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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Corso di laurea magistrale in


ECONOMIA AZIENDALE
Classe di laurea LM-77 - Scienze economico- aziendali

Corso di Laurea Magistrale in


Manifesto degli Studi
Anno Accademico 2012-2013
Approvato dal Consiglio di Corso di Studio in Economia Aziendale del 15 maggio 2012

Nome del Corso Economia Aziendale


Nome inglese del Corso Business Administration
Tipo di Laurea Laurea Magistrale
Anno accademico 2012-2013
Ordinamento D.M. 270/2004
Classe di Corso LM-77 Scienze Economico-Aziendali
Sede Didattica Università della Calabria – Cosenza
Accesso al corso Numero chiuso
Modalità di svolgimento Convenzionale
Indirizzo internet http://www.economia.unical.it/ecoaz270/
Presidente Consiglio Corso di Studio Prof. Gaetano Luberto

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

1. Obiettivi formativi specifici del corso


Il Corso di Laurea Magistrale assume come obiettivi formativi specifici il complesso di conoscenze
teoriche e metodologiche di natura economico-aziendale, con i necessari supporti conoscitivi
integrativi e strumentali di natura economica generale, giuridica e matematico-statistica, finalizzati a
fornire le conoscenze per operare con adeguata capacità nelle funzioni direzionali d'imprese con
attività industriale, mercantile e di servizi, nonché negli enti e amministrazioni pubbliche e nelle
collegate attività di consulenza economico-aziendale.
I risultati di apprendimento attesi si sostanziano nello sviluppo delle conoscenze specialistiche e nella
capacità di applicare le stesse nei contesti competitivi, di natura privata e pubblica, in cui operano le
aziende. Ciò comporta la necessità di integrare, per tutti gli insegnamenti, i contenuti di natura teorica
con attività e applicazioni di natura pratica e operativa.

2. Descrizione del percorso formativo


Il percorso formativo prevede l’acquisizione di conoscenze avanzate in ambito aziendale ed
economico, integrate e supportate da conoscenze avanzate in ambito matematico-statistico e
giuridico, e delle metodologie, i saperi e le abilità necessarie per ricoprire posizioni di responsabilità
nell'amministrazione e nel governo delle aziende, nonché per svolgere le libere professioni dell'area
economica.
Su questo nucleo si innestano poi alcuni gruppi di insegnamenti di specializzazione orientati verso
obiettivi formativi specifici in relazione ai problemi decisionali che caratterizzano l’attività della
direzione aziendale e delle diverse aree funzionali.
In particolare è data la possibilità di acquisire:
a) conoscenze specialistiche relative al sistema finanziario, ai comportamenti degli intermediari
finanziari e agli strumenti di gestione del capitale proprio e di debito;
b) conoscenze specialistiche riguardanti l’analisi delle interrelazioni fra i comportamenti delle imprese
e le caratteristiche dei mercati nonché i concetti e le strategie propri delle imprese nell’economia delle
nuove tecnologie;
c) conoscenze specialistiche relative alla programmazione, al controllo di gestione, alla misurazione
della performance aziendale;
d) conoscenze specialistiche relative alle aree funzionali della produzione e del marketing e le
competenze trasversali relative al comportamento organizzativo - leadership, negoziazione, decision
making, ecc.- e al processo strategico.

3. Ammissione al Corso di Laurea Magistrale


Fatte salve eventuali diverse disposizioni di legge, per essere ammessi ad un Corso di Laurea
Magistrale occorre essere in possesso della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale,
ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo dalla Facoltà su proposta del
Consiglio di Corso di Studio e ratificato dal Senato Accademico, fatti salvi gli accordi bilaterali in
materia e le convenzioni internazionali.
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale si richiede, inoltre, il possesso di specifici requisiti
curriculari e di una adeguata preparazione iniziale.
Si considera acquisita la valutazione positiva del curriculum e dell’adeguata preparazione iniziale per
quanti abbiano conseguito la laurea nella classe n. 17 o n. 28 (ex DM 509/99) o nella classe L-18 o L-
33 (ex DM 270/04).
Per tutti gli altri candidati si richiede il possesso di un numero minimo di crediti formativi universitari
(cfu) riferiti a determinati ambiti e settori scientifico-disciplinari di cui all’allegato B del presente
Manifesto degli Studi. L’adeguata preparazione iniziale si riterrà acquisita a seguito del possesso
degli stessi requisiti curriculari di cui all’allegato B.
Non sono ammesse iscrizioni in presenza di debiti formativi, sia per quanto riguarda il possesso dei
requisiti curriculari, sia per quanto riguarda il possesso dell’adeguata preparazione iniziale. Eventuali
integrazioni curricolari in termini di cfu (con riferimento ai settori scientifico-disciplinari di cui
all’allegato B) potranno essere acquisite iscrivendosi a singole attività formative, così come previsto
dall’art. 41 del Regolamento Didattico di Ateneo, preliminarmente alla presentazione della richiesta di
ammissione.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

La graduatoria dei candidati in possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguata preparazione iniziale
verrà formulata sulla base della votazione finale riportata per il conseguimento del titolo di studio
richiesto per l’accesso, in ordine decrescente. In caso di ex aequo, prevarrà il candidato più giovane.

4. Il piano di studio
Per conseguire la Laurea Magistrale, lo studente deve acquisire almeno 120 cfu, compresi quelli
assegnati alla prova finale, superando le prove di accertamento del profitto (esami e/o idoneità) nelle
attività formative presenti nel proprio piano di studio.
Il piano di studio ufficiale è riportato all’allegato A.
A ciascuno studente utilmente collocato nella graduatoria di ammissione sarà assegnato un piano di
studio standard, riportato all’allegato C del presente Manifesto
Lo studente dovrà, di norma entro il 31 Ottobre dell’anno di immatricolazione, compilare il piano di
studio individuando gli insegnamenti da inserire negli ambiti opzionali a scelta così come riportati
all’allegato A e le attività formative da inserire nell’ambito dei “crediti a scelta dello studente”.
Non è prevista la possibilità di presentare piani di studio individuali.
Lo studente regolarmente in corso, non regolarmente in corso o fuori corso, può modificare ogni anno
il proprio piano di studi di norma entro il 31 Ottobre; le modifiche possono interessare le attività
formative del secondo o del primo anno i cui crediti non siano ancora stati acquisiti, purché previste in
ambiti opzionali a scelta o tra le attività formative a scelta dello studente.
Lo studente che partecipi ai programmi di mobilità internazionale dell’Ateneo potrà, con riferimento
agli esami così sostenuti o da sostenere, variare il proprio piano di studi in corso d’anno, prima della
partenza ed al rientro.

5. Attività formative autonomamente scelte dallo studente


Le attività formative da inserire nel piano di studio nell’ambito dei 10 cfu a scelta dello studente
previsti al secondo anno di corso, possono scegliersi tra tutte quelle offerte dai Corsi di Laurea
Magistrale dell’Ateneo presentando apposita richiesta al Consiglio nei termini previsti per la
presentazione dei piani di studio.
Il Consiglio valuterà la coerenza delle scelte rispetto agli obiettivi formativi del Corso di Laurea
Magistrale in Economia Aziendale e ne darà tempestiva notizia allo studente prima dell’inizio di tali
insegnamenti.
Gli insegnamenti offerti dal corso di Laurea Magistrale in Economia Aziendale, riportati all’allegato A
del presente Manifesto, sono considerati coerenti con il progetto formativo senza ulteriore attività
istruttoria da parte del Consiglio di Corso di Studio.

6. Organizzazione didattica
Le attività didattiche si svolgono secondo il calendario accademico pubblicato sul sito della Facoltà
all’indirizzo www.economia.unical.it.
Nel calendario accademico sono indicate:
a) le date di inizio e di fine delle lezioni, nonché la sospensione delle medesime;
b) le date e la durata delle sessioni di verifica del profitto.
Le attività didattiche di ciascun anno accademico, di norma, si articolano in periodi (due, tre o quattro)
di uguale durata.
Di norma, le attività didattiche hanno inizio dopo il 15 settembre e terminano prima del 30 giugno.

7. Caratteristiche della prova finale


La Laurea Magistrale è conferita previo superamento di una prova finale che consiste nella
presentazione e discussione, dinnanzi ad una apposita Commissione, di una tesi elaborata in modo
originale sotto la guida di un relatore.
La stesura della tesi rappresenta per lo studente un'interessante esperienza di ricerca. Il suo scopo
principale è quello di dimostrare la capacità di una ricerca autonoma, utilizzando metodi appropriati
nel campo dell'economia aziendale, valutando le informazioni rilevanti, definendo con chiarezza le
problematiche, trovando degli strumenti per dare delle chiare risposte arrivando ad un elaborato che
costituisca la sintesi finale della propria formazione accademica.
Lo studente può avanzare richiesta di tesi a un docente che sia inquadrato in uno dei settori-
scientifico disciplinari cui afferiscono gli insegnamenti compresi nel proprio piano di studio del biennio
magistrale oppure a un docente inquadrato in uno dei settori-scientifico disciplinari previsti

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

dall’ordinamento didattico triennale vigente, dopo aver conseguito 80 dei 120 crediti formativi previsti
per la Laurea Magistrale.
Una volta concordato l’argomento oggetto della tesi con il proprio relatore, lo studente dovrà proporre
lo stesso all’approvazione del Consiglio, compilando l’apposito modello disponibile sul sito del Corso
di Studio; il modello compilato dovrà essere consegnato all’Ufficio Protocollo della Facoltà di
Economia (cubo 25 B secondo piano).
L’inizio dell’attività relativa alla tesi dovrà essere formalizzato mediante l’iscrizione al Dipartimento di
afferenza del docente relatore almeno quattro mesi prima della data presunta di laurea.
Per poter partecipare alle sessioni delle prove finali lo studente deve presentare, tramite il sito web
dell’Area Didattica (www.segreterie.unical.it) nei termini stabiliti dal Consiglio di Corso di Studio,
domanda di ammissione alla prova finale.
Per sostenere la prova finale lo studente deve aver acquisito tutti i crediti previsti dall’ordinamento
didattico del Corso di Laurea Magistrale e dal suo piano di studio, ad eccezione di quelli relativi alla
prova finale stessa, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.

