colleselli F. (1996): Elementi di geotecnica. Zanichelli, Bologna.
- Desio A. (1973): Geologia applicata all'ingegneria. Hoepli, Milano.
- Gonzalez De Vallejo L.I. (2005): Geoingegneria. Pearson Education Italia, Milano.
- Hunt R.E. (2005): Geotechnical engineering investigation handbook. Taylor &
Francis, Boca Raton (Florida).
- Scesi L. & Papini M. (1997): Il rilevamento geologico-tecnico. Città Studi Ed., Milano.
- Vallario A. (1992): Frane e territorio. Liguori, Napoli.
Commissione d'esame: A. Puccinelli, R. Giannecchini, G. D’Amato Avanzi,
M. Verani, A. Pochini.
Orario di ricevimento: Lunedì, 11 – 13.

GEOLOGIA APPLICATA ALLA DIFESA AMBIENTALE


(Codice insegnamento DD078)
4 CFU – 32 ore lezioni frontali; 1 lez. fuori sede

Programma del corso


Criteri di progettazione e gestione dell’attività estrattiva. Classificazione
delle cave e problematiche di ciascun tipo. Distinzione tra cave e miniere.
Le cave di pietre ornamentali. Il progetto di coltivazione di una cava inteso
come realizzazione di una nuova morfologia. La salvaguardia ambientale
nella coltivazione delle cave. Indirizzi progettuali e metodologie esecutive
nelle cave di monte, di pianura e d’alveo. Gli scavi sotto falda, tecniche
esecutive e criteri di salvaguardia delle risorse idriche. Tecniche di ripristino
e recupero di cave abbandonate (rimodellamento, riforestazione e
rinaturalizzazione). Problematiche delle discariche minerarie. Il ripristino
delle cave secondo l’impostazione culturale di altre figure professionali. Il
riutilizzo delle cave abbandonate negli ambiti produttivo e ricreativo. La
programmazione dell’attività estrattiva in un comprensorio (piani cave).
Normative regionali e nazionali sull’attività estrattiva.
Salvaguardia e recupero dell'ambiente nello smaltimento dei rifiuti.
Aspetti geologici e ambientali nello smaltimento dei rifiuti: il ruolo del
geologo nel settore. La progettazione "ambientale" di una discarica. Altri
sistemi di smaltimento (compostaggio e termoutilizzazione) e principi
progettuali. Scelta dei siti idonei per i vari impianti, criteri di indagine e

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tipi di prove. Prove di permeabilità. Difesa dagli inquinamenti da
discarica, ripristini ambientali e riutilizzo di siti dismessi.
Risanamento dei siti inquinanti. Indagini ambientali. Tecniche di bonifica
meccanica e tecniche speciali (trattamenti biologici, chimico-fisici,
termici). Bonifiche di perdite di idrocarburi.
Principi di Ingegneria Naturalistica. L’Ingegneria Naturalistica come
impostazione ideologica e come tecnica di esecuzione. Tipologie di materiali
e metodologie di utilizzo, caratteristiche e impiego dei geosintetici.
Cenni sulle normative regionali e nazionali a contenuto geologico di
competenza del “geologo junior”. Leggi relative alla professione del
Geologo che ha conseguito la laurea triennale.
Alcuni tra i possibili esempi di applicazione:
a) Realizzazione di un progetto di coltivazione di cava corretto dal punto
di vista ambientale.
b) Metodologie di scelta di siti per opere ad elevato impatto ambientale
(es. il termoutilizzatore del Consorzio Tigullio 2000).
c) Organizzazione di una campagna geognostica su un movimento franoso,
individuazione dei criteri di bonifica e relative tecniche di esecuzione.
d) Definizione dei parametri geologici di sottosuolo per la costruzione di
opere in sotterraneo nelle in varie fasi di studio (fase conoscitiva,
preliminare, conclusiva).
Lezioni fuori sede: una escursione di un giorno.
Obiettivi formativi
Lo studente deve acquisire la capacità a mitigare per quanto possibile
l’effetto dell’antropizzazione sul territorio permettendo la coesistenza tra
necessità socio-economiche e salvaguardia dell’ambiente.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto
Testi consigliati
- Dispense delle lezioni fornite dal docente.
- AA.VV. (1989): Discariche, cave, miniere ed aree "difficili" o inquinate. Pirola ed., Milano.
- AA.VV. (1995): Siti contaminati - Tecniche ottimali di risanamento. C.I.P.A. ed. Milano.
- Desio A. (1973): Geologia applicata all'Ingegneria. Hoepli, Milano.
- Gervasoni S. (2000): Discariche controllate (II ed.). Hoepli, Milano.
- Gonzalez de Vallejo (2005): Geoingegneria. Pearson ed. Milano.
Commissione d’esame:
Orario di ricevimento:

GEOMATICA E TRATTAMENTO DELLE


INFORMAZIONI GEOGRAFICHE
(Codice insegnamento AA335)
6 CFU – 24 ore lezioni frontali; 42 ore laboratorio

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Programma del corso
La Cartografia digitale e i Sistemi informativi geografici. Cenni di
Cartografia Tradizionale (Geoide, Ellissoide e Datum, sistemi di
coordinate, proiezioni cartografiche, sistemi cartografici di riferimento -
Roma Monte Mario - ED50 - WGS84). Definizione, componenti e struttura
di un GIS: i dati e le principali caratteristiche, la loro acquisizione e
georeferenziazione. Concetto di dato, metadato e informazione.
Archiviazione dati: bancadati e database relazionali.
Modello Dati. Modello vettoriale, Modello a griglia o raster. Modelli di
analisi dei dati: query aspaziali, query spaziali, query miste, map algebra.
Modelli Digitali del Terreno. Principali caratteristiche dei Tin, Dem, Dtm,
Dsm. Metodi di acquisizione dati altimetrici, metodi di interpolazione per
la generazione del Tin e dei Dem. Principali analisi ed estrazioni di
informazioni dai Dem: hillshaded – slope – aspect - drainage network.
Esempi di Applicazioni in ambito geologico. Produzione, gestione e
analisi di Banche Dati in ambito geologico. Informatizzazione di
Cartografia tematiche ed implementazione di Database relazionali: la
carta geologica, la carta dei suoli, la carta geomorfologia, la carta
idrogeologica. Esempi di Applicazioni specifiche sui rischi naturali
(Franosità – Stabilità dei Versanti – Eruzioni vulcaniche - Alluvioni).
Obiettivi formativi
Acquisire le conoscenze basilari per la costruzione e l’utilizzo dei sistemi
informativi geografici per la gestione del territorio con particolari
approfondimenti nel settore di interesse.
Acquisizione, rielaborazione ed analisi di dati. Implementazione di
banche dati relazionabili.
Verifica dell’apprendimento: esame scritto e prova pratica con voto.
Testi consigliati
- Dispense e materiale multimediale fornite dal docente.
Commissione d’esame:
Orario di ricevimento:

GEOTECNICA E LABORATORIO DI GEOTECNICA


(Codice insegnamento HH068)
6 CFU – 40 ore lezioni frontali; 14 ore laboratorio

Alberto Pochini
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


Parametri fisici e meccanici dei terreni. Assortimento granulometrico, peso
specifico, limiti di Atterberg, ecc. Prove di laboratorio per la loro
determinazione. Classificazione dei terreni mediante tali grandezze indice.

