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MANUALE DELLA QUALITA’

Riconoscimento della Laurea di Primo Livello del


Politecnico di Torino a Parte 66

Preparato da: Quality Manager, Prof. Ing. Giorgio GUGLIERI


Program Manager, Ing. Gaetano Maria DI CICCA

Approvato da: Referente del Corso di Studio in Ingegneria Aerospaziale, Prof. Ing. Sergio CHIESA
Sommario
INTRODUZIONE ........................................................................................................................................... 5

PERIODO DI VALIDITÀ E ALLEGATI ............................................................................................................. 8

PARTE 0 - CHIAVI DI LETTURA ............................................................................................................... 9

CHIAVI DI LETTURA DEL PRESENTE DOCUMENTO ................................................................................... 10

PARTE 1 - ORGANIZZAZIONE DI ATENEO......................................................................................... 14

1. L’ORGANIZZAZIONE: GLI ORGANI DI GOVERNO............................................................................... 15


2. RISORSE UMANE .................................................................................................................................. 17
3. ANALISI DEI FABBISOGNI DI FORMAZIONE ....................................................................................... 18
4. PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEL PROCESSO FORMATIVO ............................................................. 24
5. PROCEDURE ORGANIZZATIVE ............................................................................................................ 27
6. ACCESSIBILITÀ.................................................................................................................................... 28

PARTE 2 - INFRASTRUTTURE ................................................................................................................ 29

1. AUSILI DIDATTICI................................................................................................................................ 30
2. AULE ED EQUIPAGGIAMENTI.............................................................................................................. 30

PARTE 3 - DETTAGLIO OFFERTA FORMATIVA DEL CORSO DI LAUREA DI PRIMO


LIVELLO IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE ...................................................................................... 32

PARTE 4 - VERIFICA RICOPRIMENTO CONTENUTI ....................................................................... 36

MODULI PARTE 66 ....................................................................................................................................... 37


CONTENUTI MODULI PARTE 66 E CORRISPONDENZE CON CORSI POLITECNICO .......................................... 41

APPENDICE I - ELENCO DOCENTI ....................................................................................................... 93

APPENDICE II - CURRICULA DOCENTI ESTERNI ............................................................................ 97

APPENDICE III - FAC-SIMILE MODULO DI CERTIFICAZIONE .................................................... 99

APPENDICE IV - PROGRAMMI DEI CORSI (SINTETICI) ............................................................... 104

PROGRAMMI DEI CORSI .............................................................................................................................. 105

APPENDICE V - ORGANIGRAMMA ..................................................................................................... 133

APPENDICE VI – STATUTO, REGOLAMENTO GENERALE E DIDATTICO .............................. 135

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Elenco pagine e relative revisioni
Pagina N. Revisione N. Data revisione Approvato

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Dettaglio revisioni
Pagina N. Revisione N. Dettaglio Revisione

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Introduzione
Il Collegio di Ingegneria Meccanica, Aerospaziale, dell’Autoveicolo e della Produzione (di seguito
denominato Collegio) è una struttura didattica di considerevole dimensione, che ha grande versatilità ed
adattabilità e che può dare vita a qualificate iniziative a livello di lauree di 1° e 2° livello. L'attuale
impostazione della Collegio è pur tuttavia quella di mirare a formare specialisti con competenze piuttosto
ampie e ben individuabili da parte dei possibili datori di lavoro, competenze sostanzialmente omogenee
anche quando impartite in possibili sedi decentrate di insegnamento.
Volendo offrire uno spettro di opportunità di studi ampio ed aderente alle necessità del mondo del lavoro e
volendo sviluppare una politica regionale ispirata al criterio di realizzare i vari corsi di studi in consonanza
con quelle attività produttive che risultano particolarmente sviluppate e quindi bisognose di tecnici
opportunamente preparati, il Collegio (e precedentemente ad esso la I Facoltà di Ingegneria) ha ampliato e
potenziato i rapporti con il sistema socio economico, anche in vista dell'inserimento nei suoi percorsi
formativi di insegnamenti di cultura d'azienda e di tirocini che anticipino i contatti degli studenti con il
sistema produttivo. Il Collegio ha attualmente (a.a. 2012-2013) un organico costituto da 94 professori e 68
ricercatori. Negli ultimi anni accademici si sono iscritte annualmente circa 1.300 matricole ai Corsi di Studio
coordinati dal Collegio di Ingegneria Meccanica, Aerospaziale, dell’Autoveicolo e della Produzione. Si
conferma quindi un andamento in crescita, comunque ancora sostenibile in termini di rapporto
docenti/studenti. Dall’anno accademico 2000-2001, presso il Politecnico di Torino, è entrato in vigore il
Nuovo Ordinamento degli Studi Universitari conforme alla Legge 509 e comprensivo del nuovo titolo di
studio indicato come “Laurea” conseguibile a fine di un corso di tre anni (180 crediti). Contestualmente
all’introduzione del Nuovo Ordinamento, il Vecchio Ordinamento è stato gradualmente eliminato. Con
l’anno accademico 2002-2003 si è estinto il diploma universitario (tranne che per gli studenti ancora in attesa
del conseguimento del titolo di studio) ed è entrato a regime il nuovo Corso di Laurea Triennale. Con l’anno
accademico 2004-2005 si è estinta la precedente Laurea quinquennale ed è entrato a regime il biennio della
nuova Laurea Specialistica. Contestualmente l’allora 1 Facoltà di Ingegneria procedette ad una
razionalizzazione dei curricula tramite l’accorpamento di numerosi piccoli insegnamenti in moduli di
maggiori dimensioni con conseguente riduzione del numero complessivo di esami. Tale processo venne
ulteriormente accentuato nel 2010/11 con l’entrata in vigore della Legge 270, che prescrive numeri massimi
di esami di profitto pari a 20 per il Corso di Laurea e a 12 per quello di Laurea Magistrale (così infatti fu
rinominata la Laurea Specialistica introdotta dalla Legge 509).
Le riforme universitaria descritte hanno innescato ad una profonda trasformazione dei percorsi di studio
offerti ai giovani. Si ricordano di seguito i loro principali obiettivi:

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♦ permettere agli studenti di terminare gli studi nei tempi previsti dalla durata normale del percorso. E’
anche per questa ragione che sono stati rivisti l’organizzazione dei corsi di studio e i contenuti delle singole
materie d’insegnamento;
♦ dare una formazione che faciliti l’inserimento nell’attività lavorativa: a differenza di quanto avveniva in
passato, i nuovi corsi di studio sono oggi progettati coinvolgendo organizzazioni imprenditoriali, enti locali e
così via;
♦ permettere una maggior flessibilità nei progetti di studio, che renda possibile anche valorizzare
esperienze e momenti formativi svolti fuori dalle università stesse.

Tra i vari corsi di laurea offerti dal Politecnico vi è quello in Ingegneria Aerospaziale, che negli anni 2011-
2012 e 2012-2013 ha registrato un numero di nuove immatricolazioni per anno compreso tra 250 e 300.

Il corso di studi in Ingegneria Aerospaziale è una realtà tradizionalmente consolidata nel panorama italiano
ed europeo a partire dalla fine degli anni ’50, quando si differenziò dai più generici curricula in ingegneria
industriale. In esso si integrano le conoscenze fisiche, matematiche con quelle proprie dell’ingegneria
industriale e dell’informazione per indirizzarle alla produzione ed alla gestione dei tipici sistemi aeronautici
e spaziali.

Il suo mercato di riferimento è costituito innanzitutto dalle grandi imprese aerospaziali e dalle compagnie di
trasporto aereo. Più in generale, esso comprende anche i loro indotti e una vasta tipologia di medie imprese
manifatturiere caratterizzate da un’alta propensione all’innovazione tecnologica. Elemento caratterizzante di
questo mercato è la sua spiccata dimensione internazionale ed in particolare europea.

I contenuti scientifico - disciplinari comprendono quindi una robusta base matematico – metodologica
accoppiata alle classiche nozioni di settore (aerodinamica, strutture, sistemi, meccanica del volo, propulsione
aerospaziale, …) ma anche, negli orientamenti più innovativi, a estese nozioni di elettronica,
telecomunicazioni, avionica, materiali avanzati, progettazione meccanica e scambio termico.

Il percorso formativo è articolato in due orientamenti che si differenziano l’uno dall’altro per il terzo anno.
Di questi, il primo orientamento è a carattere formativo e prepara gli studenti alla prosecuzione degli studi
entro il percorso di Laurea Magistrale. Il secondo orientamento è a carattere professionalizzante e licenzia
figure di ingegneri aerospaziali pronte ad essere inserite in ruoli tecnici.

Sulla base delle precedenti esperienze relative al riconoscimento dei crediti di basic knowledge ai sensi della
JAR 66 per gli anni accademici 2003-2004 e 2004-2005, il Consiglio di Area di Formazione (CAF), la
struttura attualmente sostituita dal Corso di Studio, ha deciso di configurare il percorso formativo a carattere
professionalizzante, denominandolo EASA-Part66, in modo da condurre ad un ingegnere tradizionale dal
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punto di vista delle conoscenze tecniche acquisite, ma innovativo per quelle di contesto e per la sua capacità
di essere immediatamente inserito in contesti lavorativi di tipo generale. Esso è, quindi, stato strutturato in
modo tale da fornire tutte le conoscenze richieste dalla normativa internazionale Part 66 per l’attribuzione
della Licenza di Manutentore Aeronautico di Categoria C (Base Maintenance Certifying Engineer - Part 66
ai sensi della Part66.A25.b del Regolamento UE 2042/2003 per il relativo orientamento di studio).
E’ da rilevare che, nonostante la sequenza di riforme sopra descritta, l’Area di Formazione si premurò
sempre di preservare il percorso EASA Part66 all’interno di quello della Laurea, ciò che venne di volta in
volta realizzato ridistribuendone i contenuti qualificanti all’interno dei moduli d’insegnamento più ampi che
le nuove regole imponevano.

Scopo del presente documento è, dunque quello di dimostrare l’effettiva copertura dei moduli previsti dalla
Part 66, aggiornato ai sensi della Part66.A25.c del Regolamento UE 1149/2011 recante modifica del
Regolamento UE 2042/2003, con il livello di dettaglio richiesto, nonché di fornire all’Ente Certificatore le
informazioni riguardanti la struttura di ateneo e l’organizzazione del Corso di Laurea in Ingegneria
Aerospaziale

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Periodo di validità e allegati
Corso di Studio in Ingegneria Aerospaziale, ai fini del mantenimento dell’approvazione, si impegna a fornire
all’ENAC – Ufficio Direzione Operazioni Torino, la documentazione aggiornata relativa agli anni
accademici a venire ed eventuali aggiornamenti e/o correzioni relative agli anni in valutazione.
L’approvazione rilasciata da ENAC sulla base del presente documento, a meno di modifiche/integrazioni da
discutere con l’Ente Certificatore e, secondo quanto stabilito, soggette a previa approvazione, ha validità
biennale.

Come integrazione al presente manuale, si producono i seguenti allegati:


• Appendice I - Elenco Docenti
• Appendice II - Curricula Docenti Esterni
• Appendice III - Fac-Simile Modulo di Certificazione
• Appendice IV - Programmi dei Corsi (Sommario)
• Appendice V - Organigramma
• Appendice VI – Statuto e Regolamenti di Ateneo (Politecnico di Torino).

Per quanto concerne la Guida dello Studente, il programma dettagliato degli insegnamenti, l’orario delle
lezioni relative ai due semestri e il Regolamento didattico di Ateneo (vedi Appendice VI), questi sono
reperibili visitando il sito del Politecnico di Torino (http://www.polito.it). Va osservato che gli orari e le aule
delle lezioni vengono definitivamente assegnati e resi, quindi, disponibili presso il suddetto sito web non
prima di un mese dall’inizio dei corsi.

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Parte 0 - Chiavi di lettura

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Chiavi di lettura del presente documento
Il presente documento ha l’obiettivo di presentare la struttura organizzativa ed il piano formativo dell’Ateneo
e, nella fattispecie, del Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale, ai fini del riconoscimento dei crediti di
basic knowledge per la certificazione EASA – Part 66 e l’attribuzione della Licenza di Manutentore
Aeronautico di Categoria C.
Il Quality Manager, delegato dal Collegio e per conto del Politecnico di Torino, cura tutti gli aspetti relativi
all’accreditamento ENAC per la certificazione EASA – Part 66 e l’attribuzione della Licenza di Manutentore
Aeronautico di Categoria C. Alla figura del Quality Manager sono affiancate quelle del Program Manager e
del Program Manager Aggiunto (opzionale), anch’essi nominati dal Collegio, che fungono da coadiutori
operativi.
La Parte 1 del presente documento riporta l’organizzazione dell’Ateneo. Per dovere di completezza essa è
descritta nel suo complesso, ma va sottolineato che l’offerta in oggetto è limitata ai soli studenti che abbiano
superato gli esami di cui alla Parte 4 nell’ambito del solo percorso professionalizzante EASA – Part 66.
La Parte 2 delinea le infrastrutture in termini di aule, laboratori e biblioteche a disposizione degli studenti
nell’ambito del Corso di Laurea triennale.
La Parte 3 è dedicata al dettaglio dell’offerta formativa del percorso formativo oggetto di valutazione; a tal
proposito sono riportati i piani di studio articolati sui tre anni e suddivisi in base all’anno di immatricolazione
degli studenti. Vengono, inoltre, segnalate le dispense (in formato elettronico o cartaceo) messe a
disposizione degli studenti e/o gli eventuali testi di riferimento, per i soli corsi interessati da certificazione
Part 66. Pur essendo convenzionalmente segnalati da parte dei Docenti anche testi di consultazione, questi
ultimi non sono riportati nel presente documento perché non saranno oggetto di archiviazione da parte dei
responsabili della suddetta certificazione, nonché per motivi di sintesi del documento. Si noti che tali testi
sono, comunque, resi disponibili agli studenti attraverso il sistema bibliotecario del Politecnico di Torino. Il
Quality Manager, delegato dal Collegio, si impegna, in ogni caso, a garantire la copertura didattica dei
moduli da parte dei programmi dei corsi segnalati, mediante verifiche periodiche durante colloqui con i
singoli Docenti e/o audizioni in aula. Si rendono, inoltre, disponibili ai fini di una
consultazione da parte del personale incaricato dall’ENAC, i registri dei corsi, attraverso cui si richiede ai
docenti stessi di riportare data, ora, tipologia e argomento delle lezioni effettuate. Si sottolinea che tale
documentazione ha validità ufficiale a livello di Ateneo. La verifica di tale copertura sarà possibile in
qualsiasi momento, compatibilmente con i calendari dei Corsi, da parte del personale incaricato dall’ENAC.
Per ogni anno accademico, alla luce dei programmi presentati dai docenti stessi, verificati eventuali
aggiornamenti della normativa Part 66, il Collegio si impegna a produrre un’analisi aggiornata delle
coperture evidenziando eventuali riduzioni o incrementi.
La Parte 4 riporta l’analisi di copertura dei moduli stabiliti dalla normativa EASA – Part 66 con i corsi attesi
dagli studenti. Accanto a ciascun argomento appartenente ai moduli vengono, inoltre, riportati i livelli di
conoscenza richiesti in base all’EASA-Part 66.

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Eventuali nuovi documenti utilizzati per l’aggiornamento dell’analisi, entro i termini di validità
dell’approvazione, saranno forniti ad ENAC per valutazione ed approvazione. La tempistica di presentazione
di modifiche all’analisi di copertura dovrà essere tale da consentire le verifiche necessarie all’Autorità anche
durante lo svolgimento dell’attività didattica.
Si sottolinea in questo contesto di valutazione del credito formativo ed al fine di chiarire la struttura dei
documenti dell’Ateneo (Manifesto degli Studi e Guida dello Studente) che il credito o Credito Formativo
Universitario (CFU) è pari a 25 ore (10 ore per didattica assistita e 15 ore per studio individuale), che serve
a definire in modo univoco il carico di lavoro richiesto allo studente dalle varie attività formative. Ogni
insegnamento attivato nei vari corsi di studio, in base all'impegno che richiede, è valutato in crediti. Ad
esempio, un corso di 6 crediti richiederà allo studente un impegno medio di 150 ore, delle quali circa 60
saranno dedicate alla didattica assistita e le restanti allo studio individuale. Anche le altre attività formative
non legate a un insegnamento (ad esempio tesi, prova finale, stage) sono valutate in crediti. Sommando i
crediti degli insegnamenti e delle altre attività previste per un certo anno accademico, si calcola il proprio
carico didattico annuale. Il credito serve anche a stabilire il carico didattico complessivo necessario per
conseguire i diversi titoli di studio: per la Laurea di Primo Livello esso è equivalente a non meno di 180
crediti.
Si riporta di seguito la classificazione dei livelli di conoscenza, così come definiti dalla EASA-Part 66:
l’approvazione della certificazione sarà subordinata, oltre che all’analisi di copertura dei moduli, al rispetto
dei livelli di conoscenza richiesti per la Licenza di Manutentore Aeronautico di Categoria C.
-) Livello 1 – Familiarizzazione con i principali argomenti della materia
Obiettivi: il richiedente deve avere familiarità con i principali argomenti della materia.
Il richiedente deve essere in grado di fornire una semplice descrizione dell’intera materia impiegando una
terminologia corrente e degli esempi.
Il richiedente deve essere in grado di usare la terminologia tecnica.
-) Livello 2 – Conoscenza generale degli aspetti teorici e pratici della materia
Capacità di applicare tali conoscenze
Obiettivi: il richiedente deve essere in grado di comprendere i fondamenti teorici della materia.
Il richiedente deve essere in grado di fornire una descrizione generale della materia impiegando, ove necessario,
degli esempi appropriati.
Il richiedente deve essere in grado di usare le formule matematiche relative alle leggi fisiche che descrivono la
materia.
Il richiedente deve essere in grado di leggere e comprendere gli schizzi, i disegni e gli schemi che descrivono la
materia.
Il richiedente deve essere in grado di applicare la sua conoscenza a livello pratico impiegando procedure dettagliate.
-) Livello 3 – Conoscenza dettagliata degli aspetti teorici e pratici della materia
Capacità di combinare ed applicare gli elementi separati della conoscenza in modo logico e
comprensivo.
Obiettivi: il richiedente deve conoscere gli aspetti teorici della materia e le correlazioni con le altre materie.
Il richiedente deve essere in grado di fornire una descrizione dettagliata della materia impiegando fondamenti
teorici ed esempi specifici.
Il richiedente deve comprendere ed essere in grado di utilizzare le formule matematiche relative alla materia.
Il richiedente deve essere in grado di leggere e comprendere e preparare schizzi, semplici disegni e schemi che
descrivono la materia.
Il richiedente deve essere in grado di applicare praticamente la sua conoscenza impiegando le istruzioni del
produttore.
Il richiedente deve essere in grado di interpretare i risultati di varie fonti e misurazioni, applicando, se necessario, le
azioni correttive appropriate.

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Il presente documento è corredato da alcune Appendici: tale struttura è stata scelta al fine di riportare
informazioni la cui validità è garantita esclusivamente per l’anno accademico in corso. A tal proposito,
all’inizio di ogni anno accademico, il Quality Manager si impegna a fornire aggiornamenti delle suddette
informazioni ed a garantirne la validità, salvo altrimenti comunicato, per l’anno accademico in corso.
L’Appendice I riporta l’elenco dei Docenti titolari dei corsi interessati da certificazione Part 66, con relativa
firma (o riferimento al consenso fornito a mezzo posta elettronica) che attesta la conoscenza e
l’approvazione di quanto affermato dal Quality Manager in materia di ricoprimento dei contenuti dei moduli
Part 66 (si veda Parte 4). Per quanto concerne le materie di base afferenti al ricoprimento dei contenuti
formativi (Analisi Matematica I, Chimica, Fisica I, Fisica II, Geometria), il Quality Manager si assume la
responsabilità di garantire la copertura dei contenuti formativi secondo quanto riportato nella Parte 4.
L’Appendice II riporta i curricula di eventuali Docenti esterni, nella forma che meglio attesti la comprovata
esperienza per l’insegnamento della materia in oggetto.
L’Appendice III riporta il fac-simile del modulo di certificazione che il Politecnico di Torino rilascerà agli
studenti che, conseguita la laurea triennale, ne faranno richiesta.
L’Appendice IV riporta i programmi dei corsi interessati da certificazione Part 66, in base a quanto
specificato dai docenti di riferimento per l’anno accademico in corso. Tali programmi, formulati in modo
sintetico, non possono essere presi a riferimento per la verifica di ricoprimento dei moduli EASA-Part 66. Il
Quality Manager provvederà a fornire al responsabile della certificazione eventuali chiarimenti su argomenti
di approfondimento specifici, fornendo i contatti dei docenti di riferimento.
L’Appendice V riporta l’organigramma con i nominativi del Referente del Corso di Studio, del Quality
Manager, del Program Manager e del Program Manager Aggiunto.
L’Appendice VI riporta lo Statuto e i Regolamenti di Ateneo (Politecnico di Torino).

Si riportano di seguito alcune note relative agli esami effettuati presso il Politecnico di Torino, in virtù del
ruolo chiave che i criteri di giudizio giocano nel riconoscimento dei crediti formativi da parte dell’ENAC.
Gli esami sono tenuti dai docenti stessi dei corsi in date definite di volta in volta ma sempre nell’ambito delle
sessioni di esami previste a livello di ateneo.
Per quanto concerne il riconoscimento va sottolineato che la copertura di alcuni moduli della Part 66 viene
globalmente assicurata da due o più corsi tenuti presso il Politecnico di Torino (si veda Parte 4). Ai fini
dell’ottenimento del credito ogni esame dovrà essere superato con una votazione non inferiore a 23/30,
eccetto per gli esami che realizzano la copertura del Modulo 1 e del Modulo 2, per cui si richiede una
votazione non inferiore a 18/30. Va precisato che la certificazione di ogni modulo EASA Part 66 è
subordinata al superamento in base ai criteri sopra esposti di tutti gli esami che realizzano la copertura del
modulo in oggetto. Lo studente che non riuscirà ad ottenere il riconoscimento di tutti i moduli nell’ambito
del percorso di studi otterrà un riconoscimento parziale e potrà sostenere gli esami relativi ai moduli
mancanti presso le sedi ENAC entro il compimento del decimo anno dalla data di sostenimento del primo
esame coinvolto nel processo di certificazione a Part 66.

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In relazione alla validità dell’approvazione del Manuale della Qualità rilasciata da ENAC, si sottolinea che il
Politecnico si impegna a comunicare ufficialmente qualsiasi modifica inerente le persone di riferimento per il
processo di accreditamento EASA Part 66 (nella fattispecie, Referente del Corso di Studio e Quality
Manager), oltre che qualsiasi modifica relativa alla matrice di copertura dei contenuti formativi (Parte 4) e
del certificato di riconoscimento dei crediti di “basic knowledge” rilasciato dal Politecnico di Torino
attraverso l’ufficio Gestione Didattica solo dopo il conseguimento della laurea (Appendice III). Tali
modifiche saranno soggette a valutazione e relativa approvazione da parte di ENAC.

Il Politecnico si impegna, inoltre, a comunicare all’inizio dell’anno accademico in corso, le eventuali


variazioni di assegnazione dei corsi di laurea afferenti al percorso formativo oggetto di accreditamento.

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Parte 1 - Organizzazione di Ateneo

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1. L’organizzazione: gli organi di governo
L’organizzazione del Politecnico è improntata ai seguenti principi:
a) Distinzione tra funzioni di indirizzo e funzioni di gestione, riservando:
 Agli Organi di Governo la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica
della rispondenza agli indirizzi impartiti;
 Al Direttore Generale, ai Dirigenti e agli altri soggetti preposti a unità organizzative la gestione
finanziaria, tecnica e amministrativa;
b) Conseguimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità rispetto ai compiti e ai programmi di
attività;
c) Responsabilizzazione del personale;
d) Collegamento delle attività degli uffici, delle strutture e dei servizi mediante idonee reti informatiche, in
un’ottica di efficace comunicazione interna ed esterna.

Sono Organi di Governo del Politecnico: Rettore, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. La
composizione e le funzioni degli Organi di Governo sono illustrate in dettaglio nell’Appendice VI – Statuto e
Regolamenti di Ateneo (Politecnico di Torino).

Il Rettore rappresenta il Politecnico ad ogni effetto di legge ed è garante della libertà di ricerca e di
insegnamento, della libertà di studio e dei diritti di tutti i dipendenti e studenti. Il Rettore viene eletto fra i
Professori di Prima Fascia in seguito alla presentazione di candidature ufficiali. Il Rettore è nominato dal
Ministro.

Il Senato Accademico è l'organo di indirizzo, programmazione e coordinamento del Politecnico per


l'esercizio dell’autonomia universitaria.

Il Consiglio di Amministrazione definisce obiettivi e programmi della gestione amministrativa e verifica la


rispondenza dei risultati agli indirizzi impartiti.

Per cooperare al miglioramento dei servizi forniti agli studenti dalle strutture didattiche e dalle strutture che
operano nell'ambito del diritto allo studio è istituita una commissione paritetica docenti-studenti denominata
Comitato Paritetico per la Didattica con la finalità di cooperare al miglioramento dei servizi forniti agli
studenti.

Il Politecnico è articolato in Dipartimenti, unità organizzative dotate di budget, che sono di fatto centri di
responsabilità per la gestione economica e finanziaria. I Dipartimenti costituiscono le strutture fondamentali
in cui si articola il Politecnico per lo svolgimento delle funzioni istituzionali nell’ambito delle attività
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didattiche e formative, della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico e dei servizi al territorio. Ogni
Dipartimento ha come scopo l'organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei per fini o per metodo.
Al Dipartimento afferiscono i Professori, i Ricercatori, il personale tecnico ed amministrativo dei settori di
ricerca e delle attività connesse al Dipartimento. Sono Organi del Dipartimento: Direttore, Consiglio e
Giunta. Il Consiglio è l'Organo che indirizza e programma le attività del Dipartimento, e ne approva il
bilancio preventivo e consuntivo. Fanno parte del Consiglio i Professori di Ruolo, i Ricercatori, i
rappresentanti del Personale Tecnico ed Amministrativo e il Responsabile Gestionale Amministrativo. La
Giunta è l’Organo esecutivo che coadiuva il Direttore. Ne fanno parte rappresentanti eletti dei Professori di
Ruolo, Ricercatori, Personale Tecnico ed Amministrativo ed il Responsabile Gestionale Amministrativo.

Il Politecnico è parallelamente articolato in Collegi, organi per l'organizzazione e la gestione delle attività
didattiche privi di budget. Il Senato Accademico identifica per ciascun Corso di Laurea e di Laurea
Magistrale, un Dipartimento di riferimento, responsabile per lo svolgimento delle attività formative.
L’organizzazione e gestione dei Corsi di Laurea e dei Corsi di Laurea Magistrale è realizzata tramite Collegi
dei Corsi di Studio. Un Collegio dei Corsi di Studio è composto dai docenti impegnati negli insegnamenti
previsti in uno o più Corsi di Laurea e Laurea Magistrale culturalmente omogenei o affini. Fa parte del
Collegio dei Corsi di Studio una rappresentanza elettiva degli studenti. I professori di ruolo e i ricercatori del
Collegio eleggono un Referente per ogni corso di laurea e laurea magistrale, scegliendolo fra una rosa di
nominativi proposti dal Dipartimento di riferimento, non necessariamente appartenenti a tale Dipartimento. I
professori di ruolo e i ricercatori del Collegio eleggono un Coordinatore, che lo presiede, scegliendolo al suo
interno tra i professori di ruolo e i ricercatori a tempo indeterminato. I Referenti e i Coordinatori durano in
carica tre anni e non possono rimanere in carica per più di due mandati consecutivi.

Il Coordinatore del Collegio:


• rappresenta il Collegio;
• convoca e presiede il Consiglio e la Giunta (organo composto dai Referenti dei Corsi di Studio), ove
istituita, definendo l’ordine del giorno delle relative riunioni;
• designa tra i professori di ruolo e i ricercatori a tempo indeterminato che afferiscono al Collegio un
Vice Coordinatore che lo sostituisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza;
• promuove all'interno del Consiglio la discussione e il confronto culturale e metodologico sui
contenuti formativi e sugli strumenti didattici per la loro valorizzazione e trasmissione;
• vigila sulle attività didattiche che fanno capo al Collegio, con particolare attenzione all’attuazione
del Regolamento Didattico di Ateneo (vedi Appendice VI);
• nomina le Commissioni per gli esami di profitto, ove necessario, e di laurea;
• segnala all’Ufficio competente i nominativi degli aggregati esperti per gli Esami di Stato e degli
addetti alla sorveglianza durante le prove scritte.

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Il Referente del Corso di Studio cura il funzionamento e assicura la qualità dei corsi. Egli è anche latore delle
istanze culturali e delle proposte avanzate dal Dipartimento al quale i Corsi di Studio sono attribuiti. A tale
scopo, il Referente può avvalersi del confronto diretto con i docenti strutturati interni titolari di insegnamenti
di ciascun Corso di Studio, riuniti nel Consiglio del/i Corso/i di Studio.

Inoltre il Referente:
• cura l’inserimento dei programmi degli insegnamenti nell’apposito sito dell’offerta formativa
dell’Ateneo;
• è responsabile della redazione della documentazione richiesta ai fini della assicurazione della qualità
della formazione;
• presidia il buon andamento dell’attività didattica, con poteri di intervento per azioni correttive a
fronte di non conformità emergenti in itinere;
• è responsabile della redazione del documento di Riesame annuale sottoposto all’approvazione del
Collegio, in cui si relaziona sugli interventi correttivi adottati durante l’anno accademico e sugli
effetti delle azioni correttive adottate a valle dei Riesami degli anni precedenti e si propone
l’adozione di eventuali modifiche al Corso di Studio.

Il Referente del Corso di Studio è quindi la figura istituzionale alla quale il Dipartimento di riferimento,
attraverso il Collegio, trasferisce la propria autorità al fine di renderla operativa: ai fini della rispondenza al
punto 66.A.25b della Parte 66, ad egli è pertanto allocata la responsabilità della formazione. Il Referente
assolve anche alla funzione di dirigente responsabile (accountable manager) in quanto responsabile del
processo. Il Referente per il Corso di Studio in Ingegneria Aerospaziale, per gli anni accademici di validità
del presente manuale, è il Prof. Sergio Chiesa.

2. Risorse umane
La procedura per la collocazione della docenza sugli insegnamenti prevede dapprima la formulazione da
parte dei Collegi e dei Corsi di Studio del piano didattico o Manifesto degli Studi, nel quale sono indicati
tutti i corsi per i quali si richiede la copertura. Per ciascuno di questi è inoltre segnalato se essa deve avvenire
tramite docenza accademica o, alternativamente, se le specifiche sono tali da richiedere docenza esterna. Nel
primo caso i Corsi di Studio indicano per ogni singolo insegnamento anche il settore scientifico disciplinare
entro il quale va individuato il docente ed il Dipartimento di riferimento, il quale provvede a segnalare tra i
propri professori e ricercatori quello più idoneo a svolgere il compito richiesto. Dato quindi che ad ogni
insegnamento (con l’eccezione di alcuni relativi a conoscenze di contesto e di norma affidati a personale non
universitario) è associato un settore scientifico disciplinare, i docenti di ruolo chiamati a coprirlo
istituzionalmente sono vincitori di un concorso nazionale all’interno di tale raggruppamento. Il Regolamento

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didattico di Ateneo disciplina l’assegnazione e le modalità con cui debbono essere tenuti i moduli didattici da
parte dei docenti di estrazione accademica o da parte di docenti esterni.

