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fitta ragnatela di relazioni: alla guida del collegio dei revisori della Chl, societ informatica con 69 milioni di capitalizzazione a Piazza Affari. Ma nei registri della Camera di commercio il suo nome figura soprattutto per il ruolo in societ immobiliari. Come lEscave Immobiliare, come lImmobiliare
Vielle, come lAsset 2000.
Castrucci a Livorno. Proprio
il filone immobiliare lo porta a
sbarcare a Livorno con due societ: il 3 giugno 2003 apre nella nostra citt la Lid Livorno
Immobiliare 2003 srl ma appena 28 giorni pi tardi la trasferisce sul lungomare di Carrara,
a due passi da piazza Paradiso.
MIZAR STORY
Diecimila euro di capitale sociale: al 98% in mano alla Florence Fid, forse una fiduciaria;
il resto di Marco Valleri.
Laltra la Ciesse Invest
2004, sede al numero 12 sugli
scali Olandesi. Anche questa
nasce e muore in un battito di
ciglia: battezzata ufficialmente
il 4 marzo dello scorso anno,
seppellita dopo nemmeno 4 mesi. Liquidatore Gianluca Marazzini e il tabulato camerale,
indicando gli amministratori
cessati, cita anche Rodolfo Cagliata. Da fonti di prima mano
interne al mondo bancario toscano (che chiedono lanonimato) risulta che il maggiore immobiliarista della nostra citt
ha presto chiuso la partita e alzato un muro di freddezza.
Lanagrafe camerale associa
poi al nome di Riccardo Castrucci altre due societ fiorentine: lImmobiliare 2050 e la
Cre.Sen., che il gip Forleo mette sotto la lente dingrandimento. Cos come la Mizar Immobiliare srl: Castrucci amministratore unico, capitale sociale di
appena 11.500 euro ma business senza frontiere e un quartier generale che, in tre anni,
rimbalza fra Lodi, Firenze e Roma.
Cenerentola
primadonna.
Quante citt in gioco. Eppure
resta almeno in parte livornese il palcoscenico di tutta questa telenovela che in estate abbiamo pensato fosse concentrato nel Nord Est con il caso Antonveneta. Paradossale: dopo il
patatrac alla met degli anni 70 che laveva portata a un
passo dalla cancellazione, la
Cassa livornese si era rimessa in piedi s ma senza scrollarsi di dosso il ruolo di cenerentola fra le consorelle toscane. Eccola adesso conquistare il centro della scena.
Figurarsi che Donato Patrini, lambasciatore dellex Pop
Lodi in Toscana (e soprattutto
luomo che Fiorani teneva come ufficiale di collegamento
con i politici), in una intervista
al Giornale per raccontare i
suoi legami con il grande capo
cita due frasi di Fiorani. Luna:
Aiutiamo il tal deputato, gli
apra un conto. Laltra: Patrini, quando porta a casa la Cassa di Livorno?. Inutile lambiccarsi il cervello in dietrologie
che ipotizzano messaggi in codice, magari solo una frase innocente. La terza citazione riguarda il giudice che gli chiede
se collabora. Patrini non esita:
certo. E ho riempito decine di
fogli di verbali.