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Compressibilità e consolidazione, teoria del Terzaghi, caratteristiche
delle attrezzature e modalità esecutive dalla prova edometrica, calcolo
dei cedimenti e valutazione del tempo di consolidazione.
Resistenza a taglio e legge di Coulomb-Terzaghi, apparecchi di taglio
diretto e apparecchio triassiale, modalità esecutive della prova ed
utilizzo dei dati desumibili.
Prove geotecniche in situ. Programmazione delle prove geotecniche,
attrezzature e modalità esecutive delle prove correlazioni e dati desumibili.
Attrezzature per la misura delle pressioni neutre, modalità di
installazione e caratteristiche di funzionamento.
Pendii instabili. Teoria degli stati limite dei terreni, spinta attiva e
spinta passiva, tecniche di contenimento e verifiche di stabilità.
Controlli sui pendii instabili, grandezze da porre sotto controllo
strumentale, tecniche e strumenti per il controllo in continuo e periodico.
Rilievo di spostamenti mediante sistemi inclinometrici, tipi di strumenti
e caratteristiche, elaborazioni delle misure anche mediante PC.
Fondazioni superficiali. Reazioni del terreno, pressione limite di rottura,
carichi di sicurezza, cedimenti delle fondazioni e carichi ammissibili.
Fondazioni profonde. Caratteristiche costruttive e tipologie, distribuzione
dei carichi e tensioni indotte, calcolo della portata.
Obiettivi formativi
Conoscenza delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni e delle
loro relazioni con le principali problematiche nell'utilizzo dei terreni.
Conoscenza delle attrezzature e delle tecniche di utilizzo.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- K. Terzaghi, R.B. Peck: Geotecnica. Utet.
- C. Cestelli Guidi: Geotecnica e tecnica delle fondazioni. Hoepli.
- F. Lancellotta: Geotecnica. Zanichelli.
- P. Colombo, F. Colleselli: Elementi di geotecnica. Zanichelli.
- F Cestari: Prove geotecniche in sito. Geo-Graph.
Esercizi:
- Menzie, Simonson: Esercizi di geotecnica. Flaccovio.
- Colleselli Soranzo: Esercizi di geotecnica. Cleup.
- V. Pizzonia: Esercizi di geotecnica. Ordine Naz. Geologi.
- P. Colosimo: Problemi di geologia Tecnica. Nuove Ricerche.
Commissione d'esame: A. Pochini, A. Puccinelli, M. Verani,
G. D'Amato Avanzi, R. Giannecchini.
Orario di ricevimento: Lunedì, 10 – 13.

GEOTERMIA
(Codice insegnamento DD087)
4 CFU – 20 ore lezioni frontali; 14 ore eserc.; 2 gg. fuori sede

Alessandro Sbrana
Dipartimento di Scienze della Terra

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Programma del corso
Introduzione al corso: la geotermia fonte di energia rinnovabile a basso
impatto ambientale. Origine del calore terrestre. Il flusso di calore.
Conduzione e convezione. Anomalie geotermiche e geodinamica. Relazioni
tra vulcanismo e geotermia. Le sorgenti delle anomalie termiche nella crosta
superficiale, camere magmatiche in aree vulcaniche, intrusioni, aree distensive
(rift, ecc.). Il raffreddamento di corpi magmatici per conduzione e convezione.
I sistemi idrotermali. Classificazione. Sistemi in aree vulcaniche, sistemi
connessi ad intrusioni, sistemi connessi ad aree distensive. I fluidi
idrotermali. Acque e gas. Proprietà chimiche e fisiche. I minerali di
alterazione idrotermale. I processi di interazione acqua-roccia,
generalità. La zoneografia dei sistemi idrotermali. Esempi di sistemi
idrotermali in sfruttamento industriale.
I campi geotermici, tipi, caratteristiche e loro classificazione. Lo
sfruttamento dei campi geotermici. Usi dei fluidi geotermici.
Generazione di elettricità, concetti principali, panorama italiano e mondiale.
Usi diretti dei fluidi geotermici, tipi di impieghi (diagramma di Lindal),
situazione e prospettive. Energia geotermica ed ambiente. Impatto
ambientale legato a esplorazione e produzione dei fluidi geotermici.
Lezione fuori sede nell'area geotermica toscana: la geologia dei campi,
le manifestazioni naturali, l'alterazione idrotermale superficiale.
Lezione fuori sede negli impianti industriali ENEL di Larderello: gli
impianti di perforazione geotermica, gli impianti per la generazione di
elettricità, gli impianti per usi diretti dei fluidi geotermici.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei principi base dei sistemi geotermici, tipologie di sistemi
geotermici. Padronanza delle tecniche di esplorazione geotermica.
Padronanza degli aspetti geologici relativi alla utilizzazione e sfruttamento
dei fluidi geotermici.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Ellis A.J., Mahon W.A.J. (1977): Chemistry and Geothermal systems.
- Verdiani G., Sommaruga C. (1992): Elementi di Geotermia.
- Barbier E., Santoprete G. (1993): L'Energia Geotermica.
- Pirajno F. (1993): Hydrothermal mineral deposits.
- Wholetz K., Heiken G. (1993): Volcanology and Geothermal energy.
Commissione d'esame: A. Sbrana, P. Fulignati, P. Marianelli.
Orario di ricevimento: Lunedì, 11 – 13.