Il personale tecnico-amministrativo e di supporto del Politecnico è assunto a tempo determinato o


indeterminato in base ai normali criteri di assunzione del personale pubblico, quindi in seguito a regolare
concorso per categorie e fasce funzionali.

3. Analisi dei Fabbisogni di Formazione


L’analisi correlata al varo dei nuovi percorsi didattici, intrapresa nel 1999/2000 e condotta tenendo conto del
quadro di riferimento entro cui si collocano le attività aeronautiche e spaziali, ha evidenziato che tale quadro
per l’impiego dell’ingegnere aerospaziale laureato al Politecnico di Torino, più che locale o nazionale, è
europeo.
Conformemente a ciò sono state individuate come principali parti interessate:
• la grande industria aerospaziale italiana, in particolare Alenia Aermacchi, Thales Alenia Space, Avio
Group, Agusta Westland, Piaggio;
• il suo indotto formato da piccole e medie imprese ad alta qualificazione tecnologica;
• l’industria aerospaziale europea, in particolare EADS (Airbus, Astrium, Eurocopter …) per il suo
carattere sopranazionale
Non sono tuttavia escluse le altre importanti imprese aerospaziali nazionali non italiane:
• le Agenzie Spaziali nazionali (ASI, DLR, CNES, ...) ed europea (ESA)
• le compagnie di trasporto aereo nazionali ed estere, le società di manutenzione e altri enti
• le altre università che forniscono una formazione nel settore aerospaziale, in particolare quelle europee in
vista di mutui riconoscimenti di titoli, di scambi di studenti e di futuri progetti di formazione congiunta o
incrociata. Pur collocandosi al momento al livello della Laurea Specialistica/Magistrale, queste attività
richiedono infatti che i contenuti dei corsi di Laurea siano tali da preparare ad esse gli studenti che
proseguiranno negli studi;
• l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e l’EASA;
• l’industria meccanica e quella della produzione energetica nei suoi settori tecnologicamente più avanzati.
Si possono inoltre considerare parti interessate, anche se in senso più lato:
• gli Enti Locali, in particolare la Regione Piemonte;
• gli studenti della scuola media superiore, della cui preparazione media i contenuti dei corsi del primo
anno devono tenere conto.

I contatti con le parti interessate sono articolati e vengono mantenuti attraverso differenti organi a seconda di
quali aspetti dell’attività o indirizzo del Corso di Studi sono coinvolti.

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Per gli aspetti più generali nella fase iniziale della progettazione del 3+2 l’organo di riferimento è stato il
Comitato di Consultazione della Prima Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino con il Sistema Socio-
economico sulla Formazione (“Consulta”). Per gli aspetti relativi in particolare al percorso più
professionalizzante della Laurea (v. sotto) l’organo di riferimento è stato invece il Comitato Locale di
Indirizzamento, composto nella fattispecie dal Responsabile accademico del corso, da un rappresentante
dell’Unione Industriale, da uno del Sistema Camerale locale, da uno delle Organizzazioni Sindacali e dal
responsabile organizzativo dal corso. Con la scomparsa delle facoltà e la nuova organizzazione didattica a
norma L. 270 basata su Dipartimenti di ampie dimensioni e Collegi di Corsi di Studio anche la natura e la
composizione di tali organi di riferimento verrà aggiornata e rivista.
La formazione attribuita nel percorso professionalizzante è stata inoltre riconosciuta dall’Ente Nazionale per
l’Aviazione Civile ENAC ai fini dell’attribuzione della Licenza di Manutentore Aeronautico di Classe C ai
sensi della norma internazionale EASA Part66, a partire dagli anni accademici 2003/04 e 2004/05. Tale
riconoscimento prevede un costante confronto con i tecnici e i formatori dell’ENAC che prevede anche
audizioni con i singoli docenti nonché durante le lezioni. Ciò ha condotto alla ridenominazione di tale
percorso dall’originaria forma “professionalizzate” a “EASA Part66”.

Per gli aspetti relativi all’integrazione europea, infine, il riferimento privilegiato di settore è la rete
PEGASUS, costituita attualmente da 24 università di 10 diverse nazioni accomunate dal fatto di offrire corsi
di studi in ingegneria aerospaziale. Il Politecnico di Torino partecipa a PEGASUS fin dalla sua fondazione
tramite il Corso di Studi in Ingegneria Aerospaziale eh ha presieduto la rete dal 2003 al 2007. In tale ambito
vengono discusse tutte le questioni relative alle differenze dei curricula ed alla loro capacità di soddisfare le
richieste poste dall’industria europea.

Da tutte queste interazioni è emerso un Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale, inserito nel settore
dell’ingegneria industriale, che forma un professionista le cui conoscenze comprendono tutte le discipline e
le tematiche che concorrono alla progettazione, produzione e gestione dei prodotti aerospaziali. La moderna
ingegneria aeronautica e spaziale è un’ingegneria di sistema che sempre più deve integrare a priori gli
elementi che concorrono nel progetto, o nella gestione, di un velivolo o di un complesso astronautico. La
base culturale dell’ingegnere aerospaziale non è quindi specialistica, anche se comprende molte e varie
conoscenze complesse. La finalizzazione al prodotto aeronautico e spaziale lungi dal restringere l’ambito
della formazione, lo amplia, perché l’ingegnere aerospaziale, anche quando è impiegato in un contesto
specialistico, deve essere in grado di vedere unitariamente i diversi aspetti di un problema, di assemblare
conoscenze tratte da domini disciplinari spesso lontani tra loro e di inquadrarle nel contesto generale in cui
tale prodotto viene concepito, costruito ed utilizzato.

Per conseguire questo obiettivo, il corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale prende le mosse da un’ampia
formazione di base interdisciplinare, i cui contenuti talora sconfinano da quelli ristretti dell'ingegneria
industriale (è il caso, per esempio, dell’elettronica, il cui ruolo in ambito aerospaziale è oggi ineludibile e che
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il progetto formativo non tralascia), sulla quale si innesta una molteplicità di discipline che includono sia
quelle tipiche del settore aeronautico (e in misura minore di quello spaziale, al quale si dedica maggior
attenzione nel corso di laurea magistrale), sia quelle necessarie a stabilire quel dialogo con esperti di aree
contigue che un’ingegneria di sistema necessariamente richiede.

Questo percorso formativo è tale da permettere al laureato un immediato inserimento nel contesto lavorativo.
In particolare il settore della manutenzione aeronautica è stato individuato come particolarmente accessibile
all’ingegnere aerospaziale triennale ed a tal fine vengono offerte delle specifiche opzioni entro il percorso
degli studi. Più in generale la formazione produce un professionista che ha consapevolezza di tutti gli aspetti,
non solo tecnici, che intervengono nelle attività aerospaziali. Pur in assenza degli approfondimenti tipici dei
corsi di laurea magistrale tale figura dispone di tutte le competenze necessarie all'aggiornamento continuo
delle proprie conoscenze, all’attiva partecipazione al processo di innovazione tecnologica e, qualora lo
decida, all’ulteriore prosecuzione degli studi.

Il percorso formativo è articolato in più blocchi tematici:


- Fondamenti scientifici e metodologici: sono qui comprese la matematica e le scienze di base (fisica e
chimica) nella misura in cui queste discipline sono indispensabili all'ingegneria. I relativi insegnamenti sono
collocati nei primi tre semestri, anche se al terzo anno (a riprova dell'importanza dei fondamenti e delle
metodologie per l'ingegneria aerospaziale) sono offerti dei complementi di matematica e statistica tra le
scelte libere.
- Ingegneria generale: tale blocco, collocato nel secondo anno, fornisce la base ingegneristica comune a tutti
gli ingegneri (industriali e non solo) trasmettendo loro anche la caratteristica "forma mentis". Esso
comprende in particolare il disegno tecnico industriale, la scienza e la tecnologia dei materiali, la meccanica
delle macchine, l'elettrotecnica, l'elettronica, la termodinamica applicata, la trasmissione del calore e la
meccanica strutturale (le ultime tre discipline, pur condividendo il programma proposto agli altri allievi
ingegneri industriali, sono trattate con maggior attenzione al raccordo con quelle successive di costruzioni
aeronautiche e aerodinamica).
- Ingegneria aerospaziale: questo blocco, collocato la terzo anno, comprende il tradizionale insieme di
conoscenze su cui si basa l'ingegneria aerospaziale e che ne costituisce, per così dire, il "nocciolo duro". Esso
include la meccanica del volo, le costruzioni e strutture aerospaziali, gli impianti e sistemi aerospaziali, la
fluidodinamica e l'aerodinamica, la propulsione aerospaziale. Su tali basi si formano la competenza tecnica
principale del laureato, la sua capacità di ulteriori aggiornamenti nella vita lavorativa e la sua predisposizione
alla prosecuzione degli studi.
- Manutenzione aeronautica: come obiettivo formativo di natura più operativa sono proposte delle opzioni,
localizzate al terzo anno, miranti a creare una figura professionale direttamente spendibile sul mercato del
lavoro e focalizzata sulle attività relative alla manutenzione degli aeromobili. A garanzia dell'operabilità, è
assicurata la supervisione delle attività formative da parte dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC)
quale afferente all'European Agency for Safety in Aviation (EASA), che le riconosce integralmente ai fini
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dell'attribuzione ai laureati della Licenza di Manutentore Aeronautico Classi B1/B2/C, secondo la norma
internazionale EASA Part 66.
- Conoscenze di contesto e prova finale: le conoscenze di contesto generano la visione d'insieme richiesta
dalla natura di sistema all'ingegneria aerospaziale e aprono alle tematiche esterne (economiche, normative,
ambientali, umane, linguistiche) il cui peso nelle attività aerospaziali è crescente. Esse (spesso integrate entro
insegnamenti con denominazioni più ampie) sono distribuite lungo il percorso e includono al primo anno un
insegnamento sull'evoluzione dell'aviazione (con informazioni sugli attuali scenari internazionali delle
attività aerospaziali), uno di lingua inglese ed uno di informatica, nonché al secondo anno un ampio
insegnamento di economia con nozioni di normative aeronautiche e di sicurezza d'impresa. Nell'offerta
formativa dell'ateneo lo studente ha inoltre a disposizione ulteriori insegnamenti di economia, scienze umane
e tematiche emergenti proprie dell'ingegneria.

La conclusione del percorso formativo prevede una prova finale basata su un lavoro svolto autonomamente
dallo studente e sfociante nella redazione di un elaborato e nella sua presentazione di fronte ad una
commissione di giudizio. Sia l'elaborato che la presentazione devono essere organizzati secondo gli attuali
standard della comunicazione tecnica. Per il conseguimento della laurea è richiesta la certificazione della
conoscenza della lingua inglese al livello PET “with merit”.

Coerentemente con quanto descritto sono state quindi individuate, a monte di ogni altra suddivisione, due
principali figure professionali:
un ingegnere tecnico compiuto sul piano operativo, dotato di strumenti aggiornati e pronto ad essere inserito
nel mondo del lavoro con funzioni di progettazione assistita, produzione, gestione ed organizzazione,
assistenza e tecnico-commerciali;
un ingegnere dotato di basi teoriche più approfondite e generali, caratterizzato da una vasta apertura culturale
e pronto a proseguire gli studi in vista dell’acquisizione della Laurea Specialistica/Magistrale o di altri titoli
superiori.

A tal fine fu proposta ed approvata in Consulta (ed è stata mantenuta fino ad oggi) una struttura formativa
che prevede un biennio iniziale fondamentalmente unitario al termine del quale gli studenti possono scegliere
tra un terzo anno professionalizzante ed uno di formazione generale avanzata. Il primo è quello finalizzato al
diretto inserimento nel mondo del lavoro: esso tenta perciò di fornire conoscenze operative e capacità
immediatamente applicabili avvalendosi anche di tirocini in impresa e di contributi di docenza esterna. Entro
questo percorso si colloca anche la maggior parte dei contenuti riconosciuti da ENAC e indirizzati al
conseguimento della Licenza di Manutentore Aeronautico. La composizione del terzo anno di formazione
generale avanzata, invece, trae la sua giustificazione dall’essere finalizzato al proseguimento degli studi ed al
conseguimento della Laurea Specialistica. In tutti i due percorsi, comunque, sono impartite accanto alle
conoscenze tecniche anche nozioni di economia d’impresa e, in accordo con le esigenze di

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internazionalizzazione, di lingue straniere. Ambedue i percorsi, comunque, permettono il diretto accesso
degli studenti in possesso dei requisiti al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale.

Durante i contatti e le elaborazioni sopra illustrati sono stati quindi identificati i seguenti ruoli principali ai
quali il Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale intende preparare:
• Progettista: il ruolo va inteso nel senso dell’ingegnere che si occupa di progettazione assistita (tramite
software o CAx) di sottosistemi e componenti all’interno di linee generali definite a livelli superiori;
• Ingegnere addetto alla manutenzione: questo ruolo ha importanza crescente anche in vista del crescente
sviluppo di un traffico di velivoli di dimensioni ridotte e richiede una approfondita conoscenza non solo
del sistema velivolo, ma anche di norme, legislazioni, procedure di revisione. Trattasi, per altro, del
ruolo ben identificato dalla norma internazionale EASA Part66 più sopra accennato.
• Formazione superiore: come già indicato, l’industria aerospaziale richiede che una quota rilevante dei
suoi ingegneri sia caratterizzata da una formazione più approfondita e con basi metodologiche molto
salde, fornita un tempo dalla Laurea quinquennale ed ora dalla Laurea Magistrale. Il corso di Laurea
intende quindi anche preparare i futuri studenti ai corsi superiori tramite il suo indirizzo generalista
caratterizzato da un più forte apporto di contenuti matematico – fisici.

Per concludere questa sezione del manuale, nel seguito, si cercano di delineare brevemente i punti di forza
del corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale e in particolare dell’orientamento EASA Part66.

Un significativo rilievo ricopre l’introduzione delle discipline pertinenti ai fattori umani quale sforzo multi-
disciplinare volto a generare e reperire informazioni circa le capacità e le limitazioni umane, ed a applicare
tali informazioni al fine di migliorare attrezzature, sistemi, abilità, procedure, lavori, ambienti,
addestramento, gestione del personale per la sicurezza, facilitando e ottimizzando le prestazioni umane.
L’analisi dei fattori umani (human factors) è stata originariamente introdotta nell’ambito aerospaziale con
riferimento all’attività di pilotaggio e controllo del velivolo/traffico aereo. Solo recentemente tali
considerazioni sono state estese al settore della manutenzione aeronautica nell’ottica di ridurre gli errori
manutentivi (Maintenance Resource Management). Effettivamente, il tecnico manutentore impara tramite
l’analisi dei fattori umani quali siano i meccanismi che portano all’errore manutentivo. Un opportuno
addestramento crea una consapevolezza ed un’abitudine di lavoro da parte degli operatori manutentivi che
accresce il livello di sicurezza degli interventi (safety nets). In tal senso risulta particolarmente efficace
l’utilizzo di modalità di lezione che coinvolgano gli studenti nella discussione di “case studies”, in modo da
consolidare le capacità di “problem solving” dei futuri allievi manutentori.

Ugualmente efficace il consolidamento delle esercitazioni pratiche utilizzando metodologie che riducano il
rischio per gli operatori e comunque diano un adeguato livello di realismo. Rientra anche in questo campo
l’utilizzo su piattaforme PC di strumenti multimediali (filmati disponibili tramite portale), che consentano
all’allievo di simulare l’ispezione e l’accesso all’aeromobile oppure le pratiche manutentive. In questo
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ambito bisogna comunque osservare che gli attuali strumenti multimediali, per quanto validi, non riescono
tuttavia a riprodurre del tutto la complessità dei processi manutentivi. L’addestramento pratico è di fatto
insostituibile per garantire un adeguato livello di preparazione degli operatori. Va però sottolineato che gli
strumenti multimediali garantiscono un migliore livello di apprendimento e una riduzione dei tempi di
formazione, soprattutto a fronte di un contesto di tipo universitario.

L’inserimento di contenuti didattici orientati alla sicurezza negli ambienti di lavoro (Economia e
organizzazione d’impresa / Legislazione aeronautica e fattori umani e sicurezza) rappresenta un ulteriore
elemento di attenzione nell’offerta formativa del corso di studi. In effetti, l’abitudine all’applicazione delle
norme di sicurezza garantisce l’incolumità degli operatori e concorre ad evitare il danneggiamento degli
aeromobili. In questo contesto gli incidenti manutentivi sono riconducibili a numerosi eventi: manovre a
terra degli aeromobili, mancanza di comunicazione tra gli operatori delle squadre manutentive, accesso di
personale non autorizzato alle aree di manutenzione, congestione dei ritmi lavorativi, lesioni degli operatori
dovute a movimenti repentini (eliche, antenne, tubi di Pitot, bordi affilati, pannelli, sportelli, superfici mobili,
…), mancato rispetto della segnaletica di sicurezza (stay-away zones), abbigliamento inadatto (mancato
utilizzo di tute, guanti, caschi, scarpe, protezioni acustiche, protezioni respiratorie, …), disposizione
impropria degli attrezzi o disordine, utilizzo di piattaforme aeree o scale, utilizzo di sostanze chimiche senza
adeguata protezione (lubrificanti, carburanti, liquidi corrosivi, …), fumo o fiamma di sigaretta e altre
sorgenti di calore (rischio di incendio o esplosione), saldatura e lavorazioni meccaniche (rivettatura,
chiodatura, sabbiatura, …), ed infine, utilizzo di procedure manutentive anti-ergonomiche.

L’introduzione di strumenti didattici di simulazione che riproducano il comportamento del velivolo o di


sottosistemi significativi ai fini dell’apprendimento (ad esempio simulatori aero-meccanici del velivolo,
simulatori della strumentazione presente nel cockpit oppure simulatori grafici di flusso/funzionali per i
principali sistemi di bordo quali elettrici, pneumatici, propulsivi, …) rappresenta un ulteriore valore
aggiunto. Questi strumenti consentono di sviluppare efficacemente due modalità d’apprendimento
fondamentali: “active learning” (partecipazione interattiva alle lezioni e giusto compendio teorico-pratico) e
“operationally oriented learning” (esercizi orientati al trouble-shooting in condizioni operative realistiche).

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4. Progettazione esecutiva del processo formativo
La struttura dettagliata dell’offerta didattica viene descritta nel Manifesto degli Studi. In esso per il corso di
studi viene fornita l’articolazione dell’offerta didattica, in termini di moduli di insegnamento e crediti
assegnati, mentre per i singoli insegnamenti (o loro raggruppamenti omogenei in ambiti / settori disciplinari )
e per ogni altra attività formativa (inclusi gli stage), sono forniti i seguenti elementi
♦ conoscenze e abilità attese nello studente, con riferimento agli obiettivi di apprendimento
♦ modalità di erogazione adottate (lezioni, esercitazioni, laboratori, …) in relazione alle conoscenze e
abilità attese
♦ utilizzo di eventuali strumentazioni e di materiali di consumo specifici
♦ materiale didattico per l’insegnamento e per lo studio
♦ modalità di verifica dell’apprendimento adottate

La struttura completa dell’offerta formativa in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino è sintetizzata


nello schema a blocchi che segue:

1° anno L

2° anno L

3°anno L 3° anno L
EASA Part 66 Generalista

1° anno LM

2° anno LM

In esso si sono adottate le seguenti abbreviazioni:


L = Laurea (triennale) in Ingegneria Aerospaziale secondo gli orientamenti:
LM = Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale
L’orientamento Generalista e la Laurea Magistrale sono riportati per completezza di informazione ma non
sono oggetto del presente rapporto.

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L’intero percorso formativo della Laurea comprende 180 Crediti Formativi Universitari (CFU), ripartiti su
tre anni per una media di 60 CFU all’anno. Il CFU è un’unità di misura del carico didattico corrispondente a
25 ore di lavoro-studente comprensivo di una media di 10 ÷ 12 ore di presenza in classe o laboratorio (vd.
Parte 0).

A partire da alcuni anni il Politecnico di Torino ha varato in sistema di Assicurazione Interna della Qualità
(AiQ) che ha condotto a successive revisioni della struttura didattica varata nel 1999/2000 con l’intento di
rimediare alle imperfezioni che inevitabilmente si manifestavano durante l’applicazione. Queste revisioni si
sono tradotte nei seguenti interventi che caratterizzano il sistema attuale:
♦ razionalizzare la formazione delle classi e degli orari di lezione grazie ad un’uniforme pezzatura degli
insegnamenti (ora ammessi solo nelle misure fisse di 6 – 8 e 10 CFU).;
♦ riconferma del semestre come periodo didattico base, allo scopo di garantire agli studenti tempi di
apprendimento sufficientemente prolungati tra le sessioni degli esami;
♦ garanzia di una formazione scientifica ed ingegneristica di base sufficientemente ampia ed uniforme tra
le diverse Aree di Formazione. In particolare, il primo e il secondo anni degli studi sono quasi interamente
comuni a tutta l’area dell’ingegneria industriale, il che salvaguarda la possibilità per gli studenti di poter
transitare da un Corso di Studi ad un altro di quest’area al termine del 1° anno;
♦ adozione di una serie di iniziative finalizzate al ricupero iniziale delle conoscenze matematiche da parte
di studenti la cui formazione pregressa e carente ed all’effettivo apprendimento pratico della lingua inglese.

In tutto ciò si è posta attenzione a preservare, tra i due orientamenti della Laurea indicati nello schema,
quello designato come EASA Part66, che conduce ad un ingegnere più tradizionale dal punto di vista delle
conoscenze scientifiche acquisite, ma innovativo per quelle tecniche e di contesto e per la sua capacità di
essere immediatamente inserito in contesti lavorativi di tipo generale. Tale orientamento è strutturato in
modo tale da fornire tutte le conoscenze richieste dalla normativa europea EASA – Part 66 per l’attribuzione
della Licenza di Manutentore Aeronautico di Categoria C. Tali conoscenze sono oggetto della richiesta di
riconoscimento di crediti di basic knowledge da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC)
come sostituivo degli appositi corsi specialistici normalmente richiesti per l’ottenimento della suddetta
licenza.

Come già accennato sopra il Politecnico di Torino si è inserito da tempo nella corrente di pensiero
internazionale (si vedano al proposito gli Standard e Linee guida ENQA del 2005) sull’adozione di strumenti
e di processi necessari per assicurare la qualità della didattica e dei servizi dedicati agli studenti ed ha quindi
messo in atto un sistema di AiQ con l’obiettivo di portare tutti i Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in
“un’ottica di qualità” strutturando un modello informativo automatizzato che utilizzi un formato standard per
la raccolta strutturata delle informazioni.

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Il modello informativo “AiQ” è stato sperimentato nel 2008 su un numero limitato di Corsi di Laurea
“pilota” (tra cui quello di Ingegneria Aerospaziale) ed è stato poi applicato a partire dall’a.a. 2010/11 a tutti i
Corsi di Laurea e Laurea Magistrale, in occasione della riprogettazione dell’Offerta Formativa.
Un importante risultato raggiunto è stato un modello informativo automatizzato che generato un’unica fonte
dati per ciascun Corso di Studio, i cui contenuti sono stati utilizzati non solo per la compilazione della stessa
documentazione AiQ, ma anche per la stesura dei documenti ministeriali (RAD), per le azioni di
Orientamento e per la pubblicazione dell’Offerta Formativa, evitando in questo modo informazioni
ridondanti.

Nell’ambito del progetto AiQ, con la realizzazione del modello informativo automatizzato, è stato inoltre
possibile attraverso la predisposizione e pubblicazione delle “Schede insegnamento”, razionalizzare le
informazioni relative ai programmi degli insegnamenti attivati.

Sempre nell’ambito del progetto AIQ, è stata ampliata sul sito web del Politecnico l’area relativa al
Monitoraggio dei Questionari Opinioni Studenti, tramite la rielaborazione dei dati in grafici, ed è oggi
presente un collegamento stabile al sito AlmaLaurea per il monitoraggio delle carriere dei laureati; sono
altresì disponibili in forma facilmente consultabile i dati di ingresso-avanzamento-uscita degli studenti.
E’ opportuno sottolineare che il progetto AiQ potrà favorire il processo interno finalizzato all’accreditamento
dei corsi di studio previsto dalla legge n. 240/2010 e affidato all’Agenzia Nazionale per la Valutazione
dell’Università e della Ricerca (ANVUR).

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5. Procedure organizzative
Il Collegio ed il Consiglio del Corso di Studio sono chiamati a predisporre le procedure riportate dal
Regolamento Generale e Didattico di Ateneo. Tali documenti sono riportati in Appendice VI.

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6. Accessibilità
Il Politecnico di Torino, Collegio di Ingegneria Meccanica, Aerospaziale, dell’Autoveicolo e della
Produzione e Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS) dichiarano che presso le
segreterie del Politecnico di Torino sono disponibili e accessibili tutti i dati necessari all’ENAC (elenco
studenti, registri di lezione, votazioni, lauree conseguite, testi, …) per un eventuale controllo degli stessi.
L’ENAC ha diritto all’accesso e alla verifica di tutti i dati necessari al mantenimento del riconoscimento
della Laurea di Primo Livello in Ingegneria Aerospaziale.

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Parte 2 - Infrastrutture

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1. Ausili didattici
Tutte le aule sono permanentemente dotate di lavagna (cancellabile o “a gesso”), lavagna luminosa o lavagna
a fogli mobili. In tutte le aule è altresì possibile operare con l’ausilio dei seguenti sistemi multimediali:
televisore a colori con videoregistratore, proiettore di diapositive, proiettore multimediale collegabile a PC,
telecamera.

Dispense: Tutti i Docenti, compatibilmente con la materia trattata, sono tenuti a preparare per gli allievi
dispense in formato elettronico o cartaceo (appositamente predisposta o formata dalla copia dei lucidi
utilizzati) o a indicare una bibliografia di riferimento (che non farà parte della raccolta del materiale didattico
a disposizione per le verifiche).

Documentazione tecnica: Per i corsi che fanno riferimento a specifica documentazione tecnica, questa è a
disposizione degli allievi del corso. Le lezioni e le visite di istruzione che si svolgono presso aziende del
settore saranno altresì completate da opportuna documentazione messa a disposizione dalle stesse aziende
coinvolte.

2. Aule ed equipaggiamenti
Tutte le aule del Politecnico di Torino sono a norma di legge per quanto riguarda la sicurezza: esse sono tutte
dotate di lavagne, schermo, proiettore di lucidi, le più grandi anche di videoproiettore con possibilità di
collegamento a PC.
La distribuzione delle aule è compito del Servizio Logistica, il quale si avvale della collaborazione di
docenti, e tiene conto della numerosità delle classi coniugandola alle esigenze di orario. Tale operazione
inizia a giugno e termina a settembre prima dell’inizio dell’anno accademico.
Alla didattica del Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale contribuiscono i laboratori sperimentali del
DIMEAS del Politecnico di Torino. Il laboratorio di aerodinamica è uno dei più grandi d’Italia e comprende
una galleria del vento subsonica con una camera di prova di 3 metri di diametro. Ad essa si aggiungono altre
gallerie del vento per sperimentazioni di diversa natura e numerosi altri impianti. Il laboratorio di strutture
contiene macchine per prova di resistenza, frattura e fatica. Il laboratorio di sistemi contiene svariati banchi
sperimentali per la simulazione di catene di controllo e attuazione.
Presso la sede centrale del Politecnico, sita in C.so Duca degli Abruzzi 24, sono
disponibili laboratori informatici, dotati di connessioni Internet/Intranet.
Oltre alla Biblioteca Generale del Politecnico, il DIMEAS dispone di una propria biblioteca di settore, presso
la quale sono consultabili anche le annate di numerose riviste nazionali ed internazionali di carattere
meccanico e aerospaziale. Oltre a ciò sono consultabili ricchissime collezioni di rapporti tecnico-scientifici
della NASA, dell’AGARD/RTO, della DLR e di altre Agenzie aerospaziali europee e americane. Tutta la

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documentazione è disponibile per consultazione e, limitatamente agli studenti che svolgono la tesi, per
prestito garantito dal relatore. La biblioteca del DIMEAS è aperta dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:00 alle
16:00 (il venerdì dalle 9:30 alle 15:30), con spazi per lettura e consultazione disponibili solo per un numero
limitato di studenti.
Spazi per lo studio autonomo e la lettura sono disponibili nella sede di Corso Duca degli Abruzzi. Tali spazi,
tuttavia, sono condivisi con gli studenti di tutti gli altri Corsi di Laurea e non possono quindi essere associati
ai soli studenti di Ingegneria Aerospaziale.

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Parte 3 - Dettaglio offerta formativa del
Corso di Laurea di Primo Livello in
Ingegneria Aerospaziale

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PRIMO ANNO
(per iscritti al 1° anno post a.a. 2010-2011)

PRIMO ANNO

Analisi matematica I
(10 CFU)

Chimica
(8 CFU)

Inglese
(3 CFU)

Geometria
(10 CFU)

Fisica I
(10 CFU)

Informatica
(8 CFU)

Scelta libera
(6 CFU)

Legenda: in rosso i corsi di riferimento per la copertura dei 17 moduli EASA Part66 che sono oggetto di
accreditamento da parte di ENAC (vedi Parte 4 del presente documento).