8. Conseguimento della laurea


Per conseguire la Laurea Magistrale, lo studente deve aver acquisito almeno 120 crediti secondo
quanto riportato nell’allegato A.
La durata normale del Corso di Laurea Magistrale è di due anni, riducibili nel caso di riconoscimento
crediti ottenuti prima dell’ammissione.
La valutazione finale dello studente è espressa in centodecimi; ai fini del conseguimento della Laurea
Magistrale è necessario acquisire il punteggio minimo di sessantasei centodecimi.
La proceduta di calcolo del voto finale di laurea è la seguente:
3.1 si calcola la media delle votazioni riportate in ciascuna attività formativa, tranne la prova finale,
ponderata sulla base dei relativi crediti; la media dovrà moltiplicarsi per il coefficiente 11/3 al
fine di convertirla in centodecimi;
3.2 si aumenta il risultato ottenuto in (3.1) di 0,3 punti per ogni lode in attività formative da più di
cinque crediti e di 0.15 punti per ognuna di quelle ottenute in attività formative da cinque
crediti o meno;
3.3 si aumenta il risultato ottenuto in (3.2) di 2 punti qualora lo studente abbia trascorso un
periodo di studio all’estero nell’ambito di programmi di mobilità internazionale dell’Ateneo
avendo acquisito almeno 20 crediti per semestre all’estero con una votazione media non
inferiore a 25/30;
3.4 si aumenta il risultato ottenuto in (3.3) fino ad un massimo di 10 punti per l’elaborato finale;
3.5 in ogni caso, l’incremento complessivo ottenuto rispetto alla media calcolata in (3.1) non potrà
superare gli undici centodecimi;
3.6 la votazione così ottenuta è arrotondata al centodecimo più vicino; se essa supera 110/110 è
troncata a tale valore;
3.7 l’eventuale attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di centodieci
centodecimi, è subordinata all’accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla
valutazione unanime della commissione.

9. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati


Gli sbocchi occupazionali per il laureato magistrale possono configurarsi in percorsi professionali in
azienda o nella libera professione, rivolti a tutti i settori produttivi, sia profit che non profit, pubblici e
privati, con specifico riferimento a:
- posizioni di rilevanza manageriale di tipo funzionale (amministrazione, organizzazione
aziendale, organizzazione del lavoro, gestione della produzione, marketing, finanza,
pianificazione e controllo di gestione) in organizzazioni di piccole, medie e grandi dimensioni,
inseriti in percorsi di rapida crescita professionale, ovvero a diretto supporto al vertice;
- funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione con incarichi che richiedano competenze
di tipo economico o di specifica rilevanza amministrativo-finanziaria;
- consulenti autonomi o nell’ambito di aziende operanti nello specifico settore della consulenza
aziendale di varia natura (strategica, finanziaria, contabile, giuridico-amministrativa), con
prospettiva di accesso alle posizioni di vertice;
- professionisti abilitati all’esercizio della professione del commercialista al livello più alto
previsto dalla normativa;

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

- imprenditori autonomi nei diversi settori dell’economia.

Il corso prepara alle professioni di


- Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione
- Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione
- Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private
- Specialisti in risorse umane
- Specialisti dell’organizzazione del lavoro
- Specialisti in contabilità
- Specialisti in attività finanziarie
- Specialisti nell’acquisizione di beni e servizi
- Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi
- Analisti di mercato

10. Tirocini
Il tirocinio consiste in un periodo di inserimento operativo dello studente in una struttura produttiva,
progettuale di ricerca, di servizio, professionale o amministrativa interna o esterna all’Ateneo, con il
fine di apprendere le modalità di applicazione di argomenti oggetto di insegnamento.
Il Corso di Laurea Magistrale prevede l’attività di tirocinio come extra-curriculare. Nell’ambito dei
programmi di scambio internazionale, è data inoltre agli studenti la possibilità di svolgere il tirocinio
anche all’estero.

11. Studenti regolarmente in corso, non regolarmente in corso e fuori corso


E’ iscritto al secondo anno “regolarmente in corso” lo studente che abbia maturato, entro la data
d’inizio dei corsi del secondo anno, almeno 30 crediti relativi alle attività formative previste al primo
anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea Magistrale e dal proprio piano di studio. Lo
studente che abbia maturato un numero di crediti inferiore viene considerato “non regolarmente in
corso”.
Viene considerato “fuori corso” lo studente che, pur avendo seguito il Corso di Laurea Magistrale per
l’intera sua durata, non abbia acquisito, entro il 31 dicembre immediatamente successivo alla fine
dell’ultimo anno di iscrizione, tutti i crediti richiesti per il conseguimento del titolo.
Gli studenti “non regolarmente in corso” e gli studenti “fuori corso” sono oggetto di specifiche attività
di tutorato e di recupero, individuali e di gruppo, volte ad aiutarli nel superamento delle difficoltà
incontrate. Gli organi competenti dell’Ateneo possono deliberare per tali tipologie di studenti contributi
maggiorati.
Fatte salve le eventuali propedeuticità in essere, gli studenti “non regolarmente in corso” possono
frequentare le attività formative previste per l’anno di corso cui sono iscritti e sostenere le relative
prove di accertamento del profitto.

12. Trasferimenti da altri Atenei, passaggi da altri Corsi di Studio e riconoscimento crediti
Ferme restando le disposizioni di cui al paragrafo 3 del presente Manifesto, con riferimento al
possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguata preparazione iniziale, il riconoscimento totale o
parziale dei crediti acquisiti da uno studente ai fini della prosecuzione degli studi nel Corso di Laurea
Magistrale compete al Consiglio di Corso di Studio, conformemente ai criteri predeterminati dalla
Facoltà sulla base delle proposte elaborate dallo stesso Consiglio.
Compete altresì al Consiglio la valutazione del possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguata
preparazione iniziale.
Le domande, da compilarsi sul sito web dell’Area Didattica, dovranno essere presentate presso
l’Ufficio protocollo della Facoltà di Economia (cubo 25 B 2° piano) tra il primo giugno ed il dieci
settembre.
Alla domanda deve essere allegata certificazione o autocertificazione attestante l’anno di
immatricolazione, la denominazione di ciascuna attività formativa per la quale lo studente abbia
superato la relativa prova, la data del superamento e la votazione eventualmente riportata ed i
programmi di ciascuna attività formativa.
Le domande verranno accolte nel limite massimo dei posti dichiarati disponibili dall’area didattica per
il secondo anno di corso. Per l’iscrizione al secondo anno è richiesto il riconoscimento di almeno 30

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

cfu relativi alle attività formative previste al primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea
Magistrale riportato all’allegato A del presente Manifesto.
Per ogni insegnamento convalidato, verrà riconosciuto allo studente al massimo lo stesso numero di
crediti risultante dalla certificazione prodotta, tenuto conto del programma relativo all’insegnamento
sostenuto che lo studente avrà provveduto ad allegare alla domanda.
Le modalità di acquisizione dei crediti integrativi necessari per raggiungere il numero di crediti previsti
dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea Magistrale per lo specifico insegnamento dovranno
essere concordate dallo studente con il docente di riferimento.
Nel caso in cui le domande superino il numero di posti disponibili, verrà redatta una graduatoria che
sarà formulata come di seguito riportato: il primo criterio è quello del numero di crediti formativi
riconosciuti; in caso di parità di crediti riconosciuti, si terrà conto della media dei voti conseguiti e nel
caso di ulteriore parità della minore età.

13. Tutorato
Nel Corso di Laurea Magistrale è istituito un servizio di tutorato per gli studenti. Obiettivo del tutorato
è orientare ed assistere gli studenti nel corso degli studi, renderli attivamente partecipi del processo
formativo, aiutarli a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi e assisterli nelle loro
scelte formative.
Entro il primo mese dall’immatricolazione o iscrizione ad anni successivi al primo, a ciascuno degli
studenti è attribuito un tutor tra i professori di ruolo ed i ricercatori afferenti al Corso di Laurea.
Gli studenti immatricolati nel corso del primo anno degli studi hanno l’obbligo di incontrare almeno
due volte il loro tutor, fatta salva la possibilità per il Consiglio di Corso di Studio di incrementare tale
frequenza.
Gli studenti incontrano il loro tutor, di norma, nell’orario che questi destina al ricevimento degli
studenti.
Le attività di tutorato possono avere luogo anche in periodi di interruzione delle attività didattiche ed in
orari serali.