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IDROGEOLOGIA
(Codice insegnamento DD081)
4 CFU – 28 ore lezioni frontali; 8 ore esercitazioni

Roberto Giannecchini
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma
Richiami sui concetti di base dell’idrogeologia: ciclo idrologico, proprietà
idrogeologiche delle rocce, concetto di falda, legge di Darcy,
rappresentazioni idrogeologiche, intrusione salina, sorgenti,
perforazione, completamento e sviluppo pozzi.
Ricerca di acqua nel sottosuolo: tecniche di rilevamento diretto e
indiretto. Prospezioni geofisiche: indagini sismiche e geoelettriche.
Idrogeologia degli acquiferi carsici: definizioni, caratteristiche e
problematiche.
Le sorgenti: classificazioni principali, opere di captazione. Regime delle
portate delle sorgenti. Valutazione delle riserve idriche sotterranee:
concetti di riserva, risorsa e immagazzinamento. Studio degli
idrogrammi in regime non influenzato. Coefficiente di esaurimento.
Prove di pompaggio: individuazione dei parametri di pozzo, curva
caratteristica, portata critica, portata ottimale di esercizio, raggio di
influenza. Individuazione dei parametri dell’acquifero, permeabilità,
coefficiente di immagazzinamento, trasmissività. Teoria dell’equilibrio di
Dupuit e del non equilibrio di Theis, formule di approssimazione
logaritmica di Jacob. Prove di pompaggio a gradini di portata e di lunga
durata. Analisi dei limiti dell’acquifero. Interferenza tra pozzi: principio di
sovrapposizione degli effetti, effetto barriera.
Problemi geologici e idrogeologici connessi con l’utilizzazione delle acque
superficiali mediante invasi artificiali; tipi di opere di sbarramento, dighe
e traverse in calcestruzzo e materiali sciolti e relative problematiche.
Studio di fattibilità geologica e idrogeologica di uno sbarramento: rilievi
e prove sul terreno, prove di permeabilità della roccia di fondazione di
uno sbarramento, cenni relativi ai problemi esecutivi; tenuta del bacino
d’invaso e stabilità delle sponde del futuro lago.
Idrogeochimica: caratteristiche dell’acqua, composizione delle acque
sotterranee, caratteristiche chimiche dei principali ioni e molecole
disciolte; caratteristiche fisiche e chimiche delle acque sotterranee,
prelievo di campioni, diagrammi idrochimici principali; classificazione
delle acque.

Obiettivi formativi
Il corso si propone formare una figura professionale capace di
individuare, sfruttare, gestire e conservare la risorsa idrica; precisare e
risolvere le problematiche connesse con l’interferenza tra risorsa idrica e
attività antropica (pozzi, sorgenti, cave, discariche, inquinamento delle
falde acquifere, cuneo salino, costruzioni, sbarramenti, ecc.).

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Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto

Testi consigliati a carattere generale

CASTANY G. (1985) - Idrogeologia, principi e metodi. Flaccovio Ed,


Palermo.
CELICO P. (1986) - Prospezioni idrogeologiche Voll. 1 e 2. Liguori Ed.,
Napoli.
CERBINI G. & GORLA M. (2004) - Idrogeologia applicata. Geo-Graph,
Segrate.
CIVITA M. (2005) - Idrogeologia applicata e ambientale. Ambrosiana,
Milano.
CUSTODIO E. & LLAMAS M.R. (2005) - Idrologia sotterranea Voll. 1 e 2.
Flaccovio Ed, Palermo.

Per l’argomento “invasi artificiali”:


IPPOLITO F., NICOTERA P., LUCINI P., CIVITA M., DE RISO R. (1975) -
Geologia Tecnica. Isedi.
SCESI L. & PAPINI M. (1997) - Il rilevamento geologico-tecnico. Città
Studi Edizioni.
TANZINI M. (2008) – Impianti idroelettrici. Flaccovio Ed, Palermo.

Commissione d'esame: R. Giannecchini, A. Puccinelli, G. D’Amato


Avanzi, A. Pochini.

Orario di ricevimento:

49
METODOLOGIE DI ANALISI STRUTTURALE
(Codice insegnamento DD088)
3 CFU – 24 ore lezioni frontali

Michele Marroni
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


Tecniche geometriche e cartografiche: Orientazione e giacitura di
superfici planari (strike, dip, apparent dip) metodi grafici e trigonometrici
per il calcolo dell'inclinazione apparente e determinazione della direzione
ed inclinazione di un piano da misure di inclinazione apparente.
Calcolo dello spessore e della profondità di un livello.
Definizione di spessore e profondità di un livello. Metodi di misura
diretta dello spessore di un livello. Metodi di misura indiretta dello
spessore di un livello su superfici orizzontali ed inclinate lungo direzioni
ortogonali e trasversali alla direzione del livello. Metodi di calcolo della
profondità di un livello.
Relazioni fra piani e topografia.
Geometrie dell'intersezione fra piani e superficie topografica,
determinazione della direzione ed inclinazione di un piano da una
superficie topografica. Costruzione della direzione ed inclinazione di un
piano dati tre punti sulla superficie topografica.
Geometrie dei sistemi plicativi: Analisi geometrica delle pieghe.
Decrizione classificazione delle pieghe. Classificazione secondo il metodo
delle isogone. Classificazione secondo dip e plunge.
Pieghe parallele. Costruzione di una piega parallela e profondità di
piegamento. Pieghe simili. Geometrie di piegamenti sovrapposti in due
dimensioni e metodi di analisi geometrica. Pieghe e topografia.
Relazione fra forma delle pieghe e superficie topografica. Metodi di
costruzione del profilo di una piega con asse inclinato.
Analisi strutturale: Analisi geometrica di aree deformate.
Concetti base: scala di osservazione, stile deformativo, rapporti
geometrici, rapporti temporali.
Analisi di strutture plicative in aree monodeformate e polideformate,
raccolta e interpretazione dei dati, individuazione dei piani assiali,
riconoscimento e definizione di domini strutturali omogenei.
Diagrammi per la determinazione dell'asse e del piano assiale. Analisi
dei diagrammi di densità.
Piegamenti sovrapposti e individuazione di domini omogenei di piegamento.
Obiettivi formativi
Conoscenza delle metodologie di base dell’analisi strutturale, capacità di
raccolta dati ed analisi strutturale in aree mono e polideformate.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto (+elaborato scritto).

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Testi consigliati
- Leyshon P.R., Lisle R.J.: Stereographic projection techniques in Structural
Geology. Butterworth-Heiemann.
- Park R.G.: Foundations of Structural Geology. Blakie.
- Passchier C.W & Trouw R.A.J. (1996): Microtectonics. Springer-Verlag.
- Ragan D.M.: Structural Geology. An introduction to geometrical techniques.
John Wiley & Sons.
Commissione d’esame: M. Marroni, G. Molli, G. Musumeci.
Supplenti: L. Pandolfi, C. Montomoli.
Orario di ricevimento: Giovedì, 11 – 13.