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SECONDO ANNO
(per iscritti al 1° anno post a.a. 2010-2011)

SECONDO ANNO
Analisi matematica II
(6 CFU)

Fisica II
(6 CFU)

Disegno tecnico industriale


(6 CFU)

Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica


(10 CFU)

Termodinamica applicata e trasmissione del calore


(8 CFU)

Fondamenti di meccanica strutturale


(8 CFU)

Economia e organizzazione d'impresa


Legislazione aeronautica e fattori umani e sicurezza
(10 CFU)

Meccanica delle macchine


(8 CFU)

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 34


TERZO ANNO
(per iscritti al 1° anno post a.a. 2010-2011)

TERZO ANNO
Tirocinio e prova finale
(9 CFU)

Scienza e tecnologie dei materiali-Metallurgia


(10 CFU)

Introduzione alla meccanica del volo


(6 CFU)

Tecnica delle costruzioni aeronautiche


(10 CFU)

Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici


(6 CFU)

Aerodinamica applicata
(8 CFU)

Propulsione aeronautica
(8 CFU)

Sistemi di bordo aerospaziali (*)


(6 CFU)

(*) Sostituisce esame a scelta libera (6 CFU)

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 35


Parte 4 - Verifica ricoprimento contenuti

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 36


Moduli Parte 66

1. Matematica ([B1] [B2])

2. Fisica ([B1] [B2])

3. Fondamenti di Elettrologia ([B1] [B2])

4. Fondamenti di Elettronica ([B1] [B2])

5. Tecniche Digitali/Sistemi di Strumentazione Elettronici ([B1.1/B1.3] [B1.2/B1.4] [B2])

6. Materiali e Hardware ([B1] [B2])

7. Pratiche di Manutenzione ([B1] [B2])

8. Principi di Aerodinamica ([B1] [B2])

9. Fattori Umani ([B1] [B2])

10. Legislazione Aeronautica ([B1] [B2])

11. A) Aerodinamica, Strutture e Sistemi dei Velivoli a Turbina ([B1.1])

11. B) Aerodinamica, Strutture e Sistemi dei Velivoli a Pistoni ([B1.2])

12. Aerodinamica, Struttura e Sistemi degli Elicotteri ([B1.3/B1.4])

13. Aerodinamica, Struttura e Sistemi degli Aeromobili ([B2])

14. Propulsione ([B2])

15. Motore a Turbina a Gas ([B1])

16. Motore a Pistoni ([B1])

17. Elica ([B1])

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 37


Moduli Part 66 Corsi Politecnico Votazione minima

Analisi matematica I 18/30


Modulo 1: Matematica
Geometria 18/30
Chimica 18/30
Fisica I 18/30
Modulo 2: Fisica
Termodinamica applicata e trasmissione del calore 18/30
Fisica II 18/30
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica 23/30
Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Modulo 3: Fondamenti di Elettrologia
Fisica II 18/30
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica 23/30
Modulo 4: Fondamenti di Elettronica
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica 23/30
Modulo 5: Tecniche Digitali/Sistemi di
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30
Strumentazione Elettronici
Informatica 23/30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30
Modulo 6: Materiali e Hardware
Scienza e tecnologia dei materiali/Metallurgia 23/30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30
Modulo 7: Pratiche di Manutenzione Scienza e tecnologia dei materiali/Metallurgia 23/30
Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Introduzione alla meccanica del volo 23/30
Modulo 8: Principi di Aerodinamica
Aerodinamica applicata 23/30
Economia e organizzazione d'impresa/Legislazione
Modulo 9: Fattori Umani 23/30
aeronautica e fattori umani e sicurezza
Economia e organizzazione d'impresa/Legislazione
Modulo 10: Legislazione Aeronautica 23/30
aeronautica e fattori umani e sicurezza

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 38


Moduli Part 66 Corsi Politecnico Votazione minima

Introduzione alla meccanica del volo 23/30


Aerodinamica applicata 23/30
Modulo 11A: Aerodinamica, Strutture e Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30
Sistemi dei Velivoli a Turbina Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30
Propulsione aeronautica 23/30
Introduzione alla meccanica del volo 23/30
Aerodinamica applicata 23/30
Modulo 11B: Aerodinamica, Strutture e Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30
Sistemi dei Velivoli a Pistoni Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30
Propulsione aeronautica 23/30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30

Modulo 12: Aerodinamica, Struttura e Sistemi Sistemi di bordo aerospaziali 23/30


degli Elicotteri Introduzione alla meccanica del volo 23/30

Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30


Aerodinamica applicata 23/30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30

Modulo 13: Aerodinamica, Struttura e Sistemi Fondamenti di meccanica strutturale 23/30


degli Aeromobili Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici 23/30
Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Introduzione alla meccanica del volo 23/30

Propulsione aeronautica 23/30


Modulo 14: Propulsione
Introduzione alla meccanica del volo 23/30

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 39


Moduli Part 66 Corsi Politecnico Votazione minima

Propulsione aeronautica 23/30


Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Modulo 15: Motore a Turbina a Gas
Introduzione alla meccanica del volo 23/30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30
Propulsione aeronautica 23/30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche 23/30
Modulo 16: Motore a Pistoni
Sistemi di bordo aerospaziali 23/30
Introduzione alla meccanica del volo 23/30
Modulo 17: Elica Introduzione alla meccanica del volo 23/30

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 40


Contenuti moduli Parte 66 e corrispondenze con corsi Politecnico

Corsi Politecnico
Modulo 1 – Matematica Iscritti post 2010-11
1.1 Aritmetica [2] [2]
Terminologia e simboli aritmetici, metodi di
moltiplicazione e divisione, frazioni e
decimali, fattori e multipli, pesi, misure e Crediti acquisiti precedentemente
fattori di conversione, rapporto e proporzione,
medie e percentuali, aree e volumi, quadrati,
cubi, radici quadrate e cubiche.
1.2 Algebra (a) [2] [2]
Valutazione di semplici espressioni algebriche,
addizione, sottrazione, moltiplicazione e Crediti acquisiti precedentemente
divisione, uso delle parentesi, semplici frazioni
algebriche.
1.2 Algebra (b) [1] [1]
Equazioni lineari e loro soluzioni. Indici e
potenze, indici negativi e frazionari. Sistemi
Crediti acquisiti precedentemente
numerici binari e di altro tipo. Equazioni
simultanee ed equazioni di secondo grado con
un’incognita. Logaritmi.
1.3 Geometria (a) [1] [1]
Geometria
Semplici costruzioni geometriche.
1.3 Geometria (b) [2] [2]
Rappresentazione grafica: natura e uso dei Analisi Matematica I
grafici, grafici di equazioni/funzioni.
1.3 Geometria (c) [2] [2]
Trigonometria elementare; relazioni
trigonometriche, uso di tabelle e di coordinate Crediti acquisiti precedentemente
rettangolari e polari.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 41


Corsi Politecnico
Modulo 2 – Fisica Iscritti post 2010-11
2.1 Materia [1] [1]
Natura della materia: elementi chimici,
struttura atomica, molecole. Composti chimici. Chimica
Stati della materia: solido, liquido e gassoso.
Passaggi di stato.
2.2.1 Meccanica statica [2] [1]
Forze, momenti e coppie, rappresentazione Chimica
mediante vettori. Baricentro. Elementi di
teoria dello stress, fatica ed elasticità: tensione,
compressione, forza di taglio e torsione.
Natura e proprietà di solidi, fluidi e gas.
Pressione e spinta idrostatica nei liquidi Fisica I
(barometri).
2.2.2 Meccanica cinetica [2] [1]
Moto rettilineo: moto rettilineo uniforme,
moto con accelerazione costante (caduta dei
gravi).
Moto circolare: moto circolare uniforme (forza
centrifuga/centripeta). Fisica I
Moto periodico: moto pendolare.
Teoria elementare della vibrazione, armonia e
risonanza.
Rapporto di velocità, vantaggio ed efficienza
meccanici
2.2.3 Dinamica
a) Massa. Forza, inerzia, lavoro, potenza,
energia (energia potenziale, cinetica e totale),
calore, efficienza. [2] [1]
b) Quantità di moto, conservazione della Fisica I
quantità di moto. Impulso. Principi
giroscopici. Attrito: natura ed effetti,
coefficiente di attrito (resistenza
all’avanzamento). [2] [2]
2.2.3 Dinamica dei fluidi
a) Gravità specifica e densità. [2] [2]
b) Viscosità, resistenza dei fluidi, effetti del
profilo aerodinamico. Effetti della Termodinamica Applicata e Trasmissione del
compressione dei fluidi. Pressione statica, Calore
dinamica e totale: Teorema di Bernoulli,
Venturi. [2] [1]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 42


2.3 Termodinamica [2] [2]
a) Temperatura: termometri e scale di
temperatura; Celsius, Fahrenheit e Kelvin;
definizione di calore.
b) Capacità termica, calore specifico.
Trasmissione del calore: convenzione,
radiazione e conduzione. Espansione
volumetrica. Prima e seconda legge della Termodinamica Applicata e Trasmissione del
termodinamica. Gas: legge ideale dei gas; Calore
calore specifico a volume e pressione costanti,
lavoro compiuto dai gas in espansione. Fisica I
Espansione e compressione isoterme ed
adiabatiche, cicli dei motori, volume e
pressione costanti, refrigeratori e pompe di
calore. Calore latente di fusione ed
evaporazione, energia termica, calore di
combustione.
2.4 Ottica (luce) [2] [2]
Natura della luce, velocità della luce. Leggi
della riflessione e della rifrazione: riflessione Crediti acquisiti precedentemente
su superfici piane, riflessione su specchi
sferici, rifrazione, lenti. Ottica delle fibre.
2.5 Moto ondulare e suono [2] [2]
Moto ondulare: onde meccaniche, moto
ondulare sinusoidale, fenomeni di interferenza,
Fisica II
onde stazionarie. Suono: velocità del suono,
produzione del suono, intensità, altezza e
qualità, effetto Doppler.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 43


Corsi Politecnico

Modulo 3 – Fondamenti di
Iscritti post 2010-11
Elettrologia
3.1 Teoria dell’elettrone [1] [1]
Struttura e distribuzione delle cariche
elettriche in: atomi, molecole, ioni, composti. Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
Struttura molecolare di conduttori,
semiconduttori ed isolanti.
3.2 Elettricità statica e conduzione [2] [2]
Elettricità statica e distribuzione delle cariche
elettrostatiche. Leggi elettrostatiche
dell’attrazione e della repulsione. Unità di Fisica II
carica, legge di Coulomb. Conduzione
dell’elettricità nei solidi, nei liquidi, nei gas e
nel vuoto.
3.3 Terminologia elettrica [2] [2]
I seguenti concetti, le loro unità ed i fattori che
li influenzano: differenza di potenziale, forza
elettromotrice, voltaggio, corrente, resistenza, Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
conduttanza, carica, flusso di corrente
convenzionale, flusso di elettroni.
3.4 Generazione di elettricità [1] [1]
Produzione di elettricità per mezzo dei
seguenti metodi: luce, calore, attrito, Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
pressione, azione chimica, magnetismo e
movimento.
3.5 Sorgenti di corrente continua [2] [2]
Struttura ed azione chimica fondamentale di:
batterie primarie, batterie secondarie, batterie Sistemi di Bordo Aerospaziali
acide al piombo, batterie al nichel cadmio,
altre batterie alcaline. Batterie collegate in
serie ed in parallelo. Resistenza interna ed
effetti sulla batteria. Struttura, materiali e
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
funzionamento delle termocoppie.
Funzionamento delle fotocellule.
3.6 Circuiti a corrente continua [2] [2]
Legge di Ohm, leggi del voltaggio e della
tensione di Kirchoff. Calcoli con impiego
delle precedenti leggi per determinare la Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
resistenza, il voltaggio e la corrente.
Significatività della resistenza interna di una
sorgente.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 44


3.7 Resistenza/resistore
a) Resistenza e fattori che la influenzano.
Resistenza specifica. Codice dei colori dei
resistori, valori e tolleranza, valori preferiti,
potenze nominali. Resistori in serie ed in
parallelo. Calcolo della resistenza totale
mediante combinazioni in serie, in parallelo e
serie, in parallelo. Funzionamento e uso di Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
potenziometri e reostati. Funzionamento del Fisica II
ponte di Wheatstone. [2] [2] Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
b) Coefficiente termico di conduttanza
positivo e negativo. Resistori fissi, stabilità,
tolleranza e limitazioni, metodi di costruzione.
Resistori variabili, termistori, resistori
sensibili al voltaggio. Struttura di
potenziometri e reostati. Struttura del ponte di
Wheatstone. [1] [1]
3.8 Potenza [2] [2]
Potenza, lavoro ed energia (cinetica e
potenziale). Dissipazione di potenza da parte Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
di un resistore. Formula della potenza. Calcoli
relativi a potenza, lavoro ed energia.
3.9 Capacitanza/condensatore [2] [2]
Uso e funzionamento di un condensatore.
Fattori che influiscono sulla superficie di
capacitanza delle piastre, distanza tra le
piastra, numero di piastre, dielettrico e
costante dielettrica, tensione di
funzionamento, tensione massima di Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
funzionamento. Tipi di condensatori, struttura Fisica II
e funzionamento. Codice dei colori del
condensatore. Calcoli relativi a capacitanza e
voltaggio nei circuiti in serie ed in parallelo.
Carica e scarica esponenziale di un
condensatore, costanti temporali. Prova dei
condensatori.

3.10 Magnetismo [2] [2]


a) Teoria del magnetismo. Proprietà di un
magnete. Azione di un magnete sospeso nel
campo magnetico terrestre. Magnetizzazione e
smagnetizzazione. Schermatura magnetica. Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
Vari tipi di materiali magnetici. Struttura degli
elettromagneti e principi del loro
funzionamento. Regole empiriche per la
determinazione del campo magnetico attorno
ad un conduttore percorso da corrente
elettrica.
b) Forza magnetomotrice, intensità del campo,
densità del flusso magnetico, permeabilità, Fisica II
ciclo di isteresi, riluttanza alla forza
coercitiva, punto di saturazione, correnti di
Focault. Precauzioni per la cura e la
conservazione dei magneti.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 45


3.11 Induttanza/induttore [2] [2]
Legge di Faraday. Induzione della tensione in
un conduttore che si muove in un campo
magnetico. Principi dell’induzione. Effetti dei
seguenti parametri sulla grandezza di una Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
tensione indotta: intensità del campo
magnetico, velocità di variazione del flusso,
numero di giri del conduttore. Induzione
reciproca. Effetti provocati dalla velocità di
variazione della corrente primaria e
dall’induttanza reciproca sulla tensione
indotta. Fattori che influenzano l’induttanza
reciproca: numero di avvolgimenti in una
bobina, dimensione fisica della bobina, Fisica II
posizione delle bobine tra loro. Legge di Lenz
e regole per determinare la polarità. Forza
controelettromotrice, autoinduzione. Punto di
saturazione. Usi principali degli induttori.
3.12 Motore a corrente continua/teoria dei
generatori [2] [2]
Teoria fondamentale dei motori e dei
generatori. Struttura e funzione dei Sistemi di Bordo Aerospaziali
componenti dei generatori a corrente continua.
Funzionamento dei generatori a corrente
continua e fattori che ne influenzano l’uscita e
la direzione del flusso di corrente.
Funzionamento dei motori a corrente continua
e fattori che ne influenzano la potenza in
uscita, la coppia, la velocità e il senso di Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
rotazione. Motori ad eccitazione in serie, ad
avvolgimento in derivazione e misti. Struttura
di un generatore di avviamento.
3.13 Teoria della corrente alternata [2] [2]
Forma d’onda sinusoidale: fase, periodo,
frequenza, ciclo. Istantaneo, media, scarto
quadratico medio, picco, valori della corrente
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
tra picchi e calcolo di tali valori, relazione con
il voltaggio, corrente e potenza. Onde
triangolari/quadrate. Principi della corrente
monofase/trifase.
3.14 Circuiti resistivi (R), capacitivi (C) ed
induttivi (L) [2] [2]
Relazione di fase tra tensione e corrente nei
circuiti L, C, ed R in parallelo, in serie e in
serie e paralleli. Dissipazione di potenza nei Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
circuiti L, C ed R. Calcoli di impedenza,
angolo di fase, fattore di potenza e corrente.
Calcoli di potenza effettiva, potenza apparente
e potenza reattiva.
3.15 Trasformatori [2] [2]
Principi relativi alla costruzione dei
trasformatori e loro funzionamento. Perdite
dei trasformatori e metodi per la loro Sistemi di Bordo Aerospaziali
prevenzione. Azione dei trasformatori in
condizioni di carico e in assenza di carico.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 46


Trasmissione di potenza, efficienza,
indicazioni della polarità. Calcolo delle
tensioni di rete e di fase e delle correnti.
Calcolo della potenza in un sistema trifase. Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
Corrente primaria e secondaria, voltaggio,
rapporto di trasformazione, potenza,
efficienza. Autotrasformatori.
3.16 Filtri [1] [1]
Funzionamento, applicazione e usi dei
seguenti filtri: passa basso, passa alto, passa Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
banda, elimina banda.
3.17 Generatori di corrente alternata [2] [2]
Rotazione del circuito in un campo magnetico
e forma d’onda prodotta. Funzionamento e Sistemi di Bordo Aerospaziali
struttura di generatori di corrente alternata ad
armatura rotante e a campo rotante.
Alternatori monofase, bifase e trifase.
Vantaggi ed usi della stella trifase e delle
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
connessioni a triangolo. Generatori a magnate
permanente.
3.18 Motori a corrente alternata [2] [2]
Struttura, principi di funzionamento e
Sistemi di Bordo Aerospaziali
caratteristiche dei motori a corrente alternata
sincroni e a induzione, sia monofase che a più
fasi. Metodi di controllo della velocità e della
direzione di rotazione. Metodi di produzione
di un campo rotante: condensatore, induttore, Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
polo schermato o spaccato.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 47


Corsi Politecnico

Modulo 4 – Fondamenti di
Iscritti post 2010-11
elettronica

4.1.1 Diodi
a) Simboli dei diodi. Caratteristiche e
proprietà dei diodi. Diodi in serie ed in
parallelo. Caratteristiche principali ed uso dei
raddrizzatori controllati al silicio (tristori),
diodi a emissione luminosa, diodi
fotoconduttori, varistori, diodi raddrizzatori.
Prova funzionale dei diodi. [2] [2]
b) Materiali, configurazione elettronica,
proprietà elettriche. Materiali dei tipi P e N:
effetti delle impurità sulla conduzione,
caratteri di maggioranza e di minoranza.
Giunzione PN in un semiconduttore, sviluppo
di un potenziale attraverso una giunzione PN
in condizioni non polarizzate, polarizzate in
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
senso diretto e polarizzate in senso inverso.
Parametri dei diodi: tensione inversa di picco,
massima corrente diretta, temperatura,
frequenza, corrente di dispersione,
dissipazione di potenza. Uso e funzionamento
dei diodi nei seguenti circuiti: limitatore,
livellatore, raddrizzatori a onda completa e a
mezza onda, duplicatori e triplicatori di
voltaggio. Dettagli del funzionamento e
caratteristiche dei seguenti dispositivi:
raddrizzatore controllato al silicio (tristore),
diodo ad emissione luminosa, diodo Shottky,
diodo fotoconduttore, diodo a capacità
variabile, varistore, diodi raddrizzatori, diodo
Zener. [-] [2]
4.1.2 Transistor
a) Simboli del transistor. Descrizione dei
componenti ed orientamento. Caratteristiche e
proprietà dei transistor. [1] [2]
b) Struttura e funzionamento dei transistor
PNP e NPN. Configurazioni di base, del
collettore e dell’emettitore.Prova dei
transistor. Valutazione base di altri tipi di Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
transistor e i loro impieghi. Applicazione dei
transistor: classi di amplificatori (A, B, C).
Circuiti semplici: polarizzazione,
disaccoppiamento, reazione e stabilizzazione.
Principi dei circuiti multistadio: circuiti a
cascata, push-pull, oscillatori, multivibratori,
flip-flop. [-] [2]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 48


4.1.3 Circuiti integrati
a) Descrizione e funzionamento dei circuiti
logici e dei circuiti lineari/amplificatori
operazionali. [1] [-]
b) Descrizione e funzionamento dei circuiti
logici e dei circuiti lineari. Introduzione
all’uso e al funzionamento di un amplificatore
operazionale usato come integratore, Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
differenziatore, inseguitore di tensione,
comparatore. Metodi di connessione degli
stadi operazionale ed amplificatore: resistivo-
capacitivo, induttivo (trasformatore),
induttivo-resistivo (IR), diretto. Vantaggi e
svantaggi della reazione positiva e negativa.
[-] [2]
4.2 Schede di circuiti stampati [1] [2]
Descrizione ed uso delle schede di circuiti Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
stampati
4.3 Servomeccanismi
a) Comprensione dei seguenti concetti: sistemi
a circuito aperto e chiuso, reazione, follow-up,
trasduttori analogici. Principi di
funzionamento ed uso dei seguenti
componenti di sistemi sincroni/caratteristiche:
resolver, differenziale, controllo e coppia,
trasformatori, trasmettitori ad induttanza ed a
capacitanza. [1] [-]
b) Comprensione dei seguenti concetti:
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
circuito aperto e chiuso, follow-up,
servomeccanismo, analogico, trasduttore,
nullo, smorzamento, reazione, banda morta.
Struttura, funzionamento ed uso dei seguenti
componenti di sistemi sincroni: resolver,
differenziale, controllo e coppia, trasformatori
E ed I, trasmettitori ad induttanza, trasmettitori
a capacitanza, trasmettitori sincroni. Difetti dei
servomeccanismi, inversione dei passi
sincronizzati, pendolamento. [-] [2]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 49


Corsi Politecnico

Modulo 5 – Tecniche digitali


sistemi di strumentazione Iscritti post 2010-11
elettronici
5.1 Sistemi di strumentazione elettronici
[2] [2] [3]
Disposizione tipica dei sistemi e layout di Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
cabina dei sistemi di strumentazione
elettronici.
5.2 Sistemi di numerazione [1] [-] [2]
Sistemi di numerazione: binario, ottale ed
esadecimale.
Dimostrazione di conversioni tra i sistemi Informatica
decimale e binario, ottale ed esadecimale, e
viceversa.
5.3 Conversione di dati [1] [-] [2]
Dati analogici, dati digitali. Funzionamento ed
applicazione dei convertitori da analogico a Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
digitale e da digitale ad analogico, input ed
output, limitazioni di vari tipi.
5.4 Bus di dati [2] [-] [2]
Funzionamento dei bus di dati nei sistemi
aeronautici, inclusa la conoscenza della norma Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
ARINC e di altre specifiche.
Rete/Ethernet dell’aeromobile.
5.5 Circuiti logici
a) Identificazione dei simboli comuni relativi
ai circuiti logici, tabelle e circuiti equivalenti.
Applicazioni in uso per i sistemi aeronautici, Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
diagrammi schematici. [2] [-] [2]
b) Interpretazione degli schemi logici.
[-] [-] [2]
5.6 Struttura fondamentale dei computer
a) Terminologia informatica (inclusi bit, byte,
software, hardware, CPU, IC e vari dispositivi
di memoria, come RAM, ROM, PROM). Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
Tecnologia informatica (nelle applicazioni dei
sistemi aeronautici). [2] [-] [-]
b) Terminologia relativa ai computer.
Funzionamento, layout ed interfaccia dei
maggiori componenti per microcomputer,
inclusi i relativi sistemi bus. Informazioni
contenute in parole istruzione singole e a vari
indirizzi. Termini relativi alla memoria. Informatica
Funzionamento dei dispositivi di memoria
tipici. Funzionamento, vantaggi e svantaggi
dei vari sistemi di memorizzazione di dati.
[-] [-] [2]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 50


5.7 Microprocessori [-] [-] [2]
Funzioni eseguite e funzionamento globale di
un microprocessore. Funzionamento di base
Informatica
dei seguenti elementi per microprocessori:
unità di controllo e di elaborazione, clock,
registro, unità logica aritmetica.
5.8 Circuiti integrati [-] [-] [2]
Funzionamento ed uso di codificatori e
decodificatori. Funzione dei vari tipi di Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
codificatori. Uso dell’integrazione su scala
media, grande e grandissima.
5.9 Multiplexing [-] [-] [2]
Funzionamento, applicazione e identificazione
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
di multiplexer e demultiplexer negli schemi
logici.
5.10 Ottica delle fibre [1] [1] [2]
Vantaggi e svantaggi della trasmissione dati
mediante fibre ottiche rispetto alla
trasmissione mediante cavi elettrici. Bus dati a
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
fibre ottiche. Terminologia relativa alle fibre
ottiche. Terminazioni. Accoppiatori, terminali
di controllo, terminali remoti. Applicazioni
delle fibre ottiche nei sistemi aeronautici.
5.11 Display elettronici [2] [-] [2]
Principi di funzionamento dei più comuni tipi
di display usati nei moderni aeromobili,
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
inclusi: i tubi a raggi catodici, i diodi ad
emissione luminosa ed i display a cristalli
liquidi.
5.12 Dispositivi sensibili all’elettricità
elettrostatica [2] [2] [2]
Trattamento specifico dei componenti sensibili
alle scariche elettrostatiche. Consapevolezza Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
dei rischi e dei possibili danni, dispositivi di
protezione antistatici personali e per
componenti.
5.13 Controllo della gestione software
[2] [1] [2]
Consapevolezza delle restrizioni, dei requisiti
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
di aeronavigabilità e dei possibili effetti
catastrofici di modifiche non approvate ai
programmi software.
5.14 Ambiente elettromagnetico [2] [2] [2]
Influenza dei seguenti fenomeni sulle pratiche
di manutenzione del sistema elettronico:
EMC – Compatibilità elettromagnetica Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica
EMI – Interferenza elettromagnetica
HIRF – Campi di radiazione ad alta intensità
Fulmini/protezione dai fulmini.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 51


5.15 Tipici sistemi elettronici/digitali
aeronautici [2] [2] [2]
Disposizione generale dei sistemi
elettronici/digitali aeronautici tipici e delle
relative prove BITE (Built In Test
Equipment) come:
a) Solo per B1 e B2:
ACARS-ARINC Communication and
Addressing and Reporting
System
EICAS-Engine Indication and Crew Alerting
System
FBW-Fly by Wire
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
GPS-Global Positioning System
TCAS-Traffic Alert Collision Avoidance
System
b) Per B1 e B2:
ECAM-Electronic Centralised Aircraft
Monitoring
EFIS-Electronic Flight Instrument System
IRS-Inertial Reference System
TCAS-Traffic Alert Collision Avoidance
System
Avionica modulare integrata
Sistemi di cabina
Sistemi informativi

E Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 52


Corsi Politecnico

Modulo 6 – Materiali e hardware Iscritti post 2010-11


6.1 Materiali aeronautici – ferrosi
a) Caratteristiche, proprietà ed identificazione
delle leghe di acciaio comunemente usate nel
settore aeronautico. Trattamento termico ed
Scienza e tecnologie dei materiali - Metallurgia
applicazione delle leghe di acciaio. [2] [1]
b) Prove di durezza, di resistenza alla trazione,
di resistenza alla fatica e di resilienza nei
materiali ferrosi. [1] [1]
6.2 Materiali aeronautici – non ferrosi
a) Caratteristiche, proprietà ed identificazione
dei materiali non ferrosi comunemente usati
nel settore aeronautico. Trattamento termico
Scienza e tecnologie dei materiali - Metallurgia
ed applicazione dei materiali non ferrosi.[2][1]
b) Prove di durezza, di resistenza alla trazione,
di resistenza alla fatica e di resilienza nei
materiali non ferrosi. [1] [1]
6.3.1 Compositi e non metallici diversi da
legno e tessuto
a) Caratteristiche, proprietà ed identificazione
dei più comuni materiali compositi e non
metallici, diversi dal legno, impiegati nel Scienza e tecnologie dei materiali – Metallurgia
settore aeronautico. Agenti sigillanti ed Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
incollanti. [2] [2]
b) Rilevazione di difetti/usura nei materiali
compositi e non metallici. Riparazione di
materiali compositi e non metallici. [2] [-]
6.3.2 Strutture in legno [2] [-]
Metodi di costruzione di cellule aeronautiche
in legno. Caratteristiche, proprietà e tipi di
legno e colle utilizzate nei velivoli.
Conservazione e manutenzione delle strutture Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
in legno. Tipi di difetti nei materiali legnosi e
nelle strutture in legno. Rilevazione dei difetti
nella struttura in legno. Riparazione della
struttura in legno.
6.3.3 Rivestimento in tessuto [2] [-]
Caratteristiche, proprietà e tipi di tessuti
utilizzati nei velivoli. Metodi di ispezione del Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
tessuto. Tipi di difetti del tessuto. Riparazione
del rivestimento in tessuto.

6.4 Corrosione
a) Fondamenti chimici. Formazione mediante
processo galvanico, microbiologico,
sollecitazione. [1] [1] Scienza e tecnologie dei materiali – Metallurgia
b) Tipi di corrosione e relativa identificazione.
Cause della corrosione. Tipi di materiali,
suscettibilità alla corrosione. [3] [2]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 53


6.5.1 Filettatura delle viti [2] [2]
Nomenclatura delle viti. Forme delle
filettature, dimensioni e tolleranze delle Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
filettature standard utilizzate in aeronautica.
Misurazione delle filettature delle viti.
6.5.2 Bulloni, prigionieri e viti [2] [2]
Tipi di bulloni: specificazione, identificazione
e marcatura dei bulloni aeronautici, normative
internazionali. Dadi: autobloccanti, piastrine,
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
tipologie standard. Viti a ferro: specifiche
aeronautiche. Prigionieri: tipologie ed
impieghi, inserimento e rimozione. Viti
autofilettanti, perni.
6.5.3 Dispositivi di fissaggio [2] [2]
Rondelle di sicurezza ed elastiche, piastre di
bloccaggio, coppiglie spaccate, dadi a ragno,
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
bloccaggi a filo, dispositivi di fissaggio a
rimozione rapida, chiavi, anelli elastici,
coppiglie.
6.5.4 Rivetti aeronautici [2] [1]
Tipi di rivetti pieni e ciechi: specifiche ed Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
identificazione, trattamento termico.
6.6 Tubi e raccordi
a) Identificazione e tipologie di tubi rigidi e
flessibili con i relativi raccordi impiegati
nell’aeromobile. [2] [2] Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
b) Raccordi standard per i tubi dell’impianto
idraulico, del carburante, dell’olio,
pneumatico, e dell’aria dell’aeromobile. [2] [1]
6.7 Molle [2] [1]
Tipi di molle, caratteristiche, materiali ed Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
applicazioni.
6.8 Cuscinetti [2] [2]
Funzione dei cuscinetti, carichi, materiali,
struttura. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Tipi di cuscinetti e relative applicazioni.
6.9 Trasmissioni [2] [2]
Tipi di ingranaggi e relative applicazioni.
Rapporti degli ingranaggi, sistemi di
ingranaggi per riduzione e per moltiplicazione, Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
ingranaggi condotti e trasmittenti, ingranaggi
folli, schemi di accoppiamento. Cinghie e
pulegge, catene e pignoni.
6.10 Cavi di comando [2] [1]
Tipi di cavi. Raccordi terminali, tenditori e
dispositivi di compensazione. Pulegge e Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
componenti dei sistemi di cavi. Cavi Bowden.
Sistemi di controllo flessibili aeronautici.
6.11 Cavi elettrici e connettori [2] [2]
Tipi di cavi, struttura e caratteristiche. Cavi ad
alta tensione e coassiali. Crimpatura. Tipi di
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
connettori, perni, spine, prese, isolatori,
corrente e tensione di funzionamento,
accoppiamento, codici di identificazione.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 54


Corsi Politecnico

Modulo 7 – Pratiche di
Iscritti post 2010-11
manutenzione
7.1 Precauzioni di sicurezza – aeromobile
ed officina [3] [3]
Aspetti della sicurezza nelle pratiche
lavorative, incluse le precauzioni da prendere
durante il lavoro con elettricità, gas
(specialmente l’ossigeno), oli e sostanze
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
chimiche.
Inoltre, istruzioni relative alle misure da
prendere in caso di incendio o di altro
incidente riguardante una delle fonti di rischio
succitate, inclusa la conoscenza dei mezzi
estinguenti.
7.2 Pratiche relative all’officina [3] [3]
Cura degli attrezzi, controllo degli attrezzi, uso
dei materiali dell’officina. Dimensioni,
sovramisure e tolleranze, standard di Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
lavorazione. Calibrazione degli strumenti e
delle attrezzature, standard di calibrazione.
7.3 Attrezzi [3] [3]
Tipi più comuni di attrezzi manuali. Tipi più
comuni di attrezzi elettrici. Funzionamento ed
uso degli strumenti di misura di precisione. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Attrezzi e metodi di lubrificazione.
Funzionamento, funzione ed uso
dell’attrezzatura generale di prova elettrica.
7.4 Attrezzatura generale di prova
dell’avionica [2] [3]
Funzionamento, funzione ed utilizzo Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
dell’attrezzatura generale di prova
dell’avionica.
7.5 Disegni tecnici, schemi e normative
[2] [2]
Tipi di disegni e di schemi, loro simbologia,
dimensioni, tolleranze e proiezioni.
Identificazione delle informazioni contenute
nell’intestazione. Microfilm, microfiche e e
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
presentazioni computerizzate. Specifica 100
della Air Transport Association of America
(ATA). Normative aeronautiche e di altro tipo
applicabili, comprese le normative ISO, AN ed
MS, NAS e MIL. Schemi dei cablaggi e
diagrammi schematici.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 55