Elenco dei docenti tutor:


1. Algieri Bernardina
2. Cariola Alfio
3. Carnevale Concetta
4. Chiappetta Giovanna
5. Costabile Michele
6. Costanzo Damiana
7. Dacrema Pierangelo
8. De Paola Maria
9. De Pietro Orlando
10. Drago Danilo
11. Fabbrini Giuseppe
12. Fava Claudia
13. Ferraro Olga
14. Homeyer Gerda
15. Infante Davide
16. Lanza Andrea
17. Latorre Giovanni
18. Leccadito Arturo
19. Luberto Gaetano

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

20. Massabò Ivar


21. Mazzotta Romilda
22. Mazzuca Maria
23. Monteforte Daniele
24. Palermo Vittorio
25. Pastore Patrizia
26. Piluso Fabio
27. Plastina Anna Franca
28. Raimondo Maria Antonietta
29. Ricciardi Antonio
30. Rubino Franco Ernesto
31. Scoppa Vincenzo
32. Silipo Damiano
33. Silvestri Antonella
34. Vocaturo Francesca

14. Norme transitorie sui passaggi dall’ordinamento DM 509/99 all’ordinamento DM 270/04


Gli studenti già iscritti al Corso di Laurea Specialistica in Economia Aziendale ex DM 509/99 i quali
ottengano il riconoscimento di almeno 30 cfu previsti al primo anno di corso dall’ordinamento didattico
del Corso di Laurea in Economia Aziendale DM 270/04 di cui al presente Manifesto, hanno facoltà di
optare per l’iscrizione al secondo anno di corso, presentando domanda di passaggio dal 1 giugno al
10 settembre all’Ufficio Protocollo della Facoltà di Economia (cubo 25 B secondo piano).
Alla domanda deve essere allegata certificazione o autocertificazione attestante l’anno di
immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica, la denominazione di ciascuna attività formativa per
la quale lo studente abbia superato la relativa prova, la data del superamento e la votazione
eventualmente riportata.
Il riconoscimento totale o parziale dei crediti maturati a seguito degli esami sostenuti nel Corso di
Laurea Specialistica ex DM 509/99 compete al Consiglio di Corso di Studio.

15. Offerta formativa


L’elenco degli insegnamenti attivati con l’indicazione del docente titolare di ciascun corso viene
pubblicato sul sito della Facoltà di Economia (www.economia.unical.it) al link “corsi e didattica”. I
periodi didattici di attivazione degli insegnamenti così come riportati nel presente Manifesto degli
Studi potrebbero subire delle modifiche: è responsabilità dello studente verificare, all’inizio di ogni
periodo didattico tramite il sito web della Facoltà di Economia, i corsi effettivamente attivati.
Per alcuni insegnamenti, gli studenti vengono suddivisi in due aule (aula 1 e aula 2): confluiscono
nell’aula 1 gli studenti il cui cognome ricade nel gruppo “A-L”; confluiscono nell’aula 2 gli studenti il
cui cognome ricade nel gruppo “M-Z”.
Per le propedeuticità ed i programmi dei corsi di insegnamento si veda l’allegato D.

Per ulteriori informazioni è possibile inoltre consultare il sito del Corso di Laurea all’indirizzo
http://www.economia.unical.it/ecoaz270/ .

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

ALLEGATO A
PIANO DI STUDIO UFFICIALE

Attività formative previste al I anno

Settore
Ambito scientifico- Periodo
Insegnamento Tipologia disciplinare disciplinare Cfu didattico
Economia Industriale (*) Caratterizzante Economico SECS-P/06 10 3°-4°
Statistico-
Probabilità e inferenza statistica Caratterizzante SECS-S/01 10 1°-2°
Matematico
Diritto Commerciale – Corso progredito Caratterizzante Giuridico IUS/04 10 3°-4°
5 cfu a scelta tra:
- Modelli Macroeconomici (5 cfu) SECS-P/01 4°
Caratterizzante Economico 5
- Economia dell’innovazione e della rete (5 SECS-P/02 3°
cfu) (**)

20 Cfu a scelta tra i seguenti


insegnamenti:
Economico SECS-P/05 3°-4°
- Econometria (10 cfu) (***)
Affini o integrative Statistico- MAT/09 20 1°-2°
- Ricerca operativa (10 cfu) (***)
Matematico SECS-S/06 1°-2°
- Matematica finanziaria – corso progredito
(10 cfu)

Ulteriori Attività
Altre attività
formative (art.
Business English formative (DM 270 L-LIN/12 5 3°
10, comma 5,
art. 10 § 5)
lettera d)
Totale cfu I anno 60

(*) Se, per il conseguimento della Laurea Triennale (DM 509/99) si è sostenuto solo “Economia Industriale 1” (5 cfu) si inserirà
necessariamente nel piano di studio “Economia Industriale 2” (5 cfu) più altri 5 cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti (da scegliere, in ogni
caso, tra quelli non sostenuti per il conseguimento della Laurea Triennale DM 509/99):
- Economia dell’innovazione (5 cfu);
- Economia Internazionale 1 (5 cfu);
- Economia Internazionale 2 (5 cfu);
- Economia del personale (5 cfu);
- Economia dei contratti (5 cfu);
- Modelli Macroeconomici (5 cfu) (se non già inserito nel piano di studio);
- Economia dell’innovazione e della rete (5 cfu) (se non già inserito nel piano di studio).
Se per il conseguimento della Laurea Triennale DM 509/99 si sono sostenuti sia “Economia Industriale 1” (5 cfu) che “Economia Industriale
2” (5 cfu) si inseriscono complessivi 10 cfu a scelta tra gli insegnamenti sopra indicati (da scegliere, in ogni caso, tra quelli non sostenuti per
il conseguimento della Laurea Triennale DM 509/99).

(**) Se, per il conseguimento della Laurea Triennale (DM 509/99), si è sostenuto l’esame di “Economia dell’innovazione 2” si dovrà inserire
necessariamente nel piano di studio l’insegnamento di “Modelli Macroeconomici” (5 cfu).

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Attività formative previste al II anno

Settore
Ambito scientifico- Periodo
Insegnamento Tipologia disciplinare disciplinare Cfu didattico

30 cfu a scelta tra:


Programmazione e controllo (10 cfu) (***); SECS-P/07 1°-2°
Valutazione d’azienda (10 cfu); SECS-P/07 1°-2°
Revisione aziendale (10 cfu) (***); SECS-P/07 1°-2°
Gestione della Produzione e dei materiali
(10 cfu) (***); SECS-P/08 1°-2°
Marketing corso progredito (10 cfu); SECS-P/08 1°-2°
Strategie di impresa corso progredito (5 SECS-P/08 3°
Caratterizzante Aziendale 30
cfu); SECS-P/09 1°-2°
Finanza Aziendale corso progredito (5 cfu);
Economia e tecnica dei mercati finanziari
(10 cfu);
Finanziamenti d'Azienda (Corporate SECS-P/11 1°-2°
Banking) (10 cfu) (***); SECS-P/11 3°-4°
Economia e gestione della banca (10 cfu); SECS-P/11 1°-2°
Economia degli intermediari finanziari (10 SECS-P/11 3°-4°
cfu) (***)
A scelta dello
Altre attività formative studente (art.
Attività formative a scelta dello studente - 10 -
(DM 270 art. 10 § 5) 10, comma 5,
lettera a)
Per la Prova
Altre attività formative Finale (art. 10,
Prova Finale - 20 -
(DM 270 art. 10 § 5) comma 5,
lettera c)
Totale Cfu II anno 60

(***) se un esame è stato sostenuto per il conseguimento della Laurea Triennale (DM 509), anche solo per un modulo, deve scegliersi
l’altro.

Altre attività formative “a scelta dello studente” (art. 10, comma 5, lettera a) considerate coerenti con il
progetto formativo del Corso di Laurea Magistrale in Economia Aziendale.

Attività formative Settore scientifico-disciplinare Cfu


Revisione negli enti pubblici SECS-P/07 Economia Aziendale 10
Decision Making, Negotiation and Leadership SECS-P/10 Organizzazione Aziendale 5
(*)
Strategia e politica aziendale corso progredito SECS-P/07 Economia Aziendale 5
Corporate Governance SECS-P/08 Economia e Gestione delle imprese 5
Distribuzione e logistica – Marketing delle SECS-P/08 Economia e Gestione delle imprese 5
imprese commerciali
Storia Economica (mutua dal CdL in SECS-P/12 Storia Economica 10
Giurisprudenza)

(*)corso offerto in lingua inglese

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Allegato B
REQUISITI CURRICULARI E DI ADEGUATA PREPARAZIONE INIZIALE
RICHIESTI PER L’ACCESSO

Ambito Settore scientifico-disciplinare CFU


SECS-P/07 Economia aziendale 12
Aziendale
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese 5
Economico SECS-P/01 Economia politica 9
SECS-S/01 Statistica 8
Statistico -
SECS-S/06 Metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e 8
matematico
finanziarie
IUS/01 Diritto privato 5
Giuridico
IUS/04 Diritto Commerciale 5
Totale Cfu 52

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Allegato C
Piano di Studio Standard
Attività formative previste al I anno
Settore
Ambito scientifico-
Insegnamento Tipologia disciplinare disciplinare Cfu
Economia Industriale Caratterizzante Economico SECS-P/06 10
Statistico-
Probabilità e inferenza statistica Caratterizzante SECS-S/01 10
Matematico
Diritto Commerciale – Corso progredito Caratterizzante Giuridico IUS/04 10

Modelli Macroeconomici Caratterizzante Economico SECS-P/01 5

Econometria Affini o integrative Economico SECS-P/05 10

Matematica finanziaria – corso progredito Statistico-


Affini o integrative SECS-S/06 10
(10 cfu) Matematico

Ulteriori Attività
Altre attività
formative (art.
Business English formative (DM 270 L-LIN/12 5
10, comma 5,
art. 10 § 5)
lettera d)
Totale cfu I anno 60

Attività formative previste al II anno


Settore
Ambito scientifico-
Insegnamento Tipologia disciplinare disciplinare Cfu
Programmazione e controllo Caratterizzante Aziendale SECS-P/07 10
Marketing - corso progredito Caratterizzante Aziendale SECS-P/08 10
Economia e gestione della banca Caratterizzante Aziendale SECS-P/11 10
A scelta dello
Altre attività formative studente (art.
Attività formative a scelta dello studente - 10
(DM 270 art. 10 § 5) 10, comma 5,
lettera a)
Per la Prova
Altre attività formative Finale (art. 10,
Prova Finale - 20
(DM 270 art. 10 § 5) comma 5,
lettera c)
Totale Cfu II anno 60