MINERALOGIA APPLICATA
(Codice insegnamento DD091)
4 CFU – 24 ore lezioni frontali; 14 ore esercitazioni

Marco Franzini
Dipartimento di Scienze della Terra

Il corso intende presentare, avvalendosi di esempi opportunamente


selezionati, le strategie attraverso le quali le nozioni ed i metodi
sperimentali della Mineralogia permettono di rispondere a domande
conoscitive relative alla produzione, caratteristiche, impiego, durata dei
più diversi materiali solidi naturali o artificiali, ed a fornire le indicazioni
operative utili per il loro miglioramento e un più adeguato utilizzo.
Argomenti da conoscere per poter frequentare efficacemente il corso:
basi di cristallografia, cristallochimica e cristallofisica.
Programma del corso
Leganti a calce area o idraulica e ricostruzione delle tecniche antiche per
la loro produzione. L’anisotropia delle proprietà cristallofisiche ed il
degrado fisico-meccanico delle rocce. Le proprietà dei fillosilicati e le loro
applicazioni nella produzione di terrecotte e porcellane, nello studio di
inquinamenti ambientali, nella consolidazione dei versanti. L’industria
vetraria – il cristallo colorato da edilizia. Il colore dei marmi ed il loro
degrado in opera.
Esercitazioni in laboratorio: misura di proprietà fisiche di minerali, rocce,
leganti a calce; tecniche di preparazione dei campioni per la diffrattometria
di polveri a raggi X con particolare riferimento ai minerali
argillosi.Obiettivi formativi
Conoscenza delle proprietà e impieghi delle calci aeree e idrauliche, delle
argille da laterizi e ceramiche, della produzione di vetri colorati da edilizia.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati: Appunti e dispense interne al corso.
Commissione d’esame: M. Franzini, L. Leoni, M. Lezzerini.
Orario di ricevimento: Lunedì, 9 – 13.

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PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI
(Codice insegnamento DD297)
4 CFU – 32 ore lezioni frontali

Walter Landini
Dipartimento di Scienze della Terra

Gli adattamenti morfologici-funzionali dei vertebrati nell'ambiente terrestre.


I processi di terrestrializzazione: il passaggio pesci-anfibi e la
problematica devoniana.
La radiazione dei tetrapodi basali. Modeli adattativi anfibiani durante il
Carbonifero.
L’origine dei rettili. Modelli di radiazione rettiliana nel permo-trias.
I sinapsidi meccanismi adattativi ed origine dei mammiferi. L’origine del
volo e la radiazione degli pterosauri.
L’origine dei dinosauri e la radiazione tardo-triassica. La radiazione
giurassica: modelli adattativi e paleobiogeografici. Gli uccelli: origine
evoluzione e dinamiche del volo.
La radiazione cretacica: modelli adattivi e paleobiogeografici.
La grande estinzione cretacico/terziaria.
Modelli di radiazione mammaliana.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei modelli di evoluzione e dei meccanismi di estinzione
negli ecosistemi terrestri. Conoscenza della sistematica dei principali
gruppi di vertebrati. Acquisizione delle principali tecniche di scavo,
recupero e conservazione.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Benton M.J.: Paleontologia dei Vertebrati. Franco Lucisano Editore.
- Appunti del docente.
Commissione d’esame: W. Landini, G. Bagnoli, L. Ragaini,
G. Bianucci, G. Carnevale.
Orario di ricevimento: Giovedì, 14 – 16.

PEDOLOGIA
(Codice insegnamento GG156)
3 CFU – 24 ore lezioni frontali

Giovanni Zanchetta
Dipartimento di Scienze della Terra

Scopo del corso


Il suolo come interfaccia naturale fra atmosfera, idrosfera, biosfera e
litosfera rappresenta una risorsa naturale delicata e difficilmente

52
rinnovabile, sede delle principali attività antropiche e componente
fondamentale per l’ecologia del pianeta. Lo studio del suolo è oggi
largamente interdisciplinare con ricadute ed applicazioni nei più svariati
settori scientifici. Il corso si propone di fornire le conoscenze generali
relative alla formazione dei suoli, in ambienti e su substrati diversi, ed
alla conseguente composizione, struttura ed insieme di proprietà fisiche
e chimiche, così da mettere lo studente in grado di utilizzare con
cognizione di causa testi, pubblicazioni e carte dove sono affrontati e/o
utilizzati concetti e metodi propri della disciplina.
Programma del corso
L’interfaccia litosfera, idrosfera ed atmosfera ed il processo di
“weathering”. L’alterazione dei minerali, delle rocce e della materia
organica, i prodotti dell'alterazione. Il ruolo dell’acqua. Nozioni di
chimica e chimico-fisica del suolo, tipologia e condizioni di formazione
delle nuove fasi e loro stabilità/mobilità. I fattori della pedogenesi ed i
processi pedogenetici principali, relazione fra suolo, clima ed ambiente.
Composizione, struttura e modelli di formazione del suolo. Tipologie di
suoli e variazioni delle proprietà fisico-chimiche in ambienti diversi e
lungo il profilo. La classificazione dei suoli: i principali criteri e la
correlazione fra i vari tipi di classificazione. Come si descrive un suolo e
criteri per il suo riconoscimento in campagna. Erosione, degrado ed
inquinamento della copertura pedologica.
Obiettivi formativi
Conoscenza della struttura del profilo e delle caratteristiche degli
orizzonti nei principali tipi di suolo, capacità di lettura ragionata delle
varie classificazioni in uso nelle carte dei suoli.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Cremaschi M., Rodolfi G. (1991): Il suolo. Pedologia nelle Scienze della Terra e
nella valutazione del territorio. NIS, Roma, 428 pp.
- Baize D., Jabiol B. (1995): Guide pour la description des sols. INRA Ed., Paris, 375 pp.
- Birkeland P.W. (1974): Pedology, weathering and geomorphological research.
Oxford Univeristy Press, London, 285 pp.
- Magaldi D., Ferrari G.A. (1984): Conoscere il suolo: introduzione alla
pedologia. ETAS Libri, Milano, 107 pp.
Commissione d’esame: G. Zanchetta, G. Leone, P. Macera.
Orario di ricevimento: Mercoledì, 9 - 10.