7.6 Accoppiamenti e spazi liberi [2] [1]
Dimensioni delle punte da trapano per i fori di
bulloni, classi di accoppiamento. Sistemi più
comuni di accoppiamento e spazio libero.
Requisiti per gli accoppiamenti e spazi liberi Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
per aeromobile e motori. Limiti di
incurvamento, svergolamento ed usura.
Metodi standard per il controllo di alberi,
cuscinetti ed altre parti.
7.7 Cavi elettrici e connettori [3] [3]
Continuità, isolamento e tecniche di giunzione
e di prova. Uso di attrezzi per la crimpatura: a
funzionamento manuale ed idraulico. Prova
delle giunture crimpate. Rimozione e
inserimento dei pin di connessione. Cavi
coassiali: precauzioni di prova e di
installazione. Identificazione di tipi di cavi,
criteri di ispezione e tolleranza dei danni. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Tecniche di protezione della cablatura:
flessibili di protezione e relativi supporti,
morsetti dei cavi, tecniche di protezione con
rivestimenti, incluso il rivestimento
termoretraibile, schermatura. Installazione,
ispezione, riparazione e manutenzione dei cavi
elettrici e dei connettori e relativi standard di
pulizia.
7.8 Rivettatura [2] [-]
Giunture rivettate, spaziatura e passo tra i
rivetti. Attrezzi utilizzati per rivettare ed Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
eseguire imbutiture. Controllo delle giunture
rivettate.
7.9 Tubi e manicotti [2] [-]
Curvatura e campanatura/svasatura delle
tubature aeronautiche. Ispezione e prova di Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
tubi e manicotti aeronautici. Installazione e
fissaggio dei tubi.
7.10 Molle [2] [-]
Ispezione e prova delle molle. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche

7.11 Cuscinetti [2] [-]


Prova, pulizia ed ispezione dei cuscinetti.
Requisiti relativi alla lubrificazione dei Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
cuscinetti. Difetti dei cuscinetti e loro cause.
7.12 Trasmissioni [2] [-]
Ispezione di ingranaggi, gioco. Ispezione di
cinghie e pulegge, catene e pignoni. Ispezione Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
di martinetti a vite, dispositivi a leva, aste a
carico alternato.
7.13 Cavi di comando [2] [-]
Rastremazione dei raccordi terminali.
Ispezione e prova dei cavi di comando. Cavi Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Bowden; cavi di comando flessibili
aeronautici.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 56


7.14.1 Lamiera di metallo [2] [-]
Tracciatura e calcolo della tolleranza di
curvatura. Lavorazione della lamiera di Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
metallo, inclusa la curvatura e la formatura.
Ispezione delle lamiere di metallo.
7.14.2 Composito e non metallico [2] [-]
Pratiche di incollaggio. Condizioni ambientali. Scienza e tecnologie dei materiali – Metallurgia
Metodi di ispezione.
7.15 Saldatura, brasatura ed incollaggio
a) Metodi di saldatura; ispezione di giunture
saldate. [2] [2]
b) Metodi di saldatura e di brasatura. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Ispezione di giunture saldate e brasate. Metodi
di incollaggio ed ispezione di giunture
incollate. [2] [-]
7.16 Peso e centraggio dell’aeromobile
a) Calcolo dei limiti del baricentro/centraggio:
impiego degli appositi documenti. [2] [2] Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
b) Preparazione dell’aeromobile per la
pesatura. Pesatura dell’aeromobile. [2] [-]
7.17 Assistenza e conservazione
dell’aeromobile [2] [2]
Rullaggio/traino dell’aeromobile e relative
misure di sicurezza. Sollevamento,
collocazione dei tacchi, bloccaggio
dell’aeromobile e relative precauzioni di
sicurezza. Metodi di magazzinaggio Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
dell’aeromobile. Procedure di Sistemi di Bordo Aerospaziali
rifornimento/estrazione del carburante.
Procedure per la rimozione/prevenzione della
formazione di ghiaccio. Rifornimenti elettrici,
idraulici e pneumatici a terra. Effetti delle
condizioni ambientali sull’assistenza e
funzionamento dell’aeromobile.
7.18 Tecniche di smontaggio, ispezione,
riparazione e montaggio
a) Tipi di difetti e tecniche di ispezione visiva.
Valutazione e rimozione della corrosione;
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
protezione dalla corrosione. [3] [3]
b) Metodi generali di riparazione, manuale di
riparazione strutturale. Programmi di controllo
relativi all’invecchiamento, alla fatica ed alla
corrosione. [2] [-]
c) Tecniche di ispezione non distruttiva,
inclusi i metodi penetranti, radiografici, con
corrente di Foucault, ultrasonici e boroscopici.
[2] [1] Scienza e tecnologie dei materiali – Metallurgia
d) Tecniche di smontaggio e rimontaggio.
[2] [2]
e) Tecniche per la risoluzione dei problemi.
[2] [2]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 57


7.19 Eventi anormali
a) Ispezioni a seguito di scariche di fulmini e
penetrazioni HIRF. [2] [2] Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
b) Ispezioni a seguito di eventi anormali, come Sistemi di Bordo Aerospaziali
atterraggi duri e voli attraverso turbolenze.
[2] [-]
7.20 Procedure di manutenzione [2] [2]
Programma di manutenzione. Procedure di
modifica. Procedure di magazzinaggio.
Procedure di certificazione/riammissione in
servizio. Interfaccia con il funzionamento Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
dell’aereo. Ispezione manutentiva/controllo di Scienza e tecnologie dei materiali – Metallurgia
qualità/assicurazione qualità. Procedure
supplementari di manutenzione. Controllo di
componenti a durata limitata.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 58


Corsi Politecnico

Modulo 8 – Principi di
Iscritti post 2010-11
aerodinamica
8.1 Fisica dell’atmosfera [2] [2]
International Standard Atmosphere (ISA), Introduzione alla Meccanica del Volo
applicazione in aerodinamica.
8.2 Aerodinamica [2] [2]
Flusso d’aria intorno ad un corpo. Strato
limite, flusso laminare e turbolento, flusso di
corrente libera, flusso d’aria relativo, flusso
Aerodinamica Applicata
deviato in alto ed in basso, vortici,
stagnazione. I concetti: curvatura, corda, corda
media aerodinamica, resistenza (parassita) di
Profilo, resistenza indotta, centro di pressione,
angolo di attacco, svergolatura positiva e
negativa, rapporto di finezza, forma delle ali
ed allungamento. Spinta, peso, risultante
aerodinamica. Generazione di portanza e
resistenza: angolo di attacco, coefficiente di Introduzione alla Meccanica del Volo
portanza, coefficiente di resistenza, curva
polare, stallo. Contaminazione del profilo
alare, incluso ghiaccio, neve e brina.
8.3 Teoria del volo [2] [2]
Relazione portanza, peso, spinta e resistenza.
Rapporto di planata. Volo in stato stazionario,
prestazioni. Teoria della virata. Influenza del Introduzione alla Meccanica del Volo
fattore di carico: stallo, inviluppo del volo e
limitazioni strutturali. Aumento della portanza.
8.4 Stabilità e dinamica del volo [2] [2]
Stabilità longitudinale, laterale e direzionale
(attiva e passiva). Introduzione alla Meccanica del Volo

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 59


Corsi Politecnico

Modulo 9 – Fattore umano Iscritti post 2010-11


9.1 Generalità [2] [2]
Economia, organizzazione, e sicurezza di
La necessità di tenere conto di fattori umani.
impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Incidenti attribuibili a fattori umani/all’errore
Umani
umano. Legge di Murphy.
9.2 Prestazioni umane e loro limiti [2] [2]
Economia, organizzazione, e sicurezza di
Vista. Udito. Elaborazione dell’informazione.
impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Attenzione e percezione. Memoria.
Umani
Claustrofobia ed accesso fisico.
9.3 Psicologia sociale [1] [1]
Responsabilità: individuale e di gruppo. Economia, organizzazione, e sicurezza di
Motivazione e demotivazione. Pressione del impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
gruppo. Questioni culturali. Lavoro di Umani
squadra. Gestione, supervisione e leadership.
9.4 Fattori che influenzano le prestazioni
[2] [2]
Idoneità/salute. Stress: domestico e legato al Economia, organizzazione, e sicurezza di
lavoro. Pressione dovuta al tempo ed alle impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
scadenze. Carico di lavoro: sovraccarico e Umani
carico insufficiente. Sonno e fatica, turni.
Alcol, farmaci, abuso di stupefacenti.
9.5 Ambiente fisico [1] [1]
Economia, organizzazione, e sicurezza di
Rumore e fumi. Illuminazione. Clima e
impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
temperatura. Movimento e vibrazioni.
Umani
Ambiente di lavoro.
9.6 Compiti [1] [1] Economia, organizzazione, e sicurezza di
Lavoro fisico. Compiti ripetitivi. Ispezione impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
visiva. Sistemi complessi Umani
9.7 Comunicazione [2] [2]
In e tra squadre. Registrazione e Economia, organizzazione, e sicurezza di
documentazione del lavoro. Aggiornamento, impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
riqualificazione. Diffusione delle Umani
informazioni.
9.8 Errore umano [2] [2]
Modelli e teorie dell’errore. Tipologie di Economia, organizzazione, e sicurezza di
errore nei compiti di manutenzione. impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Implicazione degli errori (ovverosia incidenti). Umani
Prevenzione e gestione degli errori.

9.9 Pericoli sul luogo di lavoro [2] [2] Economia, organizzazione, e sicurezza di
Riconoscimento e prevenzione dei pericoli. impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Gestione delle emergenze. Umani

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Corsi Politecnico

Modulo 10 – Legislazione
Iscritti post 2010-11
aeronautica
10.1 Quadro normativo [1] [1]
Ruolo dell’Organizzazione dell’aviazione
civile internazionale.
Ruolo della Commissione europea.
Ruolo dell’AESA.
Ruolo degli Stati membri e delle autorità Economia, organizzazione, e sicurezza di
aeronautiche nazionali. impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Regolamento (CE) n. 216/2008 e relative Umani
modalità di esecuzione; regolamento (CE) n.
1702/2003 e regolamento (CE) n. 2042/2003.
Correlazione tra i diversi allegati (parti) come
parte 21, parte M, parte 145,
parte 66, parte 147 e EU-OPS.
10.2 Parte 66 – Personale di certificazione – Economia, organizzazione, e sicurezza di
Manutenzione [2] [2] impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Comprensione dettagliata della Parte 66. Umani
10.3 Parte 145 – Imprese di manutenzione Economia, organizzazione, e sicurezza di
approvate [2] [2] impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Comprensione dettagliata della Parte 145. Umani
10.4 Operazioni di volo [1] [1]
Conoscenza generale di EU-OPS
Certificati di operatore aereo
Responsabilità dell’operatore, in particolare in
Economia, organizzazione, e sicurezza di
merito al mantenimento dell’aeronavigabilità e
impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
alla manutenzione.
Umani
Programma di manutenzione.
MEL/CDL.
Documenti da trasportare a bordo.
Targhette aeronautiche (contrassegni).
10.5 Certificazione di aeromobile, parti e
pertinenze
a) Generalità [1] [1]
Comprensione generale della parte 21 e delle
specifiche di certificazione CS-23, 25, 27, 29
dell’AESA. Economia, organizzazione, e sicurezza di
b) Documenti [2] [2] impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
Certificato di aeronavigabilità. Certificati di Umani
aeronavigabilità limitati e permesso di volo.
Certificato di immatricolazione.
Certificato acustico.
Tabella del peso.
Licenza della stazione radio ed approvazione.
10.6 Mantenimento dell’aeronavigabilità [2]
[2]
Economia, organizzazione, e sicurezza di
Comprensione approfondita delle disposizioni
impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
di cui alla parte 21 relative al mantenimento
Umani
dell’aeronavigabilità.
Comprensione dettagliata della Parte M.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 61


10.7 Requisiti nazionali ed internazionali
applicabili per (se non sostituiti da requisiti
UE)
a) Programmi di manutenzione, controlli ed
ispezioni di manutenzione.
Direttive di aeronavigabilità.
Bollettini di servizio, informazioni sul servizio
di assistenza del produttore.
Modifiche e riparazioni.
Documenti relativi alla manutenzione:
manuali di manutenzione, manuale delle Economia, organizzazione, e sicurezza di
riparazioni strutturali, catalogo illustrato dei impresa/ Legislazione Aeronautica e Fattori
componenti, ecc. Umani
Master Minimum Equipment Lists (MMEL),
lista dell’equipaggiamento
minimo, liste delle tolleranze. [2] [2]
b) Mantenimento dell’aeronavigabilità
Requisiti di equipaggiamento minimo — Voli
di prova.
ETOPS, requisiti di manutenzione e di
servizio.
Operazioni in condizioni di bassa visibilità,
operazioni di categoria 2/3. [1] [1]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 62


Corsi Politecnico

Modulo 11A – Aerodinamica,


strutture e sistemi dei velivoli a Iscritti post 2010-11
turbina
11.1.1 Aerodinamica del velivolo e comandi
di volo [2] [-]
Funzionamento ed effetti di:
- comandi di rollio: alettoni e diruttori
- comandi di beccheggio: equilibratori, piano
orizzontale di coda, piani orizzontali di coda ad
incidenza variabile e canard
- comando di imbardata, limitatori del timone
Comandi che impiegano elevoni, timoni
elevatori. Dispositivi di ipersostentazione,
fessure, alule, ipersostentatori, flaperoni. Aerodinamica Applicata
Dispositivi induttori di resistenza, diruttori, Introduzione alla Meccanica del Volo
attenuatori di portanza, freni aerodinamici.
Effetti delle alette direttrici e del bordo di
attacco a dente di sega. Controllo dello strato
limite mediante generatori di vortici, cunei di
stallo o dispositivi del bordo di attacco.
Funzionamento ed effetto di alette di assetto,
alette compensatrici sul bordo d’attacco, alette
correttrici, alette compensatrici elastiche,
alterazione delle superfici di comando, pannelli
di compensazione aerodinamica.

11.1.2 Volo ad alta velocità [2] [-]


Velocità del suono, volo subsonico, volo
transonico, volo supersonico. Numero di
Mach, numero di Mach critico, scuotimento da Aerodinamica Applicata
comprimibilità, onda d’urto, riscaldamento Introduzione alla Meccanica del Volo
aerodinamico, regola delle aree. Fattori che Propulsione Aeronautica
influenzano il flusso d’aria nelle prese d’aria
dei motori degli aerei ad alta velocità. Effetti
della freccia alare sul numero di Mach critico.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 63


11.2 Strutture della cellula – concetti
generali
a) Requisiti di aeronavigabilità per la
resistenza strutturale. Classificazione
strutturale, primaria, secondaria e terziaria.
Concetti di fail safe (a prova di guasto), vita
sicura, tolleranza ai danni. Sistemi di
identificazione zonale e di stazione. Tensione,
deformazione, curvatura, compressione, taglio,
torsione, tensione circolare, fatica.
Disposizioni su scarichi e ventilazione.
Disposizioni sull’installazione del sistema.
Disposizioni sulla protezione dalle scariche di
fulmini. Incollaggio aeronautico. [2] [-] Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
b) Metodi costruttivi relativi a: rivestimento Sistemi di Bordo Aerospaziali
collaborante della fusoliera, ordinate,
correntini, longheroni, paratie, telai, rinforzi
locali di piastre, montanti, tiranti, strutture del
pavimento, rinforzi, metodi di rivestimento,
protezione contro la corrosione, ala,
impennaggio e attacchi dei motori. Tecniche di
assemblaggio della struttura: rivettatura,
bullonatura, incollaggio. Metodi di protezione
delle superfici, come cromatura,
anodizzazione, verniciatura. Pulizia delle
superfici. Simmetria della cellula: metodi di
allineamento e verifiche della simmetria.
[2] [-]

11.3.1 Fusoliera (ATA 52/53/56) [2] [-]


Costruzione e tenuta della pressurizzazione.
Ala, stabilizzatore, attacchi di piloni e del
carrello di atterraggio. Sistemi di installazione Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
dei sedili e di carico. Portelli ed uscite di Sistemi di Bordo Aerospaziali
emergenza: struttura, meccanismi,
funzionamento e dispositivi di sicurezza.
Struttura e meccanismi di finestrini e
parabrezza.

11.3.2 Ali (ATA 57) [2] [-]


Struttura. Serbatoi del carburante. Carrello di
atterraggio, pilone, superfici di comando e Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
dispositivi di ipersostentazione/resistenza.
11.3.3 Stabilizzatori (ATA 55) [2] [-]
Struttura. Attacchi delle superfici di comando. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche

11.3.4 Superfici per il controllo del volo


(ATA 55/57) [2] [-]
Struttura ed attacco. Bilanciamento di massa Introduzione alla Meccanica del Volo
ed aerodinamico.

11.3.5 Gondole/Piloni (ATA 54) [2] [-]


Struttura. Paratie parafiamma. Castelli motore. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 64


11.4.1 Alimentazione dell’aria (ATA 21)
[2] [-]
Sorgenti di alimentazione dell’aria, incluso il Sistemi di Bordo Aerospaziali
prelievo dai motori, APU e unità di
rifornimento a terra.
11.4.2 Condizionamento (ATA 21) [3] [-]
Sistemi di condizionamento. Macchine a ciclo
d’aria ed a ciclo di vapore. Sistemi di Sistemi di Bordo Aerospaziali
distribuzione. Sistemi di controllo del flusso,
della temperatura e dell’umidità.
11.4.3 Pressurizzazione (ATA 21) [3] [-]
Sistemi di pressurizzazione. Regolazione ed
indicazione, incluse le valvole di controllo e di Sistemi di Bordo Aerospaziali
sicurezza. Dispositivi di regolazione della
pressione in cabina.
11.4.4 Dispositivi di sicurezza e di
segnalazione (ATA 21) [3] [-] Sistemi di Bordo Aerospaziali
Dispositivi di protezione e di segnalazione
11.5.1 Sistemi di strumenti (ATA 31) [2] [-]
Pitot statico: altimetro, indicatore di velocità,
variometro. Giroscopi: orizzonte artificiale,
direttore di assetto, indicatore di direzione,
indicatore di situazione orizzontale, indicatore
di virata e di sbandamento, coordinatore di Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
virata. Bussole: lettura diretta, lettura a
distanza. Indicazione dell’angolo di incidenza,
sistemi di avviso di stallo. Glass cockpit
(visualizzazione degli strumenti su schermo).
Altri sistemi di indicazione dell’aereo.
11.5.2 Sistemi avionici [1] [-]
Principi fondamentali del layout di sistema e
del funzionamento di : volo automatico (ATA Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
22), comunicazioni (ATA 23), sistemi di
navigazione (ATA 34).
11.6 Alimentazione elettrica (ATA 24) [3] [-]
Installazione e funzionamento delle batterie.
Generazione di corrente continua. Generazione
di corrente alternata. Generazione d’emergenza
Sistemi di Bordo Aerospaziali
di corrente. Regolazione della tensione.
Distribuzione dell’energia. Invertitori,
trasformatori, raddrizzatori. Protezione dei
circuiti. Alimentazione esterna/a terra.
11.7 Equipaggiamenti e finiture (ATA 25)
a) Requisiti dell’equipaggiamento di
emergenza. Sedili, bretelle e cinture. [2] [-]
b) Layout della cabina. Layout
dell’equipaggiamento. Installazione delle Sistemi di Bordo Aerospaziali
finiture in cabina. Equipaggiamento per la
ricreazione in cabina. Installazione della
cucina. Manipolazione e stivaggio del carico.
Scalette d’imbarco. [1] [-]
11.8 Protezione antincendio (ATA 26)
a) Rilevazione di fuoco e di fumo e sistemi di
allarme. Sistemi di estinzione. Prove dei Sistemi di Bordo Aerospaziali
sistemi. [3] [-]
b) Estintori portatili. [1] [-]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 65


11.9 Comandi di volo (ATA 27) [3] [-]
Comandi principali: alettoni, equilibratore,
timone, diruttore. Comando di assetto.
Comando a carico attivo. Dispositivi di
ipersostentazione. Attenuazione di portanza,
freni aerodinamici. Funzionamento del Sistemi di Bordo Aerospaziali
sistema: manuale, idraulico, pneumatico, Introduzione alla Meccanica del Volo
elettrico, fly-by-wire. Sensazione artificiale,
attenuatore di imbardata, assetto Mach,
limitatore del timone, sistemi blocca-comandi.
Bilanciamento ed assemblaggio. Protezione
contro lo stallo/sistema di allarme.
11.10 Impianti del carburante (ATA 28)
[3] [-]
Layout del sistema. Serbatoi del combustibile.
Impianti di rifornimento. Scarico, sfiato e
Sistemi di Bordo Aerospaziali
drenaggio. Alimentazione incrociata e
trasferimento. Indicazioni ed avvisi.
Rifornimento ed estrazione. Impianti di
carburante a bilanciamento longitudinale.
11.11 Alimentazione idraulica (ATA 29)
[3] [-]
Layout del sistema. Liquidi idraulici. Serbatoi
ed accumulatori idraulici. Generazione di
pressione: elettrica, meccanica, pneumatica. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Generazione d’emergenza di pressione. Filtri.
Controllo della pressione. Distribuzione
dell’energia. Sistemi di indicazione e di
allarme. Interfaccia con altri sistemi.
11.12 Protezione da ghiaccio e da pioggia
(ATA 30) [3] [-]
Formazione di ghiaccio, classificazione e
rilevazione. Sistemi antighiaccio: elettrici, ad
Sistemi di Bordo Aerospaziali
aria calda e chimici. Sistemi di sbrinamento:
elettrici, ad aria calda pneumatici e chimici.
Repellente per pioggia. Riscaldamento della
sonda e dello scarico. Impianti di tergicristalli.
11.13 Carrello di atterraggio (ATA 32)
[3] [-]
Struttura, assorbimento dell’urto. Impianti di
estensione e di retrazione: normale e di Sistemi di Bordo Aerospaziali
emergenza. Indicazioni ed avvisi. Ruote, freni,
antisdrucciolevoli e auto-frenanti. Pneumatici.
Sterzo. Sensore terra-aria.
11.14 Luci (ATA 33) [3] [-]
Esterne: di navigazione, anticollisione, di
atterraggio, di rullaggio, per il ghiaccio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Interne: di cabina, dell’abitacolo, di carico.
D’emergenza.
11.15 Ossigeno (ATA 35) [3] [-]
Layout del sistema: abitacolo, cabina. Sorgenti,
conservazione, carica e distribuzione. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Regolamento di fornitura. Indicazioni ed
avvisi.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 66


11.16 Impianto pneumatico/di aspirazione
(ATA 36) [3] [-]
Layout del sistema. Sorgenti: motore/APU,
compressori, serbatoi, rifornimento a terra. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Controllo della pressione. Distribuzione.
Indicazioni ed avvisi. Interfacce con altri
sistemi.
11.17 Acqua/rifiuti (ATA 38) [3] [-]
Layout dell’impianto idrico, rifornimento,
distribuzione, manutenzione e drenaggio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Layout delle toilette, scarico dell’acqua e
manutenzione. Aspetti relativi alla corrosione.

11.18 Sistemi di manutenzione a bordo


(ATA 45) [2] [-]
Computer centrali di manutenzione. Sistema di
Sistemi di Bordo Aerospaziali
carico dei dati. Sistema di biblioteca
elettronica. Stampa. Monitoraggio strutturale
(monitoraggio della tolleranza ai danni).
11.19 Avionica modulare integrata (ATA
42) [2] [-]

Tra le funzioni che possono in genere essere


integrate nei moduli di Avionica modulare
integrata figurano:
sistemi di gestione dello spillamento d’aria,
controllo della pressione dell’aria, ventilazione
e controllo dell’aria, avionica e controllo della
ventilazione dell’abitacolo, controllo della
temperatura, sistemi di comunicazione con i
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
controllori del traffico aereo, router per
comunicazioni avioniche, gestione del carico
elettrico, monitoraggio degli interruttori di
circuito, impianto elettronico BITE, gestione
del combustibile, controllo dei freni, controllo
dello sterzo, estensione e retrazione del
carrello di atterraggio, indicazione della
pressione dei pneumatici, indicazione della
pressione oleodinamica, monitoraggio della
temperatura dei freni, ecc.
Sistema centrale. Componenti di rete.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 67


11.20 Sistemi di cabina (ATA 44) [2] [-]

Le unità e i componenti che consentono


l’intrattenimento dei passeggeri e lo scambio di
comunicazioni all’interno dell’aeromobile
(sistema di gestione delle comunicazioni di
bordo) e tra la cabina dell’aeromobile e le
stazioni a terra (servizio di trasmissioni in
cabina). Comprende trasmissioni vocali, di
dati, musica e video.
Il sistema di gestione delle comunicazioni di
bordo costituisce un’interfaccia tra
l’equipaggio di abitacolo/cabina e i sistemi di
cabina. Questi sistemi supportano lo scambio
di dati dei diversi LRU in linea e sono in
genere azionati tramite i pannelli
dell’equipaggio. Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
Il servizio di trasmissioni in cabina consiste
generalmente in un server che si interfaccia, tra
gli altri, con i sistemi elencati di seguito:
— comunicazione dati/radio, sistema di
intrattenimento a bordo,
il servizio di trasmissioni in cabina può
svolgere funzioni quali:
— accesso alle schede partenza/pre-partenza,
— accesso a e-mail/intranet/Internet,
— banca dati passeggeri.
Sistema centrale in cabina.
Sistema di intrattenimento a bordo.
Sistema di comunicazione esterna.
Sistema di memoria di massa della cabina.
Sistema di monitoraggio della cabina.
Altri sistemi di cabina.
11.20 Sistemi informativi (ATA 46) [2] [-]

Unità e componenti che consentono di


memorizzare, aggiornare e recuperare, in
formato digitale, informazioni generalmente
fornite su carta, microfilm o microfiche. Sono
comprese le unità dedicate alle funzioni di
salvataggio e recupero delle informazioni,
quali memorie di massa e unità di controllo
della biblioteca elettronica. Non sono
comprese le unità o i componenti installati per
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
altri usi e condivisi con altri sistemi, come la
stampante di bordo o display per usi generici.
Tra gli esempi più tipici si possono citare i
sistemi di gestione delle informazioni e del
traffico aereo e i sistemi dei server di rete.
Sistema informativo generale dell’aeromobile.
Sistema informativo della cabina di pilotaggio.
Sistema informativo per la manutenzione.
Sistema di monitoraggio della cabina
passeggeri.
Sistemi informativi vari.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 68


Corsi Politecnico

Modulo 11B – Aerodinamica,


strutture e sistemi dei velivoli a Iscritti post 2010-11
pistoni
11.1.1 Aerodinamica del velivolo e comandi
di volo [2] [-]
Funzionamento ed effetti di:
- comandi di rollio: alettoni e diruttori
- comandi di beccheggio: equilibratori, piano
orizzontale di coda, piani orizzontali di coda
ad incidenza variabile e canard
- comando di imbardata, limitatori del timone
Comandi che impiegano elevoni, timoni
elevatori. Dispositivi di ipersostentazione,
fessure, alule, ipersostentatori, flaperoni. Aerodinamica Applicata
Dispositivi induttori di resistenza, diruttori, Introduzione alla Meccanica del Volo
attenuatori di portanza, freni aerodinamici.
Effetti delle alette direttrici e del bordo di
attacco a dente di sega. Controllo dello strato
limite mediante generatori di vortici, cunei di
stallo o dispositivi del bordo di attacco.
Funzionamento ed effetto di alette di assetto,
alette compensatrici sul bordo d’attacco, alette
correttrici, alette compensatrici elastiche,
alterazione delle superfici di comando,
pannelli di compensazione aerodinamica.

11.1.2 Volo ad alta velocità [-] [-]


Velocità del suono, volo subsonico, volo
transonico, volo supersonico. Numero di
Mach, numero di Mach critico, scuotimento da Aerodinamica Applicata
comprimibilità, onda d’urto, riscaldamento Introduzione alla Meccanica del Volo
aerodinamico, regola delle aree. Fattori che Propulsione Aeronautica
influenzano il flusso d’aria nelle prese d’aria
dei motori degli aerei ad alta velocità. Effetti
della freccia alare sul numero di Mach critico.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 69


11.2 Strutture della cellula – concetti
generali
a) Requisiti di aeronavigabilità per la
resistenza strutturale. Classificazione
strutturale, primaria, secondaria e terziaria.
Concetti di fail safe (a prova di guasto), vita
sicura, tolleranza ai danni. Sistemi di
identificazione zonale e di stazione. Tensione,
deformazione, curvatura, compressione, taglio,
torsione, tensione circolare, fatica.
Disposizioni su scarichi e ventilazione.
Disposizioni sull’installazione del sistema.
Disposizioni sulla protezione dalle scariche di
fulmini. Incollaggio aeronautico. [2] [-] Tecnica delle Costruzioni aeronautiche
b) Metodi costruttivi relativi a: rivestimento Sistemi di Bordo Aerospaziali
collaborante della fusoliera, ordinate,
correntini, longheroni, paratie, telai, rinforzi
locali di piastre, montanti, tiranti, strutture del
pavimento, rinforzi, metodi di rivestimento,
protezione contro la corrosione, ala,
impennaggio e attacchi dei motori. Tecniche
di assemblaggio della struttura: rivettatura,
bullonatura, incollaggio. Metodi di protezione
delle superfici, come cromatura,
anodizzazione, verniciatura. Pulizia delle
superfici. Simmetria della cellula: metodi di
allineamento e verifiche della simmetria.
[2] [-]

11.3.1 Fusoliera (ATA 52/53/56) [2] [-]


Costruzione e tenuta della pressurizzazione.
Ala, piano di coda, attacchi dei piloni e del
carrello di atterraggio. Installazione dei sedili. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Portelli ed uscite di emergenza: struttura e Sistemi di Bordo Aerospaziali
funzionamento. Attacco dei finestrini e del
parabrezza.