Allegato D

12
Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Programma dell’insegnamento di
Business English
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Business English

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Business English

Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative

Tipologia di attività formativa: Altre attività formative

SSD (settore scientifico disciplinare): L-LIN/12

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Inglese

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni ed esercitazioni

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale


Metodi di valutazione: Esame preparatorio alla certificazione Business English Competence (Certificazione
internazionale UCLES).
Risultati di apprendimento previsti:
Programma/contenuti:
Le lezioni, con impostazione didattica di tipo comunicativo ed umanistico, offrono l’opportunità di acquisire:
 study skills (es.: uso accurato di un dizionario monolingue, prender nota attraverso l’ascolto e la
lettura, saper relazionare utilizzando un linguaggio semplice ma accurato),
 reading skills di base necessari per la comprensione di testi economici (es.: articoli estratti da riviste
economiche), con avvio all’analisi testuale focalizzata su aspetti tipici del linguaggio economico-
aziendale,
 abilità di produzione orale realizzata attraverso lavori di gruppo o oral presentations basate su
tematiche di carattere economico selezionate dagli studenti abilità di analisi di grafici e dati
statistici.
Bibliografia
I testi di riferimento verranno consigliati ad inizio di lezione. Si tratterà, comunque, di articoli autentici
selezionati da Internet e testi economici consigliati dai docenti di discipline economiche.

Programma dell’insegnamento di
Diritto commerciale – Corso progredito
A.A. A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Commercial Law - advanced

Ambito disciplinare: Giuridico

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/04

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: Primo

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni ed esercitazioni su casi pratici

Modalità di frequenza: Obbligatoria Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: Colloquio orale; valutazione dei casi presentati dagli studenti
Risultati di apprendimento previsti: Nella sua prima parte, il corso mira a fornire gli strumenti necessari
per la conoscenza e la gestione delle operazioni di aumento e riduzione del capitale sociale e delle
operazioni straordinarie (trasformazione, fusione e scissione) nei diversi tipi di società; con la seconda
parte, invece, l’obiettivo è quello di esaminare ed analizzare criticamente gli snodi problematici del diritto
dell’impresa in crisi.
Tanto nella prima quanto nella seconda parte, gli obiettivi sopra indicati saranno raggiunti, oltre che
mediante lezioni, anche attraverso esercitazioni pratico-casistiche, di modo che gli studenti apprendano e
sviluppino la capacità di individuare autonomamente le soluzioni per ogni diversa problematica.
Programma/contenuti:
Parte Prima: aumento, riduzione, trasformazione, fusione e scissione.
Parte Seconda: fallimento, composizione concordata della crisi, amministrazione straordinaria delle grandi
imprese insolventi, liquidazioni coatte amministrative.
Bibliografia:

Parte Prima:
a) E. CIVERRA, Le operazioni straordinarie, Ipsoa, 2008,
http://shop.wki.it/Ipsoa/Libri/Le_operazioni_straordinarie_s13623.aspx

Parte Seconda:
b) AA.VV., Diritto fallimentare. Manuale breve, Giuffrè, 2008, https://shop.giuffre.it/it-
IT/products/555637.html
oppure
b) qualsiasi altro manuale di rango universitario dedicato al diritto fallimentare, purché in edizione
aggiornata.

E’ in ogni caso indispensabile la continua consultazione dei testi normativi vigenti che interessano i temi
d’esame.

Programma dell’insegnamento di
Econometria
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Econometria

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Econometrics

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Ambito disciplinare: Economico

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/05

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio: 10

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: lezioni + esercitazioni

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: prova scritta e orale


Risultati di apprendimento previsti: Il corso è un’introduzione all’econometria, la disciplina che utilizza le
teorie economiche e le tecniche statistiche per analizzare dati economici e sociali. L’econometria ha lo
scopo di analizzare le relazioni che intercorrono tra le variabili economiche e di comprendere i nessi di
causalità. Il corso ha carattere fortemente applicato e le lezioni teoriche saranno accompagnate da una
intensa attività di analisi di dati reali con l’uso del software econometrico Stata, con l’obiettivo di mettere in
grado gli studenti di eseguire autonomamente analisi empiriche
Programma/contenuti:
1. Introduzione. Richiami di Statistica e Probabilità
2. Il modello di regressione lineare con un regressore
3. Il modello di regressione lineare con regressori multipli. Test delle ipotesi
e intervalli di confidenza
4. Introduzione al software econometrico STATA
5. Funzioni di regressione non lineari
6. Minacce alla validità dell’analisi di regressione
7. Regressioni con dati Panel
8. Regressioni con variabile dipendente binaria (Probit e Logit)
9. Regressioni con variabili strumentali
10. Esperimenti e esperimenti naturali
11. Cenni alle serie storiche
Bibliografia
Stock, J. e Watson, M., Introduzione all’Econometria, Pearson‐Prentice Hall, II edizione.
oppure
Wooldridge, J., Introductory Econometrics: a modern approach, South‐Western, 2002.

Programma dell’insegnamento di
Economia dell’innovazione e della rete
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Economia dell’innovazione e della rete

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Ambito disciplinare: Economico

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/02

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni in aula

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente orale; valutazione in trentesimi.


Risultati di apprendimento previsti:
L’obiettivo del corso è dare allo studente gli strumenti per comprendere i fattori economici che influenzano le
industrie dell’information technology e per analizzare
l’economia della rete, la rapida crescita di Internet e del web.
Programma/contenuti:
Gli argomenti del corso riguardano anche gli effetti che i fattori tecnologici e
l’ambiente di mercato hanno sulla formazione del prezzo nelle telecomunicazioni e nei mercati sviluppati
sulla rete, con i problemi creati dallo sviluppo dell’economia digitale alla concorrenza ed alle politiche
antitrust in industrie caratterizzate da costi fissi molto alti e costi marginali di riproduzione molto bassi, da alti
costi di transizione per gli utenti e da forti effetti di rete.
Bibliografia
Il corso si basa su una lista di letture di articoli e capitoli di libri in lingua italiana ed inglese che sarà fornita
nella prima lezione del corso.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Programma dell’insegnamento di
Economia Industriale
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Economia Industriale

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Industrial organization

Ambito disciplinare: Economico

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/06

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta


Risultati di apprendimento previsti: Comprensione della logica delle decisioni delle imprese in diverse
forme di mercato, e dei loro effetti sull'efficienza economica.
Programma/contenuti:
Economia Industriale, parte prima
1) Introduzione all’Economia Industriale
2) L’equilibrio dei mercati con informazioni perfette, prodotti omogenei e prezzi uniformi
3) Rendite, e loro dissipazione
4) Ricerca e sviluppo
5) Strategie di discriminazione dei prezzi

Economia Industriale, parte seconda


1) Analisi dei mercati con informazioni perfette e prodotti differenziati
2) Principali casi in cui limiti alla concorrenza possono essere economicamente efficienti
3) Asimmetrie informative
4) Meccanismi incentivanti
5) Contrattazione, investimenti specifici, autorità

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Bibliografia
Per Economia Industriale, parte prima
E’ innanzitutto indispensabile rivedere molto bene il programma di microeconomia; in particolare: Mankiw
Principi di Economia, quarta edizione, pagine 2-10, 16-30, 78-79, 85-86, 91-104, 110-138, 160-187, 214
305, 362-399; oppure: Pindyck-Rubinfeld, Microeconomia, terza edizione italiana, pagine 6-9, 45-47, 106
109, 174-179, 198-205, 235-241, 249-254, 284-317, 321-354, 368-397, 402-438; oppure: Varian
Microeconomia, quarta edizione italiana, capitolo 1, paragrafo 6.8, pagine 232-238, 243-246, 270-283, 348
362, paragrafo 22.5, pagine 374-384, capitoli 23, 24, 26, 27, 31, 35.
Per il programma specifico di Economia Industriale:
-Pepall-Richards-Norman, Organizzazione industriale, McGraw-Hill, 2009, pagine 3-23, 30-37, 77-124,
177-193, 281-294, 299-300, 375-383.
-Appunti delle lezioni.

Per Economia Industriale, parte seconda


-Testo di riferimento: JeanTirole, Teoria dell’Organizzazione Industriale, Hoepli, 1991
Introduzione: la teoria dell’impresa, pagine 35-87; Capitolo 1, il monopolio, pagine 107-126;
Capitolo 4: il controllo verticale, pagine 289-321 (escluso paragrafo 4.3.1), 331-340 (in generale);
Capitolo 2, selezione, qualità e pubblicità dei prodotti, pagine 159-162, 178-195, 199-209;
Capitolo 7, differenziazione orizzontale e verticale dei prodotti pagine 481-483, 484-488 (in generale), 489-
504, 512-518.
- Una trattazione semplice e intuitiva di alcuni argomenti è contenuta in Besanko – Dranove – Shanley,
Economia dell’Industria e Strategie d’impresa, UTET, 2001, Capitoli 3, 4, 5, 6 (pagine 236-238), 7
(pagine 271-288), 9.
- Per alcuni approfondimenti può anche essere utile il testo di Pepall, Richards e Norman, Organizzazione
industriale, a cura di Giacomo Calzolari, Mcgraw-Hill, 2009, capitoli 7, 11, 16,17.
-Appunti delle lezioni.