PETROGRAFIA APPLICATA
(Codice insegnamento DD092)
4 CFU – 24 ore lezioni frontali; 14 ore laboratorio

Marco Lezzerini
Dipartimento di Scienze della Terra

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Programma del corso
Le rocce ed il loro impiego in architettura: classificazione scientifica e
commerciale (marmi, graniti e pietre), estrazione, trasformazione e
campi di impiego. Caratteristiche chimiche e minero-petrografiche,
proprietà fisiche, proprietà di resistenza a sollecitazioni meccaniche ed
altre proprietà tecniche (divisibilità, colore, ecc.) dei materiali lapidei. Il
deterioramento naturale delle rocce. Il deterioramento della pietra in
opera: cause ed effetti. Problemi e tecniche di intervento conservativo-
protettivo di opere realizzate con materiali lapidei. Le pietre del costruito
storico: pietre ornamentali e da costruzione dell'antichità classica e
dell'edilizia medievale delle principali città della Toscana. Principali
materiali lapidei coltivati e/o commercializzati in Italia. Rocce utili come
materie prime industriali: aggregati, argille industriali e da laterizi,
pietre da calce, rocce per leganti idraulici, gesso, materie prime per la
produzione di vetro, refrattari, isolanti termici e acustici.
Caratterizzazione, produzione ed impiego di malte a base di leganti
inorganici (leganti antichi e cementi moderni). Le argille e le loro
proprietà: elementi di tecnologia e di archeometria dei materiali
ceramici.
Laboratorio
Studio qualitativo e quantitativo di materiali lapidei naturali e dei loro
prodotti di degrado mediante tecniche distruttive e non distruttive (OM,
XRF, XRPD, TG/DSC/QMS, SEM/EDS). Misura delle principali proprietà
fisiche e meccaniche (densità reale ed apparente, assorbimenti d’acqua
per capillarità ed immersione totale, porosità aperta e porosità totale,
resistenza meccanica a compressione, flessione e taglio, durezza Knoop)
di materiali lapidei naturali e derivati (marmi, graniti, pietre, malte,
aggregati), secondo i metodi di prova prescritti dalle vigenti normative
nazionali ed internazionali (UNI, UNI EN, ASTM). Confezionamento e
caratterizzazione di paste, di malte aeree e di malte cementizie a
diverso rapporto acqua/legante.
Obiettivi formativi
Il corso, di carattere teorico e pratico, ha lo scopo di fornire le
conoscenze di base sull'utilizzo delle rocce come materiali naturali da
costruzione e per usi industriali. Alla fine del corso, gli studenti dovranno
conoscere e saper classificare i geomateriali utilizzati in edilizia, valutare
le migliori condizioni di impiego dei materiali lapidei naturali ed artificiali
in base alle loro caratteristiche chimiche, minero-petrografiche ed alle
loro proprietà tecniche, e riconoscere le forme di alterazione e degrado
della pietra in opera.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- AA.VV. (a cura di Lorenzo Lazzarini) (2004): Pietre e Marmi Antichi. CEDAM,
Padova, pp. 194.
- Amoroso G.G. (2002): Trattato di scienza della conservazione dei monumenti.
Alinea, Firenze, pp. 416.

54
- Amoroso G.G., Fassina V. (1983): Stone decay and conservation. Elsevier,
Amsterdam, pp. 453.
- Collepardi M. (1991): Scienza e tecnologia del calcestruzzo. Hoepli, Milano,
pp. 551.
- Desio A. (1985): Geologia applicata all'Ingegneria. Hoepli, Milano, pp. 1193.
- Fiori C. (2006): I materiali dei beni culturali. Aracne, Roma, pp. 196.
- Franceschi S., Germani L. (2007): Il degrado dei materiali nell’edilizia. DEI,
Roma, pp. 179.
- Lazzarini L., Laurenzi Tabasso M. (1986): Il Restauro della Pietra. CEDAM,
Padova, pp. 319.
- Manning D.A.C. (1995): Industrial minerals. Chapman & Hall, London, pp. 276.
- Menicali U. (1992): I materiali dell’edilizia storica. Carocci, Roma, pp. 304.
- Primavori P. (1999). Pianeta pietra. Zusi, Verona, pp. 326.
- Smith W.F. (2004): Scienza e tecnologia dei materiali. McGraw-Hill, Milano, pp. 900.
- Taylor H.F.W. (1990): Cement chemistry. Academic Press, London, pp. 475.
- Winkler E.M. (1997): Stone in Architecture: Properties, Durability (3rd ed.).
Springer-Verlag, Berlin, pp. 313.
Commissione d’esame: M. Lezzerini, P. Armienti, M. Franzini,
A. Gioncada, L. Leoni, R. Mazzuoli,
Orario di ricevimento: Lunedì e Martedì, 11 - 13.

RILEVAMENTO GEOLOGICO-STRUTTURALE
(Codice insegnamento DD077)
3 CFU – 4 ore lezioni frontali; 8 gg. fuori sede

Michele Marroni
Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del corso


Criteri e tecniche di rilevamento geologico in aree con tettonica complessa
e polifasata. Riconoscimento delle strutture di origine meccanica
(foliazioni, lineazioni, ecc.) e loro significato. Analisi dei piegamenti
sovrapposti e sul loro riconoscimento sul terreno e nelle carte geologiche.
Andamento dei piani assiali delle pieghe delle varie fasi tettoniche sulle
carte geologiche e sulle sezioni. Criteri di individuazione delle tracce delle
sezioni in aree polideformate. Rilevamento dei sistemi di fratturazione.
Il corso è articolato in lezioni ed esercitazioni in aula e sul terreno, queste
ultime mediante otto escursioni della durata di un giorno ciascuna.
Al termine del corso ogni studente dovrà presentare un rilevamento
geologico svolto autonomamente in un’area concordata con il docente
corredato di note illustrative.
OBBLIGO DI FREQUENZA ALLE LEZIONI E ALLE ESERCITAZIONI SUL TERRENO
Obiettivi formativi
Riconoscimento sul terreno di strutture polifasate e loro
rappresentazione su carta geologico-strutturale. Capacità di realizzare

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una carta geologico-strutturale completa con sezioni geologiche, legenda
e note illustrative in aree complesse polideformate.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto (+ elaborato scritto).
Testi consigliati
- Mc Clay K. (1992): The mapping of geological structures. Geological society of
London, Handbook series, John Wiley & Sons.
- Roberts J.L. (1982): Introduction to Geological maps and structures. Pergamon Press.
Commissione d’esame: L. Pandolfi, P. Pertusati, M. Marroni, G. Molli,
C. Montomoli, G. Musumeci.
Orario di ricevimento: Lunedì, 9 - 12 e 14 – 16.