11.3.2 Ali (ATA 57) [2] [-]


Struttura. Serbatoi del carburante. Carrello di Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
atterraggio, pilone, superfici di comando e
dispositivi di ipersostentazione/resistenza.
11.3.3 Stabilizzatori (ATA 55) [2] [-]
Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Struttura. Attacchi delle superfici di comando.
11.3.4 Superfici per il controllo del volo
(ATA 55/57) [2] [-]
Introduzione alla Meccanica del Volo
Struttura ed attacco. Bilanciamento di massa
ed aerodinamico.
11.3.5 Gondole/Piloni (ATA 54) [2] [-]
Tecnica delle Costruzioni aeronautiche
Struttura. Paratie parafiamma. Castelli motore.
11.4 Climatizzazione e pressurizzazione
della cabina (ATA 21) [3] [-]
Impianti di pressurizzazione e
condizionamento. Dispositivi di controllo Sistemi di Bordo Aerospaziali
della pressione in cabina, dispositivi di
protezione e di allarme. Impianti di
riscaldamento.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 70


11.5.1 Sistemi di strumenti (ATA 31) [2] [-]
Pitot statico: altimetro, indicatore di velocità,
variometro. Giroscopi: orizzonte artificiale,
direttore di assetto, indicatore di direzione,
indicatore di situazione orizzontale, indicatore
di virata e di sbandamento, coordinatore di Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
virata. Bussole: lettura diretta, lettura a
distanza. Indicazione dell’angolo di incidenza,
sistemi di avviso di stallo. Glass cockpit
(visualizzazione degli strumenti su schermo).
Altri sistemi di indicazione dell’aereo.
11.5.2 Sistemi avionici [1] [-]
Principi fondamentali del layout di sistema e
del funzionamento di : volo automatico (ATA Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
22), comunicazioni (ATA 23), sistemi di
navigazione (ATA 34).
11.6 Alimentazione elettrica (ATA 24)
[3] [-]
Installazione e funzionamento delle batterie.
Generazione di corrente continua. Regolazione Sistemi di Bordo Aerospaziali
della tensione. Distribuzione dell’energia.
Protezione dei circuiti. Invertitori,
trasformatori.
11.7 Equipaggiamenti e finiture (ATA 25)
a) Requisiti dell’equipaggiamento di
emergenza. Sedili, bretelle e cinture. [2] [-]
b) Layout della cabina. Layout
dell’equipaggiamento. Installazione delle Sistemi di Bordo Aerospaziali
finiture in cabina. Equipaggiamento per la
ricreazione in cabina. Installazione della
cucina. Manipolazione e stivaggio del carico.
Scalette d’imbarco. [1] [-]
11.8 Protezione antincendio (ATA 26)
a) Rilevazione del fuoco e di fumo e sistemi di
allarme. Sistemi di estinzione. Prove dei Sistemi di Bordo Aerospaziali
sistemi. [3] [-]
b) Estintori portatili. [3] [-]
11.9 Comandi di volo (ATA 27) [3] [-]
Comandi principali: alettoni, equilibratore,
timone. Alette di assetto. Dispositivi di Sistemi di Bordo Aerospaziali
ipersostentazione. Funzionamento del sistema: Introduzione alla Meccanica del Volo
manuale. Blocca-comandi. Bilanciamento ed
assemblaggio. Sistema di allarme per lo stallo.
11.10 Impianti del carburante (ATA 28)
[3] [-]
Layout del sistema. Serbatoi del combustibile.
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Impianti di rifornimento. Alimentazione
incrociata e trasferimento. Indicazioni ed
avvisi. Rifornimento ed estrazione.
11.11 Alimentazione idraulica (ATA 29)
[3] [-]
Layout del sistema. Liquidi idraulici. Serbatoi
ed accumulatori idraulici. Generazione di Sistemi di Bordo Aerospaziali
pressione: elettrica, meccanica. Controllo della
pressione. Distribuzione dell’energia. Sistemi
di indicazione e di allarme.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 71


11.12 Protezione da ghiaccio e da pioggia
(ATA 30) [3] [-]
Formazione di ghiaccio, classificazione e
rilevazione. Sistemi di sbrinamento: elettrici, Sistemi di Bordo Aerospaziali
ad aria calda pneumatici e chimici.
Riscaldamento della sonda e dello scarico.
Impianti di tergicristalli.
11.13 Carrello di atterraggio (ATA 32)
[3] [-]
Struttura, assorbimento dell’urto. Impianti di
estensione e di retrazione: normale e di Sistemi di Bordo Aerospaziali
emergenza. Indicazioni ed avvisi. Ruote, freni,
antisdrucciolevoli e autofrenanti. Pneumatici.
Sterzo. Sensore terra-aria.
11.14 Luci (ATA 33) [2] [-]
Esterne: di navigazione, anticollisione, di
atterraggio, di rullaggio, per il ghiaccio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Interne: di cabina, dell’abitacolo, di carico.
D’emergenza.
11.15 Ossigeno (ATA 35) [3] [-]
Layout del sistema: abitacolo, cabina.
Sorgenti, conservazione, carica e Sistemi di Bordo Aerospaziali
distribuzione. Regolamento di fornitura.
Indicazioni ed avvisi.
11.16 Impianto pneumatico/di aspirazione
(ATA 36) [3] [-]
Layout del sistema. Sorgenti: motore/APU,
compressori, serbatoi, rifornimento a terra. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Controllo della pressione. Distribuzione.
Indicazioni ed avvisi. Interfacce con altri
sistemi.
11.17 Acqua/rifiuti (ATA 38) [3] [-]
Layout dell’impianto idrico, rifornimento,
distribuzione, manutenzione e drenaggio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Layout delle toilette, scarico dell’acqua e
manutenzione. Aspetti relativi alla corrosione.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 72


Corsi Politecnico

Modulo 12 – Aerodinamica,
Iscritti post 2010-11
strutture e sistemi degli elicotteri
12.1 Teoria del volo – aerodinamica dell’ala
rotante [2] [-]
Terminologia. Effetti della precessione
giroscopica. Reazione di coppia e controllo
direzionale. Asimmetria della portanza, stallo
dell’estremità di pala. Tendenza alla Introduzione alla Meccanica del Volo
traslazione e sua correzione. Effetto di
Coriolis e compensazione. Stato dell’anello di
vortici, cedimento di potenza, iperbeccheggio.
Autorotazione. Effetto suolo.

12.2 Sistemi per il comando del volo [3] [-]


Controllo ciclico. Comando collettivo. Piatto
oscillante. Controllo d’imbardata.: controllo
anticoppia, rotore di coda, aria di spillamento.
Testa del rotore principale: caratteristiche
costruttive e funzionali. Ammortizzatori di
pala: funzione e struttura. Pale del rotore: Introduzione alla Meccanica del Volo
struttura ed attacco delle pale del rotore
principale e di coda. Comando di assetto,
stabilizzatori fissi e regolabili. Funzionamento
del sistema: manuale, idraulico, elettrico, fly-
by-wire. Sensazione artificiale. Bilanciamento
ed assemblaggio.

12.3 Scia delle pale ed analisi delle


vibrazioni [3] [-]
Allineamento del rotore. Scia del rotore
Introduzione alla Meccanica del Volo
principale e di coda. Bilanciamento statico e
dinamico. Tipi di vibrazioni, metodi di
riduzione delle vibrazioni. Risonanza al suolo.
12.4 Trasmissioni [3] [-]
Scatole di trasmissione, rotori principali e di
coda. Frizioni, unità a ruote libere e freno del
rotore. Alberi di trasmissione dei rotori di Introduzione alla Meccanica del Volo
coda, accoppiamenti flessibili, cuscinetti,
ammortizzatori di vibrazioni e supporti di
cuscinetti.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 73


12.5 Strutture della cellula
a) Requisiti di aeronavigabilità per la
resistenza strutturale. Classificazione
strutturale, primaria, secondaria e terziaria.
Concetti di fail safe (a prova di guasto), vita
sicura, tolleranza ai danni. Sistemi di
identificazione zonale e di stazione. Tensione,
deformazione, curvatura, compressione, taglio,
torsione, tensione circolare, fatica.
Disposizioni su scarichi e ventilazione.
Disposizioni sull’installazione del sistema.
Disposizioni sulla protezione dalle scariche di
fulmini. [2] [-]
b) Metodi costruttivi relativi a: rivestimento
collaborante della fusoliera, ordinate,
correntini, longheroni, paratie, telai, rinforzi Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
locali di piastre, montanti, tiranti, strutture del Sistemi di Bordo Aerospaziali
pavimento, rinforzi, metodi di rivestimento,
protezione contro la corrosione. Pilone,
stabilizzatore ed attacchi del carrello di
atterraggio. Installazione dei sedili. Portelli:
struttura, meccanismi, funzionamento e
dispositivi di sicurezza. Struttura dei finestrini
e del parabrezza. Serbatoi del carburante.
Paratie parafiamma. Castelli motore. Tecniche
di assemblaggio della struttura: rivettatura,
bullonatura, incollaggio. Metodi di protezione
delle superfici, quali cromatura,
anodizzazione, verniciatura. Pulizia delle
superfici. Simmetria della cellula: metodi di
allineamento e verifiche della simmetria.
[2] [-]

12.6.1 Alimentazione dell’aria (ATA 21)


[2] [-]
Sorgenti di alimentazione dell’aria, incluso il Sistemi di Bordo Aerospaziali
prelievo dai motori e unità di rifornimento a
terra.
12.6.2 Condizionamento (ATA 21) [3] [-]
Sistemi di condizionamento. Sistemi di
distribuzione. Sistemi di controllo di flusso e Sistemi di Bordo Aerospaziali
temperatura. Dispositivi di protezione e di
segnalazione.
12.7.1 Sistemi di strumenti (ATA 31) [2] [-]
Pitot statico: altimetro, indicatore di velocità,
variometro. Giroscopi: orizzonte artificiale,
direttore di assetto, indicatore di direzione,
indicatore di situazione orizzontale, indicatore
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
di virata e di sbandamento, coordinatore di
virata. Bussole: lettura diretta, lettura a
distanza. Sistemi di indicazione delle
vibrazioni – HUMS. Altri sistemi di
indicazione dell’aereo.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 74


12.7.2 Sistemi avionici [1] [-]
Principi fondamentali del layout di sistema e
del funzionamento di : volo automatico (ATA Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
22), comunicazioni (ATA 23), sistemi di
navigazione (ATA 34).
12.8 Alimentazione elettrica (ATA 24)
[3] [-]
Installazione e funzionamento delle batterie.
Generazione di corrente continua e di corrente
alternata. Generazione d’emergenza di Sistemi di Bordo Aerospaziali
corrente. Regolazione della tensione,
protezione dei circuiti. Distribuzione
dell’energia. Invertitori, trasformatori,
raddrizzatori. Alimentazione esterna/a terra.
12.9 Equipaggiamenti e finiture (ATA 25)
a) Requisiti dell’equipaggiamento di
emergenza. Sedili, bretelle e cinture. Sistemi
di sollevamento. [2] [-]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
b) Sistemi di galleggiamento di emergenza.
Layout della cabina, stivaggio del carico.
Layout dell’equipaggiamento. Installazione
delle finiture in cabina. [1] [-]
12.10 Protezione antincendio (ATA 26)
[3] [-]
Rilevazione di fuoco e di fumo e sistemi di Sistemi di Bordo Aerospaziali
allarme. Sistemi di estinzione. Prove dei
sistemi.
12.11 Impianti del carburante (ATA 28)
[3] [-]
Layout del sistema. Serbatoi del combustibile.
Impianti di rifornimento. Scarico, sfiato e Sistemi di Bordo Aerospaziali
drenaggio. Alimentazione incrociata e
trasferimento. Indicazioni ed avvisi.
Rifornimento ed estrazione.
12.12 Alimentazione idraulica (ATA 29)
[3] [-]
Layout del sistema. Liquidi idraulici. Serbatoi
ed accumulatori idraulici. Generazione di
pressione: elettrica, meccanica, pneumatica. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Generazione d’emergenza di pressione.
Controllo della pressione. Distribuzione
dell’energia. Sistemi di indicazione e di
allarme. Interfaccia con altri sistemi.
12.13 Protezione dal ghiaccio e dalla pioggia
(ATA 30) [3] [-]
Formazione di ghiaccio, classificazione e
rilevazione. Sistemi per la
Sistemi di Bordo Aerospaziali
rimozione/prevenzione del ghiaccio: elettrici,
ad aria calda e chimici. Repellente per la
pioggia e rimozione. Riscaldamento della
sonda e dello scarico. Sistema tergi-cristalli.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 75


12.14 Carrello di atterraggio (ATA 32)
[3] [-]
Struttura, assorbimento dell’urto. Impianti di
estensione e di ritrazione: normale e di Sistemi di Bordo Aerospaziali
emergenza. Indicazioni ed avvisi. Ruote,
pneumatici e freni. Sterzo. Sensore terra-aria.
Pattini, galleggianti.
12.15 Luci (ATA 33) [3] [-]
Esterne: di navigazione, anticollisione, di
atterraggio, di rullaggio, per il ghiaccio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Interne: di cabina, dell’abitacolo, di carico.
D’emergenza.
12.16 Impianto pneumatico/di aspirazione
(ATA 36) [3] [-]
Layout del sistema. Sorgenti: motore,
compressori, serbatoi, rifornimento a terra. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Controllo della pressione. Distribuzione.
Indicazioni ed avvisi. Interfacce con altri
sistemi.
12.17 Avionica modulare integrata (ATA
42) [2] [-]
Tra le funzioni che possono in genere essere
integrate nei moduli di Avionica modulare
integrata figurano:
sistemi di gestione dello spillamento d’aria,
controllo della pressione dell’aria, ventilazione
e controllo dell’aria, avionica e controllo della
ventilazione dell’abitacolo, controllo della
temperatura, sistemi di comunicazione con i
controllori del traffico aereo, router per
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
comunicazioni avioniche, gestione del carico
elettrico, monitoraggio degli interruttori di
circuito, impianto elettronico BITE, gestione
del combustibile, controllo dei freni, controllo
dello sterzo, estensione e retrazione del
carrello di atterraggio, indicazione della
pressione dei pneumatici, indicazione della
pressione oleodinamica, monitoraggio della
temperatura dei freni, ecc.
Sistema centrale.
Componenti di rete.
12.18 Sistemi di manutenzione a bordo
(ATA 45) [2] [-]
Computer centrali di manutenzione.
Sistema di caricamento dei dati.
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Sistema di biblioteca elettronica.
Stampa.
Monitoraggio strutturale (monitoraggio della
tolleranza ai danni).

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 76


12.19 Sistemi informativi (ATA 46) [2] [-]
Unità e componenti che consentono di
memorizzare, aggiornare e recuperare, in
formato digitale, informazioni generalmente
fornite su carta, microfilm o microfiche. Sono
comprese
le unità dedicate alle funzioni di salvataggio e
recupero delle informazioni, quali memorie di
massa e unità di controllo della biblioteca
elettronica. Non sono comprese le unità o i
componenti installati per altri usi e condivisi
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
con altri sistemi, come la stampante di bordo
o display per usi generici.
Tra gli esempi più tipici si possono citare i
sistemi di gestione delle informazioni e del
traffico aereo e i sistemi dei server di rete.
Sistema informativo generale dell’aeromobile.
Sistema informativo della cabina di pilotaggio.
Sistema informativo per la manutenzione.
Sistema di monitoraggio della cabina
passeggeri.
Sistemi informativi vari.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 77


Corsi Politecnico

Modulo 13 – Aerodinamica,
strutture e sistemi degli Iscritti post 2010-11
aeromobili
13.1 Teoria del volo
a) Aerodinamica dei velivoli e comandi di volo
Funzionamento ed effetti di:
- comandi di rollio: alettoni e diruttori
- comandi di beccheggio: equilibratori, piano
orizzontale di coda, piani orizzontali di coda
ad incidenza variabile e canard
- comando di imbardata, limitatori del timone
Comandi che impiegano elevoni, timoni
elevatori. Dispositivi di ipersostentazione,
fessure, slat, ipersostentatori. Dispositivi
induttori di resistenza, diruttori, attenuatori di Aerodinamica Applicata
portanza, freni aerodinamici. Funzionamento Introduzione alla Meccanica del Volo
ed effetto delle alette di trimmaggio, delle
alette correttrici ed alterazioni delle superfici
di comando. [-] [1]
b) Volo ad alta velocità
Velocità del suono, volo subsonico, volo
transonico, volo supersonico. Numero di
Mach, numero di Mach critico. [-] [1]
c) Aerodinamica dell’ala rotante
Terminologia. Funzionamento ed effetto dei
comandi ciclico, collettivo ed anticoppia.
[-] [1]

13.2 Strutture – concetti generali


a) Principi fondamentali dei sistemi strutturali.
[-] [1]
b) Sistemi di identificazione zonale e di
stazione. Collegamento di massa. Disposizioni
sulla protezione dalle scariche di fulmini. Fondamenti di Meccanica Strutturale
[-] [2] Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Sistemi di Bordo Aerospaziali

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 78


13.3 Volo automatico (ATA 22) [-] [3]
Elementi fondamentali del controllo del volo
automatico, inclusi i principi funzionali e la
terminologia corrente. Elaborazione dei
segnali di comando. Modalità di
funzionamento: canali di rollio, di beccheggio
e di imbardata. Attenuatori di imbardata.
Sistemi per l’aumento della stabilità negli
Sistemi di Bordo Aerospaziali
elicotteri. Comando automatico di assetto.
Interfaccia di ausilio per la navigazione con
pilota automatico. Sistemi di automanetta del
gas. Sistemi di atterraggio automatico: principi
e categorie, modalità operative,
avvicinamento, planata di avvicinamento,
atterraggio, riattaccata, monitor di sistema e
condizioni di avaria.
13.4 Comunicazione/Navigazione (ATA
23/34) [-] [3]
Elementi fondamentali della propagazione
delle onde radio, antenne, linee di
trasmissione, comunicazione, ricevitore e
trasmettitore. Principi operativi dei seguenti
sistemi:
- Comunicazione VHF (Very High Frequency)
- Comunicazione HF (High Frequency)
- Audio
- Trasmettitori di soccorso di sopravvivenza
- Registratori di conversazione cabina
- VOR (Very high frequency Omnidirectional
Range)
- Radiogoniometro automatico (ADF)
- Sistema di atterraggio strumentale (ILS)
- Sistema di atterraggio a microonde (MLS)
- Impianti direttore di volo; apparecchio Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
misuratore di distanza (DME)
- Sistema di navigazione VLF e iperbolica
(VLF/Omega)
- Sistema di navigazione Doppler
- Navigazione a copertura d’area, sistemi
RNAV
- Sistemi di gestione del volo
- Global Positioning System (GPS), Global
Navigation Satellite Systems (GNSS)
- Sistema di navigazione inerziale
- Transponder per il controllo del traffico
aereo, radar di sorveglianza secondario
- Traffic Alert and Collision Avoidance
System (TCAS)
- Radar meteorologico
- Radioaltimetro
- Comunicazione e rapporto ARINC

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 79


13.5 Alimentazione elettrica (ATA 24)
[-] [3]
Installazione e funzionamento delle batterie.
Generazione di corrente continua.
Generazione di corrente alternata.
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Generazione d’emergenza di corrente.
Regolazione della tensione. Distribuzione
dell’energia. Invertitori, trasformatori,
raddrizzatori. Protezione dei circuiti.
Alimentazione esterna/a terra.
13.6 Equipaggiamenti e finiture (ATA 25)
[-] [3]
Requisiti relativi all’equipaggiamento Sistemi di Bordo Aerospaziali
elettronico di emergenza. Equipaggiamento
per la ricreazione in cabina.
13.7 Comandi di volo (ATA 27)
a) Comandi principali: alettoni, equilibratore,
timone, diruttore. Comando di assetto.
Comando a carico attivo. Dispositivi di
ipersostentazione. Attenuazione di portanza,
freni aerodinamici. Funzionamento del Sistemi di Bordo Aerospaziali
sistema: manuale, idraulico, pneumatico. Introduzione alla Meccanica del Volo
Sensazione artificiale, attenuatore di Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
imbardata, assetto Mach, limitatore del
timone, sistemi blocca-comandi. Sistemi di
protezione contro lo stallo. [-] [1]
b) Funzionamento del sistema: elettrico, fly-
by-wire. [-] [2]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 80


13.8 Sistemi di strumentazione (ATA 31) [-]
[3]
Classificazione.
Atmosfera.
Terminologia.
Dispositivi e sistemi di misurazione della
pressione.
Sistemi statici Pitot.
Altimetri.
Variometri.
Indicatori di velocità.
Machmetri.
Segnalazione di altitudine/sistemi di allarme.
Computer dei dati aerodinamici.
Sistemi pneumatici degli strumenti.
Indicatori di pressione e di temperatura a
lettura diretta.
Sistemi di indicazione della temperatura.
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
Sistemi di indicazione della quantità di
carburante.
Principi giroscopici.
Orizzonti artificiali.
Indicatori di sbandamento.
Giroscopi direzionali.
Sistemi di allarme di prossimità al suolo.
Sistemi di bussole.
Sistemi di registrazione di volo.
Sistemi strumentali per il volo elettronico.
Sistemi di allarme strumentale, incluso il
sistema di allarme principale e i pannelli di
allarme centralizzati.
Sistemi di allarme di stallo e sistemi di
indicazione dell’angolo di incidenza.
Misurazione ed indicazione delle vibrazioni.
Glass cockpit (visualizzazione degli strumenti
su schermo).
13.9 Luci (ATA 33) [-] [3]
Esterne: di navigazione, anticollisione, di
atterraggio, di rullaggio, per il ghiaccio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Interne: di cabina, dell’abitacolo, di carico.
D’emergenza.
13.10 Sistemi di manutenzione a bordo
(ATA 45) [-] [2]
Computer centrali di manutenzione. Sistema
Sistemi di Bordo Aerospaziali
di carico dei dati. Sistema di biblioteca
elettronica. Stampa. Monitoraggio strutturale
(monitoraggio della tolleranza ai danni).

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 81


13.11 Condizionamento e pressurizzazione
della cabina (ATA 21)
13.11.1. Alimentazione dell’aria [-][2]
Fonti di alimentazione dell’aria incluso il
prelievo dai motori, unità di potenza ausiliarie,
unità di rifornimento a terra.
13.11.2. Condizionamento dell’aria
Sistemi di condizionamento. [-][2]
Dispositivi per il ricircolo di aria e vapore. [-
][3]
Sistemi di distribuzione. [-][1]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Sistemi di controllo del flusso, della
temperatura e dell’umidità. [-][3]
13.11.3. Pressurizzazione [-][3]
Sistemi di pressurizzazione.
Regolazione ed indicazione, incluse le valvole
di controllo e di sicurezza.
Dispositivi di regolazione della pressione in
cabina.
13.11.4. Dispositivi di sicurezza e di allarme
[-][3]
Dispositivi di protezione e di allarme.
13.12 Protezione antincendio (ATA 26)
a) Rilevazione di fiamme e di fumo e sistemi
di allarme. [-][3]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Sistemi di estinzione.
Prova dei sistemi.
b) Estintori portatili [-][1]
13.13 Sistemi di alimentazione carburante
(ATA 28)
Layout del sistema. [-][1]
Serbatoi del combustibile. [-][1]
Impianti di rifornimento. [-][1]
Scarico, sfiato e drenaggio. [-][1]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Alimentazione incrociata e trasferimento. [-
][2]
Indicazioni ed avvisi. [-][3]
Rifornimento ed estrazione. [-][2]
Sistemi per il bilanciamento longitudinale del
combustibile. [-][3]
13.14 Alimentazione idraulica (ATA 29)
Layout del sistema. [-][1]
Liquidi idraulici. [-][1]
Serbatoi ed accumulatori idraulici. [-][1]
Generazione di pressione: elettrica,
meccanica, pneumatica. [-][3]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Generazione d’emergenza di pressione. [-][3]
Filtri. [-][1]
Controllo della pressione. [-][3]
Distribuzione dell’energia. [-][1]
Sistemi di indicazione e di allarme. [-][3]
Interfaccia con altri sistemi. [-][3]

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 82


13.15 Protezione da ghiaccio e pioggia
(ATA 30)
Formazione, classificazione e rilevamento di
ghiaccio. [-][2]
Sistemi antighiaccio: elettrici, ad aria calda e
chimici. [-][2]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Sistemi di sbrinamento: elettrici, ad aria calda,
pneumatici e chimici. [-][3]
Repellente per pioggia. [-][1]
Riscaldamento della sonda e dello scarico. [-
][3]
Impianti di tergicristalli. [-][1]
13.16 Carrello di atterraggio (ATA 32)
Struttura, assorbimento dell’urto. [-][1]
Impianti di estensione e retrazione: normale e
di emergenza. [-][3]
Indicazioni ed avvisi. [-][3]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Ruote, freni, anti-sdrucciolevoli ed auto-
frenanti. [-][3]
Pneumatici. [-][1]
Sterzo. [-][3]
Sensore terra-aria. [-][3]
13.17 Ossigeno (ATA 35)
Layout del sistema: abitacolo, cabina. [-][3]
Sorgenti, conservazione, carica e
Sistemi di Bordo Aerospaziali
distribuzione. [-][3]
Regolamento di fornitura. [-][3]
Indicazioni ed avvisi. [-][3]
13.18 Impianto pneumatico/di aspirazione
(ATA 36)
Layout del sistema. [-][2]
Sorgenti: motore/APU, compressori, serbatoi,
rifornimento a terra. [-][2] Sistemi di Bordo Aerospaziali
Controllo della pressione. [-][3]
Distribuzione. [-][1]
Indicazioni ed avvisi. [-][3]
Interfacce con altri sistemi. [-][3]
13.19 Acqua/Rifiuti (ATA 38) [-][2]
Layout dell’impianto idrico, rifornimento,
distribuzione, manutenzione e drenaggio. Sistemi di Bordo Aerospaziali
Layout delle toilette, scarico dell’acqua e
manutenzione.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 83


13.20 Avionica modulare integrata (ATA
42) [-][3]
Tra le funzioni che possono in genere essere
integrate nei moduli di Avionica modulare
integrata figurano:
sistemi di gestione dello spillamento d’aria,
controllo della pressione dell’aria, ventilazione
e controllo dell’aria, avionica e controllo della
ventilazione dell’abitacolo, controllo della
temperatura, sistemi di comunicazione con i
controllori del traffico aereo, router per
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
comunicazioni avioniche, gestione del
carico elettrico, monitoraggio degli interruttori
di circuito, impianto elettronico BITE,
gestione del combustibile, controllo dei freni,
controllo dello sterzo, estensione e retrazione
del carrello di atterraggio, indicazione della
pressione dei pneumatici, indicazione della
pressione oleodinamica, monitoraggio della
temperatura dei freni, ecc.
Sistema centrale.
Componenti di rete.
13.21 Sistemi di cabina (ATA 44) [-][3]
Le unità e i componenti che consentono
l’intrattenimento dei passeggeri e lo scambio
di comunicazioni
all’interno dell’aeromobile (sistema di
gestione delle comunicazioni di bordo) e tra la
cabina dell’aeromobile e le stazioni a terra
(servizio di trasmissioni in cabina).
Comprende trasmissioni vocali, di dati,
musica e video.
Il sistema di gestione delle comunicazioni di
bordo costituisce un’interfaccia tra
l’equipaggio di abitacolo/
cabina e i sistemi di cabina. Questi sistemi
supportano lo scambio di dati dei diversi LRU
in linea e sono
in genere azionati tramite i pannelli
dell’equipaggio. Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
Il servizio di trasmissioni in cabina consiste
generalmente in un server che si interfaccia,
tra gli altri, con
i sistemi elencati di seguito:
— comunicazione dati/radio, sistema di
intrattenimento a bordo.
Il servizio di trasmissioni in cabina può
svolgere funzioni quali:
— accesso alle schede partenza/pre-partenza,
— accesso a e-mail/intranet/Internet,
— banca dati passeggeri.
Sistema centrale in cabina.
Sistema di intrattenimento a bordo.
Sistema di comunicazione esterna.
Sistema di memoria di massa della cabina.
Sistema di monitoraggio della cabina.
Altri sistemi di cabina.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 84


13.22 Sistemi informativi (ATA 46) [-][3]
Unità e componenti che consentono di
memorizzare, aggiornare e recuperare, in
formato digitale,
informazioni generalmente fornite su carta,
microfilm o microfiche. Sono comprese le
unità dedicate alle funzioni di salvataggio e
recupero delle informazioni, quali memorie di
massa e unità di controllo della biblioteca
elettronica. Non sono comprese le unità o i
componenti installati per altri usi e condivisi
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici
con altri sistemi, come la stampante di bordo o
display per usi generici.
Tra gli esempi più tipici si possono citare i
sistemi di gestione delle informazioni e del
traffico aereo e i sistemi dei server di rete.
Sistema informativo generale dell’aeromobile.
Sistema informativo della cabina di pilotaggio.
Sistema informativo per la manutenzione.
Sistema di monitoraggio della cabina
passeggeri.
Sistemi informativi vari.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 85


Corsi Politecnico

Modulo 14 – Propulsione Iscritti post 2010-11


14.1 Motori a turbina
a) Principi costruttivi e operativi dei motori a
turboreattore, a turbogetto a doppio flusso, a
turboalbero ed a turboelica. [-] [1] Propulsione Aeronautica
b) Controllo elettronico del motore e sistemi
di regolazione del combustibile (FADEC).
[-] [2]
14.2 Sistemi di indicazione dei motori [-] [2]
Temperatura dei gas di scarico/sistemi di
temperatura delle turbine interstadio. Velocità
del motore. Indicazione della spinta del
motore: rapporto di compressione del motore,
pressione di scarico della turbina del motore o Introduzione alla Meccanica del Volo
impianti di pressione dell’ugello dei reattori.
Pressione e temperatura dell’olio. Pressione,
temperatura e flusso del carburante. Pressione
di alimentazione. Coppia del motore. Velocità
dell’elica.
14.3 Sistemi di avviamento e accensione [-]
[2]
Funzionamento dei sistemi di avviamento dei
Introduzione alla Meccanica del Volo
motori e relativi componenti.
Sistemi di accensione e relativi componenti.
Requisiti di sicurezza per la manutenzione.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 86


Corsi Politecnico

Modulo 15 – Motore a turbina a


Iscritti post 2010-11
gas
15.1 Principi fondamentali [2] [-]
Energia potenziale, energia cinetica, leggi del
moto di Newton, ciclo di Brayton. La
relazione tra forza, lavoro, potenza, energia,
Propulsione Aeronautica
velocità, accelerazione. Principi costruttivi ed
operativi dei motori a turboreattore, a
turbogetto a doppio flusso, a turboalbero ed a
turboelica.
15.2 Prestazioni del motore [2] [-]
Spinta lorda, spinta netta, spinta con ugello
strozzato, distribuzione della spinta, spinta
risultante, potenza di trazione, potenza
sull’asse equivalente, consumo specifico di
carburante. Efficienze dei motori. Rapporto di Propulsione Aeronautica
diluizione e rapporto di pressione del motore.
Pressione, temperatura e velocità del flusso di
gas. Potenza del motore, spinta statica,
influenza della velocità, altitudine e clima
caldo, potenza a velocità costante, limitazioni.
15.3 Ingresso [2] [-]
Condotti d’ingresso del compressore. Effetti
Propulsione Aeronautica
delle diverse configurazioni d’ingresso.
Protezione dal ghiaccio.
15.4 Compressori [2] [-]
Tipi assiali e centrifughi. Caratteristiche
costruttive, principi operativi ed applicazioni.
Bilanciamento della ventola. Funzionamento.
Cause ed effetti dello stallo e della
Propulsione Aeronautica
fluttuazione. Metodi per i calcolo del flusso
dell’aria: valvole di spurgo, palette direttrici
d’entrata variabili, palette dello statore variali,
palette dello statore rotanti. Rapporto di
compressione.
15.5 Sezione combustione [2] [-]
Propulsione Aeronautica
Caratteristiche costruttive e principi operativi.
15.6 Sezione turbina [2] [-]
Funzionamento e caratteristiche dei diversi tipi
di pale di turbina. Attacco della pala al disco.
Propulsione Aeronautica
Alette guida. Cause ed effetti della
sollecitazione e scorrimento delle pale della
turbina.
15.7 Scarico [2] [-]
Caratteristiche costruttive e principi operativi.
Ugelli convergenti, divergenti e a parte Propulsione Aeronautica
variabile. Riduzione della rumorosità del
motore. Invertitori di spinta.
15.8 Cuscinetti e dispositivi di tenuta [2] [-]
Tecnica delle Costruzioni Aeronuatiche
Caratteristiche costruttive e principi operativi.
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 87
15.9 Lubrificanti e carburanti [2] [-]
Proprietà e specifiche. Addittivi per carburanti. Propulsione Aeronautica
Precauzioni di sicurezza.
15.10 Sistemi di lubrificazione [2] [-]
Funzionamento/layout del sistema e relativi Sistemi di Bordo Aerospaziali
componenti.
15.11 Impianti del carburante [2] [-]
Funzionamento dei comandi del motore e
della regolazione del carburante, incluso il Sistemi di Bordo Aerospaziali
controllo elettronico del motore (FADEC).
Layout del sistema e relativi componenti.
15.12 Impianti dell’aria [2] [-]
Funzionamento del sistema di distribuzione
dell’aria e dei sistemi di rimozione del
Sistemi di Bordo Aerospaziali
ghiaccio, nonché degli impianti di
raffreddamento interno, di tenuta e dell’aria
esterna.
15.13 Avviamento ed impianti di accensione
[2] [-]
Funzionamento degli impianti di avviamento
Introduzione alla Meccanica del Volo
del motore e relativi componenti. Sistemi di
accensione e relativi componenti. Requisiti di
sicurezza per la manutenzione.
15.14 Sistemi di indicazione dei motori
[2] [-]
Temperatura dei gas di scarico/sistemi di
temperatura delle turbine interstadio.
Indicazione della spinta del motore: rapporto
di compressione del motore, pressione di
Introduzione alla Meccanica del Volo
scarico della turbina del motore o impianti di
pressione dell’ugello dei reattori. Pressione e
temperatura dell’olio. Pressione e flusso del
carburante. Velocità del motore. Misurazione
ed indicazione delle vibrazioni. Coppia.
Potenza.
15.15 Sistemi per l’aumento della potenza
[1] [-]
Funzionamento ed applicazioni. Iniezione Propulsione Aeronautica
d’acqua, acqua – metanolo. Sistemi di
postcombustione.
15.16 Motori a turboelica [2] [-]
Turbina accoppiata a gas, turbina libera ed
accoppiata ad ingranaggi. Riduttori. Motore Propulsione Aeronautica
integrato e comandi dell’elica. Dispositivi di
sicurezza per la supervelocità.
15.17 Motori a turboalbero [2] [-]
Disposizione, sistemi di trasmissione, riduttori, Propulsione Aeronautica
accoppiamenti, sistemi di controllo.
15.18 Unità di potenza ausiliari (APU)
[2] [-] Sistemi di Bordo Aerospaziali
Scopo, funzionamento e sistemi di protezione.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 88


15.19 Installazione del gruppo
motopropulsore [2] [-]
Configurazione delle paratie parafiamma,
cappottature, pannelli acustici, castelli motore,
Sistemi di Bordo Aerospaziali
supporti antivibrazione, manicotti, tubi,
alimentatori, connettori, fasci di cavi, cavi e
aste di comando, punti di sollevamento e
drenaggi.
15.20 Sistemi di protezione antincendio
[2] [-]
Sistemi di Bordo Aerospaziali
Funzionamento dei sistemi di rilevazione e di
estinzione.
15.21 Controllo dei motori ed operazioni a
terra [3] [-]
Procedure per l’avviamento ed accelerazione
per prova a punto fisso. Interpretazione del
rendimento e dei parametri di un motore.
Controllo della tendenza (incluso analisi Propulsione Aeronautica
dell’olio, delle vibrazioni e con boroscopio). Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Ispezione del motore e dei componenti
secondo i criteri, le tolleranze e i dati
specificati dal costruttore. Lavaggio/pulizia del
compressore. Danni provocati da oggetti
estranei.
15.22 Immagazzinaggio e conservazione dei
motori [2] [-]
Introduzione alla Meccanica del Volo
Conservazione e deconservazione di motori ed
accessori e sistemi.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 89


Corsi Politecnico

Modulo 16 – Motore a pistoni Iscritti post 2010-11


16.1 Principi fondamentali [2] [-]
Efficienza meccanica, termica e volumetrica.
Principi operativi: 2 tempi, 4 tempi, otto e
diesel. Cilindrata e rapporto di compressione. Propulsione Aeronautica
Configurazione del motore ed ordine
d’accensione.
16.2 Prestazioni del motore [2] [-]
Calcolo e misurazione della potenza. Fattori
che influiscono sulla potenza del motore. Propulsione Aeronautica
Miscele/impoverimento, preaccensione.
16.3 Struttura del motore [2] [-]
Basamento, albero a gomiti, albero a camme,
coppe dell’olio. Scatola comandi ausiliari.
Propulsione Aeronautica
Gruppi dei cilindri e dei pistoni. Aste di
comando, collettori di ingresso e di scarico.
Meccanismi dei rubinetti. Riduttori dell’elica.
16.4.1 Carburatori [2] [-]
Tipi, struttura e principi del loro
Propulsione Aeronautica
funzionamento. Congelamento e
riscaldamento.
16.4.2 Sistemi di iniezione del carburante
[2] [-]
Propulsione Aeronautica
Tipi, struttura e principi del loro
funzionamento.
16.4.3 Controllo elettronico del motore
[2] [-]
Funzionamento dei comandi del motore e della
Propulsione Aeronautica
regolazione del carburante, incluso il controllo
elettronico del motore (FADEC). Layout del
sistema e dei componenti.
16.5 Avviamento e impianti di accensione
[2] [-]
Sistemi di avviamento, sistemi di
preriscaldamento. Magneti, struttura e principi Propulsione Aeronautica
del loro funzionamento. Cablaggio
dell’accensione, candelette di accensione.
Impianti a bassa ed alta tensione.
16.6 Impianti di ammissione, di scarico e di
raffreddamento [2] [-]
Struttura e funzionamento degli impianti di
ammissione, inclusi gli impianti ad aria Propulsione Aeronautica
alternata. Impianti di scarico, impianti di
raffreddamento del motore (ad aria o a liquido
refrigerante).