Programma dell’insegnamento di
Matematica finanziaria – Corso progredito
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Matematica Finanziaria – Corso progredito

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Financial Mathematics – Advanced course

Ambito disciplinare: Statistico-Matematico

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-S/06

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali – Esercitazioni in aula

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta e colloquio orale


Risultati di apprendimento previsti: Fornire allo studente gli strumenti atti a definire i principi e le tecniche
del funzionamento dei mercati obbligazionari, della gestione del rischio di tasso d’interesse e della teoria
delle decisioni in condizioni di incertezza.
Programma/contenuti:
PARTE PRIMA
1. La struttura per scadenza dei tassi d'interesse. Tassi di interesse a pronti e a termine in un mercato
obbligazionario ideale con scadenzario discreto e tassi variabili con la scadenza. Fattore di sconto e di
capitalizzazione a pronti come funzioni delle variabili temporali "inizio operazione" e "scadenza". Ipotesi di
Mercato Ideale. Concetto di operazione di arbitraggio. Teorema dei prezzi impliciti o Relazione di
consistenza. Fattori di sconto e di capitalizzazione a termine. Teorema di indipendenza dall'importo e
teorema di linearità del prezzo (valore). Verifica delle opportunità e costruzione di strategie di arbitraggio.
Definizione dell'intensità istantanea di interesse a termine. Proprietà e relazioni con le altre grandezze
fondamentali. La struttura per scadenza dei tassi d'interesse per uno scadenzario discreto. Stima della
struttura per scadenza in un mercato obbligazionario ideale.
2. Introduzione alla teoria dell’immunizzazione finanziaria. Il rischio di tasso d’interesse. L’ipotesi di shift
additivi. Il teorema di Fisher e Weil per singola passività (con dimostrazione). Il teorema di Redington per
uscite multiple (con dimostrazione).
3. Introduzione alle variabili aleatorie e loro distribuzioni. Variabili aleatorie discrete e continue: esempi.
Distribuzione di probabilità di una variabile aleatoria discreta. La Funzione di ripartizione di una variabile
aleatoria. Proprietà. Definizione e rappresentazione grafica della funzione di ripartizione per una
distribuzione uniforme su un intervallo continuo. Il problema delle scelte tra operazioni finanziarie aleatorie.
Il Criterio della Dominanza Stocastica del I ordine per il confronto tra operazioni finanziarie incerte. Media e
varianza di una variabile aleatoria discreta e di una variabile aleatoria continua. Il Criterio della Media ed il
Criterio della Media-Varianza per il confronto tra operazioni finanziarie incerte.
4. Elementi di teoria dell'utilità. La funzione di utilità e il principio dell'utilità attesa per il confronto tra
operazioni finanziarie incerte. Proprietà differenziali della funzione di utilità. Misura assoluta di avversione al
rischio. Alcuni tipi di funzioni di utilità (utilità logaritmica, esponenziale e quadratica). L’equivalente certo di
una variabile aleatoria e sue relazione con la media.

PARTE SECONDA
1 Teoria della scelta in condizioni di incertezza
Il criterio del valore atteso. L’avversione al rischio e l’utilità attesa. L’impostazione assiomatica e il teorema
di Von Neumann-Morgestern. Proprietà delle funzioni di utilità,
misure di avversione al rischio, equivalente certo. Dominanza stocastica del primo e del secondo ordine.
2 I contratti di assicurazione e la teoria dell’utilità
Polizze a copertura totale e parziale. Il punto di vista dell’assicurato e dell’assicuratore.
3 L’analisi media-varianza e le scelte di portafoglio
L’approccio media-varianza. La media e la varianza di portafoglio. Portafogli a minima varianza.
Determinazione della frontiera efficiente. La possibilità di investimento non rischioso. L’indice di Sharpe. La
massimizzazione dell’utilità. L’ipotesi di omogeneità e la CML. Il CAPM come modello di equilibrio e come
modello fattoriale e la SML.
4 Le opzioni finanziarie
Opzioni call e put, europee ed americane. Pay-off a scadenza. Limitazioni di arbitraggio per il prezzo delle
opzioni. Il modello di binomiale.
Misura di probabilità risk-neutral e numerari. La formula di Black e Scholes come limite del modello
binomiale. Nozioni di calcolo stocastico. La formula di Black e Scholes attraverso la misura martingala
equivalente.
Bibliografia
 Moriconi F., Matematica finanziaria, Il Mulino, 1995.
 Castellani G., De Felice M., Moriconi F. (2005-06) – Manuale di Finanza Vol. II (capitoli da 1 a 6 e
da 9 a 11) e Vol. III (capitoli 3-4) - Il Mulino - Bologna.
 Luenberger D., Finanza e investimenti, Apogeo 2006.
Testi di utile consultazione:
 I. Massabò, M. Costabile, Esercizi di Matematica Finanziaria.
 F. Cacciafesta, Lezioni di Matematica Finanziaria classica e moderna, Giappichelli;
 M. De Felice, F. Moriconi, La teoria dell’immunizzazione finanziaria, Il Mulino.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

 Hull J. (2009) – Options, Futures and Other Derivatives, 7th Ed. – Prentice Hall

Programma dell’insegnamento di
Modelli macroeconomici
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Modelli Macroeconomici

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Macroeconomic Models

Ambito disciplinare: Economico

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/01

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio: 0

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: lezioni

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Scritto più eventuale orale


Risultati di apprendimento previsti:
Lo scopo del corso è quello di aiutare gli studenti a comprendere le questioni macroeconomiche anche
attraverso il supporto di modelli e teorie economiche recenti.
Programma/contenuti:
I temi affrontati sono i seguenti:
Richiami al modello IS-LM, AS-AD e alla curva di Phillips
Politica Monetaria
Politica Fiscale
Aspettative razionali
Il modello di Offerta di Lucas (1972)
La critica di Lucas
Modelli con contrattazione salariale (Phelps e Taylor 1977, Fisher, 1977)
Incoerenza temporale
Il modello Barro-Gordon
Teorie della Disoccupazione
Modelli di insider-otsider
Modelli di efficiency wages
Debito pubblico e sostenibilità del debito
Elevata inflazione
Teoria del consumo: Il modello di Modiglioni- Friedman

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Bibliografia
Olivier Blanchard,
“MACROECONOMIA, UN PASSO IN PIU’”, IL MULINO

Programma dell’insegnamento di
Probabilità e inferenza statistica
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Probabilità e inferenza statistica

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Statistico-Matematico

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-S/01

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio: 10 (I parte) + 10 (II parte)

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica:

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: prova scritta


Risultati di apprendimento previsti:
Lo studente al termine del corso deve essere in grado di analizzare e descrivere da un punto di vista
statistico un fenomeno caratterizzato da uno o due caratteri. Inoltre deve essere in grado di interpretare
problemi con natura di incertezza seguendo un ragionamento di tipo probabilistico.
Programma/contenuti:
I parte: Unità Statistiche, Collettivo, Caratteri e Classificazione dei Caratteri –Distribuzioni Univariate
Distribuzioni di frequenze secondo un solo carattere statistico (univariate)
Frequenze relative, percentuali e cumulate Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni univariate:
istogrammi, a barre, ad aree a torta, etc. Sintesi delle distribuzioni statistiche:
media aritmetica, media geometrica, mediana, moda, percentili Variabilità delle distribuzioni statistiche:
varianza ed altri indici di variabilità Box plot La concentrazione
Distribuzioni di frequenze secondo due caratteri statistici (bivariate): frequenze relative e percentuali,
marginali e condizionate; medie e varianza marginali e condizionate Studio dell’associazione tra due
caratteri: dipendenza, indipendenza, interdipendenza Numeri indici semplici e complessi; indice dei prezzi
Rapporti statistici
II parte: Concetti base di probabilità – Eventi Probabilità condizionate ed indipendenza

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Teorema di Bayes Variabili casuali discrete e continue Distribuzione Bernoulli e Binomiale, Poisson,
Esponenziale, Normale – Trasformazioni e Approssimazione alla Normale
Bibliografia
Libro di Testo consigliato (fino al Cap.10 incluso): A. Di Ciaccio, S. Borra, Statistica – Metodologie per le
scienze economiche e sociali (McGrawHill)

Programma dell’insegnamento di
Ricerca operativa
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Ricerca Operativa

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Operations Research

Ambito disciplinare: Statistico-Matematico

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative

SSD (settore scientifico disciplinare): MAT/09

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: I

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni ed esercitazioni

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta e prova orale


Risultati di apprendimento previsti: conoscenze di base relative alla formulazione e risoluzione di modelli
di ottimizzazione con lo scopo di favorire un approccio razionale e metodologicamente rigoroso all’analisi di
problemi decisionali complessi che si presentano nella gestione di aziende e di strutture organizzate.
Programma/contenuti:
PARTE PRIMA (30 ore)
 Introduzione. Il processo decisionale. Il ruolo della Ricerca Operativa.
 Modelli di programmazione matematica. Il concetto di modello. Classificazione dei modelli. Modelli
di programmazione matematica. Modelli di programmazione lineare (PL) e di programmazione
lineare intera (PLI).
 Programmazione lineare. Interpretazione geometrica. Riduzione alla forma standard. Metodo del
simplesso. Metodo delle due fasi.
PARTE SECONDA (30 ore)
 Teoria della dualità. Problema duale e relazioni di complementarietà. Metodo duale del simplesso.
Interpretazione economica del problema duale. Analisi di sensitività.
 Programmazione lineare intera. Concetti introduttivi. Metodo “Branch and Bound”. Metodo dei Piani
di Taglio.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Bibliografia
1. C. Vercellis, Ottimizzazione - Teoria, metodi, applicazioni, McGraw-Hill, 2008.
2. F.S. Hillier, G.J. Lieberman: Ricerca operativa, 8/ed , McGraw-Hill, 2006.
3. F. Schoen, Modelli di Ottimizzazione per le Decisioni, Progetto Leonardo, Ed. Esculapio, Bologna,
2006.
4. M.S. Bazaraa, J.J. Jarvis, H.D. Sherali, Linear Programming and Network Flows, 3/ed, Wiley, 2005.
5. Appunti integrativi del docente.