TECNICHE DELLA SICUREZZA AMBIENTALE


(Codice insegnamento II410 – 6 CFU)

Insegnamento mutuato con “Analisi degli incidenti” del Corso di Laurea


in Ingegneria della Sicurezza Industriale e Nucleare

TELERILEVAMENTO GEOLOGICO
(Codice insegnamento HH069)
6 CFU – 40 ore lezioni frontali; 14 ore laboratorio

Argomenti da conoscere per poter frequentare efficacemente il corso:


basi di Fisica generale; Geometria ed algebra lineare.
Programma del corso
Concetto di Telerilevamento, sistema di telerilevamento e sue componenti,
principali vantaggi e svantaggi, principali campi di applicazione. Radiazione
elettromagnetica e spettro elettromagnetico, leggi fisiche fondamentali
(conservazione dell’energia, Planck, Stefan-Boltzmann, Corpo Nero,
Wien, Kirchhoff), propagazione dell’energia e definizioni; interazione
radiazione elettromagnetica con atmosfera e con materia, effetto
atmosfera sulla radiazione (scattering selettivo, assorbimento), finestre
atmosferiche, definizione terminologiche (assorbività, emissività,
trasmissività e riflettanza), geometrie della radiazione (leggi della
riflessione, riflettanza diffusa e riflettanza lambertiana).
Curve di riflettanza e comportamenti spettrali delle principali superfici
(acqua, suolo, vegetazione); assorbanza dell’acqua; schema di
assorbimento e riflessione nelle foglie.
Formato delle immagini digitali, conversione da analogico a digitale,
visualizzazione a colori delle immagini telerilevate. Teoria del colore e
meccanismi della visione. Sistemi additivi (RGB), sottrattivi (CYMB),
sistemi IHS. Dati telerilevati multispettrali ed iperspettrali. Lunghezze
d’onda e bande. Campionamento, quantizzazione e memorizzazione

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delle immagini digitali. Piattaforme del telerilevamento (caratteristiche e
orbite), caratteristiche dei sensori, sensori attivi e passivi (vantaggi e
svantaggi), scansione along track e across track, caratteristiche delle
immagini telerilevate (risoluzione spettrale, radiometrica, geometrica e
temporale), geometrie e distorsioni per sistemi passivi (IFOV, sensori
ottici e scanner) e per sistemi attivi (Slant Range, sensori radar).
Telerilevamento a microonde, funzionamento del radar, bande e
frequenze, geometrie di acquisizione, interazioni con i bersagli, rugosità
e umidità, risposte delle superfici, distorsioni delle immagini e speckle,
apertura sintetica e SAR, fase e ampiezza, cenni di interferometria e
tecniche multiinterferometriche (Permanent Scatterers).
Principali sensori e missioni satellitari:satelliti meteorologici (Meteosat,
AVHRR, GOES), satelliti per osservazioni degli oceani (CZCS, SeaWIFS),
satelliti osservazione Terra (Landsat MSS, TM, SPOT, IRS, Terra),
satelliti ad alta risoluzione (Ikonos e Quickbird), satelliti iperspettrali
aviotrasportati (Mivis e Aspis), satelliti con sensori Radar (Jers, ERS,
Radarsat, Envisat). Come procurarsi immagini da satellite e come
scegliere (sistemi di riferimento path/row), copertura nuvolosa, periodo
di ripresa. Pre-elaborazioni e calibrazioni, correzioni radiometriche e
geometriche. Enfatizzazione delle immagini, sogliatura e maschere,
stretching, istogrammi e scatterplot, filtri. Color composite, trattamento
ed elaborazioni delle immagini: operazioni aritmetiche tra bande,
rapporto tra bande, indici di vegetazione, indici legati alla linea dei suoli,
Analisi delle Componenti Principali, decorrelation stretch, pan-
sharpening, Tasseled Cap Transformation. Classificazione delle immagini
(unsupervised e supervised), metodi classificativi, matrici di confusione
ed accuratezza della classificazione. Applicazioni ed esempi.
Obiettivi formativi
Capacità di gestire il dato standard derivato da tecniche di
telerilevamento (immagini da sensori su piattaforma satellitare e aerea);
conoscenze di base per la scelta del sensore più idoneo in funzione
dell’obiettivo prefissato; conoscenza di base delle tecniche di analisi di
immagine e produzione di immagini tematiche specifiche (copertura del
suolo, indice di vegetazione, ecc.).
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Gomarasca M.A. (2004): Elementi di Geomatica. Ed. Associazione Italiana di
Telerilevamento (AIT), pp. 618.
- Brivio P.A., Lechi G.M., Zilioli E. (1992): Il telerilevamento da aereo e da
satellite. Carlo Delfino Editore, 324 pp.
- Lillesand T.M., Kiefer R.W. (1999): Remote Sensing and Image Interpretation.
John Wiley & Sons.
Commissione d’esame:
Orario di ricevimento:

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TERMODINAMICA PER GEOLOGI
(Codice insegnamento CC152)
6 CFU – 48 ore lezioni frontali

Pierluigi Riani
Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (Via Risorgimento, 35)

Argomenti da conoscere per poter frequentare efficacemente il corso:


nozioni minime di Fisica, di Matematica e di Chimica generale.
Programma del corso
Termodinamica classica. Definizioni di base: sistema e sue possibili
caratterizzazioni, ambiente, temperatura, calore, lavoro. Stato di un sistema,
variabili di stato, equazioni di stato. Trasformazioni. Trasformazioni reversibili
e irreversibili. Primo principio della termodinamica: relazioni fra scambi di
calore e di lavoro. Energia interna. Capacità termiche a volume e a pressione
costante. Entalpia. Applicazioni chimiche del primo principio della
termodinamica: la termochimica. Formulazioni del secondo principio della
termodinamica. Le macchine termiche cicliche e il loro rendimento. Il
rendimento limite di una macchina termica che lavora reversibilmente.
Calcolo del rendimento limite tramite il ciclo di Carnot. Analisi del ciclo di
Carnot; estensione dell'analisi a un ciclo reversibile generico e definizione
della grandezza entropia. Condizioni sulle variazioni di entropia in una
trasformazione generica all'interno di un sistema isolato.
Sistemi a composizione variabile e conseguente aumento delle variabili
necessarie per la definizione dello stato del sistema. Introduzione delle
funzioni termodinamiche ausiliarie energia libera di Helmoltz ed energia
libera di Gibbs. Il potenziale chimico e le sue implicazioni sulle condizioni
di equilibrio. Equilibri di fase in sistemi a un componente: equazione di
Clapeyron ed equazione di Clausius - Clapeyron. Il potenziale chimico
nei gas perfetti, puri e in miscela. Il potenziale chimico nei gas reali, puri
e in miscela. La fugacità. L'equilibrio chimico in fase gassosa.
Il potenziale chimico e la tensione di vapore. Leggi limite di Raoult e di
Henry. Definizione di Attività. L'equilibrio chimico in fase condensata.
Gas perfetti e gas reali. L'equazione di stato dei gas perfetti. Deviazioni
dall'idealità e introduzione del fattore di comprimibilità Diagrammi pV/RT-p a
basse pressioni e ad alte pressioni. La liquefazione e le grandezze critiche.
Significato della temperatura critica e della pressione critica. La spiegazione
del comportamento dei gas reali e il modello di Van der Waals.
Tentativo di costruzione di un'equazione di stato dei gas reali in termini
di grandezze ridotte: l'equazione degli stati corrispondenti.
Cinetica formale. Definizioni di base: velocità di reazione, equazione cinetica.
Equazioni cinetiche semplici e ordine di reazione. Reazioni del 1° ordine e
tempo di dimezzamento. Reazioni del 2° ordine del tipo R = k Ca2. Tempo di
dimezzamento. Reazioni del 2° ordine del tipo R = k CaCb. Analisi dei risultati.
Reazioni consecutive del 1° ordine. Analisi dei risultati. Deduzione dell'ordine di
reazione a partire da dati sperimentali. Leggi cinetiche e meccanismo di
reazione. L'importanza degli stadi lenti. La teoria dello stato stazionario.