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 90


16.7 Sovralimentazione/Turbocompressione
[2] [-]
Principi e scopo della sovralimentazione e suoi
effetti sui parametri del motore. Struttura e
Propulsione Aeronautica
funzionamento degli impianti di
sovralimentazione/turbo-compressione.
Terminologia del sistema. Sistemi di controllo.
Protezione del sistema.
16.8 Lubrificanti e carburanti [2] [-]
Proprietà e specifiche. Additivi per carburanti. Propulsione Aeronautica
Precauzioni di sicurezza.
16.9 Sistemi di lubrificazione [2] [-]
Funzionamento/layout del sistema e Propulsione Aeronautica
componenti.
16.10 Sistemi di indicazione dei motori
[2] [-]
Velocità del motore. Temperatura della testa
del cilindro. Temperatura del refrigerante. Propulsione Aeronautica
Pressione e temperatura dell’olio. Temperatura
del gas di scarico. Pressione e flusso del
carburante. Pressione di alimentazione.
16.11 Installazione del gruppo
motopropulsore [2] [-]
Configurazione delle paratie parafiamma,
cappottature, pannelli acustici, castelli motore,
Sistemi di Bordo Aerospaziali
supporti antivibrazione, manicotti, tubi,
alimentatori, connettori, fasci di cavi, cavi e
aste di comando, punti di sollevamento e
drenaggi.
16.12 Controllo dei motori ed operazioni a
terra [3] [-]
Procedure per l’avviamento ed accelerazione
per prova a punto fisso. Interpretazione del Propulsione Aeronautica
rendimento e dei parametri di un motore. Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche
Ispezione del motore e dei relativi
componenti: criteri, tolleranze e dati
specificati dal costruttore del motore.
16.13 Immagazzinaggio e conservazione dei
motori [2] [-]
Introduzione alla Meccanica del Volo
Conservazione e deconservazione di motori ed
accessori/sistemi.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 91


Corsi Politecnico

Modulo 17 – Elica Iscritti post 2010-11


17.1 Principi fondamentali [2] [-]
Teoria degli elementi della pala. Calettamento
alto/basso, angolo di inversione, angolo di
attacco, velocità di rotazione. Slittamento
Introduzione alla Meccanica del Volo
dell’elica. Forze aerodinamiche, centrifughe e
di spinta. Coppia. Flusso d’aria relativo
sull’angolo di attacco della pala. Vibrazione e
risonanza.
17.2 Struttura dell’elica [2] [-]
Metodi costruttivi e materiali utilizzati per le
eliche in legno, composite e metalliche. Punto
stazione sulla pala, collo della pala, dorso della Introduzione alla Meccanica del Volo
pala e mozzo. Eliche a passo fisso, a passo
variabile, a velocità costante. Gruppo
elica/ogiva.
17.3 Controllo del passo dell’elica [2] [-]
Metodi di controllo della velocità e di
variazione del passo, sistemi meccanici ed Introduzione alla Meccanica del Volo
elettrici/elettronici. Messa in bandiera e passo
negativo. Protezione da supervelocità.
17.4 Sincronizzazione delle eliche [2] [-]
Equipaggiamento di sincronizzazione e di Introduzione alla Meccanica del Volo
messa in fase.
17.5 Protezione delle eliche contro il
ghiaccio [2] [-]
Introduzione alla Meccanica del Volo
Equipaggiamento antighiaccio fluido ed
elettrico.
17.6 Manutenzione delle eliche [3] [-]
Bilanciamento statico e dinamico. Scia delle
pale. Valutazione di danni, di erosione, di
corrosione, di danneggiamento da urto, di Introduzione alla Meccanica del Volo
delaminazione delle pale. Schemi di
manutenzione/riparazione dell’elica.
Funzionamento dell’elica del motore.
17.7 Magazzinaggio e conservazione delle
eliche [2] [-]
Introduzione alla Meccanica del Volo
Conservazione e de-conservazione delle
eliche.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 92


Appendice I - Elenco Docenti

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 93


I Anno
Corso Codice Docente Data/Firma

Analisi matematica I 16ACFLZ

Chimica 16AHMLZ

Geometria 15BCGLZ

Fisica I 17AXOLZ

Informatica 12BHDLZ

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 94


II Anno
Corso Codice Docente Data/Firma

Fisica II 17AXPLZ

Termodinamica Applicata e Trasmissione del


06IHQLZ Prof. M. IOVIENO
Calore

Fondamenti di Meccanica Strutturale 09IHRLZ Prof. E. CARRERA

Fondamenti di Elettrotecnica e Elettronica 03MYVLZ Prof. G. LOMBARDI


Prof. L. REYNERI

Economia e Organizzazione d’Impresa /


(Prof. E. VIETTI)
Legislazione Aeronautica e Fattori Umani e 01PGLLZ (Prof. G. VILLERO)
Sicurezza Prof. P. MAGGIORE

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 95


III Anno
Corso Codice Docente Data/Firma

Propulsione Aeronautica 02IHTLZ Prof. F. LAROCCA

Aerodinamica applicata 03EYBLZ Prof. G. M. DI CICCA

Prof. S. CHIESA
Equipaggiamenti di Bordo e Sistemi Avionici 02IJOLZ
Prof. N. VIOLA

Sistemi di bordo aerospaziali 01MZBLZ Prof. P. MAGGIORE

Prof. P. GILI
Introduzione alla Meccanica del Volo 01OEMLZ
Prof. G. GUGLIERI

Tecnica delle Costruzioni Aeronautiche 01NFCLZ Prof. G. FRULLA

Prof. M. LOMBARDI
Scienza e Tecnologia dei Materiali / Metallurgia 01MZALZ
Prof. G. SCAVINO

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 96


Appendice II - Curricula Docenti Esterni

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 97


Non sono al momento previsti docenti esterni.

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 98


Appendice III - Fac-simile modulo di
certificazione

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 99


Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale
Torino, gg/mm/aaaa

Attestato

(conforme con requisito Part66.B.405 – Credit Report)

 Visto il percorso della Laurea di Primo Livello in Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino;
 Vista la lettera dell’ENAC Prot. n. XXX/OOT del YY/YY/20YY con la quale l’ente riconosce parte degli studi effettuati
presso il Politecnico nell’ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale ai fini della formazione "basic
knowledge" Part 66;
 Visti gli studi compiuti da COGNOME Nome nato a Città (Pv) il gg/mm/aaaa iscritto nell’anno accademico aaaa/aaaa,
comprovati dal certificato esami parte integrante della presente dichiarazione;
 Verificato che gli esami coinvolti nel riconoscimento soddisfino i requisiti del Manuale della Qualità approvato da ENAC,
come riportato in Parte 4 per le matrici di ricopertura dei moduli e sub-moduli, con i relativi livelli di conoscenza, da parte
dei corsi erogati dal Politecnico di Torino, e in Appendice IV per i relativi programmi;
 La Parte 4 e l’Appendice IV si intendono parte integrante del presente attestato;
 Vista la data del superamento del primo esame interessato dalla certificazione: (gg/mm/aaaa)
si attesta che
il Sig. COGNOME Nome ha ottenuto il riconoscimento dei seguenti NN moduli:

B1 aerei dotati di B1 elicotteri dotati di


Moduli B2

Motore(i) a turbina Motore(i) a pistoni Motore(i) a turbina Motore(i) a pistoni Avionica

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17

Il riconoscimento è limitato alla sola parte di “basic knowledge” e non include l’esperienza pratica, la cui dimostrazione resta
comunque a carico del singolo laureato, che dovrà dimostrare all’ENAC, all’atto della presentazione del Mod. 19 EASA, anche il
soddisfacimento dei requisiti di cui alla Part 66.30.

Referente del Corso di Studio in Ingegneria Aerospaziale Quality Manager


Prof. Ing. Sergio CHIESA Prof. Ing. Giorgio GUGLIERI

Allegati: - dettaglio del riconoscimento moduli


- certificato esami superati Politecnico di Torino

100
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Moduli Part 66 Corsi Politecnico Votazioni ottenute

Analisi matematica I /30


Modulo 1: Matematica
Geometria /30
Chimica /30
Fisica I /30
Modulo 2: Fisica
Termodinamica applicata e trasmissione del calore /30
Fisica II /30
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica /30
Sistemi di bordo aerospaziali /30
Modulo 3: Fondamenti di Elettrologia
Fisica II /30
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica /30
Modulo 4: Fondamenti di Elettronica
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30
Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica /30
Modulo 5: Tecniche Digitali/Sistemi di
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30
Strumentazione Elettronici
Informatica /30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30
Modulo 6: Materiali e Hardware Scienza e tecnologia dei materiali/Metallurgia /30
Scienza e tecnologia dei materiali/Metallurgia /30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30
Modulo 7: Pratiche di Manutenzione Scienza e tecnologia dei materiali/Metallurgia /30
Sistemi di bordo aerospaziali /30
Introduzione alla meccanica del volo /30
Modulo 8: Principi di Aerodinamica
Aerodinamica applicata /30
Economia e organizzazione d'impresa/Legislazione
Modulo 9: Fattori Umani /30
aeronautica e fattori umani e sicurezza
Economia e organizzazione d'impresa/Legislazione
Modulo 10: Legislazione Aeronautica /30
aeronautica e fattori umani e sicurezza

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Moduli Part 66 Corsi Politecnico Votazioni ottenute

Introduzione alla meccanica del volo /30


Aerodinamica applicata /30
Modulo 11A: Aerodinamica, Strutture e Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30
Sistemi dei Velivoli a Turbina Sistemi di bordo aerospaziali /30
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30
Propulsione aeronautica /30
Introduzione alla meccanica del volo /30
Aerodinamica applicata /30
Modulo 11B: Aerodinamica, Strutture e Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30
Sistemi dei Velivoli a Pistoni Sistemi di bordo aerospaziali /30
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30
Propulsione aeronautica /30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30

Modulo 12: Aerodinamica, Struttura e Sistemi Sistemi di bordo aerospaziali /30


degli Elicotteri Introduzione alla meccanica del volo /30

Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30


Aerodinamica applicata /30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30

Modulo 13: Aerodinamica, Struttura e Sistemi Fondamenti di meccanica strutturale /30


degli Aeromobili Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici /30
Sistemi di bordo aerospaziali /30
Introduzione alla meccanica del volo /30

Propulsione aeronautica /30


Modulo 14: Propulsione
Introduzione alla meccanica del volo /30

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Moduli Part 66 Corsi Politecnico Votazioni ottenute

Propulsione aeronautica /30


Sistemi di bordo aerospaziali /30
Modulo 15: Motore a Turbina a Gas
Introduzione alla meccanica del volo /30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30
Propulsione aeronautica /30
Tecnica delle costruzioni aeronautiche /30
Modulo 16: Motore a Pistoni
Sistemi di bordo aerospaziali /30
Introduzione alla meccanica del volo /30
Modulo 17: Elica Introduzione alla meccanica del volo /30

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Appendice IV - Programmi dei Corsi
(Sintetici)

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Programmi dei corsi

Corso Programma/Laboratori
Primo Anno
Programma del corso
Richiami: insiemi, operazioni sugli insiemi e simboli logici.
Insiemi numerici, massimi e minimi, estremi. Proprietà di completezza dei
numeri reali e sue conseguenze.
Funzioni: iniettività e suriettività; funzioni composte e inverse.
Funzioni reali di variabile reale: funzioni elementari, monotonia e inverse delle
funzioni elementari. (Circa 15 ore)

Limiti e continuità: Limiti di funzioni e successioni; continuità. Teoremi sui


limiti: unicità del limite, permanenza del segno e limitatezza locale, teoremi di
confronto. Limiti di funzioni monotone. Algebra dei limiti. Forme
indeterminate. Confronto di funzioni. Simboli di Landau. Infiniti e infinitesimi.
Ordine di infinito e di infinitesimo, parte principale (rispetto a un dato
campione). Asintoti.
Il numero e. Limiti notevoli trigonometrici ed esponenziali. Funzioni continue
su un intervallo: esistenza degli zeri e dei massimi e minimi. (Circa 24 ore)

Derivate: significato geometrico e fisico. Regole di derivazione. Tabella delle


derivate fondamentali.
Derivate e continuità. Punti di non derivabilità, punti di estremo e punti critici.
Teorema di Fermat.
Analisi matematica I Funzioni derivabili su intervalli e teoremi fondamentali del calcolo differenziale
(10 CFU) (Rolle e Lagrange) e loro conseguenze. Regola di de L'Hospital.
Formula di Taylor e sviluppi di McLaurin fondamentali.
Uso degli sviluppi di Taylor nello studio del comportamento locale delle
funzioni: confronto di funzioni, estremi, convessità. Applicazioni allo studio del
grafico di funzioni. (Circa 23 ore)

Primitive e regole di calcolo delle primitive; primitive di funzioni razionali.


Integrale indefinito.
Integrale di Riemann e sue proprietà: monotonia, additività e linearità
dell'integrale; media integrale. Classi di funzioni integrabili.
Teorema fondamentale del calcolo integrale: relazione tra primitive e
integrazione definita.
Integrali impropri: definizioni e criteri di convergenza. (Circa 21 ore)

Numeri complessi ed equazioni differenziali: forma algebrica e forma


trigonometrica di numeri complessi. Parte reale, parte immaginaria, modulo e
argomento. Radici di numeri complessi. Teorema fondamentale dell'algebra.
Esponenziale di un numero complesso e formule di Eulero.
Equazioni differenziali: il problema di Cauchy. Equazioni differenziali del
primo ordine, a variabili separabili.
Equazioni differenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali lineari
del secondo ordine a coefficienti costanti. (Circa 17 ore)

Programma del corso


Chimica
(8 CFU) ATOMO
Costituzione del nucleo, struttura dell'atomo di idrogeno e modelli atomici di

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Bohr, Bohr-Sommerfeld e quantistico-ondulatorio.
Numeri quantici, principio di esclusione e regola di Hund.
Forma spaziale degli orbitali s,p,d.

CLASSIFICAZIONE DEGLI ELEMENTI E TAVOLA PERIODICA


Configurazione elettronica degli elementi e periodicità nelle loro proprietà
chimiche e fisiche
Raggio atomico, energia di ionizzazione ed affinità elettronica.
Suddivisione in metalli, nonmetalli e semimetalli.
Generalità sui gruppi principali della tavola periodica e su alcuni metalli di
transizione.

LEGAME CHIMICO
Il legame ionico, covalente, metallico ed i legami intermolecolari.
Legame semplice, doppio e triplo.
Geometria molecolare, teoria dell'ibridazione e della risonanza (esempio del
carbonio).
Cenni sulla teoria degli orbitali molecolari.

NOMENCLATURA, FORMULE E STECHIOMETRIA


Massa atomica e molecolare, mole, numero di Avogadro; definizioni ed unità di
misura.
Reazioni acido-base e formazione di sali.
Stato di ossidazione e bilanciamento di reazioni redox.
Relazioni ponderali in una reazione, reagente limitante.
Reazioni di combustione.

STATO GASSOSO
Leggi dei gas ideali. Equazione di stato dei gas ideali.
Distribuzione statistica delle energie (Boltzmann).
Equazione di stato dei gas reali.

STATO LIQUIDO
Tensione di vapore di liquidi puri.
Soluzioni e modi di esprimere la loro concentrazione. Dissociazione elettrolitica
e grado di ionizzazione. Proprietà colligative di soluzioni elettrolitiche e non.
Definizione di acido e base secondo Arrhenius, Brönsted e Lewis.
Legge della diluizione di Ostwald, prodotto ionico dell'acqua. pH, pOH e
idrolisi dei sali.

STATO SOLIDO
Cella elementare e struttura dei più semplici solidi cristallini. Reticoli cristallini.
Classificazione dei solidi. Cenni sulla diffrazione dei raggi-X.

EQUILIBRI TRA FASI


Liquefazione dei gas.
Diagramma di stato di sostanze pure (acqua e anidride carbonica).

CINETICA CHIMICA E CATALISI


Velocità e ordine di reazione. Equazione di Arrhenius. Energia di attivazione.
Catalisi e catalizzatori.

EQUILIBRIO CHIMICO
Legge di azione di massa. Equilibri chimici omogenei ed eterogenei. Principio
di le Chatelier ed influenza della temperatura sull'equilibrio.

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
TERMODINAMICA CHIMICA
Primo, secondo e terzo Principio. Entalpia di reazione e legge di Hess. Energia
libera ed entropia in una reazione. Criterio di spontaneità.

ELETTROCHIMICA
Potenziale normale ed effettivo di un elettrodo. Celle elettrochimiche ed
equazione di Nernst. Forza elettromotrice di una pila. Reattività di metalli con
acidi ossidanti e non. Elettrolisi e leggi di Faraday.

CHIMICA ORGANICA
Nomenclatura e proprietà dei principali composti organici. I gruppi funzionali
più comuni e le loro principali reazioni. Isomeria strutturale, conformazionale e
ottica. Meccanismi di polimerizzazione per addizione e condensazione
Laboratori e/o Esercitazioni
ESERCITAZIONI
Durante le esercitazioni non vengono spiegati nuovi argomenti ma sono trattati
gli aspetti numerici e computazionali di alcuni di essi, in particolare:
- Ripasso di nomenclatura inorganica.
- Mole, grammoatomo, peso molecolare.
- Relazioni ponderali nelle reazioni chimiche.
- Reazioni di ossido-riduzione e loro bilanciamento.
- Leggi dei gas ideali.
- Proprietà colligative delle soluzioni.
- Equilibri chimici omogenei ed eterogenei.
- Entalpia di reazione (Legge di Hess)
- pH ed equilibri in soluzione acquosa
- Equazione di Nernst relativa ad un elettrodo o ad una cella.
- Leggi di Faraday.

LABORATORIO
- Verifica delle leggi dei gas
- Reazioni di precipitazione
- Titolazione acido-base
- Reazioni redox
- Misura del pH
- Pila Daniell

Programma del corso


CALCOLO VETTORIALE.
Concetto di vettore e operazioni con vettori. Prodotto scalare, distanze, angoli.
Prodotto vettoriale, prodotto misto, aree e volumi. Geometria del piano, rette e
coniche. Equazioni di un piano nello spazio. Rette in forma parametrica.

MATRICI E SISTEMI
Matrici, somma e prodotto di matrici. Potenze e inverse di matrici quadrate.
Geometria
Sistemi di equazioni, forma matriciale di un sistema. Teorema di Rouchè-
(10 CFU)
Capelli. Indipendenza lineare in Rn. Combinazioni lineare e sottospazi generati
da vettori. Sottospazi di Rn, basi. Spazi generati dalle righe o dalle colonne di
matrici.

APPLICAZIONI LINEARI
Concetto di spazio vettoriale. Applicazioni lineari tra spazi vettoriali.
Isomorfismi. Matrici associate ad applicazioni lineari. Nucleo e Immagine.
Nullità e Rango. Operazioni su sottospazi. Somma e somma diretta di
sottospazi.
107
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
DIAGONALIZZAZIONE
Endomorfismi, cambiamenti di base. Autovalori, determinante di una matrice
quadrata. Autovettori, sottospazi, molteplicità. Matrici simmetriche e forme
quadratiche. Matrici ortogonali. Diagonalizzabilita' di matrici quadrate e
diagonalizzazione delle matrici simmetriche.

CALCOLO DIFFERENZIALE.
Curve nello spazio. Vettore e retta tangente. Lunghezza di un arco di curva e
integrale curvilineo. Funzioni con dominio in Rn. Elementi di topologia. Limiti
e continuità. Derivate parziali e gradiente. Funzioni a valori vettoriali. Matrice
Jacobiana.

FUNZIONI DI DUE VARIABILI


Il grafico di una funzione di due variabili. Paraboloidi. Differenziabilità e piano
tangente. Derivate seconde, matrice Hessiana. Sviluppi in serie di Taylor. Punti
di massimo e minimo relativo. Estremi.

SUPERFICI E QUADRICHE
Superfici di rotazione, sfere. Ellissoidi e Iperboloidi. Rotazioni del piano e dello
spazio. Quadriche, rette e piani. Superfici in forma parametrica. Vettore
normale, piano tangente e retta normale.

Programma del corso


INTRODUZIONE: grandezze fisiche e unità di misura.
L’operazione di misurazione. Unità di misura e dimensioni delle osservabili
fisiche.
CINEMATICA del punto. Richiami di calcolo vettoriale. Sistemi di riferimento.
Posizione e spostamento,
velocità, accelerazione in una e più dimensioni. Moto uniforme. Moto
uniformemente accelerato.
Moto vario. Moto in coordinate polari e cilindriche. Coordinate intrinseche
(accelerazione tangenziale
e normale). Moto circolare ed altri esempi. Cinematica dei moti relativi: leggi di
composizione delle
velocità e delle accelerazioni.
DINAMICA del punto: Leggi di Newton, Lavoro ed Energia. Forza e massa.
Sistemi di riferimento inerziali. La prima, seconda e terza legge di Newton.
Fisica I Forze in natura. Forza di gravità.
(10 CFU) Forza di Coulomb. Forza elastica. Forze vincolari. Attrito statico e dinamico.
Attrito viscoso. Sistemi di riferimento non inerziali: forze d’ inerzia o apparenti.
Lavoro ed energia cinetica: definizione di lavoro, teorema dell’energia cinetica.
Energia potenziale e conservazione dell’energia: campi conservativi di forze ed
energia potenziale. Conservazione dell’energia meccanica. Esempi ed
applicazioni. Oscillatore armonico: moto armonico semplice, moto armonico
smorzato e forzato. Risonanza. Quantità di moto e momento angolare: quantità
di moto e teorema dell’impulso. Momento della forza e momento angolare.
Il teorema del momento angolare.
Legge di Gravitazione e Legge di Coulomb. Legge di gravitazione di Newton,
massa inerziale e gravitazionale.
Legge di Coulomb e carica. Principio di sovrapposizione degli effetti. Campo
gravitazionale e campo elettrostatico. Linee di campo e flusso. Potenziale
gravitazionale e potenziale elettrostatico:
Teorema di Gauss per il campo gravitazionale e per il campo elettrostatico.
Distribuzioni a simmetria sferica ed altri esempi. Leggi di Keplero.
DINAMICA dei Sistemi di più particelle e URTI. Sistemi discreti e continui.
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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Forze interne ed esterne. Centro di massa. Quantità di moto di un sistema di
punti materiali. Teorema del centro di massa (I equazione cardinale della
dinamica) e conservazione della quantità`a di moto. Sistemi a massa variabile.
Momento angolare di un sistema: Teorema del momento angolare (II equazione
cardinale della dinamica) e conservazione del momento angolare. Riferimento
del centro di massa e teoremi di Koenig.
Urti: quantità di moto ed energia cinetica negli urti. Urti elastici e anelastici di I
e II specie.
DINAMICA e STATICA del Corpo Rigido. Definizione di corpo rigido. Corpo
rigido in pura traslazione. Corpo rigido in rotazione attorno a un asse fisso.
Momento di inerzia. Teorema di Huygens-Steiner. Energia cinetica di un corpo
rigido. Moto di rotolamento senza e con strisciamento. Leggi di conservazione
per il moto di un corpo rigido. Condizioni di equilibrio di un corpo rigido.
Esempi ed applicazioni.
FLUIDI. Pressione. Statica dei fluidi: legge di Stevino. Leggi di Pascal e di
Archimede. Dinamica dei
fluidi ideali: linee di flusso e tubo di flusso. Portata. Teorema di Bernoulli.
Esempi ed applicazioni.
Cenni sul moto viscoso.
TERMODINAMICA: calorimetria, I principio e gas perfetti. Richiami di
termometria e calorimetria.
Trasmissione del calore. Equilibrio termodinamico e variabili di stato.
Trasformazioni termodinamiche: reversibili e irreversibili. Trasformazioni
adiabatiche, isoterme, isobare e isocore. Gas perfetti.
Teoria cinetica dei gas, lavoro ed energia interna. Primo principio della
Termodinamica. Applicazioni del I principio ai gas perfetti (relazione di Mayer,
trasformazioni isoterme e adiabatiche).
TERMODINAMICA: II principio ed entropia. Secondo principio della
Termodinamica: enunciati di Kelvin e di Clausius. Macchine termiche e
frigorifere. Rendimento ed efficienza. Ciclo di Carnot ed
altri cicli. Teorema di Carnot. Temperatura termodinamica. Teorema di
Clausius. Entropia.

Programma del corso


RAPPRESENTAZIONI NUMERICHE E NON NUMERICHE: [8 ORE]
+ Numeri senza segno
- concetto di intervallo di rappresentazione
- operazioni in binario puro: somma, sottrazione, overflow
+ Numeri con segno
- modulo e segno: rappresentazione
- complemento a due: rappresentazione, somma, sottrazione, overflow, shift
+ Numeri frazionari (fixed e floating point)
- conversione di numeri frazionari ed errore di conversione
Informatica - fixed-point e floating-point (rappresentazione esponenziale)
(8 CFU) + Codifica dei caratteri (ASCII, UNICODE)
+ Codifica di immagini (raster e vettoriale)
+ Codifica di suoni (campionamento)
+ Codifica di filmati (differenziale)
+ Compressione e controllo errori

ALGEBRA DI BOOLE: [2 ORE]


+ operatori AND, OR, NOT ed espressioni logiche

ARCHITETTURE DI SISTEMI DI ELABORAZIONE: [6 ore]


+ modello Von Neumann (programma in memoria, UC, UO)
+ CPU (velocità di esecuzione) e cache
109
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
+ architettura di un PC (scheda grafica, dischi, bus di I/O, ...)
+ trasmissione dati (collo di bottiglia, banda condivisa, velocità asimmetriche)

ARCHITETTURA SOFTWARE: [4 ORE]


+ linguaggio macchina, assembler, di alto livello
+ traduzione dei linguaggi, librerie ed esecuzione
+ il sistema operativo (gestione dei task)

PROBLEM SOLVING E ALGORITMI [4 ORE]


+ diagrammi di flusso (flow chart), pseudo-codice
+ risoluzione di problemi mediante la scrittura di programmi

LINGUAGGIO C (36 ORE)


+ tipi di dato primitivi
+ costanti simboliche
+ operazioni di input e output (printf e scanf)
+ costrutti per il controllo di flusso (condizionali e iterativi)
+ vettori e matrici (di interi, float e caratteri)
+ funzioni e meccanismo di passaggio parametri (by value/reference e quanto
necessario sui puntatori)
+ stringhe e vettori stringhe
+ gestione della linea di comando (argc e argv)
+ file
+ strutture
+ memoria dinamica.
Laboratori e/o Esercitazioni
Il corso prevede 20 ore di esercitazione in laboratorio, nelle quali gli argomenti
discussi in aula verranno tradotti in programmi C.

110
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Corso Programma/Laboratori

Secondo Anno

Programma del corso


Nel seguito sono indicati gli argomenti fondamentali comuni agli insegnamenti di
Fisica II delle quattro aree formative di Ingegneria Industriale, Ingegneria
Civile/Edile, Ingegneria dell’Informazione e Ingegneria Gestionale. Le differenze
sono presentate nei programmi dettagliati dei singoli corsi e riguardano diverse
accentuazioni e approfondimenti relativi ai temi generali, uguali per tutti.