Programma dell’insegnamento di
Economia e tecnica dei mercati finanziari
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Economia e tecnica dei mercati finanziari

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/11

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Matematica finanziaria - corso progredito

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: prova orale


Risultati di apprendimento previsti:
- Consentire allo studente di acquisire la terminologia di uso corrente e le regole di negoziazione nei
mercati monetari e obbligazionari;
- Consentire allo studente di comprendere e valutare gli indicatori di rendimento e rischio dei titoli
obbligazionari;
- Consentire allo studente di utilizzare le informazioni implicite nella curva dei rendimenti per
scadenzai;
- Consentire allo studente di padroneggiare le principali tecniche di gestione dei portafogli
obbligazionari.
Programma/contenuti:
Criteri di valutazione dei titoli obbligazionari, curva dei rendimenti per scadenza, gestione portafogli
obbligazionari, interest rate swaps
Bibliografia
Fabrizi P.L. (a cura di) “L’economia del Mercato Mobiliare”, EGEA, Milano 2006, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7,16.
D. Drago “La valutazione delle obbligazioni a cedola variabile”, nota didattica distribuita dal docente.

23
Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Programma dell’insegnamento di
Finanza Aziendale – corso progredito
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Finanza Aziendale – corso progredito

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/09

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: lezioni + esercitazioni

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: prova scritta e orale

Risultati di apprendimento previsti:


Programma/contenuti:
Il corso di Finanza Aziendale terzo modulo è una naturale continuazione degli insegnamenti di Finanza
Aziendale primo e secondo modulo della laurea triennale. Pertanto, parte degli argomenti di base saranno
familiari a coloro i quali hanno frequentato i suddetti corsi: le teorie sull’efficienza dei mercati finanziari, la
moderna teoria del portafoglio, le proposizioni di Modigliani e Miller, le tecniche di valutazione degli asset,
ecc. Il corso prevede l’approfondimento di concetti sia teorici che applicativi con un taglio prevalentemente
quantitativo. Prima dell’inizio delle lezioni si consiglia vivamente agli studenti di richiamare alla mente i
concetti affrontati negli insegnamenti di Finanza Aziendale, Statistica, Matematica e Matematica finanziaria.
All’interno del corso verranno affrontate le tematiche valutative delle imprese attraverso la disamina delle
metodologie tradizionali (metodi finanziari, reddituali, patrimoniali e misti) e di quelle “innovative” (metodo
delle opzioni reali). Sarà anche affrontato il problema della valutazione di progetti d’investimento in
condizioni di incertezza. La parte conclusiva del corso, infine, sarà dedicata all’approfondimento delle
operazioni di finanza straordinaria: IPO, M&A, Leveraged Buyout, ed altre ancora, il tutto con un approccio
teorico‐applicativo.
Bibliografia
contenuti teorici e quantitativi (esercitazioni) presentati nell’ambito del secondo modulo sono rinvenibili
prevalentemente in:
- Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S., “Principi di Finanza Aziendale”, Mc Graw Hill Italia, Milano, 2003
(quarta edizione).
- Damodaran A., “Valutazione delle aziende”, Apogeo, 2002.
- Damodaran A., “Finanza Aziendale” , Apogeo, 2003.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

- Monteforte D., ʺ Teoria e Tecnica della Valutazione d’Azienda. Una ricostruzione in chiave evolutiva ʺ,
Morlacchi Editore, 2005.
- Grinblatt M., Titman S., “Financial markets and corporate strategy”, (2nd edition), Irwin Mc Graw Hill 2002.
Per le esercitazioni si consiglia:
· Materiale fornito a corso.

Programma dell’insegnamento di
Gestione della produzione e dei materiali
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Gestione della produzione e dei materiali

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Operation management

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/08

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: lezioni + esercitazioni

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: prova scritta e orale


Risultati di apprendimento previsti: acquisire conoscenze specialistiche in tema di
Gestione della Produzione, acquisire conoscenze specialistiche in tema di Gestione della Supply Chain e
delle scorte
Programma/contenuti:
Project Management, Operation Management, Misurazione delle performance dei processi produttivi, lean
Manufacturing, Jit, Gestione delle scorte, Mrp, Supply chain Management.
Bibliografia
Operation management, Chase, Grando, Aquilano, Jacobs, Sianesi, Mc Graw Hill Italia

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Programma dell’insegnamento di
Marketing- corso progredito
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Marketing- corso progredito

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/08

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: prova scritta e prova orale


Risultati di apprendimento previsti:
Sviluppare conoscenze teoriche sui modelli descrittivi e interpretativi del comportamento del consumatore,
illustrando contestualmente l’applicazione delle teorie e dei concetti alla pratica manageriale
Programma/contenuti:
Parte I: il corso affronta l’analisi della domanda nei mercati di consumo, nonché le sue implicazioni per le
strategie e le politiche di marketing.
I contenuti del corso riguardano:
- Introduzione allo studio del comportamento del consumatore
-Analisi del comportamento del consumatore e implicazioni di marketing management
-Il contributo delle scienze sociali
-Le prospettive teoriche (cognitivista, comportamentista, esperienziale e sociale)
-Il processo decisionale d’acquisto
-Ricognizione del problema e ricerca delle informazioni
-Valutazione delle alternative e scelta di acquisto
-Esperienza di consumo e valutazioni post‐acquisto
-Tipi di comportamento d’acquisto e coinvolgimento
-Le influenze personali sul comportamento del consumatore
-Bisogno e motivazioni; la catena mezzi‐fini: conoscenza del prodotto e conoscenza di sè; le emozioni
-Personalità e stili di vita
-La memoria. I processi percettivi: esposizione, attenzione e comprensione

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

-I processi di apprendimento
-Atteggiamenti, intenzioni e comportamenti
-Le influenze sociali sul comportamento del consumatore
-Cultura, subcultura e classe sociale
-Gruppo di riferimento e leadership di opinione; le influenze della famiglia
Parte II: il corso prevede una generale introduzione ai problemi di ricerca e alla individuazione delle fasi del
processo di ricerca.
In seguito, verranno affrontate, nello specifico, la fase di ricerca qualitativa, in cui saranno descritti approcci,
strumenti e tecniche; e la fase di ricerca quantitativa, a cui si presterà particolare attenzione, e che
concernerà gli strumenti di raccolta dei dati e le principali tecniche di analisi statistica applicate a problemi di
marketing. Tutte le tecniche affrontate saranno collegate a specifici problemi di marketing, al fine di
enfatizzare il ruolo di strumento informativo delle ricerche e la loro funzionalità rispetto alle esigenze
dell’impresa.
I contenuti riguardano:
- Il sistema informativo di marketing; le ricerche di marketing: definizioni e classificazioni; le fasi di una
ricerca di marketing; i principali problemi di marketing affrontati nelle ricerche; il test delle ipotesi
- Gli obiettivi, gli strumenti e le tecniche di ricerca qualitativa per il marketing
- Gli obiettivi, gli strumenti e le tecniche di ricerca quantitativa per il marketing; il campionamento; le analisi
univariata e bivariata; i modelli per la stima di relazioni di causa‐effetto: la regressione multipla e l’ANOVA;
le applicazioni alle previsioni delle vendite e alla stima degli effetti delle leve di marketing mix.
- Gli obiettivi di segmentazione; la cluster analysis; le applicazioni alla segmentazione della domanda e alla
definizione di gruppi strategici
- Gli obiettivi di posizionamento; la discriminant analysis; il multi‐dimensional scaling; le applicazioni al
posizionamento dell’offerta.
Bibliografia
Olivero N., Russo V., 2009, Manuale di Psicologia dei Consumi, McGraw‐Hill, Milano.
Molteni L. e Troilo G., 2003, Ricerche di Marketing, Milano, McGraw‐Hill.
Appunti e slide delle lezioni

Programma dell’insegnamento di
Strategie d’impresa – corso progredito
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Strategie d’impresa – corso progredito

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Strategic Mangement

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/08

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali e discussione di casi

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: prova scritta e colloquio orale


Risultati di apprendimento previsti:

Programma/contenuti:
- Fonti e modelli di innovazione tecnologica
- La dinamica del successo di una innovazione: Standard, dominant design e scelte di timing
- Progettare l’innovazione: le competenze, la scelta dei progetti, il network di collaborazione
- L’innovazione in azione: l’organizzazione interna, lo sviluppo ed il lancio di un nuovo prodotto;
- Dall’idea al mercato: il marketing dei prodotti innovativi.
Bibliografia
Gestione dell’innovazione, di Melissa Schilling, casa editrice McGraw-Hill, 2005

Programma dell’insegnamento di
Valutazione d’azienda
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Valutazione d’azienda

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/07

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni, esercitazioni e studio di casi aziendali

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente prova orale; valutazione in trentesimi.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Risultati di apprendimento previsti:


Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze per impostare un percorso per la valutazione del
capitale economico di azienda. Dopo aver introdotto le finalità tipiche dei processi di valutazione, vengono
affrontati dapprima gli aspetti metodologici, quindi quelli operativi relativi alla definizione delle diverse
variabili.
Programma/contenuti:
Il concetto di valore d’azienda
La valutazione d’azienda: i possibili contesti
Le dimensioni del valore del capitale
Gli approcci alla valutazione
La stima della dimensione patrimoniale
La valutazione basata sui flussi di rendimento
L’analisi del valore di mercato
Bibliografia
Caramiello C., La valutazione delle aziende. Prime riflessioni introduttive, Milano, Giuffrè, 1993.
Liberatore G., La valutazione nelle PMI, Milano, FrancoAngeli, 2006
Dispense e casi distribuite dal docente durante il corso

Programma dell’insegnamento di
Revisione Aziendale
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Revisione Aziendale

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/07

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali ed esercitazioni

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta ed orale.