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Applicazioni. Fondazioni termodinamiche della teoria di geotermometri e
geobarometri.
Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: definire le
principali funzioni termodinamiche; collegare le variazioni delle principali
funzioni termodinamiche a dati sperimentali accessibili; enunciare ed
applicare il primo e il secondo principio della termodinamica; utilizzare
dati termodinamici tabulati per calcolare entalpie di reazione e costanti
di equilibrio; applicare a problemi geologici (geotermometri e
geobarometri) alcune nozioni di termodinamica.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Atkins P.W.: Fondamenti di Chimica fisica. Zanichelli.
Commissione d’esame: P. Riani, C. Guidotti, R. Montagnani.
Orario di ricevimento: Giovedì, 11 – 13.

TOPOGRAFIA
(Codice insegnamento HH098 – 3 CFU)
Insegnamento mutuato con un modulo di Topografia e Cartografia per il
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
Programma del corso
Geodesia e sistemi di riferimento: Geoide, ellissoide, sfera locale,
sistemi di riferimento italiano, UTM, ecc..
Cartografia: Concetto di rappresentazione cartografica, le cartografia
italiane e mondiale, informatizzazione della cartografia, la fotogrammetria.
Procedure topografiche: Strumenti per la misura di angoli e distanze, i
ricevitori satellitari, determinazione della posizione di punti.

VULCANOLOGIA
(Codice insegnamento D082)
4 CFU – 32 ore lezioni frontali

Roberto Santacroce; Paola Marianelli


Dipartimento di Scienze della Terra

Programma del I MODULO (R. Santacroce)


Il vulcanismo, concetti generali: origine dei magmi, vulcani e geodinamica.
Il magma: proprietà fisiche e reologiche. Parametri che controllano la
viscosità; composizione chimica del fuso, contenuto in cristalli, volatili,
temperatura.
Il processo di risalita dei magmi. Evoluzione dei principali parametri fisici
e della reologia del magma durante la risalita. Il processo di

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vescicolazione. Formazione accrescimento ed evoluzione delle bolle.
Frammentazione del magma.
Il vulcanismo effusivo. Classificazione dell’attività effusiva. Colate di lava
e campi di lava. Lave sottomarine e ialoclastiti. Duomi e colate.
Programma del II MODULO (P. Marianelli)
Il vulcanismo esplosivo. Attività esplosiva magmatica, idromagmatica,
freatomagmatica e freatica. Colonne sostenute e colonne collassanti.
Classificazione delle eruzioni esplosive. Eruzioni hawaiiane, stromboliane,
pliniane, vulcaniane, surtseyane, freatopliniane. Generalità sui depositi
piroclastici. Le strutture dei vulcani. Litologia delle rocce vulcaniche.
Cenni di pericolosità dei fenomeni vulcanici. Energia e vulcani.
Obiettivi formativi
Conoscenza dei modelli di vulcanismo e geodinamica. Relazioni tra
composizione, reologia dei magmi ed eruzioni. Conoscenza dei
meccanismi del vulcanismo effusivo ed esplosivo. Conoscenza della
litologia delle rocce vulcaniche.
Verifica dell’apprendimento: esame orale con voto.
Testi consigliati
- Fisher R.V. & Schminke H.U. (1984): Pyroclastic rocks. Springer-Verlag, Berlin.
473 pp.
- Giacomelli L. & Scandone R. (2002): Vulcani e eruzioni. Pitagora Ed., Bologna.
- Sigurdsson H. (Editor in Chief) (2000): Encyclopedia of Volcanoes. Academic
Press. San Diego. 1417 pp.
Commissione d’esame: A. Sbrana, M. Rosi, P. Marianelli.
Orario di ricevimento:
P. Marianelli: gio.: 10-12
A. Sbrana: Lunedì, 11 – 13.

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15. ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Docente Giorno e ora Tel. (050) E-mail

Angelini F. lun.: 15-17 2214340 franco.angelini@pi.infn.it


lun.: 11-12.
Armienti P. 2215708 armienti@dst.unipi.it
gio.: 15.30-17
Bagnoli G. mar.: 16-18 2215768 bagnoli@dst.unipi.it
mar.: 9-11
Baroni C. 2215731 baroni@dst.unipi.it
gio.: 16-18
Beverini N. gio.: 15-17 2214520 beverini@df.unipi.it
ora successiva prima
Bisson M. 8311950 bisson@pi.ingv.it
lezione della settimana
Calderazzo F. gio.: 14-16 2219218 facal@dcci.unipi.it

Carosi R. lun.: 11-13 2215727 carosi@dst.unipi.it

Ciampini D. mer.: 14-18 2214532 ciampini@df.unipi.it

D'Amato Avanzi G. lun.: 9-12 2215724 damato@dst.unipi.it


lun.: 12-13
D'Orazio M. 2215709 dorazio@dst.unipi.it
mar.: 12-13
Franzini M. lun.: 9-13 2215753 franzini@dst.unipi.it

Giammanco F.

Giannecchini R.
lun.: 11-13
Innocenti F. 2215707 innocen@dst.unipi.it
mar.: 11-13
dopo seconda lezione
Kukavicic M. minja.kukavicic@gmail.com
della settimana
Landini W. mar.: 16-18 2215742 landini@dst.unipi.it

Leoni L. tutti i gg.: 9-13 e 16-18 2215759 leoni@dst.unipi.it


lun.: 11-13
Lazzerini M. 2215791 lezzerini@dst.unipi.it
mar.: 11-13
Macera P. gio.: 10-12 2215792 macera@dst.unipi.it

Marianelli P. gio.: 10-12 2215711 marianelli@dst.unipi.it

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Marroni M. gio.: 11-13 2215732 marroni@dst.unipi.it

Docente Giorno e ora Tel. (050) E-mail


mar.: 14-15
Mazzotti A. 2215794 mazzotti@dst.unipi.it
mer.: 14-15
Ottria G. gio.: 9-11 2215838 ottria@dst.unipi.it

Pandolfi L. lun.: 9-12 e 14-16 2215744 pandolfi@dst.unipi.it

Patacca E. mar.: 11-13 2215729 patacca@dst.unipi.it


mar.: 10-12
Perchiazzi N. 2215769 natale@dst.unipi.it
mer.: 10-12
Perilli N. mer.: 11-13 2215758 perilli@dst.unipi.it