ELETTROSTATICA
L’elettrostatica nel vuoto e’ svolta nei corsi di Fisica I e viene data per nota
all’inizio dei corsi di Fisica II; la sua conoscenza e’ indispensabile per una buona
comprensione degli argomenti da trattare.
Campo elettrico statico nella materia: I conduttori.
Condensatori e capacità.
Densità di energia del campo elettrico.
Dielettrici: Polarizzazione del materiale.

CORRENTE E RESISTENZA
Conduzione. Intensità e densità di corrente. Corrente continua. Resistenza. Legge di
Ohm. Resistività e conducibilità.
Potenza elettrica. Effetto Joule.

MAGNETOSTATICA
Fisica II Campo magnetico e induzione magnetica. Seconda equazione di Maxwell.
Forza agente su una carica in moto all’interno di un campo magnetico: forza di
(6 CFU) Lorentz.
Forza agente su un conduttore percorso da corrente immerso in un campo
magnetico.
Sorgenti del campo magnetico: Campo magnetico prodotto da una corrente: legge
di Laplace. Applicazioni della legge di Laplace. Campo magnetico di una spira
circolare percorsa da corrente. Dipolo magnetico.
Momento meccanico ed energia potenziale di un dipolo magnetico in un campo
magnetico applicato.
Forza tra conduttori paralleli percorsi da corrente.
Legge di Ampère e sue applicazioni.
Campi magnetici nella materia: Diamagnetismo, paramagnetismo,
ferromagnetismo.

CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI VARIABILI NEL TEMPO


Legge dell'induzione di Faraday - Henry – Lenz e sue applicazioni. Terza equazione
di Maxwell.
Induttanza e autoinduzione.
Energia immagazzinata nel campo magnetico di una corrente. Densità di energia del
campo magnetico.
Legge di Ampère-Maxwell: quarta equazione di Maxwell.

ONDE ELETTROMAGNETICHE
L’equazione d’onda per i campi elettrico e magnetico.
Caratteristiche generali delle onde. Le onde elettromagnetiche.

111
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
PROPAGAZIONE DELLE ONDE
Propagazione e attenuazione dentro i conduttori; propagazione entro sostanze
dielettriche.

OTTICA GEOMETRICA
Legge di Snell per la rifrazione e la riflessione.
Ottica geometrica: diottri e specchi, lenti sottili. Applicazioni

OTTICA FISICA
Interferenza tra onde elettromagnetiche. Applicazioni.

DIFFRAZIONE
Natura del fenomeno. Diffrazione di Fraunhofer da singola fenditura.

POLARIZZAZIONE DELLA LUCE


Natura dei fenomeni connessi.

Programma del corso


L’insegnamento ha come obiettivo di fornire le basi fondamentali per eseguire il
dimensionamento e la verifica strutturale di componenti e di sistemi meccanici
soggetti a carichi statici e variabili nel tempo (fatica).
Gli argomenti affrontati, dopo un completamento delle nozioni fondamentali di
statica, riguardano:
- la valutazione delle caratteristiche e della resistenza statica dei materiali tramite la
prova di trazione; cenni sullo scorrimento viscoso;
- la definizione dello stato di tensione e di deformazione in elementi meccanici in
Fondamenti di
campo lineare elastico e i criteri di cedimento statico; coefficienti di sicurezza;
meccanica strutturale
- il calcolo delle sollecitazioni in elementi strutturali semplici monodimensionali
(8 CFU)
soggetti a carichi nel piano e nello spazio: proprietà geometriche delle aree, solido
di de St Venant, equilibrio e caratteristiche di sollecitazione in sistemi isostatici,
comportamento estensionale, flessionale, torsionale e a taglio; equazione della linea
elastica; instabilità elastica;
- definizione ed effetto degli intagli: il fattore di concentrazione delle tensioni;
verifica statica di componenti intagliati;
- resistenza a fatica in termini di tensione mono-assiale: sollecitazione ciclica,
nucleazione e propagazione della cricca, diagrammi per la presentazione dei
risultati delle prove; applicazione al calcolo dei componenti, principali fattori
riducenti la resistenza.

Programma del corso


Definizione di grandezze e concetti fondamentali. Sistema e stato termodinamico;
equilibrio, processi e trasformazioni. Temperatura, calore, lavoro.
Termodinamica Primo principio. Enunciato generale. Energia interna ed entalpia, calori specifici,
applicata e trasmissione bilanci di energia. Secondo principio. Macchine termiche. Enunciato generale.
del calore Entropia, reversibilità e irreversibilità. Ciclo ideale di Carnot.
(8 CFU) Le sostanze pure. Superfici p-v-T e cambiamenti di stato, equazioni di stato dei gas,
gas ideali, equazione di Clapeyron per i vapori, proprietà delle miscele di liquido e
vapore. Sistemi aperti o a deflusso. Definizioni. Rappresentazioni lagrangiane ed
euleriana. Le equazioni fondamentali per i sistemi aperti: conservazione della massa
e dell'energia meccanica, primo e secondo principio della termodinamica.
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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Cicli ideali di macchine motrici e operatrici. Cicli di motori a gas: Otto, Diesel,
Joule, Stirling. Cicli di motori a vapore: Rankine e Hirn. Cicli inversi a vapore.
Introduzione ai modi di trasmissione del calore. Conduzione, convezione e
irraggiamento. Cenni alla termodinamica dei mezzi continui.
La conduzione. Equazioni generali, integrali e differenziali. La legge di Fourier.
Fenomenologia e conduttività termica. Applicazioni: Soluzione di problemi in
regime stazionario monodimensionale e transitorio a zero dimensioni. Superfici
estese ed alette. La convezione. Proprietà dei fluidi. I tipi di deflusso. Strati limite
delle velocità e delle temperature. Cenni alle modalità delle interazioni fluido-
parete. La legge di Newton nella convezione. Convezione termica forzata e naturale
nel deflusso interno ed esterno. Relazioni adimensionali. Il metodo delle analogie.
Scambiatori di calore. Tipologie. Calcolo dell’andamento della temperatura dei
fluidi. I metodi di dimensionamento della differenza di temperatura media
logaritmica ed e-NTU. Efficienza. Irraggiamento. Proprietà energetiche della
radiazione elettromagnetica. Grandezze caratteristiche, Interazione tra radiazione e
superfic i, coefficienti di assorbimento, riflessione e trasmissione. Il corpo nero.
Corpi grigi. Emissività. Scambio di energia per irraggiamento tra corpi neri e grigi,
fattori di forma e reti di resistenze equivalenti.
Se per tutti gli allievi ingegneri questo corso assume una funzione di cerniera tra le
nozioni di base impartite nei corsi di Fisica e quelle applicative degli insegnamenti
successivi (in cui scambi di forze e di energia tra fluidi e solidi giocano un ruolo
essenziale), per quelli aerospaziali in particolare il corso si propone anche
l'obiettivo di accostare i fondamenti fenomenologici e le metodologie tipiche della
termodinamica applicata a quelli della meccanica dei fluidi. A tal fine viene posta
una particolare attenzione al passaggio concettuale dal sistema termodinamico
chiuso (visione lagrangiana) a quello di volume fisso di controllo (visione
euleriana). Si accompagna ciò ad una descrizione fisica dei principali flussi base
che possono essere sedi di scambi di calore. Compatibilmente con questi obiettivi,
in aggiunta a quanto sopra vengono approfonditi anche gli argomenti che seguono:
Compressibilità e dilatazione termica nei fluidi. Miscele di aeriformi. Miscele di gas
e vapori: l’aria umida. Condizionamento termo-igrometrico dell’aria. Descrizione di
alcuni flussi fondamentali: corrente uniforme che investe un cilindro indefinito;
convezione naturale tra due pareti orizzontali; strato limite su una lamina piana;
flusso in condotto a sezione costante; getti e scie; correnti di mescolamento.
Statica dei fluidi: le leggi di Pascal e Stevino e le atmosfere tipo.
Rappresentazione tramite sistemi e volumi di controllo dei bilanci di massa,
quantità di moto ed energia. Strato limite cinematico e termico: diffusione della
quantità di moto e del calore in un fluido reale; genesi degli strati limite; analogia di
Reynolds e convezione forzata.
Esercizi svolti in aula sui temi trattati a lezione, in particolare:
Calcolo di viscosità dinamiche e di forze d’attrito tra fluido e parete. Scambio
termico conduttivo attraverso pareti composte. Calcoli su trasformazioni
termodinamiche elementari e di velocità del suono. Calcolo del lavoro di una
pompa idraulica. Calcolo del rendimento, della potenza e del consumo in un
impianto di turbina a gas e in motori alternativi. Calcoli di concentrazioni
volumetriche, ponderali ed assolute di specie gassose e dell’umidità dell’aria.
Temperature di ebollizione. Tabelle dei vapori. Calcoli di dimensionamento e
prestazioni in un impianto a vapore per generazione di potenza.
Ciclo frigorifero. Stime preliminari su un impianto di condizionamento.
Esercizi sui bilanci di massa. Il barometro, il manometro, il tubo di Venturi, il
sifone, l’eiettore a getto e la pompa a fluido. Tubo di Pitot.
Bilanci di quantità di moto. Calcoli di dimensionamento e prestazioni su un
impianto con turbina Pelton. Applicazioni dell’analogia di Reynolds. Scambi
termici su pareti lisce ed alettate. Scambio radiativo tra pareti piane e sferiche.
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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Calcolo delle prestazioni in scambiatori di calore a fluido.

Programma del corso


Modulo di Elettrotecnica - Fondamenti di circuiti elettrici. Analisi delle reti
resistive. Analisi dei transitori. Analisi delle reti in corrente alternata e Potenza in
corrente alternata. Risposta in frequenza e concetti di sistema. Trasformatori e
macchine in corrente continua e alternata.
Modulo di Elettronica - Fondamenti di componenti elettronici. Diodi e circuiti a
Fondamenti di diodo. Alimentatori. Transistore e amplificatore operazionale. Circuiti lineari con
Elettrotecnica ed operazionali. Circuiti non lineari e comparatori. Algebra di Boole e espressioni
Elettronica logiche. Circuiti digitali combinatori e sequenziali.
(10 CFU) Laboratori e/o Esercitazioni
Modulo di Elettrotecnica - Esercitazioni di calcolo in aula su tutti gli argomenti del
corso. Laboratorio sperimentale: misure su circuiti in regime stazionario,
sinusoidale e transitorio.
Modulo di Elettronica - Esercitazioni di calcolo in aula su tutti gli argomenti del
corso. Laboratorio sperimentale: utilizzo degli strumenti di laboratorio e semplici
misure elettroniche.

Modulo di economia e organizzazione d'impresa


Concetto di impresa, azienda, società. Il problema organizzativo. Le variabili
organizzative di contesto. I modelli classici (Taylorismo) di organizzazione
aziendale. La teoria delle configurazione organizzativa. I tipi di macro struttura
organizzativa. I meccanismi operativi di un modello organizzativo. Il quadro delle
tecniche economico/finanziarie per la gestione dell'impresa: visione di
sintesi/analitica, visione su breve periodo/ciclo di vita. Il bilancio: conto
economico, stato patrimoniale, nota integrativa, relazione sulla gestione. L'analisi
del bilancio: redditività ed equilibrio finanziario. La contabilità
industriale/analitica/dei costi: costi diretti ed indiretti, costi fissi e variabili, il punto
di pareggio gestionale ed il margine di sicurezza. Il controllo di gestione.
Modulo di legislazione aeronautica e fattori umani e sicurezza
Economia e
Necessità di prendere in considerazione il fattore umano, incidenti attribuibili
organizzazione
all'errore umano, legge di Murphy's. Prestazioni e limitazioni umane: visione,
d’impresa / Legislazione
ascolto, elaborazione e strutturazione delle informazioni, attenzione e percezione,
aeronautica e fattori
memoria, claustrofobia. Responsabilità individuali e di gruppo, motivazione e de-
umani e sicurezza
motivazione, pressione, problemi legati alla cultura, lavoro di gruppo, management,
(10 CFU) leadership e supervisione. Fattori influenzanti le prestazioni: stress, salute, pressione
dovuta ai tempi e alle scadenze, carico di lavoro, sonno e fatica, alcol, droghe e
medicazioni. Ambiente di lavoro: rumore, illuminazione, temperatura, vibrazioni.
Compiti: lavoro fisico, compiti ripetitivi, ispezioni visive, sistemi complessi.
Comunicazione: dentro e tra il gruppo, passaggio delle informazioni. Errore umano:
teorie e modelli, tipi di errori più frequenti durante i compiti di manutenzione,
implicazioni, gestire l'errore. Pericoli sul posto di lavoro.
Ruolo dell'ICAO, dell'ECAC, dell'EASA, dell'ENAC, ruolo degli stati membri.
Relazioni con l'Unione Europea. Relazioni esistenti fra Part 145, Part 147, Part 66,
Part M: regolamento 2042/2003, relazioni con altre Autorità dell'aviazione civile.
Comprensione dettagliata di Part 145 e Part 66. Evoluzione delle JAR-OPS: EU-
OPS e future normative per le operazioni (responsabilità dell'operatore nella
manutenzione, management, Aircraft Maintenance Programme, Aircraft Technical
Log, maintenance records and log book, accident/occurrence reporting).

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Certificazione del velivolo: CS 23/25/27/29, Part 21, Certification Specifications:
CS-23/25; documenti (certificato di aeronavigabilità, certificato di registrazione,
certificato relativo al rumore, schedulazione dei pesi). EASA-Maintenance.
Requisiti Nazionali ed Internazionali applicabili per i programmi di manutenzione, i
check e le ispezioni di manutenzione, MEL (Minimum Equipment List) e MMEL
(Master MEL), DDL (Dispatch Deviation Lists), direttive di aeronavigabilità,
bollettini di servizio, manuali di manutenzione, manuale di riparazioni strutturali.
ETOPS, requisiti di manutenzione e dispatch, Operazioni in condizioni di bassa
visibilità, operazioni per categoria 2/3 e requisiti di minimo equipaggiamento;
documenti aeromobile.
Laboratori e/o Esercitazioni
Nel corso delle lezioni frontali sono previsti diversi momenti di esercitazione
pratica sui temi oggetto del percorso formativo.

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Corso Programma/Laboratori

Terzo Anno

Programma del corso


Classificazione dei propulsori aeronautici e delle macchine a fluido. Richiami di
termodinamica.
Motori a turbina a gas. Ciclo Brayton ideale e reale. La spinta: teorema della
quantità di moto, spinta standard netta, spinta lorda, resistenza addizionale, consumi
specifici e rendimenti. Descrizione e valutazione delle prestazioni a progetto dei
diversi propulsori e turbomotori: autoreattore, turboreattore semplice, turbo albero,
turboelica, turboreattore a doppio flusso con flussi separati e by-pass. Sistemi per
l'aumento di spinta/potenza; post-combustione.
Portata ed andamento delle pressioni in ugelli. Prese d'aria subsoniche e
supersoniche. Combustori.
Turbine ad azione, a salti di velocità, a salti di pressione e turbine a reazione.
Turbocompressori assiali e centrifughi.
Propulsione
aeronautica Accoppiamento turbina-compressore in turbine a gas monoalbero e in turbogetti
monoalbero (linea di funzionamento). Influenza di condizioni di volo, controllo dei
(8 CFU) motori e operazioni a terra (cenni).
Motori alternativi. Fondamenti teorici: ciclo Otto; indicatori di prestazioni; fattori
della potenza utile; influenza del rapporto di miscela; caratteristica meccanica;
regolazione; variazione delle prestazioni con la quota; principi della
sovralimentazione; anomalie della combustione. Aspetti costruttivi: architettura del
motore aeronautico; basamento; albero motore; cilindri; pistoni; bielle; albero a
camme; valvole. Strumentazione. Caratteristiche dei combustibili e lubrificanti per
impiego aeronautico. Altri impianti e sistemi: refrigerazione; lubrificazione;
alimentazione dell'aria; alimentazione del combustibile (carburatori e sistemi di
iniezione); sovralimentazione; scarico.
Laboratori e/o Esercitazioni
Calcolo di prestazioni a progetto di autoreattore, turbina a gas, turboreattore
(semplice e doppio flusso), motori alternativi. Calcolo delle prestazioni di motori
aeronautici nel funzionamento a punto fisso e in quota.

Programma del corso


Sforzi normali e tangenziali. Equazioni di bilancio in forma integrale e
differenziale. Equazioni di Navier-Stokes. Equazioni di Eulero. Lineamenti delle
correnti turbolente. Descrizione statistica delle correnti turbolente. Equazioni di
bilancio mediate alla Reynolds (Reynolds Averaged N-S equations). Strato limite:
Aerodinamica
descrizione fenomenologica. Grandezze caratteristiche dello strato limite. Strato
Applicata limite laminare. Strato limite turbolento. Transizione. Separazione. Fattori che
influenzano la transizione e la separazione. Equazioni differenziali dello strato
(8 CFU)
limite. Leggi di similitudine per lo strato limite. Equazioni integrali dello strato
limite. Metodi di Thwaites e di Head. Criteri di transizione per i profili alari
(criterio di Michel). Similitudine di correnti. Coefficienti adimensionati. Portanza e
resistenza. Classificazione delle varie forme di resistenza aerodinamica. Profili
alari: Geometria e designazione di profili alari. Stallo dei profili alari. Effetti del
numero di Reynolds e del numero di Mach sulle caratteristiche aerodinamiche.

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Mach critico e Mach di drag rise. Profili laminari, supercritici, per alta portanza, per
bassi numeri di Reynolds. Ala: geometria. Effetti dell’allungamento, rapporto di
rastremazione, angolo di freccia, svergolamento e spessore dell'ala. Resistenza
indotta. Polare dell'ala. Dipendenza delle caratteristiche aerodinamiche dal numero
di Reynolds e dal numero di Mach. Sistemi di alta portanza dell'ala. Velivolo
completo: Polare del velivolo. Calcolo della resistenza parassita del velivolo (in
condizioni subsoniche e supersoniche). Resistenza d'onda in condizioni transoniche:
regola delle aree.
Cenni sui moti bidimensionali. Funzione di corrente e funzione potenziale. Tubi di
flusso. Velocità del suono. Propagazione di piccole perturbazioni in una corrente
supersonica. Linee caratteristiche. Onde d'urto e relazioni di Rankine-Hugoniot.
Laboratori e/o Esercitazioni
Tubo di Venturi. Tubo di Pitot in corrente subsonica incompressibile e in corrente
supersonica. Calcolo di profili di velocità in strato limite laminare e turbolento.
Calcolo della resistenza di attrito di placche piane con strato limite laminare,
turbolento e transizionale. Calcolo della resistenza di attrito di placche piane in
flussi compressibili. Calcolo dello strato limite laminare attorno al profilo alare
NACA 0012: applicazione del metodo di Thwaites. Applicazione del criterio di
Michel per il calcolo della transizione sul profilo. Calcolo di resistenza di corpi
tozzi. Calcolo del Mach critico e del Mach di drag rise del profilo alare NACA
0012. Calcolo del Mach di drag rise al variare dello spessore massimo di profili
alari Naca a 4 cifre. Calcolo della pendenza della curva Cl-alfa al variare del
numero di Mach. Calcolo del numero di Mach critico e di drag rise per l'ala. Calcolo
della resistenza d'onda. Studio della polare del velivolo completo: applicazione di
metodi empirici per la determinazione della polare di un velivolo tipico.
Determinazione del numero di Mach critico e di drag rise del velivolo completo.
Laboratori e/o Esercitazioni
Misura della distribuzione di pressione attorno al profilo alare NACA 0015 al
variare dell'incidenza. Calcolo delle caratteristiche aerodinamiche Cl(a), Cm(a) e
del centro di pressione.
Programma del corso

Generalità sui Sistemi Avionici e funzioni da essi svolte; relazione tra funzioni e
tecnologie utilizzate.

Le tecnologie optroniche, sistemi FLIR, avionica per l’osservazione.


Esemplificazione delle modalità operative dei Sistemi Avionici.

Strumenti Pneumatici: anemometri, altimetri, variometri, machmetri. Computer Dati


Equipaggiamenti di Aria.
bordo e sistemi
avionici Strumenti basici: Inclinometro, viro-sbandometro, bussola magnetica. Navigazione
(6 CFU) VFR, configurazione a “T” del cruscotto (ATA 31).

Onde elettromagnetiche ed elementi fondamentali della loro propagazione; antenne,


linee di trasmissione, comunicazione, ricevitori e trasmettitori. Funzioni generali e
fattori che influenzano il progetto, le antenne, i transponder, i dispositivi di
acquisizione, di processamento e di manipolazione dei dati.

Principi operativi dei seguenti sistemi:


-Comunicazioni (ATA 23), sistemi audio e Data Link; trasmettitori di soccorso di
sopravvivenza e Registratori di conversazione cabina
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-Sistemi RADAR; tipologie di Radar e tecnologie. Radar Doppler, Radar
Altimetro, Radar Meteo
-Sistemi di navigazione radio-assistita (ATA 34): ADF, VOR, DME, ILS,TACAN,
MLS, GPS.
-Sistemi di assistenza al volo, controllo e identificazione. Cenni al futuro della
navigazione aerea: SESAR.

Sistemi inerziali; accelerometri e giroscopi. Giroscopi di posizione, di velocità e


Lasergyros. Orizzonti artificiali e girobussole, Navigatori inerziali, AHRS e
SAHRS. Sistemi di navigazione integrati (ATA 34).

ADI, HSI, HUD, MFD, Flight Director e Autopiloti (ATA 22). Controllo Velivolo e
controllo livello combustibile. Glass Cockpit

Evoluzione dei Sistemi Avionici; aumento del livello di integrazione . Data bus.
Esempi di moderni sistemi avionici

Avionica come elemento di Integrazione e Controllo degli altri Sistemi (ATA 42).
Esempi di sistemi di gestione dei Sistemi Pneumatico e di Condizionamento e
Pressurizzazione Cabina, di gestione del carico idraulico e del carico elettrico,
gestione del Carrello d’atterraggio, Sistemi di monitoraggio e allarme strumentale,
incluso il sistema di allarme principale e i pannelli di allarme centralizzati, Sistemi
di diagnostica automatica (ATA 45): BITE-Built In Test Equipments e loro impatto
sulla Manutenzione (Computer centrali di manutenzione, Sistema di caricamento
dei dati, Sistema di biblioteca elettronica, Monitoraggio delle strutture “damage
tolerant”.

Sistemi di cabina (ATA 44) .Unità e componenti che consentono la gestione della
cabina passeggeri ed offrono a questi ultimi servizi (informazioni, avvisi possibilità
di chiamare il Personale), intrattenimento (musica, filmati, alimentazione di devices
elettroniche, collegamento INTERNET, possibilità di comunicazioni esterne
(telefono, e-mail, ecc.)

Sistemi informativi (ATA 46) Unità e componenti che consentono di memorizzare,


aggiornare e recuperare, in formato digitale, informazioni generalmente fornite su
carta, microfilm o microfiche. Unità dedicate alle funzioni di salvataggio e recupero
delle informazioni, quali memorie di massa e unità di controllo della biblioteca
elettronica.

Cenni ad elementi di base di informatica con applicazioni aeronautiche. Struttura


fondamentale dei computer. Terminologia relativa. Funzionamento, layout ed
interfaccia dei maggiori componenti per microcomputer, inclusi i relativi sistemi
bus. Informazioni contenute in parole istruzione singole e a vari indirizzi. Termini
relativi alla memoria. Funzionamento dei dispositivi di memoria tipici.
Funzionamento, vantaggi e svantaggi dei vari sistemi di memorizzazione di dati. Il
computer di bordo: architettura e componenti (memorie RAM, ROM, EPROM,
processori, circuiti elettronici).

Controllo della gestione software. Consapevolezza delle restrizioni, dei requisiti di


aeronavigabilità e dei possibili effetti catastrofici di modifiche non approvate ai
programmi software.

Cenni alle fibre ottiche. Vantaggi e svantaggi della trasmissione dati mediante fibre
ottiche rispetto alla trasmissione mediante cavi elettrici. Bus dati a fibre ottiche.
Terminologia relativa alle fibre ottiche. Terminazioni. Accoppiatori, terminali di
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controllo, terminali remoti. Applicazioni delle fibre ottiche nei sistemi aeronautici.

Display elettronici. Principi di funzionamento dei più comuni tipi di display usati
nei moderni aeromobili, inclusi: i tubi a raggi catodici, i diodi ad emissione
luminosa ed i display a cristalli liquidi.

Dispositivi sensibili all’elettricità elettrostatica. Trattamento specifico dei


componenti sensibili alle scariche elettrostatiche. Consapevolezza dei rischi e dei
possibili danni, dispositivi di protezione antistatici personali e per componenti.

Servomeccanismi. Concetti base: circuito aperto e chiuso, feed-back,


servomeccanismo, trasduttore, smorzamento, reazione, banda morta. Struttura,
funzionamento ed uso dei seguenti componenti di sistemi sincroni: resolver,
differenziale, controllo e coppia, trasformatori E ed I, trasmettitori ad induttanza,
trasmettitori a capacitanza, trasmettitori sincroni. Difetti dei servomeccanismi,
inversione dei passi sincronizzati, pendolamento.

Avionica dei Sistemi Spaziali. Strumentazione spaziale: l’ambiente spaziale (cenni)


e l’influenza sui sistemi di bordo,componenti di tipo S e componenti commerciali,
dispositivi resistenti alle radiazioni e sistemi tolleranti alle radiazioni.
Il sistema di Potenza Elettrica: funzioni generali con particolare attenzione alle
funzioni strettamente avioniche di distribuzione e conversione della potenza.
Il sistema di Guida Navigazione e Controllo per veicoli spaziali: funzioni generali e
fattori che influenzano il progetto, le strategie di determinazione controllo, i sensori
(Sun sensor, Infrared Earth sensor, Star sensor, magnetometri, giroscopi,
accelerometri, piattaforma inerziali, GPS/Galileo), gli strumenti per il controllo
(passivo e attivo) (Momentum e Reaction Wheel, attuatori magnetici, cold gas
propulsion, chemical propulsion (a solido, a liquido), thruster. Il sistema di terra:
strutture principali e strumentazione.

Laboratori e/o Esercitazioni

Nelle esercitazioni, di norma, si esamineranno documentazioni tecniche di alcuni


equipaggiamenti di bordo e si effettueranno semplici calcoli numerici a supporto
dell’insegnamento fornito a lezione. Alcune delle esercitazioni utilizzeranno SW
professionale relativamente alla simulazione funzionale di sistemi avionici di
prodotti aerospaziali.

Visite guidate presso aziende del settore e a stazioni di terra.

Programma del corso

Brevi cenni all’ingegneria dei sistemi nel settore aerospaziale.


Filosofia di progetto e agganci con la sicurezza.
Sistemi di bordo aeronautici.
Carrello d’atterraggio (ATA 32).
Sistemi di bordo Comandi di volo (ATA 27).
aerospaziali Sistema idraulico (ATA 29).
(6 CFU) Sistema elettrico (ATA 24).
Sistema combustibile (ATA 28).
Sistema pneumatico (ATA 36).
Sistema di condizionamento e pressurizzazione cabina (ATA 21).
Sistema antighiaccio (ATA 30).
Sistema anti-incendio (ATA 26).
Sistemi motore.
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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Luci (ATA 33).
Equipaggiamenti interni (ATA 25).
Sistema ossigeno (ATA 35).
Trattamento acqua (ATA 38).
Sistema di bordo di ausilio alla manutenzione (ATA 45).
Sistema di potenza secondaria.
Sistemi d’emergenza.
Green Aviation: influenza dei sistemi sulla riduzione delle emissioni inquinanti.
Cenni alle configurazioni sistemistiche innovative.
Introduzione ai sistemi di bordo nel settore spaziale.

Laboratori e/o Esercitazioni

Il corso sarà costituito da lezioni teoriche, testimonianze tecniche di rappresentanti


aziendali ed esercitazioni di calcolo. Il materiale didattico sarà fornito agli studenti
in anticipo.
Il programma del corso intende affrontare i seguenti argomenti per i quali le ore
computate sono comprensive delle esercitazioni:
L’atmosfera di riferimento (3 ore): L’atmosfera reale, curve di stato. L’Atmosfera
Tipo Internazionale (ISA). I vari tipi di quote, la riduzione alla quota standard.
La misura della velocità (1.5 ore): Il tubo di pitot, flusso compressibile e
incompressibile. Il numero di Mach, regime supersonico. Velocità rispetto all’aria,
velocità calibrata, equivalente e vera.
Richiami di aerodinamica (1.5 ore): La turbolenza, resistenza d’attrito e di scia. La
polare del profilo e dell’ala, effetto dell’ipersostentazione, della curvatura del
profilo e delle superfici mobili al bordo di fuga. La resistenza d’interferenza, dalla
polare dell’ala a quella del velivolo.
Volo librato (3 ore): regimi di volo di massima percorrenza e massima permanenza
con e senza vento.
Generalità sui sistemi propulsivi (3 ore): Turbogetto, turbofan, motoelica e
turboelica.
Introduzione alla L’elica (4.5 ore): Principio di funzionamento, prestazioni, caratteristiche
meccanica del volo geometrico-costruttive, regolazione del passo ed impianti correlati.
(6 CFU) Utilizzo operativo dei sistemi propulsivi di interesse aeronautico (3 ore):
Accensione e strumentazione di bordo.
Le prestazioni del velivolo (4.5 ore): Spinta e potenza necessarie per il volo
orizzontale. I regimi di salita. Inviluppo di volo. Decollo e atterraggio. Autonomie
orarie e chilometriche per velivolo turbogetto e motoelica.
Equilibrio e stabilità statica longitudinale a comandi bloccati (7.5 ore): Condizioni
di stabilità statica longitudinale. Equazione di equilibrio di momento, contributo
delle varie parti del velivolo. Punto neutro del velivolo. Modi per realizzare
l’equilibrio longitudinale del velivolo. Angolo dell’equilibratore necessario
all’equilibrio longitudinale. Determinazione sperimentale del punto neutro del
velivolo. Posizione limite anteriore del baricentro. Escursione necessaria
dell’equilibratore. Requisiti relativi del comando longitudinale.
Equilibrio e stabilità statica longitudinale a comandi liberi (6 ore): Punto neutro del
velivolo a comandi liberi. Margine statico a comandi liberi e bloccati. Aletta
correttrice. Determinazione sperimentale del punto neutro del velivolo a comandi
liberi. Aletta compensatrice e compensazione aerodinamica. Sforzo di barra e
condizioni di trim. Requisiti relativi del comando longitudinale.

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Moti curvi nel piano di simmetria (4.5 ore): Effetto aerodinamico del piano
orizzontale e determinazione del suo contributo alle derivare aerodinamiche. Punto
di manovra a comandi bloccati e liberi. Margine di manovra a comandi bloccati e
liberi. Accenno all’equilibramento dinamico. Requisiti relativi del comando
longitudinale.
Diagramma di manovra e di raffica (3 ore).
Virata e moti curvi nel piano di simmetria e non (3 ore): La virata corretta e non.
La richiamata e gli effetti sul piano di coda orizzontale. Volo in condizioni di spinta
asimmetrica.
Equazioni generali della dinamica del velivolo (1.5 ore): Linearizzazione delle
equazioni. Separazione del moto longitudinale dal latero-direzionale.
Equazioni della dinamica longitudinale (3 ore): Soluzione del sistema di equazioni
della dinamica longitudinale. Soluzioni caratteristiche della dinamica longitudinale:
fugoide e corto periodo. Diagramma di Argand per il moto vario longitudinale.
L’approssimazione di corto periodo nel piano longitudinale.
Equazioni della dinamica latero-direzionale (1.5 ore): Soluzione del sistema di
equazioni del moto vario latero-direzionale. Derivate aerodinamiche presenti nelle
equazioni e loro significato fisico. Soluzioni classiche della dinamica latero-
direzionale: modo di rollio, modo spirale e rollio olandese con diagramma di
Argand.
Qualità di volo (3 ore): Definizioni e normativa di riferimento. Scala di Cooper-
Harper.
Introduzione alla meccanica del volo dell’elicottero (7.5 ore): Terminologia.
Equilibri. Aerodinamica del rotore e regimi di volo (autorotazione). Potenza
necessaria e prestazioni. Comandi per la regolazione del passo. Cenni alla dinamica
del rotore (articolazione della pala e dinamica di flappeggio). Accoppiamenti aero-
meccanici e vibrazioni. Tracking.