Risultati di apprendimento previsti:

Programma/contenuti:
Il corso affronta la tematica della revisione aziendale, analizzandone nella prima parte l’evoluzione storica,
le modalità di abilitazione alla professione e la costituzione di società finalizzate all’attività suddetta.
Successivamente vengono approfondite le principali normative inerenti il lavoro di revisione contabile. Il
corso si conclude con lo studio dei principi di revisione più rilevanti e con la predisposizione di esercitazioni
e casi pratici.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Bibliografia
REVISIONE AZIENDALE : TEORIA E PROCEDURE
Autore Rossi Claudia, Daniele Gervasio
Pubblicazione Milano : Giuffrè, c2008
REVISIONE AZIENDALE E SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO
Autore Marchi, Luciano
Pubblicazione Milano : Giuffrè, c2008
INTERNAL AUDITING : CHIAVE PER LA CORPORATE GOVERNANCE
Autore: Dittmeier, Carolyn.
Editore: Milano : EGEA, 2007.
LA REVISIONE AZIENDALE. TEORIA E PROCEDURE
Autore Rossi Claudia; Gervasio Daniele
Dati 2009 Editore Giuffrè
AUDITING. FONDAMENTI DI REVISIONE CONTABILE
Autore Hinna Luciano; Messier William F.
Dati 2007
Editore McGraw Hill Companies (collana Aziendale)
PRINCIPI E METODOLOGICHE DI AUDITING
Autore Livatino Massimo; Pecchiari Nicola; Pogliani Giuseppe
Dati 2007
Editore EGEA (collana I Manuali)
AUDITING. IL MANUALE DI REVISIONE PER IL CONTROLLO CONTABILE.
Autore Livatino Massimo; Pecchiari Nicola; Pogliani Giuseppe
Dati 2005
Editore EGEA (collana Impresa & professionisti)
INTERNAL AUDITING. DALLA TEORIA ALLA PRATICA
Autore Anaclerio Mario; Miglietta Angelo; Squaiella Simone
Dati 2007

Programma dell’insegnamento di
Programmazione e controllo
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Programmazione e controllo

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/07

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: secondo


Propedeuticità: (Consigliate) Economia aziendale, Ragioneria generale e applicata, Analisi e contabilità dei
costi 1, Analisi e contabilità dei costi 2, Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda 1, Metodologie
e determinazioni quantitative d’azienda 2, Economia delle aziende di credito 1, Economia delle aziende di
credito 2.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Organizzazione della Didattica: lezioni ed esercitazioni

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta (valutazione in trentesimi)


Risultati di apprendimento previsti: Il corso intende fornire allo studente le nozioni di base della
progettazione e della gestione di efficaci sistemi di programmazione e controllo. Particolare attenzione viene
riservata al master budget, ai budget settoriali, centrali ed intersettoriali ed ai sistemi di reporting tradizionali
ed evoluti.
Programma/contenuti:
Nel corso delle lezioni verranno trattati i seguenti argomenti:
1. la determinazione delle quantità economico-finanziarie per la costruzione del master budget;
2. il budget patrimoniale, economico e finanziario;
3. la determinazione delle quantità economico-finanziarie per la costruzione dei budget settoriali
(commerciale, di produzione, degli approvvigionamenti, delle strutture centrali);
4. i budget intersettoriali;
5. il consolidamento;
6. il budget di cassa;
7. il sistema di reporting;
8. l’analisi delle varianze.
Bibliografia
BRUSA L. (2000), Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè.
GARRISON R.H. - NOREEN E.W. (2007), Programmazione e controllo, IIed. McGraw-Hill
HORNGREN C.T. – SUNDEM G.L. – STRATTON W.O. (2007), Programmazione e controllo, Pearson
Prentice Hall.
ANTHONY R.N. - HAWKINS D.F. – MACRI’ D.M. - MERCHANT K.A. (2008), Sistemi di controllo, IIIa ed.
McGraw-Hill.

Programma dell’insegnamento di
Economia e gestione della banca
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Economia e Gestione della banca

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Banking management & Accounting

Ambito disciplinare: Aziendale

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/11

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: (consigliata) Economia delle aziende di credito

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: Tradizionale

Metodi di valutazione: prova orale


Risultati di apprendimento previsti: Consentire allo studente di padroneggiare i processi caratteristici
dell’attività di intermediazione creditizia
Programma/contenuti: 1.Evoluzione dei modelli della banca e dell’assicurazione, 2. La gestione della
raccolta bancaria, 3. I prestiti, 4. L’equilibrio finanziario della banca Il bilancio delle banche e l’analisi della
performance, 6.Risk management, gestione del capitale e controlli interni, 7. L’organizzazione della banca.
Bibliografia
Mottura – Paci, “Banca – Economia e gestione” Egea, Milano, 2009

Programma dell’insegnamento di
Revisione negli enti pubblici
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Revisione negli enti pubblici

Denominazione dell’insegnamento in inglese:

Ambito disciplinare: a scelta dello studente

Tipologia di attività formativa: altre attività formative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/07

Crediti Formativi (CFU): 10

Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali ed esercitazioni

Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: prova orale


Risultati di apprendimento previsti:
Il corso si propone di fornire le conoscenze fondamentali dei sistemi di governo e di controllo delle pubbliche
amministrazioni, dei sistemi di governo e di controllo degli Enti Locali e delle aziende Sanitarie.
Programma/contenuti:
Il sistema di governo e di controllo nelle AA.PP. in particolare nelle Amministrazioni Centrali dello Stato
Caratteri generali e inquadramento teorico sul funzionamento dell’Amministrazione Pubblica alla luce delle
ultime riforme
La revisione e il controllo negli enti pubblici: percorso evolutivo
Il sistema di bilancio dello Stato
Organismi di controllo: la Corte dei Conti e la Ragioneria Generale dello Stato
Il DLgs 286/99: il controllo di regolarità amministrativo contabile; il controllo di gestione, la valutazione dei
dirigenti, la valutazione e controllo strategico

32
Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Enti Locali
Strumenti di programmazione e controllo: inquadramento e riferimenti normativi
Controllo esterno e sistema dei controlli interni
L’organo di revisione (Composizione; Durata dell’incarico e cause di cessazione dei revisori; Incompatibilità
ed ineleggibilità dei revisori)
Le funzioni dell’organo di revisione (Funzioni obbligatorie, funzioni stabilite dalla legge, dalla statuto dal
regolamento)
Pareri, rilievi, collaborazione, vigilanza, referti, verifiche
Le responsabilità e Compensi dei revisori
I principi contabili per gli enti locali: stato dell’arte e prospettive
Il controllo di gestione
Il Nucleo di valutazione
Aziende Sanitarie
La revisione aziendale nel controllo interno ed esterno sulle aziende sanitarie
Inquadramento normativo e istituzionale
Il sistema dei controlli interni
Il controllo di regolarità amministrativo-cantabile
Bibliografia
Borgonovi E., Principi e sistemi aziendali per le Amministrazioni Pubbliche, Milano, EGEA, ul. ed.
Persiani N., Modelli di programmazione e sistemi di controllo interno nella Pubblica Amministrazione,
Milano, FrancoAngeli, 2002
D’Alessio L., Il budget nel sistema di finanza e controllo dello Stato, Torino, Giappichelli, 2002
Ricci P.-De Luca A., La contabilità analitica per centri di costo nel sistema di bilancio dello Stato, Milano,
Franco Angeli, 2003
AA.VV., Principi di revisione e di comportamento dell'organo di revisione negli enti locali, Milano, Egea , ul.
ed. (CNDC)
Braganti M.-Persiani N., Il controllo di Regolarità Amministrativo-contabile sulle procedure delle aziende
sanitarie, Milano, FrancoAngeli, 2002
Nardo M.T., Controllo e valutazione negli enti locali, Milano, FrancoAngeli, 2005
Zavagnin F., La revisione negli enti locali, Rimini, Maggioli, 2004

Programma dell’insegnamento di
Decision Making, Negotiation and Leadership
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Decision Making, Negotiation and Leadership

Ambito disciplinare: a scelta dello studente

Tipologia di attività formativa: altre attività formative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/10

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni frontali, esercitazioni individuali e di gruppo, role playing, case
study
Modalità di frequenza: obbligatoria

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: partecipazione e prova scritta


Risultati di apprendimento previsti:
conoscenza teorica; padronanza del linguaggio e degli argomenti; capacità analitica;
applicabilità ai contesti organizzativi; elaborazione dei concetti ed esposizione critica. Autoconsapevolezza e
familiarità con le tecniche di intervento nei processi negoziali
Programma/contenuti:
Processi decisionali individuali e di gruppo. La negoziazione: modelli di analisi e tecniche di intervento.
Capacità negoziale e leadership. Potere, influenza e persuasione.
Bibliografia
Kreitner, Kinicki, Comportamento organizzativo, Apogeo 2008 (parti).
Grandori, Organizzazione e comportamento economico, Mulino 1999 (parti).
Dispense.