Pertusati P. lun.: 11-13 2215730 pertusati@dst.unipi.it

Pochini A. lun.: 10-13 2215721 pochini@dst.unipi.it

Puccinelli A. lun.: 11-13 2215723 pucci@dst.unipi.it

Ragaini L. gio.: 14-16 2215741 ragaini@dst.unipi.it

Rapetti F. lun.: 9.30-12.30 2215746 rapetti@dst.unipi.it

Riani P. gio.: 11-13 2219398 riani@dcci.unipi.it


lun.: 12-13
Rocchi S. 2215710 rocchi@dst.unipi.it
mar.: 12-13
Rosi M. gio.: 11-13 2215712 rosi@dst.unipi.it
santacroce@dst.unipi.it
Santacroce R. 2215718

Sbrana A. lun.: 11-13 2215714 sbrana@dst.unipi.it

Scandone P. gio.: 16-18 2215850 scandone@dst.unipi.it

Verani M. lun.: 10-12 2215722 verani@dst.unipi.it

Zanchetta G. mer.: 9-10 2215795 zanchetta@dst.unipi.it

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Per ulteriori informazioni sui docenti e per eventuali variazioni
dell’orario di ricevimento, v. UniMap (http://unimap.unipi.it/) e
pagine personali sul sito del Dipartimento di Scienze della Terra
(http://www.dst.unipi.it/docenti.html).

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16. Indirizzi utili

Preside della Facoltà di Scienze M.F.N. (Prof. Umberto Mura)


Via Buonarroti n. 1;
Tel. 050 2213300; Fax 050 2213299; didattica@smfn.unipi.it

Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Triennale in Scienze


Geologiche (Prof. Carlo Baroni)
Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria 53
Tel. 050/2215731; Fax 050-2215800; baroni@dst.unipi.it

Vice Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Triennale in


Scienze Geologiche (Prof.ssa Patrizia Macera)
Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria 53
Tel. 050/2215792; Fax 050-2215800; macera@dst.unipi.it

Segretario del Consiglio di Corso di Laurea Triennale in Scienze


Geologiche (Dott. Giovanni Musumeci)
Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria, 53
Tel. 050-2215745; Fax 050-2215800; gm@dst.unipi.it

Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Specialistica in


Scienze Geologiche (Prof. Pietro Armienti)
Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria, 53
Tel. 050-2215708; Fax 050-2215800; armienti@dst.unipi.it

Segretario del Consiglio di Corso di Laurea Specialistica in


Scienze Geologiche (Dott.ssa Chiara Montomoli)
Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria, 53
Tel. 050-2215844; Fax 050-2215800; montomoli@dst.unipi.it

Presidente Commissione di Laurea (Prof. Mauro Rosi)


Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria 53
Tel. 050-2215712; Fax 050-2215800; rosi@dst.unipi.it

Presidente della Commissione Didattica (Prof. Paolo Scandone)


Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria, 53
Tel. 050-2215728; Fax 050-2215800; scandone@dst.unipi.it

Segreteria didattica (Dott.ssa Angela Robessi)


Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria, 53
Tel. 050-2215832; Fax 050-2215800; robessi@dst.unipi.it

Segreteria Studenti Scienze M.F.N.


Via Buonarroti
Tel. 050-2213409, 050-2213411, 050-2213447; Fax 050-2213421
Numero Verde 800-018600; segr_stud@adm.unipi.it
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Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale
Via Risorgimento, 35
Tel. 050-2219000; Fax 050-2219260

Dipartimento di Fisica
Complesso ex-Marzotto, via Buonarroti, 2
Tel. 050-2214000; Fax 050-2214333

Dipartimento di Matematica
Via Buonarroti, 2
Tel. 050-2213223; Fax 050-2213224

Dipartimento di Scienze della Terra


Via S. Maria, 53
Tel. 050-2215700; Fax 050-2215800

All'indirizzo http://www.unipi.it/studenti/servizi/index.htm si trovano


informazioni utili per gli studenti dell'Ateneo Pisano:
• Servizio di ascolto e consulenza
Un aiuto per superare problemi di inserimento, metodo di studio e altro
• Carta più
Carta più, la carta elettronica per gli studenti
• Alice, il portale degli studenti
Alice permette di controllare la propria carriera (esami sostenuti), offre un
servizio di webmail e mette a disposizione i moduli MAV per pagare le tasse.
• Ufficio per gli studenti disabili
USID, Ufficio per il sostegno e l'integrazione degli studenti disabili
• Part-time studenti
Le collaborazioni degli studenti alle attività universitarie
• Studiare le lingue
L'attività del Centro linguistico interdipartimentale

Per informazioni: Ufficio “Studenti e laureati - Attività Orientamento”


Via Fermi, 8
E-mail: orientamento@adm.unipi.it
Tel.:+39 0502212014/015
Fax:+39 0502212037

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17. Calendario didattico 2009/2010

Inizio Lezioni I semestre lunedì 5 ottobre 2009


Termine Lezioni frontali I sem. venerdì 29 gennaio 2010
Vacanze Natale 22 dicembre 2009 – 6 gennaio 2010
I e II appello esami 1-20 febbraio 2010
Inizio Lezioni II semestre lunedì 22 febbraio 2010
Sospensioni lezioni per appelli
straordinari e campo 29 aprile – 11 aprile
interambito (II anno) 1 aprile – 6 aprile 2010
Vacanze Pasqua
Termine lezioni frontali II sem. venerdì 28 maggio 2010
Escursioni e lezioni fuori sede 31 maggio – 30 giugno 2010
III appello esami 31 maggio – 30 giugno 2010
IV appello esami 1 luglio – 30 luglio 2010
V e VI appello esami 1 settembre – 30 settembre 2010

18. Esami di Laurea

16 ottobre 2009
Sessione autunnale (2008/9)
18 dicembre 2009
19 febbraio 2010
Prolungamento sessione
14 maggio 2010
autunnale (2008/9)
18 giugno 2010
Sessione estiva (2009/10)
23 luglio 2010
22 ottobre 2010
Sessione autunnale (2009/10)
10 dicembre 2010

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19. Mappa di Pisa

1. Dipartimento di Scienze della Terra


Via Santa Maria, 53-24
2. Polo Didattico Carmignani
Piazza dei Cavalieri, 6
3. Segreterie Studenti
Largo B. Pontecorvo, 3 (Complesso Ex Marzotto)
4. Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Largo B. Pontecorvo, 4 (Complesso Ex Marzotto)
5. Stazione FF.SS.
Piazza Stazione, 10

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