Programma del corso

PARTE STRUTTURE (L=45h circa, EA=15h circa EL=2h circa)

Requisiti di aeronavigabilità per la resistenza strutturale. Classificazione strutturale,


primaria, secondaria e terziaria. Concetti di fail safe (a prova di guasto), vita sicura,
tolleranza ai danni. Sistemi di identificazione zonale e di stazione.
Richiami sullo stato di Tensione, deformazione, curvatura, compressione, taglio,
torsione, tensione circolare, fatica. Richiami alla teoria della trave. Trave sandwich.
Cenni sulle strutture per la movimentazione delle superfici mobili. Cenni sui
Tecnica delle metodi costruttivi relativi a: rivestimento collaborante della fusoliera, ordinate,
costruzioni correntini, longheroni, paratie, telai, rinforzi locali di piastre, montanti, tiranti,
aeronautiche strutture del pavimento, rinforzi, metodi di rivestimento, ala , impennaggio e
(10 CFU) attacchi dei motori. Cenni sui metodi di allineamento e verifica della simmetria
della cellula.
Principi fondamentali dei sistemi strutturali. Carico limite e carico ultimo. Fattore di
carico. Diagrammi di manovra, raffica e inviluppo.
Introduzione agli Schemi a semiguscio/guscio rinforzato. Larghezza collaborante e
procedura di definizione del semiguscio ideale. Identificazione degli elementi
caratteristici e loro combinazione. Stato tensionale. Sollecitazione di taglio-
flessione-torsione, compressione. Sistemi a guscio rinforzato ad una o più celle
soggetti a taglio/torsione.
Metodi energetici nell'analisi strutturale. Principio di stazionarietà dell'energia
potenziale totale. Teoremi di Castigliano. Applicazione ad alcuni semplici problemi.
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 121
Cenni al Metodo di Galerkin.
Condizioni critiche dell’equilibrio. Componenti compressi: Aste, pannelli. Pannelli
soggetti a taglio: campo tangenziale e Campo diagonale.
Cenni agli Stati membranali di tensioni e deformazioni. Cenni alle Strutture
pressurizzate: problematiche generali e calcolo elementare dello stato di tensione e
deformazione. Cenni sulla costruzione e cenni sulla tenuta della pressurizzazione.
Introduzione ai fenomeni non-lineari tipici delle strutture aeronautiche (cassoni a
flessione – cassoni a torsione).
Richiami su Ala, stabilizzatore, attacchi di piloni e del carrello di atterraggio, Cenni
sui sistemi di installazione dei sedili e di carico, portelli ed uscite di emergenza
(struttura, meccanismi, funzionamento e dispositivi di sicurezza), cenni alla
struttura e meccanismi di finestrini e parabrezza, serbatoi del carburante. Cenni alle
configurazioni di carrello di atterraggio, pilone, superfici di comando e dispositivi
di ipersostentazione/resistenza. Cenni su strutture di attacchi delle superfici di
comando, paratie parafiamma, castelli motore.

PARTE MANUTENZIONE/TECNOLOGIA ( L=20h circa, EL=20h circa)

Caratteristiche dei materiali aerospaziali, resistenza , lavorabilità. Richiami alle


prove di caratterizzazione: prove di durezza, resistenza a trazione, resistenza a
fatica, e resilienza. Cenni di estensimetria. Richiami sulle Proprietà e identificazione
dei principali materiali ferrosi e non ferrosi comunemente usati in aeronautica.
Legno e tessuti utilizzati sui velivoli. Metodi di costruzione di cellule aeronautiche
in legno. Caratteristiche, proprietà e tipi di legno e colle utilizzate nei velivoli.
Conservazione e manutenzione delle strutture in legno. Tipi di difetti nei materiali
legnosi e nelle strutture in legno. Rilevazione dei difetti nella struttura in legno.
Riparazione della struttura in legno.
Caratteristiche, proprietà e tipi di tessuti utilizzati nei velivoli. Metodi di ispezione
del tessuto. Tipi di difetti del tessuto. Riparazione del rivestimento in tessuto.
Caratteristiche, proprietà ed identificazione dei più comuni materiali compositi e
non metallici, diversi dal legno, impiegati nel settore aeronautico. Cenni al Calcolo
preliminare sui compositi. Processi di produzione dei compositi. Rilevazione di
difetti/usura nei materiali compositi e non metallici. Riparazione di materiali
compositi e non metallici.
Tecniche di assemblaggio della struttura : rivettatura, bullonatura, incollaggio.
Agenti sigillanti ed Incollanti. Problemi specifici delle giunzioni. Difetti tipici e
modi di cedimento.
Rivettatura : Giunture rivettate, cenni sui problemi di spaziatura e passo tra i rivetti.
Attrezzi utilizzati per rivettare ed eseguire imbutiture. Controllo delle giunture
rivettate.
Tipi di rivetti pieni e ciechi: specifiche ed identificazione, trattamento termico.
Metodi di incollaggio aeronautico ed ispezione di giunture incollate. Modi di
cedimento e cenni sui criteri di dimensionamento. Difetti più comuni.
Cenni alle tipologie di bulloni: specificazione, identificazione e marcatura dei
bulloni aeronautici, normative internazionali. Dadi: autobloccanti, piastrine,
tipologie standard. Rondelle di sicurezza ed elastiche, piastre di bloccaggio,
coppiglie spaccate, dadi a ragno, bloccaggi a filo, dispositivi di fissaggio a
rimozione rapida, chiavi, anelli elastici, coppiglie.
Richiami su tipi di molle, caratteristiche, materiali ed applicazioni, ispezione e
prova delle molle. Richiami sulla funzione dei cuscinetti, carichi, materiali,
struttura, tipi di cuscinetti e relative applicazioni. Cenni sulla prova, pulizia ed
ispezione dei cuscinetti, sui requisiti relativi alla lubrificazione dei cuscinetti sui
difetti dei cuscinetti e loro cause.
Cenni sulle tipologie dei cavi. Raccordi terminali, tenditori e dispositivi di
compensazione. Cenni sulle pulegge e componenti dei sistemi di cavi. Cavi
Bowden. Cenni sui cavi di comando flessibili aeronautici, sulla rastremazione dei

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
raccordi terminali, sull’ispezione e prova dei cavi di comando.
Pratiche relative all’officina. Cura degli attrezzi, controllo degli attrezzi, uso dei
materiali dell’officina. Attrezzi. Tipi più comuni di attrezzi manuali. Tipi più
comuni di attrezzi elettrici. Funzionamento ed uso degli strumenti di misura di
precisione. Attrezzi e metodi di lubrificazione.
Calibrazione degli strumenti e delle attrezzature, standard di calibrazione.
Richiami su : accoppiamenti e spazi liberi, dimensioni delle punte da trapano per i
fori di bulloni, classi di accoppiamento, sistemi più comuni di accoppiamento e
spazio libero. Requisiti per gli accoppiamenti e spazi liberi per aeromobile e motori.
Cenni sui metodi standard per il controllo di alberi, cuscinetti ed altre parti.
Cenni sui cablaggi elettrici e sui connettori, cenni sulla tipologie e caratteristiche.
Crimpatura e controllo. Cenni sulla prova ed installazione, supporti, ispezione e
controllo, giunzioni, rivestimenti e schermatura.
Richiami sulle tecniche di lavorazione delle lamiere metalliche. Problemi collegati
alla curvatura e formatura.
Saldatura, brasatura ed incollaggio. Metodi di saldatura; ispezione di giunture
saldate. Metodi di saldatura e di brasatura. Ispezione di giunture saldate e brasate.
Difettosità tipiche.
Peso e centraggio dell’aeromobile. Calcolo dei limiti del baricentro/centraggio:
impiego degli appositi documenti. Preparazione dell’aeromobile per la pesatura.
Pesatura dell’aeromobile.
Cenni su Assistenza e conservazione dell’aeromobile, Rullaggio/traino
dell’aeromobile e relative
misure di sicurezza, Sollevamento, collocazione dei tacchi, bloccaggio
dell’aeromobile e relative precauzioni di sicurezza. Cenni sui Metodi di
magazzinaggio dell’aeromobile e sulle Procedure di rifornimento/estrazione del
carburante e Cenni generali alle procedure di rifornimenti elettrici, idraulici e
pneumatici a terra. Procedure per la rimozione/prevenzione della formazione di
ghiaccio.
Introduzione alla gestione della Qualità. Metodi ispettivi. Ispezioni manutentive.
Cenni sulle tecniche di smontaggio, ispezione, riparazione e montaggio. Tipi di
difetti e tecniche di ispezione visiva. Tecniche di ispezione non distruttiva, inclusi i
metodi penetranti, radiografici, con corrente di Foucault, ultrasonici e boroscopici.
Introduzione alle Procedure di manutenzione e al Programma di manutenzione.
Procedure di modifica. Procedure di magazzinaggio. Cenni alle Procedure di
certificazione/riammissione in servizio. Cenni alle Ispezione manutentiva/controllo
di qualità/assicurazione qualità, procedure supplementari di manutenzione e
controllo di componenti a durata limitata.
Introduzione alla corrosione e identificazione delle cause. Valutazione e rimozione
della corrosione; protezione dalla corrosione. Metodi di protezione delle superfici,
come cromatura, anodizzazione, verniciatura. Usura. Protezione delle superfici.
Cenni ai Metodi generali di riparazione e introduzione al manuale di riparazione
strutturale.
Richiami sulla Fatica e la meccanica della frattura. Legge di Miner. Legge di Paris.
Prova di fatica. Fretting. Programmi di controllo relativi all’invecchiamento, alla
fatica ed alla
corrosione.
Eventi anormali. Cenni alle Ispezioni a seguito di scariche di fulmini. Cenni alle
Ispezioni a seguito di eventi anormali, come atterraggi duri e voli attraverso
turbolenze.
Cenni ai processi di : Fusione/colata, per deformazione plastica a caldo e a freddo,
tecniche laser.
Cenni sulla componentistica meccanica, viti, bulloni, dadi. Cenni sui tubi e
raccordi: installazione, fissaggio, prova. Richiami sulle tipologie di trasmissione
meccanica : ingranaggi e cinghie. Aspetti connessi alla ispezione e manutenzione e
al malfunzionamento con richiami sulle azioni correttive.

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Cenni sul Funzionamento, funzione ed utilizzo dell’attrezzatura generale di prova
dell’avionica.
Richiami sui Disegni tecnici, schemi e normative tipologia. Richiami alla Specifica
100 della Air Transport Association of America (ATA) e cenni alle principali
normative aeronautiche.

Laboratori e/o Esercitazioni

PARTE STRUTTURE
Le esercitazioni saranno svolte prevalentemente in aula e verteranno sul progetto e
dimensionamento di semplici schemi strutturali visti durante le lezioni. Sono
previste visite presso il laboratorio strutture in concomitanza con l’esecuzione di
prove sperimentali su componenti aerospaziali. Esempi di tracciamento dei
diagrammi di sforzo normale, taglio e momento flettente su semplici travi e
travature piane isostatiche. Determinazione di diagramma inviluppo.
Determinazione dei carichi agenti su ala a sbalzo. Ala controventata. Esempi di
applicazione del principio della minima energia potenziale totale e del primo e
secondo teorema di Castigliano. Calcolo di spostamenti. Semplici problemi su
iperstatica. Esercizi sul modello del semiguscio ideale. Calcolo di flussi su sezioni a
semiguscio ideale a singola/multipla cella soggetti a taglio/torsione. Flessione
differenziale. Carico critico di aste e pannelli.
PARTE MANUTENZIONE/TECNOLOGIA
Le esercitazioni saranno svolte in aula e in laboratorio e verteranno su argomenti
presentati a lezione. In particolare per quanto riguarda le prove sperimentali si
procederà sia a test in laboratorio (per quanto possibile con le attività in corso) sia
all’analisi dei risultati. Sono previste visite presso il laboratorio strutture in
concomitanza con l’esecuzione di prove specifiche su componenti aerospaziali.
Sono previste, per quanto possibile e in base alle disponibilità, visite presso
laboratori di aziende aeronautiche della zona e approfondimenti con la
partecipazione di esperti aziendali.

Programma del corso


Modulo di Scienza e Tecnologia dei materiali - Introduzione ai materiali;
classificazione dei materiali e dei relativi processi; interazione processo-proprietà.
L'approccio strategico: coniugare materiali e progetto. Cenni alla struttura dei solidi
e richiami all'energia di coesione. La densità dei materiali. Sollecitazioni; modalità
di carico. Le deformazioni. La legge di Hooke e il modulo di Young. Le curve
sforzo-deformazione. La dipendenza del modulo elastico da caratteristiche
atomiche. Soluzioni consolidate alla progettazione in campo elastico. Introduzione
alle proprietà specifiche e al progetto in leggerezza. Definizione dei parametri di
Scienza e tecnologia
resistenza. Energia di deformazione plastica e duttilità. I difetti nei cristalli:
dei materiali /
dislocazioni e deformazione plastica. Deformabilità plastica nei polimeri. Cenno a
Metallurgia
meccanismi di rafforzamento, con riferimento a metalli e polimeri. Le prove
(10 CFU) meccaniche sui materiali: valutazione sperimentale delle principali proprietà
meccaniche. Le Normative di riferimento. (h.15)
La tenacità dei materiali. Prove per la valutazione sperimentale della tenacità. La
teoria di Griffith e la concentrazione di sollecitazione: tenacità a frattura. La ricerca
del compromesso resistenza-tenacità: metalli, polimeri e compositi. La fatica nei
materiali: carichi ciclici, danneggiamento, rottura a fatica. Materiali con e senza
limite a fatica. Come migliorare la resistenza a fatica. Le proprietà tribologiche dei
materiali: attrito ed usura. Il coefficiente di attrito. La fenomenologia dell'usura.
Come gestire attrito e usura: selezione di materiali, lubrificazione. (h.15)
Le proprietà termiche dei materiali: definizione e metodi di misura. Espansione

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
termica e conduttività termica: fenomeni atomici che presiedono al comportamento
termico. Come modificare le proprietà termiche. Come progettare sfruttando le
proprietà termiche: sensori e attuatori termici; scambiatori di calore; l'isolamento
termico; gli ammortizzatori termici. L'impiego dei materiali in temperatura:
temperature di esercizio minima e massima. Lo scorrimento viscoso. Prove e curve
di creep. Danneggiamento e rottura da creep. La diffusione nei solidi e il suo ruolo
nei meccanismi di creep. Selezione di materiali e soluzioni per la resistenza in
temperatura: le barriere termiche.(h.15)
Le proprietà elettriche: definizione e metodi di misura. Materiali conduttori, isolanti
e dielettrici. Le origini e la manipolazione delle proprietà elettriche. Materiali
piezoelettrici, piroelettrici, ferroelettrici. L'isolamento elettrico. L'utilizzo delle
perdite dielettriche: l'effetto 'stealth'. Le proprietà magnetiche: definizione e metodi
di misura. Le origini e la manipolazione delle proprietà magnetiche. Introduzione ai
materiali per dispositivi ottici: cenni all'interazione materiali-radiazione. Le origini
e la manipolazione delle proprietà ottiche. La durabilità dei materiali. Ossidazione,
infiammabilità e fotodegradazione. Corrosione: fenomenologia, conseguenze e
linee-guida alla prevenzione e protezione dei materiali. Materiali, processi e
ambiente. Il ciclo di vita dei materiali e cenni alle linee-guida per una progettazione
sostenibile. (h.15)
Modulo Metallurgia - Le fasi metalliche: Reticoli cristallini di strutture cubiche ed
esagonali nei metalli. Soluzioni solide interstiziali e sostituzionali, fasi di Hume-
Rothery, Laves ,carburi. Diagrammi di stato: Principi dei diagrammi di stato.
Descrizione ed analisi dei diagrammi di stato di importanza pratica di tipo binario.
Rafforzamento delle leghe per precipitazione - leghe di alluminio: proprietà
meccaniche delle leghe bifasiche: influenza della microstruttura. Rafforzamento
delle leghe metalliche per dispersione di fasi secondarie; rafforzamento per
precipitazione. Particelle coerenti ed incoerenti. Fenomeni di precipitazione nelle
leghe di alluminio: zone di Guinier - Preston e fasi Theta e Theta' nelle leghe Al-Cu.
Variazione di durezza in funzione del tempo di invecchiamento naturale ed
artificiale dopo solubilizzazione. Trattamenti termomeccanici. Classificazione
convenzionale e numerica delle leghe di alluminio. Sistema americano di
designazione dei trattamenti termici delle leghe di alluminio Leghe di magnesio e di
titanio: leghe Elektron Mg-Al, leghe Mg-Al-Zn e Mg-Zn, leghe Mg-Al-Ag. Leghe
di Ti. Leghe di Ti alfa, beta, alfa-beta; trattamenti termici. (h. 20)
Trattamenti termici degli acciai: trasformazione eutettoidica. Curve di
trasformazione isotermica (curve TTT). Trasformazione martensitica, Ms ed Mf.
Curve di trasformazione degli acciai per raffreddamento continuo (curve CCT).
Influenza dei vari mezzi di raffreddamento sulle microstrutture e le proprietà
meccaniche degli acciai dopo trasformazione per raffreddamento continuo: ricottura
completa, normalizzazione, tempra in acqua ed in olio. Prova Jominy per
determinare la temprabilità degli acciai, effetto degli elementi leganti. Cricche di
tempra. Rinvenimento. Fragilità da rinvenimento. Influenza del Mo nell'attenuare
tale fenomeno.
Trattamenti termochimici: atmosfere controllate endotermiche ed esotermiche.
Pratica dei trattamenti di bonifica: cicli termici completi. Introduzione alla
cementazione ed ai trattamenti termici superficiali: influenza della resistenza a
fatica ed ad usura. Cementazione: potenziale di carbonio delle atmosfere carburanti.
Influenza dell'ossido di carbonio e del metano sulla cementazione. 1a e 2a legge di
Fick. Relazione spessore-tempo di cementazione. Cementazione gassosa ed in
plasma. Trattamenti termici dopo cementazione. Nitrurazione: diagramma stabile e
metastabile Fe-N. Reazioni ammoniaca-acciaio. Diagramma di Leher di equilibrio
tra le fasi nitrurate e le miscele ammoniaca-idrogeno. Strati superficiali e strati di
diffusione. Evoluzione nel tempo della profondità di diffusione. Cenni sulla nitro-
carburazione. Processi di tempra superficiale per induzione elettromagnetica.
Tempra in stazionario ed in progressivo. Acciai per tempra superficiale e loro cicli
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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
termici.
Acciai comuni e legati: Influenza degli elementi leganti negli acciai: elementi
alfogeni ed austenitizzanti. Acciai inossidabili: generalità ed influenza del cromo.
Acciai inossidabili ferritici e martensitici al cromo. Acciai austenitici. Acciai
strutturali. Acciai ad alto limite di snervamento Elementi di saldatura; saldabilità
degli acciai. Considerazioni sulla composizione degli acciai per costruzioni saldate.
Acciai marageing; trattamenti termici ed applicazioni. Acciai per utensili per le
lavorazioni meccaniche: effetto del cromo, molibdeno, vanadio e tungsteno sulla
resistenza al rinvenimento e sull'indurimento secondario (h 20).
Laboratori e/o Esercitazioni
Il corso si avvale di una serie di esercitazioni contenute in un laboratorio virtuale,
fruibile on-line.

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Elenco dispense e testi adottati

Primo anno
Riferimento:
- A. Bacciotti, Limiti, derivate, integrali (funzioni reali
di una variabile reale), Celid, Torino 2006
- C. Canuto, A. Tabacco, Analisi Matematica I,
Analisi matematica I
Springer-Verlag Italia, Milano 2008
- L. Pandolfi, Analisi Matematica 1, Bollati-Boringhieri,
Torino 1998
- Dispense del Corso fornite dal Docente
Riferimento (un testo dei seguenti):
- P. Atkins, L. Jones, Principi di Chimica, Zanichelli
- Giannoccaro, Doronzo, Elementi di stechiometria,
EdiSES
- Malucelli, N. Penazzi, Elementi di Chimica per
l'Ingegneria, Levrotto&Bella
- Manfredotti-Lanfredi, Tiripicchio, Fondamenti di
Chimica, Casa Editrice Ambrosiana
- D.Mazza, Fondamenti di Chimica, Casa Editrice
Chimica
Esculapio
- R. Michelin A. Munari, Fondamenti di Chimica per
l'ingegneria, Cedam
- Petrucci-Harwood, Chimica generale,Principi e
moderne applicazioni,Piccin
- Schiavello, Palmisano, Fondamenti di Chimica,
EdiSES
- M.S.Silberberg, Chimica, Mc Graw-Hill
- Dispense del Corso fornite dal Docente
- S. Greco, P. Valabrega , Lezioni di Geometria , Vol. I
Algebra lineare, Vol. 2 Geometria Analitica, Ed.
Levrotto e Bella , Torino 2009.
- C. Cumino, G. Tedeschi, G. Viola, Appunti di
Geometria Analitica e Algebra Lineare, Progetto
Geometria Leonardo, Bologna.
- A. Sanini, Lezioni di Geometria, Ed. Levrotto e Bella,
Torino 1993.
- A. Sanini, Esercizi di Geometria, Ed. Levrotto e Bella,
Torino 1993.
- Dispense del Corso fornite dal Docente
Fisica I Dispense del Corso fornite dal Docente
- H.M. Deitel e P.J. Deitel, 'C: Corso completo di
Informatica programmazione', Apogeo.
- Dispense del Corso fornite dal Docente
Secondo anno
Fisica II Riferimento:

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
- A. Tartaglia - Dall'elettrone all'entropia, vol. 1 e 2, ed.
Levrotto & Bella, Torino.
- A. Tartaglia - Esercizi svolti di elettromagnetismo e
ottica, ed. Levrotto & Bella, Torino.
I due testi sono consultabili in rete sul sito
www.polito.it/FIL.
Fondamenti di meccanica strutturale Dispense del Corso fornite dal Docente
Testo di riferimento per il corso:
- G. Chiocchia, M. Germano, Termofluidodinamica,
Levrotto & Bella, Torino 2012
Per approfondimenti ed ulteriore consultazione:
Termodinamica applicata e trasmissione del - Cengel Y.A., Termodinamica e trasmissione del
calore calore, Ed. McGraw-Hill, New York, 2005.
- Tritton D.J., Physical Fluid Dynamics, Van Nostrand
Reynhold Co., 1 ed. 1977.
- Calì M., Gregorio P., Termodinamica, Ed. Leonardo,
Bologna, 1996 (in corso di revisione e ristampa).
Modulo di Elettrotecnica
Riferimento:
- R. Hambley: Elettrotecnica - 4.a edizione, Pearson,
2009
- R. Perfetti, Circuiti elettrici, Zanichelli, 2003
- C.K. Alexander, M.N.O. Sadiku, Circuiti elettrici,
McGraw-Hill
Consultazione:
- V. Daniele, A. Liberatore, R. Graglia, S. Manetti,
Elettrotecnica, III edizione, Monduzzi Editore, Bologna,
2005.
- G. Rizzoni: Elettrotecnica - Principi e Applicazioni.
Fondamenti di Elettrotecnica e Elettronica 2.a edizione, McGraw-Hill, 2007
- C.R. Paul, Analysis of linear circuits, McGraw-Hill,
1989
- Dispense del Corso fornite dal Docente.
Modulo di Elettronica
- E. Ambrosini, F. Spadaro: Elettrotecnica ed
Elettronica, vol 1, ed. Tramontana, ISBN
9788823335134.
- E. Ambrosini: Elettrotecnica ed Elettronica, vol. 2, ed.
Tramontana, ISBN 9788823336124.
- L.M. Reyneri, M. Chiaberge, Esercizi Svolti di
Elettronica per il Corso di Elettronica – Ing.
Aereospaziale, Politeko, Torino, 2000.
Economia e organizzazione d’impresa /
Legislazione aeronautica e fattori umani e Dispense del Corso fornite dal Docente
sicurezza
Terzo anno
Riferimento:
Propulsione aeronautica
- M.J. Kroes, T.W. Wild, Aircraft Powerplants, 7th ed.,

128
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
McGraw-Hill, New York, 1994.
- P.G. Hill, C.R. Peterson, Mechanics and
Thermodynamics of Propulsion, Addison-Wesley, 1992.
- Dispense del Corso fornite dal Docente
- Filmati identificati con il simbolo (#) nell’elenco del
materiale audio-visivo.
Riferimento:
- F. Quori, Aerodinamica (seconda edizione), Levrotto
& Bella, Torino 1998.
- G. Iuso, F. Quori, Gasdinamica. Problemi risolti e
richiami di teoria, Levrotto & Bella.
Aerodinamica applicata
Per approfondimento:
- D.P. Raimer, Aircraft Design: A Conceptual approach,
AIAA Educational Series
- Barners W. McCormick, Aerodynamics, Aeronautics,
and Flight Mechanics, John Wiles & Sons
Riferimento:
- Dispense del Corso fornite dal Docente
Per approfondimento:
- Ferruccio Francescotti, "I sistemi elettronici dei
velivoli", IBN Editore.
- Ian Moir, Allan G. Seabridge, "Civil Avionics
Equipaggiamenti di bordo e sistemi avionici
Systems", John Wiley & Sons, Ltd.
- Ian Moir, Allan G. Seabridge, "Military Avionics
Systems", John Wiley & Sons, Ltd.
- "The Avionics Handbook", Cary R. Spitzer, The
Electrical Engineering Handbook Series.
- Albert Helfrick, "Principles of Avionics", Avionics
Communications.
Sistemi di bordo aerospaziali Dispense del Corso fornite dal Docente
Riferimento:
- Guglieri G. (2005) Introduzione alla Meccanica del
Volo. CELID, Torino. ISBN 8876616500
Introduzione alla meccanica del volo
- Dispense del Corso fornite dal Docente
- Filmati identificati con il simbolo ($) nell’elenco del
materiale audio-visivo.
Dispense del Corso fornite dal Docente
Tecnica delle costruzioni aeronautiche Filmati identificati con il simbolo (*) nell’elenco del
materiale audio-visivo.
- M. Ashby, H. Shercliff, D. Cebon, 'Materiali. Dalla
scienza alla progettazione ingegneristici' Casa Editrice
Scienza e tecnologia dei materiali / Metallurgia Ambrosiana (2009); Edizione italiana a cura di Laura
Montanaro, Maria Pia Pedeferri, Teodoro Valente.
- Dispense del Corso fornite dal Docente.

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Elenco filmati e materiale audio-visivo
(corso online / e-learning)
Descrizione

Materiale didattico utilizzato a lezione:


Corso
(*) Tecnica delle costruzioni aeronautiche
($) Introduzione alla meccanica del volo
(#) Propulsione aeronautica

Sezione e-learning: Pratiche di manutenzione

004 - Care and handling of Borescope Equipment (*)


011 - On wire splicing
027 - Annual Condition Inspection Powerplant
045 - Aviation Grease
047 - Aviation Oil
074 - Basic Composite Construction Techniques
096 - Care and Lubrication of Your Lycoming Engines
136 - Engine Overhaul Video Continental 0-200 (#)
139 - Corrosion Control for Aircraft (*)
143 - Critical Operations - Critical Processes
182 - Part 145 Certified Repair Stations
222 - Aircraft Flight Line Service
Tecnica delle
296 - Human Performance in Aviation Maintenance
costruzioni
406 - Engine Overhaul Video Lycoming 0-360 (*)
aeronautiche
443 - Nondestructive Testing for Corrosion Control
458 - How to Crimp Battery Connectors
498 - Preventative Maintenance
537 - Propeller Repair
544 - Repairing Structural Tubing
625 - Aircraft Wheels and Brakes
952 - Rotax 912 Installation Tips and Techniques
953 - Weight and Balance (*)
Airbus A320 - Exterior Inspection (*)
Overhauling an Aircraft Engine (part 1)
Overhauling an Aircraft Engine (part 2) (#)
Stein Air Tutorials - 001 - Aircraft Electrical Tools (*)
Stein Air Tutorials - 002. Aircraft Electrical Terminals (*)
Stein Air Tutorials - 003 - Aircraft Connectors (*)

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Sezione e-learning:
Pratiche di manutenzione (Politecnico di Torino)

Video-lezione n.1 (Rivettatura, uso imbastitori, pinze pneumatiche) (*)


Video-lezione n.2 (Impiego delle chiavi dinamometriche, tecniche di serraggio
Tecnica delle e frenatura) (*)
costruzioni Video-lezione n.3 (Ricerca di cricche e controlli per corrosione sulle strutture,
aeronautiche impiego dei liquidi penetranti e impiego di lenti) (*)
Video-lezione n.4 (Crimpatura cavi, splice, sostituzioni pin su connettori,
tecniche di routing e fissaggio cablaggi) (*)
Video-lezione n.5 (Utilizzo strumenti di misura: tastatore, micrometro,
tensiometro, manometri, dinamometri, tester, pinze amperometriche,
attrezzature per prove avioniche) (*)

Sezione e-learning:
Pratiche di manutenzione (Trident Technical College Avionics Tutorials)

Circuit Troubleshooting
Coax BNC Connector
Coax Cable Connector
Environmental Splicing (*)
Molex Connector
Tecnica delle MS Connector Repair
costruzioni MS Connector Tools
aeronautiche Preinsulated Splicing
Shielded Wire Repair
Soldering Tutorial 1 (*)
Soldering Tutorial 2 (*)
Soldering Tutorial 3 (*)
Soldering Tutorial 4 (*)
Soldering Tutorial 5 (*)
Wire Terminals (*)

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Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Sezione e-learning:
Pratiche di manutenzione (Lycoming)

Introduction
Instrumentation
Make your Mark at 180
Baffles and Seals
Tecnica delle Oil Coolers, Hoses, and Lines
costruzioni Lycoming Publications and Procedures
aeronautiche The Test Run
Using the Correct Oil
Oil Consumption
The Seven Major Functions of Oil (*)
Air-Oil Separators
Oil Specs
The Importance of Oil Changes (*)
Leaning and Temperature Management

Sezione e-learning: Meccanica del volo

The Age of Flight ($)


Introduzione alla So You Want to Fly Helicopters ($)
meccanica del volo Gyroplane – Basic Training
Magni Gyro 1
Magni Gyro 2

Sezione e-learning: Propulsione aeronautica

Turbine Engines - Overhaul


Turbine Engines - How to Start a Jet Engine (#)
Propulsione Turbine Engines - J79 Engine
aeronautica Turbine Engines - J79 Inside an Afterburner
Turbine Engines - J79 Main Coupling
Turbine Engines - Speed Measurement
Turbine Engines - The Air Starter

132
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013
Appendice V - Organigramma

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 133


Referente CdS

Prof. S. Chiesa
________________

Quality Manager

Prof. G. Guglieri
________________

Program Manager Program Manager Aggiunto

Ing. G.M. Di Cicca Da nominare


________________ ________________

Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013 134


Appendice VI – Statuto, Regolamento
Generale e

Regolamento Didattico

135
Ed. 1 Rev. 0 del 8 Maggio 2013

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