Programma dell’insegnamento di
Strategia e Politica Aziendale - corso progredito
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Strategia e Politica Aziendale – corso progredito


Denominazione dell’insegnamento in inglese: Strategic management and business policy – advanced
course
Ambito disciplinare: a scelta dello studente

Tipologia di attività formativa: altre attività formative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/07

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: italiano

Anno di corso: secondo

Propedeuticità: nessuna

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali, studio di casi, eventuali visite e testimonianze aziendali

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente prova orale; valutazione in trentesimi.


Risultati di apprendimento previsti: Il corso intende fornire gli strumenti teorico-pratici per una corretta
impostazione della pianificazione strategica nelle reti di imprese e nei distretti industriali, con l’obiettivo di
trasferire agli studenti conoscenze e capacità applicative connesse alle modalità di gestione e
coordinamento delle aggregazioni di imprese.
Programma/contenuti: Il sistema economico italiano e il problema della ridotta dimensione delle imprese –
Gli accordi tra imprese: un’alternativa alla “Gerarchia” ed al “Mercato” – Classificazione delle alleanze tra
imprese - Le reti di imprese: caratteristiche organizzative e gestionali, tipologia dei modelli reticolari -
Vantaggi competitivi e rischi della struttura a rete – La pianificazione strategica nelle reti di imprese ed effetti
sull’equilibrio della gestione finanziaria – I distretti industriali: caratteristiche, punti di forza e criticità -
Distretti industriali e sviluppo di reti - Rischi ed opportunità per le reti di imprese e i distretti industriali in vista

34
Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

di Basilea 2 - Studio di casi


Bibliografia
Ricciardi A. (2003), Le reti di imprese. Vantaggi competitivi e pianificazione strategica, F. Angeli, Milano
Dispense a cura del docente

Corso di Laurea Magistrale in Economia Aziendale


Programma dell’insegnamento di
Corporate Governance
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Corporate Governance

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Corporate Governance

Ambito disciplinare: a scelta dello studente

Tipologia di attività formativa: altre attività formative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/08

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali in aula con uso di lavagna, videoproiettore, esercitazioni e
casi aziendali
Modalità di frequenza: Obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Scritto e orale (facoltativo)


Risultati di apprendimento previsti:
Il corso affronta una dei temi “caldi” nel management e nella finanza, ossia approfondisce il concetto della
corporate governance e delle principali problematiche economico-aziendali di corporate governance nelle
imprese industriali (non finanziarie).
Attraverso il corso lo studente verrà a conoscenza del ruolo della corporate governante nei processi di
generazione di valore. In particolare, dopo aver illustrato le cause dei problemi di governance, verranno
indicati i principali strumenti (o meccanismi) atti a intervenire conflitti di interesse e comportamenti
opportunistici (specialmente a danno delle minoranze), e le implicazioni finanziarie della corporate
governance. Sarà interessante l’analisi delle interazioni fra politiche di investimento, di finanziamento e di
governance e il loro effetto sull’efficienza aziendali e sulla creazione di valore. Il corso, tratterà tematiche
attuali di governance emerse attraverso, fra gli altri, il caso Telecom Italia (i cambiamenti negli ultimi 10 anni
e l’effetto sul valore economico), il caso Parmalat e, a livello internazionale, il caso Enron, Dysney, Shell. Di
particolare interesse la parte inerente il valore dei benefici privati, con particolare riferimento al contesto
Italiano (modalità di calcolo, effetto sulla creazione e distribuzione del valore economico e ruolo della
corporate governance). Inoltre, il corso oltre a presentare delle sezioni di lezioni frontali tradizionali,
comprenderà la discussione in aula di esperienze aziendali e di analisi empiriche internazionali. Il corso si
caratterizzerà per la partecipazione attiva degli studenti che sono inviatati a confrontarsi in aula su alcuni
casi aziendali da discutere in sessioni plenarie.
Programma/contenuti:
Il corso ha ad oggetto il tema della corporate governance, con particolare riferimento agli effetti e alle

35
Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

implicazioni finanziarie connesse. Si compone di una parte teorica (con illustrazione di modelli teorici), di
una parte quantitativa (con illustrazione di strumenti quantitativi di analisi) e di una parte ʺpro attivaʺ che
offrire agli studenti l’opportunità di confrontarsi con casi aziendali reali da discutere in aula. Di seguito i temi
che caratterizzeranno il corso.
Corporate governance: definizione e origine della problematica.
Obiettivo dell’impresa e ruolo della corporate governance.
Corporate governance e cambiamenti nella natura dell’impresa
I benefici privati del controllo
Strumenti interni e meccanismi esterni di corporate governance.
Composizione, struttura e modalità di funzionamento del Consiglio di Amministrazione e degli organi al
vertice dell’azienda, e capacità di risolvere i problemi di governance.
Assetti proprietari e valore economico: la leva azionaria e la leva finanziaria nei gruppi piramidali. Il ruolo
degli investitori istituzionali e dei venture capital. Il venture capital method per la valutazione di un business
e gli effetti sulla governance.
Il ruolo del debito. La struttura finanziaria quale strumento di corporate governance.
Struttura finanziaria e valore: teoria ed evidenza empirica.
Interazione fra scelte di investimento e di finanziamento: problemi di under e overinvestment e ruolo della
corporate governance. Applicazioni Aziendali
Investimenti, cash-flow e vincoli finanziari.
Il ruolo del corporate cash holding e l’effetto sul valore. Concetto di flessibilità finanziaria e valore.
Ulteriori e dettagliate informazioni sono presenti sul sito www.mauriziolarocca.it
Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):
Il corso oltre a tradizionali lezioni frontali offre importanti momenti formativi che si caratterizzeranno
attraverso tre tipi di attività pro-attive che, appunto, vi vedranno direttamente protagonisti. In particolare,
elemento distintivo del corso sarà la discussione di casi aziendali in aula (attività pro-attiva 1), lo
svolgimento di un caso aziendale attraverso un lavoro di gruppo da consegnare al termine del corso (attività
pro-attiva 2) e, infine, l’approfondimento di un argomento/lettura su tema attuale di governance da
consegnare al termine del corso (attività pro-attiva 3).
Bibliografia
M. La Rocca, Corporate governance, struttura finanziaria e valore, Egea, 2008

Programma dell’insegnamento di
Distribuzione e Logistica (Marketing delle imprese commerciali)
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento: Distribuzione e Logistica (Marketing delle imprese commerciali)

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Distribution & Logistics

Ambito disciplinare: a scelta dello studente

Tipologia di attività formativa: altre attività formative

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/08

Crediti Formativi (CFU): 5

Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95

Ore di esercitazione/laboratorio:

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: II

36
Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Propedeuticità: Economia e gestione delle imprese

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali

Modalità di frequenza: obbligatoria

Modalità di erogazione: tradizionale

Metodi di valutazione: Prova scritta e prova orale


Risultati di apprendimento previsti: Trasferire agli studenti conoscenze sulle teorie economiche, i modelli
manageriali e le tecniche di gestione delle imprese commerciali, con specifico riferimento ai processi
distributivi e logistici
Programma/contenuti:
Il corso di Distribuzione & Logistica affronta l’analisi dei nuovi
modelli di gestione delle imprese che operano on line, o in esclusiva o integrando canali fisici e virtuali, con
l’obiettivo di trasferire agli studenti gli strumenti necessari a governare i processi di e-commerce e la
multicanalità.
I contenuti sono i seguenti:
• La distribuzione commerciale: funzioni, strutture e canali
• I processi analitici per le imprese commerciali
• Il retailing management
• L’e-commerce. Distribuzione e logistica integrata: multicanalità e integrazione di canale
• La logistica distributiva: principi e strumenti
• Logistica per le imprese internet
Bibliografia
Articoli e saggi raccolti dal docente in una dispensa
Slide (disponibili tramite i siti indicati dal docente) e appunti delle lezioni

Programma dell’insegnamento di
Finanziamenti d'Azienda (Corporate banking)
A.A. 2012-13

Denominazione dell’insegnamento in inglese: CORPORATE BANKING


Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS P/11
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: Italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio ecc.): Il corso viene svolto attraverso
lezioni frontali. È prevista inoltre la discussione in aula, con la partecipazione attiva degli studenti, di alcuni
temi proposti a lezione.
Modalità di frequenza: obbligatoria Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione (prova scritta, orale, ecc.): L’esame prevede lo svolgimento di una prova scritta cui
consegue, a fronte di un esito positivo, la prova orale. La valutazione complessiva è espressa in trentesimi.

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Corso di laurea magistrale in ECONOMIA AZIENDALE

Risultati di apprendimento attesi: Il corso intende occuparsi del sistema finanziario nella sua accezione più
ampia, richiamando le implicazioni strategiche e organizzative per lo sviluppo dell’attività di corporate and
investment banking. Il corso intende inoltre occuparsi dei mercati del capitale di rischio. In particolare si
esaminano le operazioni di credito dalle formule tradizionali a quelle più complesse. Questi temi sono
completati da approfondimenti dedicati alla microfinanza e ai fondi etici.
Programma/contenuti
Argomenti:
Il sistema finanziario e lo sviluppo delle imprese;
Il sistema finanziario in termini “etici”;
L’attività di investment banking;
Le banche di investimento e la crisi;
Metodi di valutazione aziendale;
L’attività di M&A
I mercati del capitale di rischio;
La valutazione delle società non quotate;
Le operazioni di IPO;
I fondi di private equity;
Le operazioni di credito:dalle tradizionali alle complesse;
La microfinanza
Testi di riferimento:
G. Forestieri, Corporate & Investment Banking, Egea, 2009
Capitoli 1 – 9 (pagg. I-155)
R. Adamo (a cura di), La finanza etica. Principi, strumenti e finalità, ESI, 2009
(Capitoli 1 e 5)

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